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lunedì 13 aprile 2020

Francesco Pititto. La Battaglia di Mileto (28 Maggio 1807). (Con scritti di Saverio Di Bella, Giovanni Pititto, Massimo Zanca)

La Battaglia di Mileto (28 Maggio 1807). 



(Con scritti di Saverio Di Bella, Giovanni Pititto, Massimo Zanca)

Editore Pellegrini - Cosenza. 

510 pagine

Brossura
Rif.: 978-88-8101-789-8 
ISBN 9788881017898
Data di pubblicazione : 2011






Mileto, 28 maggio 1807: si scontrano l’esercito francese guidato dal Reynier, uno dei più brillanti generali di Napoleone imperatore, e l’esercito napoletano del Re Ferdinando IV di Borbone, guidato dal principe d’Assia-Philippstall. Le armate napoleoniche, dopo l’invasione del Regno di Napoli avvenuta nel 1806, tendono a conquistarne e controllarne il territorio. Le truppe napoletane, dopo un primo sbandamento – sconfitta di Campotenese (10 marzo 1806) – si sono riorganizzate anche con l’aiuto degli inglesi. Per di più l’opposizione popolare alle armate napoleoniche si manifesta in Calabria con azioni di guerriglia spietata e con la rivolta di numerose città e villaggi. Per i francesi il controllo del napoletano e, in particolare, della Calabria si presenta perciò difficile. In questo contesto le armate francesi sono state sconfitte a Maida (7 luglio 1806) da un esercito anglo-napoletano guidato dal generale Stuart. È per questo che la battaglia di Mileto si profila anche per i contemporanei come determinante: Napoleone deve decidere se proseguire l’impresa di conquistare col Regno di Napoli la Sicilia e quindi proiettarsi verso il dominio del Mediterraneo, o interrompere il progetto. La battaglia è cruentissima e si sviluppa per ore lungo le pendici e i valloni che separano Mileto dai comuni di Ionadi e Filandari e da Vibo Valentia, allora Monteleone, da dove mosse l’esercito francese alle quattro di mattina di quel 28 maggio. Lo scontro si sviluppa anche all’interno della città di Mileto e coinvolge la popolazione. L’esercito napoletano è costretto alla ritirata verso Rosarno e Reggio Calabria lasciando sul campo migliaia di morti.

La guerriglia indomabile, la sconfitta di Maida, il prezzo cruento della vittoria delle truppe francesi a Mileto spingono Napoleone a rinunciare alla Sicilia e al sogno imperiale di diventare «maître de la mediterranée». Il libro di Francesco Pititto viene rivisitato dagli scritti di Saverio Di Bella, Giovanni Pititto e Massimo Zanca che svelano retroscena inimmaginabili della battaglia.

Copertina (dall’alto verso il basso in senso orario):
Liotard, Arciduchessa Maria Carolina d’asburgo-Lorena.
Moll, Dolente, Wien, KaiserGruft.
Principe Luigi Hesse-Philippsthal, Capitano Generale.
Canova, Ferdinando IV.
Maria Carolina.
Canova, Napoleone I.
Al centro: G.L. Cacciatore, Orazione Funerale in onore dei Caduti a Mileto.







































































domenica 16 aprile 2017

ASC-NS. PITITTO. Giovanni Pititto, Battaglia di Mileto. Fonti. Sviluppi. Correlazioni.


Rivista in formato E-Book
Rif.: 2281-1109-01
ISSN 2281-1109
Prezzo: €9,99 (incluso 4 % I.V.A.)
   
ARCHIVIO STORICO DELLA CALABRIA
Nuova serie
Numero 1

Fra i contenuti:

SEZIONE II

PITITTO. Francesco Pititto, La Battaglia di Mileto. 
- Capitolo primo. Avvenimenti anteriori alla battaglia. 
- Capitolo secondo. Spedizione in Calabria.
- Capitolo terzo. La battaglia. 
- Documenti.

PITITTO. Giovanni Pititto, Battaglia di Mileto. Fonti. Sviluppi. Correlazioni.


Presentazione


La Storia - è noto - la si scrive contemporaneamente da due diverse angolazioni: quella dei Vincitori; e quella dei Vinti. Ma è solo sulla seconda che incombe implacabile una nemesi storica. 

L'Italia fu Terra di Guerre. E di Guerre Civili. Anche il Sud, della pur Italia, fu Terra di Guerre. Ma in specie di Guerre Civili. Di libertà e di libertà dalla fame; di un sogno di campagne senza padroni; di ribelli contadini. Sogni proibiti...È anche per rendere giustizia a quei ribelli contadini che la prospettiva storica si modifica e i tempi della storia si ripensano e si rifanno le cronologie di base. Perché la verità storica testimonia che quel sogno di libertà e quella fame di terra avrebbero avuto una risposta solo con la Repubblica.  

Solo allora la sovranità popolare sarebbe stata riconosciuta e sancita e solo con il referendum istituzionale del 2 giugno 1946 e l’entrata in vigore della Costituzione il 1° gennaio 1948 le guerre civili si chiudono in Italia e nel Mezzogiorno. 

Ed ecco che Giacobini e Sanfedisti, borbonici 
e unitari, sabaudi e repubblicani sono tutti consegnati a una dimensione che ormai ne può raccontare le storie e le motivazioni, le gesta e la ferocia nella consapevolezza che le scelte di ciascuno di loro furono il frutto di ragioni e passioni per le quali vivere, uccidere, morire per dare al futuro un volto che ne rispecchiasse le speranze. Noi siamo comunque eredi e figli di quella storia.

E, come capita, però somigliamo, stranamente per alcuni, ma con logica storicamente ferrea agli uni e agli altri come testimonia ancora il giudizio partigiano di chi cerca i padri lontani dimenticando che i padri di un popolo sono tutti gli antenati di quel popolo. Vanno cercati perciò gli esempi non i padri, i valori, non gli schieramenti all’interno dei quali furono storicamente espressi. E va riconosciuta la coerenza e il valore di chi appartenne agli sconfitti del momento, poiché si può vincere nel futuro e perché la grandezza di una vittoria si misura sul valore dei vinti con una ulteriore precisazione: la storia non racconta e non valuta solo gli aspetti militari di una guerra.

Soprattutto quando la guerra è una guerra civile. 

Il bilancio finale e gli esiti delle guerre sono complessi e vincitori e vinti creano il futuro.  

Noi siamo il Futuro di quelle guerre.




Esercito francese. 
Generale di divisione.



La Battaglia di Mileto



Mileto, 28 maggio 1807: si scontrano l'Esercito francese guidato dal Reynier, uno dei piu brillanti generali di Napoleone imperatore, e l'Esercito napoletano dei re Ferdinando IV di Borbone, guidato dal principe d’Assia-Philippsthal. 

Le armate napoleoniche, dopo l'invasione dei Regno di Napoli awenuta nel 1806, tendono a conquistarne e controllarne il territorio. 

Le truppe napoletane, dopo un primo sbandamento - sconfitta di Campotenese (10 marzo 1806) - si sono riorganizzate anche con l'aiuto degli inglesi. 

Per di più l'opposizione popolare alle armate napoleoniche si manifesta in Calabria con azioni di guerriglia spietata e con la rivolta di numerose città e villaggi. 

Per i francesi il controllo dei napoletano e, in particolare, della Calabria, si presenta perciò difficile. 

In questo contesto le armate francesi sono state sconfitte a Maida (7 luglio 1806) da un esercito anglo-napoletano guidato dal generale Stuart. 

E per questo che la battaglia di Mileto si profila anche per i contemporanei come determinante: Napoleone deve decidere se proseguire l'impresa di conquistare col Regno di Napoli la Sicilia e quindi proiettarsi verso il dominio dei Mediterraneo, o interrompere il progetto. 

La battaglia è cruentissima e si sviluppa per ore lungo le pendici e i valloni che separano Mileto dai comuni di Ionadi e Filandari e da Vibo Valentia, allora 

Monteleone, da dove mosse l'Esercito francese alle quattro di mattina di quel 28 maggio. 

Lo scontro si sviluppa anche all’interno della città di Mileto e coinvolge la popolazione. 

L’Esercito napoletano è costretto alla ritirata verso Rosarno e Reggio Calabria lasciando sui campo migliaia di morti. 

La guerriglia indomabile, la sconfitta di Maida, il prezzo cruento della vittoria delle truppe francesi a Mileto spingono Napoleone a rinunciare alla Sicilia e al sogno imperiale di diventare "Maitre de la Mediterranee". 





I Luoghi della Battaglia
Mileto Moderna. 
Sullo sfondo il luogo della Mileto Antica (distrutta nel 1783)







(Abstract, da Indici)

INDICE ANALITICO

Pagina

Nota



BIBLIOGRAFIA. AA.VV., Victoires, conquêtes, désastres, revers et guerres civiles des Française, de 1792 à 1815, C.L.F. Pankouke, Paris 1819, Tomo 16, p. 160, 227.
44, 45
5, 6
BIBLIOGRAFIA. AVELLINO. CONVEGNO. ATTI. Per un quadro d’insieme sulla Calabria nel periodo dell’invasione napoleonica cfr. Atti del Convegno di Avellino del 7-8-9 giugno 2007 su Tra Europa e Mediterraneo. Il Regno di Napoli nel sistema imperiale napoleonico.
9
n.
BIBLIOGRAFIA. MILETO. CONVEGNO. ATTI. Sulla battaglia di Mileto cfr. le Relazioni specifiche negli Atti del Convegno Una bandiera… cit.
9
Nt
BIBLIOGRAFIA. DI BELLA. Saverio Di Bella. La presente Introduzione utilizza in parte la Relazione al Convegno di Mileto del 25-26 maggio 2007 su una bandiera per vivere, una bandiera per morire; sulla battaglia di Mileto cfr. le Relazioni specifiche negli Atti del Convegno Una bandiera… cit.
9
n.
BIBLIOGRAFIA. DUMAS. Notizia su GRIGNY,generale francese caduto nell’assedio di Gaeta: M. Dumas, Cenno sugli avvenimenti militari, tipografia all’insegna del Gravina, Napoli 1838, Tomo 16, p. 50, che il generale “perì della più bella morte dei prodi, mozzato del capo da una palla di cannone”.
46
7
BIBLIOGRAFIA. GACHOT. E. Gachot, La troisième campagne d’Italie, Librairie Plon, Parigi 1991, p. 118.
43
4
BIBLIOGRAFIA. LUCCIO. Importante, approfondimento delle vicende che ruotano attorno alla battaglia di Mileto, come l’opera del colonnello Pietro Luccio, comandante del presidio militare di Catanzaro negli anni ‘20 del ‘900…; - Ripropongo materiali pur già editi da Luccio poiché presentano una forte connessione con i fatti che ruotano attorno alla battaglia di Mileto; - Una scheda sulla Battaglia di Mileto del colonnello Pietro Luccio. La spedizione del Principe d’Assia e la battaglia di Mileto; - Carta della battaglia di Mileto in P. Lucco, op. cit., p. 139; - Note sullo studio della battaglia di Mileto di Pietro Luccio;
122, 275, 300, 316, 324,
Ill;
BIBLIOGRAFIA. LUCIFERO. La spedizione del Philipstadt, se fosse stata meglio diretta, avrebbe certo avuto un esito diverso, essendo la Calabria malgrado le asserzioni degli storici francesi e di qualcuno italiano, preparata quasi unanime a seguirla. Ed a prova, noi riporteremo ciò che rapportava il Colonnello Costanzo al Generale Campredon sulle condizioni della Calabria nei giorni antecedenti alla battaglia di Mileto… Questo brano proviene da Armando Lucifero, Cotrone nel 1805, 1806 e 1807. Si è ritenuto di segnalarlo poiché aggiunta a quanto in F. Pititto, La battaglia di Mileto, Tip. A. Signoretta, Mileto 1917. Queste – scrive Lucifero – erano le notizie raccolte dal Costanzo appena 6 giorni prima della battaglia di Mileto…
298
E n. 30.
BIBLIOGRAFIA. LUMBROSO. RAO. VIGLIONE. ZANCA. INSORGENZA ANTIFRANCESE. Il tema delle insorgenze antifrancesi è, fin dai tempi di Lumbroso, fonte di divisione fra gli storici italiani. Non è questa la sede per offrire una panoramica esaustiva riguardo le interpretazioni del fenomeno; mi limito a segnalare al lettore che volesse approfondire la tematica due lavori di orientamento opposto, ove peraltro è possibile reperire altra bibliografia: A. M. Rao (a cura di), Folle contro rivoluzionarie. Le insorgenze popolari nell’Italia giacobina e napoleonica, Carocci, Roma 2002 e M. Viglione, Le insorgenzeRivoluzione e contro rivoluzione in Italia 1792-1815, Edizioni Ares, Milano 1999. - Sulla campagna del 1799, si veda anche M. Zanca, La battaglia dell’Adige, Sometti, Mantova 2006. - Per un maggior approfondimento si veda M. Zanca, Dal Mincio al Piave – Bozzolo 1800, Sometti, Mantova 2005, p. 132 e segg.
42
1; 2; 3.
BIBLIOGRAFIA. MAIDA. CONVEGNO. ATTI. Per un quadro d’insieme sulla Calabria nel periodo dell’invasione napoleonica cfr. Atti del convegno di Maida del 5 e 6 luglio 2006 su Il fronte mediterraneo nell’età napoleonica: la Calabria 1792-1815.
9
n.
BIBLIOGRAFIA. PITITTO F. La battaglia di Mileto (28 maggio 1807).
92
-
BIBLIOGRAFIA. Pititto Francesco, La battaglia di Mileto (28 maggio 1807), Tip. Signoretta, Mileto 1917.
125
-
BIBLIOGRAFIA. Pititto, Frontespizio estratto 1917.
155
-
BIBLIOGRAFIA. Pititto, Opera. Edizione estratto 1917.
157
-
BIBLIOGRAFIA. PITITTO. F. Pititto, La Battaglia …cit., p. 41.
33
5
BIBLIOGRAFIA. PITITTO. F. Pititto, La Battaglia cit., Relazione del Principe d’Assia, p. 95 e ssg.
11
1
BIBLIOGRAFIA. PITITTO. F. Pititto, La battaglia di Mileto (28 maggio 1807)..
356
-
BIBLIOGRAFIA. PITITTO. F. Pititto, La battaglia di Miletoop. cit., p. 37.
104
84
BIBLIOGRAFIA. PITITTO. Il saggio di Pititto risulta pubblicato per la prima volta ne il suo – e del condirettore Hettore Capialbi – Archivio Storico della Calabria, edito a Mileto, stampato a Napoli dalla Tip. Muca al 25 di via della Misecordiella, diffuso dalla Libreria Ardia in Napoli alla via Quercia, 23, nel numero unico relativo all’A. IV (1916), alle pp. 305-421. Venne ripubblicato in estratto quale F. Pititto, La battaglia di Mileto, Tip. A. Signoretta, Mileto, 1917, pp. 122.
346
2
BIBLIOGRAFIA. PITITTO. LA BATTAGLIA DI MILETO.
477
-
BIBLIOGRAFIA. ULLOA. Cotal fine ebber una spedizione, che avea tanta commozione partorito, e la battaglia di Mileto. L’una con imprudenza condotta, l’altra infelicemente, sebben valorosamente combattuta Della battaglia di Mileto, che pur fu dura ed aspra, tacque la storia, che a que’ dì di altre gigantesche battaglie aveva a registrare. In appresso fu obblìo, o malizia, che di quella stessa di S. Eufemia appena fé ricordo.
385
-
FONTI. BARDET. Bardet, Spedizione in Calabria, in F. Pititto, La battaglia di Mileto, op. cit., p. 80, 83, 84, 85; articolo che l’autore riprende dall’«Antologia militare», Anno IV, Vol. XIV.
83, 84, 89, 93, 94, 110
53, 55, 64, 71, 73, 89
FONTI. CACCIATORE. Ai gloriosi caduti nella battaglia di Mileto fu celebrato dal Corpo degli Ufficiali del reggimento Real Sanniti un solenne funerale, in cui Gio. Leonardo Cacciatore lesse un alato discorso. Discorso funebre recitato nel Duomo di Reggio nella Celebrazione dei Funerali fatti dal Reggimento Reali Sanniti, per quei che restarono estinti sul Campo di Battaglia a Mileto. Messina, presso Gio. del Nobolo Impressore Britannico, 1807.
205
e n. 70.
FONTI. CACCIATORE. E la preziosa scoperta del documento a stampa “Discorso funebre…”
122
-
FONTI. COSTANZO. Costanzo, Giornale dei vari fatti d’arme combattuti nella Calabria dal mese di agosto 1806 al 5 aprile 1808 scritti dal colonnello Costanzo comandante del Genio dell’Armata francese destinata per le Calabrie, in F. Pititto, La battaglia di Miletoop. cit., p. 113.
86
58
FONTI. COSTANZO. Una scheda sulla Battaglia di Mileto del colonnello Costanzo.
298
-
FONTI. Edizione in F. Pititto, La battaglia di Mileto (28 maggio 1807), Mileto, Tip. Signoretta, 1917, pp. 14 sgg. : Con un real dispaccio del 15 ottobre, il governo borbonico…, che desume da G. Ferrari.
276, 286
3, 27
FONTI. FERDINANDO IV. 1810, giugno 11. Palermo. Ferdinando IV, re, in controfirma Giovanni Battista Colajanni, ministro, al colonnello del reggimento di fanteria Reali Sanniti Vito Nunziante. Privilegio reale in forma di encomio solenne, in effetto del quale – a causa del riconoscimento al comportamento in armi e valor militare del colonnello Vito Nunziante nella campagna di Calabria e nella fattispecie della battaglia di Mileto unitamente al reggimento dei Real Sanniti al suo comando – è promosso brigadiere agli ordini del principe capitano generale d’Hassia Phillipsthal con effetto immediato.
361
-
FONTI. HESSE. 1807, maggio 30. Messina. D’Hassia Phillipsthal, principe e capitano generale, al marchese Di Circello. Relazione sulla battaglia di Mileto. Ivi. Edizione a pp. 95-9, con le seguenti referenze: ASN, Segr. Guer., fasc. 2142; cit., menz., stralci a vario titolo infra. Con il titolo: Dettagli della battaglia di Mileto. Relazione del Principe d’Hassia; in cui un importante post scriptum…
358
E n. 23.
FONTI. HESSE. 1810, ottobre 1. Palermo. D’Hassia Phillipsthal, principe e capitano generale dell’omonimo corpo di spedizione in Calabria. Attestazione in plauso al comportamento in armi e valor militare del colonnello brigadiere Vito Nunziante, già al suo comando, nella campagna di Calabria e nella fattispecie della battaglia di Mileto.
361
-
FONTI. HESSE. Principe d’Assia, Dettagli della battaglia – Relazione del Principe d’Hassia, in F. Pittito, La battaglia di Miletoop. cit., p. 96; 97;
93, 96, 101, 109
72, 74, 82, 87,
FONTI. HESSE. Principe d’Assia, Lettera al Marchese di Circello del 15 giugno 1807, in F. Pititto, La battaglia di Miletoop. cit., p. 111.
106
86
FONTI. HESSE. Rapporto. - Edizione in F. Pititto, La Battaglia…, pp. 95-99, con il titolo: Dettagli della battaglia di Mileto. Relazione del Principe d’Hassia; - cfr.: In pronta esecuzione, degli ordini di s(ua) m(aestà) pel canale di v. e., le rimetto il dettaglio delle mie operazioni fatte dal dì 11 a 28 maggio, giorno della battaglia… 2.2. Piano. - cfr.: Le accludo il Piano della Battaglia di Mileto seguito il dì 28 maggio. Priego finalmente v. e. si compiaccia umiliarlo alla m(aestà) s(ua). 2.3. Stato. – cfr.: Stato, che dimostra la Forza de’ sottoscritti corpi partiti…
360
30
FONTI. La battaglia di Mileto letta e ricostruita sulle fonti napoletane è il trionfo del caos e del caso.
18
-
FONTI. MONITORE. Relazione degli ultimi avvenimenti della Calabria, in F. Pititto, La battaglia di Mileto, op. cit., p. 118.
100
80
FONTI. NUNZIANTE. Stato, che dimostra la Forza de’ sottoscritti corpi partiti da Reggio colla spedizione sotto i miei ordini. In cui era il giorno 27 maggio 1807; - in cui si ritrova il dì 9 del corrente giugno, e degl’uomini, e cavalli mancanti, e generi di armamento, e cuoiame. Il dato di 1633 venne in seguito corretto dal generale Bourcard. In effetto di tale rettifica assommava a 1515. Documento parzialmente pubblicato da F. Pititto, La battaglia di Mileto, op. cit., pp. 42 sgg. in forma di estratti statistici desunti dall’originale, in cui troviamo la referenza ASN, Sezione IV, Segreteria di Guerra, fascio 2142.
110
91
FONTI. Pousset, Giornale, in data 27 maggio, in F. Pititto, La battaglia di Mileto, op. cit., p. 70; 73; 74.
93, 97, 98, 104,
70, 75, 78, 83, 85,
FONTI. Pousset, Giornale. In data 27 maggio troviamo: “si cambiò posizione, facendo un cambiamento di fronte a dritta su l’ala sinistra, e quindi si prese il fronte verso il paese e Monteleone”; in data 28 maggio: “La truppa prese le armi prendendo la stessa posizione del giorno 27” e poi aggiunge che i francesi si impadronirono di Mileto. Entrambi i riferimenti in F. Pititto, La battaglia di Miletoop. cit., p. 70 e 73.
97
76
FONTI. POUSSET. 1807, agosto 20. Luigi Pousset, maggiore graduato e capitano dei Granatieri Reali, Giornale della battaglia di MiletoIvi. Edizione a pp. 57-78; con le referenze espresse a pag. 19, n. 2: ossia quelle dell’incarto dell’inchiesta: ASN, Sezione IV, Segr. Guer., fasc. 2142; cit., menz., stralci a vario titolo infra. Ved. anche ASN, Sezione IV, Segr. Guer., fasc. 2016.
360
E n. 33.
FONTI. POUSSET. Confr. il rapporto anonimo (probabilmente del maggiore Pousset) esistente nell’Archivio di Napoli e pubblicato dal Pititto, La battaglia di Mileto, in Arch. Stor. Calabrese (sic) IV. Il Pititto ha pubblicato anche altri interessanti documenti sulla spedizione del Principe d’Assia. (Luccio, op. cit., p. 127).
305
36
FONTI. POUSSET. Dalla lettura del Giornale della battaglia di Mileto emerge uno scenario sconcertante.
82-3
-
FONTI. POUSSET. Giornale della Battaglia di Mileto ................................. » 211
477

FONTI. POUSSET. Giornale, in F. Pititto, La battaglia di Miletoop. cit., p. 69, afferma che le truppe si misero in moto alle 18.00.
90
67
FONTI. POUSSET. L’autore del Giornale della battaglia di Mileto, probabilmente il tenente Pousset.
85
-
FONTI. POUSSET. La nuova disposizione delle forze viene descritta minutamente dal Giornale alla data del 27 maggio, in F. Pititto, La battaglia di Mileto, p. 70 e segg.
91
68
FONTI. POUSSET. Nel Giornale della battaglia di Mileto si afferma tuttavia che i francesi impiegarono tre quarti d’ora per arrivare sino a Mileto, ma secondo la Relazione dei fatti accaduti nella spedizione di Calabria, le avanguardie borboniche “sostennero l’urto e la forza nemica per quasi due ore”.
94
-
FONTI. POUSSET. Pousset, Giornale della battaglia di Mileto, in F. Pititto, La battaglia di Mileto, Tipografia A. Signoretta, Mileto 1917, p. 60, in data 11 maggio.
83
50, 51,52.
FONTI. POUSSET. Pousset, Giornale della battaglia di Mileto, in F. Pititto, La battaglia di Miletoop. cit., p. 62 in data 20 maggio.
86
59
FONTI. POUSSET. Questo Giornale, che il Rambaud dice anonimo, fu presentato, come leggesi in una dichiarazione apposta sul ms., alla Segreteria di Guerra, il 20 agosto del 1807, dal maggiore Pousset, il quale deve esserne anche l’autore. La critica assai grave, nonché esagerata, mossa al comando del Philippsthal, fece supporre al Rambaud che esso fosse stato scritto per mandato del Nunziante, la cui opera è tenuta nella meritata considerazione. Però la congettura non pare sostenibile, perché alle accuse, di cui si parla nella lettera seguente, inviata dal Direttore della Segreteria di Stato, Guerra e Marina, Brigad. G.B. Colajanni, al Capit. Gen. Principe d’Hassia, contro il maggiore Pousset, che prese parte alla spedizione e alla battaglia di Mileto, non era estraneo il colonn. Nunziante: ciò è dimostrato da alcuni documenti del fascio 2016, nell’Archivio di Stato, Napoli, Sez. IV, Segr. Guerra.
211
1
FONTI. POUSSET. Secondo il Giornale della battaglia di Mileto, subito dopo la ritirata dei cacciatori borbonici, fors’anche galvanizzato da questo successo, il battaglione del 29° di linea incaricato di attaccare frontalmente la linea nemica, cominciò a battere i tamburi per lanciare il passo di carica.
104
-
FONTI. TORO. Lettera del colonnello L. Toro al maresciallo Giuseppe Acton, datata Messina 11 giugno 1807, in F. Pititto, La battaglia di Miletoop cit., p. 107.
89, 98
65, 77
FONTI. Una scheda sulla battaglia di Mileto del col. CostanzoUna scheda sulla Battaglia di Mileto del col. P. LuccioNote sullo studio della battaglia di Mileto di P. LuccioCrotone 1807. L’ultimo baluardo, l’ultima difesa del d’HassiaFrancesco Pititto. Battaglia di MiletoD’Hassia Philippsthal. La spedizione. Fonti e letteraturaOrazione funerale in onore dei caduti a MiletoLa Battaglia di Mileto nella raffigurazione celebrativa.
273
-
FONTI. VANNI. Vanni G, Relazione dei fatti accaduti nella spedizione di Calabria, dai 20 fino alli 31 spirato maggio, in F. Pititto, La battaglia di Mileto, op. cit., p. 99. Documento originale in ASN., Segr. Guerr., fasc. 2142 - ASN, Segreteria di Guerra e Marina, Fasc. 2142.
85
57
Mileto, battaglia di.


Mileto, battaglia di. ALLEGORIA. METAFORASIMBOLO. La battaglia di Mileto può essere assunta come metafora?
36
-
Mileto, battaglia di. APPARATI. Nei presenti apparati trovano spazio documenti e informazioni che riteniamo di grande importanza per la corretta comprensione dei fatti e delle vicende che ruotano attorno alla battaglia di Mileto del 28 maggio 1807.
275
-
Mileto, battaglia di. AUTORE. DI BELLA. Lettura sulla battaglia di Mileto diversa rispetto all’Autore (F. Pititto).
9
-
Mileto, battaglia di. BORBONICHE. MASSE. MASSISTI. DONNE. La Gamba. - Francesca La Gamba, detta la Capitanessa. Figlia di un mercante di Monteleone aveva sposato in prime nozze tal Antonio Saffiotti da cui ebbe due figli maschi. Rimasta vedova sposò in seconde nozze Antonio Gramuglia da cui ebbe altri figli. Viveva agiatamente col secondo marito e i figli in Bagnara quando il capo delle milizie civili tentò sedurla sebbene ella non fosse più giovanissima; respinto dalla donna, l’ufficiale fece imprigionare il marito Gramaglia e i due figli del primo letto, giovani tra i quindici ed i diciotto anni e li fece fucilare col pretesto di aver affisso dei manifesti incitanti alla rivolta contro i francesi, ciò che non era vero. La donna giurò di vendicarsi e affidati gli altri figli ad alcuni parenti, si unì ad una banda d’insorti e presto ne divenne capo. Aveva rasi i capelli e usava abiti maschili. Esercitò il comando con energia e senso pratico. Preso prigioniero dalla sua banda l’ufficiale causa dei suoi mali lo volle scannare di sua mano e subito dopo, strappatogli il cuore dal petto, lo divorò ancora caldo! Prese parte a molte imprese brigantesche, combattè con i massisti a Mileto e dal principe dʼAssia gli venne riconosciuto il grado di capitano quale capomassa di una banda di 100 insorti. Dopo la battaglia di Mileto continuò a tener la campagna e fu anche ferita in uno scontro. Nel 1810 in seguito alle repressioni di Manhès si ritirò in Sicilia. Dopo la restaurazione del 1815 tornò a Palmi ritirandosi a vita privata. Morì vecchia e visse gli ultimi anni affetta da una strana melanconia. Luccio, op. cit., pp. 200-201; ivi anche il richiamo di Serrao, La battaglia di S. Eufemia, in Rivista Militare Italiana, 1909.
281
E n. 15.
Mileto, battaglia di. BORBONICHE. MASSE. MASSISTI. PEZZA. …ci troveremmo nella necessità di capire le motivazioni della dichiarazione, da un lato, molto laudativa concessa al Pezza dal d’Hassia, tra cui per la battaglia di Mileto; dall’altro, del silenzio nell’attestazione dello stato matricolare.
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Mileto, battaglia di. BORBONICHE. MASSE. MASSISTI. PEZZA. D’Hassia Phillipsthal. Battaglia di Mileto. Giuseppe Antonio Pezza. Archivi - Fonti - Nuove Questioni. Significativamente importate risulta, ancora, la bella pubblicazione di Broccoli, Cronache militari … – In specie per l’interessante documentazione dell’Archivio Fratelli Pezza. Di essa, due docc. da subito si impongono all’attenzione di chi voglia comprendere quale ne possa essere stata l’effettiva composizione delle truppe borboniche impegnate nella battaglia di Mileto.
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Mileto, battaglia di. BORBONICHE. MASSE. MASSISTI. PEZZA. Tanto alla battaglia di Mileto quanto alla difesa di Cotrone ha partecipato, come primo maggiore nel reggimento di nuova formazione Cacciatori Philipsthal, don Giuseppe Antonio Pezza, il maggiore dei fratelli di Fra Diavolo…
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Mileto, battaglia di. BORBONICO. ESERCITO. CORPO SPEDIZIONE HESSE. MAGGIO 22. ITINERARIO. MASSISTI. INDISCIPLINA. PIANO CORONA. GIOIA. ROSARNO. SEMINARA. MONTELEONE. “La mattina de’ 22 alle ore 6 le colonne si presentarono nel piano della Corona, ed il nemico si ritirò senza perdita, per i boschi di Seminara, Gioja, Rosarno sopra Monteleone, ove andò a riconcentrarsi senza incontrare alcuno ostacolo per le masse, le quali lungi dal fare il servizio del Re, erano intenti al loro latrocinio; il che durante tutta la campagna ha servito ad alienare dal nostro partito tutta la classe de’ possidenti, e le persone da bene. (Pititto, op. cit., p. 82).
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Mileto, battaglia di. BORBONICO. ESERCITO. CORPO SPEDIZIONE HESSE. MAGGIO 22. ITINERARIO. PALMI. SEMINARA. “Nell’istesso giorno 22 le colonne di fanteria occuparono Palmi, e Seminara. (Pititto, op. cit., p. 82).
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Mileto, battaglia di. BORBONICO. ESERCITO. CORPO SPEDIZIONE HESSE. MAGGIO 23. ITINERARIO. MASSISTI. INDISCIPLINA. PIANA. ROSARNO. SEMINARA. “A’ 23 dopo mezzo giorno il capitan generale con la truppa ordinata in una sola colonna si affrettò di partire da Seminara per Rosarno, onde frenar le masse che si erano sparse in tutte le città e ne’ paesi della Piana, e spogliavano e commettevano disordini di ogni specie. (Pititto, op. cit., p. 82).
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Mileto, battaglia di. BORBONICO. ESERCITO. CORPO SPEDIZIONE HESSE. MAGGIO 23. ITINERARIO. RIZZICONI. “La truppa fu sorpresa dalla notte, essendo nei dintorni di Rizziconi, e fatto alto serenò nel bosco. (Pititto, op. cit., p. 82).
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Mileto, battaglia di. BORBONICO. ESERCITO. CORPO SPEDIZIONE HESSE. MAGGIO 24. ITINERARIO. CANCELLIERI. CARBONE. CATANZARO. FRANCATRIPPA. LEONETTI. MASSE. MASSISTI. GUALTIERI (PANEDIGRANO). ROSARNO. SANTORO. SQUILLACE. “Allo spuntar dell’alba del giorno 24 la colonna si rimise in movimento, e giunse verso le 11 a Rosarno, ove il generale in capo dispose che immediatamente il brigante Cancellieri colle Masse di Santoro, Carbone, Pane di Grano, e Francatrippa s’imbarcassero per andare in S. Eufemia, accompagnato dalla corvetta e le lance cannoniere; ed ordinò parimente al colonnello Carbone di portarsi colla massa di Lionetti, verso Squillace di Catanzaro”. (Pititto, op. cit., p. 82).
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Mileto, battaglia di. BORBONICO. ESERCITO. CORPO SPEDIZIONE HESSE. MAGGIO 07. ITINERARIO. PALERMO. IMBARCO. REGGIO (maggio 11, paraggi di). SBARCO. Si vedano i dati numerici sulla consistenza del corpo di spedizione borbonico: “Il corpo di spedizione imbarcatosi in Palermo, dopo 28 ore di felice navigazione giunse in Reggio il giorno 11 maggio 1807. La fanteria sommava a 2871. - La cavalleria 381. – L’artiglieria 126. - I Pionieri 71. - Le masse 1500. - Totale 4949. - e sei cannoni da quattro di montagna”. (in PITITTO, op.cit., p. 79).
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Mileto, battaglia di. BORBONICO. ESERCITO. DE LUCA. Il Maggiore D. Giuseppe De Luca figlio del (…) D. Franc. Antonio e di Petronilla Brancia, nato ai 18 Febb. 1775, fu valoroso soldato e si distinse in Civita Castellana, nella campagna di Campotenese, nella battaglia di S. Eufemia col grado di Capitano ajutante di campo del Generale inglese Stuart, e nella battaglia di Mileto, ove morì combattendo, ovvero per mano dell’ubbriaco principe Philistphat). (…)  La tradizione che il maggiore De Luca sia stato vittima dell’ubriachezza di Philippsthall, che lo fulminò con un colpo di pistola durante l’inseguimento francese, è smentita in modo assoluto dai documenti. Così il colonnello Toro nel rapporto dell’11 giugno, afferma che egli vi morì nella ritirata dopo la carica dei due plotoni di cavalleria; e lo stesso Philippsthall, quando parla del movimento aggirante del nemico, dice: «... si fù allora, che ammazzato il coraggioso Maggiore de Luca, e Tenente Roberto, che portandosi in avanti, vennero abbandonati dalle loro Truppe».
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Mileto, battaglia di. BORBONICO. ESERCITO. HESSE. Alla fine, dunque, il sonno del principe, portò l’esercito borbonico alla battaglia di Mileto.
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Mileto, battaglia di. BORBONICO. ESERCITO. HESSE. Si vuole che la presenza del Philippsthal a Palermo destasse gelosia in un ministro potente, il quale, per liberarsene, mise su una spedizione contro i Francesi, affidando a lui il supremo comando: sperava egli che, impetuoso com’era il difensore di Gaeta, sarebbe senza meno perito. E il Philippsthal pare che giustifichi questo sospetto (…) in un poscritto della sua Relazione della battaglia di Mileto a re Ferdinando…
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Mileto, battaglia di. BORBONICO. ESERCITO. La battaglia di Mileto del 28 maggio 1807 tra le truppe borboniche e quelle francesi.
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Mileto, battaglia di. BRITANNICO. ESERCITO. STUART. Il generale Stuart, vincitore sui francesi a Maida nel 1806, non partecipò alla battaglia di Mileto ma sta a ricordare la temibile presenza inglese nella vicina Sicilia in funzione antinapoleonica.
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Mileto, battaglia di. CALABRIA. 1807. La campagna del 1807. Preludio alla battaglia di Mileto.
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Mileto, battaglia di. CALABRIA. 1807. Offensiva Borbonica in Calabria: genesi della battaglia di Mileto.
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Mileto, battaglia di. CIVILI. Un aspetto particolare della battaglia di Mileto è legato all’analisi della presenza tra i due eserciti di cittadini calabresi e del loro comportamento.
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Mileto, battaglia di. EUROPA. ITALIA. REGNO DI NAPOLI. La battaglia di Mileto nel quadro della conquista Napoleonica del Regno di Napoli. 8. La campagna del 1807. Preludio alla battaglia di Mileto - 9. Offensiva Borbonica in Calabria: genesi della battaglia di Mileto - 10. I primi scontri (25-27 maggio) - 11. La battaglia di Mileto (28 maggio 1807) - 12. Inseguimento e fine della campagna - 13. La battaglia di Mileto: una questione aperta.
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Mileto, battaglia di. EUROPA. STORIA. NAPOLEONE. La battaglia di Mileto e la continuità della guerriglia modificano gli obiettivi strategici di Napoleone.
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Mileto, battaglia di. FASI. 27 maggio, giorno antecedente alla battaglia di Mileto, giorno di assoluta quiete.
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Mileto, battaglia di. FASI. L’inizio della fuga dell’esercito borbonico apre l’ultima fase della battaglia di Mileto, sulla quale le fonti sono, finalmente, abbastanza concordi.
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Mileto, battaglia di. FONTI. La ricostruzione della battaglia, nonostante la presenza di numerose fonti e testimonianze non è facile. Manca infatti una ricostruzione sulle fonti francesi. Quella qui presentata è una ricostruzione che si sforza di dare un quadro d’insieme a notizie sparse e in qualche caso addirittura contraddittorie. Notevole aiuto a capire e ricostruire il quadro unitario è venuto dalla ricognizione dei luoghi della battaglia, pressoché uguali a com’erano nel 1807. La ricostruzione dell’atmosfera della battaglia è indiziaria. Per i dati quantitativi sulle truppe impegnate nello scontro e sulle perdite si rinvia al testo.
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Mileto, battaglia di. FRANCESE. ESERCITO. FONTI. Fu, la battaglia di Mileto, un evento così secondario e di poca importanza come suggeriscono gli autori francesi?
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Mileto, battaglia di. FRANCESE. ESERCITO. Le truppe che presero parte alla battaglia di Mileto, circa 5 mila uomini, erano così composte: Generale Reynier; Generale Camus; Generale Abbé; Milet, Ajutante Generale; Sénécal, Capo di Stato Maggiore; 23° reggimento leggiero; 29° reggimento di linea; 52° reggimento di linea; 1 squadrone del 9° cacciatori a cavallo.
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Mileto, battaglia di. Grafici.
95; 102.
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Mileto, battaglia di. STORIA. STORICO. La battaglia di Mileto offre condizioni utili e necessarie per lo storico.
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Mileto, battaglia di. STORIOGRAFIA. FONTI. Pontieri, Ernesto. Giudizio su F. Pititto, La Battaglia…

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Mileto, battaglia di. STORIOGRAFIA. La battaglia di Mileto: questioni aperte. Le vicende e la stessa battaglia di Mileto presentano molteplici questioni aperte.
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Mileto, battaglia di. STORIOGRAFIA. OBLIO. Tra i buoni motivi che spingono a recuperare dall’oblio nel quale è sprofondata la battaglia di Mileto, due particolarmente degni di attenzione: il primo è la partecipazione di donne alla battaglia travestite da soldato; il secondo la partecipazione di una parte della popolazione alla battaglia a fianco dei francesi.
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Archivio Storico della Calabria - Nuova Serie
Pubblicato da Giovanni Pititto