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lunedì 10 marzo 2014

2014. VENTURINI. Francesco Venturini, Di Cani, di Treni, e di Sirene (2014)




Ou cela que furibond faute
De quelque perdition haute
Tout l’abime vain éployé

Dans le si blanc cheveu qui traine
Avarement aura noyé
Le flanc enfant d’une sirène.

Stéphane Mallarmé

Almenno, S. Bartolomeo - Rotonda S. Tomè, Capitello. Foto di FV




 

Magnificat - Marco Frisina - Soprano Natalia Aurea - Camerata Antiqua de Curitiba. 
 Video - Bogodar Kuczynski Filho Concert in Curitiba Brazil 
- Dez 17 - 2011 with Choir and Camerata Antiqua from Curitiba. 
 Conductor - Wagner Polistchuk. Soprano - Natalia Aurea - Composer - Marco Frisina. 
(Condivisione: http://youtu.be/RoFvA6TSBXw) 
(Immesso su Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=RoFvA6TSBXw da Natalia Aurea 
 - il 25 gennaio 2012 - si ringrazia) 
Categoria: Musica 
Licenza: Licenza YouTube standard




Di cani, di treni, e di sirene.


Presentazione

Si tratta di un romanzo breve (non troppo lungo, in ogni caso) diviso in undici capitoli, alcuni dei quali possono essere letti come vicende concluse, quadri separati da riunire a posteriori.

La vicenda esterna, di sapore thriller con abbondanti sfumature soprannaturali da non prendere troppo sul serio, spera di guidare la curiosità, attraverso scenari insoliti e vicende movimentate, fino alla percezione del terreno tormentoso che si può trovare scorticando le forme del vivere civile.

Si tratta di evitare la noia micidiale delle storie quotidiane, e la micidiale piattezza della scrittura scolastica. Così, gli scarti bruschi dal buffonesco al tragico, i fantasmi bambini e i generali intriganti, i conventi e il diavolo , le donne e le armi, sono tutti elementi narrativi non interamente pretestuosi, necessari ad ancorare a dati godibili  le tappe di una ricerca che termina necessariamente con la rinuncia  a cercare più oltre, esaurite le velleità di azione come i territori esplorabili dalla riflessione.

La camera di una clinica psichiatrica e la savana popolata dalle iene sono forme diverse della uguale assenza di senso, a parte forse una gratuita e inutile vendetta.

La scrittura, si diceva, non è elementare. E’ il risultato di un lavoro sullo stile. Rinvia al lettore l’apprezzare periodi sintatticamente complessi (a volte), qualche figura stilistica, e annotazioni psicologiche esplicitate da qualche citazione letteraria. Anche Dante può essere ilare. I rimandi alla storia e all’arte, sempre interni alla narrazione, devono rendere i tempi lunghi di un bildungsroman al contrario, dal cruento splendore del passato al vomitevole squallore del presente, in alcuni punti e luoghi e circostanze.



Sommario



1. Il treno

2. Al fondo

3. Ritorno

4. Il ragno

5. La Sirena

6. La Sibilla

7. Il Diavolo, forse

8. Il culto dei Santi

9. La festa del maiale

10. L’inferno, probabilmente

11. Teologia africana



Il romanzo:



Quando dai conventi salivano inni soavissimi che coprivano le urla degli eretici in via di redenzione, pochi pensavano, forse, di poter dirottare un tram nelle vie di Milano. E quando ai treni era preclusa ancora l'alta velocità, i viaggi si prolungavano talvolta oltre i limiti orari che oggi usano, per quanto elastici. E quando le donne seguivano altri modelli che le escort(s), o non seguivano modelli, erano certo più difficili da capire, forse anche pericolose come sirene. Tutto accade ancora, se un personaggio che non può distinguere i fatti sanguinolenti dalle fascinazioni del tempo e dell'arte è costretto dentro eventi che sono incubi e fiabe. Servizi segreti e finte suore, cani parlanti e un diavolo confinato nei cementi dell'hinterland. Ogni passo ricalca la stessa orma, ogni giorno il viaggio ricomincia, negata la scoperta di un senso illusorio come reale nella deformità del presente. La salvezza possibile è l'ironia scorretta e malvagia che neghi carattere di serietà alla tragedia sempre possibile, frullando ogni elemento vissuto o pensato nello stesso allucinato disincanto, nella scrittura che cerca il sublime nel grottesco, e viceversa.





Pavia, San Michele - Sirena bicaudata. Foto di FV
Sutri, Co-cattedrale di S. Maria Assunta. Cripta. Foto di FV


In fondo alla cripta ti aspettavo. 
Dove il cammino finisce e anche tu dovevi arrivare. 
Seguimi.



 

Mina, Nada te turbe - Danza: Aida Gil 
(Condivisione: http://youtu.be/QbP16UGXtYQ) 
(Immesso su Youtube: http://www.youtube.com/watch?v=QbP16UGXtYQ 
da Dancertist il 29 aprile 2012 - si ringrazia) 
Categoria: Musica 
Licenza: Licenza YouTube standard



Modena, Duomo. Capitello con Tritone barbuto (scalpellato, a sx) e Sirena bicaudata, con code intrecciate. Foto di FV



Adesso che sei qui, sai che non ci sono più domande. 
Sai che le tue domande erano solo i tanti perché dei bambini. 

"Non chiedere, non è lecito saperlo, 
quale destino abbiano concesso a me, 
quale a te gli dei, 
o Leuconoe,
 né tentare la cabala babilonese. 
Come sarà meglio sopportare quel che sarà,
 sia che Giove ci abbia dato molti inverni, 
sia che ci abbia concesso come ultimo
 questo che ora affatica il mare Tirreno tra le opposte scogliere.
 Sii saggia, 
spilla vino e, 
data la brevità della vita,
 rescindi la tua lunga speranza. 
Mentre parliamo, 
è già fuggito il tempo invidioso: 
cogli l’oggi, fidandoti il meno possibile del futuro."


***

Postfazione
L'autobiografia che si vorrebbe raccontare non si trova nel bilancio monotono e stanco di ogni giornata, o nel caffè che ogni mattina ci consegna al treno affollato e tardivo, ai colleghi tanto cordiali, alla noia delle ore lunghe ancora da superare. 
Meno ancora nelle tappe santificate dai certificati e dai diplomi che si nutrono di polvere in fondo ai cassetti.  
Si trova piuttosto nei sogni, negli incubi, nelle fiabe senza lieto fine che vivono, loro sì, di tutte le pulsazioni dell'avventura che doveva essere a qualsiasi costo. 
Per vivere bisogna essere bambini, bisogna vedere nella strada l'inizio di un viaggio senza orario e senza biglietto.
Si trova nelle storie che provo a raccontare, con la speranza che altri vi scoprano qualcosa di se stessi. 
Ciò che poteva essere, la realtà di cui nessuno si vergogna.
FV




***

E book pubblicato e diffuso dalla Casa Editrice 
Pellegrini - Cosenza

(ved. link)
Rif. : 978-88-6822-157-7



EPub/PDF

Rif.: 978-88-6822-157-7 

ISBN 9788868221577
Copertina: progetto grafico di Giovanni Pititto
E-book realizzato da Marta Pellegrini






2014. VENTURINI. Francesco Venturini, Di Cani, di Treni, e di Sirene (2014)




Ou cela que furibond faute
De quelque perdition haute
Tout l’abime vain éployé

Dans le si blanc cheveu qui traine
Avarement aura noyé
Le flanc enfant d’une sirène.

Stéphane Mallarmé

Almenno, S. Bartolomeo - Rotonda S. Tomè, Capitello. Foto di FV




 

Magnificat - Marco Frisina - Soprano Natalia Aurea - Camerata Antiqua de Curitiba. 
 Video - Bogodar Kuczynski Filho Concert in Curitiba Brazil 
- Dez 17 - 2011 with Choir and Camerata Antiqua from Curitiba. 
 Conductor - Wagner Polistchuk. Soprano - Natalia Aurea - Composer - Marco Frisina. 
(Condivisione: http://youtu.be/RoFvA6TSBXw) 
(Immesso su Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=RoFvA6TSBXw da Natalia Aurea 
 - il 25 gennaio 2012 - si ringrazia) 
Categoria: Musica 
Licenza: Licenza YouTube standard




Di cani, di treni, e di sirene.


Presentazione

Si tratta di un romanzo breve (non troppo lungo, in ogni caso) diviso in undici capitoli, alcuni dei quali possono essere letti come vicende concluse, quadri separati da riunire a posteriori.

La vicenda esterna, di sapore thriller con abbondanti sfumature soprannaturali da non prendere troppo sul serio, spera di guidare la curiosità, attraverso scenari insoliti e vicende movimentate, fino alla percezione del terreno tormentoso che si può trovare scorticando le forme del vivere civile.

Si tratta di evitare la noia micidiale delle storie quotidiane, e la micidiale piattezza della scrittura scolastica. Così, gli scarti bruschi dal buffonesco al tragico, i fantasmi bambini e i generali intriganti, i conventi e il diavolo , le donne e le armi, sono tutti elementi narrativi non interamente pretestuosi, necessari ad ancorare a dati godibili  le tappe di una ricerca che termina necessariamente con la rinuncia  a cercare più oltre, esaurite le velleità di azione come i territori esplorabili dalla riflessione.

La camera di una clinica psichiatrica e la savana popolata dalle iene sono forme diverse della uguale assenza di senso, a parte forse una gratuita e inutile vendetta.

La scrittura, si diceva, non è elementare. E’ il risultato di un lavoro sullo stile. Rinvia al lettore l’apprezzare periodi sintatticamente complessi (a volte), qualche figura stilistica, e annotazioni psicologiche esplicitate da qualche citazione letteraria. Anche Dante può essere ilare. I rimandi alla storia e all’arte, sempre interni alla narrazione, devono rendere i tempi lunghi di un bildungsroman al contrario, dal cruento splendore del passato al vomitevole squallore del presente, in alcuni punti e luoghi e circostanze.



Sommario



1. Il treno

2. Al fondo

3. Ritorno

4. Il ragno

5. La Sirena

6. La Sibilla

7. Il Diavolo, forse

8. Il culto dei Santi

9. La festa del maiale

10. L’inferno, probabilmente

11. Teologia africana



Il romanzo:



Quando dai conventi salivano inni soavissimi che coprivano le urla degli eretici in via di redenzione, pochi pensavano, forse, di poter dirottare un tram nelle vie di Milano. E quando ai treni era preclusa ancora l'alta velocità, i viaggi si prolungavano talvolta oltre i limiti orari che oggi usano, per quanto elastici. E quando le donne seguivano altri modelli che le escort(s), o non seguivano modelli, erano certo più difficili da capire, forse anche pericolose come sirene. Tutto accade ancora, se un personaggio che non può distinguere i fatti sanguinolenti dalle fascinazioni del tempo e dell'arte è costretto dentro eventi che sono incubi e fiabe. Servizi segreti e finte suore, cani parlanti e un diavolo confinato nei cementi dell'hinterland. Ogni passo ricalca la stessa orma, ogni giorno il viaggio ricomincia, negata la scoperta di un senso illusorio come reale nella deformità del presente. La salvezza possibile è l'ironia scorretta e malvagia che neghi carattere di serietà alla tragedia sempre possibile, frullando ogni elemento vissuto o pensato nello stesso allucinato disincanto, nella scrittura che cerca il sublime nel grottesco, e viceversa.





Pavia, San Michele - Sirena bicaudata. Foto di FV
Sutri, Co-cattedrale di S. Maria Assunta. Cripta. Foto di FV


In fondo alla cripta ti aspettavo. 
Dove il cammino finisce e anche tu dovevi arrivare. 
Seguimi.



 

Mina, Nada te turbe - Danza: Aida Gil 
(Condivisione: http://youtu.be/QbP16UGXtYQ) 
(Immesso su Youtube: http://www.youtube.com/watch?v=QbP16UGXtYQ 
da Dancertist il 29 aprile 2012 - si ringrazia) 
Categoria: Musica 
Licenza: Licenza YouTube standard



Modena, Duomo. Capitello con Tritone barbuto (scalpellato, a sx) e Sirena bicaudata, con code intrecciate. Foto di FV



Adesso che sei qui, sai che non ci sono più domande. 
Sai che le tue domande erano solo i tanti perché dei bambini. 

"Non chiedere, non è lecito saperlo, 
quale destino abbiano concesso a me, 
quale a te gli dei, 
o Leuconoe,
 né tentare la cabala babilonese. 
Come sarà meglio sopportare quel che sarà,
 sia che Giove ci abbia dato molti inverni, 
sia che ci abbia concesso come ultimo
 questo che ora affatica il mare Tirreno tra le opposte scogliere.
 Sii saggia, 
spilla vino e, 
data la brevità della vita,
 rescindi la tua lunga speranza. 
Mentre parliamo, 
è già fuggito il tempo invidioso: 
cogli l’oggi, fidandoti il meno possibile del futuro."


***

Postfazione
L'autobiografia che si vorrebbe raccontare non si trova nel bilancio monotono e stanco di ogni giornata, o nel caffè che ogni mattina ci consegna al treno affollato e tardivo, ai colleghi tanto cordiali, alla noia delle ore lunghe ancora da superare. 
Meno ancora nelle tappe santificate dai certificati e dai diplomi che si nutrono di polvere in fondo ai cassetti.  
Si trova piuttosto nei sogni, negli incubi, nelle fiabe senza lieto fine che vivono, loro sì, di tutte le pulsazioni dell'avventura che doveva essere a qualsiasi costo. 
Per vivere bisogna essere bambini, bisogna vedere nella strada l'inizio di un viaggio senza orario e senza biglietto.
Si trova nelle storie che provo a raccontare, con la speranza che altri vi scoprano qualcosa di se stessi. 
Ciò che poteva essere, la realtà di cui nessuno si vergogna.
FV




***

E book pubblicato e diffuso dalla Casa Editrice 
Pellegrini - Cosenza

(ved. link)
Rif. : 978-88-6822-157-7



EPub/PDF

Rif.: 978-88-6822-157-7 

ISBN 9788868221577
Copertina: progetto grafico di Giovanni Pititto
E-book realizzato da Marta Pellegrini