domenica 13 febbraio 2011

Caravaggio. Opere.





















 
























































































 


 








































































 


 


 
































































 





 

















































































 





















































http://www.youtube.com/watch?v=3sh8m7g5l8s&NR=1&feature=fvwp




http://www.youtube.com/watch?v=zr4Zb5MX4w8&feature=related




http://www.youtube.com/watch?v=SdaYXIuEebs&feature=related






LAGO DI NUVOLE 8

John Everett Millais, Ophelia (img da: http://edio71.splinder.com/post/23531391/un-dipinto )





Byron - Schumann - Carmelo Bene, Manfred, Addio Al Sole: http://www.youtube.com/watch?v=RJcB6LtXG0M











FONTI:


- MUSICOLOGIA:


Tom Waits: http://www.youtube.com/embed/JuSZEBuDUC4



Purcell - Wondrous Machine (Ode to St. Cecilia):



http://www.youtube.com/watch?v=zr4Zb5MX4w8&feature=related



Lascia ch'io pianga - Rinaldo (1711) di Georg Friedrich Händel. Farinelli.http://www.youtube.com/watch?v=SdaYXIuEebs&feature=related




Angelo BRANDUARDI, http://www.youtube.com/watch?v=1Xgeel0PQLo&feature=related


















APPENDICE I




BIBLIOGRAFIA

 


Studi e monografie




  • (CARAVAGGIO - CARAVAGGESCO - CARAVAGGISMO ) Artemisia e lo scatto drammatico della pittura. Ottobre 1997 Il segno della pittura toccò le mani di



  • Artemisia ancora prima che l`abusiva protervia maschile violasse il suo diciottenne corpo di donna, http://www.mclink.it/n/dwpress/donnarte/10_97/donnarte.htm



  • (CARAVAGGIO  - CARAVAGGESCO - CARAVAGGISMO) Michelangelo Merisi da Caravaggio. La vita e le opere attraverso i documentiAtti del Convegno



  • Internazionale di Studi.



  • (CARAVAGGIO  - CARAVAGGESCO - CARAVAGGISMO ) Caravaggio tra cinquecento e seicento. La vita.



  • (CARAVAGGIO  - CARAVAGGESCO - CARAVAGGISMO ) CARAVAGGIO:STUDIO LO RIABILITA,CRIMINI POLITICI NON SESSUALI.



  • (CARAVAGGIO  - CARAVAGGESCO - CARAVAGGISMO ) Le opere C'è un Caravaggio alla Sanità. Lo provano le firme di sette padri domenicani della Chiesa



  • del Monacone. Un'attribuzione contestata. Ma la storia che c'è dietro non può che avere come protagonista il pittore maledetto...



  • (CARAVAGGIO  - CARAVAGGESCO - CARAVAGGISMO ) Il periodo storico



  • (CARAVAGGIO  - CARAVAGGESCO - CARAVAGGISMO ) Quadro cronologico dei Caravaggisti. AVVENIMENTI STORICI E ARTISTICI VITA DEI



  • CARAVAGGISTI.  È papa Giulio III. Giorgio Vasari pubblica le sue Vite. 1550 Attorno a questa data nasce Orazio Gentileschi. 1565 Attorno a questa data nasce



  • Francisco Ribalta. 1568 Nasce Juan Bautista Mayno...11/1/1997 . http://www.artonline.it/edicola/artdos/109/crona109.html



  • (CARAVAGGIO  - CARAVAGGESCO - CARAVAGGISMO ) Caravaggio e Giordano Bruno



  • (CARAVAGGIO  - CARAVAGGESCO - CARAVAGGISMO ) Come ti restauro un Caravaggio. Viaggio in diretta nel restauro della Madonna dei Pellegrini



  • (CARAVAGGIO  - CARAVAGGESCO - CARAVAGGISMO ) 16 giugno 1999 - Il colore alla maniera degli antichi. Olii e resine: Andrea Fortina ci svela altri



  • segreti della tavolozza di Caravaggio.



  • (CARAVAGGIO  - CARAVAGGESCO - CARAVAGGISMO ) i tesori d'arte conservati negli splendidi palazzi di Roma (Galleria Doria Pamphilj) e Genova



  • (Palazzo del Principe) e conoscerete la storia di una delle più antiche e prestigiose famiglie nobiliari italiane.



  • (CARAVAGGIO  - CARAVAGGESCO - CARAVAGGISMO ) Pietro D'Asaro.







  • Caravaggio al Carmine : il restauro della Decollazione del Battista di Malta, Pubblicazione Milano : Skira, [1999], Descrizione fisica 47 p. : ill. ; 28 cm. Note generali Catalogo della Mostra tenuta a Firenze, Santa Maria del Carmine dal 31 marzo al 31 maggio 1999. - Numeri ISBN - 88-8118-546-6. - Nomi · Caravaggio, Michelangelo Merisi : da / Soggetti Esposizioni - Firenze - 1999 - Caravaggio, Michelangelo Merisi da. Decollazione del Battista - Restauro - Esposizioni - 1999 / Classificazione Dewey 759.5 (21.) Pittura. Italia. (scheda ICCU) 






  • MINNELLA. Melo Minnella, Malta : la decapitazione di S. Giovanni Battista del Caravaggio / Melo Minnella. Pubblicazione [S. l. : s. n., 1951-1966]. Descrizione fisica 1 fotografia : b/n ; 30x25 cm. - Collezione [ Fotografie dell'archivio de Il mondo. Pubblicate.] - Note generali Tit. manoscritto sul verso - Pubbl. in Il mondo, a. 18(1966), n. 9, con il tit.: Malta : la cappella del Caravaggio / Nomi · Minnella, Melo |scheda di autorità / Soggetti Caravaggio, Michelangelo Merisi : da . Decollazione di San Giovanni Battista - La Valletta - Fotografie. (scheda ICCU)




















Tom Waits: http://www.youtube.com/embed/JuSZEBuDUC4



 



Progetto LOSFELD:
Nello sfondo, sulla sponda di un Mare nero, riconosco me stesso, una figurina minuscola che pare disegnata col gesso. Questo è il mio posto d'avanguardia, sull'Estremo Limite del Nulla: sull'orlo di quell'Abisso combatto la mia battaglia. (Ernst Jünger)












Ad una Naumachìa di barchette dorate affidiamo Ricordi.








"Godi se il vento ch'entra nel pomario / vi rimena l' ondata della vita: / qui dove affonda un morto / viluppo di memorie, / orto non era, ma reliquario. / Il frullo che tu senti non è un volo, / ma il commuoversi dell'eterno grembo; / vedi che si trasforma questo lembo / di terra solitario in un crogiuolo. / [p.16] Un rovello è di qua dall’erto muro./ Se procedi t’imbatti/ tu forse nel fantasma che ti salva: / si compongono qui le storie, gli atti/ scancellati pel giuoco del futuro./ Cerca una maglia rotta nella rete/ che ci stringe, tu balza fuori, fuggi!/ va, per te l’ho pregato, - ora la sete/ mi sarà lieve, meno acre la ruggine…"
(Eugenio Montale, Ossi di Seppia - In Limine, Mondadori, XV Ediz., 1962 [s.l.st.], pp. 14-16).




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lunedì 24 gennaio 2011

Charles-Louis Philippe, Bubu di Montparnasse - Traduzione di Vasco Pratolini.

Paesaggi dell'Anima. 0022.


Viaggiare.


Dentro. Fuori.



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Charles-Louis Philippe, Bubu di Montparnasse - Traduzione di Vasco Pratolini.
"Bubu di Montparnasse è anzitutto una storia di prostituzione ambientata nella Parigi del 1900: i boulevards, le prigioni, lo squallore delle camere ammobiliate, gli ospedali di carità, i caffè del Lungosenna... Su questo sfondo si muovono la tenera prostituta Berthe, il suo protettore Maurice, detto Bubu, Pierre, giovane impiegato giunto dalla provincia, e insieme a loro tutta un'umanità cruda e violenta, ma al tempo stesso bisognosa d'amore e di dolcezza. Un breve romanzo carico di forza emotiva e poetica che - suscitando scandalo alla sua prima apparizione - impose all'attenzione del pubblico la personalità e il talento di Charles-Louis Philippe. André Gide, commemorando la scomparse dello scrittore, avvenuta nel 1909 a soli trentacinque anni, scrisse di lui in una memorabile testimonianza che compare in questo volume: "L'hanno conosciuto male, certuni, che di lui non hanno visto che la pietà, la tenerezza e le squisite qualità del suo cuore. Non è solo con queste ch'egli sarebbe diventato il mirabile scrittore che è stato. Un grande scrittore soddisfa più di un'esigenza, risponde a più di un dubbio, nutre appetiti diversi... si poteva esaminare Philippe in tutti i sensi; a ciascuno degli amici, dei lettori, appariva fortemente uno; ma nessuno vedeva lo stesso. E le diverse lodi a lui indirizzate possono esser giuste egualmente, ma ciascuna presa a sé non basta. Egli porta in sé di che disorientare e sorprendere, cioè di che durare". La preziosa traduzione di Vasco Pratolini ricrea con puntualità e con una scrittura originale ed evocativa le rarefatte atmosfere parigine tratteggiate con tanta efficacia dall'autore."

(Scheda editoriale da: http://www.einaudi.it/libri/libro/charles-louis-philippe/bubu-di-montparnasse/978880611649)
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Progetto Parzifal
Dolci Presenze del Viandante seguono l'Ombra in questo Silenzio popolato di Assenza.
Viaggiare. Dentro. Fuori.
Occhi. Lago di Nuvole.

sabato 22 gennaio 2011

Edgar Lee Masters, Antologia di Spoon River.

Viaggiare.
Dentro. Fuori.

Edgar Lee Masters |

Antologia |

di Spoon River |

Traduzione di Alberto Rossatti |
Prefazione di Giorgio Montefoschi |

Testo originale a fronte |

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Edizione Corriere della Sera ||






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Progetto Parzifal
Dolci Presenze del Viandante seguono l'Ombra in questo Silenzio popolato di Assenza.

Viaggiare. Dentro. Fuori.
Occhi. Lago di Nuvole.

lunedì 17 gennaio 2011

Magris. Claudio Magris. Hoffmann fra l' ombra e la fiamma.La parabola dello scrittore romantico tedesco, geniale e febbrile, precursore della moderna disgregazione dell' Io.

Rileggere i classici

MAESTRI

La parabola dello scrittore romantico tedesco, geniale e febbrile, precursore della moderna disgregazione dell' Io.
Hoffmann fra l' ombra e la fiamma
di CLAUDIO MAGRIS
 
La vita è fonda oscurità e luce fioca ma tenace.
Una discesa negli abissi dell' inconscio, una vita bruciata per illuminare la realtà Hoffmann, il cavaliere che varcò il confine proibito degli incubi.
IL GIUDIZIO C'è lo sforzo di cogliere insieme il tutto e il nulla.
IL TEMA Crescere significa guardare in faccia il proprio sosia.
 
«Esiste un' enorme zona d' ombra - ha scritto Javier Marìas - in cui solo la letteratura e le arti in genere possono penetrare; di certo, come disse il mio maestro Juan Benet, non per illuminarla o rischiararla, ma per percepirne l' immensità e la complessità: è come accendere una debole fiammella che perlomeno ci consenta di vedere che quella zona è lì e di non dimenticarlo». La vita è insieme questa fonda oscurità e questa luce fioca ma tenace. Le filosofie, le religioni, le articolate visioni del mondo devono responsabilmente scegliere tra queste due verità, pur facendo i conti con entrambe; devono dire se prevale la luce o la tenebra, se l' esistenza è illuminata da un significato o se è un precipitare nell' abisso. La letteratura invece non ha doveri di coerenza ideologica, non ha messaggi da proporre né sistemi filosofici e morali da enunciare; può e deve rappresentare la contraddittoria esperienza del tutto e del nulla della vita, del suo valore e della sua assurdità. Per questo lo scrittore più grande è spesso quello che non sembra avere una filosofia e forse nemmeno una personalità precisa; come Shakespeare, è un nessuno che parla per tutti, dando voce alla disperazione come alla felicità. Hoffmann, il geniale e febbrile scrittore romantico tedesco che brucia la sua vita e crea la sua opera in un brevissimo arco di anni, è il poeta di quell' enorme zona d' ombra e insieme di quella fiamma che permette di accorgersi del buio. Nato a Königsberg, nella Prussia orientale, nel 1776, e morto di tabe dorsale nel 1822, contemporaneo di eventi che trasformano violentemente il mondo come la Rivoluzione francese e le guerre napoleoniche e della straordinaria fioritura letteraria, filosofica, musicale della Germania classica e romantica, Hoffmann consuma vorticosamente la sua esistenza tra il lavoro di magistrato prussiano in varie città tedesche e polacche, gli amori tumultuosi, la passione per la musica e il teatro che lo induce a farsi critico, capocomico e autore di opere musicali, lo studio disordinato ma profondo delle nuove «scienze dell' anima» che si addentravano nell' inconscio, l' uso e l' abuso di alcol e vari eccitanti, la malattia che lo divora con dolori insopportabili e la stesura di una vasta, proliferante opera narrativa composta con inesausta creatività in pochi anni. Il primo racconto, Il cavalier Gluck, è del 1809; la prima raccolta, I racconti fantastici alla maniera di Callot, del 1814-15 e sette anni dopo, alla sua morte, lo scrittore lascia numerosi romanzi e novelle, uno dei grandi corpi narrativi dell' 800 già proteso verso le inquietudini più torbide e sconvolgenti dell' età contemporanea. Non a caso Hoffmann sarà tanto amato da Baudelaire, influenzerà Gogol e Dostoevskij, sarà letto e interpretato da Freud come una chiave di volta per capire la dinamica dell' inconscio e il fenomeno del «perturbante». Il primo racconto, Il cavalier Gluck, presenta un personaggio, vestito in abiti antiquati e affetto da un' idea fissa, quella di essere Gluck, il grande musicista morto da tempo. Egli è un folle, ma - come certi minimi spiragli narrativi forse non escludono - «potrebbe» anche essere veramente Gluck. Hoffmann, che si avventura nelle pieghe più oscure della psiche e della realtà, talora non meno indecifrabile dell' inconscio, le indaga senza compiaciute civetterie, con inesorabile razionalità e insieme con scatenata fantasia, ben sapendo che solo la fiammella può rendere conto dell' ombra, ma che, dopo ogni spiegazione, vi è sempre un residuo ineliminabile d' ombra e di ambiguità. Egli è uno dei primi e dei più grandi poeti del sosia e anche per questo Dostoevskij sarà un suo appassionato lettore. Sconvolto dalla dottrina fichtiana dell' io e del non-io, Hoffmann la interpreta come uno sdoppiamento psicologico, con una geniale scorrettezza filosofica che, se non rende giustizia al pensiero di Fichte, gli consente di scavare nella psiche e nella fantasia con sorprendenti intuizioni che fanno di lui anche un precursore dell' angoscia moderna e della pirandelliana dissociazione della personalità. Molti suoi personaggi si trovano dinanzi al proprio sosia, dal suo alter ego Kreisler, straziato musicista paralizzato da un eccesso di incontrollata sensibilità e destinato a naufragare nella follia, a frate Medardo, protagonista degli Elisir del diavolo, stupendo romanzo d' avventura, scavo psicologico e ricerca morale, sorta di Delitto e castigo dell' età romantica in forma di tenebroso romanzo gotico o romanzo giallo, come molti racconti di Hoffmann pieni di mistero. Per crescere e per vivere, l' uomo deve saper incontrare il proprio sosia, guardarlo in faccia anziché rimuoverlo, compiere il viaggio ulissiaco negli abissi del proprio inconscio; spesso, tuttavia, egli appare debole e impreparato a questo viaggio, senza il quale non v' è salvezza ma nel quale è facile perire. Buon conoscitore della nuova medicina romantica, dei nuovi campi che essa sia pur confusamente apriva e dei suoi nuovi metodi - l' interpretazione dei sogni, il sonnambulismo, la depersonalizzazione, l' ipnotismo, il magnetismo - Hoffmann narra gli aspetti fisiologici e morali della fenomenologia psichica. La disgregazione della personalità appare ora una tentazione morale, l' indistinto delle pulsioni anche più violente, contro il quale lotta, fino all' ultimo, mai vincitore e mai vinto, frate Medardo, ora una festosa liberazione dalla prigione dell' io. Se per frate Medardo la follia è male e dolore, per un altro personaggio del romanzo, Belcanto, essa è invece un' altra, più libera organizzazione dei tanti nuclei che formano la personalità, non più imprigionata nella rigida corazza della coscienza né irreggimentata come in una marcia militare, ma sciolta in un gioioso carnevale, in un libero fluire della vita e del desiderio. Hoffmann è insieme romantico e illuminista, o meglio un fantasioso illuminista autocritico e pessimista. Spesso egli smaschera la banalità della tenebra, il fascino pacchiano dell' irrazionale e delle fumisterie misticheggianti che invitano ad abdicare alla ragione, promettendo mirabolanti rivelazioni esoteriche, che si rivelano misteri da baraccone. Egli sa bene che, senza la fiammella, non ci si accorge nemmeno della notte. Ma egli sa pure quanto fragile e precaria sia spesso la razionalità del singolo individuo - e anche di tutta una cultura - che soccombe così facilmente all' irrazionale ed egli sa dunque quanto precario sia pure il sussiegoso ottimismo razionalista. Ingiustamente rifiutato dagli spiriti olimpici quali Goethe e Hegel - i quali, miopemente, vedevano nella sua opera una bizzarria compiaciuta del caos - Hoffmann, amato da grandi esploratori del male quali Baudelaire o Dostoevskij, fu respinto dai surrealisti, i quali - giustamente, dal loro punto di vista - fiutavano e avversavano in lui il poeta che è affascinato dal sogno, ma non rinuncia a tentare di spiegarlo. La rovina arriva talora anche da ciò che v' è di più profondo e amato nel cuore dell' uomo, ad esempio dall' arte. Nel più grande dei suoi racconti, L' uomo della sabbia, così ammirato da Freud, il protagonista, un artista perseguitato da un incubo infantile che distrugge la sua esistenza e la sua psiche, a un certo punto è quasi guarito, ma si sforza di ritrovare quell' incubo e di riprovare quell' angoscia, perché ne ha bisogno per la sua arte. Così riscatena i propri demoni e ne viene distrutto. Romanticamente innamorato dell' arte e specialmente della musica quale suprema conoscenza ed espressione della vita - individuale, storica e cosmica - Hoffmann ne intuisce pure il terribile potenziale demonico e distruttivo, il devastante egoismo, la seduzione infera e intuisce, senza accettarlo, che il male e il negativo stanno diventando gli unici e o più autentici - ma non per questo meno disumani - temi di un' arte veramente moderna, che affronti le lacerazioni della propria epoca senza consolazioni moraleggianti. Il nuovo rapporto fra l' arte e il denaro fa spesso dell' artista insieme una vittima e un complice, un clown che giustifica con l' ottusità filistea e brutale della società la propria impotenza stridula e crudele; molti personaggi di Hoffmann sono degli artisti falliti. Ancor più acuta è la critica alla scienza, di cui lo scrittore coglie il sinistro potere di simulare la vita, divenendo più vitale di essa: spesso i suoi personaggi s' innamorano sessualmente delle donne meccaniche, fabbricate in laboratorio, più che di quelle in carne e ossa. Ma la scienza ai suoi occhi ha un potere ancor più inquietante e totalitario: quello di livellare e appiattire ogni anomalia e ogni diversità, imponendo un modello umano uniforme e asservito. Interprete del nichilismo che inizia allora a erodere la civiltà europea, Hoffmann traduce questa profonda problematica in una narrativa affascinante e avventurosa, piena di misteri e di colpi di scena, popolata da spettri, legnosi e grotteschi consiglieri, automi, briganti, fanciulle eteree e vampiresche donne fatali, ufficiali, medici apprendisti stregoni, violini sezionati da fanatici musicisti ansiosi di carpire il segreto della loro armonia, artisti straziati e criminali, sullo sfondo di una vecchia Germania provinciale, ora placidamente borghese ora spettrale e paurosa come ogni passato che non vuol morire e ritorna. Diseguale nei risultati delle diverse opere, talora indulgente a esuberanti difettacci dovuti alla sua straripante fantasia, Hoffmann sa raccontare anche il vuoto con scatenata vitalità. Soprattutto sa creare strutture narrative di estrema complessità, in cui l' intrecciarsi dei punti di vista e l' alterazione dell' ordine temporale del racconto sgretolano ogni certezza e ogni salda prospettiva. Non ha alcun messaggio definitivo da lasciare. Alcuni dei suoi ultimi racconti fantastici sono una festa dell' armonia, in cui l' io, uscito da se stesso e dai propri incubi, si scopre uguale fratello a ogni altra creatura dell' universo; resta se stesso uscendo da sé e ritrovandosi nei fiori, negli altri, in tutta la molteplicità del mondo che è come uno specchio, continuamente variato ma fedele, di lui stesso. Così, in una borghesissima casa di Dresda, si può trovare l' Atlantide, l' infinito della natura. Ma in quegli stessi giorni estremi della sua esistenza Hoffmann scrive La finestra d' angolo del cugino, terribile e anticipatrice parabola dell' assenza moderna, storia di uno scrittore che non riesce più a scrivere perché il pensiero, passando dalla mente alle dita, gli si inceppa e non riesce a raggiungere la carta, che resta bianca. «Per me, egli dice, e forse non parla solo per sé, è finita». LA FILOSOFIA Interprete del nuovo nichilismo, lo traduce in una narrativa affascinante e avventurosa, piena di colpi di scena, automi, spettri e donne vampiro I DISCEPOLI Amato da Baudelaire, ispiratore di Dostoevskij, letto da Freud come chiave per comprendere la dinamica della coscienza e il fenomeno del «perturbante»
Magris Claudio
Pagina 001.025
(1 settembre 2003) - Corriere della Sera



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Paesaggi dell'Anima. 0015.
Progetto Parzifal
Dolci Presenze del Viandante seguono l'Ombra in questo Silenzio popolato di Assenza.
 
Viaggiare. Dentro. Fuori.
Occhi. Lago di Nuvole.



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NOTIZIE
(a cura di Parzifal)

Classico dei tre caratteri, Franco Zazzeri, bronzo, cm 64x47, 2012, edizione in 10 esemplari, Libreria Bocca Editore
Il Classico dei tre caratteri è un testo sapienziale dell’Antica Cina, scritto da Wang Ying Lin. Novanta rime, che la storica Libreria Bocca ha pubblicato nel 1993, tradotte dal cinese da Eileen Chen Mei Ling e commentate da Edoardo Fazzioli. La copertina è una scultura in bronzo di Franco Zazzeri. La scatola libro contiene novanta opere originali raccolte in altrettanti volumetti Pulcinoelefante impressi da Alberto Casiraghi.
Gli artisti sono:
ABBASCIANO LUCIA
ALVARO
ANGELINI VITALIANO
ARRIVABENE AGOSTINO
BACCI ORAZIO
BECCA GIUSEPPE   
BENEDINI GABRIELLA
BENCINI ENNIO
BOLIS GIANNI
BORIO FERNANDA
BORIOLI ADALBERTO
BUSSOLA MARIANNA
CAPPELLETTI MAURO
CASARI DAVIDE
CHARAP FRED
COLNAGHI FRANCO
COLOMBO ALFREDO
COLOMBO ANGELA
CORREGGIARI LAMBERTO
D’OORA DOMENICO
DALMAZIO LUCA
DANGELO SERGIO
DAVOLI ANGELO
DE ALEXANDRIS SANDRO
DE BIASI MARIO
DE SANCTIS NICO
DELHOVE LUCE
DEL PEZZO LUCIO
DELLA TORRE ENRICO
DIANA PIETRO
DOCCI ALESSANDRO
DOSSI FAUSTA,
ESPADA RAFAEL,
FEDI FERNANDA,
FORINO ROSANNA,
FRANCISKELLI CARLO,
GABAI SAMUEL
GINI GINO,
GRIENTI MICHELA,
HO-KAN,
IACCHETTI PAOLO,
IANUARIO GIANCARLO
JEZEK MOJMIR
KUSTERLE ROBERTO
MANTOVANI LICIA
MARI ALBERTO
MARINI MIRELLA
MARONATI ADELIO
MARRA MAX
MATSUIAMA SHUE
MAZZOLENI MAURIZIO
MILANI MILENA
MORANDI ALBANO
MORETTI GUIDO
MUCHA MARCO
NESPOLO UGO
NOTO CAMPANELLA FILIPPO
NUZZO GIACOMO
OLIVIERI CLAUDIO
ORIGGI ROBERTO
PANCHERI ALDO
PANNO LAURA
PARROCCHETTI CLEMEN
PECORARO LEONARDO
PEDEFERRI PIETRO
PEDROLI GIGI
PERUZ GUIDO
PIEMONTI LORENZO
PIGNATELLI ERCOLE 
PIGNATELLI FRANCESCO
PLEVANO ROBERTO
PRIORI TIZIANA
RACITI MARIO
RAGOZZINO LUCIANO
RAMPINELLI ROBERTO
REISTER KARL-HEINZ
ROSSI BRUNELLA
ROTTA LORIA CLAUDIO
RUBEN BEHR CLEMEN
RUTSCHE JEANNETTE
SANESI ROBERTO
SANTABARBARA GIULIO
SASSO MARINA
SAVELLI ALESSANDRO
SCIRPA PAOLO
SECCI ELIA
SERRA MARGHERITA 
SERSALE VITO
SODDU STEFANO
SPAGNULO VALDI
SPAZZI FRANCO
STURLA LUISO
TARANTINO FRANCO
TEDESCO TONY
TOGO
TRAINA ALESSANDRO
VAGO VALENTINO
VALENTINI WALTER
VALLE ELTJON 
VERDIRAME ARMANDA
VERNIZZI LUCA
VICENTINI GIORGIO
VOLPINI RENATO
YAMAMOTO KOJI   

Info: Giorgio Lodetti 338 2966557, giorgio.lodetti@libreriabocca.com - Libreria Bocca - Galleria Vittorio Emanuele II, 12 - 20121 Milano - info: 02.86462321 02.860806
(Da mailing list Libreria Bocca)

























domenica 16 gennaio 2011

Paolo Maurensing, Variante Lüneburg. Amore, odio, passione, vendetta in un rituale di sacrificio giocato agli scacchi.

Viaggiare.
Fuori. Dentro.




Paolo MAURENSING |
La variante di Lüneburg |

2003,
Milano,
Adelphi
 ISBN 8845909840

In copertina: Victor Hugo, Les Orientales. Dessin de Victor Hugo pour son poème Les Orientales (1829). [Bibliothèque Nationale de France, Paris].

"Fu proprio in quel primo periodo, durante una delle mie esibizioni, che lo incontrai per la prima volta. Credo che ciascuno di noi abbia, in qualche parte del mondo. il proprio antagonista, l'alter ego negativo, come ciò che si oppone ai Santi Nomi dell'Albero della Vita: la Qlippah, di cui i saggi sconsigliano perfino di pronunciare il nome, il serpente sempre pronto a sollevare la testa, l'avversario che non ci si augurerebbe mai di incontrare e nel quale, tuttavia, si finisce per imbattersi, essendo egli parte del nostro stesso essere. Nel mio caso, sembrò che tutti gli sforzi fatti, compresi quelli della generazioni passate, non mirassero, e da secoli non avessero mirato, che a combinare questo scontro mortale".
(Dal risvolto di copertina)



"Un colpo di pistola chiude la vita di un ricco imprenditore tedesco. È un incidente? Un suicidio? Un omicidio? L’esecuzione di una sentenza? E per quale colpa? La risposta vera è un’altra: è una mossa di scacchi. Dietro quel gesto si spalanca un inferno che ha la forma di una scacchiera. Risalendo indietro, mossa per mossa, troveremo due maestri del gioco, opposti in tutto, e animati da un odio inesauribile, che attraversano gli anni e i cataclismi politici pensando soprattutto ad affilare le proprie armi per sopraffarsi. Che uno dei due sia ebreo e l’altro sia stato un ufficiale nazista è solo uno dei vari corollari del teorema. Un grande maestro del gioco, Kasparov, disse una volta: «Gli scacchi sono lo sport più violento che esista». Asciutto, lucido, teso, questo romanzo lo conferma con una storia che procede essa stessa come una efferata partita di scacchi – e insieme ci rivela uno scrittore."
(Dal risvolto di copertina)

***

Il filo rosso della narrazione è costituito dal tema degli scacchi, la cui leggendaria storia fa anche da prologo al romanzo.
Dieter Frisch, un ricco uomo d'affari sui sessanta anni, grande appassionato di scacchi, si è suicidato. Un lunghissimo flash-back spiega le cause e le modalità di questo decesso.
Su un treno, dove il signor Frisch sta viaggiando, la sera del venerdì precedente la sua morte, egli sta giocando, come al solito, una partita a scacchi con un suo collaboratore, quando nel loro scompartimento un giovane entra ed inizia a seguire la loro partita. Più tardi Frisch rivolgerà la parola a questo ragazzo, Hans Mayer, scoprendo che anche questi è un campione di scacchi.
Inizia qui la storia di Hans, che racconta come si è avvicinato al mondo degli scacchi, e come un certo Tabori («un uomo che ha giocato all’inferno») gli abbia fatto da maestro, portandolo ai massimi livelli di gioco, per poi sparire nel nulla. Hans, dopo due anni di totale dedizione agli scacchi, orfano del suo "tutore", non riesce più a giocare, ha addirittura una crisi di nervi ogni volta che si confronta con la scacchiera.
Tabori finalmente, dopo un anno, si fa vivo. È stato male e probabilmente non ha più molto da vivere; vorrebbe adottare Hans, e svelargli il suo misterioso passato. Ascoltato il racconto di Tabori, Hans deciderá di vendicare il suo padre adottivo: deve trovare un uomo e raccontargli una storia.
La storia di Tabori: nato in una famiglia ebrea dove il gioco degli scacchi era una tradizione che si tramandava di padre in figlio, fin dalla più tenera età si dimostrò versatissimo al gioco. Una volta entrato nel circuito dei tornei, ebbe un grosso successo, ma i tempi stavano cambiando e l’ascesa del nazismo portò ben presto l’antisemitismo anche nell’ambiente degli scacchi. Il primo con cui Tabori ebbe a scontrarsi fu un ragazzo che lo disprezzava perché egli era ebreo. Questo fu solo il primo episodio di tanti, fino a che il precipitare degli eventi, lo condusse in un campo di concentramento.
Qui, nell’abbrutimento più totale, Tabori non trovò altro modo di rimanere lucido se non quello di concentrare la sua mente sugli scacchi, iniziando a giocare un’interminabile partita contro un immaginario essere supremo.
Un giorno venne convocato da un alto ufficiale del campo, che si sarebbe rivelato essere quello stesso ragazzo che era il suo peggior nemico al tempo dei tornei di scacchi. L’ufficiale non aveva nessuno al proprio livello con cui confrontarsi, e ordinò quindi al prigioniero di diventare il suo avversario. Tabori però temeva la vittoria, non potendo immaginare la reazione di quest’uomo che aveva potere di vita e di morte su di lui. Tre volte Tabori non ebbe il coraggio di vincere, e per tre volte di notte fu costretto ad assistere ad orrende esecuzioni di altri internati. Quando, finalmente, ottenne spiegazioni, divenne chiaro che l’ufficiale nazista usava, come posta in gioco, la vita di altri prigionieri.
Da quel momento ebbe inizio, tra i due antagonisti, una gara senza respiro che durò fino alla liberazione del campo da parte degli Alleati. Tabori riuscì a vincere il match, ma perse due partite, che costarono la vita a ben 24 persone.

Il romanzo deve certamente molto della sua ispirazione alla Novella degli scacchi di Stefan Zweig, di cui per certi versi ricalca esattamente molti elementi; del resto l'autore della Variante di Luneburg ha ammesso di avere letto e studiato Zweig.
Il ritmo da thriller del romanzo di Maurensig trova il suo culmine nella parte ambientata nel campo di concentramento di Bergen Belsen: all’improvviso siamo immersi in un luogo dove «la vita vale meno di una fava» e la violenza è all’ordine del giorno.
Alcuni elementi del genere fantastico danno inoltre al racconto il tono di una leggenda (cosí come la narrazione si apre con una leggenda). Ad esempio quella sorta di facoltà di chiaroveggenza di Tabori, che dice: Quand’ero bambino avevo la facoltà di scoprire il grado d'influenza che il gioco esercitava sull’individuo che mi stava dinanzi, solo fissandolo qui, in mezzo alla fronte.

Edizioni
Paolo Maurensig, La variante di Lüneburg, dodicesima ed., Adelphi, 1995, pp. 164. ISBN 88-459-0984-0

(Da: http://it.wikipedia.org/wiki/La_variante_di_Luneburg)
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"Da quell'altezza tutto sembrava fluido e impersonale come un ammasso di detriti trasportati dall'acqua. Per decidere dei destini delle persone bastava dunque sollevarsi a una certa altezza, ecco allora che la visione cambiava, e si faceva divina. La compassione, la pietà, l'amore erano dunque condizioni relative, contingenti, e mai assolute. Quale amore o compassione si può provare per un pezzo di scacchi sacrificato al gioco?" (Paolo Maurensing, La variante di Lüneburg, 2003, Milano, Adelphi, p. 21).







Bibliografia
 Paolo Maurensig, Canone inverso, I Miti, Arnoldo Mondadori Editore, 1997. ISBN 88-04-43219-5
 Paolo Maurensig, L'ombra e la meridiana, Oscar Mondadori, 1998. ISBN 8804442166
 Paolo Maurensig, La variante di Lüneburg, Adelphi, 1993. ISBN 8845909840
 Paolo Maurensig, Venere Lesa, Mondadori, 1999. ISBN 880447081X
 Paolo Maurensig, Venere Lesa, Mondadori, 1998. ISBN 880445065-7



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Progetto Parzifal

Dolci Presenze del Viandante seguono l'Ombra in questo Silenzio popolato di Assenza.
Occhi. Lago di Nuvole.

Genova. Palazzo dei Principi Doria-Pamphilj. Giardino. Pavoni. 08.