Francesca VALLI
(a cura di),
La Città di Brera.
Due Secoli di Progetto Scenico.
Prospettive d'invenzione 1802-1861.
A cura dell'Istituto di Storia e Teoria dell'Arte
e dell'Istituto di Scenografia
Accademia di Belle Arti di Brera.
Fernando De FILIPPI
Direttore Accademia di Belle Arti di Brera
Direttore Accademia di Belle Arti di Brera
Presentazione
Fernando De Filippi, Presentazione a: Francesca Valli (a cura di), La Città di Brera. Due Secoli di Progetto Scenico. Prospettive d'invenzione 1802-1861. A cura dell'Istituto di Storia e Teoria dell'Arte e dell'Istituto di Scenografia Accademia di Belle Arti di Brera. Milano, 1997, Mondadori, p. 6.
È per me un motivo di particolare soddisfazione presentare il terzo appuntamento della Città di Brera, dedicato alla Scuola di Scenografia.
Questa mostra è la prima infatti in cui i materiali esposti provengono interamente dalle nostre collezioni ed è con orgoglio che posso aggiungere che la serie dei disegni di Prospettiva è stata restaurata nella sua completezza.
Inoltre non posso dimenticare che prima ancora che direttore dell'Accademia di Brera, sono un professore di Scenografia: allievo di Tito Varisco, e in seguito impegnato negli abituali problemi della didattica.
È per me un motivo di particolare soddisfazione presentare il terzo appuntamento della Città di Brera, dedicato alla Scuola di Scenografia.
Questa mostra è la prima infatti in cui i materiali esposti provengono interamente dalle nostre collezioni ed è con orgoglio che posso aggiungere che la serie dei disegni di Prospettiva è stata restaurata nella sua completezza.
Inoltre non posso dimenticare che prima ancora che direttore dell'Accademia di Brera, sono un professore di Scenografia: allievo di Tito Varisco, e in seguito impegnato negli abituali problemi della didattica.
Per tutte queste ragioni nutro un interesse spiccato per i risultati emersi dalla mostra, che discostandosi da quelle precedenti è organizzata come la ricostruzione di un antico laboratorio. Quello di Prospettiva, appunto, diretto predecessore del corso di Scenografia. Non sta a me riassumete i contenuti della ricerca preparatoria alla mostra, né quelli del progetto destinato a continuare il prossimo anno, con una seconda mostra dedicata più direttamente al passaggio dalla Prospettiva alla Scenografia: il lettore troverà, al riguardo, osservazioni e note specifiche nel catalogo. Desidero piuttosto richiamare l'attenzione del pubblico sull'impegno del corpo docente, che sta prendendo coscienza in maniera sempre più vistosa della storia dell'istituto in cui si trova a lavorare (e che dimostra così quanto sia auspicabile l'approvazione della legge di Riforma delle Accademie già approvata alla Camera ed ora in calendario al Senato).
Tutte le attività sono il frutto infatti della passione dei nostri docenti e del "corpo Brera", che investono il loro tempo e la loro sapienza al di fuori e oltre la tradizionale didattica, generando una nuova condizione, un nuovo status, del quale si avvalgono oltre agli stessi docenti, gli allievi tutti, in una doppia direzione: quella della promozione di cultura, della verifica didattica sul campo, e quella della conservazione di un ingente patrimonio, la cui manutenzione non trova purtroppo voce nei capitolati di spesa del nostro Ministero.
Senza questa disponibilità e senza la generosità dei privati, saremmo ancora all'anno zero. Anche il restauro dei disegni di Prospettiva è stato condotto utilizzando parte delle magre risorse che avevamo destinato alle attività espositive. Purtroppo la mancanza di personale specializzato, che permetta l'adeguata valorizzazione di tutti i materiali, ci costringe spesso invece a dare risposte negative ai numerosi studiosi esterni, che hanno bisogno di consultare le carte del nostro archivio o che hanno bisogno di studiare i nostri fondi.
Quanto ai miei ricordi personali, posso confermare - da ex studente nella Brera del 1959/60 - che ricordo bene la funzione didattica delle raccolte. Eravamo soltanto quaranta nel corso di Scenografìa in tutti e quattro gli anni e i ragazzi degli anni superiori ci insegnavano a trovare i materiali, le tavole più belle da guardare e da studiare. La Biblioteca era allora collocata in quattro anguste e strapiene stanze situate di fronte alla direzione. Una splendida scaffalatura settecentesca conteneva i meravigliosi disegni di Prospettiva, gli splendidi album del Sanquirico, gli acquarelli dei fratelli Galliari e tantissime tavole sciolte che al primo anno ci venivano consegnate come modelli. Il primo esercizio consisteva difatti nella copia di una scenografia settecentesca. Allora non esistevano ancora le fotocopie, o erano merce rara, e perciò ci venivano consegnati gli originali.
Sono ancora grato a Varisco per avermi permesso di lavorare a contatto con simili modelli, oggi qualche storico storcerebbe la bocca, ma allora tutto ci sembrava naturale, come la consultazione di questi bellissimi disegni che veniva eseguita sotto la severa sorveglianza di quello che oggi si chiama un ausiliario e che allora era ancora un bidello, fornito di una meravigliosa memoria, capace di trovare un libro o un disegno senza consultare gli schedari, ora come allora trascritti con una impeccabile calligrafia a penna.
Ma è ora di tornare al presente, per visitare questa mostra e darci appuntamento alla fine del 1998 per la seconda parte dell'iniziativa.
Fernando De Filippi
Direttore Accademia di Belle Arti di Brera
Milano. Via Brera. Complesso didattico-museale:
Accademia di Belle Arti di Brera.
Pinacoteca di Brera.
Biblioteca Nazionale Braidense.
Istituti vari di Storia e Cultura.
Archivi.
- Ingresso -
(Foto di Giovanni Pititto)
Accademia di Belle Arti di Brera.
Pinacoteca di Brera.
Biblioteca Nazionale Braidense.
Istituti vari di Storia e Cultura.
Archivi.
- Ingresso -
(Foto di Giovanni Pititto)
SOMMARIO
Fernando De Filippi, Presentazione a: Francesca Valli (a cura di), La Città di Brera. Due Secoli di Progetto Scenico. Prospettive d'invenzione 1802-1861. A cura dell'Istituto di Storia e Teoria dell'Arte e dell'Istituto di Scenografia Accademia di Belle Arti di Brera. Milano, 1997, Mondadori, p. 6.
Milano. Via Brera. Complesso didattico-museale:
Accademia di Belle Arti di Brera.
Pinacoteca di Brera.
Biblioteca Nazionale Braidense.
Istituti vari di Storia e Cultura.
Archivi.
- Ingresso -
(Foto di Giovanni Pititto)
Accademia di Belle Arti di Brera.
Pinacoteca di Brera.
Biblioteca Nazionale Braidense.
Istituti vari di Storia e Cultura.
Archivi.
- Ingresso -
(Foto di Giovanni Pititto)
________________
Progetto Parzifal
Dolci Presenze del Viandante seguono l'Ombra in questo Silenzio popolato di Assenza.
Viaggiare. Dentro. Fuori.
Occhi. Lago di Nuvole.
__________________