Visualizzazione post con etichetta 1714.. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta 1714.. Mostra tutti i post

martedì 19 gennaio 2021

1714.

19.01.2021.

CALABRIA. MILETO ANTICA. FONTI MANOSCRITTE O A STAMPA. Progetto coordinato da Giovanni Pititto, di edizione o riedizione di Fonti documentarie su


Mileto Antica, ed in particolare sull'ivi Abbazia della Santissima Trinità.

Editing integrale della Fonte documentaria di cui qui stralcio, a cura della d.ssa 
Maura Pini
. Che molto si ringrazia.
Del presente lungo documento, esito forense di analisi di una Commissione pontificia sul plurisecolare dissidio fra le due emergenze ecclesiastiche maggiori in Mileto, in questa Sede si segnala il quesito n° VII: "An Episcopus Mileten. tamquàm Delegatus Apostolicus possit dictas Ecclesias visitare".
Verso cui e da molto tempo la Dirigenza romana dell'Abbazia aveva risposto e ancora nel 1714 rispondeva essere solamente strumentale e capzioso.
Problema non era, e mai fu, se l'episcopo di Mileto ove mai per disposizione suprema avesse facoltà di accedere alla soglia della Chiesa abbaziale in ragione della eventuale qualità di insignito pro tempore dell'Inphula pontificale, potesse entrare a "visitare" detta Chiesa.
Problema, e solo, era se detta "Visita" Episcopo la compisse quale Delegato Pontificio e su punti o problemi specifici; o in qualità di Vescovo di Mileto in Visita a Chiesa soggetta.
Tanto non poteva essere possibile.
In quanto l'Abbazia di Mileto da tempo immemorabile rivendicava l'aulico privilegio di essere soggetta solamente al Sommo Pontefice ed ai suoi Delegati al Governo dell'Abbazia medesima.
Ove l'Abbazia avesse accolto la richiesta, avrebbe di fatto costituito un vulnus gravissimo alla totale esenzione dalla potestà (tridentina) dell'Ordinario. (GP)
Certo, punti di ragione vi erano ovviamente anche nel versante episcopale.
Che si rivolgevano al Sommo Pontefice - o cardinali del Sacro Collegio, o ancora a importanti monsignori di Curia, così con molto ovvio ossequio esponendo:
  • Concilio di Trento obbliga Ordinario a Residentia.
  • Ma anche i Vicari abbaziali per il versante Abbazia erano soggetti a vincolo di Residentia.
  • Ove in Territorio urbano veramente limitato nei decenni si trovassero - come si erano trovati - a forzatamente coesistere ben due "episcopi", la buona creanza dei livelli apicali non bastava.
  • Era accaduto e più di una volta che le tensioni si scaricassero nel reciprocamente bastonarsi - nell'area della Piazza maggiore: diaconi silvaggi e famigli. Servitori insomma.
  • Si chiedeva, si supplicava, si sollecitava comunque una soluzione.
  • Tale venne posta in essere nel 1717. L'Abbazia venne sciolta dalla dipendenza gerarchica dal Collegio Greco ed annessa alla Mensa Episcopale di Mileto. Che avrebbe corrisposto un annua pingue pensione a favore del Collegio.
***
1714. Roma. Franciscus Marascellus Marianus. SACRA | CONGREGATIONE | CONCILII | R.P.D. | PETRA | SECRETARIO | Mileten. Iurisdictionis. | PRO | Il.mo, & R.mo Episcopo, necnon R. D. | Promotore Fiscali Curiae Episcopalis | Miletensis. | CONTRA | V. Collegium Græcorum Urbis , & R. | P. Vicarium Abbatis SS. Trinitatis | Miletensis. | Facti. | Typis De Comitibus 1714 [1]|
||f.521r||
Mileten. Iurisdictionis.
Stantibus &c.
D U B I A
I. An Venerabili Collegio Græcorum Urbis competat Iurisdictio quasi Episcopalis cum Territorio separato super Ecclesijs, & Populo Oppidorum, & Castrorum Abbatiæ Sanctissimæ Trinitatis Mileti, & quatenùs negativè.
II. An vicario, seù Ministro pro gubernio d. Abbatiæ deputato, competat Ius congregandi Synodum in prædictis Ecclesijs.
III. An d.Vicario competat Ius convocandi concursus occasione providendi vacantes Ecclesias Parochiales, eiusdem Abbatiæ, & quatenùs negativè.
IV. An hoc Ius convocandi dictos cuncursus, & auctoritate Institutionis concedendæ novis Parochis spectet Episcopo Mileten.
V. An sit locus purgationi attentatorum, & quomodò in casu &c.
VI. An praedictæ ecclesiæ, quae denominantur Abbatiales, subsint ordinariæ Iurisdictioni Episcopi Mileten. quoad curam Animarum, Sacramentorum administrationem, & sacramentalia in Populum.
VII. An Episcopus Mileten. tamquàm Delegatus Apostulicus possit dictas Ecclesias visitare.
E.me, & R.me D.ne.
Monasterium cum Ecclesia sub titulo Sanctissimæ Trinitatis, situm in medio Civitatis Mileti, erectum magnificis sumptibus, & pingui censu ditatum, donavit de annis 1091. & 1102. pijssimus Rugerius Comes Calabriæ, & Siciliæ una cum pluribus Oppidis, Castris, & Fundis Terrarum Ruberto Abbati, & Monacis Sancti Benedicti. Quam donationem supponunt confirmatam de ann. 1178 ab Alexandro III., qui paritèr dicitur recepisse dictum Monasterium sub protectione Beatorum Petri, & Pauli Sanctæ Sedis Apostolicæ.
Hæc Abbatia, vulgaritèr nuncupata Sanctissima Trinitatis Miletensis, à Summis Pontifìcibus, supremis omnium Beneficiorum moderatoribus, successivè commendata fuit præclaris Viris Sanctæ Romanæ Ecclesiæ Prælatis, & Cardinalibus. Sed in ea, etiam hoc tempore Episcopus Miletensis exerçuit jurisdictionem, ut apparet ex quodam documento, quod superest ex scripturis Archivij Episcopalis Miletensis, igne consumpti, idest ex concursu habito ab Episcopo Miletensi diei 17. Novembris anni 1573. in quo examinatus, & approbatus fuit Ioannes Thomas Iarzolinus ad parochialem Ecclesiam S. Nicolai Casalis Larzonæ [2] ||f.521v|| Iurisdictionis Abbatiæ Sanctissimæ Trinitatis Miletensis, ut sunt præcipua verba documenti Summ. num.I.
Summus Pontifex Gregorius XIII. san. mem. cum speciali Constitutione inter ejus impressas Bullar. to. 2. la 42. erexit in Urbe Collegium Græcorum, ad cujus mensam subjecit, & univit hanc Abbatiam Sanctiss. Trinitatis Miletensis; Et de hac unione habentur bina documenta apostolica, data ab eodem Pontifice Gregorio XIII. eodem tempore, idest 16. kal. Iunij 1581. alterum scilicet expressum Summ. num.2. datum ab eisdem adversarijs, ut mihi supponitur coràm Eminentissimo Pro-Datario, occasione excussorum ibidem jurgiorum, de quibus infrà; alterumque enuncians d. num.2.
(...)
NOTE
[1] (...in questa sede Omissis...) (ff. 521r-530r). Testo a stampa. La numerazione è ms., a foliazione, in mg sup. dx. Si precisa che il fascicolo si conclude con una (ed unica) parte manoscritta: il f. 531r. In cui è annotato un prospetto cronologico: dal 1655 al 1664 contenente dati inerenti il Collegio Greco; prospetto suddiviso in: Anno, alunniconvittoripadri della Compagnia (S.J.),servitori, convittori secolari. Tale prospetto non è, a mio avviso (GP), parte del testo originario, bensì un foglio aggiunto; o meglio: una facciata bianca del fascicolo a stampa, poi appuntata con queste annotazioni.
[2] Il toponimo è: Larzonae; in testo: Carzonæ
***
Il menzionato Progetto di edizione o riedizione di Fonti documentarie su Mileto Antica, ed in particolare sull'ivi Abbazia della Santissima Trinità fa parte delle Ricerche pubblicate su: "© Archivio Storico della Calabria - Nuova Serie. Diretto da Giovanni Pititto. Edito dalla Casa Editrice Pellegrini. Cosenza. Direttrice di Sezione d.ssa Marta Pellegrini
Entony Mazzamurro e Maura Pini
Commenti: 1
Visualizzato da 17
Mi piace
Commenta

Commenti

  • icona del badge
    Autore
    A maggior chiarimento si aggiunge: la Fonte di cui qui presentato uno stralcio, attiene al blocco di documentazione concernente la lunga serie di esposti, ricorsi, appelli, denunce che in lunghi anni: ma in modo quasi parossistico dal 1642, i vescovi di Mileto presentavano al Vaticano. A che risolvesse quello che, secondo loro, era un vero problema: giuridico, canonico, disciplinare, di costume e certo non ultimo sociale. Che, cioè, in una certo non enorme dimensione urbana vi fossero due molto rilevanti emergenze architettoniche - veri complessi monumentali -, non solo non comunicanti e quasi estranei, ma, e qui avevano ragione: in continua lotta fra di loro cosa che prima o poi avrebbe potuto comportare problemi di ordine pubblico. Accadde? Più volte.
    1
    • Mi piace
    • Rispondi
    • 10 h
    • Modificato