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martedì 24 aprile 2012

TONNARA DI BIVONA: IN ITALIA E' IL PRIMO BENE "CONFISCATO"... ALLO STATO!!!

Come ben dice don Giacomo Panizza, i beni confiscati alla mafia, non sono solo beni economici. Sono di più, hanno una forte carica simbolica, sono beni “posizionali”, attraverso i quali la mafia ostenta potenza e prepotenza. Per tale ragione una volta confiscati il loro riuso non può che essere da "bene relazionale”, idonei a mettere in rapporto e in collaborazione persone e gruppi, enti e istituzioni. Così andrebbero considerati, perché così essi parlano e insegnano.

Con la Tonnara di Bivona accade il contrario: il Bene Monumentale Demaniale paradossalmente ... si può ben affermare che ad oggi rappresenti il primo bene "confiscato" allo Stato.


Ovviamente il dramma non è solo che tal tipo di "confisca" si possa rivelare come illegittima, ma che il suo "riuso" avviene appunto in modo "posizionale": in maniera del tutto autoreferenziale, viene usata per rieducare la "comunità divisa" a restare tale, ostentando la pre-potenza e la potenza della politica!
link: http://www.gazzettadelsud.it/NotiziaArchivio.aspx?art=54419&Edizione=11&A=20120424


Murales a Favelloni

sabato 10 marzo 2012

TONNARA DI BIVONA: UN "PIENO" DI PESCATORI ... MENTRE I CONSIGLIERI COMUNALI "DESERTANO"!!!

E' stato emozionante oggi vedere la Tonnara di Bivona strapiena di pescatori provenienti dall'intero compartimento marittimo. E' stato come vedere una visione  "prendere corpo": la Tonnara che diventa luogo in cui  l'intera comunità marittima regionale avvia percorsi di recupero delle identità e concretizzi percorsi di valorizzazione.
Questa ottima occasione, ovviamente la si deve al Comandante Marzio, della Capitaneria di Porto, che unitamente all'Ufficiale Pesca ed al Nostromo del Porto, hanno scelto i locali della Tonnara come sede di un importante incontro con le associazioni dei pescatori riunite nell'ACI - Alleanza Cooperative Italiane (Lega Pesca/Legacoop - Federcoopesca/Confcooperative e Agci/Agrital), incontro utile per infomare e rendere operativo il Piano di Gestione Locale del versante tirrenico della Calabria, che si prospetta come una grande opportunita' per integrare attivamente i pescatori nelle complesse e multisettoriali strategie di gestione delle risorse del mare.

Ovviamente all'incontro non c'era nessuno dell'Amministrazione Comunale, ed è stato un peccato perchè era l'occasione giusta per comprendere quante occasioni  l'uso illegittimo di quel monumento potrebbe impedire se non addirittura far perdere! Ricordiamo, nella speranza che qualcuno voglia finalmente usare la testa, che tantissime sono le opportunità in gioco, tutte legate, oltre ai PGL del quale si è discusso oggi, all'uso dei Fondi Europei della pesca Fep/Gac - con capofila proprio il Parco Marino Regionale "Costa degli Dei" - che da qui al 2020 programmerà e concretizzerà il futuro sviluppo del nostro compartimento marittimo in attività da proporre capaci di mantenere la prosperità economica e sociale del territorio costiero; per preservare e incrementare l’occupazione nelle zone di pesca sostenendo la diversificazione e l'ecocompatibilità del settore; per promuovere la qualità dell’ambiente e la cultura del mare;  rivitalizzare e sviluppare i paesi costieri con storiche attività pesca; preservare e migliorare il patrimonio naturale e architettonico. 

Insomma, ci sarebbe tanta attività da compiere, tanto da trasformare gli storici locali della Tonnara in un vero e proprio "cantiere aperto" di idee e programmi utili a dare un forte impulso culturale e umano, tale da rendere la nostra città un esempio europeo di buona prassi! Tra l'altro, nel GAC "Costa degli Dei" un progetto da implementare è tutto legato al Museo della Tonnara, con risorse spendibili proprio per valorizzare la nostra cultura del mare. Certo, qualcuno dell'amministrazione comunale avrà chiesto all'associazione "x" (che fino al 30 marzo ha in concessione provvisoria 1/3 della Tonnara) di ospitare l'evento, perchè in verità l'uso finora fattone è stato ben diverso.
Abbiamo infatti assistito inebetiti nei giorni scorsi a sfilate di mascherine carnevalesche, ed a conferenze stampa legate alla manifestazione contro la stessa amministrazione comunale (manifestazione giustissima del resto, ma la scelta del sito era tutt'altro che opportuna!) della quale abbiamo detto nel post scorso!
Così come ancora inebetiti assistiamo a quella che è proprio un'indebita occupazione di un intero piano della Tonnara per un fantomatico "posto fisso estivo" di Polizia Municipale, che di fatto occupa i locali per 12 mesi l'anno.
E' paradossale vero,  scoprire  la sorprendente vitalità del mondo legato al mare, del tutto sottostimata da una classe politica del tutto demotivante, se non addirittura distruttiva. 
Per meglio comprendere la nostra delusione riportiamo integralmente la Deliberazione n. 9 del 28 febbraio scorso (estratta dall'Albo Pretorio Online), della seduta del Consiglio Comunale nella quale si è discusso dell'OdG del Consigliere Stefano Luciano, che con serietà ha fatto proprie tutte le nostre perplessità su quanto accade intorno all'uso di quel Monumento Identitario. Scoprirete come una seduta iniziata alle 16,00 con 29 consiglieri su 41 (sindaco compreso), con un tema importante perchè mette in discussione non solo la visione di una corretta valorizzazione del nostro monumento storico, ma anche la legittimità degli atti compiuti, ebbene ...  circa mezz'ora dopo scendono a 15 consiglieri presenti, ridottisi soltanto a 10 la mezz'ora successiva, seduta comunale che terminerà alle 18,10 per mancanza del numero legale!!!
  






Incredibile vero? Per completare il paradosso, consigliamo la lettura di una determina del settore 2 e 5, che abbiamo allegato alla fine del pdf, la quale rende noto che ... per gli arredi e le attrezzature informatiche "necessari" per allestire all'interno delle tre grandi sale espositive del primo piano della Tonnara di Bivona il fantomatico "posto fisso estivo" di Polizia Municipale, si è spesa una cifra di poco inferiore ai 7 mila euro.
Ci domandiamo: ma prima o poi, qualcuno, in questa città ... comincerà ad usare la testa? 

domenica 4 marzo 2012

IN ATTESA DELLA RESURREZIONE!


Riprendiamo da vibomarina.eu 
"Si risveglia così il paese questa mattina, tappezzato da questi manifesti. Autore anonimo, ma sicuramente di grande cultura "sociale". Fotografa esattamente lo stato della cittadina: morente, anzi ormai defunto.
Oggi alle 15 ci sarà una manifestazione popolare, voluta dagli ultimi innamorati di porto santa venere, cittadini che negli anni hanno visto lentamente morire la cittadina tra l'indifferenza generale."

E' tradizione di molti paesi calabresi, alimentata probabilmente dalle tifoserie calcistiche, di stampare manifesti funerari, spesso prendendo di mira avversari sconfitti o da sconfiggere. E' una sorta di esorcismo antropologico, che conduce spesso alla reazione, se non alla resurrezione.


martedì 14 febbraio 2012

IL CENTRODESTRA CONFERMA: NOTI ESPONENTI DEL CENTROSINISTRA ... IN MOSTRA ALLA TONNARA DI BIVONA!!!

Una Vibo Marina in lacrime fa da sfondo al radiocommento sulla ennesima inaugurazione dell'auditorium della Tonnara. Confermato così l'orizzonte culturale della scelta ... è facile prevedere che alla stessa logica partitocratica non verrà sottratto il destino del Castello di Bivona.
Terminati i lavori di restauro e collaudato da poco (la Tonnara di Bivona non ancora!), anch'esso chiuso da tempo immemorabile, a breve vedrete, gli capiterà la stessa sorte: verrà stipulata convenzione temporanea con un'altra associazione - nella quale non mancheranno d'essere iscritti anche noti esponenti dello schieramento di centrodestra.
Ovviamente anche per il Castello sarà possibile che l'associazione "ristrutturi" qualcosa a piacimento, al pari della Tonnara! In fondo son solo i soli Beni Monumentali di Bivona: uno alla sinistra e l'altro alla destra ... di chi non merita altro!

lunedì 6 febbraio 2012

ALLARME TONNARA DI BIVONA: IL COMUNE POTREBBE NON ESSERE PIU' IL PROPRIETARIO DEI BARCONI!

L'argomento del blocco edilizio ha obbligato il Consiglio Comunale a rinviare alla prossima seduta l'argomento Tonnara, e così sabato scorso, a  Bivona si è svolta la terza inaugurazione in poco meno di sei mesi. Alla inaugurazione benedicente della cappella ed a quella  posto fisso estivo della Polizia Municipale si è aggiunta l'inaugurazione della sala auditorium della Tonnara, restaurata con proprie risorse da una associazione. In quest'ultima occasione, a leggere i quotidiani locali, non si è perfettamente capito se è l'associazione locale che consegna un pezzo di tonnara al comune o se è il comune che lo consegna all'associazione, ma questo è particolare di poco conto visto che nella sostanza tutti concordano nell'affermare che è stato restituito alla collettività un prezioso bene strutturale, utile per convegni, congressi e all'occorrenza cineforum.
Emblematica foto pubblicata dalla Gazzetta del Sud del 05.02.2012
Chissà perchè questa volta ci aspettavamo un segnale ben diverso dalla manifestazione, certamente non dall'associazione, che obbiettivamente ha ben poca esperienza, quanto dall'amministrazione comunale che si è "presa" l'onere, unitamente ai cospicui contributi statali e regionali, di valorizzare in maniera efficace ed opportuna il più prezioso "bene monumentale" e "bene identitario" dell'area costiera!
Chissà perchè eravamo convinti che tra i partecipanti, o gli invitati istituzionali, fossero sollecitati ad intervenire il  Comandante della Capitaneria di Porto e il Soprintendente ai Beni Monumentali (o un suo delegato).
E' stata un'assenza pesante, che a noi rivela - più di altre assenze istituzionali - la incomprensibile volontà della Giunta Comunale di "volare basso", su questo importante bene monumentale! Sicuramente agli altri palazzi Gagliardi della città è stato dato un valore - sia nei modi che nei tempi - più alto! 
Eppure, oltre che a dare il senso di quanto si intende fare ... sarebbe stata l'occasione per definire una chiara e comune strategia, nel rispetto delle norme e dei ruoli, per perseguire in maniera efficace il percorso utile alla valorizzazione del bene che è al contempo tutelato dal Ministero dei Beni Culturali e dal Demanio.
Sarebbe stata l'occasione per attivarsi a ritrovare il Fascio Documentale dell'archivio Demaniale, relativo alla Tonnara di Bivona (che contiene preziosi documenti e planimetrie dei primi anni del '900) che, introvabile in Capitaneria,  pare sia stato consegnato ai tecnici comunali all'epoca degli ultimi lavori di restauro, utile per definirne lo stato di diritto.
Sarebbe stata l'occasione per far conoscere alla Soprintendenza gli interventi previsti nell'imminente intervento di recupero della Loggia, chiarendo con il Codice dei Beni Culturali alla mano, le competenze spettanti agli enti locali sul bene monumentale, visto che su questo argomento le perplessità sulla leggittimità sull'uso fatto in questi mesi dal comune provengono da più parti, oltre che da noi.
Niente di tutto ciò. Anzi, a leggere i resoconti giornalisti, la loro assenza emerge in tutta la sua gravità, ancor più della costatazione che la parola "museo" non sia stata nemmeno pronunciata.
Per qualcuno degli intervenuti ... quell'auditorium restaurato è "un miracolo", per qualche altro è una "una depandance di prestigio, in cui il decoro si sostituisce al degrado"; per qualche altro si è ridata "l'anima ad un corpo che ne era priva".
Prendiamo atto dunque di quest'altra assenza e seppur preferiamo pensare che solo per dimenticanza non si sia fatto cenno al suo futuro museale, ci dichiariamo certi  in tutti prevarrà l'impegno a raggiungere questo prezioso traguardo. Per tale ragione continuiamo comunque a dare il nostro fattivo contributo segnalando la necessità di attivare al più presto tutte le opportune procedure utili a salvare i preziosi barconi della tonnara.
Già, perchè proprio grazie ad una recente quanto fortunata ricerca d'archivio abbiamo scoperto che si deve ad un'altra parimenti virtuosa associazione locale la donazione - fatta dal Marchese Riccardo De Riso - di tutti i barconi della Tonnara al Comune di Vibo Valentia, nel lontano 24 settembre del 1997.
Ovviamente, per evitare agli attuali amministratori una ricerca dall'esito incerto tra le carte comunali, pubblichiamo l'atto di donazione integralmente sul nostro blog, unitamente alla lettera con la quale l'associazione sensibilizzava a tale scopo il generoso Marchese De Riso, compresi gli articoli di stampa dell'epoca.




Perchè riportiamo l'atto? Al di là del dato storico ... le ragioni sono due, entrambi allarmanti. La prima è legata alle condizioni delle imbarcazioni (in particolar modo per quelle rimaste senza protezione all'esterno della Loggia -[ricordiamo che all'intervento di copertura l'amministrazione comunale preferì effettuare la semplice recinzione dei barconi e la realizzazione di un'area giochi per bambini, assecondando la richiesta delle mamme di Bivona]), che ad oggi non hanno avuto il benchè minimo intervento di restauro. L'intervento in realtà è ormai improcrastinabile, anche perchè,  stando all'atto di donazione ed all'opportuna tutela e valorizzazione, i "Barconi della Tonnara di Pizzo e di Bivona" dovranno essere "dopo la loro restaurazione, situati presso la struttura dove sono già depositate affinchè costituiscano il nucleo iniziale del costituendo Museo multimediale della Civiltà del Mare e centro di educazione ambientale"
La seconda ragione è legata alla titolarità della proprietà, che - come riteniamo - potrebbe non essere più del Comune, se non si rinnova immediatamente la volontà allora espressa dal Marchese De Riso con gli attuali eredi. La donazione del 1997 infatti era "subordinata all'onere che detto Museo sia di fatto realizzato nel termine di tre anni da oggi", mentre di anni ne sono trascorsi ben 15!
Dunque, se è sincera la volontà di realizzare il museo, è bene che i giovani amministratori si mettano subito al lavoro, evitando che la comunità perda - per incuria e per sopponenza - questi preziosi beni!
Un consiglio lo diamo, come sempre.
Contemporaneamente alla soluzione dell'importante problema della proprietà di barconi con gli eredi, che ovviamente immaginiamo chiederanno nuove garanzie sulla loro destinazione museale, sarà  necessario attivare da subito (sic! noi sono anni che lo chiediamo!) la "Verifica dell'interesse culturale" dei Barconi, ai sensi dell'art.12 del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, affinchè siano sottoposti all’accertamento dell’interesse culturale etnoantropologico, e possano così fruire di risorse pubbliche per il loro restauro.
Per far questo bisogna contattare la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici, non trascurando di attivare la richiesta di verifica anche via internet, oltre che in modalità cartacea, mediante la compilazione di una modulistica on-line, presente nell' area autorizzati del sito istutuzionale del Ministero Beni Monumentali [http://www.benitutelati.it/verifica.html].
Insomma c'è ancora tanto buon lavoro da fare ... e del resto amministrare vuol dire proprio questo! La comunità ringrazia.

giovedì 2 febbraio 2012

TONNARA DI BIVONA: LA REGIONE CALABRIA LA INSERISCE TRA I BENI IDENTITARI TUTELATI E IL COMUNE LA DIVIDE A PEZZI! A SORPRESA NE DISCUTERA' DOMANI IL CONSIGLIO COMUNALE?

Leggendo i quotidiani del giorno (vd. Il Quotidiano della Calabria) abbiamo scoperto che, in maniera del tutto inattesa,  il silenzio che ha avvolto il destino del bene monumentale della Tonnara di Bivona è stato letteralmente squarciato dal consigliere comunale Stefano Luciano, del gruppo Azione democratica per Vibo, con la proposta di inserire all'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale (previsto per  venerdì) i rilievi da noi mossi dall'agosto 2010, ed i particolare quelli relativi all'illeggittimità degli atti relativo all'uso che l'amministrazione ne ha disposto sino ad oggi.
Ringraziamo il consigliere Luciano per la semplice ragione che riempie di speranze il nostro impegno, non tanto sugli esiti del prossimo consiglio, che non si sottrarrà al gioco dei numeri della politica, ma perchè segnala a noi, alla nostra collettività, l'esistenza di qualcuno che con onestà intellettuale ed impegno etico pretende che l'uso dei beni collettivi, ed in particolare quelli storico-culturali che hanno un legame identitario con il territorio, non sia sottratto ad una programmazione seria, trasparente e ad una corretta e lungimirante gestione pubblica!
E' questa inattesa speranza che oggi merita di essere segnalata. Al di là degli esiti. Una voce che rompe il muro del silenzio, dell'indifferenza e dell'ignavia ... è una speranza per tutti, anche per tutti gli altri consiglieri comunali! Rammarica non conoscerlo personalmente ... ma questa, proprio per l'inattesa e coraggiosa presa di posizione, è senz'altro una mancanza a cui troveremo presto riparo!
In qualche modo gli uffici tecnici saranno costretti a verificare modi e procedure, ed al contempo far prendere atto alla politica che un bene monumentale non possa essere usato, modificato o gestito con superficialità.
Ripetiamo in estrema sintesi i punti fondamentali delle nostre critiche all'amministrazione comunale. Per quanto è dato sapere dagli atti resi pubblici:
- non risulta collaudo degli ultimi lavori finanziati che ne abbia sancito agibilità finale dei locali;
- non risulta atto demaniale concessorio, se non quello relativo all'esecuzione degli ultimi lavori finanziati; 
- non risulta che sia stato sottoscritto alcun protocollo di valorizzazione con il ministero beni culturali, tale da   consentirne l'autonoma gestione comunale; 
- non risulta alcun atto della Soprintendenza che autorizzi l'uso a posto fisso di polizia municipale temporaneo
- non risulta alcun atto della Soprintendenza o del Demanio che autorizzi temporaneamente la subconcessione ad associazioni; 
- non risulta alcun atto del Comune o della Soprintendenza o del Demanio che autorizzi lavori di manutenzione all'interno della Tonnara;
- non risulta alcun atto che dimostri che gli usi ad oggi realizzati siano coerenti e conformi al recupero funzionale a fine museale, per come fissato dai finanziamenti statali e regionali destinati al bene monumentale.




(NB: Approfittiamo dell'occasione per riportare, subito dopo l'articolo, la determina del Settore 2 e 5 n.14/2012 del 26.01.2012 con il quale si liquidano 700 euro alla ditta Rocco Cirianni, per pulizia dei locali della Tonnara relativamente alla "apertura del complesso della Tonnara di Bivona, adibito a posto fisso di Polizia Municipale durante il periodo estivo"


Aggiungiamo a questo post  un'altra buona notizia, che fa bene sperare sulla possibilità che il nostro comune prima o poi sia obbligato a comprendere l'enorme valore della Tonnara di Bivona.
Ebbene, abbiamo appreso oggi che nel Quadro Territoriale Regionale (Q.T.R.P. Approvato dalla Giunta regionale in data 13/01/2010 e trasmesso al Consiglio Regionale per la definitiva approvazione), che rappresenta lo strumento cardine di  riferimento di tutti gli altri strumenti di pianificazione a livello locale e provinciale, predisponendone norme e procedure finalizzate alla salvaguardia ... ha inserito la TONNARA DI BIVONA tra la CATEGORIA DEI BENI IDENTITARI  ai sensi dell’art. 143 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n.42 e succ. mod. e dell’ART.51 del QTR/P ! Vedi elenco diretto o sotto.
Qualcuno considererà il riconoscimento della Tonnara come un Bene Identitario del Territorio (unico riconosciuto come tale nel comune di Vibo Valentia!), al pari di quello di Bene Monumentale, sia un ulteriore inutile legaccio ... noi lo consideriamo un'ulteriore strumento di tutela e valorizzazione!

Consigliamo infine alla cittadinanza di partecipare alla inaugurazione dell'Auditorium che - come si ricava dagli articoli che pubblichiamo - si terrà sabato 4 febbraio, alle ore 16,00.


lunedì 30 gennaio 2012

UN CONSIGLIO COMUNALE SUL DISSESTO IDROGEOLOGICO ... APERTO ALMENO AI PARROCI DELLA CITTA' !!!


Gazzetta del Sud di oggi 


E così, nuovamente, assistiamo inebetiti al diniego di un Consiglio Comunale Aperto sul tema del dissesto idrogeologico del territorio. Nuovamente, perché su questo tema il Consiglio aveva già detto di no a discuterne a Vibo Marina, qualche mese dopo la ferita mortale del 6 luglio 2006. Perché un simile argomento deve rimanere un “tabù istituzionale” nei rapporti tra cittadini ed amministrazione locale? 
Quantunque ci si sforzi, non riusciamo a trovarne ragioni.
A nostro soccorso è utile richiamare alla memoria quanto scrisse, circa 40 anni fa, lo scrittore Ennio Flaiano  nel libro “Le ombre bianche” (Editore Rizzoli, Milano, 1972), con il quale vinse il Premio Estense. Con la sua incisiva penna di uomo di cultura affronta il tema del dissesto idrogeologico della Calabria, ambientando il suo racconto in un paese dell’Appennino calabrese “dove tutti sono in allarme perché da qualche tempo il paese sta franando a valle. Questione di qualche centimetro al mese, di qualche casa che si spacca, di qualche strada che cede. Le piogge, ma soprattutto il taglio indiscriminato dei boschi, che prima facevano corona al paese, sta ora producendo i suoi effetti”.
Flaiano descrive lo stato d’animo dei cittadini, che cercano di correre ai ripari: “Un rimedio forse ci sarebbe: rimboschire presto, attivamente. Soltanto dopo si potrà pensare a rimettere in sesto le case pericolanti.” 
Ma chi si accolla la spesa enorme di un rimboschimento così esteso? Il Comune non ha soldi, la Provincia nemmeno, il Governo ha promesso aiuti, ma non manda niente. Tutta la lotta politica di quegli anni, si svolgeva attorno all’unico tema del rimboschimento, con la stessa litania di parole della politica vibonese: “Promesse, promesse, promesse. I partiti promettono moltissimo. L’onorevole monarchico accusa i repubblicani, anzi la Repubblica; i comunisti accusano i signori; i signori accusano i contadini che hanno tagliato i boschi per coltivare il grano. Tutti parlano”.
Ennio Flaiano
Dunque, chiacchiere, tante chiacchiere. Fatti? Nessuno. 
A questo punto l’incisiva satira di Flaiano inventa la soluzione possibile, inattesa quanto efficace e concreta:  “Un bel giorno si vede infatti una donna che va a piantar un albero nelle forre della strada di circonvallazione. Il giorno dopo, le piantatrici, sono due, tre, cinque. Nei giorni seguenti vediamo anche qualche uomo. Cosa è successo? Gli alberi piantati sono quasi un centinaio, e il loro numero aumenta ogni giorno, come mai questo nuovo senso negli abitanti?
Al lettore che, durante la lettura fa suoi questi interrogativi,  lo scrittore fornisce una risposta che è possibile solo "riaccendendo" con ironia un possibile legame tra uomo e territorio: 
la risposta è semplice. Il vecchio parroco, un uomo poverissimo, quando confessa i suoi fedeli invece di dar loro per penitenza qualche preghiera, ha pensato che è più utile impegnarli a piantare alberi. I peccati così serviranno a qualcosa, da ora in poi”. 
Tra qualche anno - dice il parroco- se i miei fedeli seguiteranno a peccare come sempre hanno fatto, il rimboschimento sarà completo”. E il sindaco? Non protesta per quell’occupazione di suolo pubblico? 
No, anzi il sindaco va anche lui a piantare il suo alberello senza dare alla cerimonia un carattere ufficiale”.
Fantastico Flaiano! L’esempio positivo del fare, contro la negatività del disinteresse per il proprio territorio. È davvero straordinaria la lezione! 
Al prossimo Consiglio Comunale Aperto … magari negato a tutti i cittadini, ma aperto almeno i Parroci della città!

venerdì 6 agosto 2010

TONNARA DI BIVONA: DEL CASO NE DISCUTE IL PARLAMENTO!

E così l'incredibile "caso della Tonnara di Bivona" è approdato in Parlamento ... tanto da costringere il Ministro a replicare alle richieste di informazioni avanzate dal nostro parlamentare!
Seppur sembra che le recenti ed infuocate sedute del Parlamento tengano fuori dal "palazzo" i problemi che realmente interessano i cittadini italiani ... in realtà non è così, tanto che con positiva sorpresa ne diamo la notizia.
E proprio il Ministro dell'Agricoltura e il Commercio che approfitta di una seduta altrettanto infuocata per rispondere alle richieste di dettagliate informazioni avanzate formalmente dal nostro attento e tutt'altro che arrendevole parlamentare!
Il Ministro, che disconoscendo direttamente il caso aveva avviato una accurata indagine presso gli uffici statali per rispondere all'interpellante, ha ribadito l'importanza della Tonnara proprio per il suo antico e consolidato uso lungo la costa di Bivona.
Ha inoltre inteso ribadire la complessità delle situazioni di diritto relative al suo possesso, non ritenendole comunque un ostacolo, "essendo mia opinione che non si debba lasciare alla tirannide il vantaggio di avere una continuazione di sistemi e che non si debba sempre incorrere nella vecchia colpa del liberalismo, di divorare i propri figli, e di assolvere troppo facilmente gli atti delle tirannidi precedenti!"
Onorevole Ministro Cordova, siamo davvero grati per l'attenzione dimostrata all'interpellanza fattale dall'On. Musolino, anche se ... constatare che da quel 12 gennaio 1862 [scarica documento in pdf!] attendiamo che la Tonnara di Bivona riviva, con tutte la sue storie ... è davvero amara constatazione!

mercoledì 21 aprile 2010

LA TONNARA DI BIVONA: LO SCEMPIO TRA FINANZIAMENTI E SPOT ELETTORALI!

Siamo rimasti sorpresi, qualche settimana fa, a vedere delle scene riprese all'interno della Tonnara di Bivona per uno spot elettorale. Sorpresi perchè i protagonisti dello spot risultavano essere proprio coloro che non ti aspettavi ... che hanno denunciato l'uso elettoralistico della Tonnara ... agli altri!

Stiamo cercando la copia del videospot, trasmesso da ReteKalabria nelle settimane scorse, così da poterlo apprezzare assieme a tutti voi ... come esempio virtuoso, concreto e coerente dell'impegno che si pratica nella politica vibonese.

Finora non siamo riusciti a recupere il videospotelettorale, percui estendiamo anche a voi la richiesta di un aiuto in tal senso. Era uno degli ultimi trasmessi del candidato a sindaco di sinistra.

L'occasione ci ha convinti della necessità di fare il punto della situazione legata al restauro dell'importante manufatto d'archeologia industrale di cui gode il nostro territorio ... situazione forse nota soltanto a coloro che ne hanno impedito la distruzione e che oggi s'indignano per l'ingiustificabile degrado. E' dunque giusto che tali informazioni siano patrimonio di tutti.

Badate che il suo recupero non è mai stato un problema di soldi!

E' dal 1989 che la Tonnara riceve finanziamenti per essere recuperata come sede del Museo della Civiltà del Mare!
Alle due tranche di 300 milioni (di lire!) ciascuna spesi della Soprintendenza di Cosenza per impedirne il crollo dei solai e del tetto (intervento eseguito dopo essere riusciti a farla Vincolare come Bene Storico)nei primi anni '90, si sono andati ad aggiungere altri finanziamenti:
uno di 850 mila euro erogato della Regione 2001/2003 ed eseguito dal Nucleo Industriale, ed un altro di 1 milione di euro, sempre della Regione ma con fondi POR, anni 2004/2005, eseguito recentemente dal Comune di Vibo Valentia.
A questi finanziamenti và ad aggiungersi il recente finanziamento ottenuto dal Comune, sempre dalla Regione Calabria, di 135 mila euro (seppur ne erano stati annunciati disinteressatamente alla stampa 350), ancora in attesa di destinazione.

La somma complessiva è facile a farsi:
si sfiorano i 2 milioni e mezzo di euro!
Dopo questi conti ... è facile per chiunque indignarsi come noi!
Le condizioni in cui si trova oggi la Tonnara ed i suoi barconi possono essere queste?
Dopo così tanti soldi pubblici erogati ... avreste mai immaginato versasse in tali condizioni?
E così, mentre si perpetua - quasi recitando a memoria lo stesso idiota copione - l'infruttuoso conflitto tra chi ne propone un uso chiaro, collettivo, ed efficace nel promuovere le risorse del territorio, e chi ne contrappone un altro (?) ... mentre nessun amministratore decide il da farsi, per non correre il rischio di scegliere ...
La Tonnara è attualmente nelle condizioni che documentano queste foto!
Ma non basterebbe adibirla leggittimamente all'uso per la quale ha ottenuto quasi 2 milioni e mezzo di finanziamento?
Ci si domanda se è possibile assistere impotenti a questo scempio quotidiano di uno dei patrimoni più importanti della nostra comunità ... ed a chi giova!
Presso chi è possibile trovar traccia di un barlume di ragione e di responsabilità?

giovedì 9 ottobre 2008

UN CONSIGLIO? SUL PETCOKE... PENSIAMOCI DOMANI!

Peccato! Avevo fatto i salti mortali per essere a Vibo alle 18,10: completato in fretta dei lavori da consegnare, controllati i compiti di matematica, presa la macchina, fatta benzina, accompagnato figli in palestra e via! 12 Kilometri di curve, ricerca di parcheggio... percorso a piedi fino al Piazza Martiri d'Ungheria, salito le scale... ma mentre le salivo qualche consigliere comunale le scendeva. Brutto segno. 18,20 aula ormai deserta. Qualche assessore gironzola per le poltrone vuote. Ad uno racconto della "messa in sicurezza", non delle aree alluvionate ma della Tonnara, e della sua finestra rotta finalmente chiusa: mi sorride in viso vispetto con un "grazie" ed una stretta di mano che non mi convince. Non chiedo spiegazioni perchè dovrei ricordargli chi dei due è l'amministratore, ma francamente... preferisco scordarlo. L'altro parla delle ZFU. Ci credeva veramente ed ancora spera in una soluzione favorevole; se anche non andasse in porto la scelta del CIPE, la Regione sarà costretta a rimediare all'immeritata esclusione. Come si fa ad inserire nelle ZFU un'area ATERP (quartiere prevalentemente di case popolari)? Eh! Certo che così c'ho il disagio socio-economico ma che attività imprenditoriali da agevolare ci pianto? Bar e pizzerie?Allora tanto valeva farlo su Piscopio, così vincevamo di sicuro, ma per fare cosa? Un'altra panetteria! Non fa una grinza! Poi ricordo il motivo del mio essere lì e chiedo ad altri: "II Consiglio?.. il PETCOKE?"... Domani! In seconda convocazione! Alcune voci ribadiscono che l'argomento è serio, e che bisogna avere la certezza dei numeri perchè sull'argomento nel suo complesso si sarebbero rilevate parecchie irregolarità.
Rientro deluso! Irregolarità? Beh! Non è certo regolare fare tanta strada e fatica per assistere ad un Consiglio Comunale che non si celebra perchè in prima convocazione non conveniva. Potevano almeno avvisare i cittadini della marina che era inutile salire... in prima! Mah! Praticamente perso un pomeriggio: ad averlo saputo prima! Decido di scrivere velocemente queste due righe, giusto perchè avevo promesso ad alcuni di farlo, ma diventa difficile trovare la foto adatta. Assurdo, ma sul web non trovo una foto del consiglio comunale di Vibo riunito in assise. Assurdo! Perdo altro tempo ma dopo un pò rinuncio: mi accontenterò dell'unica trovata, con i boyscout in posa nella sala consiliare! La scelgo, sì! Forse è ancora più simbolica per una seduta sul PETCOKE andata deserta!