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lunedì 25 giugno 2012

TONNARA DI BIVONA: IL COMUNE E' PIU' VIRTUOSO DELLA REGIONE CALABRIA. SPESI SOLO 666 EURO PER SBANDIERARE LA SEDE DEI VIGILI!!!

due bandiere all'interno della sala riunione vigili
La notizia che la Regione Calabria abbia acquistato dieci  bandiere da sistemare negli uffici più importanti di Palazzo Campanella, spendendo la modica cifra 12.148 euro, iva inclusa [VEDI LINK], in barba ad ogni moderna spending review, obbliga ad accostarvi immediatamente la notizia che anche il nostro comune, quello di Vibo Valentia ha recentemente fatto lo stesso tipo di acquisto.
due bandiere all'esterno della tonnara
Per rendere più sbandierante il giorno dell'inaugurazione della consegna dei locali della Tonnara di Bivona (ricordiamo monumento vincolato e demanio statale) ai Vigili Urbani, avvenuta il 13 agosto dello scorso anno, ha pensato bene di esporre permanentemente 2 bandiere italiane e 2 della Comunità Europea. In verità eravamo convinti si trattasse di un riuso, visto che in qualche modo quella improvvisa destinazione era stata fatta senza alcun parere della Soprintendenza ai Beni Monumentali nè concessione d'uso del Demanio.
In realtà eravamo stati tratti in inganno dal fatto di non vedere citate le 4 bandiere tra le spese per la pulizia straordinaria dei locali e quelle per l'acquisto della dotazione informatica e della mobilia degli uffici dei vigili: insomma avevamo dato per scontato che almeno per le bandiere si trattasse del virtuoso riciclo di quattro delle tante bandiere che in qualche modo erano depositato in qualche polveroso deposito comunale.
Invece no.  Qualche giorno fa ritroviamo il Kit delle bandiere italiane ed europee citate in una determina del mese scorso, per un importo complessivo di euro 666,00 iva inclusa.
Il mese e l'anno di pagamento son dunque gli stessi di quelli della Determina del Consiglio Regionale, vuoi vedere che uguale è anche il principio della rappresentatività istituzionale?



Certo, fatte le dovute proporzioni di bilancio tra Comune di Vibo e Regione, la spesa è altrettanto importante e forse non sarebbe sfuggita ad una locale spending review, ma quello che rende paradossale il loro sventolio istituzionale ...  è proprio che quella inaugurazione si è dimostrata una vera e propria occupazione, non avendo il Comune nè richiesto e nè avuto in concessione quei locali, nè ha mai richiesto nè a mai avuto alcuna autorizzazione a quel tipo di uso da parte della competente Soprintendenza! Al pari degli usi concessi a terzi (questo è ancor più sorprendente!), come  fosse possibile dare legittimamente in subconcessione locali che non hai assolutamente in concessione!
Se quelle bandiere sono state acquistate per sbandierare il proprio saper fare ... beh! Sono state somme proprio buttate al vento!
Così come al vento sembrano buttate le parole di quanti, come noi, ritengono che questo modo di fare vada al più presto sanato, per valorizzare una Tonnara? Non lo sappiamo. Di certo è che in questo anno, quello che è un bene identitario della città,  ha perso gran parte del suo valore per gli usi illegittimi e non conformi ai finanziamenti ottenuti per il suo restauro! Per non parlare degli antichi barconi rimasti all'esterno ormai marciti, diventati ormai simbolo di una sorda e cieca ignoranza! 
Insomma tra atti illegittimi ed omissione di atti, l'unica cosa da sbandierare su quel monumento svilito è l'irresponsabilità con la quale si trattano i beni che appartengono ... questi si, alla storia della cultura italiana!
Per completare l'informazione riportiamo l'ennesimo articolo sulla paradossale vicenda della Tonnara di Bivona (ai quali da un anno non vi è mai stata replica o smentita!) apparso sulle pagine del Il Quotidiano del 18 giugno scorso ...  unitamente alla determina d'acquisto del kit di bandiere!
Viva l'Italia e Viva l'Europa!




venerdì 11 maggio 2012

TONNARA DI BIVONA: DA IERI L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE CONOSCE UFFICIALMENTE IL D.L. 85/2010!





Apprendiamo dalla stampa che nei giorni scorsi la Fondazione Carical ha promosso un incontro al quale hanno partecipato rappresentanti dell'Anci e di Mecenate 90, per sottoscrivere una convenzione utile a sostenere, anche economicamente, gli enti locali nelle richieste di utilizzo e valorizzazione dei beni demaniali monumentali, da inviare allo Stato per la gestione dei Beni Demaniali.
La Fondazione, ribadendo che la condizione per il trasferimento dallo Stato agli Enti Locali è che questi siano mantenuti e valorizzati con un progetto ben definito, è rimasta positivamente colpita dal numero delle richieste avanzate dal Comune di Vibo Valentia, uno dei soli due comuni intervenuti.
Noi,   che da un anno ormai abbiamo illustrato obblighi e vantaggi del Decreto Legislativo 85/2010, in particolare riferendoci alla paradossale vicenda della Tonnara di Bivona, continuiamo ad augurarci  che l'incontro possa aver aperto la mente ai nostri amministratori.
E' certo comunque che da ieri, dalla data di quell'incontro nella sede della Fondazione Carical a cui ha partecipato il nostro Assessore alla Cultura (vedi filmato),  nessuno a Vibo Valentia può più far finta che il Decreto Legislativo che disciplina i modi e le forme con cui gestire i Beni Demaniali, non esista! Certo, localmente a nulla sono valse le denuce, a nulla le interpellanze ed a nulla la discussione in Consiglio Comunale ... e le prospettive non sono molto entusiasmanti. Anche i  resoconti di stampa non sono forieri di notizie positive: tra le 6 proposte di assistenza avanzate figura, ad esempio,  il Castello di Bivona, che seppur sottoposto a vincolo risulta sia stato acquistato dal Comune proprio lo scorso anno, mentre ahinoi sembra non compaia ... proprio la Tonnara di Bivona, che attualmente non risulta nemmeno essergli data in concessione!
C'è da sperare sia un refuso di stampa ... o siamo destinati a restare vittime dell'incapacità?


martedì 20 marzo 2012

TONNARA DI BIVONA: LA STORIA NON SI PUO' NASCONDERE...

Bivona 1892 - 1: Tonnaja Vecchia; 2: Tonnaja Nuova 
Pochi conoscono la Tonnara di Bivona, la sua storia ed il suo valore monumentale; ancor meno sono coloro che conoscono la storia della Tonnara precedente... alla attuale Tonnara (Scarica il libro gratuitamente!)
Alla fine dell'800 il nucleo abitativo di Bivona era costituito addirittura solo dalle due Tonnare, la Vecchia e la Nuova, ed intorno ad esse v'era solo arenile e terra aratoria.


Crediamo di fare cosa utile nel far "vedere" qual'era l'antica disposizione delle due Tonnare pubblicando l'immagine di una PLANIMETRIA redatta il 23 luglio 1892 dal Perito Geometra Francesco RAHO, Ricevitore del Registro di Monteleone, per localizzare "due zone di terreno arenile siti nella Marina di Bivona, venduti dal Demanio dello Stato al Sig. PICCOLO Vincenzo di Giuseppe da S. Pietro". Un disegno particolareggiato, con tanto di "schizzo delle sue adiacenze col passaggio della ferrovia" e tra questa... ecco apparire le due tonnare!
Incredibile vero? La planimetria è una recente quanto inedita scoperta d'archivio, ma la divulghiamo con piacere. Nel 1892 Bivona di S. Pietro era costituita urbanisticamentesolo da due Tonnare divise tra loro dalla linea ferroviaria! Oggi potete facilmente collocare i palazzi che occupano l'area dell'antica tonnara (vedi GoogleMaps) e tutti quelli che circondano la nuova!
Bivona nel 2012 - 1: Tonnara scomparsa; 2: Tonnara salvata
Solo pochissime persone, le più anziane sopravvissute al boom delle seconde case, ne ricordano i resti: della tonnara antica, meno monumentale ma ben più grande e possente, non è rimasto più nulla, nel silenzio più totale degli stessi abitanti di Bivona. Questo dimostra che l'essere residenti in quel sito non è affatto garanzia della sopravvivenza della seconda ... anzi, il contrario.
La cosa incredibile che paradossalmente dopo 117 anni dalla redazione di questa mappa, nonostante i tanti soldi spesi dal 1990 per il suo recupero, la Tonnara rimane vittima di un destino "irrecuperabile".
Il 30 marzo scadrà la proroga (di 90gg.) della convenzione provvisoria (90gg.), d'uso della Casa del Rais, mentre non vi sono notizie sul temporaneo "posto fisso" di Polizia Municipale, che comprende l'intero primo piano del monumento. Sembra che entrambi gli usi provvisori saranno provvisoriamente prorogati, mentre nessun passo è stato compiuto per ripristinare la legittimità degli attuali usi. E' incredibile l'imprudenza della politica, che nel silenzio pretende di nasconderne la storia ... come se la storia possa essere nascosta!


sabato 10 marzo 2012

TONNARA DI BIVONA: UN "PIENO" DI PESCATORI ... MENTRE I CONSIGLIERI COMUNALI "DESERTANO"!!!

E' stato emozionante oggi vedere la Tonnara di Bivona strapiena di pescatori provenienti dall'intero compartimento marittimo. E' stato come vedere una visione  "prendere corpo": la Tonnara che diventa luogo in cui  l'intera comunità marittima regionale avvia percorsi di recupero delle identità e concretizzi percorsi di valorizzazione.
Questa ottima occasione, ovviamente la si deve al Comandante Marzio, della Capitaneria di Porto, che unitamente all'Ufficiale Pesca ed al Nostromo del Porto, hanno scelto i locali della Tonnara come sede di un importante incontro con le associazioni dei pescatori riunite nell'ACI - Alleanza Cooperative Italiane (Lega Pesca/Legacoop - Federcoopesca/Confcooperative e Agci/Agrital), incontro utile per infomare e rendere operativo il Piano di Gestione Locale del versante tirrenico della Calabria, che si prospetta come una grande opportunita' per integrare attivamente i pescatori nelle complesse e multisettoriali strategie di gestione delle risorse del mare.

Ovviamente all'incontro non c'era nessuno dell'Amministrazione Comunale, ed è stato un peccato perchè era l'occasione giusta per comprendere quante occasioni  l'uso illegittimo di quel monumento potrebbe impedire se non addirittura far perdere! Ricordiamo, nella speranza che qualcuno voglia finalmente usare la testa, che tantissime sono le opportunità in gioco, tutte legate, oltre ai PGL del quale si è discusso oggi, all'uso dei Fondi Europei della pesca Fep/Gac - con capofila proprio il Parco Marino Regionale "Costa degli Dei" - che da qui al 2020 programmerà e concretizzerà il futuro sviluppo del nostro compartimento marittimo in attività da proporre capaci di mantenere la prosperità economica e sociale del territorio costiero; per preservare e incrementare l’occupazione nelle zone di pesca sostenendo la diversificazione e l'ecocompatibilità del settore; per promuovere la qualità dell’ambiente e la cultura del mare;  rivitalizzare e sviluppare i paesi costieri con storiche attività pesca; preservare e migliorare il patrimonio naturale e architettonico. 

Insomma, ci sarebbe tanta attività da compiere, tanto da trasformare gli storici locali della Tonnara in un vero e proprio "cantiere aperto" di idee e programmi utili a dare un forte impulso culturale e umano, tale da rendere la nostra città un esempio europeo di buona prassi! Tra l'altro, nel GAC "Costa degli Dei" un progetto da implementare è tutto legato al Museo della Tonnara, con risorse spendibili proprio per valorizzare la nostra cultura del mare. Certo, qualcuno dell'amministrazione comunale avrà chiesto all'associazione "x" (che fino al 30 marzo ha in concessione provvisoria 1/3 della Tonnara) di ospitare l'evento, perchè in verità l'uso finora fattone è stato ben diverso.
Abbiamo infatti assistito inebetiti nei giorni scorsi a sfilate di mascherine carnevalesche, ed a conferenze stampa legate alla manifestazione contro la stessa amministrazione comunale (manifestazione giustissima del resto, ma la scelta del sito era tutt'altro che opportuna!) della quale abbiamo detto nel post scorso!
Così come ancora inebetiti assistiamo a quella che è proprio un'indebita occupazione di un intero piano della Tonnara per un fantomatico "posto fisso estivo" di Polizia Municipale, che di fatto occupa i locali per 12 mesi l'anno.
E' paradossale vero,  scoprire  la sorprendente vitalità del mondo legato al mare, del tutto sottostimata da una classe politica del tutto demotivante, se non addirittura distruttiva. 
Per meglio comprendere la nostra delusione riportiamo integralmente la Deliberazione n. 9 del 28 febbraio scorso (estratta dall'Albo Pretorio Online), della seduta del Consiglio Comunale nella quale si è discusso dell'OdG del Consigliere Stefano Luciano, che con serietà ha fatto proprie tutte le nostre perplessità su quanto accade intorno all'uso di quel Monumento Identitario. Scoprirete come una seduta iniziata alle 16,00 con 29 consiglieri su 41 (sindaco compreso), con un tema importante perchè mette in discussione non solo la visione di una corretta valorizzazione del nostro monumento storico, ma anche la legittimità degli atti compiuti, ebbene ...  circa mezz'ora dopo scendono a 15 consiglieri presenti, ridottisi soltanto a 10 la mezz'ora successiva, seduta comunale che terminerà alle 18,10 per mancanza del numero legale!!!
  






Incredibile vero? Per completare il paradosso, consigliamo la lettura di una determina del settore 2 e 5, che abbiamo allegato alla fine del pdf, la quale rende noto che ... per gli arredi e le attrezzature informatiche "necessari" per allestire all'interno delle tre grandi sale espositive del primo piano della Tonnara di Bivona il fantomatico "posto fisso estivo" di Polizia Municipale, si è spesa una cifra di poco inferiore ai 7 mila euro.
Ci domandiamo: ma prima o poi, qualcuno, in questa città ... comincerà ad usare la testa? 

giovedì 2 febbraio 2012

TONNARA DI BIVONA: LA REGIONE CALABRIA LA INSERISCE TRA I BENI IDENTITARI TUTELATI E IL COMUNE LA DIVIDE A PEZZI! A SORPRESA NE DISCUTERA' DOMANI IL CONSIGLIO COMUNALE?

Leggendo i quotidiani del giorno (vd. Il Quotidiano della Calabria) abbiamo scoperto che, in maniera del tutto inattesa,  il silenzio che ha avvolto il destino del bene monumentale della Tonnara di Bivona è stato letteralmente squarciato dal consigliere comunale Stefano Luciano, del gruppo Azione democratica per Vibo, con la proposta di inserire all'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale (previsto per  venerdì) i rilievi da noi mossi dall'agosto 2010, ed i particolare quelli relativi all'illeggittimità degli atti relativo all'uso che l'amministrazione ne ha disposto sino ad oggi.
Ringraziamo il consigliere Luciano per la semplice ragione che riempie di speranze il nostro impegno, non tanto sugli esiti del prossimo consiglio, che non si sottrarrà al gioco dei numeri della politica, ma perchè segnala a noi, alla nostra collettività, l'esistenza di qualcuno che con onestà intellettuale ed impegno etico pretende che l'uso dei beni collettivi, ed in particolare quelli storico-culturali che hanno un legame identitario con il territorio, non sia sottratto ad una programmazione seria, trasparente e ad una corretta e lungimirante gestione pubblica!
E' questa inattesa speranza che oggi merita di essere segnalata. Al di là degli esiti. Una voce che rompe il muro del silenzio, dell'indifferenza e dell'ignavia ... è una speranza per tutti, anche per tutti gli altri consiglieri comunali! Rammarica non conoscerlo personalmente ... ma questa, proprio per l'inattesa e coraggiosa presa di posizione, è senz'altro una mancanza a cui troveremo presto riparo!
In qualche modo gli uffici tecnici saranno costretti a verificare modi e procedure, ed al contempo far prendere atto alla politica che un bene monumentale non possa essere usato, modificato o gestito con superficialità.
Ripetiamo in estrema sintesi i punti fondamentali delle nostre critiche all'amministrazione comunale. Per quanto è dato sapere dagli atti resi pubblici:
- non risulta collaudo degli ultimi lavori finanziati che ne abbia sancito agibilità finale dei locali;
- non risulta atto demaniale concessorio, se non quello relativo all'esecuzione degli ultimi lavori finanziati; 
- non risulta che sia stato sottoscritto alcun protocollo di valorizzazione con il ministero beni culturali, tale da   consentirne l'autonoma gestione comunale; 
- non risulta alcun atto della Soprintendenza che autorizzi l'uso a posto fisso di polizia municipale temporaneo
- non risulta alcun atto della Soprintendenza o del Demanio che autorizzi temporaneamente la subconcessione ad associazioni; 
- non risulta alcun atto del Comune o della Soprintendenza o del Demanio che autorizzi lavori di manutenzione all'interno della Tonnara;
- non risulta alcun atto che dimostri che gli usi ad oggi realizzati siano coerenti e conformi al recupero funzionale a fine museale, per come fissato dai finanziamenti statali e regionali destinati al bene monumentale.




(NB: Approfittiamo dell'occasione per riportare, subito dopo l'articolo, la determina del Settore 2 e 5 n.14/2012 del 26.01.2012 con il quale si liquidano 700 euro alla ditta Rocco Cirianni, per pulizia dei locali della Tonnara relativamente alla "apertura del complesso della Tonnara di Bivona, adibito a posto fisso di Polizia Municipale durante il periodo estivo"


Aggiungiamo a questo post  un'altra buona notizia, che fa bene sperare sulla possibilità che il nostro comune prima o poi sia obbligato a comprendere l'enorme valore della Tonnara di Bivona.
Ebbene, abbiamo appreso oggi che nel Quadro Territoriale Regionale (Q.T.R.P. Approvato dalla Giunta regionale in data 13/01/2010 e trasmesso al Consiglio Regionale per la definitiva approvazione), che rappresenta lo strumento cardine di  riferimento di tutti gli altri strumenti di pianificazione a livello locale e provinciale, predisponendone norme e procedure finalizzate alla salvaguardia ... ha inserito la TONNARA DI BIVONA tra la CATEGORIA DEI BENI IDENTITARI  ai sensi dell’art. 143 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n.42 e succ. mod. e dell’ART.51 del QTR/P ! Vedi elenco diretto o sotto.
Qualcuno considererà il riconoscimento della Tonnara come un Bene Identitario del Territorio (unico riconosciuto come tale nel comune di Vibo Valentia!), al pari di quello di Bene Monumentale, sia un ulteriore inutile legaccio ... noi lo consideriamo un'ulteriore strumento di tutela e valorizzazione!

Consigliamo infine alla cittadinanza di partecipare alla inaugurazione dell'Auditorium che - come si ricava dagli articoli che pubblichiamo - si terrà sabato 4 febbraio, alle ore 16,00.


lunedì 14 novembre 2011

TONNARA DI BIVONA: INTERVENGA LA SOPRINTENDENZA PER I BENI MONUMENTALI!

Pubblichiamo integralmente l'articolo di ieri, de Il Quotidiano della Calabria, a firma di Zaira Bartucca.

Non ci sono parole per definire le sorti amare che stanno per toccare alla Tonnara di Bivona. E' il pensiero dell'ex presidente del Parco marino "Costa degli Dei" Antonio Montesanti che invece ormai da tempo di parole ne spende a fiumi dal suo progetto in rete, "Percorsi di autonomia mentale", conducendo una vera e propria battaglia per tentare di recuperare quanto rimane della memoria storica del prezioso bene monumentale. Documenti, pareri, puntualizzazioni e anche critiche, che da qualche tempo hanno attirato l'attenzione della stampa e, conseguentemente, dell'associazione "Insieme per Bivona". Interpellato dal nostro giornale ha così dichiarato la necessità di "chiarire fino in fondo la questione Tonnara" e ha spiegato i motivi per cui, a sua detta, l'attende un "assurdo destino" e, ancora, perchè è diventata "merce di scambio politico" tra l'Onlus e l'amministrazione comunale.

La replica all'associazione. "Tutti si dedicano ormai alla Tonnara - è l'esordio di quanto detto da Montesanti - al solo scopo di accaparrarsene l'uso, anche a discapito della sua storia e della sua valorizzazione", compresi i "membri autorevoli dell'associazione" (Insieme per Bivona). L'autorevolezza cui fa riferimento è quella "istituzionale dei soci intervistati, uno consigliere comunale e l'altro consigliere provinciale (rispettivamente Michele e Stefano Soriano). Padre e figlio - specificava Montesanti nei giorni scorsi dalle sue pagine web - hanno spiegato ai quotidiani che nei mesi della prima concessione d'uso provvisoria sono stati fatti dei lavori di ristrutturazione, che immaginiamo siano autorizzati dal Comune, e che nei prossimi doteranno i locali di sedici acquari e realizzeranno iniziative utili a valorizzare la Tonnara. Il tutto ovviamente sarà documentato da un progetto coerentemente temporaneo, immaginiamo concordato ed autorizzato dall'ente". La concessione all'onlus, però, per Montesanti è stata rilasciata "inspiegabilmente in tempi lampo, ovvero a tre, quattro giorni di distanza dalla richiesta", motivo per cui non è stata "una bella rivelazione scoprire, proprio tramite la stampa, che i protagonisti della vicenda Tonnara sono sempre e solo legati alla politica". Ma non è ad alcuni dei possibili inquilini della preziosa struttura che Montesanti rivolge le critiche più pesanti, anzi, ha dichiarato, "ben vengano tali iniziative, perchè sono meglio di niente. Noi invece - gli autori del sito - le nostre critiche le rivolgiamo all'ente comunale e non all'associazione ed ai loro propositi". Vediamo i motivi.
"La Tonnara non è del Comune". Anzitutto "bisogna ricordare che l'intero manufatto storico è, compresi quelli che vengono erroneamente chiamati "locali annessi", sottoposto a tutela di Ministero Beni Culturali e Demanio. Sono poi diversi gli argomenti che confermano l'illegittimità di quanto accade intorno alla Tonnara perchè il Comune non ne è proprietario e non ha sottoscritto alcun accordo con il Ministero per esserne titolare dell'uso, per come previsto dalla legge. Secondariamente le delibere emesse dall'amministrazione, compresa l'ultima, sono illegittime, sia per quanto appena esposto sia perchè l'ente avrebbe dovuto disporre, prima di deliberarne la concessione, parere sull'uso e nulla-osta dal Demanio e dalla Soprintendenza. Ricordo che, ad esempio, è una nota di quest'ultima che impedisce il trasferimento della Prefettura nel complesso del Palazzo Gagliardi, proprio perchè ristrutturato con finanziamenti finalizzati per uso museale e di valorizzazione. Eppure il palazzo è di proprietà del Comune. A maggior ragione, visto che la Tonnara non lo è, tale principio di destinazione deve valere per il manufatto nel suo complesso che, tra, le altre cose, non può essere trattato come se si trattasse di una torta da spartire tra chi è coinvolto". Al Comune, dunque, Montesanti chiede la messa in regola di tutte le procedure legislative e "un vero ed unico programma di valorizzazione" contemporaneamente attendendo "reazioni, o meglio ancora spiegazioni". Quelle cioè, come accennato, relative al mancato rispetto delle leggi di settore (tra cui il dec. legislativo n.42/2004 noto come Codice dei beni culturali e del paesaggio e in particolare l'art.57, che prevede l'autorizzazione preventiva della concessione da parte della Direzione regionale per i Beni Culturali e paesaggistici della Calabria), a causa delle quali l'interessato si appella adesso a chi di competenza e a chi potrebbe preservare l'importante manufatto storico "da un ente locale che ha sin qui svolto azioni tutt'altro che idonee".
Il ruolo della Soprintendenza e della Regione. "A garanzia di tutti - ha proseguito l'ex presidente del Parco marino - bisognerebbe chiedere l'intervento tempestivo della Soprintendenza per i beni monumentali e paesaggistici delle Province di Reggio Calabria e Vibo Valentia, che è competente per la tutela della Tonnara ma che in tutta la vicenda latita da sempre. I lavori di restauro, che oggi consentono a qualcuno di parlare di locali annessi con forbito opportunismo, ne sono una evidentissima prova. Ormai solo l'intervento dell'ente appena citato, con autorevolezza, può chiarire quali norme regolano un bene demaniale tutelato dal Ministero dei Beni Culturali e chi ed in virtù di quali norme, e con quali adempimenti, ne può detenere la titolarità d'uso. Una mancanza di attenzione è comunque da imputare a tutti gli organi preposti, Soprintendenza, Demanio, Regione e Comune, che di fatto è ormai diventata insostenibile perchè causa principale del ritardo con cui a questo monumento è negata la corretta fruibilità pubblica e probabilmente un corretto restauro funzionale. Quanto detto non esclude che possa essere richiesto dalla stessa Regione uno specifico accordo di valorizzazione al Ministero, sottraendo così la Tonnara ad un ente locale che ha sin qui svolto azioni tutt'altro che idonee a tutelare e valorizzare un bene monumentale di tale pregio".
Conclusioni. In conclusione Montesanti ha dunque invitato tutti gli enti competenti appena citati a prendere "pronta visione di quanto esposto", in particolare chiedendo alla Soprintendenza di "attenzionare in maniera ungente il caso", per evitare un ulteriore danneggiamento del manufatto, anche in termini strutturali, "nell'attesa che gli enti interpellati forniscano le risposte richieste e compiano finalmente quegli atti previsti dalle norme. Comune compreso, ovviamente".

domenica 6 novembre 2011

TONNARA DI BIVONA: SE E' ORMAI MERCE DI SCAMBIO POLITICO ... LO SI FACCIA ALMENO RISPETTANDO LE NORME (SE LO PREVEDONO)!!!


Articolo su CalabriaOra che riprende il nostro blog
 E' bastato che la stampa locale riprendesse il nostro post del 29 ottobre scorso, nel quale abbiamo pubblicato l'ennesima delibera di giunta - che riteniamo illegitima - sugli usi impropri del Monumento di Archeologia Industriale noto come Tonnara di Bivona,  per ottenere più di una risposta (ma ahinoi! solo sulla stampa) utile a comprendere il destino che attende quella che ormai è diventata una torta divisa a pezzi.
Le reazioni però, o meglio ancora le spiegazioni, che attendavamo dai funzionari o dal Sindaco, vengono invece dai soci dell'associazione Insieme per Bivona. Spiegazioni che accettiamo ovviamente, per l'autorevolezza istituzionale dei soci intervistati, uno Consigliere Comunale e  l'altro Consigliere Provinciale. Padre e figlio  hanno spiegato sui quotidiani che nei mesi della prima concessione d'uso provvisoria sono stati fatti dei lavori di ristrutturazione (che immaginiamo autorizzati dal comune) e che i prossimi mesi di concessione d'uso provvisoria doteranno i locali di 16 acquari e realizzerano iniziative utili a valorizzare la Tonnara (filmati, mostre, etc. seguendo il modello di Favignana e Porto Palo). Il tutto ovviamente sarà documentato da un progetto coerentemente temporaneo (immaginiamo concordato ed autorizzato dal comune). Ben vengano tali iniziative, anche perchè è meglio di niente! Noi le nostre critiche le rivolgevamo all'ente comunale e non all'associazione ed ai loro propositi (che potrete leggere negli articoli pubblicati a lato) per valorizzare l' "antica tonnara" ed i suoi "locali annessi".
Articolo su CalabriaOra del 5 novembre
Ma visti i propositi dichiarati e proprio in virtù dell'autorevolezza degli uomini politici coinvolti,  è necessario sgombrare il campo anche dal più piccolo dubbio che la Tonnara possa essere considerata merce di scambio politico. Sarebbe una deriva che non promette nulla di buono per la nostra comunità, che difficilmente si sottrarrebbe ai consueti riti del potere. Riti importanti come quelli della mattanza di Favignana ma tutt'altro che occasione di crescita culturale. Stiamo sempre parlando di un bene monumentale unico in tutta la Regione, percui è importante sapere se le iniziative programmate per l'uso temporaneo del "locale annesso alla Tonnara" (annesso, Sic!), come esplicitato nell'ultima delibera comunale, siano in qualche modo connesse all'uso degli altri "locali annessi" alla Tonnara: quelli che la parrocchia di Bivona usa, relativi alla Cappella dei Tonnaroti o con l'uso che i Vigili Urbani fanno del primo piano della Palazzina Gentilizia o con i lavori di recupero e ristrutturazione della Loggia, che partirano (ci auguriamo) a breve o, infine, con l'uso che ne farà l'Ente Regionale Parco Marino "Costa degli Dei" (ammesso che al nuovo Presidente sia data la possibilità di perseguirlo). Noi, questa visione d'insieme, questa "connessione" o meglio ancora un vero ed unico programma di valorizzazione lo chiediamo all'ente locale che oggi si assume la responsabilità di gestire la Tonnara! Proprio perchè tutti gli attori protagonisti di questa sventurata vicenda recitano ormai a braccio, è la politica culturale dell'amministrazione comunale che perde la faccia in questa vicenda, diventata oggettivamente complessa ed ingarbugliata. Ed il bene monumentale rischia di essere compromesso definitivamente da questo inverosimile limbo, "purgatorio etico" nel quale nessuno può più esprimere pareri o proposte: a destra nessuno obietta perchè il sindaco è di destra, a sinistra nessuno obietta perchè i concessionari sono di sinistra! Abbiamo più di una perplessità sulla correttezza del modo di agire  fin qui adottato dinanzi ad un bene che dovrebbe essere tutelato e valorizzato, sia perchè vincolato con decreto ministeriale dallo Stato Italiano, sia per l'impegno di tanti cittadini che come noi credono nell'obbligo, verso le future generazioni, di farlo efficacemente. Qualcuno dimentica, e noi di questa dimenticanza ne diamo responsabilità al Sindaco ed ai suoi funzionari, che non è così che ci si comporta dinanzi ad un bene tutelato dallo Stato, per mantenerne testimonianza viva e perenne di una comunità e di una cultura complessa ed estinta. 
Eppure per farlo efficacemente basterebbe applicare le leggi di settore piuttosto che quelle non scritte dell'appartenenza alla casta politica. Non è stata per noi una bella rivelazione scoprire, tramite i quotidiani, che i protagonisti della vicenda Tonnara, sono sempre e solo legati alla politica. Ma questo è, e siamo pronti a farcene una ragione, quasi certi che le nostre rivendicazioni verranno sconfitte, visti i protagonisti.
Probabilmente è anche alla luce di questa scoperta che andrebbero lette le rapide concessioni, a soli tre o quattro giorni dalla data di richiesta, a tale associazione locale? In grado di  dissolvere in pochi giorni tutte le complesse e comprensibili procedure amministrative (non risolte nemmeno alla data odierna) che si frappongono all'utilizzo della Tonnara da parte dell'Ente Regionale Parco Marino "Costa degli Dei", nonostate sia trascorso più di un anno dalla formale richiesta dell'Ente Parco e dell'Assessorato Regionale all'Ambiente?
Articolo sulla Gazzetta del Sud del 5 novembre
A questo punto non rimane che chiedere chiarezza, partendo dalla legge di settore, vale a dire il Decreto Legge n.42/2004 (e s.m.i. - scarica legge in pdf), noto come Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Per comprendere la lettura calabrese della Legge statale abbiamo pensato di chiederne lumi alla  DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA CALABRIA.  Il Direttore del Servizio II, premettendo la necessità di acquisire opportuna documentazione attestante il regime giuridico del bene ed a chi (e a quale titolo) sia in consegna,  precisa opportunamente che - ad ogni modo - ai sensi dell'art.57-bis del Codice dei Beni Culturali, la concessione in uso doveva essere preventivamente autorizzata dalla competente Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria. Ora, considerato che nelle due delibere di concessione d'uso non ritroviamo riportate nell'articolazione del deliberato alcun riferimento ad una preventiva autorizzazione della competente Direzione Regionale, scartando l'ipotesi di una dimenticanza, ne desumiamo l'assenza.
Questo sostanzia ulteriormente la nostra tesi sulla illegittimità di quanto compiuto sin qui dall'amministrazione comunale.
In sintesi, ritenevamo gli usi deliberati illegittimi perchè difformi dall'uso previsto dai finanziamenti erogati dallo Stato e dalla Regione per la valorizzazione del Bene d'Archeologia Industriale ... oggi si rivelano ancor più illegittimi perchè privi di alcuna autorizzazione preventiva da parte della competente Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria. Certo, sanare la situazione è possibile, basta richiedere il Nulla Osta e rettificare le delibere ... ma lo si faccia! Ironicamente si potrebbe approfittare dell'occasione per richiederne Nulla Osta anche per il Parco, per i Vigili e per la Parrocchia e sanare così l'ingarbugliata e complessa situazione.
Ma la cosa più importante che scopriamo leggendo la legge è un'altra! La breve risposta del Dirigente del Settore II della Direzione Regionale, fa sorgere spontaneo un dubbio, un quesito, che rigiriamo a tutte le istituzione coinvolte direttamente o indirettamente, prima che la Tonnara possa divenire oggetto di ulteriori e più corposi "interventi di ristrutturazione" da chi temporaneamente la ha in uso.
Considerando la Tonnara di Bivona oltre che Bene Storico, vincolato ai sensi della L.1089/39 con Decreto Ministeriale del 06.12.1991, è anche un Bene Demaniale (dunque non  proprietà del comune ma bene che eventualmente avrà in documentata consegna); considerato che siamo giuridicamente certi che questa struttura non rientri tra i beni gestibili da un ente locale, solo in virtù delle leggi delega sul Demanio Regionale; considerato che se mai vi fosse stato qualche dubbio questo è fugato dall'art.5, comma 5, del Decreto Legislativo attuativo n. 85 del 2010 che  chiarisce il senso della esclusione dei beni culturali nel loro insieme, dal meccanismo ordinario di trasferimento (come configurato dagli articoli 2 e 3 del decreto medesimo), riservando, per tale categoria di beni, un trattamento speciale; considerato insomma che va sottoscritto  uno specifico "accordo di valorizzazione" tra l'ente ed Ministero ai Beni Culturali, così come è in realtà previsto dal Codice dei Beni Culturali agli artt. 57 e 106 ... il quesito che poniamo è questo: Esiste questo accordo, il solo che consentirebbe al comune di usarla e di concederla in uso?

Noi, dopo aver visitato il sito del Ministero, alla sezione benitutelati.it, ed ancor più, dopo aver letto l'articolo del Dr. Paolo Carpentieri, Magistrato del Tar, pubblicato recentemente sul sito giustizia-amministrativa.it, abbiamo ormai più di una riserva sulla titolarità  che ad oggi l'ente comunale si attribuisce, proprio perchè nessun ufficio ha contezza dell'esistenza di tale prassi, o della necessità di formularne una richiesta al Ministero o tanto più della sottoscrizione di un atto valorizzazione! Sufficienza? Supponenza? Ignoranza? Pressapochismo o altro? Non sappiamo.
Di certo dal 2010 è un vigore un decreto delegato che ne chiarisce termini e procedure. E' probabile che una mancanza di attenzione sia da imputare a tutti (Soprintendenza, Demanio, Regione o Comune), ma siamo convinti che tale mancanza è diventata ormai, di fatto, INSOSTENIBILE, perchè  causa principale del ritardo con cui a questo monumento è negato alla corretta fruibilità pubblica e probabilmente ad un corretto restauro funzionale!
E' indubbio che questa nuova, e più corretta, condizione giuridica della Tonnara di Bivona, seppur apre scenari del tutto nuovi ed inattesi  perchè esclude ogni possibilità d'uso all'ente comunale, certo rincuora  ... vista la prassi adottata sin qui dal comune! Questo non esclude che possa dunque essere richiesto dalla stessa Regione uno specifico accordo di valorizzazione al Ministero, sottraendolo così ad un ente locale che ha sin qui svolto azioni tutt'altro che idonee a tutelare e valorizzare un bene monumentale di tale pregio!
Riserviamo dunque le novità sulla legittimita di quanto accade a Bivona alle prossime riflessioni ed articoli, perchè ce ne saranno veramente ... in attesa che gli enti da noi interpellati forniscano le risposte richieste e compiano finalmente quegli atti previsti dalle norme.
Comune compreso, ovviamente.

SE VOLETE DARCI UNA MANO A DIFENDERE LA TONNARA, COPIATE L'ARTICOLO O INVIATENE LINK A QUESTO INDIRIZZO:

SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHITETTONICI E PAESAGGISTICI DELLE PROVINCE DI REGGIO CALABRIA E VIBO VALENTIA

Responsabile: arch. Roberto BANCHINI
Piazza Castello (Palazzo ex Compartimento FS), REGGIO CALABRIA
e-mail: sbap-rc@beniculturali.it

sabato 29 ottobre 2011

TONNARA DI BIVONA: PER IL COMUNE E' LEGALE FARLA A PEZZI!

Con una ostentata convinzione di non dover rendere conto alla storia del proprio operato, la giunta comunale ha prorogato la illegittima concessione temporanea di agosto. Lo avevamo previsto sin d'allora che quella delibera di concessione temporanea di 60gg. ne celava un'altra che avrebbe reso quel temporaneo ... stabile!Con la delibera attuale, che riportiamo sotto, si passa da 60gg a 6 mesi, nonostante non sia stata svolta alcuna attività che possa giustificare tanta premialità! Ma quello che rende insopportabile questo nuovo documento è che non  ne sia seguito alcun altro che candidi la Tonnara di Bivona ad usufruire dei finanziamenti regionali della rete museale: addio museo dunque! ADDIO VALORIZZAZIONE DELLA TONNARA!
La politica del sindaco in proposito è presto detta: del tutto ignaro di cosa sia questo benedetto monumento di archeologia industriale (e del tutto convinto che a nulla valga saperlo!) ne predispone la "divisione degli interni" come uno dei tanti palazzotti abusivi di Bivona! Un pezzo a te, un pezzo a lui, un pezzo a quell'altro! Ottimo. Per far comprendere la drammaticità di questo taglio riportiamo una pianta della Tonnara del 1911, nel quale è segnato l'uso di ogni locale del piano inferiore. Questa pianta rappresenta ormai il solo documento nel quale si comprende l'utilizzo funzionale alla pesca dell'edificio. Ovviamente se non sorprende il comportamento dell'ignavo sindaco, sorprende il silenzio della Soprintendenza a Beni storici ed etnoantropologici ... come a dire "sappiamo delle prassi vibonesi ma ... è inutile intervenire, non cambieranno mai"! 
L'oggetto della Delibera n. 272 del 13 ottobre 2011 resterà nella storia! Innanzitutto perchè sancisce che non è intenzione del comune valorizzarla, e poi perchè è una delibera alla "vibonese": quasi a rispondere alla nostra tesi sulla illegittimità di tutto il procedimento relativo all'uso della Tonnara (unica risposta, perchè per il resto silenzio assoluto), la giunta ufficialmente si autoassolve con un divertente incipit: "LEGALE PROROGA CONCESSIONE TEMPORANEA ALLA ASSOCIAZIONE ''INSIEME PER BIVONA ONLUS'' DI ALCUNI LOCALI ANNESSI ALLA TONNARA DI BIVONA. ", come se bastasse scrivere Legale nell'oggetto deliberativo per sancirne la legalità o scrivere di locali annessi alla Tonnara per nascondere l'uso illegittimo del bene monumentale! Se non fosse drammatico ci sarebbe da riderci su: leggete pure il resto del deliberato per sorridere amaramente (estratto dall'Albo Online) . No, non siamo in Calabria ma a Vibo Valentia ... dove basta una legalità di facciata per avere consensi, mentre il resto, più è a pezzi e meglio è!  



Sintesi storica per gli ignavi:
L'antica tonnara di Bivona viene acquisita ai beni demaniali marittimi per un accordo negli anni '60 tra il proprietario, che aveva omesso per decenni il pagamento del canone concessorio e lo stato. Successivamente la tonnara viene dichiarata bene monumentale e vincolata con apposito decreto del Ministero Beni Culturali, entrando così a far parte del patrimonio indisponibile dello stato. Stato e Regione, dal 1990 ad oggi ne finanziano il recupero a fine di recupero e valorizzazione museale.  Con la legge delega alla regioni ed ai comuni, il bene monumentale, viene improvvisamente gestito dall'ente comunale come una qualsiasi spiaggia ricadente nel territorio, tanto che nonostante la tonnara sia stata oggetto di interventi di recupero e valorizzazione a fini museali, lo stesso comune recentemente decide di concederlo in uso gratuito ad una associazione ed a sede dei vigili urbani, omettendo di predisporre atti utili ad un recente bando regionale per la rete museale. 
Si chiede se tutto ciò sia possibile, vale a dire in primis se il bene momumentale non debba invece considerarsi escluso dalla legge delega, in secondo luogo se è possibile che comune possa utilizzare il bene monumentale demaniale non declassificato, omettendo qualsiasi atto previsto per l'uso dei beni demaniali (richiesta concessione, D1, etc.) o al rispettivo ministero a beni monumentali che ne ha posto il vincolo di tutela.

martedì 25 ottobre 2011

TESTIMONIANZE: LA LEGALITA' SENZA PAROLE VUOTE O SILENZI PIENI!





ULTIME NOTIZIE: Per la serie l'avevamo previsto "QUI LA CULTURA NON ENTRA", è online la delibera di giunta del comune di Vibo che proroga l'uso illegittimo della tonnara di Bivona (http://www.comuneweb.it/cws/alboPretorio/ViboValentia/pubblicazione/2011/3069/2011-10-25.html). Questo nonostante l'associazione beneficiata l'avesse ottenuta solo temporaneamente ad agosto e settembre. Seppur non abbia realizzato alcuna iniziativa culturale nel periodo temporanemaente concesso, il 10/10/2011 presenta richiesta di proroga ed il 13/10/2011 le viene concessa per ULTERIORI 6 MESI. Ci riserviamo a breve un prossimo post a commento!


mercoledì 19 ottobre 2011

REQUIEM PER UNA TONNARA: I PARADOSSI DELL'USO ILLEGITTIMO!

Tonnara di Bivona - Finestre (lato barconi bruciati e dimenticati) 18.10.2011
Si rincorrono voci non buone sulla Tonnara di Bivona: nessun progetto museale ma proroga degli usi illegittimi al 30 marzo 2012! Dicono che una delibera che proroga quello che noi riteniamo un uso illegittimo (sia per l'uso difforme rispetto ai finanziamenti, sia perchè bene demaniale, gestibile dall'ente solo rispettando le procedure previste dal Demanio) sia stata approvata nella riunione del 14 scorso. Ancora non ne abbiamo riscontro ma se ciò corrispondesse a verità, ne pubblicheremo presto il deliberato, non foss'altro per la magra consolazione di dimostrare che questo esito l'avevamo previsto ed ancorpiù la necessità di rigirarne copia alla Procura della Corte dei Conti.
La logica primitiva - si vocifera - sia questa: in attesa di fare il museo e la sede del parco marino, piuttosto che lasciarla in balia dei vandali, la facciamo usare a chi ci pare. Poi se ne parla!
E adesso? Null'altro. Volete che un Ente che non ha saputo fare un Modello D1 a se stesso, sappia fare una scheda museale da inviare alla Regione?
A. Lomax - Tonnaroti di Vibo Marina, 3 agosto 1954
in: The Association for Cultural Equity (ACE)
Nell'attesa del baratro ... in questi giorni abbiamo scorto la vitalità paradossale circonda quel monumento demaniale: ogni giorno c'è qualcuno che apre la cappella (?), divenuta in questi due mesi una stanza trash, di un culto ostentato; i sabati e le domeniche c'è chi pulisce le stanze della Casa del Rais, ostentando la soddisfazione di farne prima o poi quel che vuole (?); gli uffici della polizia municipale rimangono chiusi, con le bandiere appese che ne ostentano la gestione comunale. A completare il paradossale quadro qualcun'altro (?) nei pomeriggi ne ostenta il possesso con abilità, rompendo sotto gli occhi di tutti - possessori e convenzionati -  gli ultimi vetri sopravvissuti, al piano terra di un edificio che ormai di monumentale ha soltanto il conto dei finanziamenti sprecati e delle speranze disattese!
Oggi,  amaramente dobbiamo ammettere che lo scetticismo espresso dall'etnomusicologo contattato qualche mese sulla fruibilità delle foto della Collezione Lomax dedicate ai nostri tonnaroti (vedi link) erano vere: "in Calabria non si può fare nulla e voi date per scontate troppe cose" aveva detto provocando la nostra risentita indignazione, "Prima fate il museo e poi se ne parla!"
Già ... poi se ne parla!

sabato 15 ottobre 2011

TONNARA DI BIVONA: +15 -15 = 0. ZERO IN CONDOTTA ALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE!

Il silenzio che avvolge l'uso illegittimo che si perpetra ai danni del futuro stesso della Tonnara di Bivona è inverosimile.
Nonostante siano già trascorsi  15 giorni dalla scadenza della convenzione sottoscritta tra l'amministrazione comunale e l'associazione Insieme per Bivona o dall'assegnazione temporanea ai Vigili Urbani, nessuno dell'ente locale chiede conto di cosa sia stato fatto nè se e quando verrà riconsegnata la Tonnara! Ma ancor più ... nonostante manchino solo 15 giorni alla scadenza del bando dell'assessorato regionale alla cultura a sostegno dei musei calabresi, nessuno dell'amministrazione comunale ha  pensato di predisporre le relative schede progettuali per richiederne il finanziamento! 
Dunque al danno si sta per aggiungere la beffa. Avevamo già espresso tutte le nostre perplessità sulla "temporaneità" di quei provvedimenti ... per questo non abbiamo alcuna soddisfazione nell'averne previsto l'esito! Se non fosse che assistiamo inebetiti e impotenti a tanta impunita scorrettezza amministrativa (sulla quale prima o poi bisognerà far qualcosa) che rischia di pregiudicare definitivamente ogni intervento di valorizzazione della Tonnara di Bivona, ci sarebbero da assegnare non solo un brutto zero in concretezza al nostro sindaco ... ma anche un mortificante zero in condotta a tutti i protagonisti di questa paradossale vicenda!

sabato 8 ottobre 2011

TONNARA DI BIVONA: 11 INTERROGATIVI POSTI ALLE ISTITUZIONI DALLA PROLOCO DI VIBO MARINA!

 
Articolo su CalabriaOra del 10.10.2011
 Riportiamo integralmente la lettera che la Pro Loco di Vibo Marina ha nei giorni scorsi ha indirizzato - con raccomandata A/R - al Sindaco, alla Giunta ed ai Capogruppo del Comune di Vibo Valentia, al Presidente della Provincia, al Soprintendente ai Beni SAE di Cosenza, alla Soprintendenza Beni Architettonici  di  Cosenza, alla  Direzione Regionale Beni Culturali, all'Assessore Regionale alla Cultura ed al Prefetto di Vibo Valentia, con la quale si chiede chiarezza e coerenza amministrativa nella valorizzazione della Tonnara di Bivona. 


Egr. Sigg.
la nostra Associazione, per come già evidenziato in vari incontri, con la presente intende ribadire con forza che gli Edifici della Tonnara di Bivona (VV) rappresentano un bene comune raro e prezioso, un enorme patrimonio culturale della città, un complesso architettonico monumentale di grande valore da anni sottoposto a vincolo, l’unico esempio prestigioso di archeologia industriale marinara esistente in Calabria (comparabile in Italia alla tonnara di Favignana -TP), un possibile volano di sviluppo per l’economia ed il turismo locale se sapientemente utilizzato nella sua veste naturale di “Polo Museale della Civiltà del Mare della Calabria”.

Tonnara di Bivona: foto interno della Loggia usate da un portale turistico.

Per l’antico complesso della Tonnara di Bivona ( costruito a fine ‘800 e composto da palazzina gentilizia, ampia loggia in legno di quercia, cappella dei pescatori, stanze dei tonnaroti, casa del rais, deposito dei sugheri, deposito del sale,locali prima lavorazione dei tonni, antichi barconi della mattanza…,) la Pro-Loco ed alcuni cittadini sensibili, per circa 25 anni hanno donano le migliori energie nell’intento di contribuire alla tutela dell’importante bene pubblico e di collaborare con le Amministrazioni interessate, seppur agendo in un difficile contesto locale e tra tante speculazioni.
Tonnara di Bivona: foto interno della Loggia usate da un portale turistico.

In sintesi negli anni, la Pro Loco è diventata “amica della Tonnara di Bivona” effettuando studi e ricerche, adoperandosi per impedire la demolizione per farne un parcheggio, nel far intervenire la Soprintendenza di CS e le Istituzioni competenti per lavori urgenti di consolidamento, nel contribuire a trovare alloggio agli abitanti, nell’aiutare nel difficile sgombro delle parti crollate, nel far donare dal marchese Riccardo De Riso gli antichi barconi della mattanza al Comune di Vibo Valentia, nell’effettuare servizi giornalistici e documentari televisivi, nel sensibilizzare al problema l’ opinione pubblica e tanti studiosi, nell’effettuare importanti convegni e mostre (sindaci L. D’Agostino, E Costa), nell’aiutare in ricerche ed in tesi di laurea, nell’accompagnare in visita le scuole ed i turisti, nel liberare la tonnara dal fango e ripulirla dopo l’alluvione, nell’accettare da comune e provincia una convenzione con la proloco, nel costituire un Comitato Scientifico talora osteggiato, nella ricercare i finanziamenti per il recupero, nel predisporre diversi progetti per l’esecuzione del museo, nel vigilare per i tanti atti vandalici segnalandoli alle Istituzioni, nel pubblicare un interessante libro-ricerca sulla tonnara di Bivona, nel seguire i lavori di restauro (purtroppo non conservati vo), nel chiedere pareri a numerosi tecnici ed ad altri Musei del Mare italiani,… nell’invitare anche di recente alla Tonnara di Bivona tanti amministratori locali spesso del tutto ignari dei tesori del proprio territorio.

Tonnara di Bivona: foto interno della Loggia usate da un portale turistico.

La Pro Loco, credendo ancora nei valori della democrazia partecipata, nella trasparenza degli atti amministrativi e nella legalità, nell’ etica nella politica, nella gestione saggia dei beni comuni, nella cittadinanza attiva,
ritiene utile interrogarsi se l’Amministrazione comunale sia consapevole:

 1 - di avere nel proprio territorio un bene monumentale di grande valore ed unico in Calabria e tra i pochi in Italia, catalogato nei beni del Demanio dello Stato, donato in gestione oggi al Comune di Vibo Valentia e ,per alcune specificità, gestibile forse anche direttamente dalla stessa Regione Calabria o dalle Soprintendenze;


2 - del vincolo monumentale posto all’immobile dalla Soprintendenza di Cosenza nel 1990


3 - della quantità di finanziamenti pubblici erogati per il recupero della Tonnara ad esclusivo uso museale, circa 5 miliardi di lire impegnati dalla Soprintendenza di CS e dalla Regione Calabria per lavori eseguiti dalla stessa Soprintendenza, dal Consorzio Sviluppo Nucleo Industriale VV e, per ultimo, dal Comune di Vibo Valentia per i quali sarebbe auspicabile conoscere se siano stati regolarmente completati, collaudati e consegnati;


4 - della necessità di una continua vigilanza e custodia del bene contro il vandalismo (inferriate, telecamere, etc.) , di completare i lavori con l’ultimo finanziamento di 135000 Euro concesso dalla Regione Calabria, su sollecitazione della Pro-Loco, finalizzati a lavori strutturali ed al completamento della loggia;


5 - dell’urgenza di un intervento di restauro degli antichi barconi in legno della mattanza donati al Comune, alcuni abbandonati in luogo aperto tra cui “la Caterina” la prima barca a motore della tonnara;


6 - dell’importanza di confrontarsi con le Soprintendenze, le Università, la Regione e la Provincia, gli altri Musei del Mare, la Pro-Loco in base anche al protocollo d’intesa con Comune e Provincia-ProLoco firmato in data 28/12/2007 al fine di perseguire la costituzione del “Polo Museale della Civiltà del Mare della Calabria”;


7 - dell’utilità di riavviare l’importante Comitato Scientifico;


8 - della possibilità di recuperare i fondi per i danni arrecati alla Tonnara dall’alluvione del 2006, come da pratica a suo tempo avviata dal Comune nonché di eventuali vetrine espositive già acquisite;


9 - della prossima scadenza (20 ottobre) dei Bandi di gara Regionali per la rete museale;


10 - della sorprendente rapidità ed irregolarità della delibera di Giunta Comunale del 12 agosto 2011 per la concessione temporanea di locali della Tonnara ad una Associazione locale, con logiche poco chiare e non condivise, mentre risultano inevase le richieste per l’utilizzo e valorizzazione della Tonnara inoltrate da oltre un anno da parte della Regione Calabria e dall’Ente Parco Marino Costa degli Dei;

11 - dell’opportunità di riappropriarsi dei terreni antistanti il manufatto sino al mare e della casetta-deposito del sale posta nella piazza appartenenti alla Tonnara che andrebbe inoltre difesa dal circostante abusivismo edilizio.


Essendo la Tonnara di Bivona in gran parte oramai restaurata e, non essendo - si spera- l’obiettivo unico quello dell’aggiudicazione dei lavori, questa Associazione ritiene che non si possa più perdere tempo con interventi minimi e improvvisati.
Pertanto la Pro-Loco chiede di conoscere in modo chiaro e puntuale se l’Amministrazione Comunale di Vibo Valentia sia in grado di garantire l’istituzione permanente, l’allestimento e l’apertura costante, l’organizzazione e la gestione anche economica del “Polo Museale della Civiltà del Mare della Calabria” in Bivona quale servizio pubblico utile alla comunità ed al suo sviluppo.
In caso di impossibilità o mancato interesse, si prega vivamente di non lasciare morire la Tonnara di Bivona o sminuire il suo valore , ma con serietà e saggezza ricercare e cedere il passo ad altre Istituzioni pubbliche interessate con capacità economiche e progettuali, riservandosi sempre un ruolo di collaborazione e controllo a difesa degli interessi della città.
La Pro-Loco da parte sua, se fatta partecipe con dignità e correttezza, è disponibile come sempre a dare il suo contributo agli Enti pubblici, comunque a tutelare in ogni modo la Tonnara di Bivona e l’Istituzione del Museo.
A tal fine, se ritenuto utile, si rimane a disposizione per ulteriori chiarimenti e per un eventuale incontro .
In attesa di un cortese interessamento di quanti in indirizzo, si inviano distinti saluti.
per il Consiglio della Pro Loco
Il Presidente
Prof. Andrea Mamone

giovedì 6 ottobre 2011

BIVONA DI VIBO VALENTIA: REQUIEM PER UNA TONNARA!

Sono trascorsi già 6 giorni dalla scadenza della convenzione per l'uso illegittimo della Tonnara di Bivona.
I rumors dicono, visto che nessuno ha messo in risalto l'illegittimità degli atti (?), che l'uso illegittimo potrà essere illegittimamente prorogato fino a che non verrà istituito il museo o trasferita la sede del parco. Ovviamente anche con una illeggittima proroga tacita! Il che vorrà dire che dobbiamo prepararci a cantare un bel requiem per la Tonnara.
USO ILLEGITTIMO: +6gg
SCADENZA BANDO REGIONALE RETE MUSEALE: -24gg.

giovedì 22 settembre 2011

TONNARA DI BIVONA: IL SINDACO E GLI ASSESSORI CHIARISCANO!

Clicca sull'immagine per leggere l'articolo
Segnaliamo l'articolo pubblicato su Il Quotidiano ed estratto dalla odierna Rassegna Stampa della Provincia di Vibo Valentia.

Non possiamo che ringraziare il Consigliere Comunale Giovanni Russo per aver reso pubblica la richiesta, indirizzata al Sindaco ed agli assessori competenti, di precise informazioni sullo stato dei recenti lavori di recupero e valorizzazione della Tonnara di Bivona, sui nullaosta, pareri conclusivi e collaudo degli stessi, nonchè sul futuro di uno dei beni storici più importanti dell'area costiera.



E' un inatteso ed importante contributo, e per questo ancor più prezioso, che ben rappresenta parte delle nostre perplessità sulla  capacità e volontà di  mettere coerentemente a valore - ed in maniera conforme ai finanziamenti percepiti - uno dei beni storici più importanti dell'area costiera.

mercoledì 21 settembre 2011

TONNARA DI BIVONA: PROMEMORIA PER GLI INSENSIBILI AMMINISTRATORI VIBONESI!

Mentre assistiamo all'uso illeggittimo della Tonnara di Bivona, col rischio di un rilevante danno erariale e strutturale, continuiamo testardamente la "sensibilizzazione" degli insensibili, riportando il comunicato stampa di ieri dell'assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, che ha illustrato le finalità del bando destinato ai musei calabresi. [Avviso Pubblico per la qualificazione e valorizzazione del Sistema Museale Regionale POR FESR 2007/2013 L.I. 5.2.2.1 - BURC n. 30 del 29 luglio 2011, Parte III.]
“Un’offerta museale di qualità – afferma Caligiuri - in grado di attrarre visitatori anche da fuori regione. Con questo obiettivo il Presidente Scopelliti ha deciso di investire oltre 6 milioni di euro di fondi europei”. L’avviso, con scadenza giovedì 31 ottobre 2011, è rivolto ad amministrazioni comunali e provinciali, istituzioni ecclesiastiche e associazioni proprietarie di musei. Il finanziamento massimo concedibile per ciascun progetto è di 250 mila euro, elevabili a 400 mila per la creazione di reti museali. Il bando è stato pubblicato dopo la realizzazione da parte dell’assessorato alla Cultura di un censimento dei musei calabresi. In particolare, oltre ai dati quantitativi (284 strutture museali, dislocate in 193 comuni), sono state rilevate caratteristiche che evidenziano alcune fragilità del sistema. Secondo il censimento effettuato dall'assessorato con la collaborazione dei sindaci, i musei calabresi sono carenti dal punto di vista strutturale e per quanto riguarda sistemi di conservazione e di sicurezza. La maggior parte dei musei, soprattutto quelli comunali, non attuano un orario di apertura definito e la frequenza dei visitatori non è quantificata. Tra le attività finanziabili dal bando regionale rientrano gli interventi per l’adeguamento agli standard ICOM (International Council of Museum), che sono stati recepiti dal Consiglio regionale con apposita legge e che prevedono proprio il superamento delle carenze individuate.
Sul sito istituzionale www.regione.calabria.it nell’area di interesse Cultura è possibile scaricare il bando. Sempre sul sito sono, inoltre, disponibili i recapiti telefonici e di posta elettronica per la richiesta di tutte le eventuali informazioni necessarie per partecipare al bando".
link http://www.regione.calabria.it/index.php?option=com_content&task=view&id=7428&Itemid=136

Ricordiamo che è sempre grazie al nostro impegno che il futuro Museo della Civiltà del Mare è stato inserito nel Censimento dei Musei dalla Regione Calabria. [scarica intero documento in pdf]

La presenza della Tonnara e del suo uso museale (vedi pag. 19) nel documento regionale dimostra, nel caso ce ne fosse bisogno, che esistono tutte le condizioni favorevoli alla partecipazione del suddetto bando!

Considerando inoltre che gran parte degli "esperti" per prassi usa il web (piuttosto che lo studio) per reperire documentazioni, al fine di accellerare i tempi per la realizzazione del progetto e la compilazione  delle schede entro l'imminente 30 ottobre prossimo, riteniamo profiquo  non far perdere altro tempo in infruttuose navigazioni online, mettendo qui, a disposizione gratuitamente, un utile schema progettuale [vedi link], autorizzando sin d'ora sia alla estrapolazione totale o parziale dei dati, sia alla totale copiatura.

E' giunto dunque il momento per lavorare!

martedì 6 settembre 2011

TONNARA DI BIVONA: INFORMIAMONE LA CORTE DEI CONTI!

"Il museo è un’istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo. È aperto al pubblico e compie ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali dell’umanità e del suo ambiente; le acquisisce, le conserva, le comunica e, soprattutto, le espone a fini di studio, educazione e diletto".
(International Council of Museums)

E' forse ora di comprendere con chiarezza se ci sarà un futuro "valorizzato" per la Tonnara di Bivona ed ancor più, se il suo futuro è legato ad un coerente uso museale.
Mentre non vi è chiarezza sulle risposte locali, sappiamo con certezza che l'immobile, tutelato dalla Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Entoantropologico, ha avuto accesso a finanziamenti pubblici statali e regionali sin dal 1990 (e compreso l'ultimo regionale di 135.000 euro) per il suo recupero ed uso museale.
A 20 anni dunque dal primo intervento di recupero è forse il caso di pretendere una volta per tutte comportamenti coerenti rispetto alle risorse pubbliche investitite, sia per scongiurare danni irreparabili alla struttura, sia per evitare un evidente danno erariale. Ma la sola nostra attenzione e sensibilizzazione non è bastata e non basterà.
Come Redazione prendiamo l'iniziativa, certi che anche il solo informare la Sezione calabrese della Corte dei Conti, contribuirà ad attivare localmente maggiore attenzione e sinergie virtuose, utili al definitivo e funzionale recupero della Tonnara di Bivona, della sua storia e del suo valore.
"Gentilissimi,
Vi rivolgiamo un accorato appello affinchè possiate attenzionare le vicende amministrative legate al recupero ed al restauro della Tonnara di Bivona, sita nell'area costiera del comune di Vibo Valentia (Calabria). A tal fine si espone quanto segue:
Il bene, classificato tra i beni di archeologia industriale e per ciò stesso soggetto a vincolo monumentale, sin dal 1990 ha fruito di una serie di finanziamenti pubblici (soprintendenza cs e regione calabria) ai fini del recupero ed uso museale, finanziamenti oggi ormai quantificabili ad una cifra che supera i 2 milioni di euro.
Allo stato l'immobile storico (costruito nel 1881) è inserito tra i beni demaniali marittimi dello Stato, "gestibile" per effetto della legge delega della regione, dal Comune di Vibo Valentia, ente che ha fruito dell'ultimo finanziamento di restauro (sempre ad uso museale) del quale non si comprende se i lavori siano stati completati, collaudati e/o consegnati, per come previsto dal capitolato di gara e dal progetto definitivo.
Dopo mesi di abbandono e incuria, assistiamo ad un improvviso, quanto deleterio, uso del bene, seppur temporaneo, del tutto difforme da quanto fissato (museale per l'appunto) ma quale sede provvisoria della polizia municipale e, con una recente delibera di giunta comunale, addirittura concessa temporaneamente ad una associazione locale.
Ci chiediamo se un uso difforme del bene storico rispetto ai finanziamenti ottenuti sia possibile (per ulteriori particolari si veda nostro articolo al link http://comuneportosantavenere.blogspot.com/2011/08/tonnara-di-bivona-lestate-la-legge-e.html), anche perchè il prevalere temporaneo di tale prassi temiamo possa condurre a breve allo stravolgimento strutturale dell'opera, compromettendo definitivamente il suo valore storico ed il suo uso culturale a vantaggio della nostra comunità, vanificando le risorse umane e finanziarie sin qui spese per la sua valorizzazione.
La storia del monumento, ormai unico nel suo genere in Calabria, è ormai da troppo tempo legata alla precarità, frammentarietà e volubilità dei lavori svolti, così come delle contraddittorie decisioni e prassi amministrative, tanto da non aver ancora condotto alla definitiva (vedi cronistoria http://comuneportosantavenere.blogspot.com/search/label/TONNARA) quanto opportuna (dopo 20 anni!) valorizzazione del bene storico.
Certi che in vostro intervento presso gli enti finanziatori e finanziati contribuirà a rendere più chiaro e certo il suo recupero, e finalmente strumento di valorizzazione della cultura dell'intera comunità costiera vibonese, disponibili ad ogni ulteriore richiesta di informazioni


Cordiali saluti
La redazione di  www.comuneportosantavenere.org

Per completare l'informativa, oggi manderemo la stessa email alla Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici della Calabria.