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venerdì 17 aprile 2020

1500-1599.

Le presenti note sono dell'ASN

Pignatelli Aragona Cortès, duchi di Monteleone, duchi di Terranova, principi del Sacro Romano Impero (secc. XVII-).

260 - Federico re di Sicilia, Gerusalemme ecc. conferma a favore di Caterina Pignatelli, di Ettore Pignatelli, fratello di lei, e degli eredi e successori di lui, in perpetuo, la baronia di Trentola e il feudo di Giugliano con tutti i diritii, col mero e misto impero, e con la giurisdizione criminale, civile e mista nelle prime cause, e per maggior grazia concede l'uso e l'esercizio delle quattro lettere arbitrarie sulla baronia e sul feudo innanzi detti1500, settembre 26 

261 - Luigi re di Francia, Napoli, Gerusalemme ecc. conferma a favore di Berengario Carafa il possesso delle terre e dei feudi che possedeva nel Regno di Napoli1501, marzo 

262 - Luigi re di Francia, Napoli e Gerusalemme ecc. (Francorum, Neapolis et Ierusalem rex, dux Mediolani), a richiesta di Caterina Pignatelli, contessa di Fondi, di Ettore Pignatelli e di Fabrizio Pignatelli, priore di Barletta dell'ordine di San Giovanni di Gerusalemme, fratelli, concede loro l'indulto per il delitto di ribellione commesso contro il defunto re Carlo VIII e contro lui1501, marzo

263 - Luigi re di Francia, Napoli e Gerusalemme ecc. conferma a favore di Caterina e Ettore Pignatelli la terra di Maranola, che era stata lasciata in testamento da Onorato Caetani alla detta Caterina e, dopo la morte di lei, al nipote Onorato Caetani, duca di Traetto, che ne aveva poi donato ogni diritto al detto Ettore1501, marzo 

264 - Luigi re di Francia ecc. ordina ai consiglieri del Regio Consiglio che, ove loro risulti il diritto spettante a Caterina e Ettore Pignatelli sulla terra di Maranola, provvedano perché Onorato Caetani, duca di Traetto, ne restituisca il possesso e i frutti indebitamente da lui riscossi1501, marzo 23 

265 - Federico re di Sicilia, Gerusalemme ecc. concede il regio assenso all'istrumento col quale Onorato Caetani, duca di Traetto, accetta e ratifica la concessione e la donazione che negli anni precedenti aveva compiuta a favore di Ettore Pignatelli, circa i diritti che aveva sulla terra di Maranola, sita in provincia di Terra di Lavoro1501, giugno 2 

266 - Federico re di Sicilia ecc. vende a favore di Ettore Pignatelli, per il prezzo di ducati 15.000 le terre di Borrello, Rosarno e Mesiano, Monteleone con gli uffici della bagliva e mastrodattia, la torre di Bivona, la terra di Cinquefrondi con il feudo di Morbogallico1501, giugno 8  

267 - Federico re di Sicilia ecc. vende a favore di Ettore Pignatelli, per il prezzo di ducati 15.000 le terre di Borrello, Rosarno e Mesiano, Monteleone con gli uffici della bagliva e mastrodattia, la torre di Bivona, la terra di Cinquefrondi con il feudo di Morbogallico1501, giugno 8 

268 - Federico re di Sicilia ecc., dopo avere a chiarimento del precedente privilegio dichiarato che l'espressione "sub titulo gubernationis" nella vendita di Monteleone era stata apposta per una temporanea necessità, cioè per il dubbio che gli uomini di quella terra opponessero riluttanza o contraddizione, aggiunge che doveva intendersi venduta libera, in proprietà e utile dominio, e ordina che per mezzo del tesoriere o del regio uditore di quella provincia gli si faccia prestare il giuramento e il ligio omaggio, secondo il costume dei baroni1502, giugno 8 

269 - Federico re di Sicilia ecc., dopo avere a chiarimento del precedente privilegio dichiarato che l'espressione "sub titulo gubernationis" nella vendita di Monteleone era stata apposta per una temporanea necessità, cioè per il dubbio che gli uomini di quella terra opponessero riluttanza o contraddizione, aggiunge che doveva intendersi venduta libera, in proprietà e utile dominio, e ordina che per mezzo del tesoriere o del regio uditore di quella provincia gli si faccia prestare il giuramento e il ligio omaggio, secondo il costume dei baroni1501, giugno 8 

270 - Federico re di Sicilia, Gerusalemme ecc. vende a favore di Leonardo Caracciolo conte di Sant'Angelo, per il prezzo di ducati 22.000 la città di Lavello, della provincia di Basilicata, e la città di Minervino della provincia di Bari con tutti i diritti, il mero e misto impero, la cognizione delle prime e seconde cause, le quattro lettere arbitrarie ecc., in perpetuo, solo riservandosi i diritti del supremo dominio e il servizio militare1501, giugno 8 

271 - Federico re di Sicilia, Gerusalemme ecc. vende a favore di Leonardo Caracciolo conte di Sant'Angelo, per il prezzo di ducati 22.000 la città di Lavello, della provincia di Basilicata, e la città di Minervino della provincia di Bari con tutti i diritti, il mero e misto impero, la cognizione delle prime e seconde cause, le quattro lettere arbitrarie ecc., in perpetuo, solo riservandosi i diritti del supremo dominio e il servizio militare1501, giugno 8 

272 - Federico e di Sicilia, Gerusalemme ecc. ordina al magnfico Gio. Antonio Candida, speciale commissario delegato, di recarsi personalmente nelle città di Lavello e Minervino e far prestare a Leonardo Caracciolo dai vassalli il giuramento di assicurazione, giusta la consuetudine del Regno1501, giugno 9 

273 - Federico re di Sicilia, Gerusalemme ecc., per i servigi resi in pace e in guerra a Ferdinando I, Alfonso II e Ferdinando II da Ettore Pignatelli, lo crea conte di Borrello1501, giugno 11

274 - Federico re di Sicilia, Gerusalemme ecc. ordina al tesoriere di Calabria Ulteriore che subito, recatosi nelle terre di Borrello, Rosarno e Misiano, faccia prestare ad Ettore Pignatelli il giuramento di assicurazione dai vassalli, e poi dallo stesso Ettore il ligio omaggio1501, giugno 13

275 - Luigi re di Francia, Napoli ecc. conferma a favore di Ettore Pignatelli le terre di Taurasi, Locosano e Castelvetere, site nella provincia di Principato Ultra, vendutegli da Luise de Gesualdo, conte di Conza1502, marzo

276 - Luigi re di Francia, Napoli ecc. nomina il conte di Borrello Ettore Pignatelli suo consigliere e ciambellano ordinario con tutti gli onori, prerogative, franchige, stipendi ecc.1502, aprile 16

277 - Ferdinando d'Aragona, duca di Calabria, figlio di re Federico, conferma a favore di Berlingiero Carafa la terra di Tolve, sita in Basilicata, e rinuncia ad ogni azione, ragione ecc. che sulla detta terra possa spettargli per diritto paterno o materno1502, aprile 22

278 - Luigi re di Francia, Napoli ecc. conferma a favore di Ettore Pignatelli l'acquisto della terra di Borrello col titolo di contea, la terra di Monteleone con la torre, il porto e la dogana di Bivona, le terre di Rosarno, Mesiano e Cinquefrondi col feudo detto Morbogallico1502, ottobre 

279 - Contiene lo stesso privilegio del documento precedente, relativo alle terre di Borrello, Monteleone, Bivona, Rosarno, Mesiano, Cinquefrondi e Morbogallico1502, ottobre 

280 - Ferdinando re di Castiglia, Aragona ecc., a richiesta di Giovanni Vincenzo Tagliavia, conferma il privilegio già concesso, a favore dell'avo di lui Nino Tagliavia, il 2 dicembre 1467, dal vicerè del Regno di Sicilia, circa l'ampliazione del mero e misto impero e della giurisdizione della baronia di Castelvetrano1502 ott. 26 

281 - Contiene lo stesso privilegio del documento precedente, relativo alla baronia di Castelvetrano1502 ott. 26 

282 - Giovanni Ruffo conte di Sinopoli e Borrello, volendo far costruire nella chiesa di Santa Maria dell'ordine dei Minori di Borrello un altare con l'immagine di Santa Maria de lo Pilero e farvi celebrare due messe la settimana, cioè il mercoledì e il sabato, dona al detto al detto altare alcune terre site nel tenimento di Borrello1504 mar. 11 

283 - Il vicerè Consalvo Ferrandes de Cordova, ad istanza di Francesco de Castro-episcopale, comunemente detto Bisbal, gli conferma la concessione delle terre di Briatico, San Calogero e Calimera, e il diritto di scannaggio nella città di Lecce, giusta i privilegi rilasciatigli dai re di casa d'Aragona, e presta l'assenso all'obbligazione dei feudali per la dote della di lui moglie Caterina Saracena1504, giugno 14 

284 - Ferdinando re d'Aragona, Sicilia al di qua e al di là del Faro, Gerusalemme ecc. dichiara e comanda che sia conservato e mantenuto nel possesso di terre e altri beni legittimamente posseduti per compravendita o altri titoli nel Regno di Sicilia al di qua del Faro, Berlingiero Carafa, che, già occupato nei servigi di re Federico di felice memoria, dimorava allora nella Gallia, presso la serenissima Isabella, vedova del detto re Federico.1505, febbraio 12 

233 - Carlo re di Francia, Gerusalemme ecc. conferma a favore di Berengario Carafa il feudo disabitato denominato Savignano, sito nel tenimento di Castel del Monte, nelle vicinanze della città di Andria, giusta il tenimento della terra di Corato e della città di Minervino in Terra di Bari, e alcune massarie che lo stesso Berengario aveva avuto in cambio del castello di Chiaravalle della provincia di Calabria, site in Napoli, a Poggio Reale, ed un'altra massaria di moggia 27 e mezzo sita egualmente in Napoli, nel luogo detto a Santa Maria Cozzuottolo1495, marzo 17
234 - Carlo re di Francia e Sicilia, ad istanza della nobile donna Caterina Pignatelli e di Ettore Pignatelli, suo fratello, cittadini napoletani, utili signori delle terre e dei feudi di Maranola e Montecalvo, Corsano...Castelvetere, Trentola, Giugliano e del mulino di Sant'Antonio della provincia di Terra di Lavoro e Principato, essendo essi stati spogliati del possesso della terra di Maranola, ordina che siano restituiti nel possesso di essa e mantenuti nel possesso di tutte le altre terre1495, marzo 19

235 - Carlo VIII re di Francia, Sicilia ecc. ordina l'esecuzione della sentenza della Regia Camera della Sommaria, del 21 maggio 1495, con la quale Prospero Colonna era stato condannato a restituire il possesso della terra di Maranola a Caterina Pignatelli e al fratello di lei, Ettore1495, maggio 22

236 - Ferdinando II re di Sicilia, Gerusalemme ecc. concede il regio assenso alla vendita del castello di Cossano, sito nella Valle Beneventana compiuta con istrumento del 28 giugno 1495 per notaio Malfitano dal Conte di Consa, per il prezzo di 2.000 ducati, a favore di Ettore Pignatelli, suo cognato, creditore di lui per ducati 800 per residuo della dote di sua moglie, sorella di detto Conte1495 nov. 25

237 - Ferdinando II re di Sicilia, Gerusalemme ecc., stretto dalle necessità e specialmente dal pagamento delle genti armate e della flotta, che combattevano, per la difesa del Regno, contro il Re di Francia, vende a favore di Gio.Tommaso Calatayu, per il prezzo di ducati 3.000, i castelli di Mottafilocastro, Ioppolo e Cuccorino, con i casali, gli uomini, i vassalli, il mero e misto impero, la cognizione delle prime cause civili e criminali ecc., in feudo e col peso del feudal servizio o adoa1495, dicembre 1°

238 - Ferdinando II re di Sicilia, Gerusalemme ecc., stretto dalle necessità e specialmente dal pagamento delle genti armate e della flotta, che combattevano, per la difesa del Regno, contro il Re di Francia, vende a favore di Gio.Tommaso Calatayu, per il prezzo di ducati 3.000, i castelli di Mottafilocastro, Ioppolo e Cuccorino, con i casali, gli uomini, i vassalli, il mero e misto impero, la cognizione delle prime cause civili e criminali ecc., in feudo e col peso del feudal servizio o adoa1495, dicembre 1°

239 - Ferdinando II ecc. nomina Berengario Carafa suo viceprincipe nelle province di Bari e Basilicata1495, dicembre 9
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928
240 - Ferdinando II d'Aragona, re di Sicilia, Gerusalemme ecc. concede in piena proprietà a Nicola Calò e Giovanni Cortese della nobile e fedelissima città di Tropea un territorio sito nella terra di Mesiano, della provincia di Calabria, che dava di reddito otto tomoli di grano l'anno1495, dicembre 24

241 - Ferdinando II ecc. ordina l'esecuzione della sentenza del Sacro Real Consiglio, con la quale, in data del 10 dicembre 1495, Carrafello Carafa fu condannato a rendere ad Ettore Pignatelli ducati 1.500, ricevuti in conto della dote di 2.500 ducati della quondam Lucrezia Pignatelli, sorella del detto Ettore e moglie del detto Carrafello, detratti però ducati 250, lasciati per testamento dalla detta Lucrezia al marito1496, gennaio 8

242 - Federico d'Aragona re di Sicilia, Gerusalemme ecc. conferma a favore di Berengario Carafa le terre di Gioia e Novi della provincia di Principato Ultra, che già erano appartenute ad Antonello Petrucci e poi, per ribellione, erano passate alla regia Corte ed erano state vendute da Ferdinando II al detto Berengario per il prezzo di ducati 3.0001496, ottobre 11

243 - Federico d'Aragona, re di Sicilia, Gerusalemme ecc. conferma a favore di Quintiliano de Bonis, utile signore di San Mauro e Rodio, il privilegio del 18 gennaio 1495 di re Ferdinando II, che gli aveva concesso in quei casali la giurisdizione criminale e il mero e misto impero1496, ottobre 15

244 - Federico d'Aragona re di Sicilia, Gerusalemme ecc. concede a Berengario Carafa, cavaliere napoletano e regio maggiordomo e consigliere, ed agli eredi e successori di lui in perpetuo, serbata la prerogativa del sesso e dell'età, la terra di Tolve della provincia di Basilicata, con tutti i diritti ecc., in feudo e col peso dell'adoa1496, novembre 3

245 - Federico re di Sicilia, Gerusalemme ecc. dona al magnanimo uomo Consalvo Ferrandis de Cordoba in feudo, per i servigi resi nella sconfitta dei nemici e ribelli del Regno, ed agli eredi e successori di lui d'ambo i sessi, da lui legittimamente discendenti, la città di Sant'Angelo presso Monte Gargano, la terra di San Giovanni Rotondo, la città di Campo Marano, le terre di Roccavalle, Morrone, Montenegro, Pinella, Torremaggiore, devolute alla regia Corte per la ribellione di Carlo di Sangro1497, marzo 10
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928
246 - Ferdinando re di Castiglia concede a Pietro de Cardona, conte di Golisano, vita durante, l'ufficio di contestabile, vacato per la morte del conte di Caltabellotta, nel regno di Sicilia1497, maggio 5
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928
247 - Federico d'Aragona re di Sicilia, Gerusalemme ecc., concede il regio assenso alla facoltà data con istrumento da Ettore Pignatelli alla sorella Caterina, contessa di Fondi, di disporre di ducati 2.500 sui feudi di Trentola e Giugliano, che la stessa Caterina, riservandosene l'utile domino, aveva donati al detto Ettore1497, maggio 17
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928
248 - Isabella d'Aragona del Balzo, regina di Sicilia, Gerusalemme ecc., conferma a favore del magnifico uomo Berlingiero Carafa la concessione del castello di Tolve, già donatogli da re Federico1497, novembre 2
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928
249 - Isabella d'Aragona del Balzo, regina di Sicilia, Gerusalemme ecc., conferma a favore del magnifico uomo Berlingiero Carafa la concessione del castello di Tolve, già donatogli da re Federico1497, novembre 2
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928
250 - Federico re di Sicilia, Gerusalemme ecc., vende, per il prezzo di ducati 1.500, a favore di Berardino, Giacomello e Bartolomeo Barone ed ai figli ed eredi del fratello di essi, quondam Geronimo Barone, tutti e singoli diritti, introiti e pertinenze della terra di Mesiano1498, giugno 28
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928
251 - Federico re di Sicilia, Gerusalemme ecc., ad istanza del Conte di Sant'Angelo, Leonardo Caracciolo, dopo la morte della figlia di Rinaldo Caracciolo, Isabella, che era andata sposa a Marino Caracciolo, ed aveva lasciato tre figli, Tiberio, Laura e Caterina, poiché il detto conte non poteva avere nelle sue mani l'assenso concesso ai capitoli matrimoniali della detta Isabella, concede il regio assenso particolarmente ad uno dei detti capitoli1498, settembre 1°
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928
252 - Federico re di Sicilia, Gerusalemme ecc. concede il castello di Monteforte, devoluto alla regia Corte per la ribellione di Antonio de Vicariis, a favore di Giacomo Pignatelli1498, settembre 15

04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928
253 - Federico re di Sicilia, Gerusalemme ecc., avendo già concesso alla contessa di Fondi Caterina Pignatelli, durante la vita, e, dopo la morte di lei, al fratello Ettore il castello di Caposele, sito nella provincia di Principato Citra, ordina al commissario deputato di darne ai concessionari il possesso reale, ad ogni loro richiesta, e di far loro prestare il debito giuramento di assicurazione dai vassalli1498, novembre 7
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928
254 - Federico re di Sicilia, Gerusalemme ecc., concede a Berengario Carafa, cavaliere napoletano e maggiordomo e consigliere regio, le terre di Cuccaro e Magliano e loro casali e la giurisdizione criminale e il mero e misto impero dei casali di Laurito, Montano e Massicella e la giurisdizione criminale del Casale del Monte della terra di Cilento; terre, casali e diritti devoluti alla regia Corte per la notoria ribellione di Guglielmo di Sanseverino, conte di Capaccio, e di Antonello di Sanseverino, principe di Salerno1498, novembre 7
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928
255 - Federico re di Sicilia, Gerusalemme ecc., possedendo la terra di Caposele, sito nella provincia di Principato Citra e devoluto alla regia Corte per la ribellione di Luigi de Gesualdo, conte di Consa, lo dona con tutti i diritti ecc., eccetto due feudi, cioè il feudo di "Petra Boare" e "Bonum in ventre" e col mero e misto impero ecc. in feudo e col peso del feudal servizio a Caterina Pignatelli, contessa di Fondi, e ad Ettore Pignatelli, suo fratello ed ai successori, in compenso della terra di Maranola, concessa a Prospero Colonna, e in soddisfazione anche di ducati 2.400, dovuti per frutti della detta terra alla stessa Caterina1498, novembre 7
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928
256 - Federico re di Sicilia, Gerusalemme ecc., possedendo la terra di Caposele, sito nella provincia di Principato Citra e devoluto alla regia Corte per la ribellione di Luigi de Gesualdo, conte di Consa, lo dona con tutti i diritti ecc., eccetto due feudi, cioè il feudo di "Petra Boare" e "Bonum in ventre" e col mero e misto impero ecc. in feudo e col peso del feudal servizio a Caterina Pignatelli, contessa di Fondi, e ad Ettore Pignatelli, suo fratello ed ai successori, in compenso della terra di Maranola, concessa a Prospero Colonna, e in soddisfazione anche di ducati 2.400, dovuti per frutti della detta terra alla stessa Caterina1498, novembre 7
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928
257 - Federico re di Sicilia, Gerusalemme ecc. concede l'assenso alla vendita delle terre di Tauraso e Castelvetere della provincia di Principato Ultra, che Ettore Pignatelli aveva acquistato per ducati 2.000 dal conte di Consa, Luigi de Gesualdo, e alla vendita della terra di Cosano nella stessa provincia, che parimente quegli aveva acquistato per ducati 2.000 dallo stesso conte di Consa, nonostante che già sia stato rispettivamente dato il regio assenso alla prima vendita da re Ferdinando I, e alla seconda da re Ferdinando II durante l'occupazione del Regno compiuta da Carlo re di Francia1498, novembre 25
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928
258 - Re Federico ordina al dottor Paolo de Galiotta, commissario specialmente delegato, che faccia prestare il ligio omaggio e il giuramento di fedeltà a Berlingiero Carafa dagli uomini delle terre e casali già donatigli giusta privilegio di concessione e cioè delle terre di Cuccaro, Magliano e dei casali di Laurino, Montano e Massicella, e del Casale del Monte della terra di Cilento1499, gennaio 16
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928
259 - Caterina Pignatelli, contessa di Fondi e utile signora dei feudi di Trentola e Giugliano, siti nelle vicinanze di Aversa, concede a Minichello Cacciapoto, vassallo del detto feudo di Giugliano, ed ai di lui figli ed eredi legittimi in feudo due moggia di terra, site nel luogo detto "ad Campum" col peso di tarì 3 annui, da pagarsi nella festa di Santa Maria di agosto, e con la condizione di non poterlo vendere o in qualsivoglia modo obbligare1499 mar. 12
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928
260 - Federico re di Sicilia, Gerusalemme ecc. conferma a favore di Caterina Pignatelli, di Ettore Pignatelli, fratello di lei, e degli eredi e successori di lui, in perpetuo, la baronia di Trentola e il feudo di Giugliano con tutti i diritii, col mero e misto impero, e con la giurisdizione criminale, civile e mista nelle prime cause, e per maggior grazia concede l'uso e l'esercizio delle quattro lettere arbitrarie sulla baronia e sul feudo innanzi detti1500, settembre 26
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928
261 - Luigi re di Francia, Napoli, Gerusalemme ecc. conferma a favore di Berengario Carafa il possesso delle terre e dei feudi che possedeva nel Regno di Napoli1501, marzo
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928
262 - Luigi re di Francia, Napoli e Gerusalemme ecc. (Francorum, Neapolis et Ierusalem rex, dux Mediolani), a richiesta di Caterina Pignatelli, contessa di Fondi, di Ettore Pignatelli e di Fabrizio Pignatelli, priore di Barletta dell'ordine di San Giovanni di Gerusalemme, fratelli, concede loro l'indulto per il delitto di ribellione commesso contro il defunto re Carlo VIII e contro lui1501, marzo
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928
263 - Luigi re di Francia, Napoli e Gerusalemme ecc. conferma a favore di Caterina e Ettore Pignatelli la terra di Maranola, che era stata lasciata in testamento da Onorato Caetani alla detta Caterina e, dopo la morte di lei, al nipote Onorato Caetani, duca di Traetto, che ne aveva poi donato ogni diritto al detto Ettore1501, marzo
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928
264 - Luigi re di Francia ecc. ordina ai consiglieri del Regio Consiglio che, ove loro risulti il diritto spettante a Caterina e Ettore Pignatelli sulla terra di Maranola, provvedano perché Onorato Caetani, duca di Traetto, ne restituisca il possesso e i frutti indebitamente da lui riscossi1501, marzo 23
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928
265 - Federico re di Sicilia, Gerusalemme ecc. concede il regio assenso all'istrumento col quale Onorato Caetani, duca di Traetto, accetta e ratifica la concessione e la donazione che negli anni precedenti aveva compiuta a favore di Ettore Pignatelli, circa i diritti che aveva sulla terra di Maranola, sita in provincia di Terra di Lavoro1501, giugno 2


04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928
266 - Federico re di Sicilia ecc. vende a favore di Ettore Pignatelli, per il prezzo di ducati 15.000 le terre di Borrello, Rosarno e Mesiano, Monteleone con gli uffici della bagliva e mastrodattia, la torre di Bivona, la terra di Cinquefrondi con il feudo di Morbogallico1501, giugno 8


04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928
267 - Federico re di Sicilia ecc. vende a favore di Ettore Pignatelli, per il prezzo di ducati 15.000 le terre di Borrello, Rosarno e Mesiano, Monteleone con gli uffici della bagliva e mastrodattia, la torre di Bivona, la terra di Cinquefrondi con il feudo di Morbogallico1501, giugno 8
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928
268 - Federico re di Sicilia ecc., dopo avere a chiarimento del precedente privilegio dichiarato che l'espressione "sub titulo gubernationis" nella vendita di Monteleone era stata apposta per una temporanea necessità, cioè per il dubbio che gli uomini di quella terra opponessero riluttanza o contraddizione, aggiunge che doveva intendersi venduta libera, in proprietà e utile dominio, e ordina che per mezzo del tesoriere o del regio uditore di quella provincia gli si faccia prestare il giuramento e il ligio omaggio, secondo il costume dei baroni1502, giugno 8
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928
269 - Federico re di Sicilia ecc., dopo avere a chiarimento del precedente privilegio dichiarato che l'espressione "sub titulo gubernationis" nella vendita di Monteleone era stata apposta per una temporanea necessità, cioè per il dubbio che gli uomini di quella terra opponessero riluttanza o contraddizione, aggiunge che doveva intendersi venduta libera, in proprietà e utile dominio, e ordina che per mezzo del tesoriere o del regio uditore di quella provincia gli si faccia prestare il giuramento e il ligio omaggio, secondo il costume dei baroni1501, giugno 8
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270 - Federico re di Sicilia, Gerusalemme ecc. vende a favore di Leonardo Caracciolo conte di Sant'Angelo, per il prezzo di ducati 22.000 la città di Lavello, della provincia di Basilicata, e la città di Minervino della provincia di Bari con tutti i diritti, il mero e misto impero, la cognizione delle prime e seconde cause, le quattro lettere arbitrarie ecc., in perpetuo, solo riservandosi i diritti del supremo dominio e il servizio militare1501, giugno 8
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271 - Federico re di Sicilia, Gerusalemme ecc. vende a favore di Leonardo Caracciolo conte di Sant'Angelo, per il prezzo di ducati 22.000 la città di Lavello, della provincia di Basilicata, e la città di Minervino della provincia di Bari con tutti i diritti, il mero e misto impero, la cognizione delle prime e seconde cause, le quattro lettere arbitrarie ecc., in perpetuo, solo riservandosi i diritti del supremo dominio e il servizio militare1501, giugno 8
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272 - Federico e di Sicilia, Gerusalemme ecc. ordina al magnfico Gio. Antonio Candida, speciale commissario delegato, di recarsi personalmente nelle città di Lavello e Minervino e far prestare a Leonardo Caracciolo dai vassalli il giuramento di assicurazione, giusta la consuetudine del Regno1501, giugno 9

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273 - Federico re di Sicilia, Gerusalemme ecc., per i servigi resi in pace e in guerra a Ferdinando I, Alfonso II e Ferdinando II da Ettore Pignatelli, lo crea conte di Borrello1501, giugno 11
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274 - Federico re di Sicilia, Gerusalemme ecc. ordina al tesoriere di Calabria Ulteriore che subito, recatosi nelle terre di Borrello, Rosarno e Misiano, faccia prestare ad Ettore Pignatelli il giuramento di assicurazione dai vassalli, e poi dallo stesso Ettore il ligio omaggio1501, giugno 13
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275 - Luigi re di Francia, Napoli ecc. conferma a favore di Ettore Pignatelli le terre di Taurasi, Locosano e Castelvetere, site nella provincia di Principato Ultra, vendutegli da Luise de Gesualdo, conte di Conza1502, marzo
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276 - Luigi re di Francia, Napoli ecc. nomina il conte di Borrello Ettore Pignatelli suo consigliere e ciambellano ordinario con tutti gli onori, prerogative, franchige, stipendi ecc.1502, aprile 16
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277 - Ferdinando d'Aragona, duca di Calabria, figlio di re Federico, conferma a favore di Berlingiero Carafa la terra di Tolve, sita in Basilicata, e rinuncia ad ogni azione, ragione ecc. che sulla detta terra possa spettargli per diritto paterno o materno1502, aprile 22

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280 - Ferdinando re di Castiglia, Aragona ecc., a richiesta di Giovanni Vincenzo Tagliavia, conferma il privilegio già concesso, a favore dell'avo di lui Nino Tagliavia, il 2 dicembre 1467, dal vicerè del Regno di Sicilia, circa l'ampliazione del mero e misto impero e della giurisdizione della baronia di Castelvetrano1502 ott. 26
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281 - Contiene lo stesso privilegio del documento precedente, relativo alla baronia di Castelvetrano1502 ott. 26
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282 - Giovanni Ruffo conte di Sinopoli e Borrello, volendo far costruire nella chiesa di Santa Maria dell'ordine dei Minori di Borrello un altare con l'immagine di Santa Maria de lo Pilero e farvi celebrare due messe la settimana, cioè il mercoledì e il sabato, dona al detto al detto altare alcune terre site nel tenimento di Borrello1504 mar. 11
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283 - Il vicerè Consalvo Ferrandes de Cordova, ad istanza di Francesco de Castro-episcopale, comunemente detto Bisbal, gli conferma la concessione delle terre di Briatico, San Calogero e Calimera, e il diritto di scannaggio nella città di Lecce, giusta i privilegi rilasciatigli dai re di casa d'Aragona, e presta l'assenso all'obbligazione dei feudali per la dote della di lui moglie Caterina Saracena1504, giugno 14
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284 - Ferdinando re d'Aragona, Sicilia al di qua e al di là del Faro, Gerusalemme ecc. dichiara e comanda che sia conservato e mantenuto nel possesso di terre e altri beni legittimamente posseduti per compravendita o altri titoli nel Regno di Sicilia al di qua del Faro, Berlingiero Carafa, che, già occupato nei servigi di re Federico di felice memoria, dimorava allora nella Gallia, presso la serenissima Isabella, vedova del detto re Federico.1505, febbraio 12








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285 - Ferdinando re d'Aragona, Sicilia, Gerusalemme ecc. conferma a Berengario Carafa le concessioni delle terre di Novi, Ioio, Cuccaro, Magliano (Principato Citra), Tolve (Basilicata) e del mero e misto impero dei casali di San Mauro e Monte Cicerano (Principato Citra), del mulino di Formello e di un territorio sito alla grotta di Poggioreale, in Napoli1505, giugno 22
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286 - Contiene lo stesso privilegio del documento precedente, relativo alla conferma delle concessioni a Berengario Carafa1505, giugno 22
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287 - Ferdinando re d'Aragona, Sicilia, Gerusalemme ecc., ad istanza di Caterina Pignatelli, contessa di Fondi, la quale, dopo aver donato al fratello Ettore una parte del feudo del casale di Giugliano e di Trentola, aveva poi revocata la donazione, essendo il donatario venuto meno ai patti, ed aveva istituito suo erede universale Camillo Pignatelli, suo nipote, conferma l'istituzione di erede e la relativa donazione1505, settembre 5
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288 - Ferdinando re d'Aragona, Sicilia, Gerusalemme ecc. concede ad Alessandro de Costanzo il castello di Belvedere in Terra di Lavoro, col mero e misto impero, la potestà della spada e con tutti gli altri diritti, in feudo e col peso dell'adoa.1505, settembre 22
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289 - Isabella d'Aragona Sforza Visconti, duchessa di Milano ecc. e signora di Borrello dispone che a Nicola Antonio Protospataro siano restituiti tutti i beni che dal conte di Sinopoli Giovanni Ruffo, con processo formato per delitto di ribellione alla Maestà Cattolica, gli erano stati confiscati, poi erano passati al detto conte, in compenso di alcuni "danni" subiti, e da ultimo, in parte, allo spagnolo Giovanni Cabrero1506, aprile 27
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290 - Ferdinando re d'Aragona, Sicilia, Gerusalemme ecc., in base ad un articolo del trattato conchiuso col Re di Francia, concernente la restituzione dei beni ai principi, baroni e signori che avevano preso le parti di questo re, ordina che il duca di Traetto Onorato Caetani sia reintegrato in tutto il suo stato, eccetto che nella terra di Maranola, che apparteneva a Caterina Pignatelli e, dopo la morte di lei, doveva passare al fratello Ettore Pignatelli1506 apr. 27
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291 - Re Ferdinando detto il Cattolico conferma il possesso di Maranola a favore di Caterina Pignatelli, e dopo la morte di lei, a favore del fratello Ettore1506, maggio 7
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292 - Re Ferdinando detto il Cattolico, in correlazione col privilegio del 27 aprile conferma al duca di Traetto il suo stato, cioè la terra di Traetto col titolo di ducato, la città di Fondi col titolo di contea, le terre di Castelforte, Fratte, Spigno, Castellonorato, Castelnuovo, Suio, Itri, Sperlonga, Monticello, Lenola, Pastina, Campodimele, Piedimonte e i feudi di Sant'Ambrise e Acquaviva.1506, maggio 7


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293 - Re Ferdinando detto il Cattolico conferma al cardinale Giorgio de Ambasia la contea di Sarno e dichiara di averla concessa con tutte le pertinenze e specialmente col casale di Striano e il territorio della Longola, con quello del Gaudo, col castello diruto di Belvedere e con la masseria di Quarto.1506, maggio 14
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294 - Re Ferdinando detto il Cattolico conferma ad Ettore Pignatelli, conte di Borrello, la concessione, contenuta nei privilegi di re Federico d'Aragona, delle terre di Monteleone, Borrello, Rosarno e altre, gli concede il titolo di conte sulla terra di Monteleone e revoca ogni altra concessione avvenuta in favore di altri1506, maggio 16
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295 - Re Ferdinando detto il Cattolico conferma ad Ettore Pignatelli, conte di Monteleone il possesso delle terre di Taurasi, Castelvetere e Locosano in Principato Ultra1506, maggio 16
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296 - Re Ferdinando detto il Cattolico conferma ad Ettore Pignatelli, conte di Monteleone, gli uffici, già concessigli da re Ferdinando II e re Federico d'Aragona, della mastrodattia e della giudicatura di Barletta, della mastrodattia di Trani e delle misure del sale della dogana di Napoli1506 mag. 16
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297 - Re Ferdinando detto il Cattolico dona ad Onorato Caetani, duca di Traetto e conte di Fondi, ed ai suoi eredi e successori la città di Altamura col titolo di principe e le terre di Montepeloso, Minervino e Grottola, con tutte le pertinenze, il mero e misto impero ecc1506, dicembre 21,
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298 - Re Ferdinando detto il Cattolico, confermando il privilegio del 16 maggio, ordina al regio consigliere Ugone de Moncada, governatore generale, e al dottor Bernardino Galiota, uditore, nelle province di Calabria, di dare ad Ettore Pignatelli od al suo procuratore il possesso delle terre di Monteleone, Borrello, Rosarno e Mesiano, coi beni reintegrati e specialmente con quelli che erano appartenuti a Giacomello e Bernardino Barone1506, dicembre 23, ind. X
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299 - Re Ferdinando detto il Cattolico presta l'assenso all'atto col quale Onorato Caetani, duca di Traetto e conte di Fondi, aveva donato a Caterina Pignatelli la città di Mottola in Terra d'Otranto, col vincolo di successione a favore di Ettore Pignatelli dopo la morte di lei e in adempimento del legato col quale Onorato Caetani duca di Fondi aveva disposto che, nel caso che le rendite della terra di Maranola non raggiungessero i ducati 600 annui, dovesse il detto duca supplire con altri redditi fino alla concorrenza della detta somma1507, gennaio 14
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300 - Re Ferdinando detto il Cattolico presta l'assenso a tutte le cessioni, rinunce ecc. che possano stipularsi a favore di Ettore Pignatelli, conte di Monteleone, sulle terre di Monteleone, Borrello, Rosarno, Mesiano e Cinquefrondi1507, febbraio 20
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301 - Il vicerè Giovanni d'Aragona presta il regio assenso all'obbligazione di beni feudali di Giacomo Maria Caetani d'Aragona, conte di Morcone per la dote di ducati 6.000, costituita da Ettore Pignatelli per la figlia Costanza, sposa del detto Giacomo Maria1507, febbraio 24
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302 - Re Ferdinando detto il Cattolico conferma a Francesco de Castro Bisbal le terre di Briatico, San Calogero e Calimera, che già possedeva per privilegi concessigli da re Ferdinando II d'Aragona e da altri re, nonché il diritto di scannaggio della città di Lecce, con l'obbligazione dei beni feudali per la dote di Caterina Saracena, giusta il privilegio del vicerè Consalvo Ferrandes de Cordova, del 14 giugno 15041507, febbraio 26
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303 - Re Ferdinando detto il Cattolico presta l'assenso alla vendita da farsi da Bernardino Sanseverino, principe di Bisignano, a favore di Ettore Pignatelli, conte di Monteleone, del feudo di Sancta Venera, sito nel territorio di Monteleone, con la tonnara e tutti i diritti, redditi, ragioni ed azioni1507, marzo 6
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304 - Re Ferdinando detto il Cattolico presta l'assenso in primo luogo alla cessione da farsi da Bernardino e Giacomello Barone di Mesiano e loro nipoti a favore del conte di Monteleone Ettore Pignatelli sui diritti spettanti al barone della terra di Mesiano1507, marzo 27
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305 - Re Ferdinando detto il Cattolico presta l'assenso all'atto col quale Bernardo Caracciolo aveva venduto per ducati 2.500 a Bernardino Sanseverino, principe di Bisignano, il feudo e la tonnara di Sancta Venera, che già aveva acquistati da Girolamo Sanseverino, padre di Bernardino1507, marzo 27
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306 - Re Ferdinando detto il Cattolico ordina al dottor Cristoforo Lupo, commissario specialmente delegato, di far prestare alla contessa di Fondi Caterina Pignatelli ed al fratello di lei, Ettore Pignatelli, conte di Monteleone, il giuramento di assicurazione dagli uomini e vassalli della città di Mottola, in Terra d'Otranto1507, aprile 10
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307 - Re Ferdinando detto il Cattolico vende per ducati 6.000 d'oro a Carlo d'Aragona ed agli eredi e successori di lui tutta la giurisdizione criminale e il mero e misto impero e il relativo esercizio, col patto del riscatto, nella baronia di Avola e Terranova1507, maggio 11
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308 - Re Ferdinando detto il Cattolico, avendo il duca di Traetto donato la terra di Mottola a Caterina ed Ettore Pignatelli con la riserva del dippiù che la detta terra potesse rendere annualmente oltre i 350 ducati, presta l'assenso alla vendita anche del dippiù a favore dei donatori1507, maggio 27
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309 - Re Ferdinando detto il Cattolico presta l'assenso all'obbligazione dei beni feudali di Ettore Pignatelli per la dote di ducati 4.000 e l'antefatto di ducati 1.500, pattuiti per il matrimonio di lui con Ippolita di Gesualdo, sorella del conte di Consa1507, maggio 30
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310 - Re Ferdinando detto il Cattolico conferma a Caterina Pignatelli, vita di lei durante, e, dopo la sua morte, al fratello Ettore la baronia di Trentola e il feudo di Giugliano con tutti i diritti, le ragioni ecc.1507, maggio 30
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311 - Re Ferdinando detto il Cattolico presta l'assenso alla concordia e transazione da stipularsi tra Ferrante Consalvo Curiale del fu Raimondo e il conte Ettore Pignatelli, per la quale la terra di Cinquefrondi e il feudo di Morbogallico, sarebbero rimasti in dominio del detto Ferrante, riservandosi al conte Ettore la cognizione delle seconde cause e la facoltà di commutare le pene da corporali in pecuniarie, e il riconoscimento di diretto dominio feudale e un'annua prestazione.1507, maggio 30
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312 - Re Ferdinando detto il Cattolico presta l'assenso all'istrumento, da stipularsi, col quale Caterina ed Ettore Pignatelli avrebbero ceduto la città di Mottola della provincia di Terra d'Otranto a Giovanni Tommaso Calatayu, e questi avrebbe dato in cambio ad Ettore la terra di Mottafilocastro, Ioppolo e il casale di Cuccorino, in provincia di Calabria, e reciprocamente con tutti i rispettivi diritti, il mero e misto impero ecc.1507, maggio 31

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313 - Re Ferdinando detto il Cattolico presta l'assenso all'istrumento, da stipularsi, col quale Caterina ed Ettore Pignatelli avrebbero ceduto la città di Mottola della provincia di Terra d'Otranto a Giovanni Tommaso Calatayu, e questi avrebbe dato in cambio ad Ettore la terra di Mottafilocastro, Ioppolo e il casale di Cuccorino, in provincia di Calabria, e reciprocamente con tutti i rispettivi diritti, il mero e misto impero ecc.1507, maggio 31
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314 - Re Ferdinando detto il Cattolico ordina al commissario particolarmente delegato di far prestare ad Ettore Pignatelli il giuramento di assicurazione dagli uomini e vassalli delle terre di Mottafilocastro, Ioppolo e del casale di Cuccorino1507, giugno 2
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315 - Re Ferdinando detto il Cattolico nomina Ettore Pignatelli scrivano di razione della Real Casa nel Regno di Sicilia al di qua del Faro e revisore della Camera della Sommaria con la provvisione annua di ducati 600 e con tutte le preminenze, autorità, privilegi ecc.1507, giugno 7
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316 - Il vicerè Giovanni d'Aragona, conte di Ripacorsa, presta il regio assenso a che Antonia Strignaria, di Napoli, figlia del fu Massimo, venda ad Antonio Lippo, di Catanzaro, il feudo di Pizinga, sito nella baronia di Castelmenardo presso Rocca d'Angitola, in Calabria Ulteriore1507, giugno 10
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317 - Il vicerè Conte di Ripacorsa presta il regio assenso alla donazione di ducati 500 annui, che Ettore Pignatelli intende compiere a favore della sorella Caterina, vita di lei durante, sugli introiti del suo stato, dei beni burgensatici e feudali1507, giugno 23
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318 - Re Ferdinando detto il Cattolico dona al regio consigliere Giovanni Cabrero ed agli eredi e successori di lui in perpetuo ducati 500 d'oro annui, sui diritti delle salme, delle dogane e dei fondaci del sale di tutto il Regno di Sicilia di qua del Faro.1507, ottobre 1°
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319 - Il vicerè Conte di Ripacorsa presta il regio assenso alla transazione da stipularsi dal conte di Monteleone Ettore Pignatelli con taluni i quali pretendevano aver diritto sulla città di Mottola, in Terra d'Otranto, e sulle terre di Filocastro e sul casale di Cuccorino, in Calabria Ulteriore1508, gennaio 3
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320 - Il vicerè di Sicilia rilascia lettera esecutoriale relativa alla seguente regia provvisione. Re Ferdinando, va a Napoli, in data del 29 aprile 1507, ordina al vicerè Raimondo de Cardona di revocare, senza forma di giudizio, il privilegio col quale Antonio Ponte con inganno aveva ottenuto di erigere in feudo un territorio detto "li Bigini", sito nella baronia e giurisdizione di Castelvetrano1508, febbraio 27
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321 - Il Pretore e i Giudici concedono a Carlo d'Aragona il privilegio della cittadinanza di Palermo, avendovi egli dimorato per oltre cinque anni ed avendo condotto in moglie una cittadina originaria di detta città1508, aprile 4
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322 - Il Principe di Bisignano Berardino Sanseverino conferma il privilegio del 12 dicembre 1499, col quale aveva concesso al dottor Galieno de Canusio, di Senise, in perpetuo ed in burgensatico, un territorio sito nelle pertinenze di Senise, nella contrada chiamata Piano di San Vito e Pantaro, riservandosi solo l'annuo censo di una libbra di cera.1508, aprile 25
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323 - Il vicerè Giovanni d'Aragona, conte di Ripacorsa, concede il regio assenso all'obbligazione dei beni feudali di Alfonso Sanseverino per ducati 2.000, che questi aveva ricevuti come prima paga della dote della sposa Maria Diaz Garlon, figlia del Conte di Alife.1508, luglio 5
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324 - Francesco de Castro Bisbal, signore della baronia di Briatico, Calimera ecc., considerando le sue obbligazioni verso la moglie Caterina Saracena, le dona il feudo di Cessaniti, sito nelle pertinenze della Terra di Briatico, in perpetuo e sotto il peso del servizio feudale.1508, luglio 24
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325 - Re Ferdinando detto il Cattolico avendo confermato la concessione delle terre di Monteleone, Borrello, Rosarno, Mesiano, Filocastro e Ioppolo e del casale di Cuccorino della provincia di Calabria Ultra a favore del conte di Monteleone Ettore Pignatelli, dichiara e comanda che anche i possessori di feudi e beni feudali separati debbano pagare l'adoa ed il relevio e chiedere l'investitura al detto conte ed agli eredi e successori di lui in perpetuo.1508 nov. 30
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326 - Contiene lo stesso privilegio del documento precedente, relativo ai possessori di feudi e beni feudali separati, siti nei distretti di Monteleone ecc.1508, novembre 30
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327 - Contiene lo stesso privilegio del documento precedente, relativo ai possessori di feudi e beni feudali separati, siti nei distretti di Monteleone ecc.1508, novembre 30
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328 - Re Ferdinando detto il Cattolico, avendo già concesso ad Ettore Pignatelli la terra di Monteleone, col titolo di contea, e la contea di Borrello ed altre terre e luoghi e specialmente la terra di Mesiano coi beni che erano appartenuti a Bernardino e Giacomello Barone, con le clausole inserite nel privilegio del 16 maggio 1506, conferma ed approva la rinuncia di ogni diritto e cessione che, per maggior cautela, il detto conte aveva ottenuto dai nominati Bernardino e Giacomello1508, novembre 30
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329 - Il vicerè Giovanni d'Aragona presta il regio assenso alla rinuncia e donazione che intendeva compiere Covella del Balzo, figlia primogenita di Isotta del Balzo e moglie di Giov.Vincenzo Carafa, marchese di Montesarchio, sui diritti che in qualsiasi modo le competevano sulla terra di Tolve, a favore di Berengario Carafa e dei suoi eredi e successori in perpetuo.1509, maggio 19
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330 - Il vicerè Giovanni d'Aragona presta il regio assenso ai capitoli stipulati per il matrimonio da contrarre tra Camillo Pignatelli, figlio del Conte di Monteleone, e Giulia Carafa, figlia di Berengario, che nei capitoli, inseriti nel diploma, aveva promesso la dote di ducati 10.000, e cioè per ducati 6.000 le terre di Ioio e Novi con tutti i diritti, e le terre di Cuccaro e Magliano, in Principato Citra, e la giurisdizione criminale del casale di San Mauro e i diritti criminali di Monte Cicerale, e per i restanti ducati 4.000 la terra di Tolve.1509 mag. 26

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331 - Il vicerè Giovanni d'Aragona presta il regio assenso ai capitoli stipulati per il matrimonio da contrarre tra Camillo Pignatelli, figlio del Conte di Monteleone, e Giulia Carafa, figlia di Berengario, che nei capitoli, inseriti nel diploma, aveva promesso la dote di ducati 10.000, e cioè per ducati 6.000 le terre di Ioio e Novi con tutti i diritti, e le terre di Cuccaro e Magliano, in Principato Citra, e la giurisdizione criminale del casale di San Mauro e i diritti criminali di Monte Cicerale, e per i restanti ducati 4.000 la terra di Tolve.1509 mag. 26

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332 - Il vicerè Giovanni d'Aragona presta il regio assenso ai capitoli stipulati per il matrimonio da contrarre tra Camillo Pignatelli, figlio del Conte di Monteleone, e Giulia Carafa, figlia di Berengario, che nei capitoli, inseriti nel diploma, aveva promesso la dote di ducati 10.000, e cioè per ducati 6.000 le terre di Ioio e Novi con tutti i diritti, e le terre di Cuccaro e Magliano, in Principato Citra, e la giurisdizione criminale del casale di San Mauro e i diritti criminali di Monte Cicerale, e per i restanti ducati 4.000 la terra di Tolve.1506 mag. 26

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333 - Il vicerè Conte di Ripacorsa, a richiesta di Ettore Pignatelli, che col figlio Camillo possedeva le terre di Ioio, Novi, Cuccaro, Magliano, San Mauro, Massicella e la giurisdizione criminale di Monte Cicerale, presta il regio assenso alle rinuncie che i pretendenti alcun diritto su di esse vogliano farne a favore dei nominati Ettore e Camillo.1509 lug. 20

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334 - Re Ferdinando detto il Cattolico, vacando l'ufficio di Maestro Portolano del Regno della Sicilia Ulteriore per la morte di Francesco Patella, elegge a tale ufficio il conte di Camarata don Federico Patella con la provvisione di 300 once annue e col diritto di riscossione di 4 grana per l'estrazione di ogni salma di vettovaglie1509 set. 15

335 - Il Vicerè ordina al governatore di Calabria che, nonostante la proibizione generale, permetta al Conte di Monteleone di far fabbricare e fortificare le sue castella e particolarmente quelle di Monteleone e Bivona1509 set. 25 

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336 - Re Ferdinando detto il Cattolico presta l'assenso alla transazione con la quale Ettore Pignatelli rinuncia, a favore di Ferdinando Consalvo Curiale, ad ogni diritto sulla terra di Cinquefrondi e sul feudo di Morbogallico, e il detto Ferdinando gli promette di dare annualmente, in riconoscimento del diritto di superiorità, un paio di sonagli e di pagare l'adoa quando sia generalmente indetta nel Regno, ed il relevio in caso di morte1510 ago. 31 
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337 - Il vicerè Raimondo de Cardona, ad istanza dei coniugi Camillo Pignatelli e Giulia Carafa, figlia di Berengario, presta l'assenso regio alla rinuncia che Isotta del Balzo, marchesa del Vasto, intende compiere a favore dei detti coniugi e loro eredi, sui diritti che possano competerle sulla terra di Tolve, in Basilicata1510, ottobre 5 
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338 - Ferdinando re d'Aragona, Sicilia citra et ultra ecc., avendo già confermato ad Ettore Pignatelli la concessione delle terre di Monteleone, Borrello, Rosarno e Mesiano con privilegio del 16 maggio 1506, dichiara e ordina, ad istanza dello stesso Ettore, che tutti i feudatari e suffeudatari che tengano feudi o beni feudali in dette contee, baronie ecc. direttamente (in capite) dalla regia Corte, anche se siano annotati nei quinternioni e comunque segregati e separati dalle contee e baronie innanzi dette, debbano riconoscere Ettore Pignatelli e suoi eredi e successori come loro immediati signori e pagarne loro l'adoa, e chiederne, ove occorra, le lettere d'investitura1510, ottobre 28 
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339 - Contiene lo stesso privilegio del documento precedente, relativo ai feudi e suffeudi compresi nelle contee e baronie di Monteleone, Borrello, Rosarno e Mesiano.1510, ottobre 28 
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928 
340 - Duplicato del documento precedente, relativo ai feudi e suffeudi compresi nelle contee e baronie di Monteleone, Borrello, Rosarno e Mesiano1510, ottobre 28 
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341 - Il vicerè Raimondo de Cardona ordina al regio commissario Ettore Bruno di fare prestare il giuramento di assicurazione dagli uomini e vassalli del casale di Stio, delle pertinenze di Magliano, in provincia di Principato Citeriore, ad Angelo de Laudisiis, di Monte Corvino, al quale il casale era stato concesso da Berengario Carafa1510 nov. 18 
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342 - Pietro di Siracusa, nella qualità di balio e tutore di Antonia Concessa d'Aragona, figlia unigenita del fu Carlo d'Aragona, barone di Avola e Terranova o Eraclea, presta, per le dette terre, il debito giuramento di fedeltà e vassallaggio nelle mani del vicerè, che lo riceve in nome e parte di re Ferdinando ecc1513, giugno 15 

343 - Re Ferdinando, il Cattolico, considerando i meriti del conte di Monteleone Ettore Pignatelli, il quale, fra l'altro, aveva partecipato alla spedizione portata contro i Francesi, che invadevano lo Stato Romano, e valorosamente aveva combattuto nella battaglia di Ravenna, concede a lui ed ai suoi eredi e successori, in feudo immediate et in capite e col peso dell'adoa, ducati annui 200, sugli introiti del fondaco della gabella nuova e terziaria del ferro e degli altri diritti che si riscuotevano nel caricatoio di Bivona1513 lug. 01 

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344 - Re Ferdinando, il Cattolico, considerando che il conte di Monteleone Ettore Pignatelli, al quale già aveva conferito l'ufficio di scrivano di razione nel Regno di Sicilia al di qua del Faro, era occupato in altri affari, addetto da un anno presso il Real Trono, lo conferisce pure al fratello di lui Fabrizio, dell'ordine di San Giovanni di Gerusalemme, priore di Barletta, con gli stessi onori, privilegi, stipendio ecc., così che l'uno e l'altro lo esercitino solidalmente e, dopo la morte di uno, rimanga integralmente all'altro.1514, maggio 7 
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345 - Re Ferdinando, il Cattolico, avendo il conte di Monteleone Ettore Pignatelli esposto che molte persone, secolari ed ecclesiastiche, avevano illecitamente occupato più e diversi beni e diritti feudali della terra di Monteleone e del feudo di Santa Venera e delle terre di Borrello, Rosarno, Mesiano, Filocastro, Ioppolo, site in Calabria, ordina ai dottori in legge e uditori delle province di Calabria di procedere alla reintegrazione dei beni indebitamente occupati1514 mag. 07 
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346 - Duplicato del documento precedente, relativo a Monteleone, Santa Venera, Borrello, Rosarno, Mesiano, Filocastro e Ioppolo1514, maggio 7 
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347 - Il vicerè Bernardo de Villamari, conte di Capaccio, ammiraglio e capitano generale dell'esercito marittimo, presta il regio assenso all'obbligazione alla quale il conte di Palena Gio. Francesco de Capua aveva sottoposti i suoi beni feudali per la dote di ducati 6.000 e per la terziaria di ducati 2.000, costituiti a favore della moglie Isabella Pignatelli, figlia di Ettore conte di Monteleone1515 gen. 04 
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348 - Il vicerè Bernardo de Villamari presta il regio assenso all'obbligazione alla quale Ettore Pignatelli, conte di Monteleone, aveva sottoposti i suoi beni feudali per il mutuo di ducati 3.000 contratto col genero Giovanni Francesco de Capua, conte di Palena1515 gen. 04 
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349 - Il vicerè Bernardo de Villamari presta il regio assenso tanto alla cessione, da stipularsi, del castello di Belvedere, sito in provincia di Terra di Lavoro, da parte di Alessandro de Costanzo, nobile napoletano, il quale lo possedeva in feudo, quanto alla cessione, pure da stipularsi, di diritti e ragioni spettanti ai coniugi Troilo de Spes e Troiana de Costanzo, genero e figlia di Alessandro, a favore del conte di Monteleone, Ettore Pignatelli.1515 gen. 20 
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928 
350 - Re Ferdinando il Cattolico concede a vita a Gabriele Barone, decretorum doctori, l'ufficio di commissario generale ed esattore dei diritti fiscali nella provincia di Terra di Lavoro e Contado di Molise, vacato per la morte di Giacomo Torrelles1515 nov. 04 
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928 
351 - Il vicerè Raimondo de Cardona presta il regio assenso alla cessione e donazione che Giovan Battista de Piccolomini, marchese d'Iliceto, quale cessionario di Francesca de Marzano, e la stessa Francesca intendevano compiere di ogni diritto e ragione sulle terre di Mesiano, Motta Filocasrto e Ioppolo, in Calabria, e sulle terre di Ioio e Novi e sulla giurisdizione criminale di San Mauro, in Principato Citeriore, a favore di Ettore Pignatelli e del suo primogenito Camillo.1515 dic. 20 

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352 - Giovanna regina di Castiglia, Aragona, dell'una e dell'altra Sicilia, anche in nome del figlio Carlo, conferma ad Ettore Pignatelli, conte di Monteleone, ed al fratello Fabrizio il privilegio Reale del 7 maggio 1514, relativo all'ufficio di scrivano di razione.1516 lug. 29 


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353 - Giovanni de Fazio, quale procuratore di Giovanni Vincenzo Tagliavia, possessore delle terre di Castelvetrano e Pietra Belice e nonché di Borgo Mellusio, presta, nelle mani del Presidente del Regno di Sicilia, Giovanni de Luna conte di Caltabellotta, per l'investitura delle baronie e delle terre possedute dal suo principale, il giuramento e l'omaggio che, dopo la morte di re Ferdinando, il Cattolico, era da prestarsi ai nuovi sovrani Giovanna e Carlo, suo figlio.1517 gen. 19 
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928 
354 - Giovanni de Fazio, quale procuratore di Giovanni Vincenzo Tagliavia, possessore delle terre di Castelvetrano e Pietra Belice e nonché di Borgo Mellusio, presta, nelle mani del Presidente del Regno di Sicilia, Giovanni de Luna conte di Caltabellotta, per l'investitura delle baronie e delle terre possedute dal suo principale, il giuramento e l'omaggio che, dopo la morte di re Ferdinando, il Cattolico, era da prestarsi ai nuovi sovrani Giovanna e Carlo, suo figlio.1517 gen. 19 
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928 

355 - Re Carlo, associato alla regina madre Giovanna, nomina il conte di Monteleone Ettore Pignatelli capitano e luogotenente generale del Regno della Sicilia Ulteriore.1517, febbraio 22 

356 - Giovanna regina e il figlio Carlo, re di Castiglia, Aragona ecc. confermano al conte di Monteleone Ettore Pignatelli tutti i privilegi dei loro predecessori, concernenti particolarmente le concessioni urgenti: la terra di Monteleone col titolo di contea, con il castello, il porto e la dogana di Bivona, la riscossione di annui ducati 200 sui diritti della gabella nuova e della terziaria del ferro, che si esigono nel caricatoio di Bivona, la terra di Borrello col titolo di contea, le terre di Rosarno, Mesiano, Mottafilocastro, Ioppolo, il casale di Cuccorino, il feudo di Santa Venera, la terra di Cinquefrondi col feudo di Morbogallico e, nella provincia di Terra di Lavoro, la baronia di Trentola, il feudo di Giugliano e il castello di Belvedere, abitato.1517, giugno 20 

357 - Giovanna regina e il figlio Carlo, re di Castiglia, Aragona ecc. confermano al conte di Monteleone Ettore Pignatelli tutti i privilegi dei loro predecessori, concernenti particolarmente le concessioni urgenti: la terra di Monteleone col titolo di contea, con il castello, il porto e la dogana di Bivona, la riscossione di annui ducati 200 sui diritti della gabella nuova e della terziaria del ferro, che si esigono nel caricatoio di Bivona, la terra di Borrello col titolo di contea, le terre di Rosarno, Mesiano, Mottafilocastro, Ioppolo, il casale di Cuccorino, il feudo di Santa Venera, la terra di Cinquefrondi col feudo di Morbogallico e, nella provincia di Terra di Lavoro, la baronia di Trentola, il feudo di Giugliano e il castello di Belvedere, abitato.1517, giugno 20 

358 - Giovanna regina e il figlio Carlo, re di Castiglia, Aragona ecc. confermano al conte di Monteleone Ettore Pignatelli tutti i privilegi dei loro predecessori, concernenti particolarmente le concessioni urgenti: la terra di Monteleone col titolo di contea, con il castello, il porto e la dogana di Bivona, la riscossione di annui ducati 200 sui diritti della gabella nuova e della terziaria del ferro, che si esigono nel caricatoio di Bivona, la terra di Borrello col titolo di contea, le terre di Rosarno, Mesiano, Mottafilocastro, Ioppolo, il casale di Cuccorino, il feudo di Santa Venera, la terra di Cinquefrondi col feudo di Morbogallico e, nella provincia di Terra di Lavoro, la baronia di Trentola, il feudo di Giugliano e il castello di Belvedere, abitato.1517, giugno 20 

04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928 
359 - Congregati in general parlamento i tre bracci, l'ecclesiastico, il militare e il demaniale, avendo riconosciuto le preclarissime virtù dell'illustre e potente signore Ettore Pignatelli, vicerè di Sicilia, lo abilitano a tutti gli uffici e benefici, come cittadino originario e regnicolo del Regno di Sicilia1518 nov. 11 
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928 
360 - Il vicerè Raimondo de Cardona, ad istanza del conte di Monteleone Ettore Pignatelli, vicerè e luogotenente generale nella Sicilia Ulteriore, presta il regio assenso alla proroga di tre anni, che la contessa di Palena, allo scadere del primo quadriennio, aveva concessa al detto conte, per riscattare annui ducati 150, a lei venduti per il capitale prezzo di ducati 1.500, sugli introiti della terra di Rosarno.1519 lug. 01 
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928 
361 - Il vicerè Raimondo de Cardona presta il regio assenso alla vendita di ducati annui 150, per il capitale di ducati 1.500, che con il patto del riscatto Fabrizio Pignatelli, quale procuratore del Conte di Monteleone, aveva promesso ai figli di Alessandro Pignatelli sugli introiti della terra di Mesiano.1520 ago. 08 
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928 
362 - Carlo imperatore dei Romani concede a Vincenzo Tagliavia il titolo di conte di Castelvetrano.1522 apr. 05 
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363 - Il re di Spagna Carlo V, con lettera diretta agli ufficiali e ministri della Nuova Spagna, comunica di aver nominato Ferdinando Cortes governatore e capitano generale di quella terra.1522, ottobre 15 
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364 - L'imperatore Carlo V, notificando a Diego Velasquez, capitano e luogotenente del governatore dell'isola di Fernandina, di avere rimessa la soluzione delle vertenze esistenti fra lui e Ferdinando Cortes al Consiglio delle Indie, gli ordina di non inviare gente armata contro il detto Ferdinando.1522 ott. 22 
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928 
365 - Il vicerè Carlo de Lanoy presta il regio assenso a che l'arcivescovo di Messina dia in enfiteusi a Camillo Pignatelli, conte di Borrello, il casale di Foreleto, sito presso le terre di Borrello e Rosarno, mediante l'annua prestazione di ducati 110 e con facoltà di affrancazione mediante un pari reddito nella Sicilia Ulteriore, aggiunge la clausola "ita quod teneat dictum casale in pheudum et in capite a Regia Curia et notetur in quinterionibus Regie Camere".1523 feb. 19 
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366 - L'imperatore Carlo V comanda a Francesco de Garay, governatore dell'isola di Giamaica, di non intromettersi nelle cose del governo della Nuova Spagna, affidato a Fernando Cortes.1523 apr. 24 
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367 - Carlo, eletto imperatore dei Romani, in nome anche della madre, regina Giovanna, presta l'assenso a che l'arcivescovo di Messina, Antonio de Lignamine, dia in enfiteusi il casale di Foreleto.1523 mag. 22 
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368 - Il vicerè Carlo de la Noy ordina l'esecuzione del real privilegio del 22 maggio 1523, relativo alla concessione in enfiteusi del casale di Foreleto.1523 ago. 24 
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369 - Il vicerè Carlo de la Noy ordina che sia dato a Camillo Pignatelli il possesso del casale di Foreleto e gli sia prestato dai vassalli il giuramento di assicurazione.1523 set. 05 
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370 - Il Consiglio Collaterale presta il regio assenso all'atto col quale il Conte di Borrello, figlio e procuratore del Conte di Monteleone, vende, per il capitale di ducati 500, annui ducati 50 degli introiti della mastrodattia della terra di Mesiano, a Bartolomeo de Oferio, col patto del riscatto.1524 apr. 01 
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371 - Il Consiglio Collaterale, avendo già Ettore Pignatelli venduto, per il capitale di ducati 2.000, a Giovanni de Guevara, annui ducati 200, sul feudo di Santa Venera, ne autorizza il riscatto.1524 ago. 20 
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372 - L'imperatore Carlo V ordina a Fernando Cortes, regio governatore e capitano generale della Nuova Spagna, d'inviare nell'isola spagnola di Santo Domingo tutto l'oro e le perle appartenenti alla Maestà sua, le quali, per timore dei corsari di Francia aveva sino allora trattenute.1524 ago. 29 


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373 - L'imperatore Carlo V, essendo stato devoluto alla regia Corte l'ufficio di maestro portolano della Sicilia Ulteriore per la ribellione di Federico de Abbatellis, conte di Camerata, lo concede ad Ettore Pignatelli, conte di Monteleone, per se e per un erede, figlio, o nipote, o marito di nipote, da nominarsi da lui per scrittura pubblica o privata e con facoltà di sostituirlo e col solito stipendio e con l'emolumento delle 4 grana sull'estrazione di ciascuna salma dal Regno e con tutti gli altri diritti e prerogative.1524 set. 29 
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374 - L'imperatore Carlo V, essendo stato devoluto alla regia Corte l'ufficio di maestro portolano della Sicilia Ulteriore per la ribellione di Federico de Abbatellis, conte di Camerata, lo concede ad Ettore Pignatelli, conte di Monteleone, per se e per un erede, figlio, o nipote, o marito di nipote, da nominarsi da lui per scrittura pubblica o privata e con facoltà di sostituirlo e col solito stipendio e con l'emolumento delle 4 grana sull'estrazione di ciascuna salma dal Regno e con tutti gli altri diritti e prerogative.1524 set. 29 
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375 - Carlo V conferma ad Ettore Pignatelli la concessione della terra di Borrello, della quale il figlio di lui Camillo aveva il titolo di conte, e della terra di Rosarno coi castelli, vassalli, redditi e con tutte le ragioni che in qualsiasi modo possano spettare sulle dette terre a Scipione della Tolfa, come figlio di Vincenza Arcamone, figlia di Aniello Arcamone, già conte di Borrello, essendo stati confiscati i beni al detto Scipione.1524 ott. 20 
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376 - Carlo V conferma ad Ettore Pignatelli la concessione della terra di Borrello, della quale il figlio di lui Camillo aveva il titolo di conte, e della terra di Rosarno coi castelli, vassalli, redditi e con tutte le ragioni che in qualsiasi modo possano spettare sulle dette terre a Scipione della Tolfa, come figlio di Vincenza Arcamone, figlia di Aniello Arcamone, già conte di Borrello, essendo stati confiscati i beni al detto Scipione.1524 ott. 20 
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377 - Carlo V, per la morte di fra Fabrizio Pignatelli, che già nell'ufficio di scrivano di razione era stato associato al fratello Ettore, associa a questo in detto ufficio il figlio Camillo.1525 apr. 03 
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378 - Carlo V, dopo la concessione dell'ufficio di Maestro Portolano compiuta a favore di Ettore Pignatelli, conte di Monteleone, con privilegio del 29 settembre 1524, ne separa il diritto delle 4 grana a salma, aggregandolo al Real Patrimonio e lo riconcede tuttavia al detto Conte ed al figlio Camillo, dichiarando che dopo la morte di lui o del figlio, debba tale diritto intendersi aggregato al Real Patrimonio.1525 mag. 30 
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379 - Carlo V, avendo già concesso ad Ettore Pignatelli, conte di Monteleone, con privilegio del 29 settembre 1524, dato dal monastero d'Aniago nel suburbio di Valladolid, l'ufficio di Maestro Portolano della Sicilia .Ulteriore, con ampliazione a favore di un di lui erede o nipote, e volendo il detto conte trasferirlo a Cipriano Spinola, amplia la concessione a favore anche di un semplice concessionario.1525 ott. 13 
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380 - L'imperatore Carlo V informa Fernando Cortes di avere inviato, secondo le leggi e il costume del Regno, il licenziato Luigi Ponce di Leon ad assumere informazioni circa le cose di quelle parti.1525, novembre 4 
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381 - Il luogotenente generale Andrea Carafa presta il regio assenso alla vendita che Camillo Pignatelli, figlio e procuratore di Ettore, conte di Monteleone, intende compiere, di annui ducati 200, per il capitale di ducati 2.000, sui primi frutti e proventi della terra di Giugliano, a favore del Duca di Martina.1526 ago. 11 
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382 - Carlo V, revocando la provvisione con la quale aveva separato il diritto di esazione di grana 4 per l'estrazione di ogni salma dal Regno, dagli altri diritti competenti all'ufficio di Maestro Portolano della Sicilia Ulteriore e l'aveva aggregato al Real Patrimonio, lo concede di nuovo, in burgensatico e in perpetuo al conte di Monteleone Ettore Pignatelli.1526 dic. 09 
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383 - Carlo V, revocando la provvisione con la quale aveva separato il diritto di esazione di grana 4 per l'estrazione di ogni salma dal Regno, dagli altri diritti competenti all'ufficio di Maestro Portolano della Sicilia Ulteriore e l'aveva aggregato al Real Patrimonio, lo concede di nuovo, in burgensatico e in perpetuo al conte di Monteleone Ettore Pignatelli.1526 dic. 09 
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384 - Carlo V, riconoscendo i meriti di Ettore Pignatelli, conte di Monteleone, gli conferisce, di moto proprio e spontanea volontà, il titolo di duca della terra di Monteleone.1527 mar. 29 
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385 - Carlo V, riconoscendo i meriti di Ettore Pignatelli, conte di Monteleone, gli conferisce, di moto proprio e spontanea volontà, il titolo di duca della terra di Monteleone.1527 mar. 29 
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928 
386 - Carlo V conferisce a Fernando Cortes il titolo di Marchese della Valle di Oaxaca.1529 lug. 17 
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387 - Carlo V, poiché, contro la presentazione di Fabrizio Pignatelli, figlio del conte di Borrello, al baliaggio di Sant'Eufemia dell'ordine di San Giovanni di Gerusalemme, era stato invece nominato dal Gran Maestro e dal suo Consiglio fra Perrino di Ponte per ragione di anzianità e, poiché per dirimere le possibili controversie, si era addivenuti tra Ettore Pignatelli, duca di Monteleone, avo e amministratore di Fabrizio, e il detto Perrino, in data del 26 giugno 1529, ad una convenzione con la quale si stabiliva il diritto di Fabrizio a succedere nel baliaggio immediatamente dopo la morte del nominato Perrino, approva tale convenzione.1529 ago. 30 
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388 - Bernardo Requeseny, signore e barone di Pantelleria, consigliere e cancelliere del Regno, insinua e conferma l'atto col quale Vincenzo Tagliavia, conte di Castelvetrano, rinuncia e dona la contea di Castelvetrano, la baronia di Borgo Mellusio e il feudo nominato la Pietra al figlio secondogenito Giovanni, barone di Avola e Terranova, essendo intervenuto il consenso del figlio primogenito Pietro.1529 set. 
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389 - Carlo V, considerando che la Regia Corte aveva venduto al fu Pietro de Busco, per ducati 3.060 e tarì 2 e col patto del riscatto, il feudo detto della Massa, sito nell'isola di Malta (Melibeti), e che poi col consenso della stessa Corte e serbata la condizione del riscatto, era stato venduto ad Alvaro de Nava, attuale possessore, possessore, concede al duca di Monteleone Ettore Pignatelli il diritto di riscattarlo e tenerlo per sé e suoi successori in perpetuo.1530 feb. 17 
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928 
390 - Carlo V, considerando che la Regia Corte aveva venduto al fu Pietro de Busco, per ducati 3.060 e tarì 2 e col patto del riscatto, il feudo detto della Massa, sito nell'isola di Malta (Melibeti), e che poi col consenso della stessa Corte e serbata la condizione del riscatto, era stato venduto ad Alvaro de Nava, attuale possessore, possessore, concede al duca di Monteleone Ettore Pignatelli il diritto di riscattarlo e tenerlo per sé e suoi successori in perpetuo.1530 gen. 17 
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391 - Il vicerè cardinal Pompeo Colonna presta il regio assenso all'istrumento col quale Ettore Pignatelli, primogenito ed erede universale del q. Camillo, conte di Borrello, cede, sui frutti della contea di Caiazzo e delle baronie di Serre e Corneto ad Ettore Pignatelli, suo avo, annui ducati 663, tarì 3 e grana 13, in conto del debito di ducati 6.634, tarì 3 e grana 16, che il detto suo avo aveva restituiti ai mercanti i quali glieli avevano mutuati per l'acquisto delle dette contea e baronie.1530 feb. 12 
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392 - Il vicerè cardinal Colonna presta il regio assenso all'istrumento col quale Ettore Pignatelli, figlio ed erede del quodam Camillo, conte di Borrello, obbliga i feudali della contea di Caiazzo e delle baronie di Serre e Corneto a favore di sua madre Giulia Carafa per una somma pari a quella per la quale erano stati venduti gli introiti dello stato di Ioio, Novi e Tolve.1530 feb. 12 
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393 - Il vicerè cardinal Colonna presta il regio assenso perché Bianca de Serna e Sancio Roiz, rispettivamente vedova e primogenito del q. Simeone Roiz, obbligando i loro beni feudali, retrovendano ad Ettore Pignatelli, duca di Monteleone, i ducati 100 annui, che questi aveva loro venduti, per ducati 1.000 sui frutti dei feudi di Giugliano e Trentola a detto Simeone.1530 apr. 06 
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394 - Carlo V conferma a Giovanni di Tagliavia e d'Aragona, figlio di Giovanni Vincenzo di Tagliavia, conte di Castelvetrano, e genero e successore di Carlo d'Aragona, il privilegio di re Ferdinando il Cattolico, spedito addì 11 maggio 1507, col quale erano già stati confermati a Carlo d'Aragona, barone di Avola e Terranova, e gli concede il titolo di Mrchese di Avola e Terranova per i meriti personali e di parentela, dichiarandolo discendente della regia casa d'Aragona.1530 apr. 18 
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395 - Carlo V conferma a Giovanni di Tagliavia e d'Aragona, figlio di Giovanni Vincenzo di Tagliavia, conte di Castelvetrano, e genero e successore di Carlo d'Aragona, il privilegio di re Ferdinando il Cattolico, spedito addì 11 maggio 1507, col quale erano già stati confermati a Carlo d'Aragona, barone di Avola e Terranova, e gli concede il titolo di Mrchese di Avola e Terranova per i meriti personali e di parentela, dichiarandolo discendente della regia casa d'Aragona.1530 apr. 18 
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396 - Carlo V, considerando che già aveva aggregato al duca di Monteleone Ettore Pignatelli, nell'ufficio di scrivano di conti (scribae rationum), il figlio di lui Camillo, conte di Borrello, e che questi era morto combattendo sotto le insegne imperiali, mentre cacciava i Francesi dalla Calabria, nomina in quell'ufficio Girolamo Pignatelli, figlio del detto Camillo.1530 giu. 05 
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397 - Il vicerè Ettore Pignatelli, duca di Monteleone, rilascia lettera esecutoriale del privilegio del 18 aprile 1530, relativo al titolo di Marchese di Avola e Terranova, confermato a Giovanni di Tagliavia e d'Aragona.1530 set. 09 
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398 - Il vicerè cardinal Colonna, ad istanza del Duca di Monteleone, scrivano di conti, vicerè della Sicilia Ulteriore, autorizza che annualmente, in Monteleone, sia celebrato il mercato per tredici giorni a decorrere dal di 8 luglio.1530 ott. 31 
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399 - Ettore Pignatelli, duca di Monteleone, considerando i servigi resi da Vincenzo d'Aquino di Rosarno, gli concede in perpetuo una coltura di tomoli 13 e mezzo, nel luogo detto Cippone col peso di un annuo censo di ducati 4, pagabili in agosto alla Corte ducale.1531 mag. 02 
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400 - Ettore Pignatelli, duca di Monteleone, concede, come innanzi, a Vincenzo d'Aquino di Rosarno, due colture, una di tomoli 14, nel luogo detto Falde, e l'altra di tomoli 18, nel luogo detto Cippone, col peso dell'annuo censo di un ducato, pagabile in agosto alla Corte ducale.1531 mag. 02 
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928 
401 - Il vicerè cardinal Colonna presta il regio assenso a che Sergio Frezza, in nome proprio e quale amministratore del figlio Giovanni Girolamo, venda a Ferdinando de Castro Bisbal un feudo, detto Sersale o Altavilla, in territorio di Briatico, e obblighi i beni feudali, in solido, per il caso di evizione del detto feudo.1531 nov. 07 
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402 - Il vicerè cardinal Pompeo Colonna vende, per ducati 9.000, a Giacomo Pignatelli la terra di Cerchiara col casale di Platici, sita in Calabria Citra, la quale, già devoluta alla Regia Corte per ribellione di Giovanni Vincenzo Carafa, marchese di Montesarchio, era stata poi venduta, col patto del riscatto, per ducati 9.000, a Martino Basul regio tesoriero della provincia di Calabria Ultra1532 feb. 21 
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403 - L'imperatore Carlo V, considerando i meriti di Francesco de Rupt, signore di Vaury e consigliere e camerario regio, che aveva partecipato alla difesa dello Stato di Milano e ad altre opere ed era stato anche fatto prigioniero mentre per mare combatteva contro i Francesi per respingerli dal Regno, gli concede la terra di Corato (Quarato), in terra di Bari, col titolo di Marchese, e le terre di Melito, Rocchetta, Grottaminarda, in Principato Ultra, e il feudo detto "de lo lago", in Montefusco, devoluti alla Regia Corte per la fellonia di Lançalao d'Aquino, con tutti i diritti e sotto il peso del servizio feudale, valutato il reddito per ducati annui 3.000.1532, giugno 21 
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404 - Il vicerè don Pietro di Toledo presta il regio assenso alla obbligazione della terra di Cerignola per ducati 400 annui che il Conte di Sant'Angelo e il figlio Leonardo Caracciolo avevano venduto, col patto del riscatto fra sei anni, a Pietro de Stefano di Napoli, per provvedere ad alcuni obblighi e particolarmente al pagamento della dote della rispettiva figlia e sorella Porzia Caracciolo1532 nov. 15 
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405 - L'imperatore Carlo V presta l'assenso all'istrumento stipulato per notaio Giovanni de Marchesio il 20 ottobre 1531, col quale Artale de Cardona, marchese di Padula e conte di Golisano, in età di anni quindici, nominava suoi successori nella contea di Golisano la sorella Diana e i figli e discendenti di lei nel caso che egli non lasciasse figli o discendenti.1533 ago. 17 
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406 - Carlo V, imperatore, presta l'assenso ai capitoli concordati il 1° ottobre 1531, per mano di notaio Giovanni de Marchesio, di Palermo, per il matrimonio fra il conte di Borrello Ettore Pignatelli, primogenito del q. Camillo e di Giulia Carafa, e nipote, ex patre, del duca di Monteleone Ettore, vicerè di Sicilia, da una parte, e Diana de Cardona, figlia del q. Pietro, conte di Golisano, e di Susanna Gonzaga e sorella germana di Artale de Cardona, attuale marchese di Padula e conte di Golisano.1533 ago. 17 

407 - L'imperatore Carlo V presta l'assenso all'istrumento rogato in Palermo per notaio Giovanni de Marchesio il 19 ottobre 1531, col quale Ettore Pignatelli, vicerè in Sicilia, istituisce il fidecommesso sullo stato di Monteleone, incorporandovi altri feudi e palazzi, giusta la facoltà concessagli con privilegio del 7 dicembre 1526, e cioè sottoponendo al fidecommesso la terra di Monteleone con i casali, la torre, la dogana, il porto e il caricatoio di Bivona, il reddito di annui ducati 200 sulla secrezia di detto porto, il feudo di Santa Venera, la terra di Borrello, la baronia di Mesiano, le terre di Filocastro, Rosarno, Ioppolo, i diritti che possiede sulla terra di Cinquefrondi e sul feudo di Morbogallico, e tutti i beni burgensatici ed allodiali dei detti feudi, il castello di Belvedere, presso Napoli, nelle vicinanze di sedile di Nido ed altre case, pure in Napoli e inoltre il diritto delle 4 grana da riscuotersi sulle estrazioni della Sicilia oltre il faro, secondo il privilegio del 9 dicembre 1526, stabilendo che tutti i beni, così uniti, costituiscano il fidecommesso.1533 ago. 30 

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408 - Carlo V, allo scopo di poter soddisfare i pagamenti dovuti per gli stipendi, le munizioni, la riparazione di castelli ed altre spese necessarie alla tutela ed al presidio del Regno di Sicilia, mentre si annunciava che il Turco preparava una spedizione in quell'isola, rilascia al vicerè Ettore Pignatelli mandato e facoltà di vendere, sino alla concorrenza della somma di 50.000 ducati, i redditi e diritti della Regia Corte, riservati e non riservati, col patto di poterli riscattare in ogni tempo1534 mag. 02 
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409 - Il vicerè don Pietro di Toledo, a richiesta del duca di Monteleone Ettore Pignatelli, permette che sia coltivato ed abitato il territorio volgarmente detto lo Chiuppo o Citatella de Mesiano del ducato di Monteleone, e concede agli abitanti di esso l'esenzione dal pagamento di tutte le funzioni fiscali e dei diritti dei fuochi e del sale, ordinari e straordinari.1534 nov. 30 
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928 
410 - Carlo V concede in feudo al duca di Monteleone Ettore Pignatelli ed agli eredi e successori di lui la baronia di Castelmenardo consistenti nelle terre di Castelmenardo e Monterosso e nei due casali di Pollia e Monterosso, devoluta alla Real Corona per fellonia di Antonio delle Trezze, condiderando la fedeltà serbata dal detto Duca mentre le Potenze coalizzate tentavano di occupare il Regno di Napoli e molti baroni si ribellavano alla Maestà Sua, e considerando i grandi meriti, civili e militari, i sacrifici di denaro e di sangue da lui sostenuti e l'eroismo dell'unico figliuolo, Camillo, conte di Borrello, che aveva sconfitto i francesi in Calabria e recuperata quella provincia, li aveva inseguiti sino in Puglia, togliendo loro le città , e da ultimo aveva immolata la vita.1534 gen. 16 
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411 - L'imperatore Carlo V ratifica l'istrumento stipulato per notaio Giovanni de Marchesio di Palermo il 2 dicembre 1527, col quale Errico di Cortona, arcivescovo di Palermo come sostituto procuratore di Ettore Pignatelli già nominato procuratore dall' imperatore, aveva venduto a Giovanni di Notarbartolo le gabelle della carne e dello scannaggio della terra di Polizzi, per once 925 col patto del riscatto.1534 
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412 - L'imperatore Carlo V ratifica l'istrumento stipulato, per notaio Giacomo de Scavuccio, il 16 giugno 1533, col quale il sostituto procuratore del vicerè Ettore Pignatelli, procuratore dell'imperatore aveva venduto per once 2.055 e col patto del riscatto ... a Girolamo di Mastri Antonio once 120 annue e a Leonardo Sabia di Palermo annue once 34 pari 3 e grana 15 sui redditi dei beni mobili, stabili, censi, diritti della Regia Corte e particolarmente della ... di Palermo1513 

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413 - Carlo V, ad istanza di Gio. Luigi Leontino di Borrello, al quale erano morti il padre ed il fratello primogenito Giovanni Battista, presta l'assenso all'istrumento in cui il dottor Giovanni Francesco Leontino suo padre avevo ceduto la bagliva dei casali di Labriana e ... delle pertinenze di Borrello, con tutti i relativi diritti, al Duca di Monteleone e in cambio aveva ricevuto trenta salmate di terra nella palude detta lo Cazziuso, due salmate e mezza nel luogo detto Cerilapruma, una salmata e mezza nel luogo detto Scifornero, tomoli sette nel luogo chiamato la Costa de lo Carra e tomoli quattro nel Vallone della Rana.1536 gen. 05 
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414 - Carlo V, avendo già la contessa di Borrello Giulia Carafa venduto annui ducati 100 sui primi introiti della terra di Novi e del casale di Ceraso, per ducati 1.000 a Giacomo Antonio Filingieri, barone di Pia, ed essendone trascorsi sei anni pattuiti per il riscatto, ratifica la nuova promessa di detto Giacomo Antonio di retrovendere quandocomunque nel termine di altri sei anni, i detti 100 ducati a favore della contessa e degli eredi e successori.1536 gen. 24 
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415 - Carlo V presta l'assenso all'istanza con la quale Gio. Giacomo Caracciolo, conte di Sant'Angelo col consenso del primogenito Leonardo chiede di poter vendere a Pietro de Stefano annui ducati 400 sui primi introiti dei forni, boschi, erbaggi e d'altro della terra di Lioni, in Principato Ulteriore per ducati 4.000 e col patto del riscatto fra dieci anni.1536 feb. 05 
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416 - Carlo V, considerando i meriti di Ferdinando d'Aragona e Tagliavia, uno della corte di nobili addetti alla guardia della sua persona, gli concede 150 ducati annui, da pagarsi col denaro dei diritti delle tratte o estrazioni non riservate, di frumento e vettovaglie dal Regno delle Sicilia Ulteriore.1536 mar. 22 
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417 - Carlo V, considerato che Vincenzo Tagliavia possiede nella Sicilia Ulteriore il feudo de lo ... con la facoltà di edificarvi un casale, concede per facilitare il popolamento, la moratoria al pagamento dei debiti per otto anni a tutti quelli che votano ad abitarvi ed estende il privilegio ai fideiussori con opportune condizioni e clausole1536 apr. 18 
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418 - Il vicerè don Pietro di Toledo presenta l'assenso perché Gio.Giacomo Caracciolo, conte di Sant'Angelo, col consenso del primogenito Leonardo, ... annui ducati 80 sui primi introiti della bagliva di Carbonara, a Pietro de Stefano col patto del riscatto in un termine da convenirsi e per il prezzo di ducati 800, che debbono servirgli per ricomprare la difesa di Pietra Palomba.1536 mag. 02 
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419 - Carlo V presenta l'assenso all'istrumento col quale, in data del 12 maggio 1529, Gio.Vincenzo Tagliavia conte di Castelvetrano, prima d'intraprendere il viaggio per recarsi presso l'Imperatore, dona col consenso del suo primogenito reverendo Pierto d'Aragona e Tagliavia i suoi stati, le contee, le baronie ecc. al suo secondogenito Giovanni.1536 nov. 13 
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420 - Carlo V, anche in nome della madre Giovanna, considerando i servigi resi dal diritto dei consiglieri Giovanni d'Aragona e Tagliavia, marchese di Terranova, così nel Regno di Sicilia come fuori nella questione portata contro il pirata Barbarossa, capo della flotta turca e in altre imprese militari, gli concede, vita durante, l'ufficio di Almirante del Regno della Sicilia Ulteriore, reso vacante per la morte di Artale de Cardona, marchese di Padula.1536 nov. 25 
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421 - Ettore Pignatelli secondo duca di Monteleone conferma a Raimondo Pignatelli di Tropea il privilegio del 22 ottobre 1532 col quale Ettore Pignatelli primo duca gli aveva concesso alcune terre, site nel territorio di Mesiano.1537 mar. 08 
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422 - Il vicerè del Regno di Sicilia ordina l'esecuzione del privilegio col quale, in data del 12 novembre 1536, aveva nominato il marchese di Terranova Giovanni D'Aragona consigliere regio e collaterale.1537 mag. 26 
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423 - Pietro de Agnello, quale procuratore di Giovanni D'Aragona e Tagliavia, marchese d'Avola e Terranova, il quale, vita durante, godeva l'usufrutto e il governo del marchesato in virtù di testamento della moglie G. Antonina Concessa D'Aragona, marchesa d'Avola e Terranova rogato per notaio Giacomo Scavucio il 23 settembre 1537 e anche quale procuratore di Carlo, primogenito del detto Giovanni e figlio ed erede della detta Antonietta, presta nelle mani del vicerè il giuramento di fedeltà e vassallaggio in conformità delle costituzioni del Regno.1538 feb. 20 
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424 - Carlo V, anche in nome della madre Giovanna, per le medesime considerazioni che promossero la concessione del privilegio del 25 novembre 1536, innanzi riportato, e nella stessa forma concede a Giovanni d'Aragona eTagliavia, vita durante, l'ufficio di Gran Contestabile del Regno della Sicilia Ulteriore, reso vacante per la morte di Artale de Cardona, marchese di Padula.1538 apr. 22 
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425 - Il vicerè don Pietro di Toledo, ad istanza di Clemenza de Effrem e di Cesare Pignatelli, primogenito del q. Giovanni Battista e della detta Clemenza i quali tenevano comprati, la detta Clemenza annui ducati 400 sugli introiti della terra di Tolve del duca di Monteleone Ettore Pignatelli, e ducati annui 200 sugli introiti della terra di Rosarno dello stesso duca, e il detto Cesare ducati annui 100 sui frutti pure della terra di Tolve, presta il regio assenso alla proroga del termine già stabilito per il riscatto e prossimo a scadere, proroga da determinarsi con pubblico istrumento.1539 ago. 09 
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426 - Il vicerè don Pietro di Toledo, per il matrimonio contratto tra Gio. Battista di Capua, primogenito di Giulio e di Berardina Minutolo, di Napoli, e Vittoria Caracciolo, figlia di Gio. Giacomo Caracciolo, conte di Sant'Angelo, presta il regio assenso: a) alla costituzione di procuratore del detto conte; b) alla obbligazione dei beni feudali, anche titolati per cautelare la dote di ducati 10.000 e ... , costituiti secondo il costume dei magnati del Regno e il nuovo uso dei sedili di Capuana e di Nido, e c) alla rinuncia della sposa a favore del padre su tutti i beni, paterni, materni, ecc.1540 feb. 23 
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427 - Il vicerè don Pietro di Toledo, ad istanza di Giovanni Giacomo Caracciolo, conte di Sant' Angelo, debitore di Pietro de Stefano, di Napoli, per ducati 1.896, tari 1 e grano 7 e mezzo, presta il regio assenso a che quegli, col consenso del primogenito Leonardo, in compenso della somma innanzi indicata e di altri ducati 103, tari 3 e grana 12 e mezzo, che avrebbe ricevuto, ceda, per il capitale di ducati 2.000, in solutum et soluti nomine, al detto Pietro ducati 200 annui in perpetuo, da pagarsi in tre rate, sui primi introiti della terra di Cerignola, che teneva in feudo la Regia Corte.1540 ott. 19 
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428 - Ettore Pignatelli, duca di Monteleone, concede a Valentino Pepe ed agli eredi e successori di lui, in perpetuo, un mulino nel casale di Pellere, in provincia di Principato Citra, franco e libero, col peso del feudale servizio...di un paio di guanti.1541 feb. 11 
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429 - Il vicerè don Pietro di Toledo presta il preventivo assenso: a) alla convenzione e transazione con la quale Francesco, Marino, Cesare, Alfonso e Carlo Caracciolo intendono cedere ogni loro diritto sulla dote materna e rilasciare quietanza a Leonardo Caracciolo, conte di Sant' Angelo, loro germano, e questi intende obbligarsi a pagare a ciascuno di loro, vita loro durante, ducati 352 annui per la vita milizia e ad assumere altri obblighi, nell'assenso esplicitamente dichiarati, e fra l'altro a soddisfare la dota della comune sorella Vittoria; b) all'obbligazione dei beni feudali per l'adempimento dei patti.1541 mag. 21 
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430 - Il vicerè don Pietro di Toledo presta l'assenso regio: a) alla retrovendita compiuta da Pietro de Stefano a favore del conte di Sant'Angelo Leonardo Caracciolo, di annui ducati 130, tarì 3 e grana 6, sui 200 ducati annui, già vendutigli sugli introitii della terra di Tolve; b) alla convenzione da stipularsi, con la quale il detto Pietro avrebbbe ratificata la promessa di retrovendere le altre entrate che in tempi diversi dal q. Giovanni Giacomo Caracciolo e dal figlio di lui Leonardo gli era state vendute e c) all'obbligazione dei beni feudali.1542 mar. 28 
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431 - I Giurati della città di Messina Nicola de Calcis, Antonio de Ansalono, Cristofaro La Rocca, Pantaleone Cinigo, Bernardo Faraone e Filippo Mollica concedono la cittadinanza al duca di Monteleone Ettore Pignatelli.1542 giu. 16 
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432 - L'imperatore Carlo V, considerando i meriti di Carlo D'Aragona e Tagliavia, suo camerlengo, il quale aveva servito nella spedizione condotta dal padre di lui in Africa, e poi in Fiandra, in Germania e nella flotta che era stata spedita contro Algeri, gli concede il titolo di marchese sulla terra di Avola.1542 ago. 08 

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433 - L'imperatore Carlo V, ad istanza di Giovanni d'Aragona e Tagliavia, marchese di Terranova grande almirante e contestabile del Regno della Sicilia Ulteriore, il quale possedeva una casa sita in Palermo, nel quartiere di ... , nella contrada di Santa Caterina de Olivello, venduta per pubbliche aste a Gaspare di Monteaperto, creditore del Conte di Camerata, poi pagata al detto Gaspare e passata in proprietà al supplicante, giusta contratto del 15 settembre 1526 stipulato in Palermo, ratifica e conferma il contratto e tutti gli altri atti all'uopo stipulati.1543 apr. 30 
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434 - L'imperatore Carlo V, ad istanza di Giovanni d'Aragona e Tagliavia, marchese di Terranova grande almirante e contestabile del Regno della Sicilia Ulteriore, il quale possedeva una casa sita in Palermo, nel quartiere di ... , nella contrada di Santa Caterina de Olivello, venduta per pubbliche aste a Gaspare di Monteaperto, creditore del Conte di Camerata, poi pagata al detto Gaspare e passata in proprietà al supplicante, giusta contratto del 15 settembre 1526 stipulato in Palermo, ratifica e conferma il contratto e tutti gli altri atti all'uopo stipulati.1543 apr. 30 
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435 - Il Vicerè, ad istanza di Francesco Banera e Antonio Culmuni, di Marsala, ordina l'osservanza di un decreto vicereale concernente il riconoscimento del privilegio, spettante ai cittadini di Marsala, di esenzione di dogana e gabelle sulle robe che compravano e vendevano nel Regno, come si praticava sui cittadini di Messina.1543 giu. 13 
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436 - Il vicerè don Pietro di Toledo, in seguito a sentenza definitiva del Sacro Regio Consiglio, annessa in grado di appello da sentenza della Gran Corte della Vicaria in data del 14 luglio 1542, ordina ai regi portieri che serbata la procedura di diritto si proceda ad esecuzione contro l'Università di Barletta pel pagamento di once 12 per l'arretrato di tre annate, ciascuna di once 4 dovute per diritto di penna ad ... al duca di Monteleone.1543 ott. 22 
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437 - Il vicerè don Pietro di Toledo, ad istanza e cautela del duca di Monteleone Ettore Pignatelli rilascia, sotto forma di privilegio, copia della sentenza del Consiglio Collaterale del 4 maggio 1543, con la quale si respingono le rinnovate pretese di Laurella de ... , che chiedeva di essere investita del possesso della baronia di Castelmenario e di altre terre di Calabria, che già erano appartenute al q. Antonio de ... , suo padre e poi erano state confiscate per la sua ribellione e concesse al detto duca.1544 gen. 31 
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438 - L'Imperatore Carlo V , in considerazione della minaccia dei Turchi, di cui la flotta, per consiglio del Re di Francia ,s'era sostata nel Mediterraneo e si era presentata nei porti di Provenza per atterrire i sudditi e confederati imperiali, e si sporgeva verso la Spagna, la Corsica e la Sardegna, nomina suo procuratore don Alfonso de Cordona, marchese di Giuliana e presidente della Sicilia Ulteriore, con la facoltà di vendere e pegnorare ecc..,mediante il voto del Sacro Consiglio di quel Regno e col patto del riscatto, città, castelli, feudi e tutti i diritti di regio patronato sino alla concorrenza della somma di 50.000 ducati d'oro, necessaria a provvedere per la resistenza contro la flotta turca e per la difesa dei reali domini.1544 feb. 27 
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439 - Il vicerè don Pietro di Toledo affidava a donna Porzia Colonna, marchesa di Corato, il ... e la tutela delle figliuole, che dopo la morte del Marchese di Corato, loro genitore, non avevano chi altro curasse l'amministrazione dei loro beni.1544 mar. 04 
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440 - L'imperatore Carlo V conferma le operazioni compiute in conseguenza della procura 27 febbraio rilasciata a don Alfonso de Cortona ed, allo scopo di accelerare la raccolta della somma necessaria alle esigenze del Regno, rilascia analoga procura a don Giovanni de Aragona e Tagliavia, marchese di Terranova e presidente e capitano generale del Regno.1544 mag. 14 
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441 - L'imperatore Carlo V, in considerazione dei servigi resi al Trono dal duca di Monteleone Ettore Pignatelli, dal padre di lui, conte di Borrello, dal nonno Ettore Pignatelli, dal padre di lui, conte di Borrello, dal nonno Ettore, primo duca di Monteleone, e dal fratello del nonno Fabrizio, priore di Barletta, concede al detto duca, vita sua durante, l'ufficio di regio scrivano di conti, o di ragione che era rimasto vacante per la libera rinuncia del fratello Geronimo.1544 lug. 05 
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442 - Il vicerè don Pietro di Toledo rilascia lettera esecutoriale del privilegio 5 luglio 1544, relativo all'ufficio di scrivano di ragione.1545 ott. 10 
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443 - Don Federico Urrias, ... di Sant'Eufemia dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, ratifica l'istrumento stipulato per notaio Francesco de Sodaro di Nocera il 19 marzo 1544, col quale Antonio del Negro, governatore del baliato, aveva dato a censo a Francesco e Ferrante de Fiore, fratelli, due territori siti in Sant'Eufemia cioè una gabella o appezzamento di terra, posto nel luogo detto Piano delle rose, mediante la prestazione annua di 13 tomoli di grano bianco e un tomolo d'orzo, un'altra nel luogo detto Lauritello mediante la prestazione di 8 tomoli di grano bianco.1547 lug. 18 
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444 - Il vicerè don Pietro di Toledo , ad istanza di Fabrizio e Girolamo Pignatelli, ordina l'esecuzione del decreto 3 dicembre 1547 del Collaterale Consiglio, il quale aveva concesso l'autorizzazionea dare in enfiteusi col patto di poterlo affrancare il giardino sito fuori Porta Reale, in Napoli che già era appartenuto al "Priore de Barlecta" e che era gravato dal censo di 40 ducati annui a favore dei monasteri di Monteoliveto e di Santa Chiara, giardino che rendeva poco più di 30 ducati annui è che "per le mura nove facte de la città....era rimasto per la maggior parte dentro dicta città" ed avrebbe quindi potuto rendere, come suolo edificatorio, da 300 a 400 ducati l'anno e poichè dal Duca di Monteleone, avo dei supplicanti nel suo testamento era stato apposto il divieto di alienarlo, aveva imposto l'obbligo di vincolare l'introito.1548 lug. 08 
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445 - L'imperatore Carlo V considerando i meriti di Carlo d'Aragona e Tagliavia, marchese di Terranova e d'Avola, figlio di Giovanni, per i servigi che da quattordici anni, senza badare a spese e pericoli di vita, aveva resi in varie spedizioni, in Francia, Gallia, Cisalpina, Algeri, Gueldria, Germania e Sassonia la nomina di consigliere regio e collaterale così di Stato che di Guerra e Finanze nel Regno della Sicilia Ulteriore.1549 lug. 01 
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446 - Pietro Agnello, quale procuratore di don Carlo d'Aragona e Tagliavia, che, dopo la morte di Giovanni suo padre possedeva, secondo il diritto dei Franchi, Castelvetrano con Pietra Bellice a la baronia di Borgo Mellusio, presta innanzi al vicerè don Giovanni de Vega, per dette terre il giuramento e l'omaggio di fedeltà e vassallaggio, secondo la costituzione del Regno.1549 set. 11 
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447 - Ettore Pignatelli duca di Monteleone, rende noto ai suoi ministri ed ufficiali di aver concesso a Lavinia Cita, vita di lei durante, la riscossione dei diritti ed emolumenti solidi ad esigersi nelle fiere delle terre del suo stato, eccetto i diritti che si pagavano in denaro agli erari baronali e ne ordina l'esecuzione.1549 ott. 15 
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448 - Esecutoria data da don Pietro di Toledo al privilegio imperiale di Carlo V dato da Bruxelles il 12 marzo 1550, col quale Ettore Pignatelli veniva nominato consigliere regio collaterale del Regno della Sicilia Ulteriore in considerazione dei meriti personali e di quelli degli antenati e particolarmente del padre Camillo, conte di Borrello.1550 apr. 21 
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449 - L'imperatore Carlo V, concede, vita duante, a don Carlo d'Aragona e Tagliavia, marchese di Terranova, suo camerlengo e grande ammiraglio e consigliere, l'ufficio del Gran Costabile del Regno della Sicilia Ulteriore, vacante per la morte del padre, Giovanni, in considerazione dei suoi meriti e dei servigi resi nelle diverse spedizioni militari e nella vigilanza e tutela del Regno, esercitata contro i Turchi, e in considerazione anche dei meriti del padre, Giovanni, che, fra l'altro, nella spedizione di Tunisi aveva allestito a sue spese due triremi ed una nave con grande copia di viveri e gran numero di uomini nobili, a cavallo, ed a piedi.1550 mag. 31 
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450 - Il vicerè Don Pietro di Toledo presta il regio assenso alla convenzione con la quale Alfonso Capano promette di retrovendere, in qualunque tempo, al duca di Monteleone i ducati 100 che aveva comprati sugli introiti della bagliva della terra di Novi e dei suoi casali di qq. Conte e Contessa di Borrello di lui genitori, per il capitale di ducati 1.000 e dell'annualità sui 100 ducati ne rilascia 10, contentendosi di esigere 90 ducati annui i suoi beni feudali.1551 ago. 18 
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451 - Il vicerè don Pietro di Toledo presta l'assenso regio alla nuova proroga di anni cinque, che Ottaviano Pignatelli, di Napoli, concede a Geronimo Pignatelli per la ricompra di annui ducati 100, che per il capitale di ducati 1.000, gli erano stati ceduti, sulle entrate della baronia di Trentola e del feudo di Giugliano dal q. primo Duca di Monteleone.1551 ago. 18 
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452 - Il vicerè don Pietro di Toledo ordina che sia eseguito il privilegio col quale, in data del 3 agosto 1551, Carlo V, avendo il Duca di Monteleone rinunziato all'ufficio di scrivano dei conti, scribe portionis, del Regno della Sicilia Ulteriore, l'aveva concesso al fratello di lui Geronimo, in considerazione, oltre che dei meriti dei suoi antenati, anche di quelli che personalmente gli appartengono e specialmente riconosciuti nella spedizione portata in Germania contro i nemici della religione e dell'Impero.1551 ott. 21 

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453 - Il vicerè don Pietro di Toledo, ad istanza del Duca di Monteleone, concede la facoltà di celebrare in quella terra il mercato ogni sabato con le immunità solite e consuete.1552 feb. 28 
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454 - Il vicerè don Pietro di Toledo presta il regio assenso alla convenzione con la quale Vittoria Caracciolo, figlia ed erede universale del q. Francesco, aveva prorogato di otto anni al Duca di Monteleone la facoltà del riscatto e il termine dell'affitto dei casali Angellaro, lo Spio, la Massa e Massascura, nelle vicinanze della terra di Novi, i quali il detto q. Francesco aveva comprati con altri diritti per ducati 2.100 e aveva di poi affittati, per annui ducati 190, allo stesso duca.1552 apr. 06 
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455 - Il vicerè cardinale don Pietro Pacecco presta l'assenso regio alla convenzione con la quale Laura Monforte, vedova del q. Loise Sanlorenzo alias Siciliano, vende mediante il consenso dei figli Luzio, Costanza e Claudia Sanlorenzo e dei generi Camillo Pannone e Muzio D'Avalos, rispettivamente mariti di Costanza e Claudia, la metà del casale di Laurito, in Principato Citra, per il prezzo da fissarsi dalla Camera della Sommaria sulle entrate ordinarie in ragione del 5 per cento, e inoltre il diritto di ricomprare annui ducati 180 che sull'entrate della detta metà aveva venduti per ducati 2.000 a Giovanni Vincenzo de Loffredo.1554 mar. 13 
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456 - Il vicerè cardinale don Pietro Paceceo presta il regio assenso a) alla convenzione con la quale Ferrante de Sangro, per mezzo di Giovanni Luigi de Sangro, suo primigenito e procuratore, aveva venduto a Laura Monforte ducati 200 sopra le entrate della Terra di Peschi, in Capitanata e, in mancanza di quelle, sui frutti della Terra d'Ischitella e del Pantano Salso o Varano, pel prezzo di ducati 2000,che erano pervenuti alla detta Laura dal capitale dei 180 ducati annui da lei venduti a Giovanni Vincenzo de Loffredo sulle rendite della metà del casale di Laurito; b) ai patti per i quali la detta Laura obbligava a favore del Duca di Monteleone le entrate da lei acquistate e prometteva di retrovenderle a Ferrante de Sangro, e d'altra parte Giovanni Antonio Carafa del quodam Geronimo e Ferrante de Ghevara obbligavano se stessi e i loro beni ad ogni evizione e difesa di dette entrate, e Giovanni Luigi de Sangro rinunziava ad ogni suo diritto su di esse, e d'altra parte, gli stessi Ferrante de Sangro rinunziavano ad ogni suo diritto si diesse, e, d'altra parte, gli stessi Ferrante e Giovanni Luigi e Francesco de Sangro, marchese di Torremaggiore, prometevano la difesa ed evizione del censo di ducati 140 costituito nei precedenti anni a favore della detta Laura, sulle case site nella piazza del seggio di Nido, col patto dell'affracazione.1554 mar. 13 
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457 - Il vicerè cardinal Pacecco presta il regio assenso: a) alla donazione con la quale il duca di Monteleone cede a Giovanni Antonio Spasiano il diritto di ricomprare il casale di Magliano Vecchio da Giovanni Filippo di ... per ducati 400; b) al patto con il quale lo stesso Gio. Filippo promette di retrocederlo per la detta somma al detto duca; c) all'obbligazione dei beni feudali dei nominati Giovanni Antonio e Giovanni Filippo e dello stesso Duca l'osservanza dei patti.1554 giu. 21 
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928 
458 - Il vicerè cardinal Pacecco presta il regio assenso all'obbligazione dei beni feudali del duca di Monteleone Ettore Pignatelli a favore di Fabrizio Cito: a) per l' ... di annui ducati 157 già donati alla detta Lavinia e di altri annui ducati 103 donati allo stesso Fabrizio sui frutti di alcuni giardini siti in Rosarno e Borrello; b) per il pagamento di ducati 300, capitale di annui ducati 30, che la detta Lavinia aveva ... vendere sulla gabella del buon denaro per pagare la dote della nipote Giulia Cito a Giovanni Antonio Spasiano, capitale che il duca Ettore si era obbligato a pagare, corrispondendone frattanto l'annualità.1554 set. 17 
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459 - Il vicerè cardinale Pacecco presta il regio assenso: a) alla proroga, che Antonio d'Aquino, marito di Barbara delle Treze, concede al Duca di Monteleone per la ricompensa di annui ducati 400, pari 3 e grana 4, che il detto Duca aveva dato alla detta Barbara in pagamento di debito giudizionale sulle prime entrate delle terre di Castelmenario, Montesoro, Pallia e Monterosso; b) alla ratifica da prestarsi dalla stessa Barbara alla detta proroga; e c) all'obbligazione dei beni feudali per l'osservanza dei patti1554 ott. 29 
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928 
460 - Il vicerè cardinale Pacecco presta il regio assenso alla vendita, da stipularsi da parte del Duca di Monteleone a favore del conte di Caserta Baldassarre Acquaviva d'Aragona, dal feudo di Giugliano, presso Aversa, detto volgarmente "lo feo de la Regina" con una starza di moggio 47, parte feudale e parte , e con altro territorio di circa moggio 6, per ducati 16.000 e con obbligazione dei beni feudali per ogni.1555, marzo 11 
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461 - Re Filippo concede a Carlo d'Aragona e Tagliavia, marchese di Terranova, vita durante, il diritto di entrare ogni anno dal Regno di Sicilia 100 salme di frumento dei suoi possedimenti, franchi del nuovo diritto imposto o da imporsi, ma a condizione che non servano per commercio e che siano eccettuati gli anni di carestia, tanto concede in considerazione dei meriti che il detto marchese aveva acquistati verso la Real Corona.1556 giu. 27 
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462 - Il vicerè don Ferdinando Alvares de Toledo ordina che sia eseguita la sentenza del 14 luglio 1556 del Sacro Regio Consiglio, il quale aveva dichiarato che Porzia Colonna, marchesa di Corato, per annui ducati 320 delle funzioni fiscali della terra di Corato dovesse essere preferita a Francesco Moles, il quale pertanto doveva rilasciare il possesso e che Beatrice De , figlia ed erede con il beneficio dell'inventario del q.Francesco De , marchese di Corato, dovesse essere obbligata a pagare a Francesco Moles la stessa quantità, oltre i danni e interessi, e che la terra di Rocchetta, in possesso di Francina De Villant, dovesse essere apprezzata e il dippiù del valore delle sommme dedotte nei processi dovesse assegnarsi al detto Francesco sino alla concorrenza della somma per la quale aveva patito l'evizione.1556 lug. 31 
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463 - Filippo Re di Spagna concede a Fabrizio Pignatelli il titolo di Marchese sulla terra di Cerchiara che già possedeva nella Sicilia al di quà del Faro.1556 nov. 07 
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464 - Il vicerè Ferdinando Alvares, duca d'Alba, concede l'esecutoria al privilegio relativo alla concessione del titolo di Marchese di Cerchiaria.1557 feb. 08 
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465 - Il Dottore in legge Giovannib Filippo Ferrara, procuratore di Carlo d'Aragona e Tagliavia, che possedeva il marchesato e le terre di Avola ed Eraclea o Terranova, la contea di Castelvetrano e Pietrabelice e il castello e la baronia di Borgo Mellusio, presta nelle mani del Vicerè il giuramento e l'omaggio di fedeltà e vassallaggio per i feudi sopra nominati in riconoscimento del nuovo Re.1557 dic. 22 
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466 - Giovanni Giacomo Caracciolo, conte di Sant'Angelo dei Lombardi, concede a Cipriano Saggese di Sant'Angelo e ad un suo erede, per canone annuo di tomoli 8 di grano alcuni territori, che già erano stati concessi al padre di lui, Leonardo.1558 mag. 17 
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928 
467 - Re Filippo concede l'assenso all'atto con il quale Camillo Pignatelli, conte di Borrello aveva donato al padre, Ettore, duca di Monteleone, le terre di Rivello, in Basilicata, e di Castelluccia, in Principato Citra.1558 giu. 01 
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468 - Filippo Re di Spagna concede al Duca di Monteleone la cognizione delle seconde cause, nelle terre di Tolve e Rivello, in Basilicata, nelle terre di Castelluccia, Cuccaro e Magliano, in Principato Citra, e in quelle di Motta, Feroleto, Castelmenardo, Montesoro e casali, in Calabria Ultra, nonché i diritti di portolania e pesi e misure, oltre che nelle terre già nominate, in quelle di Monteleone, Borrello, Mesiano, Filocastro, Ioppolo e Rosarno, in considerazione particolarmente dei servigi resi dal detto Duca così all'Imperatore Carlo V che a lui, accanto ai Vicerè nella prima defezione di Siena dalla fede imperiale, nella difesa del Regno dalla flotta turca e da ultimo nell'invasione dei Francesi, condotta dal Guisa.1558 giu. 20 
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469 - Il Vicerè rilascia l'esecutoria del privilegio del 1°giugno concernente la donazione del Conte di Borrello.1558 ott. 26 
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470 - Il vicerè cardinal De La Cueva dispone l'esecuzione del privilegio reale del 20 giugno relatvo alla concessione della cognizione delle seconde cause ed altro a favore del Duca di Monteleone.1558 dic. 20 
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471 - La Regia Camera della Sommaria concede al conte di Borrello la patente di franchigia dal pagamento dei diritto di passo, dazi ecc.per i commestibili che possa estarre dalle sue terre del Principato Citra.1560 mag. 24 
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472 - Il vicerè Parafan de Ribera presta il regio assenso all'atto con il quale: a) Giovanni Ferrante de Laudisio, figlio di Angelo, dona al Duca di Monteleone il casale di Stio e l'ufficio di mastromercato di Santa Maria della Croce nelle pertinenze di Magliano, che il quodam Berlingiero Carafa, padre della quodam Giulia, madre del detto Duca, aveva donati al padre Angelo e poi confermati a lui, senza però ottenerne l'assenso regio, e poi cede altri stabili, cioè case, orti, vigne, per il prezzo di ducati 1.450; e b) la moglie Faustina Candida, il fratello Aurelio e i figliuoli Irazio, Decio, Francesco e Metello acconsentono alle dette donazioni e cessione; e c) tutti obbligano i loro beni feudali per l'osservanza dei patti.1560 ott. 29 

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473 - Re Filippo conferma a don Martino Cortes, marchese del Vaglio quanto già l'Imperatore Carlo V aveva concesso al padre di lui, Fernando Cortes, cioè le terre in numero di ventidue nella Nuova Spagna, senza restrizioni del numero dei vassalli, che dallo stesso Imperatore erano stati determinati in numero di 23.000 e riserva alla Real Corona la città e il porto di Teguantepeque.1560 dic. 16 
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474 - Re Filippo concede a Carlo d'Aragona e Tagliavia, marchese di Terranova, il titolo di marchese di Terranova, in considerazione dei servigi resi alla Real Corona così nelle spedizioni militari di Algeri, Provenza, Gallia Cisalpina, Belgio, Svezia e Sassonia per quattordici anni circa, che nell'amministrazione degli uffici di Gran Contestabile e Grande Almirante.1561 lug. 20 
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475 - Re Filippo, in considerazione dei meriti del marchese della Favara, Ferdinando de Silva gli concede il diritto di estrarre, vita durante 1.000 salme di frumento ogni anno dal Regno di Sicilia, nella forma già annunciata nel privilegio del 27 giugno 1557 per il Marchese di Terranova.1561 set. 01 
04449.00001 -  Diplomatico 1212 - 1928  / 04449.00001.00001 -  Diplomi 1101 - 1928 
476 - Il Vicerè rilascia l'esecutoria del privilegio del 20 luglio e della lettera regia del 17 agosto 1561concernenti la concessione del titolo di Duca di Terranova a favore di Carlo D'Aragona Tagliavia.1561 ott. 23 

477 - ll vicerè Afan de Ribera, duca d'Alcala presta il regio assenso all'atto da stipularsi tra Ciarletta Caracciolo e il Duca di Monteleone, i quali dopo una lite, svoltasi nel Sacro Regio Consiglio e dopo l'apprezzo compiuto dall'Arcivescovo di Sorrento e da Dionisio Caracciolo, quali arbitri, addivengono ad accordo, per il quale il detto Ciarletta promette di vendere per ducati 1.800 al detto Duca i diritti pretesi sulla tonnara di Bivona, i quali teneva in suffeudo dal detto Duca con il peso dell'adoa di una di ferro, di poi ridotto a ducati 39 per ciascuna adoa.1562 ott. 27 

  









0042 - Giovanni, figlio di Ferdinando Re d'Aragona, vicerè di Sicilia, sull'istanza presentata dal procuratore del Fisco, attore, contro Ruggiero de Marino, convenuto, affinchè questi come spurio, fosse dichiarato inabile ed incapace a succedere nella terra di Muxiario e in quelle di Gibellini e Guastanello, spettanti al regio Fisco, in considerazione dei documenti e delle difese, pronuncia la sentenza, con la quale, ritenendo non sufficientemente provata l'istanza, assolve il convenuto1416 apr. 10   

0313 - Ettore Pignatelli dichiara di aver comprato dalla regia corte le terre di Borrello, Rosarno e Mesiano e, sotto titolo di governo e amministrazione, la terra di Monteleone con la torre ed il porto di Bivona e nomina suo procuratore Giacomo Pignatelli, non potendo prenderne personalmente possesso.1501 giu. 03   

0319 - Il sindaco e gli eletti dell'Università di Monteleone, in adempimento di lettera, del 15 agosto 1501, di Consalvo de Cordova, luogotenente del Re e della regina di Spagna, con la quale Ettore Pignatelli, già spogliato del possesso delle terre di Monteleone, Mesiano e Rosarno e del castello di Bivona, ne era stato poi reintegrato, all'arrivo del detto luogotenente, immettono nel reale possesso della loro terra il procuratore di Ettore Pignatelli, il quale si obbliga ad osservare e far osservare i capitoli e le grazie che Ettore aveva concesso.1501 ago. 19   

0322 - Ettore Pignatelli, utile signore delle terre di Borrello, Rosarno, Mesiano e Monteleone, con la torre ed il porto di Bivona, nomina suo procuratore il fratello fra Fabrizio per recuperare dalle mani di Consalvo de Cordova le dette terre e per ricevere il giuramento di assicurazione dai vassalli.1501 ago. 26  

0343 - Fabrizio Pignatelli, quale procuratore del fratello Ettore, prende possesso della terra di Bivona.1507 feb. 01   

0401 - Ettore Pignatelli, conte di Monteleone, Diana Pignatelli, vedova di Giovanni Francesco Brancaccio e tutrice dei figli, Giacomo Antonio Brancaccio, di lei figlio, e Coluccio Coppola, procuratore dell'Università di Monteleone, dichiarano che re Ferdinando II aveva donato e dato in governo la terra di Monteleone con il castello, il porto e la dogana di Bivona a Gio. Battista Brancaccio ed agli eredi, in perpetuo; che, dopo la morte di Giovan Battista, l'Università di Monteleone, rifiutando di stare sotto il governo dei figli di lui, si era obbligata a pagare ducati 2000 per passare in demanio, e re Federico aveva convenuto con la detta Diana che ella rinunziasse, mediante il compenso di ducati 3000, ad ogni diritto sulla stessa terra. Diana quindi e suo figlio Giacomo Antonio dichiarano di aver ricevuto da re Federico ducati 1000, dall'Università di Monteleone ducati 700 e da Ettore Pignatelli gli altri 1300, e ne fanno ampia e finale quietanza.1509 giu. 04 

0741 - Nicola Brigliano vende al duca Ettore Pignatelli, per ducati 350, due magazzini siti nel luogo detto Bivona, redditizi ogn'anno, l'uno per un rotolo, e l'altro per un rotolo e 6 once di cera, a favore della badia della Santissima Trinità di Mileto.1543 ago. 25 

0742 - Nicola Brigliano vende al duca Ettore Pignatelli, per ducati 350, due magazzini siti nel luogo detto Bivona, redditizi ogn'anno, l'uno per un rotolo, e l'altro per un rotolo e 6 once di cera, a favore della badia della Santissima Trinità di Mileto.(Duplicato)1543 ago. 25 






1500 - 1700. MAST. CHIESA ABBAZIALE. ALTARI. 

1500. Terre della Marina di Bivona. 

Mileto, Gerace e platea antica. 

1500-1700. Case e colture. Libro. D 6. Case e colture. Tomo III. (Gli altri casali). Le scritture pertinenti ai luoghi consentono un'ulteriore mappatura delle località di interesse per il frazionamento di beni abbaziali durante i secc. xvi-xvii. Arzona(v. Larzona). Briatico. Borrello. Calannà. Cessaniti. Favellone. Filogaso. Filocastro. Francica. Ionadi. Larzona. Mantineo. Montesanto. Mutari. Panaia. Pannaconi. Paraviso. S. Costantino di Francica. S. Marco. Serrata. Triparni. 

1507, luglio 9. ACGR 172 L.IX. [ su cui ved. 
1675, febbraio 8. Roma. Collegio Greco, Pietro PATURLO, notaio apostolico, transunto di 1507, luglio 9. (corrispondente a ACGR 172 L.IX) e 1675, marzo 11. Roma. Camera notai conservatori capitolini. Giovanni Battista RONDINUS, in sostituzione del segretario Collegio Notai Capitolini, rilascia fede autenticativa del transunto 1675, febbraio 8. Roma. Collegio Greco, Pietro PATURLO, notaio apostolico, di 1507, luglio 9.

1507 ottobre 11.
Archivio di Stato di Palermo - SIAS:IT-ASPA-F70010325
Diplomatico - SIAS:IT-ASPA-DI70001682 - Tabulario della Mensa vescovile di Cefalù
Metadati EAD - Descrizione oggetto digitalizzato
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Archivio di Stato di Palermo, Diplomatico, Tabulario della Mensa vescovile di Cefalù, Pergamena TMC 125  
Transunto di un Diploma del Re Ruggiero, di Gennaro 1135 ind. XIV, relativo all'Abbazia della SS. Trinità in Mileto (Inventario n. 125) Copia (id. SIAS 70015118)  
1507 ottobre 11. 
Membranaceo mm 559 x 454 - Inchiostro sbiadito. Stato di conservazione: Mediocre
tipologie documentarie: Pergamene
supporto: Membranaceo
Archivio di Stato di Palermo, Diplomatico, Tabulario della Mensa vescovile di Cefalù, Pergamena TMC 125  
Immagine
Estensore copia: Dominicus Comerchius: Franciscanus, apostolica autoritate notarius et ad contractus iudex per totum romanum Imperium. Mileto (Vibo Valentia)
Tabulario Mensa Vescovile Cefalù

1525-1701. Benefici di Mileto. -Beneficio della Madonna.
I cinque tomi della materia beneficiale, attinenti alla classe A dell'ordinamento calcanèo, e nell'inventario dello stesso indicati cumulativamente, rispettivamente contengono scritture inerenti la seguente materia beneficiale: 
Beneficio di, S. Maria della Neve, . Famiglia Bonati. 
Beneficio di , S. Maria, . Famiglia Cepari. 
Beneficio di , S. Maria, . Famiglia Ruffa. 
Beneficio di , S. Maria del Potere, . Famiglia Sicoli. Successivamente famiglia Protospatari. 
Beneficio di , S: Maria del Collegio, . 
Beneficio di , S. Maria, . Noto anche quale , S. Maria delle Grazie, Famiglia di Carico. 
Beneficio , Dell'Unione, . 

1532-1730. Benefici di Mileto. . . S. Giorgio, S. Francesco, S. Caterina. Tomo appartente al gruppo sottratto al sequestro del 1774, operato dagli incaricati regi (Saverio Senzio, governatore di Reggio Calabria, e Francesco De Cicco) ed occultato nell'archivio del Capitolo, sede vescovile Mileto. Viene acquisito dai menzionati funzionari solo nel corso del secondo sequestro, che, appunto, interessò lo stesso archivio capitolare. Se ne ha quindi menzione in altro processo verbale, costituente uno degli esemplari del secondo sequestro. 

1536. Litterae p. Ludovici rhegini ad p. Bernardinum Astensem. (in 1914. EDUARDUS ALECONIENSIS Tribulationes Ordinis fratrum Minorum Cappuccinorum primis annis pontificatus PAULI III (1534 - 1541). APPENDIX. Litterae p. Ludovici rhegini ad p. Bernardinum Astensem). 

1545, aprile, 10. - Roma, S. Pietro. PAOLO III. Obbligo per i detentori di beni appartenenti alla abbazia di Mileto, a restituirli. 

1550, luglio, 17. - Roma, S. Pietro. GIULIO III. Obbligo per i detentori di beni mobili o immobili appartenenti all'abbazia di Mileto, a restituirli. 

1550, agosto, 30. - Roma, S. Pietro. GIULIO III. A che i beni distornati o alienati del monastero della SS. ma Trinità, rientrino in possesso dell'abbazia. 

1554-1667, sgg. Terre della Marina di Bivona. 

1558. Guido Ascanio Sforza diac. Cardinale di S. Maria in via, camerario della S. R. C. a fr. Antonello priore e vicario dell'abate della Trinità di Mileto e ad Alto Bello(?) di Francica protopapa del casale di S. Gregorio cui ordina entrino in possesso del beneficio ecclesiastico in nome della chiesa cattedrale di Tropea per parte di Giovanni Brem chierico di Istria. 

1560. Scritture riguardanti i chierici coniugati.

1571. Giovanni Mani di Giulia di Mileto notaio su richiesta del chierico Giovanni Luca di Cepari cappellano della cappello infrascritta, fa un transunto del documento di fondazione della cappella, ovvero del diritto di patronato nella chiesa della Trinità di Mileto concesso insieme al diritto di sepoltura per Barnaba Cepari ed i suoi eredi dal cardinale Guido Ascanio Sforza abate commendatario, ovvero dal canonico Giovanni Bonino il giorno 15 dic. 1552, alla quale cappella lo stesso Cepari fa quindi due donazioni certamente indicate in calce al documento del 19 agosto 1559 e del 30 giugno 1564. 

1571-1686. Eredità di Alimenti.

1571-1573. Notamento delle terre della Badia di Mileto, locate in grano nell'anno 1571, <che> si è detto esigere nell'anno 1573. 

1573-1617. Platee varie. Libro. D 5. Platee varie. 1571-1573. , Un libro in foglio ordinario, legato in carta pergamena, con la lettera D 5, colla seguente iscrizione: << Platee varie >>. Incipit: , In primis an<n>um petitum terre in plano de Poneleone, verbo , Livante et ponente, , capacitatis salmarum duarum, iuxta bona magistri Pauli Montagnise, et bona. . . , 

1573-1682. Licenze, patenti ecclesiastiche. 

1574. Gregorio XIII, conferisce a Giovanni Tommaso Iazzolino la cappella dell'Annunciazione della B. Maria di Larzona, ovvero la parrocchia di S. Nicola di Larzona, riservata un'annua pensione di 5c. in favore di Giovan Battista Solari per la cui rinuncia la cappella era rimasta libera. 

1574. Gregorio XIII, ai vescovi Amorino e Aquinata e al vicario generale del vescovo di Mileto ordina che ponga(no) Giovanni Tommaso Iazzolino in possesso della predetta cappella. 

1574, Giambattista MALINCONICO, vicario MAST, Visita territorio giurisdizione abbaziale. [ sull'argomento ved. copia in 11 gennaio 1715 presentata in causa coram Falconerio nel contezioso MISV avverso esentiva MAST, comprensiva di una allegativa in autentica sindaci di Mileto, nonchè 1772, luglio 12. Roma, Capitolino. Giuseppe CAPEZZUOLI, notaio capitolino rilascia fede attestativa di esibita copia del 1715 di 1574, Giambattista MALINCONICO, vicario MAST, Visita territorio giurisdizione abbaziale. Copia in 11 gennaio 1715 presentata in causa coram Falconerio nel contezioso MISV avverso esentiva MAST, comprensiva di una allegativa in autentica sindaci di Mileto. Indi analogie in ved. ASN 201. Connessioni con avvenimenti 1772]. 

1574-1694. Liti coi vescovi di Mileto.

1575. Gregorio XIII risponde affermativamente alla supplica del procuratore fiscale dell'abate commendatario della SS. Trinità di Mileto, sopra la causa di Cesare Capialbi chierico del casale di S. Gregorio a proposito di un omicidio perpetrato dallo stesso contro la persona di Annibale de Moricellis. 

1577. Gregorio XIII, ordina al vicario della Trinità di Mileto che faccia eseguire l'acclusa supplica segreta, chiamati quelli che bisogna chiamare. 

1579. Stanislao, card. tit. di S. Maria in Trastevere ordina la assoluzione di Giovanni Retrovati di Francica dalla sentenza di scomunica, nella quale era incorso per aver percosso un chierico, (la ordina) al vicario dell'abate della SS. Trinità. 

1579. Gregorio XIII, ordina al vicario della Trinità di Mileto che in presenza del vicario nicoterense faccia eseguire ciò che era contenuto nell'acclusa supplica. 

Istrumenti e vari altri atti notariali.

1581, giugno, 16. - Frascati. GREGORIO XIII. Unisce e incorpora al Collegio Greco l'abbazia della SS. ma Trinità di Mileto, vacante. 

1581, maggio 31. Mileto. Giovanni Bisogni, notaio, roga presa possesso in cui: Giovanni Carlo Camarda, commmissario della Camera Apostolica, in corporale e personale accesso ...ad abbatia(m) S. ma Trinitatis Mileten(sis) (...) giuridicamente vacante (...) p(er) obitu(m) q(uon)da(m) ill(ustrissi)mi et r(everendissi)mi d(omi)nis Alexa(n)drij card(ina)lis Sfortia nu(n)cupati com(m)endatarij dict(a)e abbati(a)e, ne assume possesso a nome e per conto Apostolica Camera predetta. 
P(rese)ntib(us)
R(everen)do Io(hann)e In(n)ico Rectura decano milet(ensis)
R(everen)do Sebast(ia)no de Leone archip(res)bi(te)ro mileten(sis)
R(everen)do Io batta de Orlando can. co mileten(sis)
R(everen)do Baldassarre Thomarchello can. co mileten(sis)
R(everen)do Navilio Chindarello can. ° milente(sis)

1581, maggio 31. Mileto. Giovanni Bisogni, notaio laico, roga presa possesso in cui: Giovanni Carlo Camarda, de Roccae Angitule, pbr. commmissario delegato della Camera Apostolica pro ill. mi et r. mi d. ni Fiuntinij pitignani archi epi consentini in pnti Regno nuntii sup. spolijs clerico(rum) et alio(rum)... sub collector in dioc. Mileten(sis)..., assunto in corporale e personale accesso ...ad abbatia(m) S. ma Trinitatis Mileten(sis) (...) vacante (...) p(er) obitu(m) q(uon)da(m) ill(ustrissi)mi et r(everendissi)mi d(omi)nis Alexa(n)drij card(ina)lis Sfortia nu(n)cupati com(m)endatarij dict(a)e abbati(a)e..., giuridicamente possesso a nome e per conto predette potestà, dedotto doversi gravare ... redditum abbatie mileten(sis ) ad pena( ) ducato(rum) de camera mille p. quolibet fisco ap. co .... su base ...emolumenta dicte abbatie ... in morte ...q. dam ill. mi et r. mi dni car. lis sfortia ultimi abbatis (et) possessoris dictae abbatiae ...con ... licentia dicti ill. mi et r. mi d. mi nutij ...dispone atti preliminari alla sottoposizione in sequestro coatto dell'arredamento generale asse patrimoniale abbazia predetta a carico di Pietro Vento ed alia medesima famiglia, cui da tempo (1573) era stato assegnato da vicari del defunto commendatario. 
P(rese)ntib(us)
Lo r. do s. Pietro vento
Lo r. do s. Sebast. no vento
Lo m. co s' Gir. mo vento
Lo m. co s' Fran. co vento

1581, giugno 9. Mileto. Adarsius castagnus delegato della Camera Apostolica. Espositivo in atti che Giovanni Bisogni, notaio laico, presso di lui in 31 maggio recatisi ha presentato e sottoposto protocollo rogato in presa possesso di Giovanni Carlo Camarda dell'abbazia della S. ma Trinità di Mileto, nonché esecutorio in sequestro coatto asse patrimoniale abbazia predetta a carico di Pietro Vento ed alia medesima famiglia, cui da tempo (1573) era stato assegnato. Notificatosi in Mileto al ... mag. co d. no Fran. co vento. [Su verso, unitamente ad altre due note tergali coeve, 1677. Domenico Ottolini, rettore Pontificio Collegio Greco, Roma. Nota tergale di mano Ottolini con nota di archiviazione come da ACGR 44: , E. 59. 31 maij 1581. Possessio Abatiae nomine Camere Aplicae à commissarii Camerae post obitu card. Sfortiae Commendarij. , 

Si precisa che è in tali contesti da ancorarsi - come da intendersi - l'immediatamente successiva presenza di Octavius MicosantiJ, in Mileto, sede MAST, luglio 1581, di cui a processo informativo in sequenze visita ispettiva in qualità di chierico fanense commissario delegato della Camera apostolica. Né ci risulta che un chierico della Camera Apostolica, che meramente interrogava su ragioni e questioni di introito - esito, come si vedrà in questo sito alla distinta posizione predetto informativo processo 1581, si dilettasse ad esperire impegnativi progetti di recupero strutturale di un fatiscente complesso monumentale quale la tardo cinquecentesca abbazia della Trinità di Mileto. Il resto, delle fantasiose argomentazioni, inerenti tale anno e la supposta posizione di Ottavio Micosantio in rapporto a delineazioni planimetriche abbaziali, volentieri lo lasciamo ad altri. 

Benefici di Mileto. -Beneficio della Madonna. 

1583-1698. Chiese e cappelle di Longobardi, Bivona e Cramasta. 

Istrumenti e varii altri atti notariali. 

Diversi squarci consistenti in atti di visite ecclesiastiche e di sinodi. 

1587 - 1784. ABBAZIA S. MICHELE ARCANGELO E SS. MA TRINITA' MILETO. FONTI. ASSE PATRIMONIALE . CONSISTENZA . PLATEE E NOTIZIE D'INTERESSE ABBAZIALI. BENI, CANONI, CENSI, LIVELLI, PERTINENZE ABBAZIALI FONDIARI ED IMMOBILI IN AREA URBANA DI MILETO. TOPONOMASTICA. 

1588-1695. Case e colture. . . S. Gregorio e Piscopio.  

1591-1694. Atti e corrispondenze diverse. 

1592. Squarci d'introito ed esito per grani e pecore. 

1593-1697. Platee varie. 

1595-1726. Parrocchiale e pensione di Piscopio. Atti di giurisdizione. 

1596-1697. Case e colture di Mileto. 
    
1599-1805. Carte per la tonnara di Bivona, memorie per cause, copie di partite di banchi, ricevi, ecc. 




ARCHIVIO STORICO DELLA CALABRIA
A CURA DI
GIOVANNI PITITTO

© http://www.archiviostoricodellacalabria-ns-giovannipititto.it

SEZIONE
MILETO


AMBITO
FONTI
RICERCHE
STUDI
SUSSIDI

Catalogo di fonti
manoscritte ed a stampa
d’interesse per Mileto
ed in particolare l’abbazia di S. Michela Arcangelo e della SS. ma Trinità,
integralmente o parzialmente di prossima pubblicazione in questa sezione


            
           
   
    

ABBAZIA 
SAN MICHELE ARCANGELO 
SS.MA TRINITA’ 
DI 
MILETO

FONTI



ELEMENTI DI CRONOLOGIA ABBAZIALE



SCHEDE TRASCRITTIVE 
ED 
ELABORAZIONI  DATI 
A CURA DI 
GIOVANNI PITITTO 


Rilevasi, e spesso, serio contrasto fra le varie mitografiche asserzioni e quanto sul moderno stato di tale abbazia si riscontra nelle plurime sue fonti d’archivio.
Sentiamo quindi, e forte, tutta l’esigenza di un preciso inquadramento cronologico, degli eventi. E ciò a fronte di una riscontrabile esigenza. Preferiamo anche, anziché ai corifèi di una imperante odierna pubblicistica dal carattere apològico, veramente fastidiosa, affidarci, e così riudire, alla lontana voce di quei contemporanei. Che a tali eventi, maggiori o minori, concorsero, sugli stessi scrissero, di quanto in loro ufficio, dovere, interesse ci lasciarono traccia.

Pertanto:.

  ELEMENTI DI CRONOLOGIA ABBAZIALE  
   
  1468-1675. MAST. Grancia di Castelvetere.  
  1474, sgg. MAST. Colture anche di Mileto ed altri luoghi.  
  1474, sgg. MAST. Scritture antiche.       
  1474. MAST. Scritture antiche.-Seminara.  
  1500-1700. MAST. Case e colture.  
  1500-1700. MAST. Mileto. Gerace e platea antica.  
1500 1500. MAST. Terre della Marina di Bivona. chiamato <<Terre della Marina di Bivona>>; l(ettera) D."-ANTONUCCI, in SCORDINO, L'archivio..., p.79 :"(5).Terre della Marina di Bivona lettera D."Il (5), indica l'attribuzione ad ASN, vol.005.-ASN, 206, f.32 r: <062>. Libro. D 8.Terre della Marina di Bivona."Altro libro, colla lettera D, n.8.Colla seguente iscrizione:Terre della Marina di Bivonail quale comincia:"Infrascripta summarie probantur offerantur <?>",e finisce:"D(on) Francesco Antonio Genovese, attuario...",di cc.518,tra le quali 398 sono scritte e 120, framescate in esse, sono bb..Li ff.284 e 416 sono in carta pergamenaed oltre delle suddette cc., in fine del libro ve ne sono altre 9 sciolte, che anche sono scritte."  
1504 1504. Beneficium sub invocat(io)ne S(ancta)e Mariae ad Nives.· ·      cum altare in ala dextera [27] eccl(esia)e abbatialis,· ·      ubi cantatur Evangelium , et dicitur Lectorile. //[Foglio 42v] Possidebat d(omina) Bernarda de Muntoro, uxor magnifici Grandenetis de Bonatis, 31 (octo)bris 1504.· ·      Abb(at)e commendat(ari)o Andrea De Valle, episcopo crotonensi. Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.Nella riedificazione post 1659 è indicato quale V° altare, Il 5° altare è dedicato alla Madonna della Neve et a S.Cataldo, e Antonio della Piana. senza indicazione di ubicazione (ma presumibilmente navata destra).Le scritture oggi sono in ASN 009.-Benefici di Mileto. Beneficio della Madonna. 1525-1701.I  ) ai ff.  2r-136r: Beneficio di S.Maria della Neve. Famiglia Bonati.  
1512. 1512. VICARI.  Bernardo de Cavalerijs.  
1512. 1512. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.· ·      cum altare in ala sinixtera, versus boream eccl(esia)e abbatialis.· ·      iuxta altare Iohannis Mediocapite.Hoc bonis stabilibus ditavit Catarin(a)e [20] de Iorfio, et Martinus, eius vir, à Ionadi, anno 1512.· ·      Dianora Comerci, filia Benedicti, presentavit cappellanum dum vivebat.· ·      Anno 1512, commendat(ari)o Andrea De Valle, episcopo cotronensi. · ·      Vic(ari)o Bernardo de Cavalerijs.Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.Nella riedificazione post 1659 è indicato quale III° altare, Il terzo altare è dedicato alla Madonna d(ell)a Pietà, sito nella navata destra.Con annessi i seguenti benefici di giuspatronato: In q(uest)o altare sono stati uniti 2 beneficij de iure patronato, cioè:A. Il benef(ici)o sotto l’invocatione d(ell)a Madonna d(ell)a Pietà, fondado da Caterina Iorfio, poi passato nella famiglia Comerci, e da questa in quella d’Asti. Con peso d’una messa la settimana, ad libitum.B. Il benef(ici)o di S(ant)a Maria del Potere, fondato da Luigi Sicoli, e passato nella famiglia Protospatari. Con peso di 2 messe la settimana, ad libitum  
  1525-1701. MAST. Benefici di Mileto. Beneficio della Madonna.  
1525-1701 1525-1701. [Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis. Ved.1512].  
1528. 1528. Altare sub invocatione S(anc)t(a)e Catharinae V. et M.· ·      in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,· ·      [F.44v] iuxta Cappellam S(anctissima)e Conceptionis.fundatum à d(om)no Ioanne Carulo Camarda à Rocca.· ·      Extabat in Visitat(io)ne 1587.· ·      Protectore Iulio Ant(oni)o cardinali Sanctoro.· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.· ·      Cum onere unius miss(a)e quotidian(a)e.Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare. Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.  
  1532-1730. MAST. Benefici di Mileto. S. Giorgio. S. Francesco. S. Caterina.  
1532. 1532. Beneficium sub invocatione S(anc)ti Georgij de Carcaria.· ·      cum altare in ala sinistra,fundatum à nobilis familia Tomacellorum.a· ·      Regebatur p. duos cappellanos.· ·      Presentaba(n)t execellens dominus Silvester Tomacellus dictos cappellanos anno 1532.· ·      Commendat(ari)o Andrea cardinali De Valle.Vic(ari)o Bernardo de Cavalerijs. · ·      Ex Visit(atio)ne 1587.Cum onere trium missarum singulis hebdomadis.Nella riedificazione post 1659 è indicato quale VII° altare, Il 7° altare <è> dedicato a S. Giogio Martire, sito nella navata sinistra.Con annesso il seguente beneficio, di giuspatronato: In q(uest)o altare è fondato un beneficio sotto l’invocatione di S.Giorgio, della famiglia Tomacelli, per eredità nella famiglia Colonna;  con peso di 2 messe la settimana, ad libitum.Nel catalogo dei benefici al 1700, è indicato quale IV°, Il 4° sotto titolo di S.Giorgio, è ius patronato della famiglia Tomacelli, della quale oggi è erede il connestabilea Colonna; col peso di due messe la settimana, lo possiede d(on) David Aversa.   
  1534. VICARI. Gerardo Cannale. 1534.  
1534. 1534. VICARI. Gio(vanni)  Bat(tis)ta de Militibus. 1534.  
 
  1535. COMMENDATARI.ANDREA DELLA VALLE.Andreas De Valle, romanus, primo episcopus crotonensis, deinde miletensis. Creatus cardinalis à Leone X°. Obijt anno MDXXXV.Il romano Andrea della Valle, prima vescovo cotronese e poi miletese, creato cardinale da Leone X, morì nell'anno 1534. ACGR 79, f. 19r: Commendatarij Abbatiae SS.me Trinitatis.  
1536 1536, gennaio 15. Mileto, Convento Ordine Frati Minori Cappuccini.Ludovico da Reggio, cappuccino, a Bernardino d’Asti, suo superiore. Descrittiva dell'abbazia di Mileto.  
 1537 1537.COMMENDATARI.ANDREA MATTEO PALMIERI.Andreas Mattheus Palmerius, neapolitanus. Creatus cardinalis à Clemente VII°. Obijt anno MDXXXVII.ACGR 79, f. 19r: Commendatarij Abbatiae SS.me Trinitatis.Dopo il card.Andrea della Valle:- Andrea Matteo Palmieri di Napoli, creato cardinale da Clemente VII, morto nell'anno 1537. [Appendice alla Breve Storia Cronologica dell'Abbazia della Santissima Trinità di Mileto]  
  1544. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e del Potere.· ·      cum altare in (...) ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,· ·      [altare] [15] in cuius tabula est depicta Beata Virgo in Coeluma Assumpta cum S(anc)to Fran(cis)co asisinate,b et S(anc)to Ant(oni)o patavino.fundatum, et dotatum ex testam(en)to Aloysij Siculi, 1544, erectum à Marco Ant(oni)o eius filio, anno 1551.· ·      Commendat(ari)o Guidone Ascanio cardinali Sfortia. · ·      Vic(ari)o Ioanne [20] Bonino.· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.a macchia d’inchiostrob assisinate  
  1545. Beneficium sub invocatione S(ancti) Antonini.fundatum (per) Balthassarem Fiaschè, anno 1545, et erectum à Nicola(o) Brancato anno 1549.· ·      Commendat(ari)o domino Ioanne Vincentio Palmerio.· ·      Cum onere trium missarum singulis hebdomadis.Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.  
  1548. 1548.COMMENDATARI. VINCENZO PALMIERI.Ioannes Vincentius Palmerius, frater supradicti. Cardinalis eques Sancti Jacobi de Spada. Vivebat anno MXXXXVIII. ACGR 79, f. 19r: Commendatarij Abbatiae SS.me Trinitatis.  
1548 1548, settembre 18. Napoli, Castelnuovo.A Giovanni Vincenzo PALMIERI, commendatario  MAST, a che ottemperi alle disposizioni pontificie, espresse nella bolla di assegnazione commenda,  di applicare la terza parte delle entrate per necessaria urgente manutenzione, ordinaria e straordinaria, nella chiesta abbaziale, e pagamento spettanze al clero, a che, anche, ivi il culto divino non venga trascurato. Contenente, su ciò, inserto supplica università di Mileto, non datata, priva di maggiori referenze. 1548, settembre 18. Napoli, Castelnuovo.A Giovanni Vincenzo PALMIERI, commendatario  MAST, a che ottemperi alle disposizioni pontificie, espresse nella bolla di assegnazione commenda,  di applicare la terza parte delle entrate per necessaria urgente manutenzione, ordinaria e straordinaria, nella chiesta abbaziale, e pagamento spettanze al clero, a che, anche, ivi il culto divino non venga trascurato.Contenente, su ciò, inserto supplica università di Mileto, non datata, priva di maggiori referenze.ACGR, vol. 83, Chiesa e benefizi della giurisdizione abbaziale dell'Abbazia di Mileto. (1)Sez. I: Chiesa abbaziale, e sue memorie, NP.01, ff. 3r -4v. Copia di mano fine XVI -inizio XVII.In f.1r, mg. sup. dx: 1, poi cancellato con tratti; era il numero di fascicolo. - mm.- doc.: 3rv: testo; 4rv: bb.- piegatura: in 8- filigrana: su originale- stato conservazione: legg. rosi angoli dx, inf. e sup., in 3r.- numerazione: le cc. non risultano numerate in originale; in ang. inf. 3r 3 4r apposti a   numeratore meccanico: 3 e 4.- menzione di:    A) registrazione In Partium, a f. 120 e sgg. (2)   B) 22 settembre 1548, notifica della presente provvisione al citato commendatario,         in Napoli, a domicilio, nelle mani di Luca Barile, suo servitore. - filigrana: su originale- stato conservazione: legg. rosi angoli dx, inf. e sup., in 3r.- numerazione: le cc. non risultano numerate in originale; in ang. inf. 3r 3 4r apposti a   numeratore meccanico: 3 e 4.- menzione di:    A) registrazione In Partium, a f. 120 e sgg.   B) 22 settembre 1548, notifica della presente provvisione al citato commendatario,         in Napoli, a domicilio, nelle mani di Luca Barile, suo servitore. [F.3r]Copia.Carolus quintus romanoru(m) imperator semp(er) a<u>g(ustu)s rex ..... ? Ioanna eius mater, ..... ? Carolus eius filius regges ? castell(a)e Aragoniu( ) ut[ri]osq[ue] ? Sicili(a)e, Sveti(a)e, Ungari[a]e, Dalm(atiae). Reverende vir doctore ? Regie di lette ??  / [5] A dì ? è stato p(rese)ntato memoriale del tenore seguente (V.L.) Ill(ustrissi)mo sig(no)r, da parte della università, et uomini [1] della città di Mileto, de Calabria, fedeli di sua maestà cesarea e de v(ost)ra ecc(ellenz)a, se fa intendere p(er) quella come in essa città <vi> è una abb(adi)a sotto il nome della SS.ma Trinità, dell’ordine di S.Benedetto, di mirabile architettura ecc(ellenz)a, edificata p(er) / [10] la buona memoria del re Ruggero, quale, p(er) esser una delle due chiese cattedrali di essa città, ha cura d’anime, co(n) diocesi et ragioni ep(iscopa)li, tenendo di entrate annui docati tre milia in circa, et essendo q(ue)lla già concessa già concessa p(er) sua santità in commenda al r(everen)do Ioan Vincenzo Palmieri [1]de Napoli, co(n) conditione che ogni anno dovesse spendere / [15] la terza [1] parte delli frutti in riparatione [1] di essa, et in ostentatione del culto divino, sin come appare in le bulle+ et co(n)cessioni+ di d(ett)a commenda, (5) il prefato r(everend)o commendatario no(n) ha adempiuto [1], nè effettuato d(ett)a cond(itio)ne et disp(ositio)ne di [1] sua santità, et la sua tenuta. Et <la> tiene [1]- sono più di dodici anni - talmente, che d(ett)a chiesa [1], sì p(er) la sua antichità, / [20] et grandezza, come p(er) il maltrattamento (che sta senza porte, et finestre), man mano si dirupa et rovina [1]; massimamente un muro, che di momento in momento minaccia di cascare, e che con la prima tempesta cascherà, come comunemente si giudica. [1] Et essendo anche [1] in più et più cose, diminuito [1] il culto divino, p(er) ultimo in questo mese di luglio [1]dodici / [25] monaci, in essa restati del <solito> maggior numero, p(er) li mali trattamenti et p(er)chè no(n) venivano pagate [1] le solite prebende, no(n) potendo vivere hanno d’in tutto abbandonato [1] d(ett)a chiesa,n  talmente che, al p(rese)nte, in q(ue)lla no(n) si celebra, eccetto p(er) un prete, no(n) senza indign(ation)e de Dio et detrimento dell’anime de essi parrocchiani. [1]Et p(er)chè, ill(ustrissi)mo sig(no)re, / [30] spetta a sua cesarea maestà, et a v(ost)ra ecc(ellenz)a, in suo loco difen dere et riparare le chiese [1] edificate dai re precedenti [1] di q(ue)sto regno, et / [32] no(n) permetter che un sì nobile, et regio [1] edificio dove è seppellito [1]// [F.3v] d(ett)o re, co(n) molti altri principi, si rovini. [1] Per tanto, essa supp(lican)te ricorre [1]a v(ostr)a ecc(ellenz)a, et p(er) il suo interesse questa [1] <stessa> supp(lic)a <chiede ci> si degni provvedere [1] c[he] d(ett)a ecc(ellenz)a sia preparata ciò ordinare, <ossia> che si paghi la terza p[ar]te di detti frutti, seco(n)do la disposit(io)ne di sua santità, tanto [p(er) l’an]ni / [5] passati quanto p(er) il futuro, et con q(ue)lli si debba  [1]detta chiesa riparare, et <ivi> mantenere  [1] il culto divino, et farci ritornar[e] il solito numero di monaci, acciò sia q(ue)lla ben servita et fac[cia] il servitio di Dio et di sua maestè cesarea, [1] ut Deus (etc.). Esse[ndo] <anche> che le entrate [1] son poste in più, et diversi territorij, di di[ver]si / [10] baroni, supp(li)ca v(ost)ra ecc(ellenz)a ordinare a tutti <tali> baroni che sop(r)a [....?]re questi debbano obbedire, [1] et ad aiutare ad esigere, et applicare [li ?] <detti> frutti, [1] ut Deus (etc)” Noi, inteso lo che ditta città de Mileto ne [ha?] fatto supplicar p(er) lo inserto memoriale, perchè no(n) viene al ser[vi]tio de n(ost)ro Sig(no)r  Dio che in d(ett)a città no(n) si abbia* <a> menomare [1] / [15] il culto divino, et che si debba [1] reparare in le cose necessarie [es]sendo chiesa  importante,. [1] per questo esortiamo a provvedere  [1]che il culto divino predetto no(n) si lasci, [1] e che si abbia* da fare la riparationei  necessaria in d(ett)a chiesa. [1] <E> poi[chè] a detto effetto furono lasciate le entrate, è bene a d(ett)a chiesa provvedere / [20] <a che non> siamo costretti a fare altra provisione, [1] et così eseguirete se desiderate [1] far cosa grata a sua maestà, la q(uale ?) sia a favore del p(rese)ntante. [1]  Datu(m) in Castro Novo, Neapoli, die 18 (settem)bris [1548 ?] Il D:P: Pisoleto (?) Martiranus sec. V.r Pillanus (?) [1] Ricta (?) VIIII...t Polo Rs (?)Reg(istra)ta in Partiu(m), fol(io) 120 s. / Al commendatari[o della] / [25] badia di Mileto, esortandolo che ripari le cose necessarie de [... ?] et che facci il culto divino, et non si lasci. Die 22 (settem)bris 1548, io I(o)a(nn)e  Catato(...?), in Napoli regio [1]portiero, [con]fero (?) aver* intimato la retroscritta provvisione al [1] p(a)d(r)e r(everen)do [Io(hannes)] Vincenzo Palmieri, p(er)sonaliter, p(rese)nte Luca Barile, et altri suoi ser[vi]tori, [1] et n’ho data [1] la copia modo et forma ut supra, (etc). //  
  1560. MAST. Scritture riguardanti i chierici coniugati.  
  1571-1686. MAST. Eredità di Alimenti.  
  1573-1617. MAST. Platee varie.  
  1573-1682. MAST. Licenze, patenti ecclesiastiche.  
  1574-1694. MAST. Liti coi vescovi di Mileto.  
  1580-1776. MAST. Istrumenti e vari altri atti notariali.  
  1581-1700. MAST. Benefici di Mileto.-Beneficio della Madonna.  
  Ottavio Micosando, chierico fanense, in die xiiii mensis iulij 1581, in sacristia abati(a)e mileten(sis), con la giuridica qualifica, e funzione, di procu(rato)ris dicte(a)e abati(a)e, presenzia, dirige, interroga, monaci e clero abbaziale tutto, congregati in cap(itul)lo capitulariter ad sonu(m) campan(a)e.Ivi, in p/(rese)ntia mag(nific)i Octavij Micosanti, clerici fane(n)sis, monaci e clero, in diversificata sessione, vengono infatti interrogati sull’osservanza dei costituti tridentini, de more et costume, analiticamente poi sulle rendite abbaziali.   E due esempi valgano per tutti, sugli altri, poi, cali silenzio e dignitosa nostra delicatezza.Da lontani anni 70 si è diffusa in Calabria ed altrove una marea pubblicistica tesa a comprovare che tal Ottavio Micosando sia stato autore, anzi si dice esecutore di una planimetria delineata al F. A dell’ACGR, 83.Se solo l’esimio autore di tale tesi si fosse presa la briga di studiare detto codice, od almeno di sfogliarlo, unitamente ad altri codici di quel pontificio gregoriano archivio, avrebbe non solo reperito che le tanto conclamate veridiche planimetrie sono solamente idealizzate ricostruttive, ma, per il punto in oggetto, non certo di Ottavio Micosando.Tale, infatti, e come ci attestano i fogli di tale codice, dal 5r a 14v, chierico fanense, in die xiiii mensis iulij 1581, in sacristia abati(a)e mileten(sis), con la giuridica qualifica, e funzione, di procu(rato)ris dicte(a)e abati(a)e, presenzia, dirige, interroga, monaci e clero abbaziale tutto, congregati in cap(itul)lo capitulariter ad sonu(m) campan(a)e.Ivi, in p/(rese)ntia mag(nific)i Octavij Micosanti, clerici fane(n)sis, monaci e clero, in diversificata sessione, vengono infatti interrogati sull’osservanza dei costituti tridentini, de more et costume, analiticamente poi sulle rendite abbaziali.Unico quesito che possa essere ritenuto afferente allo stato dell’im mobile, comunque - da altre fonti saputo all’epoca faticente-, è: Et dimandati come stanno di stanza,Risposero che habitanno tutti .... mon(aste)ro, si bene li preti di messa ogni uno tene la sua camera, e li diaconi habitanno confusi p(er)chè no(n) vi sono stanze a sufficienza , et / q(uel)li sono, sono mal...dine di tavole greze ? con il solaro sotto.Che cosa faceva, in quel solare luglio 1581, Micosando, in Mileto ? Anche qui la risposta è offerta da mera lettura del codice medesimo (f. 8r): ...celebrandus exeq(u)as ill(ustrissi)mi r(everendissi)mi q(uonda)m Alexandri cardinali Sforza olim abbatis dicte abati(a)e...E quale, poi, non tanto sostanza della sua commemorativa funzione, che ciò è intuibile, quanto tenore del mandato della Camera Apostolica, causa abbazia vacante, e conseguente ottaviana relazione ?Anche qui, come sopra (f.14v, ultimo del fascicolo): Informationes habitae a rev(erendis) monachis Abb(ati)ae S(anctissi)mae meliten(sis), ad interrogat(io)nem m(agnifi)ci Octavij Micosantij, proc(ura)t(or)is, super iurisditionibus, servitij debitis p(redic)tae abb(ati)ae et alijs nonnullis...Rec(evuta) die 3 augusti 1581, cu(m) l(icter)is eiusdem m(agnifi)ci Ocatavij. //No, Ottavio Micosando nulla ha a che fare con l’esecuzione di detta TAV.A.Ed inutilmente, anche, si cerca un intento di raffigurazione celebrativa; concetto - di tutela dei beni culturali - che a stento si affermò nei secoli successivi, e che solo a fine XVIII-inizio XIX trova, almeno in giurisprudenza, piena affermazione.Le raffigurazioni erano sempre conseguenti ad un processo commistivo di interessi e di rivendicazioni.Ed è solo per esemplificare la straordinariamente lenta, e difficile, gestazione culturale di un concetto che oggi a noi pare pura ovvietà che qui ci si permette, in tale contesto, di scomodare una citazione sul divo Raphael.Se la prassi di delineare per celebrare, od almeno rammemorare, in epoca di puro pragmatismo architettonico e di secoli di organizzati spolia, fosse stata sì diffusa, non avremmo avuto certo le designazioni di mirabilia non già, e solo, all’esito artistico, quantro al solo fatto dell’intrapresa, al concetto d’un farsi sforzo elucubrativo immane, convivio d’acclaratissimi intellettuali, vero cenacolo leonino, e spesa ingente, allorchè con la famosa Lettera a Leone X, di Raffaello. Invero, però, su impianto di Baldassar Castiglione.Scendendo dagli empirei, ma si sono citati solo per significarne l’assenza in quel periodo ed in quell’assolutamente provinciale contesto di un concetto di delineatio a fini meramente celebrativi,  chiusa la leonina digressione su quel ...con lo aiutto tuo mi sforcerò vendicare dalla morte quel poco che resta..., Raffaello/Castiglione, appunto, si ritorna alle fonti sull’abbazia di Mileto. Non è nuova l’istanza di sempre e comunque voler assurgere a chiesa regia tale abbazia. Ma si badi bene, in epoca medioevale è sempre definita frutto di comitale pietà; invero forse sarebbe il caso di iniziare a porre l’accento sul Roberto, duca, anzichè su Ruggero, conte. La questione regia è d’epoca rinascimentale. Particolarmente coincide con la reconquista della Sicilia da parte del potere spagnolo. E ve n’erano sono motivazioni dinastiche, di carattere geopolitico. Mileto, e l’abbazia, fu un puro topos culturale, stante che un’inveterata tradizione storiografica, erronea, ne attribuiva il titolo di sepolcro di Roggero II, re. Ma, a dire il vero, lo attribuivano alla cattedrale, non già all’abbazia.Tanto, ma con la correttiva di Ruggero conte, rimase sino al tardo XVIII.In ambito abbazia tale prerogativa venne sempre fatta propria.Ma, se dalla vicariale abbaziale gestione, locale, tale aspetto fu posto ripetutamente all’attenzione della dirigenza di governo romana,  vaticana, anche Curia Generalizia S.J., ciò mai avvenne per intenti meramenti celebrativi, bensì solo in momenti di grave contrasto della sede episcopale, permanentemente avversa all’esenzione e territorio separato dell’abbazia predetta. Fonti rivelano, sull’aspetto e punto, un andamento tipo carsico: in tempi normali ne era consolidato assunto, poi, agli iterati contrasti con la sede episcopale, la questione ritornava ad essere rovente.E ve n’è sempre una motivazione giuridica, che le fonti antiche non sembrano essere connotate da normannistici striscioni. Problema solo dell’immanente - pare - frascheggiare.E nei luoghi appositi della Mileto, per noi oggi Vecchia, gli unici manifesti che si apponevano erano solo quelli delle rispettive scomuniche: i cedulones, appunto.A volte, ma forse solo per variare, s’innovava: e s’inviavano, dall’una e dall’altra parte, i Diacono silvaggi, a che notifichino le rispettive inhibitorie.Erano le motivazione giuridiche, ed economiche, che per quella complessa società dei secc. XVII-XVII, contavano: e la motivazione che veniva fortemente opposta da parte vescovile ne era che l’abbazia non poteva sostenere d’esserne esente, per il semplice motivo che in qualità di tale non era iscritta nei registri della pontificia Dataria.Invero alquanto delicato, tale punto, e vi furono più e più voci e momenti di dissenso: alla sede vescovile, infatti, non conveniva molto adire a processi rotali, o pronunciamenti pontifici, sulla materia, poichè la vecchia pendenza d’essere in discussione la suffraganeità propria dall’arcivescovile sede reggina, era sempre in essere. Come avvenne poi, nel 1725, quando, a furia Bernardini, vescovo, d’agitare la questione nei tribunali romani, ne venne chiamato il successore, Filomarini, a difendersi dalla decisione vaticana di ritenerlo sempre e comunque in tal modo suffraganeo. E, come dalla complessiva documentazione, che in riproduzione si ha qui presso di noi, dovette non poco argomentare, e sostenere, il predetto presule. Poichè, come già era descritto e documentato nelle precedenti scritture abbaziali, nenche della sede episcopale in Dataria v’era traccia alcuna d’esenzione e d’immediata soggezione alla S.Sede.Non sono opportune le infinite digressioni, ma il punto offre il dire che se è pur nota l’ostinazione, si direbbe archivistica ossessione, che il compianto eruditissimo mons. Luzzi  ebbe nei confronti del disperso ? pontificio gregoriano privilegio di confirmationis, certo istitutiones non poteva essere, al punto da imputarne al regio sequestro 1774 delle abbaziali scritture l’involazione anche del supposto ruggeriano privilegio e confirmazione pontificia, è anche a chi scrive noto, ma certo da fonte più probante, che Filomarini ebbe ad impostare tutta la propria difesa non già sulle pergamene d’archivio, ma solo, e quasi unicamente, sull’Italia Sacra di Ughelli.E la cosa ha pure un senso.Ma, per correttezza, detto senso dev’essere inscritto nell’ambito d’un meramente dire che ad oggi nè si sa, nè si ha prova, che non siasi involato nel disastroso incendio di cui ebbe a soffrire il palazzo episcopale, per una distrazione, durante l’episcopato di Parravicini.Certo, se Luzzi aveva ragione, e ciò è nell’ambito del possibile, non solo risulta strano che Filomarini non avesse contezza di tale importante pontificio privilegio, nel proprio episcopale archivio, nè altri, sottoposti, per lui, ma, anche, e tocca precisarlo, necessiterebbe pure il dire che se l’estensore delle presenti notazioni ha potuto pazientemente comporre le tessere e trovare precisa traccia delle pergamene nel 1774 sottoposte a regio sequestro nell’archivio capitolare, e condotte a Napoli, le stesse risulterebbero in serie archivistiche interessate alle note distruzioni belliche di cui venne interessato l’Archivio di Stato in Napoli.Quanto trovato, infatti, pur sempre a Napoli, non è oggi in detto ma altro archivio. E sono pergamene di specifica spettanza abbaziale. Abbaziali contratti e privilegi reali. Fonti abbaziali, pertanto, frutto di soggetti vari, pressati da mere contingenze, e economiche, e di giurisdizione, sul punto in oggetto avevano è vero contezza di una ruggeriana tradizione, indiscussa sulla fondazione, inesistente in fonti prima del XVI l’ulteriore topos - in verità alquanto incerto - della sua tomba, in merito ignoravano e giustamente il susseguente destino storiografico di quell’abbaziale chiesa. Allorchè, e dal XVIII innanzi, per interessi e ragioni plurime di contrasto, pian piano divenne da importante ormai ma solo e puramente grancia al servizio del Collegio Greco de Urbe, una metafisica subliminazione negl’interessati ritenuti fasti d’essere chiesa di fantomatiche quanto patafisiche normannistiche capitali.Che solo espongono al ridicolo, riteniamo.La terza moglio di Ruggero dovette sinanche fuggire, rifugiandosi a Messina, subito dopo la morte del marito. Che il suolo calabro scottava, per essa medesima ma, ancor più, per il figlio, futuro re.A prescindere dal fatto che neanche in epoca sveva si ebbe mai capitale, essendo secoli di corti itineranti, le locali normannistiche capitali presuppongono che una capitale, per essere tale, necessitava d’una istituzionale, e legittima, presenza del potere signorile ?Ma, e dovrebbero, tali normannistici, hanno contezza che il vero signore feudale, in Calabria, e tutta,  non certo n’era Ruggero, conte, bensì suo fratello, indi, in morte di questi, il figlio. Ossia, per Ruggero, il nipote.E che, comunque, per la piccola Mileto, Ruggero aveva solo diritto in comunione con il vero signore, suo fratello.E che, a fronte di ciò, la suddivisione  territoriale coincide, e straordinariamente, con i confini urbani della giurisdizione stessa abbaziale.Ma che, e ciò è capillarmente documentato dalle platee abbaziali, che stiamo integralmente trascrivendo, il settore in cui era ubicata l’abbazia non solo era extra muros sino al tardo XV, ma, anche, è documentato che ben poche case, e tutte di collegati all’abbazia, erano in detto suburbio, detto Monteverde.Quindi Ruggero, se tenente corte nell’ambito del terreno proprio, oltre i locali abbaziali non aveva - per ciò di cui si può avere memoria - altro luogo che i prati.E se in un castello, tale non poteva essere, in qualità di tenutario di signoria propria, nell’ambito del distretto vescovile poichè ciò contrasta e confligge con due principi feudali: salvo che il tutto non fosse una giuridica pantomima, un vescovo titolato dell’usbergo politico di dover rispondere solo ed unicamente alla sede apostolica mai avrebbe ragionevolmente accettato, per sua stessa sicurazza, d’essere ospite del conte Ruggero; Ruggero, a sua volta, avrebbe dovuto tenere corte nell’ambito d’un territorio, quello propriamente urbano, che risultava del vero signore, cioè del fratello.Siamo nell’ambito quindi d’una luogotenenza, d’un potere delegato. In Calabria.Non a caso cerca, Ruggero, la propria strada in una Sicilia. Ove effettivamente, com’è noto, si prese tutte le libertà politico-militari che volle.Normannistici locali invece descrivono tale Ruggero in modo da farlo risultare antitetico con la complessa struttura feudale dell’epoca: un luogotenente del proprio signore, che sempre rimane il duca, può mai in tutto risultare dimentico che l’unico  asserente d’essere il vero tenutario di potere feudale sui luoghi era il pontefice ?Non risulta che Ruggero, conte, avesse ad usufruire degli antecedenti servigi di qualificata consulenza d’un Lorenzo Valla . Visite ciò nè cognoscevano, nè tridentino prodotto esopeo lor chiedeva. Eran tempi forse più seri, certo più duri. Visite, come recitano i Borromeo, attengasi alla rigida  regola del vero e del realmente esistente, non già all’invenzione, alla magniloquenza.Tantomeno poi all’aulica magnificenza di fasti di corte, che, comunque, per Mileto, nè vi furono, nè, per quel vago e limitato momento in cui la Storia delle Nazioni d’essa s’occupò per un attimo, sfiorandola, come quella d’altri Luoghi Senza Tempo, Senza Memoria, esclusivamente ravvolti in quel Tempo Locale si cui tanto diffusamente ci informa Braudel, seppe andare oltre il momento proprio - ed esaltante - del puro concepimento, indi parto, di due emergenze indubbiamente fuori luogo, tagliate fuori dai luoghi delle azioni, delle transazioni, della complessa sociale vita: la cattedrale e l’abbazia.Nate poichè concepite senza poi molto sforzo, sviluppo essendo di pristine bizantine emergenze architettoniche, specie l’abbazia, poichè militare l’era altra: la di poi cattedrale, nacquero, ed alle prime luci del sole parteciparono con gioia e fors’anche con cristiano trasporto. E perchè, infatti, non dovevano essare giose ?, importanti celule com’erano d’un più vasto ideologico e strategico piano: la reconquista di terre bizantine, sotto l’egida - e tale il sigillo - d’un comunque tenerle, e sempre, od ancora, sotto l’insegna d’esser settori di quell’immenso Patrimonium Sancti Petri, di gregoriana memoria.Valla non era indubbiamente ancora neanche nel sidereo cielo; ma in Normandia certo nascevano, e tanti. Ove inviare tanti focosi cadetti ? Ove tenerli, e concentrati, anzichè invadessro ancora l’Eterna ? Come servirsene post d’una bruciante Civitate ? Vicari, pomposi ed a volte meramente vuote conchiglie d’un potere comunque lontano, potevano negli Atti di Visita mai avere contezza che la storia, antecedente e  susseguente, sarebbe poi stata così e tanto adulterata ? Loro compito era visitare, ed a volte dall’aridità delle descrizioni sembrerebbe ne fosse stata solo visita, si, ma invero di mera cortesia.Certo non adulterarono nulla. Anche se, per quelle più tarde, a volte paiono dei meri prodotti da tavolino. Ma sono sempre una importante fonte, per quelle da XVI a meta XVII attinenti alle poche che possano veramente apportare luce sul reale stato di fatto e della chiesa abbaziale e delle altre di giurisdizione. E le uniche a che, anche, la si cessi con tanta fantasiosa produzione. Ma, se tale la tela di fondo, e la loro collocazione in più ampio contesto, rimane, e non può per chi le conosce rimanere, un principale aspetto e per il trascrittore problema: il lessico.A volte terribile, sempre scorretto, latineggiante ma non certo latino, costrutti spezzati, salti logici, esasperanti dialettismi, in una una trasposizione meramente fonetica.E poi gli iterati problemi d’una psicodinamica della scrittura: tormentata, piena di tics, attinenti ad una formula ormai desueta, stancamente ripetitiva nelle contrazioni, nelle elisioni. Sempre, e concludiamo, prodotto - ci sembra - d’uno psicodinamico prodotto celebrale di chi prima pensa in dialetto, indi traduce in italico idioma, infine scrive in latino con abbondante ristagno dei due preliminari mentali passaggi.Il trascrittore ha quindi due scelte: appesantire all’eccesso scioglimento di compendi (che comunque in mss. non obbediscono ad alcun precetto consolidato), abbondare nelle notazioni dei caratteri estrinseci testuali, e rendere così illeggibile il proprio prodotto, dare di ogni forma erratica, desueta, scorretta, una propria interpretazione, e così il testo muterebbe ai limiti dell’eccesso, o, più prosaicamente, data una onesta tabula declaratori: questa, offrire i testo com’è, nella sua pur scorretta veste testuale veridico e molto sul piano sostanziale.Tale ultima scelta è quella che ci sorregge; con tali parole ed intenti e programmi lo affidiamo alla stampa.Tali nostre due posizioni, che garbatamente abbiamo sopra espresso, è quanto in sostanza ci allontana, e molto, dalla produzione “localistica” su Mileto. Forse anche una vera, minuziosa, effettiva, pluriennale conoscenza delle fonti. Specie archivistiche.  
  1587. Sisto V. Significavit : in cui dizione: nullius diocesis Provinciae Reginensis. << Un significavit  di  papa  Sisto  dell' anno 1587, dove dice nullius diocesis Provinciae Regiensis>> 1616. Nota di scritture date in mano al s.r card.le per il s.r Claudio Vaccari (etc).  
     
  1593. [41r,10] Beneficium sub invocatione Spiritus Sanctifundatum, et dotatum à Luciano di Pino.· ·      Extabat anno 1593 vic(ari)o Mattheo Bonamico,· ·      protectore Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. · ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare. Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.  
  [ s.d. ma ante 1594, febbraio 8.- MAST] Tullio GERALDINI, vicario abbaziale a non indicato incaricato regio.Ill(ustrissi)mo e ecc(ellentissi)mo s(igno)re <a> Tullio Geraldini, vic(ari)o dell'abbatia della S.ma Trinità di Mileto <b>, del r(eal?) Collegio <c> Greco di Roma, su(pplic)a   v(ostra) e(ccellenza) … concederli il reg(i)o exeq(uatur) acciò possa  far pubblicar <d> un monitorio di scom(uni)ca ottenuto da n(ostro) s(ignore) contro i detentori delli beni di dett'abbatia, et lo riceverà gra..- mm.193x274- mancante parte in col.sx- 1r.Testo in colonna dx. Colonna sx: b.- piegatura in 8 riquadri- 1v : b.In 1r, in calce, concessione d'exequatur e note di registrazione, d'altra mano:Exequatur quo ad revelationem (?) f_m (segue sottoscrizione non comprensibile) provisum per suam ex_tiam Neap_ die viii februarii 1594De IulijR_to die 8 febrarij 1594 //  
1596 1596. Beneficium sub invocatione Sanctorum Cataldi ep(iscop)i, et Antonij de Plano.a· ·      in eccl(esi)a abbatiali.Extabat in Visitat(io)ne 1596.· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. · ·      Vic(ari)o Carolo Frontera.· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.· ·      Huius beneficij nulla est memoria fundatoris, tantum extat memoria in bulla Alexandri tertij, anni 1178. In territ(ori)o Sancti Martini ecclesiam Sancti Cathaldi, qu(a)e eccl(esi)a recensetus donata Abbati(a)e S(anctissi)m(a)e Trinitatis miletensis.a Della Piana  
  1599 IV.1. BENEFITII   antichi. Catalogo. Catalogus beneficiorum exi(n)stentium in abbatialis ecclesiae SS.ma(e) Trinitatis Miletens. ante an. M.D.C.  
  Sec.XVII. MAST. Chiese e cappelle di Piscopio.  
1601. MAST. Mileto-Ionadi.  grano b. Esazione da paranza. Salme 89. tt.7. quarti 2,5.  
1601. MAST. Mileto-Ionadi. grano b. Esazione da censi minuti. SALME 5. tt.6. quarti 3.  
1601. MAST. VICARI. Pompeo MANGIONI. 1601.  
1602. COLLEGIO GRECO.  PROTETTORI. GIULIO ANTONIO SANTORO. Card(inalis) Iulius Antonius Sanctorus; obijt 1602. ACGR 79, f. 20r: Protectores Abbati(a)e.  
1606. MAST. VICARI. Gio(vanni) Andrea STRATI. 1606.  
1615. MAST. VICARI. Claudio VACCARI. 1615.  
1616. MAST. VICARI. Luca FELICELLO. 1616.  
1617. MAST. VICARI. Giovan Francesco PETROLILLO. 1617.  
1617. MAST. VICARI GESUITI. SINODI. Nell'anno 1617, nella chiesa di S. Michele in Piscopio, col vicario don Giovan Francesco Petrolillo, essendo protettore il cardinale Benedetto Giustiniani.  
1619. MAST. VICARI. F(rate) Giacomo TORTI, dom(enican)o. 1619.  
1620. MAST. VICARI. Geminiano ANSALONE. 1620.  
1620. MAST. VICARI GESUITI. SINODI. Nell'anno 1620, col vicario don Geminiano Anzalone, essendo protettore il cardinale Benedetto Giustiniani, nella chiesa abbaziale di Mileto.  
1621. COLLEGIO GRECO.  PROTETTORI. BENEDETTO GIUSTINIANI. Card(inalis) Benedictus Iustinianus; obijt 1621. ACGR 79, f. 20r: Protectores Abbati(a)e.  
1621. MAST. VICARI. Pier Fran(ces)co CREMONA.1621.  
1622. MAST. VICARI GESUITI. ...i cardinali protettori, elessero a Mileto i loro vicari generali, affinchè esercitassero la giuri sdizione spirituale. Nei primi tempi fecero le veci di vicari alcuni regolari e preti secolari. Dall'anno 1622 i padri gesuiti.  
1622. MAST. VICARI GESUITI. 1. P(adre) Gio(vanni) Andrea PINEGLIA.1622.  
ANTE 1623. COLLEGIO GRECO.  PROTETTORI. MAFFEO BARBERINI. PONTEFICE. URBANO VIII. Card(inalis) Maph(a)eus Barberinus, max Urbanus VIII; ob(ijt) 1644. ACGR 79, f. 20r: Protectores Abbati(a)e.------ Tra i protettori si contano ancora Maffeo Barberino creato cardinale da Paolo V, dichiarato sommo pontefice nell'anno 1623.  
1623. MAST. VICARI GESUITI. SINODI. Avendo l'Abbazia un territorio separato, è abbazia nullius, convoca i sinodi, elegge gli esaminatori sinodali ed esercita una giurisdizione quasi episcopale sui suoi sudditi, come nel suo breve dell'11 novembre 1623 attesta Urbano VIII, pontefice di felice memoria.  
POST 1623. MAST. URBANO VIII. SEMINARA. ABBAZIA S.GIOVANNI IN LAURO. ANNESSIONE ACGR. Questi unì in perpetuo l'abbazia di S.Giovanni in Lauro, o in La- bra, al seminario del Collegio dei Greci di Roma.  
1627. MAST. VICARI GESUITI. 2. P(adre) Agostino CAPUTO, p(adre) del card. Biscia. 2 gennaro 1627.  
1627. COLLEGIO GRECO.  PROTETTORI. SCIPIONE COBELLUTIO. Card. Scipio Cobellutius. Ob(ijt) 1627. ACGR 79, f. 20r: Protectores Abbati(a)e.  
1628. MAST. VICARI GESUITI. SINODI. Nell'anno 1628, con vicario padre Agostino Caputo, della Società di Gesù, essendo protettore il cardinale Lelio Biscia.  
1628. MAST. VICARI GESUITI. 3. P(adre) Teodoro MASSIMIANO. 1628.  
1630. MAST. VICARI GESUITI. 4. P(adre) Fran(ces)co CANTERA, p(adre) del card. Biscia. 5 ap(ri)le 1630.  
1632. MAST.  VICARI GESUITI. SINODI. Nell'anno 1632, col vicario Padre Francesco Cantera, della Società di Gesù. Stesso Protettore.  
1636. MAST. VICARI GESUITI. 5. P(adre) Fran(ces)co DEL GIUDICE, p(adre) del card. Biscia. 17 ap(ri)le 1636.  
1636. MAST. VICARI GESUITI. SINODI. Nel 1636, col vicario Padre Francesco del Giudice, della Società di Gesù. Stesso Protettore.  
1638. COLLEGIO GRECO.  PROTETTORI. LELIO BISCIA. Card. Lelius Biscia. Ob(ijt) 1638. ACGR 79, f. 20r: Protectores Abbati(a)e.  
1638. COLLEGIO GRECO.  PROTETTORI. ALESSANDRO CESARINI. Card. Alexander Cesarinus. ACGR 79, f. 20r: Protectores Abbati(a)e.  
1639. MAST. VICARI GESUITI. 7. P(adre) Fran(ces)co Ant(oni)o DE ROSSI, p(adre) del card. Cesarini. 20 gennaro 1639.  
1639. MAST. VICARI GESUITI. SINODI. Nell'anno 1639, col vicario Padre Francesco Antonio De Ruffis della Società di Gesù, essendo Protettore il cardinal Alessandro Cesarini.  
1641. COLLEGIO GRECO.  PROTETTORI. FRANCESCO BUONCOMPAGNI. Card. Franciscus Buoncompagnus. Ob(ijt) 1641. ACGR 79, f. 20r: Protectores Abbati(a)e.  
1642. MAST. VICARI GESUITI. 6. P(adre) Vincenzo RISI, p(adre) d’Alessandro CESARINI. 14 (otto)bre 1642.  
1644. MAST. VICARI GESUITI. 8. P(adre) Francesco BRUNETTI. 1644.  
1648. MAST. VICARI GESUITI. 9. P(adre) Francesco DE GIOVANNI, p(adre) del card. RONDANINI. 29 ag(ost)o 1648.  
1651. COLLEGIO GRECO.  PROTETTORI. PAOLO EMILIO RONDANINI. Card. Paulus Emilius Rondaninus. ACGR 79, f. 20r: Protectores Abbati(a)e.  
1651. MAST. VICARI GESUITI. SINODI. Nell'anno 1651, con il vicario Padre Francesco di Giovanni, della  società di Gesù, essendo cardinale protettore Paolo Emilio Rondanini, nella chiesa di S. Michele in Piscopio.  
1658. MAST. VICARI GESUITI. 10. P(adre) Girolamo ADINOLFI, p(adre) del card. Fran(ces)co Barberini. 7 (settem)bre 1658.  
1659. MAST. CHIESA. RIEDIFICAZIONE. Questo tempio che per quasi sei secoli aveva resistito a più ter remoti,fu spianato solo la notte del 5 novembre 1659. Dai ruderi dell'antico e distrutto tempio, fu costruito il nuovo, di lunghezza ed altezza minori,di forma tuttavia elegante. Questo nuovo tempio fu iniziato nel 1660 e fu terminato nel 1698.   La lunghezza di palmi 120, la larghezza la stessa dell'antico tempio, infatti racchiusa nelle stesse pareti rimaste in piedi.             
1659 MAST. MAUSOLEO. RITENUTO DI ROGER D’HAUTEVILLE, condottiero normanno. Il tumulo del conte Ruggero a lungo giacque nel cimitero prossimo alla chiesa. Dopo parecchi anni fu rimesso nella chiesa, tra due colonne marmoree, con questa iscrizione scolpita sulla parete: Ruggero, conte di Calabria e della Sicilia/ fece questa sepoltura il maestro Pietro Oderisio/ Romano in memoria./ Se leggi, dì un requiem.Il tumulo era di un candido marmo, di lunghezza 9 palmi, per lar- ghezza quasi 5, di altezza 8. Stanno sopra, a sinistra ed a destra del tumulo, due simulacri, l'uno di una donna, l'altro di un uomo, ma senza testa. Dicono che uno sia di Ruggero, l'altro forse di Eremburga. Al termine del tumulo vi sono due colonne striate.Su di entrambe le fronti si vede una porta semiaperta, in entrambi i lati è scolpito lo stemma gentilizio del conte, ossia la croce chiusa tra i due fiumi.Questo, rovinato l'antico tempio, giacque disprezzato per più anni.Costruito e terminato il nuovo tempio, affinché la memoria di un sì grande conte non perisse, fu posto nell'ala sinistra in forma migliore e più nobile.(...)Questa descrizione è da aggiungersi dopo quella del tumulo marmoreo in cui fu riposto il corpo del conte Ruggero: Ruggero, conte di Calabria e di Sicilia, figlio di Tancredi, fratello di Roberto il Guiscardo, padre di Ruggero primo re di Sicilia, caro a S.Brunone, nell'opera protetto della Beata Vergine, che scacciò dalla Sicilia i saraceni, che fondò e dedicò questa abbazia e basili- ca, dedicata alla Santissima Trinità,e cotruì un ampio monastero, perchè fosse abitato e retto dai monaci dell'ordine di S.Benedetto, ed altri monasteri, abbazie, episcopati, in Calabria e Sicilia fondò, restaurò, dotò, morì in Mileto di oltre 70 anni l'11 Luglio del 1101, ed in questa basilica fu tumulato, con questa iscrizione: Lasciando le cose terrene, il duce Ruggero migrò alle amene sedi, ove abita nelle case del cielo.Rinnovata la memoria di tal principe e fondatore. Anno 1700.[Appendice alla Breve Storia Cronologica dell'Abbazia della Santissima Trinità di Mileto]  
1660-1700. ANNO 1660 –1700. MILETO. ABBAZIA SS.MA TRINITA’. CAUSALE ACQUISTI, ALIENAZIONI, INTERVENTI, PROVVIDENZE, ONERI ATTIVI E PASSIVI. ENTRATA - USCITA.. DUCATI. TARI'. GRANA. CAVALLI.  NOTE.  
1660-1700. MAST. CHIESA. spese in uscita per partite fisse, interventi, provvidenze. Sia per la chiesa abbaziale, sia, a volte, per quelle soggette. Generalmente è l’abbaziale.  
1660-1700. MAST. CERAMIDI. CIARAMIDI; CERAMIDI, ecc. – varie forme – intendevasi, come pur oggi nel dialetto locale, i coppi per il manto di copertura. Qui intendesi non solo la tipologia del prodotto bensì sia i due laterizi, opifici, sia le forniture, gli acquisti, le vendite, di coppi. Utili notizie anche su forniture, acquisti, vendite, di mattoni.  Tali laterizi erano in Mileto e nel casale di Vena. In Mileto la produzione di derivati dall’argilla per edilizia, è rimasta, in un locale grande opificio – laterizio – sino a pochi anni or sono. Attivo era anche l’artigianato vasaio. Nei bilanci il termine maiolica è ricorrente una sola volta. E non quale produzione. Negli inventari delle suppellettili del palazzo abbaziale, in Mileto, le faentine sono presenti. Con le numerose trascrizioni e citazioni da bilanci si è inteso rispondere a quesiti sulla produzione in zona di derivati da caolino. Oltre quanto alle fonti, poco, niente autorizza ad andare oltre le opinioni, se intendesi artigianato di lusso. Notizie in Barrio, ad. loc., ma non offre alcun interesse allo scopo. Si conferma quanto già espresso dalla relazione degli accademici, 1784. Nella moderna cartografia, al 10.000, si ha modo di vedere citazione – fra Mileto e Calabrò, di una Fornace Giordano. Tale infatti è il nome della famiglia che modernamente la deteneva. Dismessa.  
1660-1700. MAST. DIVERSE entrata-uscita per minute situazioni di alienazioni-acquisti, partite varie, interventi, provvidenze. Non sono ancorate a luoghi o soggetti, ma investono tutte gli sviluppi non preventivabili di introito o esito che di volta in volta si presentano.  
1660-1700. MAST. MASSERITIE. uscita per minute situazioni di acquisti, partite varie, interventi, provvidenze. Pur ancorate a due luoghi precisi: palazzo abbaziale, in Mileto, e residenza vicariale, in Monteleone, investono sviluppi non preventivabili di esito che di volta in volta si presentano.  
1660-1700. MAST. PENE. come da concessioni, le transazioni derivanti da ammende per trasgressioni di lieve o grave entità, specie fiscali, comunque sempre attinenti al comparto della pecuniaria amministrativa sanzione, e tutto ciò definito pene, era da devolversi a favore dell’erigenda chiesa MAST. E’ una delle voci artificiosamente create al fine di non intaccare la quota di rimessa a favore del Collegio Greco. Non poteva avere un andamento costante, quindi non era partita fissa, ma ne sarebbe interessante una maggiore disamina. Purtroppo l’importante serie che avrebbe potuto portare lumi, quella del tribunale abbaziale, pur avendosi un sommario inventario, allo stato non risulta reperita. Versata nel 1718-20 alla sede vescovile, non se ne conosce ad oggi la destinazione e la sorte. Detta serie consisteva in ben 7000 fascicoli processuali.  
1660-1700. MAST. PENSIONE. come da concessioni, l’introito fisso o le episodiche transazioni derivanti da una pensione fissata a carico della chiesa parrocchiale di Piscopio erano interamente da devolversi a favore dell’erigenda chiesa MAST. E’ altra delle voci artificiosamente create al fine di non intaccare la quota di rimessa a favore del Collegio Greco. Aveva andamento costante, quindi partita fissa. Gravata da innumerevoli contenziosi, dette adito ad importanti vertenze forensi nelle pontificie magistrature romane. La consistente documentazione derivata rende quindi possibile una eventuale maggiore disamina. Purtroppo le fonti MAST, in tale settore, non si rivelano certo né serene né imparziali.  
1660-1700. MAST. RISARCIMENTI. spese in uscita consistenti o minute situazioni di acquisti, interventi, provvidenze a favore di ripristini, consolidamenti, comunque manutenzione straordinaria a beni fondiari ed immobili in tutta la giurisdizione. Non sono ancorate a luoghi, ma investono tutte gli sviluppi non preventivabili di danni e riparazioni che di volta in volta si presentano e necessitino.In tale voce, utili notizie per la chiesa abbaziale, per quelle soggette, per beni vari sempre immobili, od interventi ad immobili in beni fondiari. In tale voce anche notizia degli interventi nella sede di rappresentanza e di residenza del vicariato, in Monteleone, nell’ivi gesuitico collegio.  
1661. MAST. VICARI GESUITI. 11. P(adre) Fran(ces)co Antonio BRANCONIO. 1661.  
1662. MAST. VICARI GESUITI. 12. P(adre) Ludovico PALLAVICINO, p(adre) del card. Fran(ces)co Barberini. 30 (otto)bre 1662.  
1664. MAST. VICARI GESUITI. 13. P(adre) Gio(vanni) ROMERO. 1664.  
1665. MAST.  VICARI GESUITI. 14. P(adre) Carlo SUPPA, p(adr)e del card. Franciotti. Giugno 1665.  
1667. MAST. VICARI GESUITI. 15. P(adre) Giorgio PLEVINOSCHI,  1667.  
1675. MAST. VICARI GESUITI. 16. P(adre) Alessandro DEZZA, p(adr)e del card. Raspone. 4 (novem)bre 1675.  
1675. COLLEGIO GRECO.  PROTETTORI. CESARE RASPONI. Card. C(a)esar Rasponus. ACGR 79, f. 20r: Protectores Abbati(a)e.  
16.... COLLEGIO GRECO.  PROTETTORI. SIGISMONDO CHIGI. Card. Sigismondus Chisius. ACGR 79, f. 20r: Protectores Abbati(a)e.  
1679. COLLEGIO GRECO.  PROTETTORI. FRANCESCO BARBERINI. Card. Franciscus Barberinus. Ob(ijt) 1679. ACGR 79, f. 20r: Protectores Abbati(a)e.  
1680. MAST. VICARI GESUITI. 17. P(adre) Giorgio PLEVINOSCHI,  1680.  
1683. 1683, 13 maggio Domenico Artusa, maestro muratore e diacono selvaggio giurisdizione Mast, contrae obbligo con Antonio Villi, rettore curato della chiesa abbaziale, impegnandosi a personalmente sgomberare sito erigenda medesima chiesa da inerti e varie, entro e non oltre il 20 giugno corrente anno. Oltre a ciò, s’obbliga ad aprire un vano finestra nella muraglia detta Scarpa, ove è sita la porta, al fine di dare luce al nuovo locale di sacrestia. 174.1.14.  
1685. MAST. VICARI GESUITI. 18. P(adre) Gio(vanni) Bat(tis)ta REBUFFI. 1685.  
1687. MAST. VICARI GESUITI. 19. P(adre) Gius(epp)e TRANFO. 1687.  
1690. COLLEGIO GRECO.  PROTETTORI. FABRIZIO SPADA. Card. Fabritius Spada. ACGR 79, f. 20r: Protectores Abbati(a)e.  
1690. MAST. VICARI GESUITI. SINODI. Nell'anno 1690, con il vicario Padre Giuseppe Tranfo, della società di Gesù, essendo cardinale protettore Fabrizio Spada, nella chiesa di Santa Maria della Sanità.  
1691. MAST. VICARI GESUITI. 20. P(adre) Ant(oni)o BATTAGLIA. 1691.  
1694. MAST. [FABBRICA DI CHIESA]Più a spese di fabbrica della chiesa abbatiale…cioè· ·        Per intonacar la nave di mezzo, archi, e buttar l’astrico. 35.· ·        Per 1 calcara di calce. 12· ·        Per giornate di fabbricatori, e manipoli à fare le scalonate, imbiancare il coro, e 2 cappelle, e voltar la chiesa. 17.65.· ·        Per modellatura di stucco al quadro di S. Benedetto; pittura e cornice. 22.30.· ·        Per cavar il gesso, breste per la fornace, e legna da cuocerlo. 2. 42 , 5.· ·        Per salme 7 di straccia, e carreggiate d’arena per l’astrico. 8.· ·        Per fattura delle porte di noce dell’altar maggiore. 9.· ·        Per travi, fattura del bancone della sacrestia, tavole, chiodi, e mascature. 9.24, 5.· ·        Per segare il pino in tavole per uso del coro. 4.· ·        Per spese minute di corde, tavole, postelli, pala, e cugni di ferro. 4. 59, 5.Totale: 124. 21, 5. ACGR, 87, f.95r: Bilancio. Havere (=Uscita) di febraro 1694.  
1695. MAST. VICARI GESUITI. 21. P(adre) Diego CALCAGNI, p(er) patente del card. Spada, 28 (novem)bre 1695. Prese possesso <il> 28 (dicem)bre 1695.  
1697. MAST. CHIESA ABBAZIALE. CORO.  In essa v’è il coro, tutto di noce, fatto nell’anno passato, 1697.  [1] E’ uno dei pochi elementi per cronologicamente inquadrare il periodo di stesura di tale ACGR,79. Codice che altro non è se non la copia calligrafica di ACGR, 84. Che appunto ne costituisce  ms. di stesura di base. ACGR 079 venne allestito nel biennio 1698-1700. Periodo in funzione vicariale MAST Diego Calcagni, dalla fine 1695 (ultimi dicembre) a tutto il 1700. Committenza per il cennato coro è sua. E tanto rilevasi anche nell’enfatizzare l’iniziale espositivo. La cifra 1697 è in codex aggiunta autografa di Calcagni. [ACGR 079, f. 35r, 4-5]. choro  
1698. COLLEGIO GRECO.  PROTETTORI. ALBANO. COLLOREDO. SPADA. Al presente è protettore, amministratore e giudice dell'Abbazia, l'eminentissimo cardinale Fabrizio Spada. I comprotettori sono l'eminentissimo cardinale Leandro Coloredo e l'eminentissimo cardinale Giovanni Francesco Albano.  
1698. MAST. VICARI GESUITI. SINODI. Ai sinodi è da aggiungersi il sinodo celebrato nella Chiesa di S.Michele Arcangelo nel villaggio di Piscopio, nel 1698, il Lunedì di Pentecoste, ed il 19 maggio, essendo protettore il card. Fabrizio Spada, vicario padre Diego Calcagni, dei gesuiti, che fu pubblicato l’anno successivo alla Storia cronologica breve dell’abbazia.  
1698. MAST. CHIESA ABBAZIALE. RICOSTRUZIONE. La chiesa abbatiale di Mileto, fabbricata dalle rovine della chiesa antica,opera magnifica del conte Ruggiero, è assai capace p(e)r il popolo. Nel successivo elenco dei benefici ante 1600 manca qualunque cenno all’altare maggiore. Proprio perchè, ivi trattandosi di materia beneficiale, e per finalità meramente amministrative, all’altare maggiore - non essendo collegato alcun beneficio - non viene dato rilievo. Ma Calcagni conosceva e bene le caratteristiche tipologiche dell’alltare maggiore; le descrive infatti nell’operetta Historia..., desumendole da fonti Visite. Fonti che ben conosceva. [ACGR 079, f. 35r, 6-10].  
1698. MAST. ALTARE MAGGIORE. In questa chiesa l’altare maggiore è avanti al coro; in esso non vi è alcun’obbligo di messe, solo, ogni mattina, in esso si celebra la messa conventuale, e s’applica p(er) l’anima del conte Ruggiero, suo fondatore, della sua moglie, e dè suoi figli.La questione, controversa, di tale suffragio, sarà trattata a parte, datane la complessità dei correlati. Qui solo accennandosi che non era uso antichissimo, bensì moderno, e strumentale, facente parte delle infuocate controversie con la sede episcopale. Due erano infatti gli elementi costituivi del mito normannistico, ivi, inteso quale fondazione di MAST: uno il mausoleo, preteso ruggeriano sarcofago; l’altro proprio questa messa conventuale, di suffragio. Entrambi non solo sono dubbi, ma, anche, del tutto assenti nella documentazione ante inizio del XVII. Ambedue costituirono motivo di accesissime controversie trattate anche in vaste memorie forensi, nelle ulteriori e successive contrapposizioni d’ambito giurisdizionalista della seconda metà del XVIII. Ove MAST, unitamente ad un gruppo di scelte abbazie del regno, divenne motivo politico di aspri dissensi diplomatici con la Santa Sede nelle contese che avevano a perno il trattato di Concordato del 1742. In tale sede, anche, ,mausoleo e messa di suffragio ebbero, assieme all’archivio e diplomatico, magna pars.  
1701. MAST. VICARI GESUITI. 22. P(adre) Giacinto MARTINI,  p(er) patente del card. Spada, 1701.  
1704. MAST. VICARI GESUITI. 23. P(adre) Emanuele TACCONE, pro-vicario. 1704.  
1704. MAST. VICARI GESUITI. 24. P(adre) Iacopo BERTOCCHI, vicario, 1704. Card. Spada.  
1548 1548. Beneficium sub invocatione S(anc)ti Georgij M(artiris ?).
· ·      cum altare eccl(esia)e abbatialis prope ianua(m) sacresti(a)e.
fundatu(m), et dotatum à familia Cerasia.
· ·      Presentabant cappellanum d(omini) d(omni) Thomas, et [15] Bernardus Cerasia, fratres, 7 april(is) anno 1548.
· ·      Commendat(ari)o Ioanne Vincentio Palmerio, equite Sancti Iacobi de Spata.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.

1551. 1551. VICARI.
Giovanni Bonino da Camerino. 1551.
1551 1551. Beneficium sub invocatione Sancti Francisci asisinatis.
· ·      cum altare posito post choru(s ? m?) in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
fundatum et dotatum à Salustio Rectura, anno 1551.
· ·      Commendat(ari)o Guidone Ascanio Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Ioanne Bonino.
· ·      [15] Cum onere trium missarum singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare. Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
1552 1552. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e de Posse.
· ·      cum altare prope portam qui ducit ad viridarium eccl(esia)e abbatialis,
fundatu(m) [05] et dotatum à Baptista Cepari, anno 1552.
· ·      Commendat(ari)o Guidone Ascanio Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Ioanne Bonino.
· ·      protectore cardinale. 
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale II° altare, S(anc)t(a)e Maria<e> de Posse, e della Consolatione, et altri santi, sito nella navata destra.
Con annessi i seguenti benefici di libera collazione: 
In questo altare sono uniti 2 beneficij di libera collatione.
Uno chiamato del Coll(egi)o, e l’altro dell’Unione. 
Il benef(ici)o detto del Collegio fu eretto dal r(everendo) d(on) Gio(vanni) Batt(is)ta Malinconico, vic(ari)o gen(era)le dell’abb(ati)a circa l’anno 1578, unendo con esso 
· ·      il benef(ici)o di S. Maria della Consolatione, di Mindesio Ruffa;
· ·      il benef(ici)o dello Sp(irit)o S(an)to, di Dom(eni)co Malinconico;
· ·      e l’altare di S(ant)a Catarina V(ergine) <e> M(artire);
· ·      e di S.Benedetto;
[1676] Beneficium sub invocatione S(anc)te M(ari)ae de Posse, seu de Unione. 
Erectum in abbatiali ecclesia à p(ad)re Alessandro Dezza, Soc(ietatis) Iesu, vic(ari)o g(enera)li;
Protectore Fabritio card(inal)e Spada, an.1676.
Questo Beneficio detto dell’Unione fu eretto dal  p(ad)re Alessandro Dezza, della Compagnia di Giesù, l’anno 1676, unendo 4 benefici, l’entrate dè quali s’andavano sempre più mancando. 
E sono:
· ·      Il beneficio di S(anc)te M(ari)ae de Posse, dè Cepari. 
· ·      Il beneficio dello Spirito Santo, dè Pini.
· ·      Il beneficio di S.Cataldo, di cui non si sa il fondatore.
· ·      Il beneficio di S.Leonardo, dè Galeani.
Nell’erettione di questo beneficio vi posero il peso di 4 messe la settimana. Ma poi s’ottenne della S.Congregatione la riduttione di 2 messe la settimana.
Al 1700 registrato fra i benefici di libera collazione, quale: 
Beneficium sub invocatione S(anc)te M(ari)ae de Posse, seu de Unione (...) hoc beneficium constat ex quator (sic) aliis beneficiis, quarum reditus in dies imminuebantur.
· ·      Ex beneficio sub invocatione S.Cataldi episcopi, memoria fundatoris non existat. 
· ·      Ex beneficio sub invocatione S(anc)te M(ari)ae de Posse, fundato à Baptista Cepari, anno 1552.
· ·      Ex beneficio sub invocatione S.Leonardi, fundato à Ramunda, uxore Iannelli Galeani, anno 1575.
· ·      Ex beneficio sub invocatione Spiritus Sancti, fundato à Luciano de Pino, anno 1593.
Ut ex Visitatione anno 1587.
009.-Benefici di Mileto.Beneficio della Madonna. 1525-1701. 
Dei cinque tomi della materia beneficiale, attinenti  alla classe A dell'ordinamento calcanèo, e nell'inventario dello stesso indicati cumulativamente (ved. scheda ACGR, ms.79,  
   
   
   
   
   
   
   
   
 
 
 
 
   
 
 
   
 
   
 
1534. 1534. Beneficium sub invocatione S(anc)ta Crucis· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,· ·      iuxta altare Ioannis Petri Urso,et altare Maij Comi.Fundatum, et dotatum à domino Ioanne lò Tartaro, 20 martij 1534.· ·      Commendat(ari)o Andrea [25] cardinali De Valle. · ·      Vic(ari)o Ioanne Baptista de Militibus.· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis, feria sexta.Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IV° altare, Il quarto altare <è> dedicato alla S(ant)a Croce, et altri santi, sito nella navata destra.Con annessi i seguenti benefici, di cui 1 di libera collazione, 3 di giuspatronato.  
  1535. COMMENDATARI.ANDREA DELLA VALLE.Andreas De Valle, romanus, primo episcopus crotonensis, deinde miletensis. Creatus cardinalis à Leone X°. Obijt anno MDXXXV.Il romano Andrea della Valle, prima vescovo cotronese e poi miletese, creato cardinale da Leone X, morì nell'anno 1534. ACGR 79, f. 19r: Commendatarij Abbatiae SS.me Trinitatis.  
1536 1536, gennaio 15. Mileto, Convento Ordine Frati Minori Cappuccini.Ludovico da Reggio, cappuccino, a Bernardino d’Asti, suo superiore. Descrittiva dell'abbazia di Mileto.  
  1537.COMMENDATARI.ANDREA MATTEO PALMIERI.Andreas Mattheus Palmerius, neapolitanus. Creatus cardinalis à Clemente VII°. Obijt anno MDXXXVII.ACGR 79, f. 19r: Commendatarij Abbatiae SS.me Trinitatis.Dopo il card.Andrea della Valle:- Andrea Matteo Palmieri di Napoli, creato cardinale da Clemente VII, morto nell'anno 1537. [Appendice alla Breve Storia Cronologica dell'Abbazia della Santissima Trinità di Mileto]  
  1544. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e del Potere.· ·      cum altare in (...) ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,· ·      [altare] [15] in cuius tabula est depicta Beata Virgo in Coeluma Assumpta cum S(anc)to Fran(cis)co asisinate,b et S(anc)to Ant(oni)o patavino.fundatum, et dotatum ex testam(en)to Aloysij Siculi, 1544, erectum à Marco Ant(oni)o eius filio, anno 1551.· ·      Commendat(ari)o Guidone Ascanio cardinali Sfortia. · ·      Vic(ari)o Ioanne [20] Bonino.· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.a macchia d’inchiostrob assisinate  
  1545. Beneficium sub invocatione S(ancti) Antonini.fundatum (per) Balthassarem Fiaschè, anno 1545, et erectum à Nicola(o) Brancato anno 1549.· ·      Commendat(ari)o domino Ioanne Vincentio Palmerio.· ·      Cum onere trium missarum singulis hebdomadis.Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.  
  1548. 1548.COMMENDATARI. VINCENZO PALMIERI.Ioannes Vincentius Palmerius, frater supradicti. Cardinalis eques Sancti Jacobi de Spada. Vivebat anno MXXXXVIII. ACGR 79, f. 19r: Commendatarij Abbatiae SS.me Trinitatis.  
1548 1548, settembre 18. Napoli, Castelnuovo.A Giovanni Vincenzo PALMIERI, commendatario  MAST, a che ottemperi alle disposizioni pontificie, espresse nella bolla di assegnazione commenda,  di applicare la terza parte delle entrate per necessaria urgente manutenzione, ordinaria e straordinaria, nella chiesta abbaziale, e pagamento spettanze al clero, a che, anche, ivi il culto divino non venga trascurato. Contenente, su ciò, inserto supplica università di Mileto, non datata, priva di maggiori referenze. 1548, settembre 18. Napoli, Castelnuovo.A Giovanni Vincenzo PALMIERI, commendatario  MAST, a che ottemperi alle disposizioni pontificie, espresse nella bolla di assegnazione commenda,  di applicare la terza parte delle entrate per necessaria urgente manutenzione, ordinaria e straordinaria, nella chiesta abbaziale, e pagamento spettanze al clero, a che, anche, ivi il culto divino non venga trascurato.Contenente, su ciò, inserto supplica università di Mileto, non datata, priva di maggiori referenze.ACGR, vol. 83, Chiesa e benefizi della giurisdizione abbaziale dell'Abbazia di Mileto. (1)Sez. I: Chiesa abbaziale, e sue memorie, NP.01, ff. 3r -4v. Copia di mano fine XVI -inizio XVII.In f.1r, mg. sup. dx: 1, poi cancellato con tratti; era il numero di fascicolo. - mm.- doc.: 3rv: testo; 4rv: bb.- piegatura: in 8- filigrana: su originale- stato conservazione: legg. rosi angoli dx, inf. e sup., in 3r.- numerazione: le cc. non risultano numerate in originale; in ang. inf. 3r 3 4r apposti a   numeratore meccanico: 3 e 4.- menzione di:    A) registrazione In Partium, a f. 120 e sgg. (2)   B) 22 settembre 1548, notifica della presente provvisione al citato commendatario,         in Napoli, a domicilio, nelle mani di Luca Barile, suo servitore. - filigrana: su originale- stato conservazione: legg. rosi angoli dx, inf. e sup., in 3r.- numerazione: le cc. non risultano numerate in originale; in ang. inf. 3r 3 4r apposti a   numeratore meccanico: 3 e 4.- menzione di:    A) registrazione In Partium, a f. 120 e sgg.   B) 22 settembre 1548, notifica della presente provvisione al citato commendatario,         in Napoli, a domicilio, nelle mani di Luca Barile, suo servitore. [F.3r]Copia.Carolus quintus romanoru(m) imperator semp(er) a<u>g(ustu)s rex ..... ? Ioanna eius mater, ..... ? Carolus eius filius regges ? castell(a)e Aragoniu( ) ut[ri]osq[ue] ? Sicili(a)e, Sveti(a)e, Ungari[a]e, Dalm(atiae). Reverende vir doctore ? Regie di lette ??  / [5] A dì ? è stato p(rese)ntato memoriale del tenore seguente (V.L.) Ill(ustrissi)mo sig(no)r, da parte della università, et uomini [1] della città di Mileto, de Calabria, fedeli di sua maestà cesarea e de v(ost)ra ecc(ellenz)a, se fa intendere p(er) quella come in essa città <vi> è una abb(adi)a sotto il nome della SS.ma Trinità, dell’ordine di S.Benedetto, di mirabile architettura ecc(ellenz)a, edificata p(er) / [10] la buona memoria del re Ruggero, quale, p(er) esser una delle due chiese cattedrali di essa città, ha cura d’anime, co(n) diocesi et ragioni ep(iscopa)li, tenendo di entrate annui docati tre milia in circa, et essendo q(ue)lla già concessa già concessa p(er) sua santità in commenda al r(everen)do Ioan Vincenzo Palmieri [1]de Napoli, co(n) conditione che ogni anno dovesse spendere / [15] la terza [1] parte delli frutti in riparatione [1] di essa, et in ostentatione del culto divino, sin come appare in le bulle+ et co(n)cessioni+ di d(ett)a commenda, (5) il prefato r(everend)o commendatario no(n) ha adempiuto [1], nè effettuato d(ett)a cond(itio)ne et disp(ositio)ne di [1] sua santità, et la sua tenuta. Et <la> tiene [1]- sono più di dodici anni - talmente, che d(ett)a chiesa [1], sì p(er) la sua antichità, / [20] et grandezza, come p(er) il maltrattamento (che sta senza porte, et finestre), man mano si dirupa et rovina [1]; massimamente un muro, che di momento in momento minaccia di cascare, e che con la prima tempesta cascherà, come comunemente si giudica. [1] Et essendo anche [1] in più et più cose, diminuito [1] il culto divino, p(er) ultimo in questo mese di luglio [1]dodici / [25] monaci, in essa restati del <solito> maggior numero, p(er) li mali trattamenti et p(er)chè no(n) venivano pagate [1] le solite prebende, no(n) potendo vivere hanno d’in tutto abbandonato [1] d(ett)a chiesa,n  talmente che, al p(rese)nte, in q(ue)lla no(n) si celebra, eccetto p(er) un prete, no(n) senza indign(ation)e de Dio et detrimento dell’anime de essi parrocchiani. [1]Et p(er)chè, ill(ustrissi)mo sig(no)re, / [30] spetta a sua cesarea maestà, et a v(ost)ra ecc(ellenz)a, in suo loco difen dere et riparare le chiese [1] edificate dai re precedenti [1] di q(ue)sto regno, et / [32] no(n) permetter che un sì nobile, et regio [1] edificio dove è seppellito [1]// [F.3v] d(ett)o re, co(n) molti altri principi, si rovini. [1] Per tanto, essa supp(lican)te ricorre [1]a v(ostr)a ecc(ellenz)a, et p(er) il suo interesse questa [1] <stessa> supp(lic)a <chiede ci> si degni provvedere [1] c[he] d(ett)a ecc(ellenz)a sia preparata ciò ordinare, <ossia> che si paghi la terza p[ar]te di detti frutti, seco(n)do la disposit(io)ne di sua santità, tanto [p(er) l’an]ni / [5] passati quanto p(er) il futuro, et con q(ue)lli si debba  [1]detta chiesa riparare, et <ivi> mantenere  [1] il culto divino, et farci ritornar[e] il solito numero di monaci, acciò sia q(ue)lla ben servita et fac[cia] il servitio di Dio et di sua maestè cesarea, [1] ut Deus (etc.). Esse[ndo] <anche> che le entrate [1] son poste in più, et diversi territorij, di di[ver]si / [10] baroni, supp(li)ca v(ost)ra ecc(ellenz)a ordinare a tutti <tali> baroni che sop(r)a [....?]re questi debbano obbedire, [1] et ad aiutare ad esigere, et applicare [li ?] <detti> frutti, [1] ut Deus (etc)” Noi, inteso lo che ditta città de Mileto ne [ha?] fatto supplicar p(er) lo inserto memoriale, perchè no(n) viene al ser[vi]tio de n(ost)ro Sig(no)r  Dio che in d(ett)a città no(n) si abbia* <a> menomare [1] / [15] il culto divino, et che si debba [1] reparare in le cose necessarie [es]sendo chiesa  importante,. [1] per questo esortiamo a provvedere  [1]che il culto divino predetto no(n) si lasci, [1] e che si abbia* da fare la riparationei  necessaria in d(ett)a chiesa. [1] <E> poi[chè] a detto effetto furono lasciate le entrate, è bene a d(ett)a chiesa provvedere / [20] <a che non> siamo costretti a fare altra provisione, [1] et così eseguirete se desiderate [1] far cosa grata a sua maestà, la q(uale ?) sia a favore del p(rese)ntante. [1]  Datu(m) in Castro Novo, Neapoli, die 18 (settem)bris [1548 ?] Il D:P: Pisoleto (?) Martiranus sec. V.r Pillanus (?) [1] Ricta (?) VIIII...t Polo Rs (?)Reg(istra)ta in Partiu(m), fol(io) 120 s. / Al commendatari[o della] / [25] badia di Mileto, esortandolo che ripari le cose necessarie de [... ?] et che facci il culto divino, et non si lasci. Die 22 (settem)bris 1548, io I(o)a(nn)e  Catato(...?), in Napoli regio [1]portiero, [con]fero (?) aver* intimato la retroscritta provvisione al [1] p(a)d(r)e r(everen)do [Io(hannes)] Vincenzo Palmieri, p(er)sonaliter, p(rese)nte Luca Barile, et altri suoi ser[vi]tori, [1] et n’ho data [1] la copia modo et forma ut supra, (etc). //  
  1560. MAST. Scritture riguardanti i chierici coniugati.  
  1571-1686. MAST. Eredità di Alimenti.  
  1573-1617. MAST. Platee varie.  
  1573-1682. MAST. Licenze, patenti ecclesiastiche.  
  1574-1694. MAST. Liti coi vescovi di Mileto.  
  1580-1776. MAST. Istrumenti e vari altri atti notariali.  
  1581-1700. MAST. Benefici di Mileto.-Beneficio della Madonna.  
  Ottavio Micosando, chierico fanense, in die xiiii mensis iulij 1581, in sacristia abati(a)e mileten(sis), con la giuridica qualifica, e funzione, di procu(rato)ris dicte(a)e abati(a)e, presenzia, dirige, interroga, monaci e clero abbaziale tutto, congregati in cap(itul)lo capitulariter ad sonu(m) campan(a)e.Ivi, in p/(rese)ntia mag(nific)i Octavij Micosanti, clerici fane(n)sis, monaci e clero, in diversificata sessione, vengono infatti interrogati sull’osservanza dei costituti tridentini, de more et costume, analiticamente poi sulle rendite abbaziali.   E due esempi valgano per tutti, sugli altri, poi, cali silenzio e dignitosa nostra delicatezza.Da lontani anni 70 si è diffusa in Calabria ed altrove una marea pubblicistica tesa a comprovare che tal Ottavio Micosando sia stato autore, anzi si dice esecutore di una planimetria delineata al F. A dell’ACGR, 83.Se solo l’esimio autore di tale tesi si fosse presa la briga di studiare detto codice, od almeno di sfogliarlo, unitamente ad altri codici di quel pontificio gregoriano archivio, avrebbe non solo reperito che le tanto conclamate veridiche planimetrie sono solamente idealizzate ricostruttive, ma, per il punto in oggetto, non certo di Ottavio Micosando.Tale, infatti, e come ci attestano i fogli di tale codice, dal 5r a 14v, chierico fanense, in die xiiii mensis iulij 1581, in sacristia abati(a)e mileten(sis), con la giuridica qualifica, e funzione, di procu(rato)ris dicte(a)e abati(a)e, presenzia, dirige, interroga, monaci e clero abbaziale tutto, congregati in cap(itul)lo capitulariter ad sonu(m) campan(a)e.Ivi, in p/(rese)ntia mag(nific)i Octavij Micosanti, clerici fane(n)sis, monaci e clero, in diversificata sessione, vengono infatti interrogati sull’osservanza dei costituti tridentini, de more et costume, analiticamente poi sulle rendite abbaziali.Unico quesito che possa essere ritenuto afferente allo stato dell’im mobile, comunque - da altre fonti saputo all’epoca faticente-, è: Et dimandati come stanno di stanza,Risposero che habitanno tutti .... mon(aste)ro, si bene li preti di messa ogni uno tene la sua camera, e li diaconi habitanno confusi p(er)chè no(n) vi sono stanze a sufficienza , et / q(uel)li sono, sono mal...dine di tavole greze ? con il solaro sotto.Che cosa faceva, in quel solare luglio 1581, Micosando, in Mileto ? Anche qui la risposta è offerta da mera lettura del codice medesimo (f. 8r): ...celebrandus exeq(u)as ill(ustrissi)mi r(everendissi)mi q(uonda)m Alexandri cardinali Sforza olim abbatis dicte abati(a)e...E quale, poi, non tanto sostanza della sua commemorativa funzione, che ciò è intuibile, quanto tenore del mandato della Camera Apostolica, causa abbazia vacante, e conseguente ottaviana relazione ?Anche qui, come sopra (f.14v, ultimo del fascicolo): Informationes habitae a rev(erendis) monachis Abb(ati)ae S(anctissi)mae meliten(sis), ad interrogat(io)nem m(agnifi)ci Octavij Micosantij, proc(ura)t(or)is, super iurisditionibus, servitij debitis p(redic)tae abb(ati)ae et alijs nonnullis...Rec(evuta) die 3 augusti 1581, cu(m) l(icter)is eiusdem m(agnifi)ci Ocatavij. //No, Ottavio Micosando nulla ha a che fare con l’esecuzione di detta TAV.A.Ed inutilmente, anche, si cerca un intento di raffigurazione celebrativa; concetto - di tutela dei beni culturali - che a stento si affermò nei secoli successivi, e che solo a fine XVIII-inizio XIX trova, almeno in giurisprudenza, piena affermazione.Le raffigurazioni erano sempre conseguenti ad un processo commistivo di interessi e di rivendicazioni.Ed è solo per esemplificare la straordinariamente lenta, e difficile, gestazione culturale di un concetto che oggi a noi pare pura ovvietà che qui ci si permette, in tale contesto, di scomodare una citazione sul divo Raphael.Se la prassi di delineare per celebrare, od almeno rammemorare, in epoca di puro pragmatismo architettonico e di secoli di organizzati spolia, fosse stata sì diffusa, non avremmo avuto certo le designazioni di mirabilia non già, e solo, all’esito artistico, quantro al solo fatto dell’intrapresa, al concetto d’un farsi sforzo elucubrativo immane, convivio d’acclaratissimi intellettuali, vero cenacolo leonino, e spesa ingente, allorchè con la famosa Lettera a Leone X, di Raffaello. Invero, però, su impianto di Baldassar Castiglione.Scendendo dagli empirei, ma si sono citati solo per significarne l’assenza in quel periodo ed in quell’assolutamente provinciale contesto di un concetto di delineatio a fini meramente celebrativi,  chiusa la leonina digressione su quel ...con lo aiutto tuo mi sforcerò vendicare dalla morte quel poco che resta..., Raffaello/Castiglione, appunto, si ritorna alle fonti sull’abbazia di Mileto. Non è nuova l’istanza di sempre e comunque voler assurgere a chiesa regia tale abbazia. Ma si badi bene, in epoca medioevale è sempre definita frutto di comitale pietà; invero forse sarebbe il caso di iniziare a porre l’accento sul Roberto, duca, anzichè su Ruggero, conte. La questione regia è d’epoca rinascimentale. Particolarmente coincide con la reconquista della Sicilia da parte del potere spagnolo. E ve n’erano sono motivazioni dinastiche, di carattere geopolitico. Mileto, e l’abbazia, fu un puro topos culturale, stante che un’inveterata tradizione storiografica, erronea, ne attribuiva il titolo di sepolcro di Roggero II, re. Ma, a dire il vero, lo attribuivano alla cattedrale, non già all’abbazia.Tanto, ma con la correttiva di Ruggero conte, rimase sino al tardo XVIII.In ambito abbazia tale prerogativa venne sempre fatta propria.Ma, se dalla vicariale abbaziale gestione, locale, tale aspetto fu posto ripetutamente all’attenzione della dirigenza di governo romana,  vaticana, anche Curia Generalizia S.J., ciò mai avvenne per intenti meramenti celebrativi, bensì solo in momenti di grave contrasto della sede episcopale, permanentemente avversa all’esenzione e territorio separato dell’abbazia predetta. Fonti rivelano, sull’aspetto e punto, un andamento tipo carsico: in tempi normali ne era consolidato assunto, poi, agli iterati contrasti con la sede episcopale, la questione ritornava ad essere rovente.E ve n’è sempre una motivazione giuridica, che le fonti antiche non sembrano essere connotate da normannistici striscioni. Problema solo dell’immanente - pare - frascheggiare.E nei luoghi appositi della Mileto, per noi oggi Vecchia, gli unici manifesti che si apponevano erano solo quelli delle rispettive scomuniche: i cedulones, appunto.A volte, ma forse solo per variare, s’innovava: e s’inviavano, dall’una e dall’altra parte, i Diacono silvaggi, a che notifichino le rispettive inhibitorie.Erano le motivazione giuridiche, ed economiche, che per quella complessa società dei secc. XVII-XVII, contavano: e la motivazione che veniva fortemente opposta da parte vescovile ne era che l’abbazia non poteva sostenere d’esserne esente, per il semplice motivo che in qualità di tale non era iscritta nei registri della pontificia Dataria.Invero alquanto delicato, tale punto, e vi furono più e più voci e momenti di dissenso: alla sede vescovile, infatti, non conveniva molto adire a processi rotali, o pronunciamenti pontifici, sulla materia, poichè la vecchia pendenza d’essere in discussione la suffraganeità propria dall’arcivescovile sede reggina, era sempre in essere. Come avvenne poi, nel 1725, quando, a furia Bernardini, vescovo, d’agitare la questione nei tribunali romani, ne venne chiamato il successore, Filomarini, a difendersi dalla decisione vaticana di ritenerlo sempre e comunque in tal modo suffraganeo. E, come dalla complessiva documentazione, che in riproduzione si ha qui presso di noi, dovette non poco argomentare, e sostenere, il predetto presule. Poichè, come già era descritto e documentato nelle precedenti scritture abbaziali, nenche della sede episcopale in Dataria v’era traccia alcuna d’esenzione e d’immediata soggezione alla S.Sede.Non sono opportune le infinite digressioni, ma il punto offre il dire che se è pur nota l’ostinazione, si direbbe archivistica ossessione, che il compianto eruditissimo mons. Luzzi  ebbe nei confronti del disperso ? pontificio gregoriano privilegio di confirmationis, certo istitutiones non poteva essere, al punto da imputarne al regio sequestro 1774 delle abbaziali scritture l’involazione anche del supposto ruggeriano privilegio e confirmazione pontificia, è anche a chi scrive noto, ma certo da fonte più probante, che Filomarini ebbe ad impostare tutta la propria difesa non già sulle pergamene d’archivio, ma solo, e quasi unicamente, sull’Italia Sacra di Ughelli.E la cosa ha pure un senso.Ma, per correttezza, detto senso dev’essere inscritto nell’ambito d’un meramente dire che ad oggi nè si sa, nè si ha prova, che non siasi involato nel disastroso incendio di cui ebbe a soffrire il palazzo episcopale, per una distrazione, durante l’episcopato di Parravicini.Certo, se Luzzi aveva ragione, e ciò è nell’ambito del possibile, non solo risulta strano che Filomarini non avesse contezza di tale importante pontificio privilegio, nel proprio episcopale archivio, nè altri, sottoposti, per lui, ma, anche, e tocca precisarlo, necessiterebbe pure il dire che se l’estensore delle presenti notazioni ha potuto pazientemente comporre le tessere e trovare precisa traccia delle pergamene nel 1774 sottoposte a regio sequestro nell’archivio capitolare, e condotte a Napoli, le stesse risulterebbero in serie archivistiche interessate alle note distruzioni belliche di cui venne interessato l’Archivio di Stato in Napoli.Quanto trovato, infatti, pur sempre a Napoli, non è oggi in detto ma altro archivio. E sono pergamene di specifica spettanza abbaziale. Abbaziali contratti e privilegi reali. Fonti abbaziali, pertanto, frutto di soggetti vari, pressati da mere contingenze, e economiche, e di giurisdizione, sul punto in oggetto avevano è vero contezza di una ruggeriana tradizione, indiscussa sulla fondazione, inesistente in fonti prima del XVI l’ulteriore topos - in verità alquanto incerto - della sua tomba, in merito ignoravano e giustamente il susseguente destino storiografico di quell’abbaziale chiesa. Allorchè, e dal XVIII innanzi, per interessi e ragioni plurime di contrasto, pian piano divenne da importante ormai ma solo e puramente grancia al servizio del Collegio Greco de Urbe, una metafisica subliminazione negl’interessati ritenuti fasti d’essere chiesa di fantomatiche quanto patafisiche normannistiche capitali.Che solo espongono al ridicolo, riteniamo.La terza moglio di Ruggero dovette sinanche fuggire, rifugiandosi a Messina, subito dopo la morte del marito. Che il suolo calabro scottava, per essa medesima ma, ancor più, per il figlio, futuro re.A prescindere dal fatto che neanche in epoca sveva si ebbe mai capitale, essendo secoli di corti itineranti, le locali normannistiche capitali presuppongono che una capitale, per essere tale, necessitava d’una istituzionale, e legittima, presenza del potere signorile ?Ma, e dovrebbero, tali normannistici, hanno contezza che il vero signore feudale, in Calabria, e tutta,  non certo n’era Ruggero, conte, bensì suo fratello, indi, in morte di questi, il figlio. Ossia, per Ruggero, il nipote.E che, comunque, per la piccola Mileto, Ruggero aveva solo diritto in comunione con il vero signore, suo fratello.E che, a fronte di ciò, la suddivisione  territoriale coincide, e straordinariamente, con i confini urbani della giurisdizione stessa abbaziale.Ma che, e ciò è capillarmente documentato dalle platee abbaziali, che stiamo integralmente trascrivendo, il settore in cui era ubicata l’abbazia non solo era extra muros sino al tardo XV, ma, anche, è documentato che ben poche case, e tutte di collegati all’abbazia, erano in detto suburbio, detto Monteverde.Quindi Ruggero, se tenente corte nell’ambito del terreno proprio, oltre i locali abbaziali non aveva - per ciò di cui si può avere memoria - altro luogo che i prati.E se in un castello, tale non poteva essere, in qualità di tenutario di signoria propria, nell’ambito del distretto vescovile poichè ciò contrasta e confligge con due principi feudali: salvo che il tutto non fosse una giuridica pantomima, un vescovo titolato dell’usbergo politico di dover rispondere solo ed unicamente alla sede apostolica mai avrebbe ragionevolmente accettato, per sua stessa sicurazza, d’essere ospite del conte Ruggero; Ruggero, a sua volta, avrebbe dovuto tenere corte nell’ambito d’un territorio, quello propriamente urbano, che risultava del vero signore, cioè del fratello.Siamo nell’ambito quindi d’una luogotenenza, d’un potere delegato. In Calabria.Non a caso cerca, Ruggero, la propria strada in una Sicilia. Ove effettivamente, com’è noto, si prese tutte le libertà politico-militari che volle.Normannistici locali invece descrivono tale Ruggero in modo da farlo risultare antitetico con la complessa struttura feudale dell’epoca: un luogotenente del proprio signore, che sempre rimane il duca, può mai in tutto risultare dimentico che l’unico  asserente d’essere il vero tenutario di potere feudale sui luoghi era il pontefice ?Non risulta che Ruggero, conte, avesse ad usufruire degli antecedenti servigi di qualificata consulenza d’un Lorenzo Valla . Visite ciò nè cognoscevano, nè tridentino prodotto esopeo lor chiedeva. Eran tempi forse più seri, certo più duri. Visite, come recitano i Borromeo, attengasi alla rigida  regola del vero e del realmente esistente, non già all’invenzione, alla magniloquenza.Tantomeno poi all’aulica magnificenza di fasti di corte, che, comunque, per Mileto, nè vi furono, nè, per quel vago e limitato momento in cui la Storia delle Nazioni d’essa s’occupò per un attimo, sfiorandola, come quella d’altri Luoghi Senza Tempo, Senza Memoria, esclusivamente ravvolti in quel Tempo Locale si cui tanto diffusamente ci informa Braudel, seppe andare oltre il momento proprio - ed esaltante - del puro concepimento, indi parto, di due emergenze indubbiamente fuori luogo, tagliate fuori dai luoghi delle azioni, delle transazioni, della complessa sociale vita: la cattedrale e l’abbazia.Nate poichè concepite senza poi molto sforzo, sviluppo essendo di pristine bizantine emergenze architettoniche, specie l’abbazia, poichè militare l’era altra: la di poi cattedrale, nacquero, ed alle prime luci del sole parteciparono con gioia e fors’anche con cristiano trasporto. E perchè, infatti, non dovevano essare giose ?, importanti celule com’erano d’un più vasto ideologico e strategico piano: la reconquista di terre bizantine, sotto l’egida - e tale il sigillo - d’un comunque tenerle, e sempre, od ancora, sotto l’insegna d’esser settori di quell’immenso Patrimonium Sancti Petri, di gregoriana memoria.Valla non era indubbiamente ancora neanche nel sidereo cielo; ma in Normandia certo nascevano, e tanti. Ove inviare tanti focosi cadetti ? Ove tenerli, e concentrati, anzichè invadessro ancora l’Eterna ? Come servirsene post d’una bruciante Civitate ? Vicari, pomposi ed a volte meramente vuote conchiglie d’un potere comunque lontano, potevano negli Atti di Visita mai avere contezza che la storia, antecedente e  susseguente, sarebbe poi stata così e tanto adulterata ? Loro compito era visitare, ed a volte dall’aridità delle descrizioni sembrerebbe ne fosse stata solo visita, si, ma invero di mera cortesia.Certo non adulterarono nulla. Anche se, per quelle più tarde, a volte paiono dei meri prodotti da tavolino. Ma sono sempre una importante fonte, per quelle da XVI a meta XVII attinenti alle poche che possano veramente apportare luce sul reale stato di fatto e della chiesa abbaziale e delle altre di giurisdizione. E le uniche a che, anche, la si cessi con tanta fantasiosa produzione. Ma, se tale la tela di fondo, e la loro collocazione in più ampio contesto, rimane, e non può per chi le conosce rimanere, un principale aspetto e per il trascrittore problema: il lessico.A volte terribile, sempre scorretto, latineggiante ma non certo latino, costrutti spezzati, salti logici, esasperanti dialettismi, in una una trasposizione meramente fonetica.E poi gli iterati problemi d’una psicodinamica della scrittura: tormentata, piena di tics, attinenti ad una formula ormai desueta, stancamente ripetitiva nelle contrazioni, nelle elisioni. Sempre, e concludiamo, prodotto - ci sembra - d’uno psicodinamico prodotto celebrale di chi prima pensa in dialetto, indi traduce in italico idioma, infine scrive in latino con abbondante ristagno dei due preliminari mentali passaggi.Il trascrittore ha quindi due scelte: appesantire all’eccesso scioglimento di compendi (che comunque in mss. non obbediscono ad alcun precetto consolidato), abbondare nelle notazioni dei caratteri estrinseci testuali, e rendere così illeggibile il proprio prodotto, dare di ogni forma erratica, desueta, scorretta, una propria interpretazione, e così il testo muterebbe ai limiti dell’eccesso, o, più prosaicamente, data una onesta tabula declaratori: questa, offrire i testo com’è, nella sua pur scorretta veste testuale veridico e molto sul piano sostanziale.Tale ultima scelta è quella che ci sorregge; con tali parole ed intenti e programmi lo affidiamo alla stampa.Tali nostre due posizioni, che garbatamente abbiamo sopra espresso, è quanto in sostanza ci allontana, e molto, dalla produzione “localistica” su Mileto. Forse anche una vera, minuziosa, effettiva, pluriennale conoscenza delle fonti. Specie archivistiche.  
  1587. Sisto V. Significavit : in cui dizione: nullius diocesis Provinciae Reginensis. << Un significavit  di  papa  Sisto  dell' anno 1587, dove dice nullius diocesis Provinciae Regiensis>> 1616. Nota di scritture date in mano al s.r card.le per il s.r Claudio Vaccari (etc).  
     
  1593. [41r,10] Beneficium sub invocatione Spiritus Sanctifundatum, et dotatum à Luciano di Pino.· ·      Extabat anno 1593 vic(ari)o Mattheo Bonamico,· ·      protectore Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. · ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare. Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.  
  [ s.d. ma ante 1594, febbraio 8.- MAST] Tullio GERALDINI, vicario abbaziale a non indicato incaricato regio.Ill(ustrissi)mo e ecc(ellentissi)mo s(igno)re <a> Tullio Geraldini, vic(ari)o dell'abbatia della S.ma Trinità di Mileto <b>, del r(eal?) Collegio <c> Greco di Roma, su(pplic)a   v(ostra) e(ccellenza) … concederli il reg(i)o exeq(uatur) acciò possa  far pubblicar <d> un monitorio di scom(uni)ca ottenuto da n(ostro) s(ignore) contro i detentori delli beni di dett'abbatia, et lo riceverà gra..- mm.193x274- mancante parte in col.sx- 1r.Testo in colonna dx. Colonna sx: b.- piegatura in 8 riquadri- 1v : b.In 1r, in calce, concessione d'exequatur e note di registrazione, d'altra mano:Exequatur quo ad revelationem (?) f_m (segue sottoscrizione non comprensibile) provisum per suam ex_tiam Neap_ die viii februarii 1594De IulijR_to die 8 febrarij 1594 //  
1596 1596. Beneficium sub invocatione Sanctorum Cataldi ep(iscop)i, et Antonij de Plano.a· ·      in eccl(esi)a abbatiali.Extabat in Visitat(io)ne 1596.· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. · ·      Vic(ari)o Carolo Frontera.· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.· ·      Huius beneficij nulla est memoria fundatoris, tantum extat memoria in bulla Alexandri tertij, anni 1178. In territ(ori)o Sancti Martini ecclesiam Sancti Cathaldi, qu(a)e eccl(esi)a recensetus donata Abbati(a)e S(anctissi)m(a)e Trinitatis miletensis.a Della Piana  
  1599 IV.1. BENEFITII   antichi. Catalogo. Catalogus beneficiorum exi(n)stentium in abbatialis ecclesiae SS.ma(e) Trinitatis Miletens. ante an. M.D.C.  
  Sec.XVII. MAST. Chiese e cappelle di Piscopio.  
1601. MAST. Mileto-Ionadi.  grano b. Esazione da paranza. Salme 89. tt.7. quarti 2,5.  
1601. MAST. Mileto-Ionadi. grano b. Esazione da censi minuti. SALME 5. tt.6. quarti 3.  
1601. MAST. VICARI. Pompeo MANGIONI. 1601.  
1602. COLLEGIO GRECO.  PROTETTORI. GIULIO ANTONIO SANTORO. Card(inalis) Iulius Antonius Sanctorus; obijt 1602. ACGR 79, f. 20r: Protectores Abbati(a)e.  
1606. MAST. VICARI. Gio(vanni) Andrea STRATI. 1606.  
1615. MAST. VICARI. Claudio VACCARI. 1615.  
1616. MAST. VICARI. Luca FELICELLO. 1616.  
1617. MAST. VICARI. Giovan Francesco PETROLILLO. 1617.  
1617. MAST. VICARI GESUITI. SINODI. Nell'anno 1617, nella chiesa di S. Michele in Piscopio, col vicario don Giovan Francesco Petrolillo, essendo protettore il cardinale Benedetto Giustiniani.  
1619. MAST. VICARI. F(rate) Giacomo TORTI, dom(enican)o. 1619.  
1620. MAST. VICARI. Geminiano ANSALONE. 1620.  
1620. MAST. VICARI GESUITI. SINODI. Nell'anno 1620, col vicario don Geminiano Anzalone, essendo protettore il cardinale Benedetto Giustiniani, nella chiesa abbaziale di Mileto.  
1621. COLLEGIO GRECO.  PROTETTORI. BENEDETTO GIUSTINIANI. Card(inalis) Benedictus Iustinianus; obijt 1621. ACGR 79, f. 20r: Protectores Abbati(a)e.  
1621. MAST. VICARI. Pier Fran(ces)co CREMONA.1621.  
1622. MAST. VICARI GESUITI. ...i cardinali protettori, elessero a Mileto i loro vicari generali, affinchè esercitassero la giuri sdizione spirituale. Nei primi tempi fecero le veci di vicari alcuni regolari e preti secolari. Dall'anno 1622 i padri gesuiti.  
1622. MAST. VICARI GESUITI. 1. P(adre) Gio(vanni) Andrea PINEGLIA.1622.  
ANTE 1623. COLLEGIO GRECO.  PROTETTORI. MAFFEO BARBERINI. PONTEFICE. URBANO VIII. Card(inalis) Maph(a)eus Barberinus, max Urbanus VIII; ob(ijt) 1644. ACGR 79, f. 20r: Protectores Abbati(a)e.------ Tra i protettori si contano ancora Maffeo Barberino creato cardinale da Paolo V, dichiarato sommo pontefice nell'anno 1623.  
1623. MAST. VICARI GESUITI. SINODI. Avendo l'Abbazia un territorio separato, è abbazia nullius, convoca i sinodi, elegge gli esaminatori sinodali ed esercita una giurisdizione quasi episcopale sui suoi sudditi, come nel suo breve dell'11 novembre 1623 attesta Urbano VIII, pontefice di felice memoria.  
POST 1623. MAST. URBANO VIII. SEMINARA. ABBAZIA S.GIOVANNI IN LAURO. ANNESSIONE ACGR. Questi unì in perpetuo l'abbazia di S.Giovanni in Lauro, o in La- bra, al seminario del Collegio dei Greci di Roma.  
1627. MAST. VICARI GESUITI. 2. P(adre) Agostino CAPUTO, p(adre) del card. Biscia. 2 gennaro 1627.  
1627. COLLEGIO GRECO.  PROTETTORI. SCIPIONE COBELLUTIO. Card. Scipio Cobellutius. Ob(ijt) 1627. ACGR 79, f. 20r: Protectores Abbati(a)e.  
1628. MAST. VICARI GESUITI. SINODI. Nell'anno 1628, con vicario padre Agostino Caputo, della Società di Gesù, essendo protettore il cardinale Lelio Biscia.  
1628. MAST. VICARI GESUITI. 3. P(adre) Teodoro MASSIMIANO. 1628.  
1630. MAST. VICARI GESUITI. 4. P(adre) Fran(ces)co CANTERA, p(adre) del card. Biscia. 5 ap(ri)le 1630.  
1632. MAST.  VICARI GESUITI. SINODI. Nell'anno 1632, col vicario Padre Francesco Cantera, della Società di Gesù. Stesso Protettore.  
1636. MAST. VICARI GESUITI. 5. P(adre) Fran(ces)co DEL GIUDICE, p(adre) del card. Biscia. 17 ap(ri)le 1636.  
1636. MAST. VICARI GESUITI. SINODI. Nel 1636, col vicario Padre Francesco del Giudice, della Società di Gesù. Stesso Protettore.  
1638. COLLEGIO GRECO.  PROTETTORI. LELIO BISCIA. Card. Lelius Biscia. Ob(ijt) 1638. ACGR 79, f. 20r: Protectores Abbati(a)e.  
1638. COLLEGIO GRECO.  PROTETTORI. ALESSANDRO CESARINI. Card. Alexander Cesarinus. ACGR 79, f. 20r: Protectores Abbati(a)e.  
1639. MAST. VICARI GESUITI. 7. P(adre) Fran(ces)co Ant(oni)o DE ROSSI, p(adre) del card. Cesarini. 20 gennaro 1639.  
1639. MAST. VICARI GESUITI. SINODI. Nell'anno 1639, col vicario Padre Francesco Antonio De Ruffis della Società di Gesù, essendo Protettore il cardinal Alessandro Cesarini.  
1641. COLLEGIO GRECO.  PROTETTORI. FRANCESCO BUONCOMPAGNI. Card. Franciscus Buoncompagnus. Ob(ijt) 1641. ACGR 79, f. 20r: Protectores Abbati(a)e.  
1642. MAST. VICARI GESUITI. 6. P(adre) Vincenzo RISI, p(adre) d’Alessandro CESARINI. 14 (otto)bre 1642.  
1644. MAST. VICARI GESUITI. 8. P(adre) Francesco BRUNETTI. 1644.  
1648. MAST. VICARI GESUITI. 9. P(adre) Francesco DE GIOVANNI, p(adre) del card. RONDANINI. 29 ag(ost)o 1648.  
1651. COLLEGIO GRECO.  PROTETTORI. PAOLO EMILIO RONDANINI. Card. Paulus Emilius Rondaninus. ACGR 79, f. 20r: Protectores Abbati(a)e.  
1651. MAST. VICARI GESUITI. SINODI. Nell'anno 1651, con il vicario Padre Francesco di Giovanni, della  società di Gesù, essendo cardinale protettore Paolo Emilio Rondanini, nella chiesa di S. Michele in Piscopio.  
1658. MAST. VICARI GESUITI. 10. P(adre) Girolamo ADINOLFI, p(adre) del card. Fran(ces)co Barberini. 7 (settem)bre 1658.  
1659. MAST. CHIESA. RIEDIFICAZIONE. Questo tempio che per quasi sei secoli aveva resistito a più ter remoti,fu spianato solo la notte del 5 novembre 1659. Dai ruderi dell'antico e distrutto tempio, fu costruito il nuovo, di lunghezza ed altezza minori,di forma tuttavia elegante. Questo nuovo tempio fu iniziato nel 1660 e fu terminato nel 1698.   La lunghezza di palmi 120, la larghezza la stessa dell'antico tempio, infatti racchiusa nelle stesse pareti rimaste in piedi.             
1659 MAST. MAUSOLEO. RITENUTO DI ROGER D’HAUTEVILLE, condottiero normanno. Il tumulo del conte Ruggero a lungo giacque nel cimitero prossimo alla chiesa. Dopo parecchi anni fu rimesso nella chiesa, tra due colonne marmoree, con questa iscrizione scolpita sulla parete: Ruggero, conte di Calabria e della Sicilia/ fece questa sepoltura il maestro Pietro Oderisio/ Romano in memoria./ Se leggi, dì un requiem.Il tumulo era di un candido marmo, di lunghezza 9 palmi, per lar- ghezza quasi 5, di altezza 8. Stanno sopra, a sinistra ed a destra del tumulo, due simulacri, l'uno di una donna, l'altro di un uomo, ma senza testa. Dicono che uno sia di Ruggero, l'altro forse di Eremburga. Al termine del tumulo vi sono due colonne striate.Su di entrambe le fronti si vede una porta semiaperta, in entrambi i lati è scolpito lo stemma gentilizio del conte, ossia la croce chiusa tra i due fiumi.Questo, rovinato l'antico tempio, giacque disprezzato per più anni.Costruito e terminato il nuovo tempio, affinché la memoria di un sì grande conte non perisse, fu posto nell'ala sinistra in forma migliore e più nobile.(...)Questa descrizione è da aggiungersi dopo quella del tumulo marmoreo in cui fu riposto il corpo del conte Ruggero: Ruggero, conte di Calabria e di Sicilia, figlio di Tancredi, fratello di Roberto il Guiscardo, padre di Ruggero primo re di Sicilia, caro a S.Brunone, nell'opera protetto della Beata Vergine, che scacciò dalla Sicilia i saraceni, che fondò e dedicò questa abbazia e basili- ca, dedicata alla Santissima Trinità,e cotruì un ampio monastero, perchè fosse abitato e retto dai monaci dell'ordine di S.Benedetto, ed altri monasteri, abbazie, episcopati, in Calabria e Sicilia fondò, restaurò, dotò, morì in Mileto di oltre 70 anni l'11 Luglio del 1101, ed in questa basilica fu tumulato, con questa iscrizione: Lasciando le cose terrene, il duce Ruggero migrò alle amene sedi, ove abita nelle case del cielo.Rinnovata la memoria di tal principe e fondatore. Anno 1700.[Appendice alla Breve Storia Cronologica dell'Abbazia della Santissima Trinità di Mileto]  
1660-1700. ANNO 1660 –1700. MILETO. ABBAZIA SS.MA TRINITA’. CAUSALE ACQUISTI, ALIENAZIONI, INTERVENTI, PROVVIDENZE, ONERI ATTIVI E PASSIVI. ENTRATA - USCITA.. DUCATI. TARI'. GRANA. CAVALLI.  NOTE.  
1660-1700. MAST. CHIESA. spese in uscita per partite fisse, interventi, provvidenze. Sia per la chiesa abbaziale, sia, a volte, per quelle soggette. Generalmente è l’abbaziale.  
1660-1700. MAST. CERAMIDI. CIARAMIDI; CERAMIDI, ecc. – varie forme – intendevasi, come pur oggi nel dialetto locale, i coppi per il manto di copertura. Qui intendesi non solo la tipologia del prodotto bensì sia i due laterizi, opifici, sia le forniture, gli acquisti, le vendite, di coppi. Utili notizie anche su forniture, acquisti, vendite, di mattoni.  Tali laterizi erano in Mileto e nel casale di Vena. In Mileto la produzione di derivati dall’argilla per edilizia, è rimasta, in un locale grande opificio – laterizio – sino a pochi anni or sono. Attivo era anche l’artigianato vasaio. Nei bilanci il termine maiolica è ricorrente una sola volta. E non quale produzione. Negli inventari delle suppellettili del palazzo abbaziale, in Mileto, le faentine sono presenti. Con le numerose trascrizioni e citazioni da bilanci si è inteso rispondere a quesiti sulla produzione in zona di derivati da caolino. Oltre quanto alle fonti, poco, niente autorizza ad andare oltre le opinioni, se intendesi artigianato di lusso. Notizie in Barrio, ad. loc., ma non offre alcun interesse allo scopo. Si conferma quanto già espresso dalla relazione degli accademici, 1784. Nella moderna cartografia, al 10.000, si ha modo di vedere citazione – fra Mileto e Calabrò, di una Fornace Giordano. Tale infatti è il nome della famiglia che modernamente la deteneva. Dismessa.  
1660-1700. MAST. DIVERSE entrata-uscita per minute situazioni di alienazioni-acquisti, partite varie, interventi, provvidenze. Non sono ancorate a luoghi o soggetti, ma investono tutte gli sviluppi non preventivabili di introito o esito che di volta in volta si presentano.  
1660-1700. MAST. MASSERITIE. uscita per minute situazioni di acquisti, partite varie, interventi, provvidenze. Pur ancorate a due luoghi precisi: palazzo abbaziale, in Mileto, e residenza vicariale, in Monteleone, investono sviluppi non preventivabili di esito che di volta in volta si presentano.  
1660-1700. MAST. PENE. come da concessioni, le transazioni derivanti da ammende per trasgressioni di lieve o grave entità, specie fiscali, comunque sempre attinenti al comparto della pecuniaria amministrativa sanzione, e tutto ciò definito pene, era da devolversi a favore dell’erigenda chiesa MAST. E’ una delle voci artificiosamente create al fine di non intaccare la quota di rimessa a favore del Collegio Greco. Non poteva avere un andamento costante, quindi non era partita fissa, ma ne sarebbe interessante una maggiore disamina. Purtroppo l’importante serie che avrebbe potuto portare lumi, quella del tribunale abbaziale, pur avendosi un sommario inventario, allo stato non risulta reperita. Versata nel 1718-20 alla sede vescovile, non se ne conosce ad oggi la destinazione e la sorte. Detta serie consisteva in ben 7000 fascicoli processuali.  
1660-1700. MAST. PENSIONE. come da concessioni, l’introito fisso o le episodiche transazioni derivanti da una pensione fissata a carico della chiesa parrocchiale di Piscopio erano interamente da devolversi a favore dell’erigenda chiesa MAST. E’ altra delle voci artificiosamente create al fine di non intaccare la quota di rimessa a favore del Collegio Greco. Aveva andamento costante, quindi partita fissa. Gravata da innumerevoli contenziosi, dette adito ad importanti vertenze forensi nelle pontificie magistrature romane. La consistente documentazione derivata rende quindi possibile una eventuale maggiore disamina. Purtroppo le fonti MAST, in tale settore, non si rivelano certo né serene né imparziali.  
1660-1700. MAST. RISARCIMENTI. spese in uscita consistenti o minute situazioni di acquisti, interventi, provvidenze a favore di ripristini, consolidamenti, comunque manutenzione straordinaria a beni fondiari ed immobili in tutta la giurisdizione. Non sono ancorate a luoghi, ma investono tutte gli sviluppi non preventivabili di danni e riparazioni che di volta in volta si presentano e necessitino.In tale voce, utili notizie per la chiesa abbaziale, per quelle soggette, per beni vari sempre immobili, od interventi ad immobili in beni fondiari. In tale voce anche notizia degli interventi nella sede di rappresentanza e di residenza del vicariato, in Monteleone, nell’ivi gesuitico collegio.  
1661. MAST. VICARI GESUITI. 11. P(adre) Fran(ces)co Antonio BRANCONIO. 1661.  
1662. MAST. VICARI GESUITI. 12. P(adre) Ludovico PALLAVICINO, p(adre) del card. Fran(ces)co Barberini. 30 (otto)bre 1662.  
1664. MAST. VICARI GESUITI. 13. P(adre) Gio(vanni) ROMERO. 1664.  
1665. MAST.  VICARI GESUITI. 14. P(adre) Carlo SUPPA, p(adr)e del card. Franciotti. Giugno 1665.  
1667. MAST. VICARI GESUITI. 15. P(adre) Giorgio PLEVINOSCHI,  1667.  
1675. MAST. VICARI GESUITI. 16. P(adre) Alessandro DEZZA, p(adr)e del card. Raspone. 4 (novem)bre 1675.  
1675. COLLEGIO GRECO.  PROTETTORI. CESARE RASPONI. Card. C(a)esar Rasponus. ACGR 79, f. 20r: Protectores Abbati(a)e.  
16.... COLLEGIO GRECO.  PROTETTORI. SIGISMONDO CHIGI. Card. Sigismondus Chisius. ACGR 79, f. 20r: Protectores Abbati(a)e.  
1679. COLLEGIO GRECO.  PROTETTORI. FRANCESCO BARBERINI. Card. Franciscus Barberinus. Ob(ijt) 1679. ACGR 79, f. 20r: Protectores Abbati(a)e.  
1680. MAST. VICARI GESUITI. 17. P(adre) Giorgio PLEVINOSCHI,  1680.  
1683. 1683, 13 maggio Domenico Artusa, maestro muratore e diacono selvaggio giurisdizione Mast, contrae obbligo con Antonio Villi, rettore curato della chiesa abbaziale, impegnandosi a personalmente sgomberare sito erigenda medesima chiesa da inerti e varie, entro e non oltre il 20 giugno corrente anno. Oltre a ciò, s’obbliga ad aprire un vano finestra nella muraglia detta Scarpa, ove è sita la porta, al fine di dare luce al nuovo locale di sacrestia. 174.1.14.  
1685. MAST. VICARI GESUITI. 18. P(adre) Gio(vanni) Bat(tis)ta REBUFFI. 1685.  
1687. MAST. VICARI GESUITI. 19. P(adre) Gius(epp)e TRANFO. 1687.  
1690. COLLEGIO GRECO.  PROTETTORI. FABRIZIO SPADA. Card. Fabritius Spada. ACGR 79, f. 20r: Protectores Abbati(a)e.  
1690. MAST. VICARI GESUITI. SINODI. Nell'anno 1690, con il vicario Padre Giuseppe Tranfo, della società di Gesù, essendo cardinale protettore Fabrizio Spada, nella chiesa di Santa Maria della Sanità.  
1691. MAST. VICARI GESUITI. 20. P(adre) Ant(oni)o BATTAGLIA. 1691.  
1694. MAST. [FABBRICA DI CHIESA]Più a spese di fabbrica della chiesa abbatiale…cioè· ·        Per intonacar la nave di mezzo, archi, e buttar l’astrico. 35.· ·        Per 1 calcara di calce. 12· ·        Per giornate di fabbricatori, e manipoli à fare le scalonate, imbiancare il coro, e 2 cappelle, e voltar la chiesa. 17.65.· ·        Per modellatura di stucco al quadro di S. Benedetto; pittura e cornice. 22.30.· ·        Per cavar il gesso, breste per la fornace, e legna da cuocerlo. 2. 42 , 5.· ·        Per salme 7 di straccia, e carreggiate d’arena per l’astrico. 8.· ·        Per fattura delle porte di noce dell’altar maggiore. 9.· ·        Per travi, fattura del bancone della sacrestia, tavole, chiodi, e mascature. 9.24, 5.· ·        Per segare il pino in tavole per uso del coro. 4.· ·        Per spese minute di corde, tavole, postelli, pala, e cugni di ferro. 4. 59, 5.Totale: 124. 21, 5. ACGR, 87, f.95r: Bilancio. Havere (=Uscita) di febraro 1694.  
1695. MAST. VICARI GESUITI. 21. P(adre) Diego CALCAGNI, p(er) patente del card. Spada, 28 (novem)bre 1695. Prese possesso <il> 28 (dicem)bre 1695.  
1697. MAST. CHIESA ABBAZIALE. CORO.  In essa v’è il coro, tutto di noce, fatto nell’anno passato, 1697.  [1] E’ uno dei pochi elementi per cronologicamente inquadrare il periodo di stesura di tale ACGR,79. Codice che altro non è se non la copia calligrafica di ACGR, 84. Che appunto ne costituisce  ms. di stesura di base. ACGR 079 venne allestito nel biennio 1698-1700. Periodo in funzione vicariale MAST Diego Calcagni, dalla fine 1695 (ultimi dicembre) a tutto il 1700. Committenza per il cennato coro è sua. E tanto rilevasi anche nell’enfatizzare l’iniziale espositivo. La cifra 1697 è in codex aggiunta autografa di Calcagni. [ACGR 079, f. 35r, 4-5]. choro  
1698. COLLEGIO GRECO.  PROTETTORI. ALBANO. COLLOREDO. SPADA. Al presente è protettore, amministratore e giudice dell'Abbazia, l'eminentissimo cardinale Fabrizio Spada. I comprotettori sono l'eminentissimo cardinale Leandro Coloredo e l'eminentissimo cardinale Giovanni Francesco Albano.  
1698. MAST. VICARI GESUITI. SINODI. Ai sinodi è da aggiungersi il sinodo celebrato nella Chiesa di S.Michele Arcangelo nel villaggio di Piscopio, nel 1698, il Lunedì di Pentecoste, ed il 19 maggio, essendo protettore il card. Fabrizio Spada, vicario padre Diego Calcagni, dei gesuiti, che fu pubblicato l’anno successivo alla Storia cronologica breve dell’abbazia.  
1698. MAST. CHIESA ABBAZIALE. RICOSTRUZIONE. La chiesa abbatiale di Mileto, fabbricata dalle rovine della chiesa antica,opera magnifica del conte Ruggiero, è assai capace p(e)r il popolo. Nel successivo elenco dei benefici ante 1600 manca qualunque cenno all’altare maggiore. Proprio perchè, ivi trattandosi di materia beneficiale, e per finalità meramente amministrative, all’altare maggiore - non essendo collegato alcun beneficio - non viene dato rilievo. Ma Calcagni conosceva e bene le caratteristiche tipologiche dell’alltare maggiore; le descrive infatti nell’operetta Historia..., desumendole da fonti Visite. Fonti che ben conosceva. [ACGR 079, f. 35r, 6-10].  
1698. MAST. ALTARE MAGGIORE. In questa chiesa l’altare maggiore è avanti al coro; in esso non vi è alcun’obbligo di messe, solo, ogni mattina, in esso si celebra la messa conventuale, e s’applica p(er) l’anima del conte Ruggiero, suo fondatore, della sua moglie, e dè suoi figli.La questione, controversa, di tale suffragio, sarà trattata a parte, datane la complessità dei correlati. Qui solo accennandosi che non era uso antichissimo, bensì moderno, e strumentale, facente parte delle infuocate controversie con la sede episcopale. Due erano infatti gli elementi costituivi del mito normannistico, ivi, inteso quale fondazione di MAST: uno il mausoleo, preteso ruggeriano sarcofago; l’altro proprio questa messa conventuale, di suffragio. Entrambi non solo sono dubbi, ma, anche, del tutto assenti nella documentazione ante inizio del XVII. Ambedue costituirono motivo di accesissime controversie trattate anche in vaste memorie forensi, nelle ulteriori e successive contrapposizioni d’ambito giurisdizionalista della seconda metà del XVIII. Ove MAST, unitamente ad un gruppo di scelte abbazie del regno, divenne motivo politico di aspri dissensi diplomatici con la Santa Sede nelle contese che avevano a perno il trattato di Concordato del 1742. In tale sede, anche, ,mausoleo e messa di suffragio ebbero, assieme all’archivio e diplomatico, magna pars.  
1701. MAST. VICARI GESUITI. 22. P(adre) Giacinto MARTINI,  p(er) patente del card. Spada, 1701.  
1704. MAST. VICARI GESUITI. 23. P(adre) Emanuele TACCONE, pro-vicario. 1704.  
1704. MAST. VICARI GESUITI. 24. P(adre) Iacopo BERTOCCHI, vicario, 1704. Card. Spada.  
f.210v. qui se ne esemplifica no le scritture con quanto distintamente ad ASN, vol.332, ispettivamente :
-009.-Scritture inerenti la seguente materia beneficiale :
I  ) ff.  2r-136r :Beneficio di"S.Maria della Neve".Famiglia Bonati.
II ) ff.138r-189r :Beneficio di "S.Maria". Famiglia Cepari.
III) ff.191r-197v :Beneficio di "S.Maria". Famiglia Ruffa .
IV ) ff.199r-344r :Beneficio di "S.Maria del Potere". Famiglia 
                             Sicoli. Successivamente famiglia Protospatari.
V  ) ff.347r-367r :Beneficio di "S:Maria del Collegio".
VI ) ff.369r- 376v: Beneficio di "S.Maria". Noto anche quale "S.Maria delle Grazie" Famiglia  di Carico. [ASN, vol.332 menziona tale beneficio quale " S.Maria delle Grazie "].
VII) ff.378rv-391r: Beneficio   "Dell'Unione".
Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
1556 1556. Beneficium sub invocatione SS.m(a)e Annuntiationis Beat(a)e Mari(a)e [20] Virginis. [1]
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
· ·      iuxta altare Ioannis Petri Ursi.
Fundatum, et dotatum à Maio Comi, d(omina ?) Beatrix Comi, cum Isabella, uxore Aldij Comercij conveniunt presentare [1]alternis vocibus cappellanum.
· ·      Anno 1556. Abbate commendat(ari)o Guidone Ascanio cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Ioanne [25] Bonino Camerte.
Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
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Nella riedificazione post 1659 è indicato quale VIII° altare, Il 8° altare è dedicato alla SS.ma Nuntiata, sito nella navata sinistra.
Con annessi i seguenti 3 benefici, di cui 1 di giuspatronato, 1 condizionato, 1 di libera collazione: 
· ·      1 di giuspatronato: uno, de iure patronato, fondato da Mario Comi, col peso di 2 messe la settimana, ad libitum; e che corrisponde al di sopra n. 1: 1556. Beneficium sub invocatione SS.m(a)e Annuntiationis Beat(a)e Mari(a)e [20] Virginis. [1]
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
· ·      iuxta altare Ioannis Petri Ursi.
Fundatum, et dotatum à Maio Comi, d(omina ?) Beatrix Comi, cum Isabella, uxore Aldij Comercij
· ·      Anno 1556. Abbate commendat(ari)o Guidone Ascanio cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Ioanne [25] Bonino Camerte.
1 condizionato: l’altro, fondato da d(on) Fran(ces)co Anfusi, canonico di Mileto, con peso di 1 una messa la settimana, e sempre deve conferirsi dal Capitolo di Mileto ad un sacerdote del medesimo Capitolo. E che corrisponde al di sopra n. 3: 1576. Beneficium sub invocatione SS.ma(e) Annuntiationis Beat(a)e Virginis.
· ·      cum altare in ala dextera eccl(esia)e abbatialis,
· ·      iuxta altare [20] Sanct(a)e Catharin(a)e.
Fundatum à d(om)no Fran(cisco) Anfusi, canoni(co) catredalis Ecclesiae militensis, 9 ianuarij 1576.
· ·      commendat(ri)o Alexandro cardinali Sfortia,
· ·      vic(ari)o frate Ioanne Baptista Malinconico, ordinis sancti Benedicti dicte abbati(a)e.
· ·      1 di libera collazione: Il terzo, beneficio di libera collatione, è <a sua volta> composto di 2 altri benefici:
A. Uno, fondato da Vincenza La Rocca; e che corrisponde al di sopra n. 2. 1566. Beneficium sub invocatione SS.ma(e) Annuntiationis Beat(a)e Virginis.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
· ·      prope sacristiam.
Fundatum à Vincentia La Rocca, sorore Antonij La Rocca, 7 (novem)bris 1566.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
B. E l’altro della famiglia Migliorisi, di Tropea, con peso d’una messa la settimana, ad libitum. Che corrisponde a:
1578. Beneficium sub invocatione Sanct(a)e Mari(a)e.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
· ·      iuxta altare Marci Antonij Siculi.
Iulius Migliarisius, tropiensis, et Portia, eius filia presentaba(n)t [15] cappellanu(m), anno 1578.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      vic(ari)o frate Ioanne Bapt(ist)a Malinc(o)nico.
Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Al 1700 registrato fra i benefici di libera collazione.
1560. 1560. VICARI.
F(rate) Antonello Malinconico. 1560.
1564. 1564. COMMENDATARI.GUIDO ASCANIO SFORZA.
Guido Ascanius Sfortia, romanus, creatus cardinalis à Paulo III°. Obijt anno MDLXIV. [2]
Il romano Guido Ascanio Sforza, creato cardinale da.............. III, morì nell'anno 1564. [3]
1566 1566. Beneficium sub invocatione SS.ma(e) Annuntiationis Beat(a)e Virginis.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
· ·      prope sacristiam.
Fundatum à Vincentia La Rocca, sorore Antonij La Rocca, 7 (novem)bris 1566.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
Cum onere trium missarum singulis hebdomadis, feria secunda, sexta et [1]sabbato.
Per gli annessi benefici, e modificazioni, nella riedificazione post 1659, come per situazione al 1700, vedi analogo titolo ad anno 1566.
1573. [05] Beneficium sub invocatione Sanct(a)e Mari(a)e Consolationis.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
· ·      iuxta altare Benedicti Comercij.
Fundatum, et erectum à Mindesio Ruffa, de Ionadi, anno 1573.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
· ·      [10] Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1573. Beneficium sub invocatione SS. Conceptioni Beat(a)e Virginis.
· ·      cum altare in eccl(esia)e abbatialis, in ala dextera,
· ·      iuxta altare Sanct(a)e Catharin(a)e, 
· ·          et sepulchrum comitis Rogerij.
fundatum, et dotatum à Consulo Sanso à Sancto Calogero.
· ·      Presentabant cappellanum [15] Gulielmus, et fratres Sanzi; heredes Consuli anno 1513.
· ·      Abbate commendat(ari)o Andrea De Valle, episcopo crotonensi, 
et vic(ari)o Bernardo de Cavalerijs.Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale VI° altare, Il 6° altare, cominciando dalla parte dell’Epistola dell’altare maggiore, è dedicato all’ Immacolata Concettione della B.V. Maria, sito nella navata sinistra.
Con annessi i 2 seguenti benefici, di cui 1 di libera collazione, 1 di giuspatronato: In q(uest)o altare sono uniti due beneficij, uno de iure patronato, e l’altro di libera collatione.
Di cui, per quello di giuspatronato: Il benef(ici)o de iure patronato è sotto l’invocatione della SS.ma Concettione, fondato da Consulo Sanso; col peso di 2 messe la settimana, ad libitum.
E per quello di libera collazione: Il benef(ici)o di libera collatione è sotto la medesima invocatione; q(uest)o fu eretto dal padre Alessandro Dezza, della Compagnia di Giesù, vicario generale, l’anno 1677, essendo prima Cappella, le di cui entrate ogni giorno andavano mancando. Ha peso d’una messa la settimana.
Nel catalogo dei benefici al 1700, è indicato quale:
IX°, quello di giuspatronato: Il 9°, sotto titolo dell’Immacolata Concettione, della famiglia dè Sansi; col peso di 2 messe la settimana, ad libitum, lo possiede [il ms non aggiunge il nome del titolare del beneficio].
I° quello di libera collazione: Li benefici di libera collatione dell’abb(ati)a sono: 1° il beneficio semplice sotto titolo dell’ Immacolata Concettione; ha il peso d’una messa la settimana, ad libitum, lo possiede adesso d(on) Marco Pilato.

1573. [F.43v] Beneficium sub invocatione S(anc)ti Andre(a)e Apostoli.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis, prope ianua(m) maiorem.
fundatum, et dotatum à Rosello Sarlo, 27 martij 1573.
· ·      Commendat(ari)o Guidone Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1573. [05] Beneficium sub invocatione Sanct(a)e Mari(a)e Consolationis.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
· ·      iuxta altare Benedicti Comercij.
Fundatum, et erectum à Mindesio Ruffa, de Ionadi, anno 1573.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
· ·      [10] Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare. Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1573. Beneficium sub invocatione SS. Conceptioni Beat(a)e Virginis.
· ·      cum altare in eccl(esia)e abbatialis, in ala dextera,
· ·      iuxta altare Sanct(a)e Catharin(a)e, 
· ·          et sepulchrum comitis Rogerij.
fundatum, et dotatum à Consulo Sanso à Sancto Calogero.
· ·      Presentabant cappellanum [15] Gulielmus, et fratres Sanzi; heredes Consuli anno 1513.
· ·      Abbate commendat(ari)o Andrea De Valle, episcopo crotonensi, 
et vic(ari)o Bernardo de Cavalerijs.Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale VI° altare, Il 6° altare, cominciando dalla parte dell’Epistola dell’altare maggiore, è dedicato all’ Immacolata Concettione della B.V. Maria, sito nella navata sinistra.
Con annessi i 2 seguenti benefici, di cui 1 di libera collazione, 1 di giuspatronato: In q(uest)o altare sono uniti due beneficij, uno de iure patronato, e l’altro di libera collatione.
Di cui, per quello di giuspatronato: Il benef(ici)o de iure patronato è sotto l’invocatione della SS.ma Concettione, fondato da Consulo Sanso; col peso di 2 messe la settimana, ad libitum.
E per quello di libera collazione: Il benef(ici)o di libera collatione è sotto la medesima invocatione; q(uest)o fu eretto dal padre Alessandro Dezza, della Compagnia di Giesù, vicario generale, l’anno 1677, essendo prima Cappella, le di cui entrate ogni giorno andavano mancando. Ha peso d’una messa la settimana.
Nel catalogo dei benefici al 1700, è indicato quale:
IX°, quello di giuspatronato: Il 9°, sotto titolo dell’Immacolata Concettione, della famiglia dè Sansi; col peso di 2 messe la settimana, ad libitum, lo possiede [il ms non aggiunge il nome del titolare del beneficio].
I° quello di libera collazione: Li benefici di libera collatione dell’abb(ati)a sono: 1° il beneficio semplice sotto titolo dell’ Immacolata Concettione; ha il peso d’una messa la settimana, ad libitum, lo possiede adesso d(on) Marco Pilato.

1573. [F.43v] Beneficium sub invocatione S(anc)ti Andre(a)e    Apostoli.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis, prope ianua(m) maiorem.
fundatum, et dotatum à Rosello Sarlo, 27 martij 1573.
· ·      Commendat(ari)o Guidone Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
1573. [05] Beneficium sub invocatione Sanct(a)e Mari(a)e Consolationis.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
· ·      iuxta altare Benedicti Comercij.
Fundatum, et erectum à Mindesio Ruffa, de Ionadi, anno 1573.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
· ·      [10] Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1573. Beneficium sub invocatione SS. Conceptioni Beat(a)e Virginis.
· ·      cum altare in eccl(esia)e abbatialis, in ala dextera,
· ·      iuxta altare Sanct(a)e Catharin(a)e, 
· ·          et sepulchrum comitis Rogerij.
fundatum, et dotatum à Consulo Sanso à Sancto Calogero.
· ·      Presentabant cappellanum [15] Gulielmus, et fratres Sanzi; heredes Consuli anno 1513.
· ·      Abbate commendat(ari)o Andrea De Valle, episcopo crotonensi, 
et vic(ari)o Bernardo de Cavalerijs.Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale VI° altare, Il 6° altare, cominciando dalla parte dell’Epistola dell’altare maggiore, è dedicato all’ Immacolata Concettione della B.V. Maria, sito nella navata sinistra.
Con annessi i 2 seguenti benefici, di cui 1 di libera collazione, 1 di giuspatronato: In q(uest)o altare sono uniti due beneficij, uno de iure patronato, e l’altro di libera collatione.
Di cui, per quello di giuspatronato: Il benef(ici)o de iure patronato è sotto l’invocatione della SS.ma Concettione, fondato da Consulo Sanso; col peso di 2 messe la settimana, ad libitum.
E per quello di libera collazione: Il benef(ici)o di libera collatione è sotto la medesima invocatione; q(uest)o fu eretto dal padre Alessandro Dezza, della Compagnia di Giesù, vicario generale, l’anno 1677, essendo prima Cappella, le di cui entrate ogni giorno andavano mancando. Ha peso d’una messa la settimana.
Nel catalogo dei benefici al 1700, è indicato quale:
IX°, quello di giuspatronato: Il 9°, sotto titolo dell’Immacolata Concettione, della famiglia dè Sansi; col peso di 2 messe la settimana, ad libitum, lo possiede [il ms non aggiunge il nome del titolare del beneficio].
I° quello di libera collazione: Li benefici di libera collatione dell’abb(ati)a sono: 1° il beneficio semplice sotto titolo dell’ Immacolata Concettione; ha il peso d’una messa la settimana, ad libitum, lo possiede adesso d(on) Marco Pilato.

1573. [F.43v] Beneficium sub invocatione S(anc)ti Andre(a)e    Apostoli.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis, prope ianua(m) maiorem.
fundatum, et dotatum à Rosello Sarlo, 27 martij 1573.
· ·      Commendat(ari)o Guidone Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
1574. 1574. VICARI.
F(rate) Gio(vanni) Bat(is)ta  Malinconico. 1574.
1574. 1574. VICARI. SINODI.
Avendo l'Abbazia un territorio separato, è abbazia nullius, convoca i sinodi, elegge gli esaminatori sinodali ed esercita una giurisdi zione quasi episcopale sui suoi sudditi (...)
Le costituzioni ed i decreti di questi sinodi si conservano ancora.
Nell'anno 1574 fu celebrato un sinodo nella chiesa abbaziale di Mileto dall'abate commendatario cardinale Alessandro Sforza, essendo vicario frate Giovan Battista Malinconico.
Ora gli abati commendatari, ora i cardinali protettori, elessero a Mileto i loro vicari generali, affinchè esercitassero la giurisdizione spirituale.
Nei primi tempi fecero le veci di vicari alcuni regolari e preti secolari.
1575 1575. [05] Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare in ala dextera eccl(esia)e abbatialis
· ·      In tabula altaris est depicta Beata Virgo, cum filio mortuo, media inter Sanctam Catherinam [4] V.M. et Sanctam Luciam V. e M. 
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
CONTROLLARE sotto
Fundatum, et dotatum à Ioanne Petro Urso.
· ·      Extabat anno 1575
· ·      et ex Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      protectore Iulio [10] Ant(oni)o cardinali Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Matthe(o) Buonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
1577 1577. Beneficium sub invocat(io)ne Spiritus Sancti.
· ·      cum altare in ala [05] dextera eccl(esia)e abbatialis,
· ·      iuxta altare S(anc) Mari(a)e de Posse et Sancti Cataldi ep(iscop)i,
A.fundatum à domino Dom(inicus) Malinc(o)ni(cus) 1577,
· ·      commendat(ri)o Alexandro cardinali Sfortia,
· ·      vic(ari)o frate Ioanne Bapt(ist)a Malinc(o)nico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
B.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
1577. 1577. GREGORIO XIII. COLLEGIO GRECO. ISTITUZIONE.
Gregorio XIII, sommo pontefice della famiglia Buoncompagni di Bologna, padre amatissimo di tutte le genti, fondò un collegio a Roma nell'anno 1577, nel quale gli adolescenti greci furono eruditi nella pietà, nelle lettere e nell'obbedienza alla sede romana.
1578 1578. Beneficium sub invocatione Sanct(a)e Mari(a)e.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
· ·      iuxta altare Marci Antonij Siculi.
Iulius Migliarisius, tropiensis, et Portia, eius filia presentaba(n)t [15] cappellanu(m), anno 1578.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      vic(ari)o frate Ioanne Bapt(ist)a Malinc(o)nico.
Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
1581. 1581. COMMENDATARI.ALESSANDRO SFORZA.
Alexander Sfortia, romanus, creatus cardinalis à Pio IV°. Obijt anno MDLXXXI. [5]
----
Il romano Alessandro Sforza, creato cardinale da Pio IV morì nel 1581.
1581. 1581. GREGORIO XIII. COLLEGIO GRECO. ANNESSIONE 
Nell'anno 1581 unì in perpetuo,a questo collegio, l'abbazia mile- tese della SS.ma Trinità, con tutti i beni, le rendite, i privilegi;
allo stesso collegio ed all'abbazia deputò come protettori il cardinale Giacomo Savelli, il cardinale Guglielmo Sirleto, Giulio Antonio Santoro cardinale, ed il cardinale Antonio Carafa.
1583. 1583. VICARI.
Cesare TRICHILIO. 1583.
1583. 1583. VICARI. SINODI.
Nell'anno 1583, essendo vicario don Cesare Treschili e protettore il cardinale Antonio Sirtori. Nel medesimo luogo.
1584. 1584. VICARI.
Ottavio PINTO. 1584.
1587. Altare sub invocatione S(anc)t(a)e Catharinae V. et 
      M.
· ·      in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
· ·      [F.44v] iuxta Cappellam S(anctissima)e Conceptionis.
fundatum à d(om)no Ioanne Carulo Camarda à Rocca.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne 1587.
· ·      Protectore Iulio Ant(oni)o cardinali Sanctoro.
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e quotidian(a)e.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare. Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587 1587. Beneficium sub invocatione S(ancti) Cataldi.
· ·      cum altare in ala [27] sinistra eccl(esia)e abbatialis,
iuxta cappellam S(anctissima)e Conceptionis. 
[F. 44r] Extabat in Visitat(io)ne 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
· ·      Huius beneficij fundatoris nulla extat memoria.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
1587 1587. [05]. Altare sub invocatione S(anc)t(a)e Luciae V. et       M.
· ·      in ala dextera eccl(esia)e abbatialis,
fundatum, et erectum piarum elemosynis.
· ·      Extabat in Visit(atio)ne 1587.
· ·      Protectore Iulio Ant(oni)o cardinali Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis mensibus.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
1587. [05] Beneficium sub invocat(io)ne Sancti Leonardi.
· ·      cum altare in ala dextera ecclesi(a)e abbatialis,
· ·      sub arcu tertie column(a)e,
fundatum à mag(nifi)ca Ramunda, uxore Ioannelli Galeani.
· ·      Presentabant cappellanum h(a)eredes Ioannelli, anno 1575.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o fratre Ioanne Baptista Malin(co)nico.
· ·      [10] Cum onere duarum missarum singulis mensibus.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

*1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e de Posse.
· ·      cum altare in ala sinixtra eccl(esia)e abbatialis,
fundatu(m) et dotatum à familia  [10] Tomarchella.
· ·      Extabat in Visitatione 1587.
· ·      Protectore Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.a
Hoc beneficiu(m), cuius non invenian(...?) Plana Dannos (? Ioannes ?) adest (axdeis ?) vacavis (?) missa ac proinde fuit sublano(...)
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare. Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
a Aggiunto un intero rigo, in calce, stessa mano ma di scrittura più piccola. Lo si considera interlinea. Lettura non agevole. Dubbi. Collazionare con ACGR. 84.

1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.
a con correzione
b immago
c macchia d’inchiostro
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IX° - ed ultimo -altare, Il 9° altare è dedicato alla Madonna delle Gratie, a S.Andrea, et a S.Giorgio, sito nella navata ....... ?
Con annessi i seguenti 3 benefici, di cui 1 di giuspatronato, 2 di libera collazione: 
· ·      1 di giuspatronato: Il beneficio de iurepatronato è sotto l’invocatione di S.Giorgio Martire, fondato dalla famiglia Cerasia, con peso duna messa la settimana, ad libitum. 
E che corrisponde a:
1548. Beneficium sub invocatione S(anc)ti Georgij M(artiris ?).
· ·      cum altare eccl(esia)e abbatialis prope ianua(m) sacresti(a)e.
fundatu(m), et dotatum à familia Cerasia.
· ·      Presentabant cappellanum d(omini) d(omni) Thomas, et [15] Bernardus Cerasia, fratres, 7 april(is) anno 1548.
· ·      Commendat(ari)o Ioanne Vincentio Palmerio, equite Sancti Iacobi de Spata.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
· ·      2 di libera collazione: Li due di libera collatione sono:
A. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)o Andrea, fondato da Rosello Sarlo; con peso d’una messa al mese. Corrispondente a:
1573. [F.43v] Beneficium sub invocatione S(anc)ti Andre(a)e  Apostoli.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis, prope ianua(m) maiorem.
fundatum, et dotatum à Rosello Sarlo, 27 martij 1573.
· ·      Commendat(ari)o Guidone Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
B. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)ta Maria della Gratia, fondato dalla famiglia Carico; con peso di 2 messe la settimana, ad libitum. 
Corrispondente a:
1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.

-009.-Scritture inerenti la seguente materia beneficiale :
II ) ff.138r-189r :Beneficio di "S.Maria". Famiglia Cepari.
VI ) ff.369r- 376v: Beneficio di "S.Maria". Noto anche quale "S.Maria delle Grazie" Famiglia  di Carico.
ASN, vol.332,f..., menziona tale beneficio S.Maria delle Grazie.

1587. Beneficium sub invocatione SS. Crucifixi, seu S(anc)ta Crucis, [41r, 15] alias Lo Squillaro
· ·      cum altare.
quod concessum fuit à monachis Abbati(a)e SS.m(a)e Trinitatis famili(a)e de Tomarchellis,
· ·      et iure hereditario transivit in familiam de Fida à Castro Monardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      [20] Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IV° altare, Il quarto altare <è> dedicato alla S(ant)a Croce, et altri santi, sito nella navata destra.
Con annessi i seguenti benefici, di cui 1 di libera collazione, 3 di giuspatronato: In q(uest)o altare sono uniti 4 beneficij. 
· ·      Uno di libera collatione, et è quello di S(an)ta Croce, detto lo Squillaro, l’altare del quale dedero anticam(en)te li monaci a Soprano Tomarchelli, e da q(uest)o passò alla famiglia di Fida di Castel Monardo; e poi tornò all’abb(ati)a, con peso d’una messa la settimana ad libitum.
· ·      3 sono di iure patronato, cioè 
· ·      il benef(ici)o di S.Fran(ces)co d’Assisi, della famiglia Rettura, con peso d’una messa la settimana, ad libitum.
· ·      Il benef(ici)o di S.Croce, della famiglia lo Tartaro, col peso d’ una messa la settimana, nel giorno di Venerdì.
· ·      Il benef(ici)o di S(ant)a Catarina, della famiglia Fioruti, con peso di 2 messe la settimana, ad libitu(m).
· ·      In q(uest)o istesso altare è stata unita la Capp(ell)a di S.Lucia, fondata dal p(adr)e d(on) Antonio Greco, priore della badia, con tante messe la settimana q(uant)o portano l’entrate. 
Su questa annessione, come sui derivanti oneri, defunto il testatore vi fu problema per gli eredi. Le scritture inerenti il contenzioso trovansi anche in ACGR, 83.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare in ala sinixtera eccl(esia)e abbatialis
Fundatum, et dotatum à Iacobo Gagliardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      protectore Iulio Ant(oni)o [15] cardinali Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Matthe(o) Buonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare prope campanile eccl(esia)e abbatialis,
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione Sancti Spiritus, Sant(a)e Mari(a)e Consolationis, Sancti Benedicti, et Sanct(a)e Catharin(a)e v(irginis). et m(artire).

Fuit fundatum à fratre Ioanne Bapt(ist)a Malinc(o)nico, priore m(o)nasterij [35] abbati(a)e et vic(ari)o generali,
· ·      ex tribus alijs beneficijs unitis,
· ·      et // [Foglio 41v] dicitur Beneficium Collegij.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione SS.m(a)e Annuntiationis Beat(a)e Virginis, //
· ·      [Foglio 42r] cum altare prope tribunam Sancti Coni [6] eccl(esia)e abbatialis,
Fundatum à familia de Hamectis.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
1587. [05] Beneficium sub invocat(io)ne Sancti Leonardi.
· ·      cum altare in ala dextera ecclesi(a)e abbatialis,
· ·      sub arcu tertie column(a)e,
fundatum à mag(nifi)ca Ramunda, uxore Ioannelli Galeani.
· ·      Presentabant cappellanum h(a)eredes Ioannelli, anno 1575.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o fratre Ioanne Baptista Malin(co)nico.
· ·      [10] Cum onere duarum missarum singulis mensibus.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare. Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

*1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e de Posse.
· ·      cum altare in ala sinixtra eccl(esia)e abbatialis,
fundatu(m) et dotatum à familia  [10] Tomarchella.
· ·      Extabat in Visitatione 1587.
· ·      Protectore Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.a
Hoc beneficiu(m), cuius non invenian(...?) Plana Dannos (? Ioannes ?) adest (axdeis ?) vacavis (?) missa ac proinde fuit sublano(...)
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare. Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
a Aggiunto un intero rigo, in calce, stessa mano ma di scrittura più piccola. Lo si considera interlinea. Lettura non agevole. Dubbi. Collazionare con ACGR. 84.

1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.
a con correzione
b immago
c macchia d’inchiostro
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IX° - ed ultimo -altare, Il 9° altare è dedicato alla Madonna delle Gratie, a S.Andrea, et a S.Giorgio, sito nella navata ....... ?
Con annessi i seguenti 3 benefici, di cui 1 di giuspatronato, 2 di libera collazione: 
· ·      1 di giuspatronato: Il beneficio de iurepatronato è sotto l’invocatione di S.Giorgio Martire, fondato dalla famiglia Cerasia, con peso duna messa la settimana, ad libitum. 
E che corrisponde a:
1548. Beneficium sub invocatione S(anc)ti Georgij M(artiris ?).
· ·      cum altare eccl(esia)e abbatialis prope ianua(m) sacresti(a)e.
fundatu(m), et dotatum à familia Cerasia.
· ·      Presentabant cappellanum d(omini) d(omni) Thomas, et [15] Bernardus Cerasia, fratres, 7 april(is) anno 1548.
· ·      Commendat(ari)o Ioanne Vincentio Palmerio, equite Sancti Iacobi de Spata.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
· ·      2 di libera collazione: Li due di libera collatione sono:
A. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)o Andrea, fondato da Rosello Sarlo; con peso d’una messa al mese. Corrispondente a:
1573. [F.43v] Beneficium sub invocatione S(anc)ti Andre(a)e  Apostoli.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis, prope ianua(m) maiorem.
fundatum, et dotatum à Rosello Sarlo, 27 martij 1573.
· ·      Commendat(ari)o Guidone Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
B. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)ta Maria della Gratia, fondato dalla famiglia Carico; con peso di 2 messe la settimana, ad libitum. 
Corrispondente a:
1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.

-009.-Scritture inerenti la seguente materia beneficiale :
II ) ff.138r-189r :Beneficio di "S.Maria". Famiglia Cepari.
VI ) ff.369r- 376v: Beneficio di "S.Maria". Noto anche quale "S.Maria delle Grazie" Famiglia  di Carico.
ASN, vol.332,f..., menziona tale beneficio S.Maria delle Grazie.

1587. Beneficium sub invocatione SS. Crucifixi, seu S(anc)ta Crucis, [41r, 15] alias Lo Squillaro
· ·      cum altare.
quod concessum fuit à monachis Abbati(a)e SS.m(a)e Trinitatis famili(a)e de Tomarchellis,
· ·      et iure hereditario transivit in familiam de Fida à Castro Monardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      [20] Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IV° altare, Il quarto altare <è> dedicato alla S(ant)a Croce, et altri santi, sito nella navata destra.
Con annessi i seguenti benefici, di cui 1 di libera collazione, 3 di giuspatronato: In q(uest)o altare sono uniti 4 beneficij. 
· ·      Uno di libera collatione, et è quello di S(an)ta Croce, detto lo Squillaro, l’altare del quale dedero anticam(en)te li monaci a Soprano Tomarchelli, e da q(uest)o passò alla famiglia di Fida di Castel Monardo; e poi tornò all’abb(ati)a, con peso d’una messa la settimana ad libitum.
· ·      3 sono di iure patronato, cioè 
· ·      il benef(ici)o di S.Fran(ces)co d’Assisi, della famiglia Rettura, con peso d’una messa la settimana, ad libitum.
· ·      Il benef(ici)o di S.Croce, della famiglia lo Tartaro, col peso d’ una messa la settimana, nel giorno di Venerdì.
· ·      Il benef(ici)o di S(ant)a Catarina, della famiglia Fioruti, con peso di 2 messe la settimana, ad libitu(m).
· ·      In q(uest)o istesso altare è stata unita la Capp(ell)a di S.Lucia, fondata dal p(adr)e d(on) Antonio Greco, priore della badia, con tante messe la settimana q(uant)o portano l’entrate. 
Su questa annessione, come sui derivanti oneri, defunto il testatore vi fu problema per gli eredi. Le scritture inerenti il contenzioso trovansi anche in ACGR, 83.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare in ala sinixtera eccl(esia)e abbatialis
Fundatum, et dotatum à Iacobo Gagliardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      protectore Iulio Ant(oni)o [15] cardinali Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Matthe(o) Buonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare prope campanile eccl(esia)e abbatialis,
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione Sancti Spiritus, Sant(a)e Mari(a)e Consolationis, Sancti Benedicti, et Sanct(a)e Catharin(a)e v(irginis). et m(artire).

Fuit fundatum à fratre Ioanne Bapt(ist)a Malinc(o)nico, priore m(o)nasterij [35] abbati(a)e et vic(ari)o generali,
· ·      ex tribus alijs beneficijs unitis,
· ·      et // [Foglio 41v] dicitur Beneficium Collegij.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione SS.m(a)e Annuntiationis Beat(a)e Virginis, //
· ·      [Foglio 42r] cum altare prope tribunam Sancti Coni [7] eccl(esia)e abbatialis,
Fundatum à familia de Hamectis.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
1587. [05] Beneficium sub invocat(io)ne Sancti Leonardi.
· ·      cum altare in ala dextera ecclesi(a)e abbatialis,
· ·      sub arcu tertie column(a)e,
fundatum à mag(nifi)ca Ramunda, uxore Ioannelli Galeani.
· ·      Presentabant cappellanum h(a)eredes Ioannelli, anno 1575.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o fratre Ioanne Baptista Malin(co)nico.
· ·      [10] Cum onere duarum missarum singulis mensibus.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

*1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e de Posse.
· ·      cum altare in ala sinixtra eccl(esia)e abbatialis,
fundatu(m) et dotatum à familia  [10] Tomarchella.
· ·      Extabat in Visitatione 1587.
· ·      Protectore Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.a
Hoc beneficiu(m), cuius non invenian(...?) Plana Dannos (? Ioannes ?) adest (axdeis ?) vacavis (?) missa ac proinde fuit sublano(...)
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
a Aggiunto un intero rigo, in calce, stessa mano ma di scrittura più piccola. Lo si considera interlinea. Lettura non agevole. Dubbi. Collazionare con ACGR. 84.

1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.
a con correzione
b immago
c macchia d’inchiostro
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IX° - ed ultimo -altare, Il 9° altare è dedicato alla Madonna delle Gratie, a S.Andrea, et a S.Giorgio, sito nella navata ....... ?
Con annessi i seguenti 3 benefici, di cui 1 di giuspatronato, 2 di libera collazione: 
· ·      1 di giuspatronato: Il beneficio de iurepatronato è sotto l’invocatione di S.Giorgio Martire, fondato dalla famiglia Cerasia, con peso duna messa la settimana, ad libitum. 
E che corrisponde a:
1548. Beneficium sub invocatione S(anc)ti Georgij M(artiris ?).
· ·      cum altare eccl(esia)e abbatialis prope ianua(m) sacresti(a)e.
fundatu(m), et dotatum à familia Cerasia.
· ·      Presentabant cappellanum d(omini) d(omni) Thomas, et [15] Bernardus Cerasia, fratres, 7 april(is) anno 1548.
· ·      Commendat(ari)o Ioanne Vincentio Palmerio, equite Sancti Iacobi de Spata.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
· ·      2 di libera collazione: Li due di libera collatione sono:
A. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)o Andrea, fondato da Rosello Sarlo; con peso d’una messa al mese. Corrispondente a:
1573. [F.43v] Beneficium sub invocatione S(anc)ti Andre(a)e  Apostoli.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis, prope ianua(m) maiorem.
fundatum, et dotatum à Rosello Sarlo, 27 martij 1573.
· ·      Commendat(ari)o Guidone Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
B. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)ta Maria della Gratia, fondato dalla famiglia Carico; con peso di 2 messe la settimana, ad libitum. 
Corrispondente a:
1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.

I cinque tomi della materia beneficiale, attinenti  alla classe A dell'ordinamento calcaneo, e nell'inventario dello stesso indicati cumulativamente (ved. sotto, scheda ACGR, ms.79, f.210v. Distintamente ad ASN, vol.332, ff.     )   sono, rispettivamente :
-009.-Scritture inerenti la seguente materia beneficiale :
II ) ff.138r-189r :Beneficio di "S.Maria". Famiglia Cepari.
VI ) ff.369r- 376v: Beneficio di "S.Maria". Noto anche quale "S.Maria delle Grazie" Famiglia  di Carico.
ASN, vol.332,f..., menziona tale beneficio S.Maria delle Grazie.

1587. Beneficium sub invocatione SS. Crucifixi, seu S(anc)ta Crucis, [41r, 15] alias Lo Squillaro
· ·      cum altare.
quod concessum fuit à monachis Abbati(a)e SS.m(a)e Trinitatis famili(a)e de Tomarchellis,
· ·      et iure hereditario transivit in familiam de Fida à Castro Monardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      [20] Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IV° altare, Il quarto altare <è> dedicato alla S(ant)a Croce, et altri santi, sito nella navata destra.
Con annessi i seguenti benefici, di cui 1 di libera collazione, 3 di giuspatronato: In q(uest)o altare sono uniti 4 beneficij. 
· ·      Uno di libera collatione, et è quello di S(an)ta Croce, detto lo Squillaro, l’altare del quale dedero anticam(en)te li monaci a Soprano Tomarchelli, e da q(uest)o passò alla famiglia di Fida di Castel Monardo; e poi tornò all’abb(ati)a, con peso d’una messa la settimana ad libitum.
· ·      3 sono di iure patronato, cioè 
· ·      il benef(ici)o di S.Fran(ces)co d’Assisi, della famiglia Rettura, con peso d’una messa la settimana, ad libitum.
· ·      Il benef(ici)o di S.Croce, della famiglia lo Tartaro, col peso d’ una messa la settimana, nel giorno di Venerdì.
· ·      Il benef(ici)o di S(ant)a Catarina, della famiglia Fioruti, con peso di 2 messe la settimana, ad libitu(m).
· ·      In q(uest)o istesso altare è stata unita la Capp(ell)a di S.Lucia, fondata dal p(adr)e d(on) Antonio Greco, priore della badia, con tante messe la settimana q(uant)o portano l’entrate. 
Su questa annessione, come sui derivanti oneri, defunto il testatore vi fu problema per gli eredi. Le scritture inerenti il contenzioso trovansi anche in ACGR, 83.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare in ala sinixtera eccl(esia)e abbatialis
Fundatum, et dotatum à Iacobo Gagliardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      protectore Iulio Ant(oni)o [15] cardinali Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Matthe(o) Buonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare prope campanile eccl(esia)e abbatialis,
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione Sancti Spiritus, Sant(a)e Mari(a)e Consolationis, Sancti Benedicti, et Sanct(a)e Catharin(a)e v(irginis). et m(artire).

Fuit fundatum à fratre Ioanne Bapt(ist)a Malinc(o)nico, priore m(o)nasterij [35] abbati(a)e et vic(ari)o generali,
· ·      ex tribus alijs beneficijs unitis,
· ·      et // [Foglio 41v] dicitur Beneficium Collegij.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione SS.m(a)e Annuntiationis Beat(a)e Virginis, //
· ·      [Foglio 42r] cum altare prope tribunam Sancti Coni [8] eccl(esia)e abbatialis,
Fundatum à familia de Hamectis.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
1587. [05] Beneficium sub invocat(io)ne Sancti Leonardi.
· ·      cum altare in ala dextera ecclesi(a)e abbatialis,
· ·      sub arcu tertie column(a)e,
fundatum à mag(nifi)ca Ramunda, uxore Ioannelli Galeani.
· ·      Presentabant cappellanum h(a)eredes Ioannelli, anno 1575.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o fratre Ioanne Baptista Malin(co)nico.
· ·      [10] Cum onere duarum missarum singulis mensibus.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

*1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e de Posse.
· ·      cum altare in ala sinixtra eccl(esia)e abbatialis,
fundatu(m) et dotatum à familia  [10] Tomarchella.
· ·      Extabat in Visitatione 1587.
· ·      Protectore Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.a
Hoc beneficiu(m), cuius non invenian(...?) Plana Dannos (? Ioannes ?) adest (axdeis ?) vacavis (?) missa ac proinde fuit sublano(...)
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
a Aggiunto un intero rigo, in calce, stessa mano ma di scrittura più piccola. Lo si considera interlinea. Lettura non agevole. Dubbi. Collazionare con ACGR. 84.

1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.
a con correzione
b immago
c macchia d’inchiostro
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IX° - ed ultimo -altare, Il 9° altare è dedicato alla Madonna delle Gratie, a S.Andrea, et a S.Giorgio, sito nella navata ....... ?
Con annessi i seguenti 3 benefici, di cui 1 di giuspatronato, 2 di libera collazione: 
· ·      1 di giuspatronato: Il beneficio de iurepatronato è sotto l’invocatione di S.Giorgio Martire, fondato dalla famiglia Cerasia, con peso duna messa la settimana, ad libitum. 
E che corrisponde a:
1548. Beneficium sub invocatione S(anc)ti Georgij M(artiris ?).
· ·      cum altare eccl(esia)e abbatialis prope ianua(m) sacresti(a)e.
fundatu(m), et dotatum à familia Cerasia.
· ·      Presentabant cappellanum d(omini) d(omni) Thomas, et [15] Bernardus Cerasia, fratres, 7 april(is) anno 1548.
· ·      Commendat(ari)o Ioanne Vincentio Palmerio, equite Sancti Iacobi de Spata.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
· ·      2 di libera collazione: Li due di libera collatione sono:
A. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)o Andrea, fondato da Rosello Sarlo; con peso d’una messa al mese. Corrispondente a:
1573. [F.43v] Beneficium sub invocatione S(anc)ti Andre(a)e  Apostoli.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis, prope ianua(m) maiorem.
fundatum, et dotatum à Rosello Sarlo, 27 martij 1573.
· ·      Commendat(ari)o Guidone Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
B. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)ta Maria della Gratia, fondato dalla famiglia Carico; con peso di 2 messe la settimana, ad libitum. 
Corrispondente a:
1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.

I cinque tomi della materia beneficiale, attinenti  alla classe A dell'ordinamento calcaneo, e nell'inventario dello stesso indicati cumulativamente (ved. sotto, scheda ACGR, ms.79, f.210v. Distintamente ad ASN, vol.332, ff.     )   sono, rispettivamente :
-009.-Scritture inerenti la seguente materia beneficiale :
II ) ff.138r-189r :Beneficio di "S.Maria". Famiglia Cepari.
VI ) ff.369r- 376v: Beneficio di "S.Maria". Noto anche quale "S.Maria delle Grazie" Famiglia  di Carico.
ASN, vol.332,f..., menziona tale beneficio S.Maria delle Grazie.

1587. Beneficium sub invocatione SS. Crucifixi, seu S(anc)ta Crucis, [41r, 15] alias Lo Squillaro
· ·      cum altare.
quod concessum fuit à monachis Abbati(a)e SS.m(a)e Trinitatis famili(a)e de Tomarchellis,
· ·      et iure hereditario transivit in familiam de Fida à Castro Monardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      [20] Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IV° altare, Il quarto altare <è> dedicato alla S(ant)a Croce, et altri santi, sito nella navata destra.
Con annessi i seguenti benefici, di cui 1 di libera collazione, 3 di giuspatronato: In q(uest)o altare sono uniti 4 beneficij. 
· ·      Uno di libera collatione, et è quello di S(an)ta Croce, detto lo Squillaro, l’altare del quale dedero anticam(en)te li monaci a Soprano Tomarchelli, e da q(uest)o passò alla famiglia di Fida di Castel Monardo; e poi tornò all’abb(ati)a, con peso d’una messa la settimana ad libitum.
· ·      3 sono di iure patronato, cioè 
· ·      il benef(ici)o di S.Fran(ces)co d’Assisi, della famiglia Rettura, con peso d’una messa la settimana, ad libitum.
· ·      Il benef(ici)o di S.Croce, della famiglia lo Tartaro, col peso d’ una messa la settimana, nel giorno di Venerdì.
· ·      Il benef(ici)o di S(ant)a Catarina, della famiglia Fioruti, con peso di 2 messe la settimana, ad libitu(m).
· ·      In q(uest)o istesso altare è stata unita la Capp(ell)a di S.Lucia, fondata dal p(adr)e d(on) Antonio Greco, priore della badia, con tante messe la settimana q(uant)o portano l’entrate. 
Su questa annessione, come sui derivanti oneri, defunto il testatore vi fu problema per gli eredi. Le scritture inerenti il contenzioso trovansi anche in ACGR, 83.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare in ala sinixtera eccl(esia)e abbatialis
Fundatum, et dotatum à Iacobo Gagliardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      protectore Iulio Ant(oni)o [15] cardinali Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Matthe(o) Buonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare prope campanile eccl(esia)e abbatialis,
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione Sancti Spiritus, Sant(a)e Mari(a)e Consolationis, Sancti Benedicti, et Sanct(a)e Catharin(a)e v(irginis). et m(artire).

Fuit fundatum à fratre Ioanne Bapt(ist)a Malinc(o)nico, priore m(o)nasterij [35] abbati(a)e et vic(ari)o generali,
· ·      ex tribus alijs beneficijs unitis,
· ·      et // [Foglio 41v] dicitur Beneficium Collegij.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione SS.m(a)e Annuntiationis Beat(a)e Virginis, //
· ·      [Foglio 42r] cum altare prope tribunam Sancti Coni [9] eccl(esia)e abbatialis,
Fundatum à familia de Hamectis.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
1587. [05] Beneficium sub invocat(io)ne Sancti Leonardi.
· ·      cum altare in ala dextera ecclesi(a)e abbatialis,
· ·      sub arcu tertie column(a)e,
fundatum à mag(nifi)ca Ramunda, uxore Ioannelli Galeani.
· ·      Presentabant cappellanum h(a)eredes Ioannelli, anno 1575.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o fratre Ioanne Baptista Malin(co)nico.
· ·      [10] Cum onere duarum missarum singulis mensibus.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

*1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e de Posse.
· ·      cum altare in ala sinixtra eccl(esia)e abbatialis,
fundatu(m) et dotatum à familia  [10] Tomarchella.
· ·      Extabat in Visitatione 1587.
· ·      Protectore Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.a
Hoc beneficiu(m), cuius non invenian(...?) Plana Dannos (? Ioannes ?) adest (axdeis ?) vacavis (?) missa ac proinde fuit sublano(...)
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
a Aggiunto un intero rigo, in calce, stessa mano ma di scrittura più piccola. Lo si considera interlinea. Lettura non agevole. Dubbi. Collazionare con ACGR. 84.

1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.
a con correzione
b immago
c macchia d’inchiostro
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IX° - ed ultimo -altare, Il 9° altare è dedicato alla Madonna delle Gratie, a S.Andrea, et a S.Giorgio, sito nella navata ....... ?
Con annessi i seguenti 3 benefici, di cui 1 di giuspatronato, 2 di libera collazione: 
· ·      1 di giuspatronato: Il beneficio de iurepatronato è sotto l’invocatione di S.Giorgio Martire, fondato dalla famiglia Cerasia, con peso duna messa la settimana, ad libitum. 
E che corrisponde a:
1548. Beneficium sub invocatione S(anc)ti Georgij M(artiris ?).
· ·      cum altare eccl(esia)e abbatialis prope ianua(m) sacresti(a)e.
fundatu(m), et dotatum à familia Cerasia.
· ·      Presentabant cappellanum d(omini) d(omni) Thomas, et [15] Bernardus Cerasia, fratres, 7 april(is) anno 1548.
· ·      Commendat(ari)o Ioanne Vincentio Palmerio, equite Sancti Iacobi de Spata.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
· ·      2 di libera collazione: Li due di libera collatione sono:
A. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)o Andrea, fondato da Rosello Sarlo; con peso d’una messa al mese. Corrispondente a:
1573. [F.43v] Beneficium sub invocatione S(anc)ti Andre(a)e  Apostoli.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis, prope ianua(m) maiorem.
fundatum, et dotatum à Rosello Sarlo, 27 martij 1573.
· ·      Commendat(ari)o Guidone Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
B. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)ta Maria della Gratia, fondato dalla famiglia Carico; con peso di 2 messe la settimana, ad libitum. 
Corrispondente a:
1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.

I cinque tomi della materia beneficiale, attinenti  alla classe A dell'ordinamento calcaneo, e nell'inventario dello stesso indicati cumulativamente (ved. sotto, scheda ACGR, ms.79, f.210v. Distintamente ad ASN, vol.332, ff.     )   sono, rispettivamente :
-009.-Scritture inerenti la seguente materia beneficiale :
II ) ff.138r-189r :Beneficio di "S.Maria". Famiglia Cepari.
VI ) ff.369r- 376v: Beneficio di "S.Maria". Noto anche quale "S.Maria delle Grazie" Famiglia  di Carico.
ASN, vol.332,f..., menziona tale beneficio S.Maria delle Grazie.

1587. Beneficium sub invocatione SS. Crucifixi, seu S(anc)ta Crucis, [41r, 15] alias Lo Squillaro
· ·      cum altare.
quod concessum fuit à monachis Abbati(a)e SS.m(a)e Trinitatis famili(a)e de Tomarchellis,
· ·      et iure hereditario transivit in familiam de Fida à Castro Monardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      [20] Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IV° altare, Il quarto altare <è> dedicato alla S(ant)a Croce, et altri santi, sito nella navata destra.
Con annessi i seguenti benefici, di cui 1 di libera collazione, 3 di giuspatronato: In q(uest)o altare sono uniti 4 beneficij. 
· ·      Uno di libera collatione, et è quello di S(an)ta Croce, detto lo Squillaro, l’altare del quale dedero anticam(en)te li monaci a Soprano Tomarchelli, e da q(uest)o passò alla famiglia di Fida di Castel Monardo; e poi tornò all’abb(ati)a, con peso d’una messa la settimana ad libitum.
· ·      3 sono di iure patronato, cioè 
· ·      il benef(ici)o di S.Fran(ces)co d’Assisi, della famiglia Rettura, con peso d’una messa la settimana, ad libitum.
· ·      Il benef(ici)o di S.Croce, della famiglia lo Tartaro, col peso d’ una messa la settimana, nel giorno di Venerdì.
· ·      Il benef(ici)o di S(ant)a Catarina, della famiglia Fioruti, con peso di 2 messe la settimana, ad libitu(m).
· ·      In q(uest)o istesso altare è stata unita la Capp(ell)a di S.Lucia, fondata dal p(adr)e d(on) Antonio Greco, priore della badia, con tante messe la settimana q(uant)o portano l’entrate. 
Su questa annessione, come sui derivanti oneri, defunto il testatore vi fu problema per gli eredi. Le scritture inerenti il contenzioso trovansi anche in ACGR, 83.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare in ala sinixtera eccl(esia)e abbatialis
Fundatum, et dotatum à Iacobo Gagliardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      protectore Iulio Ant(oni)o [15] cardinali Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Matthe(o) Buonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare prope campanile eccl(esia)e abbatialis,
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione Sancti Spiritus, Sant(a)e Mari(a)e Consolationis, Sancti Benedicti, et Sanct(a)e Catharin(a)e v(irginis). et m(artire).

Fuit fundatum à fratre Ioanne Bapt(ist)a Malinc(o)nico, priore m(o)nasterij [35] abbati(a)e et vic(ari)o generali,
· ·      ex tribus alijs beneficijs unitis,
· ·      et // [Foglio 41v] dicitur Beneficium Collegij.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione SS.m(a)e Annuntiationis Beat(a)e Virginis, //
· ·      [Foglio 42r] cum altare prope tribunam Sancti Coni [10] eccl(esia)e abbatialis,
Fundatum à familia de Hamectis.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
1587. [05] Beneficium sub invocat(io)ne Sancti Leonardi.
· ·      cum altare in ala dextera ecclesi(a)e abbatialis,
· ·      sub arcu tertie column(a)e,
fundatum à mag(nifi)ca Ramunda, uxore Ioannelli Galeani.
· ·      Presentabant cappellanum h(a)eredes Ioannelli, anno 1575.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o fratre Ioanne Baptista Malin(co)nico.
· ·      [10] Cum onere duarum missarum singulis mensibus.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

*1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e de Posse.
· ·      cum altare in ala sinixtra eccl(esia)e abbatialis,
fundatu(m) et dotatum à familia  [10] Tomarchella.
· ·      Extabat in Visitatione 1587.
· ·      Protectore Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.a
Hoc beneficiu(m), cuius non invenian(...?) Plana Dannos (? Ioannes ?) adest (axdeis ?) vacavis (?) missa ac proinde fuit sublano(...)
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
a Aggiunto un intero rigo, in calce, stessa mano ma di scrittura più piccola. Lo si considera interlinea. Lettura non agevole. Dubbi. Collazionare con ACGR. 84.

1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.
a con correzione
b immago
c macchia d’inchiostro
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IX° - ed ultimo -altare, Il 9° altare è dedicato alla Madonna delle Gratie, a S.Andrea, et a S.Giorgio, sito nella navata ....... ?
Con annessi i seguenti 3 benefici, di cui 1 di giuspatronato, 2 di libera collazione: 
· ·      1 di giuspatronato: Il beneficio de iurepatronato è sotto l’invocatione di S.Giorgio Martire, fondato dalla famiglia Cerasia, con peso duna messa la settimana, ad libitum. 
E che corrisponde a:
1548. Beneficium sub invocatione S(anc)ti Georgij M(artiris ?).
· ·      cum altare eccl(esia)e abbatialis prope ianua(m) sacresti(a)e.
fundatu(m), et dotatum à familia Cerasia.
· ·      Presentabant cappellanum d(omini) d(omni) Thomas, et [15] Bernardus Cerasia, fratres, 7 april(is) anno 1548.
· ·      Commendat(ari)o Ioanne Vincentio Palmerio, equite Sancti Iacobi de Spata.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
· ·      2 di libera collazione: Li due di libera collatione sono:
A. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)o Andrea, fondato da Rosello Sarlo; con peso d’una messa al mese. Corrispondente a:
1573. [F.43v] Beneficium sub invocatione S(anc)ti Andre(a)e  Apostoli.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis, prope ianua(m) maiorem.
fundatum, et dotatum à Rosello Sarlo, 27 martij 1573.
· ·      Commendat(ari)o Guidone Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
B. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)ta Maria della Gratia, fondato dalla famiglia Carico; con peso di 2 messe la settimana, ad libitum. 
Corrispondente a:
1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.

I cinque tomi della materia beneficiale, attinenti  alla classe A dell'ordinamento calcaneo, e nell'inventario dello stesso indicati cumulativamente (ved. sotto, scheda ACGR, ms.79, f.210v. Distintamente ad ASN, vol.332, ff.     )   sono, rispettivamente :
-009.-Scritture inerenti la seguente materia beneficiale :
II ) ff.138r-189r :Beneficio di "S.Maria". Famiglia Cepari.
VI ) ff.369r- 376v: Beneficio di "S.Maria". Noto anche quale "S.Maria delle Grazie" Famiglia  di Carico.
ASN, vol.332,f..., menziona tale beneficio S.Maria delle Grazie.

1587. Beneficium sub invocatione SS. Crucifixi, seu S(anc)ta Crucis, [41r, 15] alias Lo Squillaro
· ·      cum altare.
quod concessum fuit à monachis Abbati(a)e SS.m(a)e Trinitatis famili(a)e de Tomarchellis,
· ·      et iure hereditario transivit in familiam de Fida à Castro Monardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      [20] Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IV° altare, Il quarto altare <è> dedicato alla S(ant)a Croce, et altri santi, sito nella navata destra.
Con annessi i seguenti benefici, di cui 1 di libera collazione, 3 di giuspatronato: In q(uest)o altare sono uniti 4 beneficij. 
· ·      Uno di libera collatione, et è quello di S(an)ta Croce, detto lo Squillaro, l’altare del quale dedero anticam(en)te li monaci a Soprano Tomarchelli, e da q(uest)o passò alla famiglia di Fida di Castel Monardo; e poi tornò all’abb(ati)a, con peso d’una messa la settimana ad libitum.
· ·      3 sono di iure patronato, cioè 
· ·      il benef(ici)o di S.Fran(ces)co d’Assisi, della famiglia Rettura, con peso d’una messa la settimana, ad libitum.
· ·      Il benef(ici)o di S.Croce, della famiglia lo Tartaro, col peso d’ una messa la settimana, nel giorno di Venerdì.
· ·      Il benef(ici)o di S(ant)a Catarina, della famiglia Fioruti, con peso di 2 messe la settimana, ad libitu(m).
· ·      In q(uest)o istesso altare è stata unita la Capp(ell)a di S.Lucia, fondata dal p(adr)e d(on) Antonio Greco, priore della badia, con tante messe la settimana q(uant)o portano l’entrate. 
Su questa annessione, come sui derivanti oneri, defunto il testatore vi fu problema per gli eredi. Le scritture inerenti il contenzioso trovansi anche in ACGR, 83.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare in ala sinixtera eccl(esia)e abbatialis
Fundatum, et dotatum à Iacobo Gagliardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      protectore Iulio Ant(oni)o [15] cardinali Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Matthe(o) Buonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare prope campanile eccl(esia)e abbatialis,
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione Sancti Spiritus, Sant(a)e Mari(a)e Consolationis, Sancti Benedicti, et Sanct(a)e Catharin(a)e v(irginis). et m(artire).

Fuit fundatum à fratre Ioanne Bapt(ist)a Malinc(o)nico, priore m(o)nasterij [35] abbati(a)e et vic(ari)o generali,
· ·      ex tribus alijs beneficijs unitis,
· ·      et // [Foglio 41v] dicitur Beneficium Collegij.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione SS.m(a)e Annuntiationis Beat(a)e Virginis, //
· ·      [Foglio 42r] cum altare prope tribunam Sancti Coni [11] eccl(esia)e abbatialis,
Fundatum à familia de Hamectis.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
1587
1592. 1592. VICARI.
Matteo BUONAMICO. 1592.
1592. 1592. VICARI. SINODI.
Nell'anno 1592, col vicario Matteo Buonamico, protettore lo stesso. Nel medesimo luogo.
1593. [41r,10] Beneficium sub invocatione Spiritus Sancti [12]
fundatum, et dotatum à Luciano di Pino.
· ·      Extabat anno 1593 vic(ari)o Mattheo Bonamico,
· ·      protectore Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
ante 1594
1595. 1595. VICARI.
Carlo FRONTERA. 1595.
1596. 1596. VICARI.
Tullio GERALDINI. 1596.
1596 1596. Beneficium sub invocatione Sanctorum Cataldi ep(iscop)i, et Antonij de Plano.a
· ·      in eccl(esi)a abbatiali.
Extabat in Visitat(io)ne 1596.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Carolo Frontera.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
· ·      Huius beneficij nulla est memoria fundatoris, tantum extat memoria in bulla Alexandri tertij, anni 1178. In territ(ori)o Sancti Martini ecclesiam Sancti Cathaldi, qu(a)e eccl(esi)a recensetus donata Abbati(a)e S(anctissi)m(a)e Trinitatis miletensis.
a Della Piana
IV.1. BENEFITII   antichi. Catalogo.  [13]
Catalogus beneficiorum 
exi(n)stentium in abbatialis ecclesiae 
SS.ma(e) Trinitatis Miletens. 
ante an. M.D.C. [14]

S.d. Altare sub invocatione S(anc)ti Benedicti.
in quod fuerunt tra(n)slata alia altaria, sed temporis decursu sublatum.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

S.d. Cappella maior dicata S(anc)to Con(o).
· ·      in ala dextera eccl(esia)e abbatialis,
· ·      absq(ue) redditibu(s), et onere missarum.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
1548 1548. Beneficium sub invocatione S(anc)ti Georgij M(artiris ?).
· ·      cum altare eccl(esia)e abbatialis prope ianua(m) sacresti(a)e.
fundatu(m), et dotatum à familia Cerasia.
· ·      Presentabant cappellanum d(omini) d(omni) Thomas, et [15] Bernardus Cerasia, fratres, 7 april(is) anno 1548.
· ·      Commendat(ari)o Ioanne Vincentio Palmerio, equite Sancti Iacobi de Spata.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
1548. Beneficium sub invocatione S(anc)ti Georgij M(artiris ?).
· ·      cum altare eccl(esia)e abbatialis prope ianua(m) sacresti(a)e.
fundatu(m), et dotatum à familia Cerasia.
· ·      Presentabant cappellanum d(omini) d(omni) Thomas, et [15] Bernardus Cerasia, fratres, 7 april(is) anno 1548.
· ·      Commendat(ari)o Ioanne Vincentio Palmerio, equite Sancti Iacobi de Spata.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.

1551. 1551. VICARI.
Giovanni Bonino da Camerino. 1551.
1551 1551. Beneficium sub invocatione Sancti Francisci asisinatis.
· ·      cum altare posito post choru(s ? m?) in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
fundatum et dotatum à Salustio Rectura, anno 1551.
· ·      Commendat(ari)o Guidone Ascanio Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Ioanne Bonino.
· ·      [15] Cum onere trium missarum singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
1552 1552. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e de Posse.
· ·      cum altare prope portam qui ducit ad viridarium eccl(esia)e abbatialis,
fundatu(m) [05] et dotatum à Baptista Cepari, anno 1552.
· ·      Commendat(ari)o Guidone Ascanio Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Ioanne Bonino.
· ·      protectore cardinale. 
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale II° altare, S(anc)t(a)e Maria<e> de Posse, e della Consolatione, et altri santi, sito nella navata destra.
Con annessi i seguenti benefici di libera collazione: 
In questo altare sono uniti 2 beneficij di libera collatione.
Uno chiamato del Coll(egi)o, e l’altro dell’Unione. 
Il benef(ici)o detto del Collegio fu eretto dal r(everendo) d(on) Gio(vanni) Batt(is)ta Malinconico, vic(ari)o gen(era)le dell’abb(ati)a circa l’anno 1578, unendo con esso 
· ·      il benef(ici)o di S. Maria della Consolatione, di Mindesio Ruffa;
· ·      il benef(ici)o dello Sp(irit)o S(an)to, di Dom(eni)co Malinconico;
· ·      e l’altare di S(ant)a Catarina V(ergine) <e> M(artire);
· ·      e di S.Benedetto;
[1676] Beneficium sub invocatione S(anc)te M(ari)ae de Posse, seu de Unione. 
Erectum in abbatiali ecclesia à p(ad)re Alessandro Dezza, Soc(ietatis) Iesu, vic(ari)o g(enera)li;
Protectore Fabritio card(inal)e Spada, an.1676.
Questo Beneficio detto dell’Unione fu eretto dal  p(ad)re Alessandro Dezza, della Compagnia di Giesù, l’anno 1676, unendo 4 benefici, l’entrate dè quali s’andavano sempre più mancando. 
E sono:
· ·      Il beneficio di S(anc)te M(ari)ae de Posse, dè Cepari. 
· ·      Il beneficio dello Spirito Santo, dè Pini.
· ·      Il beneficio di S.Cataldo, di cui non si sa il fondatore.
· ·      Il beneficio di S.Leonardo, dè Galeani.
Nell’erettione di questo beneficio vi posero il peso di 4 messe la settimana. Ma poi s’ottenne della S.Congregatione la riduttione di 2 messe la settimana.
Al 1700 registrato fra i benefici di libera collazione, quale: 
Beneficium sub invocatione S(anc)te M(ari)ae de Posse, seu de Unione (...) hoc beneficium constat ex quator (sic) aliis beneficiis, quarum reditus in dies imminuebantur.
· ·      Ex beneficio sub invocatione S.Cataldi episcopi, memoria fundatoris non existat. 
· ·      Ex beneficio sub invocatione S(anc)te M(ari)ae de Posse, fundato à Baptista Cepari, anno 1552.
· ·      Ex beneficio sub invocatione S.Leonardi, fundato à Ramunda, uxore Iannelli Galeani, anno 1575.
· ·      Ex beneficio sub invocatione Spiritus Sancti, fundato à Luciano de Pino, anno 1593.
Ut ex Visitatione anno 1587.
009.-Benefici di Mileto.Beneficio della Madonna. 1525-1701.
I cinque tomi della materia beneficiale, attinenti  alla classe A dell'ordinamento calcaneo, e nell'inventario dello stesso indicati cumulativamente (ved. sotto, scheda ACGR, ms.79, f.210v. Distintamente ad ASN, vol.332, ff.     )   sono, rispettivamente :
Tomo I   : ASN,vol.
Tomo II  : ASN,vol.
Tomo III : ASN,vol.
Tomo IV  : ASN,vol.009.
Tomo V   : ASN,vol.
-009.-Scritture inerenti la seguente materia beneficiale :
I  ) ff.  2r-136r :Beneficio di"S.Maria della Neve".Famiglia Bonati.
II ) ff.138r-189r :Beneficio di "S.Maria". Famiglia Cepari.
III) ff.191r-197v :Beneficio di "S.Maria". Famiglia Ruffa .
IV ) ff.199r-344r :Beneficio di "S.Maria del Potere". Famiglia 
                             Sicoli. Successivamente famiglia Protospatari.
V  ) ff.347r-367r :Beneficio di "S:Maria del Collegio".
VI ) ff.369r- 376v: Beneficio di "S.Maria". Noto anche quale "S.Maria delle Grazie" Famiglia  di Carico.
(1) ASN, vol.332,f..., menziona tale beneficio " S.Maria delle Grazie ".
VII) ff.378rv-391r: Beneficio   "Dell'Unione".
Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
1556 1556. Beneficium sub invocatione SS.m(a)e Annuntiationis Beat(a)e Mari(a)e [20] Virginis. [15]
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
· ·      iuxta altare Ioannis Petri Ursi.
Fundatum, et dotatum à Maio Comi, d(omina ?) Beatrix Comi, cum Isabella, uxore Aldij Comercij conveniunt presentare [1]alternis vocibus cappellanum.
· ·      Anno 1556. Abbate commendat(ari)o Guidone Ascanio cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Ioanne [25] Bonino Camerte.
Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
[presentare: seguono 2 parole cancellate]

Nella riedificazione post 1659 è indicato quale VIII° altare, Il 8° altare è dedicato alla SS.ma Nuntiata, sito nella navata sinistra.
Con annessi i seguenti 3 benefici, di cui 1 di giuspatronato, 1 condizionato, 1 di libera collazione: 
· ·      1 di giuspatronato: uno, de iure patronato, fondato da Mario Comi, col peso di 2 messe la settimana, ad libitum; e che corrisponde al di sopra n. 1. 1556. Beneficium sub invocatione SS.m(a)e Annuntiationis Beat(a)e Mari(a)e [20] Virginis. [1]
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
· ·      iuxta altare Ioannis Petri Ursi.
Fundatum, et dotatum à Maio Comi, d(omina ?) Beatrix Comi, cum Isabella, uxore Aldij Comercij
· ·      Anno 1556. Abbate commendat(ari)o Guidone Ascanio cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Ioanne [25] Bonino Camerte.
1 condizionato: l’altro, fondato da d(on) Fran(ces)co Anfusi, canonico di Mileto, con peso di 1 una messa la settimana, e sempre deve conferirsi dal Capitolo di Mileto ad un sacerdote del medesimo Capitolo. E che corrisponde al di sopra n. 3. 1576. Beneficium sub invocatione SS.ma(e) Annuntiationis Beat(a)e Virginis.
· ·      cum altare in ala dextera eccl(esia)e abbatialis,
· ·      iuxta altare [20] Sanct(a)e Catharin(a)e.
Fundatum à d(om)no Fran(cisco) Anfusi, canoni(co) catredalis Ecclesiae militensis, 9 ianuarij 1576.
· ·      commendat(ri)o Alexandro cardinali Sfortia,
· ·      vic(ari)o frate Ioanne Baptista Malinconico, ordinis sancti Benedicti dicte abbati(a)e.
· ·      1 di libera collazione: Il terzo, beneficio di libera collatione, è <a sua volta> composto di 2 altri benefici:
A. Uno, fondato da Vincenza La Rocca; e che corrisponde al di sopra n. 2. 1566. Beneficium sub invocatione SS.ma(e) Annuntiationis Beat(a)e Virginis.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
· ·      prope sacristiam.
Fundatum à Vincentia La Rocca, sorore Antonij La Rocca, 7 (novem)bris 1566.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
B. E l’altro della famiglia Migliorisi, di Tropea, con peso d’una messa la settimana, ad libitum. Che corrisponde a:
1578. Beneficium sub invocatione Sanct(a)e Mari(a)e.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
· ·      iuxta altare Marci Antonij Siculi.
Iulius Migliarisius, tropiensis, et Portia, eius filia presentaba(n)t [15] cappellanu(m), anno 1578.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      vic(ari)o frate Ioanne Bapt(ist)a Malinc(o)nico.
Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Al 1700 registrato fra i benefici di libera collazione, quale: 
1560. 1560. VICARI.
F(rate) Antonello Malinconico. 1560.
1564. 1564. COMMENDATARI.GUIDO ASCANIO SFORZA.
Guido Ascanius Sfortia, romanus, creatus cardinalis à Paulo III°. Obijt anno MDLXIV. [16]
---------
Il romano Guido Ascanio Sforza, creato cardinale da.............. III, morì nell'anno 1564.
[17]
1566 1566. Beneficium sub invocatione SS.ma(e) Annuntiationis Beat(a)e Virginis.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
· ·      prope sacristiam.
Fundatum à Vincentia La Rocca, sorore Antonij La Rocca, 7 (novem)bris 1566.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
Cum onere trium missarum singulis hebdomadis, feria secunda, sexta et [1]sabbato.
Per gli annessi benefici, e modificazioni, nella riedificazione post 1659, come per situazione al 1700, vedi analogo titolo ad anno 1566.
1573. [05] Beneficium sub invocatione Sanct(a)e Mari(a)e Consolationis.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
· ·      iuxta altare Benedicti Comercij.
Fundatum, et erectum à Mindesio Ruffa, de Ionadi, anno 1573.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
· ·      [10] Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1573. Beneficium sub invocatione SS. Conceptioni Beat(a)e Virginis.
· ·      cum altare in eccl(esia)e abbatialis, in ala dextera,
· ·      iuxta altare Sanct(a)e Catharin(a)e, 
· ·          et sepulchrum comitis Rogerij.
fundatum, et dotatum à Consulo Sanso à Sancto Calogero.
· ·      Presentabant cappellanum [15] Gulielmus, et fratres Sanzi; heredes Consuli anno 1513.
· ·      Abbate commendat(ari)o Andrea De Valle, episcopo crotonensi, 
et vic(ari)o Bernardo de Cavalerijs.Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale VI° altare, Il 6° altare, cominciando dalla parte dell’Epistola dell’altare maggiore, è dedicato all’ Immacolata Concettione della B.V. Maria, sito nella navata sinistra.
Con annessi i 2 seguenti benefici, di cui 1 di libera collazione, 1 di giuspatronato: In q(uest)o altare sono uniti due beneficij, uno de iure patronato, e l’altro di libera collatione.
Di cui, per quello di giuspatronato: Il benef(ici)o de iure patronato è sotto l’invocatione della SS.ma Concettione, fondato da Consulo Sanso; col peso di 2 messe la settimana, ad libitum.
E per quello di libera collazione: Il benef(ici)o di libera collatione è sotto la medesima invocatione; q(uest)o fu eretto dal padre Alessandro Dezza, della Compagnia di Giesù, vicario generale, l’anno 1677, essendo prima Cappella, le di cui entrate ogni giorno andavano mancando. Ha peso d’una messa la settimana.
Nel catalogo dei benefici al 1700, è indicato quale:
IX°, quello di giuspatronato: Il 9°, sotto titolo dell’Immacolata Concettione, della famiglia dè Sansi; col peso di 2 messe la settimana, ad libitum, lo possiede [il ms non aggiunge il nome del titolare del beneficio].
I° quello di libera collazione: Li benefici di libera collatione dell’abb(ati)a sono: 1° il beneficio semplice sotto titolo dell’ Immacolata Concettione; ha il peso d’una messa la settimana, ad libitum, lo possiede adesso d(on) Marco Pilato.

1573. [F.43v] Beneficium sub invocatione S(anc)ti Andre(a)e    Apostoli.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis, prope ianua(m) maiorem.
fundatum, et dotatum à Rosello Sarlo, 27 martij 1573.
· ·      Commendat(ari)o Guidone Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
1573. [05] Beneficium sub invocatione Sanct(a)e Mari(a)e Consolationis.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
· ·      iuxta altare Benedicti Comercij.
Fundatum, et erectum à Mindesio Ruffa, de Ionadi, anno 1573.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
· ·      [10] Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1573. Beneficium sub invocatione SS. Conceptioni Beat(a)e Virginis.
· ·      cum altare in eccl(esia)e abbatialis, in ala dextera,
· ·      iuxta altare Sanct(a)e Catharin(a)e, 
· ·          et sepulchrum comitis Rogerij.
fundatum, et dotatum à Consulo Sanso à Sancto Calogero.
· ·      Presentabant cappellanum [15] Gulielmus, et fratres Sanzi; heredes Consuli anno 1513.
· ·      Abbate commendat(ari)o Andrea De Valle, episcopo crotonensi, 
et vic(ari)o Bernardo de Cavalerijs.Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale VI° altare, Il 6° altare, cominciando dalla parte dell’Epistola dell’altare maggiore, è dedicato all’ Immacolata Concettione della B.V. Maria, sito nella navata sinistra.
Con annessi i 2 seguenti benefici, di cui 1 di libera collazione, 1 di giuspatronato: In q(uest)o altare sono uniti due beneficij, uno de iure patronato, e l’altro di libera collatione.
Di cui, per quello di giuspatronato: Il benef(ici)o de iure patronato è sotto l’invocatione della SS.ma Concettione, fondato da Consulo Sanso; col peso di 2 messe la settimana, ad libitum.
E per quello di libera collazione: Il benef(ici)o di libera collatione è sotto la medesima invocatione; q(uest)o fu eretto dal padre Alessandro Dezza, della Compagnia di Giesù, vicario generale, l’anno 1677, essendo prima Cappella, le di cui entrate ogni giorno andavano mancando. Ha peso d’una messa la settimana.
Nel catalogo dei benefici al 1700, è indicato quale:
IX°, quello di giuspatronato: Il 9°, sotto titolo dell’Immacolata Concettione, della famiglia dè Sansi; col peso di 2 messe la settimana, ad libitum, lo possiede [il ms non aggiunge il nome del titolare del beneficio].
I° quello di libera collazione: Li benefici di libera collatione dell’abb(ati)a sono: 1° il beneficio semplice sotto titolo dell’ Immacolata Concettione; ha il peso d’una messa la settimana, ad libitum, lo possiede adesso d(on) Marco Pilato.

1573. [F.43v] Beneficium sub invocatione S(anc)ti Andre(a)e    Apostoli.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis, prope ianua(m) maiorem.
fundatum, et dotatum à Rosello Sarlo, 27 martij 1573.
· ·      Commendat(ari)o Guidone Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
1573. [05] Beneficium sub invocatione Sanct(a)e Mari(a)e Consolationis.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
· ·      iuxta altare Benedicti Comercij.
Fundatum, et erectum à Mindesio Ruffa, de Ionadi, anno 1573.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
· ·      [10] Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1573. Beneficium sub invocatione SS. Conceptioni Beat(a)e Virginis.
· ·      cum altare in eccl(esia)e abbatialis, in ala dextera,
· ·      iuxta altare Sanct(a)e Catharin(a)e, 
· ·          et sepulchrum comitis Rogerij.
fundatum, et dotatum à Consulo Sanso à Sancto Calogero.
· ·      Presentabant cappellanum [15] Gulielmus, et fratres Sanzi; heredes Consuli anno 1513.
· ·      Abbate commendat(ari)o Andrea De Valle, episcopo crotonensi, 
et vic(ari)o Bernardo de Cavalerijs.Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale VI° altare, Il 6° altare, cominciando dalla parte dell’Epistola dell’altare maggiore, è dedicato all’ Immacolata Concettione della B.V. Maria, sito nella navata sinistra.
Con annessi i 2 seguenti benefici, di cui 1 di libera collazione, 1 di giuspatronato: In q(uest)o altare sono uniti due beneficij, uno de iure patronato, e l’altro di libera collatione.
Di cui, per quello di giuspatronato: Il benef(ici)o de iure patronato è sotto l’invocatione della SS.ma Concettione, fondato da Consulo Sanso; col peso di 2 messe la settimana, ad libitum.
E per quello di libera collazione: Il benef(ici)o di libera collatione è sotto la medesima invocatione; q(uest)o fu eretto dal padre Alessandro Dezza, della Compagnia di Giesù, vicario generale, l’anno 1677, essendo prima Cappella, le di cui entrate ogni giorno andavano mancando. Ha peso d’una messa la settimana.
Nel catalogo dei benefici al 1700, è indicato quale:
IX°, quello di giuspatronato: Il 9°, sotto titolo dell’Immacolata Concettione, della famiglia dè Sansi; col peso di 2 messe la settimana, ad libitum, lo possiede [il ms non aggiunge il nome del titolare del beneficio].
I° quello di libera collazione: Li benefici di libera collatione dell’abb(ati)a sono: 1° il beneficio semplice sotto titolo dell’ Immacolata Concettione; ha il peso d’una messa la settimana, ad libitum, lo possiede adesso d(on) Marco Pilato.

1573. [F.43v] Beneficium sub invocatione S(anc)ti Andre(a)e    Apostoli.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis, prope ianua(m) maiorem.
fundatum, et dotatum à Rosello Sarlo, 27 martij 1573.
· ·      Commendat(ari)o Guidone Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
1574. 1574. VICARI.
F(rate) Gio(vanni) Bat(is)ta  Malinconico. 1574.
1574. 1574. VICARI. SINODI.
Avendo l'Abbazia un territorio separato, è abbazia nullius, convoca i sinodi, elegge gli esaminatori sinodali ed esercita una giurisdi zione quasi episcopale sui suoi sudditi (...)
Le costituzioni ed i decreti di questi sinodi si conservano ancora.
Nell'anno 1574 fu celebrato un sinodo nella chiesa abbaziale di Mileto dall'abate commendatario cardinale Alessandro Sforza, essendo vicario frate Giovan Battista Malinconico.
Ora gli abati commendatari, ora i cardinali protettori, elessero a Mileto i loro vicari generali, affinchè esercitassero la giurisdizione spirituale.
Nei primi tempi fecero le veci di vicari alcuni regolari e preti secolari.
1575 1575. [05] Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare in ala dextera eccl(esia)e abbatialis
· ·      In tabula altaris est depicta Beata Virgo, cum filio mortuo, media inter Sanctam Catherinam [18] V.M. et Sanctam Luciam V. e M. 
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
CONTROLLARE sotto
Fundatum, et dotatum à Ioanne Petro Urso.
· ·      Extabat anno 1575
· ·      et ex Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      protectore Iulio [10] Ant(oni)o cardinali Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Matthe(o) Buonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
1577 1577. Beneficium sub invocat(io)ne Spiritus Sancti.
· ·      cum altare in ala [05] dextera eccl(esia)e abbatialis,
· ·      iuxta altare S(anc) Mari(a)e de Posse et Sancti Cataldi ep(iscop)i,
A.fundatum à domino Dom(inicus) Malinc(o)ni(cus) 1577,
· ·      commendat(ri)o Alexandro cardinali Sfortia,
· ·      vic(ari)o frate Ioanne Bapt(ist)a Malinc(o)nico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
B.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
1577. 1577. GREGORIO XIII. COLLEGIO GRECO. ISTITUZIONE.
Gregorio XIII, sommo pontefice della famiglia Buoncompagni di Bologna, padre amatissimo di tutte le genti, fondò un collegio a Roma nell'anno 1577, nel quale gli adolescenti greci furono eruditi nella pietà, nelle lettere e nell'obbedienza alla sede romana.
1578 1578. Beneficium sub invocatione Sanct(a)e Mari(a)e.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
· ·      iuxta altare Marci Antonij Siculi.
Iulius Migliarisius, tropiensis, et Portia, eius filia presentaba(n)t [15] cappellanu(m), anno 1578.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      vic(ari)o frate Ioanne Bapt(ist)a Malinc(o)nico.
Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
1581. 1581. COMMENDATARI.ALESSANDRO SFORZA.
Alexander Sfortia, romanus, creatus cardinalis à Pio IV°. Obijt anno MDLXXXI. [19]
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Il romano Alessandro Sforza, creato cardinale da Pio IV morì nel 1581.
1581. 1581. GREGORIO XIII. COLLEGIO GRECO. ANNESSIONE 
Nell'anno 1581 unì in perpetuo,a questo collegio, l'abbazia mile- tese della SS.ma Trinità, con tutti i beni, le rendite, i privilegi;
allo stesso collegio ed all'abbazia deputò come protettori il cardinale Giacomo Savelli, il cardinale Guglielmo Sirleto, Giulio Antonio Santoro cardinale, ed il cardinale Antonio Carafa.
1583. 1583. VICARI.
Cesare TRICHILIO. 1583.
1583. 1583. VICARI. SINODI.
Nell'anno 1583, essendo vicario don Cesare Treschili e protettore il cardinale Antonio Sirtori. Nel medesimo luogo.
1584. 1584. VICARI.
Ottavio PINTO. 1584.
1587.
1587. Altare sub invocatione S(anc)t(a)e Catharinae V. et 
      M.
· ·      in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
· ·      [F.44v] iuxta Cappellam S(anctissima)e Conceptionis.
fundatum à d(om)no Ioanne Carulo Camarda à Rocca.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne 1587.
· ·      Protectore Iulio Ant(oni)o cardinali Sanctoro.
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e quotidian(a)e.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
[CONTROLLA PERCHE’ POSTO AL 1528]
1587 1587. Beneficium sub invocatione S(ancti) Cataldi.
· ·      cum altare in ala [27] sinistra eccl(esia)e abbatialis,
iuxta cappellam S(anctissima)e Conceptionis. 
[F. 44r] Extabat in Visitat(io)ne 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
· ·      Huius beneficij fundatoris nulla extat memoria.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
1587 1587. [05]. Altare sub invocatione S(anc)t(a)e Luciae V. et 
      M.
· ·      in ala dextera eccl(esia)e abbatialis,
fundatum, et erectum piarum elemosynis.
· ·      Extabat in Visit(atio)ne 1587.
· ·      Protectore Iulio Ant(oni)o cardinali Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis mensibus.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
1587. [05] Beneficium sub invocat(io)ne Sancti Leonardi.
· ·      cum altare in ala dextera ecclesi(a)e abbatialis,
· ·      sub arcu tertie column(a)e,
fundatum à mag(nifi)ca Ramunda, uxore Ioannelli Galeani.
· ·      Presentabant cappellanum h(a)eredes Ioannelli, anno 1575.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o fratre Ioanne Baptista Malin(co)nico.
· ·      [10] Cum onere duarum missarum singulis mensibus.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

*1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e de Posse.
· ·      cum altare in ala sinixtra eccl(esia)e abbatialis,
fundatu(m) et dotatum à familia  [10] Tomarchella.
· ·      Extabat in Visitatione 1587.
· ·      Protectore Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.a
Hoc beneficiu(m), cuius non invenian(...?) Plana Dannos (? Ioannes ?) adest (axdeis ?) vacavis (?) missa ac proinde fuit sublano(...)
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
a Aggiunto un intero rigo, in calce, stessa mano ma di scrittura più piccola. Lo si considera interlinea. Lettura non agevole. Dubbi. Collazionare con ACGR. 84.

1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.
a con correzione
b immago
c macchia d’inchiostro
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IX° - ed ultimo -altare, Il 9° altare è dedicato alla Madonna delle Gratie, a S.Andrea, et a S.Giorgio, sito nella navata ....... ?
Con annessi i seguenti 3 benefici, di cui 1 di giuspatronato, 2 di libera collazione: 
· ·      1 di giuspatronato: Il beneficio de iurepatronato è sotto l’invocatione di S.Giorgio Martire, fondato dalla famiglia Cerasia, con peso duna messa la settimana, ad libitum. 
E che corrisponde a:
1548. Beneficium sub invocatione S(anc)ti Georgij M(artiris ?).
· ·      cum altare eccl(esia)e abbatialis prope ianua(m) sacresti(a)e.
fundatu(m), et dotatum à familia Cerasia.
· ·      Presentabant cappellanum d(omini) d(omni) Thomas, et [15] Bernardus Cerasia, fratres, 7 april(is) anno 1548.
· ·      Commendat(ari)o Ioanne Vincentio Palmerio, equite Sancti Iacobi de Spata.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
· ·      2 di libera collazione: Li due di libera collatione sono:
A. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)o Andrea, fondato da Rosello Sarlo; con peso d’una messa al mese. Corrispondente a:
1573. [F.43v] Beneficium sub invocatione S(anc)ti Andre(a)e  Apostoli.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis, prope ianua(m) maiorem.
fundatum, et dotatum à Rosello Sarlo, 27 martij 1573.
· ·      Commendat(ari)o Guidone Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
B. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)ta Maria della Gratia, fondato dalla famiglia Carico; con peso di 2 messe la settimana, ad libitum. 
Corrispondente a:
1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.

I cinque tomi della materia beneficiale, attinenti  alla classe A dell'ordinamento calcaneo, e nell'inventario dello stesso indicati cumulativamente (ved. sotto, scheda ACGR, ms.79, f.210v. Distintamente ad ASN, vol.332, ff.     )   sono, rispettivamente :
-009.-Scritture inerenti la seguente materia beneficiale :
II ) ff.138r-189r :Beneficio di "S.Maria". Famiglia Cepari.
VI ) ff.369r- 376v: Beneficio di "S.Maria". Noto anche quale "S.Maria delle Grazie" Famiglia  di Carico.
ASN, vol.332,f..., menziona tale beneficio S.Maria delle Grazie.

1587. Beneficium sub invocatione SS. Crucifixi, seu S(anc)ta Crucis, [41r, 15] alias Lo Squillaro
· ·      cum altare.
quod concessum fuit à monachis Abbati(a)e SS.m(a)e Trinitatis famili(a)e de Tomarchellis,
· ·      et iure hereditario transivit in familiam de Fida à Castro Monardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      [20] Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IV° altare, Il quarto altare <è> dedicato alla S(ant)a Croce, et altri santi, sito nella navata destra.
Con annessi i seguenti benefici, di cui 1 di libera collazione, 3 di giuspatronato: In q(uest)o altare sono uniti 4 beneficij. 
· ·      Uno di libera collatione, et è quello di S(an)ta Croce, detto lo Squillaro, l’altare del quale dedero anticam(en)te li monaci a Soprano Tomarchelli, e da q(uest)o passò alla famiglia di Fida di Castel Monardo; e poi tornò all’abb(ati)a, con peso d’una messa la settimana ad libitum.
· ·      3 sono di iure patronato, cioè 
· ·      il benef(ici)o di S.Fran(ces)co d’Assisi, della famiglia Rettura, con peso d’una messa la settimana, ad libitum.
· ·      Il benef(ici)o di S.Croce, della famiglia lo Tartaro, col peso d’ una messa la settimana, nel giorno di Venerdì.
· ·      Il benef(ici)o di S(ant)a Catarina, della famiglia Fioruti, con peso di 2 messe la settimana, ad libitu(m).
· ·      In q(uest)o istesso altare è stata unita la Capp(ell)a di S.Lucia, fondata dal p(adr)e d(on) Antonio Greco, priore della badia, con tante messe la settimana q(uant)o portano l’entrate. 
Su questa annessione, come sui derivanti oneri, defunto il testatore vi fu problema per gli eredi. Le scritture inerenti il contenzioso trovansi anche in ACGR, 83.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare in ala sinixtera eccl(esia)e abbatialis
Fundatum, et dotatum à Iacobo Gagliardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      protectore Iulio Ant(oni)o [15] cardinali Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Matthe(o) Buonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare prope campanile eccl(esia)e abbatialis,
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione Sancti Spiritus, Sant(a)e Mari(a)e Consolationis, Sancti Benedicti, et Sanct(a)e Catharin(a)e v(irginis). et m(artire).

Fuit fundatum à fratre Ioanne Bapt(ist)a Malinc(o)nico, priore m(o)nasterij [35] abbati(a)e et vic(ari)o generali,
· ·      ex tribus alijs beneficijs unitis,
· ·      et // [Foglio 41v] dicitur Beneficium Collegij.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione SS.m(a)e Annuntiationis Beat(a)e Virginis, //
· ·      [Foglio 42r] cum altare prope tribunam Sancti Coni [20] eccl(esia)e abbatialis,
Fundatum à familia de Hamectis.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
1587. [05] Beneficium sub invocat(io)ne Sancti Leonardi.
· ·      cum altare in ala dextera ecclesi(a)e abbatialis,
· ·      sub arcu tertie column(a)e,
fundatum à mag(nifi)ca Ramunda, uxore Ioannelli Galeani.
· ·      Presentabant cappellanum h(a)eredes Ioannelli, anno 1575.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o fratre Ioanne Baptista Malin(co)nico.
· ·      [10] Cum onere duarum missarum singulis mensibus.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

*1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e de Posse.
· ·      cum altare in ala sinixtra eccl(esia)e abbatialis,
fundatu(m) et dotatum à familia  [10] Tomarchella.
· ·      Extabat in Visitatione 1587.
· ·      Protectore Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.a
Hoc beneficiu(m), cuius non invenian(...?) Plana Dannos (? Ioannes ?) adest (axdeis ?) vacavis (?) missa ac proinde fuit sublano(...)
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
a Aggiunto un intero rigo, in calce, stessa mano ma di scrittura più piccola. Lo si considera interlinea. Lettura non agevole. Dubbi. Collazionare con ACGR. 84.

1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.
a con correzione
b immago
c macchia d’inchiostro
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IX° - ed ultimo -altare, Il 9° altare è dedicato alla Madonna delle Gratie, a S.Andrea, et a S.Giorgio, sito nella navata ....... ?
Con annessi i seguenti 3 benefici, di cui 1 di giuspatronato, 2 di libera collazione: 
· ·      1 di giuspatronato: Il beneficio de iurepatronato è sotto l’invocatione di S.Giorgio Martire, fondato dalla famiglia Cerasia, con peso duna messa la settimana, ad libitum. 
E che corrisponde a:
1548. Beneficium sub invocatione S(anc)ti Georgij M(artiris ?).
· ·      cum altare eccl(esia)e abbatialis prope ianua(m) sacresti(a)e.
fundatu(m), et dotatum à familia Cerasia.
· ·      Presentabant cappellanum d(omini) d(omni) Thomas, et [15] Bernardus Cerasia, fratres, 7 april(is) anno 1548.
· ·      Commendat(ari)o Ioanne Vincentio Palmerio, equite Sancti Iacobi de Spata.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
· ·      2 di libera collazione: Li due di libera collatione sono:
A. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)o Andrea, fondato da Rosello Sarlo; con peso d’una messa al mese. Corrispondente a:
1573. [F.43v] Beneficium sub invocatione S(anc)ti Andre(a)e  Apostoli.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis, prope ianua(m) maiorem.
fundatum, et dotatum à Rosello Sarlo, 27 martij 1573.
· ·      Commendat(ari)o Guidone Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
B. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)ta Maria della Gratia, fondato dalla famiglia Carico; con peso di 2 messe la settimana, ad libitum. 
Corrispondente a:
1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.

I cinque tomi della materia beneficiale, attinenti  alla classe A dell'ordinamento calcaneo, e nell'inventario dello stesso indicati cumulativamente (ved. sotto, scheda ACGR, ms.79, f.210v. Distintamente ad ASN, vol.332, ff.     )   sono, rispettivamente :
-009.-Scritture inerenti la seguente materia beneficiale :
II ) ff.138r-189r :Beneficio di "S.Maria". Famiglia Cepari.
VI ) ff.369r- 376v: Beneficio di "S.Maria". Noto anche quale "S.Maria delle Grazie" Famiglia  di Carico.
ASN, vol.332,f..., menziona tale beneficio S.Maria delle Grazie.

1587. Beneficium sub invocatione SS. Crucifixi, seu S(anc)ta Crucis, [41r, 15] alias Lo Squillaro
· ·      cum altare.
quod concessum fuit à monachis Abbati(a)e SS.m(a)e Trinitatis famili(a)e de Tomarchellis,
· ·      et iure hereditario transivit in familiam de Fida à Castro Monardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      [20] Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IV° altare, Il quarto altare <è> dedicato alla S(ant)a Croce, et altri santi, sito nella navata destra.
Con annessi i seguenti benefici, di cui 1 di libera collazione, 3 di giuspatronato: In q(uest)o altare sono uniti 4 beneficij. 
· ·      Uno di libera collatione, et è quello di S(an)ta Croce, detto lo Squillaro, l’altare del quale dedero anticam(en)te li monaci a Soprano Tomarchelli, e da q(uest)o passò alla famiglia di Fida di Castel Monardo; e poi tornò all’abb(ati)a, con peso d’una messa la settimana ad libitum.
· ·      3 sono di iure patronato, cioè 
· ·      il benef(ici)o di S.Fran(ces)co d’Assisi, della famiglia Rettura, con peso d’una messa la settimana, ad libitum.
· ·      Il benef(ici)o di S.Croce, della famiglia lo Tartaro, col peso d’ una messa la settimana, nel giorno di Venerdì.
· ·      Il benef(ici)o di S(ant)a Catarina, della famiglia Fioruti, con peso di 2 messe la settimana, ad libitu(m).
· ·      In q(uest)o istesso altare è stata unita la Capp(ell)a di S.Lucia, fondata dal p(adr)e d(on) Antonio Greco, priore della badia, con tante messe la settimana q(uant)o portano l’entrate. 
Su questa annessione, come sui derivanti oneri, defunto il testatore vi fu problema per gli eredi. Le scritture inerenti il contenzioso trovansi anche in ACGR, 83.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare in ala sinixtera eccl(esia)e abbatialis
Fundatum, et dotatum à Iacobo Gagliardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      protectore Iulio Ant(oni)o [15] cardinali Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Matthe(o) Buonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare prope campanile eccl(esia)e abbatialis,
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione Sancti Spiritus, Sant(a)e Mari(a)e Consolationis, Sancti Benedicti, et Sanct(a)e Catharin(a)e v(irginis). et m(artire).

Fuit fundatum à fratre Ioanne Bapt(ist)a Malinc(o)nico, priore m(o)nasterij [35] abbati(a)e et vic(ari)o generali,
· ·      ex tribus alijs beneficijs unitis,
· ·      et // [Foglio 41v] dicitur Beneficium Collegij.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione SS.m(a)e Annuntiationis Beat(a)e Virginis, //
· ·      [Foglio 42r] cum altare prope tribunam Sancti Coni [21] eccl(esia)e abbatialis,
Fundatum à familia de Hamectis.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
1587. [05] Beneficium sub invocat(io)ne Sancti Leonardi.
· ·      cum altare in ala dextera ecclesi(a)e abbatialis,
· ·      sub arcu tertie column(a)e,
fundatum à mag(nifi)ca Ramunda, uxore Ioannelli Galeani.
· ·      Presentabant cappellanum h(a)eredes Ioannelli, anno 1575.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o fratre Ioanne Baptista Malin(co)nico.
· ·      [10] Cum onere duarum missarum singulis mensibus.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

*1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e de Posse.
· ·      cum altare in ala sinixtra eccl(esia)e abbatialis,
fundatu(m) et dotatum à familia  [10] Tomarchella.
· ·      Extabat in Visitatione 1587.
· ·      Protectore Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.a
Hoc beneficiu(m), cuius non invenian(...?) Plana Dannos (? Ioannes ?) adest (axdeis ?) vacavis (?) missa ac proinde fuit sublano(...)
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
a Aggiunto un intero rigo, in calce, stessa mano ma di scrittura più piccola. Lo si considera interlinea. Lettura non agevole. Dubbi. Collazionare con ACGR. 84.

1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.
a con correzione
b immago
c macchia d’inchiostro
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IX° - ed ultimo -altare, Il 9° altare è dedicato alla Madonna delle Gratie, a S.Andrea, et a S.Giorgio, sito nella navata ....... ?
Con annessi i seguenti 3 benefici, di cui 1 di giuspatronato, 2 di libera collazione: 
· ·      1 di giuspatronato: Il beneficio de iurepatronato è sotto l’invocatione di S.Giorgio Martire, fondato dalla famiglia Cerasia, con peso duna messa la settimana, ad libitum. 
E che corrisponde a:
1548. Beneficium sub invocatione S(anc)ti Georgij M(artiris ?).
· ·      cum altare eccl(esia)e abbatialis prope ianua(m) sacresti(a)e.
fundatu(m), et dotatum à familia Cerasia.
· ·      Presentabant cappellanum d(omini) d(omni) Thomas, et [15] Bernardus Cerasia, fratres, 7 april(is) anno 1548.
· ·      Commendat(ari)o Ioanne Vincentio Palmerio, equite Sancti Iacobi de Spata.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
· ·      2 di libera collazione: Li due di libera collatione sono:
A. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)o Andrea, fondato da Rosello Sarlo; con peso d’una messa al mese. Corrispondente a:
1573. [F.43v] Beneficium sub invocatione S(anc)ti Andre(a)e  Apostoli.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis, prope ianua(m) maiorem.
fundatum, et dotatum à Rosello Sarlo, 27 martij 1573.
· ·      Commendat(ari)o Guidone Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
B. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)ta Maria della Gratia, fondato dalla famiglia Carico; con peso di 2 messe la settimana, ad libitum. 
Corrispondente a:
1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.

I cinque tomi della materia beneficiale, attinenti  alla classe A dell'ordinamento calcaneo, e nell'inventario dello stesso indicati cumulativamente (ved. sotto, scheda ACGR, ms.79, f.210v. Distintamente ad ASN, vol.332, ff.     )   sono, rispettivamente :
-009.-Scritture inerenti la seguente materia beneficiale :
II ) ff.138r-189r :Beneficio di "S.Maria". Famiglia Cepari.
VI ) ff.369r- 376v: Beneficio di "S.Maria". Noto anche quale "S.Maria delle Grazie" Famiglia  di Carico.
ASN, vol.332,f..., menziona tale beneficio S.Maria delle Grazie.

1587. Beneficium sub invocatione SS. Crucifixi, seu S(anc)ta Crucis, [41r, 15] alias Lo Squillaro
· ·      cum altare.
quod concessum fuit à monachis Abbati(a)e SS.m(a)e Trinitatis famili(a)e de Tomarchellis,
· ·      et iure hereditario transivit in familiam de Fida à Castro Monardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      [20] Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IV° altare, Il quarto altare <è> dedicato alla S(ant)a Croce, et altri santi, sito nella navata destra.
Con annessi i seguenti benefici, di cui 1 di libera collazione, 3 di giuspatronato: In q(uest)o altare sono uniti 4 beneficij. 
· ·      Uno di libera collatione, et è quello di S(an)ta Croce, detto lo Squillaro, l’altare del quale dedero anticam(en)te li monaci a Soprano Tomarchelli, e da q(uest)o passò alla famiglia di Fida di Castel Monardo; e poi tornò all’abb(ati)a, con peso d’una messa la settimana ad libitum.
· ·      3 sono di iure patronato, cioè 
· ·      il benef(ici)o di S.Fran(ces)co d’Assisi, della famiglia Rettura, con peso d’una messa la settimana, ad libitum.
· ·      Il benef(ici)o di S.Croce, della famiglia lo Tartaro, col peso d’ una messa la settimana, nel giorno di Venerdì.
· ·      Il benef(ici)o di S(ant)a Catarina, della famiglia Fioruti, con peso di 2 messe la settimana, ad libitu(m).
· ·      In q(uest)o istesso altare è stata unita la Capp(ell)a di S.Lucia, fondata dal p(adr)e d(on) Antonio Greco, priore della badia, con tante messe la settimana q(uant)o portano l’entrate. 
Su questa annessione, come sui derivanti oneri, defunto il testatore vi fu problema per gli eredi. Le scritture inerenti il contenzioso trovansi anche in ACGR, 83.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare in ala sinixtera eccl(esia)e abbatialis
Fundatum, et dotatum à Iacobo Gagliardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      protectore Iulio Ant(oni)o [15] cardinali Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Matthe(o) Buonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare prope campanile eccl(esia)e abbatialis,
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione Sancti Spiritus, Sant(a)e Mari(a)e Consolationis, Sancti Benedicti, et Sanct(a)e Catharin(a)e v(irginis). et m(artire).

Fuit fundatum à fratre Ioanne Bapt(ist)a Malinc(o)nico, priore m(o)nasterij [35] abbati(a)e et vic(ari)o generali,
· ·      ex tribus alijs beneficijs unitis,
· ·      et // [Foglio 41v] dicitur Beneficium Collegij.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione SS.m(a)e Annuntiationis Beat(a)e Virginis, //
· ·      [Foglio 42r] cum altare prope tribunam Sancti Coni [22] eccl(esia)e abbatialis,
Fundatum à familia de Hamectis.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
1587. [05] Beneficium sub invocat(io)ne Sancti Leonardi.
· ·      cum altare in ala dextera ecclesi(a)e abbatialis,
· ·      sub arcu tertie column(a)e,
fundatum à mag(nifi)ca Ramunda, uxore Ioannelli Galeani.
· ·      Presentabant cappellanum h(a)eredes Ioannelli, anno 1575.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o fratre Ioanne Baptista Malin(co)nico.
· ·      [10] Cum onere duarum missarum singulis mensibus.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

*1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e de Posse.
· ·      cum altare in ala sinixtra eccl(esia)e abbatialis,
fundatu(m) et dotatum à familia  [10] Tomarchella.
· ·      Extabat in Visitatione 1587.
· ·      Protectore Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.a
Hoc beneficiu(m), cuius non invenian(...?) Plana Dannos (? Ioannes ?) adest (axdeis ?) vacavis (?) missa ac proinde fuit sublano(...)
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
a Aggiunto un intero rigo, in calce, stessa mano ma di scrittura più piccola. Lo si considera interlinea. Lettura non agevole. Dubbi. Collazionare con ACGR. 84.

1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.
a con correzione
b immago
c macchia d’inchiostro
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IX° - ed ultimo -altare, Il 9° altare è dedicato alla Madonna delle Gratie, a S.Andrea, et a S.Giorgio, sito nella navata ....... ?
Con annessi i seguenti 3 benefici, di cui 1 di giuspatronato, 2 di libera collazione: 
· ·      1 di giuspatronato: Il beneficio de iurepatronato è sotto l’invocatione di S.Giorgio Martire, fondato dalla famiglia Cerasia, con peso duna messa la settimana, ad libitum. 
E che corrisponde a:
1548. Beneficium sub invocatione S(anc)ti Georgij M(artiris ?).
· ·      cum altare eccl(esia)e abbatialis prope ianua(m) sacresti(a)e.
fundatu(m), et dotatum à familia Cerasia.
· ·      Presentabant cappellanum d(omini) d(omni) Thomas, et [15] Bernardus Cerasia, fratres, 7 april(is) anno 1548.
· ·      Commendat(ari)o Ioanne Vincentio Palmerio, equite Sancti Iacobi de Spata.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
· ·      2 di libera collazione: Li due di libera collatione sono:
A. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)o Andrea, fondato da Rosello Sarlo; con peso d’una messa al mese. Corrispondente a:
1573. [F.43v] Beneficium sub invocatione S(anc)ti Andre(a)e  Apostoli.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis, prope ianua(m) maiorem.
fundatum, et dotatum à Rosello Sarlo, 27 martij 1573.
· ·      Commendat(ari)o Guidone Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
B. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)ta Maria della Gratia, fondato dalla famiglia Carico; con peso di 2 messe la settimana, ad libitum. 
Corrispondente a:
1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.

I cinque tomi della materia beneficiale, attinenti  alla classe A dell'ordinamento calcaneo, e nell'inventario dello stesso indicati cumulativamente (ved. sotto, scheda ACGR, ms.79, f.210v. Distintamente ad ASN, vol.332, ff.     )   sono, rispettivamente :
-009.-Scritture inerenti la seguente materia beneficiale :
II ) ff.138r-189r :Beneficio di "S.Maria". Famiglia Cepari.
VI ) ff.369r- 376v: Beneficio di "S.Maria". Noto anche quale "S.Maria delle Grazie" Famiglia  di Carico.
ASN, vol.332,f..., menziona tale beneficio S.Maria delle Grazie.

1587. Beneficium sub invocatione SS. Crucifixi, seu S(anc)ta Crucis, [41r, 15] alias Lo Squillaro
· ·      cum altare.
quod concessum fuit à monachis Abbati(a)e SS.m(a)e Trinitatis famili(a)e de Tomarchellis,
· ·      et iure hereditario transivit in familiam de Fida à Castro Monardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      [20] Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IV° altare, Il quarto altare <è> dedicato alla S(ant)a Croce, et altri santi, sito nella navata destra.
Con annessi i seguenti benefici, di cui 1 di libera collazione, 3 di giuspatronato: In q(uest)o altare sono uniti 4 beneficij. 
· ·      Uno di libera collatione, et è quello di S(an)ta Croce, detto lo Squillaro, l’altare del quale dedero anticam(en)te li monaci a Soprano Tomarchelli, e da q(uest)o passò alla famiglia di Fida di Castel Monardo; e poi tornò all’abb(ati)a, con peso d’una messa la settimana ad libitum.
· ·      3 sono di iure patronato, cioè 
· ·      il benef(ici)o di S.Fran(ces)co d’Assisi, della famiglia Rettura, con peso d’una messa la settimana, ad libitum.
· ·      Il benef(ici)o di S.Croce, della famiglia lo Tartaro, col peso d’ una messa la settimana, nel giorno di Venerdì.
· ·      Il benef(ici)o di S(ant)a Catarina, della famiglia Fioruti, con peso di 2 messe la settimana, ad libitu(m).
· ·      In q(uest)o istesso altare è stata unita la Capp(ell)a di S.Lucia, fondata dal p(adr)e d(on) Antonio Greco, priore della badia, con tante messe la settimana q(uant)o portano l’entrate. 
Su questa annessione, come sui derivanti oneri, defunto il testatore vi fu problema per gli eredi. Le scritture inerenti il contenzioso trovansi anche in ACGR, 83.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare in ala sinixtera eccl(esia)e abbatialis
Fundatum, et dotatum à Iacobo Gagliardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      protectore Iulio Ant(oni)o [15] cardinali Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Matthe(o) Buonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare prope campanile eccl(esia)e abbatialis,
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione Sancti Spiritus, Sant(a)e Mari(a)e Consolationis, Sancti Benedicti, et Sanct(a)e Catharin(a)e v(irginis). et m(artire).

Fuit fundatum à fratre Ioanne Bapt(ist)a Malinc(o)nico, priore m(o)nasterij [35] abbati(a)e et vic(ari)o generali,
· ·      ex tribus alijs beneficijs unitis,
· ·      et // [Foglio 41v] dicitur Beneficium Collegij.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione SS.m(a)e Annuntiationis Beat(a)e Virginis, //
· ·      [Foglio 42r] cum altare prope tribunam Sancti Coni [23] eccl(esia)e abbatialis,
Fundatum à familia de Hamectis.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
1587. [05] Beneficium sub invocat(io)ne Sancti Leonardi.
· ·      cum altare in ala dextera ecclesi(a)e abbatialis,
· ·      sub arcu tertie column(a)e,
fundatum à mag(nifi)ca Ramunda, uxore Ioannelli Galeani.
· ·      Presentabant cappellanum h(a)eredes Ioannelli, anno 1575.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o fratre Ioanne Baptista Malin(co)nico.
· ·      [10] Cum onere duarum missarum singulis mensibus.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

*1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e de Posse.
· ·      cum altare in ala sinixtra eccl(esia)e abbatialis,
fundatu(m) et dotatum à familia  [10] Tomarchella.
· ·      Extabat in Visitatione 1587.
· ·      Protectore Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.a
Hoc beneficiu(m), cuius non invenian(...?) Plana Dannos (? Ioannes ?) adest (axdeis ?) vacavis (?) missa ac proinde fuit sublano(...)
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
a Aggiunto un intero rigo, in calce, stessa mano ma di scrittura più piccola. Lo si considera interlinea. Lettura non agevole. Dubbi. Collazionare con ACGR. 84.

1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.
a con correzione
b immago
c macchia d’inchiostro
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IX° - ed ultimo -altare, Il 9° altare è dedicato alla Madonna delle Gratie, a S.Andrea, et a S.Giorgio, sito nella navata ....... ?
Con annessi i seguenti 3 benefici, di cui 1 di giuspatronato, 2 di libera collazione: 
· ·      1 di giuspatronato: Il beneficio de iurepatronato è sotto l’invocatione di S.Giorgio Martire, fondato dalla famiglia Cerasia, con peso duna messa la settimana, ad libitum. 
E che corrisponde a:
1548. Beneficium sub invocatione S(anc)ti Georgij M(artiris ?).
· ·      cum altare eccl(esia)e abbatialis prope ianua(m) sacresti(a)e.
fundatu(m), et dotatum à familia Cerasia.
· ·      Presentabant cappellanum d(omini) d(omni) Thomas, et [15] Bernardus Cerasia, fratres, 7 april(is) anno 1548.
· ·      Commendat(ari)o Ioanne Vincentio Palmerio, equite Sancti Iacobi de Spata.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
· ·      2 di libera collazione: Li due di libera collatione sono:
A. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)o Andrea, fondato da Rosello Sarlo; con peso d’una messa al mese. Corrispondente a:
1573. [F.43v] Beneficium sub invocatione S(anc)ti Andre(a)e  Apostoli.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis, prope ianua(m) maiorem.
fundatum, et dotatum à Rosello Sarlo, 27 martij 1573.
· ·      Commendat(ari)o Guidone Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
B. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)ta Maria della Gratia, fondato dalla famiglia Carico; con peso di 2 messe la settimana, ad libitum. 
Corrispondente a:
1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.

I cinque tomi della materia beneficiale, attinenti  alla classe A dell'ordinamento calcaneo, e nell'inventario dello stesso indicati cumulativamente (ved. sotto, scheda ACGR, ms.79, f.210v. Distintamente ad ASN, vol.332, ff.     )   sono, rispettivamente :
-009.-Scritture inerenti la seguente materia beneficiale :
II ) ff.138r-189r :Beneficio di "S.Maria". Famiglia Cepari.
VI ) ff.369r- 376v: Beneficio di "S.Maria". Noto anche quale "S.Maria delle Grazie" Famiglia  di Carico.
ASN, vol.332,f..., menziona tale beneficio S.Maria delle Grazie.

1587. Beneficium sub invocatione SS. Crucifixi, seu S(anc)ta Crucis, [41r, 15] alias Lo Squillaro
· ·      cum altare.
quod concessum fuit à monachis Abbati(a)e SS.m(a)e Trinitatis famili(a)e de Tomarchellis,
· ·      et iure hereditario transivit in familiam de Fida à Castro Monardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      [20] Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IV° altare, Il quarto altare <è> dedicato alla S(ant)a Croce, et altri santi, sito nella navata destra.
Con annessi i seguenti benefici, di cui 1 di libera collazione, 3 di giuspatronato: In q(uest)o altare sono uniti 4 beneficij. 
· ·      Uno di libera collatione, et è quello di S(an)ta Croce, detto lo Squillaro, l’altare del quale dedero anticam(en)te li monaci a Soprano Tomarchelli, e da q(uest)o passò alla famiglia di Fida di Castel Monardo; e poi tornò all’abb(ati)a, con peso d’una messa la settimana ad libitum.
· ·      3 sono di iure patronato, cioè 
· ·      il benef(ici)o di S.Fran(ces)co d’Assisi, della famiglia Rettura, con peso d’una messa la settimana, ad libitum.
· ·      Il benef(ici)o di S.Croce, della famiglia lo Tartaro, col peso d’ una messa la settimana, nel giorno di Venerdì.
· ·      Il benef(ici)o di S(ant)a Catarina, della famiglia Fioruti, con peso di 2 messe la settimana, ad libitu(m).
· ·      In q(uest)o istesso altare è stata unita la Capp(ell)a di S.Lucia, fondata dal p(adr)e d(on) Antonio Greco, priore della badia, con tante messe la settimana q(uant)o portano l’entrate. 
Su questa annessione, come sui derivanti oneri, defunto il testatore vi fu problema per gli eredi. Le scritture inerenti il contenzioso trovansi anche in ACGR, 83.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare in ala sinixtera eccl(esia)e abbatialis
Fundatum, et dotatum à Iacobo Gagliardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      protectore Iulio Ant(oni)o [15] cardinali Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Matthe(o) Buonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare prope campanile eccl(esia)e abbatialis,
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione Sancti Spiritus, Sant(a)e Mari(a)e Consolationis, Sancti Benedicti, et Sanct(a)e Catharin(a)e v(irginis). et m(artire).

Fuit fundatum à fratre Ioanne Bapt(ist)a Malinc(o)nico, priore m(o)nasterij [35] abbati(a)e et vic(ari)o generali,
· ·      ex tribus alijs beneficijs unitis,
· ·      et // [Foglio 41v] dicitur Beneficium Collegij.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione SS.m(a)e Annuntiationis Beat(a)e Virginis, //
· ·      [Foglio 42r] cum altare prope tribunam Sancti Coni [24] eccl(esia)e abbatialis,
Fundatum à familia de Hamectis.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
1587. [05] Beneficium sub invocat(io)ne Sancti Leonardi.
· ·      cum altare in ala dextera ecclesi(a)e abbatialis,
· ·      sub arcu tertie column(a)e,
fundatum à mag(nifi)ca Ramunda, uxore Ioannelli Galeani.
· ·      Presentabant cappellanum h(a)eredes Ioannelli, anno 1575.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o fratre Ioanne Baptista Malin(co)nico.
· ·      [10] Cum onere duarum missarum singulis mensibus.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

*1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e de Posse.
· ·      cum altare in ala sinixtra eccl(esia)e abbatialis,
fundatu(m) et dotatum à familia  [10] Tomarchella.
· ·      Extabat in Visitatione 1587.
· ·      Protectore Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.a
Hoc beneficiu(m), cuius non invenian(...?) Plana Dannos (? Ioannes ?) adest (axdeis ?) vacavis (?) missa ac proinde fuit sublano(...)
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
a Aggiunto un intero rigo, in calce, stessa mano ma di scrittura più piccola. Lo si considera interlinea. Lettura non agevole. Dubbi. Collazionare con ACGR. 84.

1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.
a con correzione
b immago
c macchia d’inchiostro
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IX° - ed ultimo -altare, Il 9° altare è dedicato alla Madonna delle Gratie, a S.Andrea, et a S.Giorgio, sito nella navata ....... ?
Con annessi i seguenti 3 benefici, di cui 1 di giuspatronato, 2 di libera collazione: 
· ·      1 di giuspatronato: Il beneficio de iurepatronato è sotto l’invocatione di S.Giorgio Martire, fondato dalla famiglia Cerasia, con peso duna messa la settimana, ad libitum. 
E che corrisponde a:
1548. Beneficium sub invocatione S(anc)ti Georgij M(artiris ?).
· ·      cum altare eccl(esia)e abbatialis prope ianua(m) sacresti(a)e.
fundatu(m), et dotatum à familia Cerasia.
· ·      Presentabant cappellanum d(omini) d(omni) Thomas, et [15] Bernardus Cerasia, fratres, 7 april(is) anno 1548.
· ·      Commendat(ari)o Ioanne Vincentio Palmerio, equite Sancti Iacobi de Spata.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
· ·      2 di libera collazione: Li due di libera collatione sono:
A. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)o Andrea, fondato da Rosello Sarlo; con peso d’una messa al mese. Corrispondente a:
1573. [F.43v] Beneficium sub invocatione S(anc)ti Andre(a)e  Apostoli.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis, prope ianua(m) maiorem.
fundatum, et dotatum à Rosello Sarlo, 27 martij 1573.
· ·      Commendat(ari)o Guidone Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
B. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)ta Maria della Gratia, fondato dalla famiglia Carico; con peso di 2 messe la settimana, ad libitum. 
Corrispondente a:
1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.

I cinque tomi della materia beneficiale, attinenti  alla classe A dell'ordinamento calcaneo, e nell'inventario dello stesso indicati cumulativamente (ved. sotto, scheda ACGR, ms.79, f.210v. Distintamente ad ASN, vol.332, ff.     )   sono, rispettivamente :
-009.-Scritture inerenti la seguente materia beneficiale :
II ) ff.138r-189r :Beneficio di "S.Maria". Famiglia Cepari.
VI ) ff.369r- 376v: Beneficio di "S.Maria". Noto anche quale "S.Maria delle Grazie" Famiglia  di Carico.
ASN, vol.332,f..., menziona tale beneficio S.Maria delle Grazie.

1587. Beneficium sub invocatione SS. Crucifixi, seu S(anc)ta Crucis, [41r, 15] alias Lo Squillaro
· ·      cum altare.
quod concessum fuit à monachis Abbati(a)e SS.m(a)e Trinitatis famili(a)e de Tomarchellis,
· ·      et iure hereditario transivit in familiam de Fida à Castro Monardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      [20] Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IV° altare, Il quarto altare <è> dedicato alla S(ant)a Croce, et altri santi, sito nella navata destra.
Con annessi i seguenti benefici, di cui 1 di libera collazione, 3 di giuspatronato: In q(uest)o altare sono uniti 4 beneficij. 
· ·      Uno di libera collatione, et è quello di S(an)ta Croce, detto lo Squillaro, l’altare del quale dedero anticam(en)te li monaci a Soprano Tomarchelli, e da q(uest)o passò alla famiglia di Fida di Castel Monardo; e poi tornò all’abb(ati)a, con peso d’una messa la settimana ad libitum.
· ·      3 sono di iure patronato, cioè 
· ·      il benef(ici)o di S.Fran(ces)co d’Assisi, della famiglia Rettura, con peso d’una messa la settimana, ad libitum.
· ·      Il benef(ici)o di S.Croce, della famiglia lo Tartaro, col peso d’ una messa la settimana, nel giorno di Venerdì.
· ·      Il benef(ici)o di S(ant)a Catarina, della famiglia Fioruti, con peso di 2 messe la settimana, ad libitu(m).
· ·      In q(uest)o istesso altare è stata unita la Capp(ell)a di S.Lucia, fondata dal p(adr)e d(on) Antonio Greco, priore della badia, con tante messe la settimana q(uant)o portano l’entrate. 
Su questa annessione, come sui derivanti oneri, defunto il testatore vi fu problema per gli eredi. Le scritture inerenti il contenzioso trovansi anche in ACGR, 83.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare in ala sinixtera eccl(esia)e abbatialis
Fundatum, et dotatum à Iacobo Gagliardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      protectore Iulio Ant(oni)o [15] cardinali Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Matthe(o) Buonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare prope campanile eccl(esia)e abbatialis,
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione Sancti Spiritus, Sant(a)e Mari(a)e Consolationis, Sancti Benedicti, et Sanct(a)e Catharin(a)e v(irginis). et m(artire).

Fuit fundatum à fratre Ioanne Bapt(ist)a Malinc(o)nico, priore m(o)nasterij [35] abbati(a)e et vic(ari)o generali,
· ·      ex tribus alijs beneficijs unitis,
· ·      et // [Foglio 41v] dicitur Beneficium Collegij.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione SS.m(a)e Annuntiationis Beat(a)e Virginis, //
· ·      [Foglio 42r] cum altare prope tribunam Sancti Coni [25] eccl(esia)e abbatialis,
Fundatum à familia de Hamectis.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
1587
1592. 1592. VICARI.
Matteo BUONAMICO. 1592.
1592. 1592. VICARI. SINODI.
Nell'anno 1592, col vicario Matteo Buonamico, protettore lo stesso. Nel medesimo luogo.
1593. [41r,10] Beneficium sub invocatione Spiritus Sancti [26]
fundatum, et dotatum à Luciano di Pino.
· ·      Extabat anno 1593 vic(ari)o Mattheo Bonamico,
· ·      protectore Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
ante 1594
1595. 1595. VICARI.
Carlo FRONTERA. 1595.
1596. 1596. VICARI.
Tullio GERALDINI. 1596.
1596 1596. Beneficium sub invocatione Sanctorum Cataldi ep(iscop)i, et Antonij de Plano.a
· ·      in eccl(esi)a abbatiali.
Extabat in Visitat(io)ne 1596.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Carolo Frontera.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
· ·      Huius beneficij nulla est memoria fundatoris, tantum extat memoria in bulla Alexandri tertij, anni 1178. In territ(ori)o Sancti Martini ecclesiam Sancti Cathaldi, qu(a)e eccl(esi)a recensetus donata Abbati(a)e S(anctissi)m(a)e Trinitatis miletensis.
a Della Piana

IV.1. BENEFITII   antichi. Catalogo.  [27]
Catalogus beneficiorum 
exi(n)stentium in abbatialis ecclesiae 
SS.ma(e) Trinitatis Miletens. 
ante an. M.D.C. [28]

S.d. Altare sub invocatione S(anc)ti Benedicti.
in quod fuerunt tra(n)slata alia altaria, sed temporis decursu sublatum.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

S.d. Cappella maior dicata S(anc)to Con(o).
· ·      in ala dextera eccl(esia)e abbatialis,
· ·      absq(ue) redditibu(s), et onere missarum.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1504 1504. Beneficium sub invocat(io)ne S(ancta)e Mariae ad Nives.
· ·      cum altare in ala dextera [27] eccl(esia)e abbatialis,
· ·      ubi cantatur Evangelium , et dicitur Lectorile. //
[Foglio 42v] Possidebat d(omina) Bernarda de Muntoro, uxor magnifici Grandenetis de Bonatis, 31 (octo)bris 1504.
· ·      Abb(at)e commendat(ari)o Andrea De Valle, episcopo crotonensi. 
Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale V° altare, Il 5° altare è dedicato alla Madonna della Neve et a S.Cataldo, e Antonio della Piana. senza indicazione di ubicazione (ma presumibilmente navata destra).
Le scritture oggi sono in ASN 009.
-Benefici di Mileto. Beneficio della Madonna. 1525-1701.
I  ) ai ff.  2r-136r: Beneficio di S.Maria della Neve. Famiglia Bonati.
 [1] sinistra
 [1] Ioannis
1512-1532 1512. VICARI. 
Bernardo de Cavalerijs. 1512.
1512 1512. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare in ala sinixtera, [29]versus boream eccl(esia)e abbatialis.
· ·      iuxta altare Iohannis [30] Mediocapite.
Hoc bonis stabilibus ditavit Catarin(a)e [20] de Iorfio, et Martinus, eius vir, à Ionadi, anno 1512.
· ·      Dianora Comerci, filia Benedicti, presentavit cappellanum dum vivebat.
· ·      Anno 1512, commendat(ari)o Andrea De Valle, episcopo cotronensi. 
· ·      Vic(ari)o Bernardo de Cavalerijs.
Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale III° altare, Il terzo altare è dedicato alla Madonna d(ell)a Pietà, sito nella navata destra.
Con annessi i seguenti benefici di giuspatronato: In q(uest)o altare sono stati uniti 2 beneficij de iure patronato, cioè:
A. Il benef(ici)o sotto l’invocatione d(ell)a Madonna d(ell)a Pietà, fondado da Caterina Iorfio, poi passato nella famiglia Comerci, e da questa in quella d’Asti. Con peso d’una messa la settimana, ad libitum.
B. Il benef(ici)o di S(ant)a Maria del Potere, fondato da Luigi Sicoli, e passato nella famiglia Protospatari. Con peso di 2 messe la settimana, ad libitum.
.
1525-1701. 
[Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis. Ved.1512].
1528 1528. Altare sub invocatione S(anc)t(a)e Catharinae V. et 
      M.
· ·      in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
· ·      [F.44v] iuxta Cappellam S(anctissima)e Conceptionis.
fundatum à d(om)no Ioanne Carulo Camarda à Rocca.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne 1587.
· ·      Protectore Iulio Ant(oni)o cardinali Sanctoro.
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e quotidian(a)e.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
1528 1528. [20] Beneficium sub invocatione S(anc)t(a)e Catharinae V.       et M.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis, versus boream
· ·      iuxta altare Maij Comi.
fundatum, et dotatum ex testam(en)to Aloysij Siculi, 1528.
· ·      erectum à Ioanne Baptista Fioruto, anno 1571.
· ·      Commendat(ari)o Guidone Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
· ·      [25] Cum onere trium missarum singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
1532 1532. Beneficium sub invocatione S(anc)ti Georgij de Carcaria.
· ·      cum altare in ala sinistra,
fundatum à nobilis familia Tomacellorum.a
· ·      Regebatur p. duos cappellanos.
· ·      Presentaba(n)t execellens dominus Silvester Tomacellus dictos cappellanos anno 1532.
· ·      Commendat(ari)o Andrea cardinali De Valle.
Vic(ari)o Bernardo de Cavalerijs. 
· ·      Ex Visit(atio)ne 1587.
Cum onere trium missarum singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale VII° altare, Il 7° altare <è> dedicato a S. Giogio Martire, sito nella navata sinistra.
Con annesso il seguente beneficio, di giuspatronato: In q(uest)o altare è fondato un beneficio sotto l’invocatione di S.Giorgio, della famiglia Tomacelli, per eredità nella famiglia Colonna;  con peso di 2 messe la settimana, ad libitum.
Nel catalogo dei benefici al 1700, è indicato quale IV°, Il 4° sotto titolo di S.Giorgio, è ius patronato della famiglia Tomacelli, della quale oggi è erede il connestabilea Colonna; col peso di due messe la settimana, lo possiede d(on) David Aversa. 
1534 1534. VICARI.
Gio(vanni)  Bat(tis)ta de Militibus. 1534.
1534 1534. Beneficium sub invocatione S(anc)ta Crucis
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
· ·      iuxta altare Ioannis Petri Urso,
et altare Maij Comi.
Fundatum, et dotatum à domino Ioanne lò Tartaro, 20 martij 1534.
· ·      Commendat(ari)o Andrea [25] cardinali De Valle. 
· ·      Vic(ari)o Ioanne Baptista de Militibus.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis, feria sexta.
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IV° altare, Il quarto altare <è> dedicato alla S(ant)a Croce, et altri santi, sito nella navata destra.
Con annessi i seguenti benefici, di cui 1 di libera collazione, 3 di giuspatronato:
1535 1535. VICARI.
Gerardo Cannale. 1534.
1535. 1535. COMMENDATARI.ANDREA DELLA VALLE.
Andreas De Valle, romanus, primo episcopus crotonensis, deinde miletensis. Creatus cardinalis à Leone X°. Obijt anno MDXXXV. [31]
___________
Il romano Andrea della Valle, prima vescovo cotronese e poi miletese, creato cardinale da Leone X, morì nell'anno 1534. 
1536
1537. 1537.COMMENDATARI.ANDREA MATTEO PALMIERI.
Andreas Mattheus Palmerius, neapolitanus. Creatus cardinalis à Clemente VII°. Obijt anno MDXXXVII. [32]
____________
Dopo il card.Andrea della Valle:
- Andrea Matteo Palmieri di Napoli, creato cardinale da Clemente VII, morto nell'anno 1534. [Appendice alla Breve Storia Cronologica dell'Abbazia della Santissima Trinità di Mileto]
1544 1544. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e del Potere.
· ·      cum altare in (...) ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
· ·      [altare] [15] in cuius tabula est depicta Beata Virgo in Coeluma Assumpta cum S(anc)to Fran(cis)co asisinate,b et S(anc)to Ant(oni)o patavino.
fundatum, et dotatum ex testam(en)to Aloysij Siculi, 1544, erectum à Marco Ant(oni)o eius filio, anno 1551.
· ·      Commendat(ari)o Guidone Ascanio cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Ioanne [20] Bonino.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
a macchia d’inchiostro
b assisinate
1545. Beneficium sub invocatione S(ancti) Antonini.
fundatum (per) Balthassarem Fiaschè, anno 1545, et erectum à Nicola(o) Brancato anno 1549.
· ·      Commendat(ari)o domino Ioanne Vincentio Palmerio.
· ·      Cum onere trium missarum singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
1548. 1548.COMMENDATARI.
VINCENZO PALMIERI.
Ioannes Vincentius Palmerius, frater supradicti. Cardinalis eques Sancti Jacobi de Spada. Vivebat anno MXXXXVIII. [33]
__________
Vincenzo Palmieri, napoletano,cavaliere di S. Giacomo ?

1548 1548. Beneficium sub invocatione S(anc)ti Georgij M(artiris ?).
· ·      cum altare eccl(esia)e abbatialis prope ianua(m) sacresti(a)e.
fundatu(m), et dotatum à familia Cerasia.
· ·      Presentabant cappellanum d(omini) d(omni) Thomas, et [15] Bernardus Cerasia, fratres, 7 april(is) anno 1548.
· ·      Commendat(ari)o Ioanne Vincentio Palmerio, equite Sancti Iacobi de Spata.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
1548. Beneficium sub invocatione S(anc)ti Georgij M(artiris ?).
· ·      cum altare eccl(esia)e abbatialis prope ianua(m) sacresti(a)e.
fundatu(m), et dotatum à familia Cerasia.
· ·      Presentabant cappellanum d(omini) d(omni) Thomas, et [15] Bernardus Cerasia, fratres, 7 april(is) anno 1548.
· ·      Commendat(ari)o Ioanne Vincentio Palmerio, equite Sancti Iacobi de Spata.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.

1551. 1551. VICARI.
Giovanni Bonino da Camerino. 1551.
1551 1551. Beneficium sub invocatione Sancti Francisci asisinatis.
· ·      cum altare posito post choru(s ? m?) in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
fundatum et dotatum à Salustio Rectura, anno 1551.
· ·      Commendat(ari)o Guidone Ascanio Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Ioanne Bonino.
· ·      [15] Cum onere trium missarum singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
1552 1552. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e de Posse.
· ·      cum altare prope portam qui ducit ad viridarium eccl(esia)e abbatialis,
fundatu(m) [05] et dotatum à Baptista Cepari, anno 1552.
· ·      Commendat(ari)o Guidone Ascanio Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Ioanne Bonino.
· ·      protectore cardinale. 
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale II° altare, S(anc)t(a)e Maria<e> de Posse, e della Consolatione, et altri santi, sito nella navata destra.
Con annessi i seguenti benefici di libera collazione: 
In questo altare sono uniti 2 beneficij di libera collatione.
Uno chiamato del Coll(egi)o, e l’altro dell’Unione. 
Il benef(ici)o detto del Collegio fu eretto dal r(everendo) d(on) Gio(vanni) Batt(is)ta Malinconico, vic(ari)o gen(era)le dell’abb(ati)a circa l’anno 1578, unendo con esso 
· ·      il benef(ici)o di S. Maria della Consolatione, di Mindesio Ruffa;
· ·      il benef(ici)o dello Sp(irit)o S(an)to, di Dom(eni)co Malinconico;
· ·      e l’altare di S(ant)a Catarina V(ergine) <e> M(artire);
· ·      e di S.Benedetto;
[1676] Beneficium sub invocatione S(anc)te M(ari)ae de Posse, seu de Unione. 
Erectum in abbatiali ecclesia à p(ad)re Alessandro Dezza, Soc(ietatis) Iesu, vic(ari)o g(enera)li;
Protectore Fabritio card(inal)e Spada, an.1676.
Questo Beneficio detto dell’Unione fu eretto dal  p(ad)re Alessandro Dezza, della Compagnia di Giesù, l’anno 1676, unendo 4 benefici, l’entrate dè quali s’andavano sempre più mancando. 
E sono:
· ·      Il beneficio di S(anc)te M(ari)ae de Posse, dè Cepari. 
· ·      Il beneficio dello Spirito Santo, dè Pini.
· ·      Il beneficio di S.Cataldo, di cui non si sa il fondatore.
· ·      Il beneficio di S.Leonardo, dè Galeani.
Nell’erettione di questo beneficio vi posero il peso di 4 messe la settimana. Ma poi s’ottenne della S.Congregatione la riduttione di 2 messe la settimana.
Al 1700 registrato fra i benefici di libera collazione, quale: 
Beneficium sub invocatione S(anc)te M(ari)ae de Posse, seu de Unione (...) hoc beneficium constat ex quator (sic) aliis beneficiis, quarum reditus in dies imminuebantur.
· ·      Ex beneficio sub invocatione S.Cataldi episcopi, memoria fundatoris non existat. 
· ·      Ex beneficio sub invocatione S(anc)te M(ari)ae de Posse, fundato à Baptista Cepari, anno 1552.
· ·      Ex beneficio sub invocatione S.Leonardi, fundato à Ramunda, uxore Iannelli Galeani, anno 1575.
· ·      Ex beneficio sub invocatione Spiritus Sancti, fundato à Luciano de Pino, anno 1593.
Ut ex Visitatione anno 1587.
009.-Benefici di Mileto.Beneficio della Madonna. 1525-1701.
I cinque tomi della materia beneficiale, attinenti  alla classe A dell'ordinamento calcaneo, e nell'inventario dello stesso indicati cumulativamente (ved. sotto, scheda ACGR, ms.79, f.210v. Distintamente ad ASN, vol.332, ff.     )   sono, rispettivamente :
Tomo I   : ASN,vol.
Tomo II  : ASN,vol.
Tomo III : ASN,vol.
Tomo IV  : ASN,vol.009.
Tomo V   : ASN,vol.
-009.-Scritture inerenti la seguente materia beneficiale :
I  ) ff.  2r-136r :Beneficio di"S.Maria della Neve".Famiglia Bonati.
II ) ff.138r-189r :Beneficio di "S.Maria". Famiglia Cepari.
III) ff.191r-197v :Beneficio di "S.Maria". Famiglia Ruffa .
IV ) ff.199r-344r :Beneficio di "S.Maria del Potere". Famiglia 
                             Sicoli. Successivamente famiglia Protospatari.
V  ) ff.347r-367r :Beneficio di "S:Maria del Collegio".
VI ) ff.369r- 376v: Beneficio di "S.Maria". Noto anche quale "S.Maria delle Grazie" Famiglia  di Carico.
(1) ASN, vol.332,f..., menziona tale beneficio " S.Maria delle Grazie ".
VII) ff.378rv-391r: Beneficio   "Dell'Unione".
Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
1556 1556. Beneficium sub invocatione SS.m(a)e Annuntiationis Beat(a)e Mari(a)e [20] Virginis. [34]
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
· ·      iuxta altare Ioannis Petri Ursi.
Fundatum, et dotatum à Maio Comi, d(omina ?) Beatrix Comi, cum Isabella, uxore Aldij Comercij conveniunt presentare [1]alternis vocibus cappellanum.
· ·      Anno 1556. Abbate commendat(ari)o Guidone Ascanio cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Ioanne [25] Bonino Camerte.
Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
[presentare: seguono 2 parole cancellate]

Nella riedificazione post 1659 è indicato quale VIII° altare, Il 8° altare è dedicato alla SS.ma Nuntiata, sito nella navata sinistra.
Con annessi i seguenti 3 benefici, di cui 1 di giuspatronato, 1 condizionato, 1 di libera collazione: 
· ·      1 di giuspatronato: uno, de iure patronato, fondato da Mario Comi, col peso di 2 messe la settimana, ad libitum; e che corrisponde al di sopra n. 1. 1556. Beneficium sub invocatione SS.m(a)e Annuntiationis Beat(a)e Mari(a)e [20] Virginis. [1]
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
· ·      iuxta altare Ioannis Petri Ursi.
Fundatum, et dotatum à Maio Comi, d(omina ?) Beatrix Comi, cum Isabella, uxore Aldij Comercij
· ·      Anno 1556. Abbate commendat(ari)o Guidone Ascanio cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Ioanne [25] Bonino Camerte.
1 condizionato: l’altro, fondato da d(on) Fran(ces)co Anfusi, canonico di Mileto, con peso di 1 una messa la settimana, e sempre deve conferirsi dal Capitolo di Mileto ad un sacerdote del medesimo Capitolo. E che corrisponde al di sopra n. 3. 1576. Beneficium sub invocatione SS.ma(e) Annuntiationis Beat(a)e Virginis.
· ·      cum altare in ala dextera eccl(esia)e abbatialis,
· ·      iuxta altare [20] Sanct(a)e Catharin(a)e.
Fundatum à d(om)no Fran(cisco) Anfusi, canoni(co) catredalis Ecclesiae militensis, 9 ianuarij 1576.
· ·      commendat(ri)o Alexandro cardinali Sfortia,
· ·      vic(ari)o frate Ioanne Baptista Malinconico, ordinis sancti Benedicti dicte abbati(a)e.
· ·      1 di libera collazione: Il terzo, beneficio di libera collatione, è <a sua volta> composto di 2 altri benefici:
A. Uno, fondato da Vincenza La Rocca; e che corrisponde al di sopra n. 2. 1566. Beneficium sub invocatione SS.ma(e) Annuntiationis Beat(a)e Virginis.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
· ·      prope sacristiam.
Fundatum à Vincentia La Rocca, sorore Antonij La Rocca, 7 (novem)bris 1566.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
B. E l’altro della famiglia Migliorisi, di Tropea, con peso d’una messa la settimana, ad libitum. Che corrisponde a:
1578. Beneficium sub invocatione Sanct(a)e Mari(a)e.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
· ·      iuxta altare Marci Antonij Siculi.
Iulius Migliarisius, tropiensis, et Portia, eius filia presentaba(n)t [15] cappellanu(m), anno 1578.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      vic(ari)o frate Ioanne Bapt(ist)a Malinc(o)nico.
Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Al 1700 registrato fra i benefici di libera collazione, quale: 
1560. 1560. VICARI.
F(rate) Antonello Malinconico. 1560.
1564. 1564. COMMENDATARI.GUIDO ASCANIO SFORZA.
Guido Ascanius Sfortia, romanus, creatus cardinalis à Paulo III°. Obijt anno MDLXIV. [35]
---------
Il romano Guido Ascanio Sforza, creato cardinale da.............. III, morì nell'anno 1564.
[36]
1566 1566. Beneficium sub invocatione SS.ma(e) Annuntiationis Beat(a)e Virginis.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
· ·      prope sacristiam.
Fundatum à Vincentia La Rocca, sorore Antonij La Rocca, 7 (novem)bris 1566.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
Cum onere trium missarum singulis hebdomadis, feria secunda, sexta et [1]sabbato.
Per gli annessi benefici, e modificazioni, nella riedificazione post 1659, come per situazione al 1700, vedi analogo titolo ad anno 1566.
1573. [05] Beneficium sub invocatione Sanct(a)e Mari(a)e Consolationis.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
· ·      iuxta altare Benedicti Comercij.
Fundatum, et erectum à Mindesio Ruffa, de Ionadi, anno 1573.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
· ·      [10] Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1573. Beneficium sub invocatione SS. Conceptioni Beat(a)e Virginis.
· ·      cum altare in eccl(esia)e abbatialis, in ala dextera,
· ·      iuxta altare Sanct(a)e Catharin(a)e, 
· ·          et sepulchrum comitis Rogerij.
fundatum, et dotatum à Consulo Sanso à Sancto Calogero.
· ·      Presentabant cappellanum [15] Gulielmus, et fratres Sanzi; heredes Consuli anno 1513.
· ·      Abbate commendat(ari)o Andrea De Valle, episcopo crotonensi, 
et vic(ari)o Bernardo de Cavalerijs.Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale VI° altare, Il 6° altare, cominciando dalla parte dell’Epistola dell’altare maggiore, è dedicato all’ Immacolata Concettione della B.V. Maria, sito nella navata sinistra.
Con annessi i 2 seguenti benefici, di cui 1 di libera collazione, 1 di giuspatronato: In q(uest)o altare sono uniti due beneficij, uno de iure patronato, e l’altro di libera collatione.
Di cui, per quello di giuspatronato: Il benef(ici)o de iure patronato è sotto l’invocatione della SS.ma Concettione, fondato da Consulo Sanso; col peso di 2 messe la settimana, ad libitum.
E per quello di libera collazione: Il benef(ici)o di libera collatione è sotto la medesima invocatione; q(uest)o fu eretto dal padre Alessandro Dezza, della Compagnia di Giesù, vicario generale, l’anno 1677, essendo prima Cappella, le di cui entrate ogni giorno andavano mancando. Ha peso d’una messa la settimana.
Nel catalogo dei benefici al 1700, è indicato quale:
IX°, quello di giuspatronato: Il 9°, sotto titolo dell’Immacolata Concettione, della famiglia dè Sansi; col peso di 2 messe la settimana, ad libitum, lo possiede [il ms non aggiunge il nome del titolare del beneficio].
I° quello di libera collazione: Li benefici di libera collatione dell’abb(ati)a sono: 1° il beneficio semplice sotto titolo dell’ Immacolata Concettione; ha il peso d’una messa la settimana, ad libitum, lo possiede adesso d(on) Marco Pilato.

1573. [F.43v] Beneficium sub invocatione S(anc)ti Andre(a)e    Apostoli.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis, prope ianua(m) maiorem.
fundatum, et dotatum à Rosello Sarlo, 27 martij 1573.
· ·      Commendat(ari)o Guidone Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
1573. [05] Beneficium sub invocatione Sanct(a)e Mari(a)e Consolationis.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
· ·      iuxta altare Benedicti Comercij.
Fundatum, et erectum à Mindesio Ruffa, de Ionadi, anno 1573.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
· ·      [10] Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1573. Beneficium sub invocatione SS. Conceptioni Beat(a)e Virginis.
· ·      cum altare in eccl(esia)e abbatialis, in ala dextera,
· ·      iuxta altare Sanct(a)e Catharin(a)e, 
· ·          et sepulchrum comitis Rogerij.
fundatum, et dotatum à Consulo Sanso à Sancto Calogero.
· ·      Presentabant cappellanum [15] Gulielmus, et fratres Sanzi; heredes Consuli anno 1513.
· ·      Abbate commendat(ari)o Andrea De Valle, episcopo crotonensi, 
et vic(ari)o Bernardo de Cavalerijs.Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale VI° altare, Il 6° altare, cominciando dalla parte dell’Epistola dell’altare maggiore, è dedicato all’ Immacolata Concettione della B.V. Maria, sito nella navata sinistra.
Con annessi i 2 seguenti benefici, di cui 1 di libera collazione, 1 di giuspatronato: In q(uest)o altare sono uniti due beneficij, uno de iure patronato, e l’altro di libera collatione.
Di cui, per quello di giuspatronato: Il benef(ici)o de iure patronato è sotto l’invocatione della SS.ma Concettione, fondato da Consulo Sanso; col peso di 2 messe la settimana, ad libitum.
E per quello di libera collazione: Il benef(ici)o di libera collatione è sotto la medesima invocatione; q(uest)o fu eretto dal padre Alessandro Dezza, della Compagnia di Giesù, vicario generale, l’anno 1677, essendo prima Cappella, le di cui entrate ogni giorno andavano mancando. Ha peso d’una messa la settimana.
Nel catalogo dei benefici al 1700, è indicato quale:
IX°, quello di giuspatronato: Il 9°, sotto titolo dell’Immacolata Concettione, della famiglia dè Sansi; col peso di 2 messe la settimana, ad libitum, lo possiede [il ms non aggiunge il nome del titolare del beneficio].
I° quello di libera collazione: Li benefici di libera collatione dell’abb(ati)a sono: 1° il beneficio semplice sotto titolo dell’ Immacolata Concettione; ha il peso d’una messa la settimana, ad libitum, lo possiede adesso d(on) Marco Pilato.

1573. [F.43v] Beneficium sub invocatione S(anc)ti Andre(a)e    Apostoli.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis, prope ianua(m) maiorem.
fundatum, et dotatum à Rosello Sarlo, 27 martij 1573.
· ·      Commendat(ari)o Guidone Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
1573. [05] Beneficium sub invocatione Sanct(a)e Mari(a)e Consolationis.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
· ·      iuxta altare Benedicti Comercij.
Fundatum, et erectum à Mindesio Ruffa, de Ionadi, anno 1573.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
· ·      [10] Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1573. Beneficium sub invocatione SS. Conceptioni Beat(a)e Virginis.
· ·      cum altare in eccl(esia)e abbatialis, in ala dextera,
· ·      iuxta altare Sanct(a)e Catharin(a)e, 
· ·          et sepulchrum comitis Rogerij.
fundatum, et dotatum à Consulo Sanso à Sancto Calogero.
· ·      Presentabant cappellanum [15] Gulielmus, et fratres Sanzi; heredes Consuli anno 1513.
· ·      Abbate commendat(ari)o Andrea De Valle, episcopo crotonensi, 
et vic(ari)o Bernardo de Cavalerijs.Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale VI° altare, Il 6° altare, cominciando dalla parte dell’Epistola dell’altare maggiore, è dedicato all’ Immacolata Concettione della B.V. Maria, sito nella navata sinistra.
Con annessi i 2 seguenti benefici, di cui 1 di libera collazione, 1 di giuspatronato: In q(uest)o altare sono uniti due beneficij, uno de iure patronato, e l’altro di libera collatione.
Di cui, per quello di giuspatronato: Il benef(ici)o de iure patronato è sotto l’invocatione della SS.ma Concettione, fondato da Consulo Sanso; col peso di 2 messe la settimana, ad libitum.
E per quello di libera collazione: Il benef(ici)o di libera collatione è sotto la medesima invocatione; q(uest)o fu eretto dal padre Alessandro Dezza, della Compagnia di Giesù, vicario generale, l’anno 1677, essendo prima Cappella, le di cui entrate ogni giorno andavano mancando. Ha peso d’una messa la settimana.
Nel catalogo dei benefici al 1700, è indicato quale:
IX°, quello di giuspatronato: Il 9°, sotto titolo dell’Immacolata Concettione, della famiglia dè Sansi; col peso di 2 messe la settimana, ad libitum, lo possiede [il ms non aggiunge il nome del titolare del beneficio].
I° quello di libera collazione: Li benefici di libera collatione dell’abb(ati)a sono: 1° il beneficio semplice sotto titolo dell’ Immacolata Concettione; ha il peso d’una messa la settimana, ad libitum, lo possiede adesso d(on) Marco Pilato.

1573. [F.43v] Beneficium sub invocatione S(anc)ti Andre(a)e    Apostoli.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis, prope ianua(m) maiorem.
fundatum, et dotatum à Rosello Sarlo, 27 martij 1573.
· ·      Commendat(ari)o Guidone Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
1574. 1574. VICARI.
F(rate) Gio(vanni) Bat(is)ta  Malinconico. 1574.
1574. 1574. VICARI. SINODI.
Avendo l'Abbazia un territorio separato, è abbazia nullius, convoca i sinodi, elegge gli esaminatori sinodali ed esercita una giurisdi zione quasi episcopale sui suoi sudditi (...)
Le costituzioni ed i decreti di questi sinodi si conservano ancora.
Nell'anno 1574 fu celebrato un sinodo nella chiesa abbaziale di Mileto dall'abate commendatario cardinale Alessandro Sforza, essendo vicario frate Giovan Battista Malinconico.
Ora gli abati commendatari, ora i cardinali protettori, elessero a Mileto i loro vicari generali, affinchè esercitassero la giurisdizione spirituale.
Nei primi tempi fecero le veci di vicari alcuni regolari e preti secolari.
1575 1575. [05] Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare in ala dextera eccl(esia)e abbatialis
· ·      In tabula altaris est depicta Beata Virgo, cum filio mortuo, media inter Sanctam Catherinam [37] V.M. et Sanctam Luciam V. e M. 
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
CONTROLLARE sotto
Fundatum, et dotatum à Ioanne Petro Urso.
· ·      Extabat anno 1575
· ·      et ex Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      protectore Iulio [10] Ant(oni)o cardinali Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Matthe(o) Buonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
1577 1577. Beneficium sub invocat(io)ne Spiritus Sancti.
· ·      cum altare in ala [05] dextera eccl(esia)e abbatialis,
· ·      iuxta altare S(anc) Mari(a)e de Posse et Sancti Cataldi ep(iscop)i,
A.fundatum à domino Dom(inicus) Malinc(o)ni(cus) 1577,
· ·      commendat(ri)o Alexandro cardinali Sfortia,
· ·      vic(ari)o frate Ioanne Bapt(ist)a Malinc(o)nico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
B.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
1577. 1577. GREGORIO XIII. COLLEGIO GRECO. ISTITUZIONE.
Gregorio XIII, sommo pontefice della famiglia Buoncompagni di Bologna, padre amatissimo di tutte le genti, fondò un collegio a Roma nell'anno 1577, nel quale gli adolescenti greci furono eruditi nella pietà, nelle lettere e nell'obbedienza alla sede romana.
1578 1578. Beneficium sub invocatione Sanct(a)e Mari(a)e.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
· ·      iuxta altare Marci Antonij Siculi.
Iulius Migliarisius, tropiensis, et Portia, eius filia presentaba(n)t [15] cappellanu(m), anno 1578.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      vic(ari)o frate Ioanne Bapt(ist)a Malinc(o)nico.
Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
1581. 1581. COMMENDATARI.ALESSANDRO SFORZA.
Alexander Sfortia, romanus, creatus cardinalis à Pio IV°. Obijt anno MDLXXXI. [38]
----
Il romano Alessandro Sforza, creato cardinale da Pio IV morì nel 1581.
1581. 1581. GREGORIO XIII. COLLEGIO GRECO. ANNESSIONE 
Nell'anno 1581 unì in perpetuo,a questo collegio, l'abbazia mile- tese della SS.ma Trinità, con tutti i beni, le rendite, i privilegi;
allo stesso collegio ed all'abbazia deputò come protettori il cardinale Giacomo Savelli, il cardinale Guglielmo Sirleto, Giulio Antonio Santoro cardinale, ed il cardinale Antonio Carafa.
1583. 1583. VICARI.
Cesare TRICHILIO. 1583.
1583. 1583. VICARI. SINODI.
Nell'anno 1583, essendo vicario don Cesare Treschili e protettore il cardinale Antonio Sirtori. Nel medesimo luogo.
1584. 1584. VICARI.
Ottavio PINTO. 1584.
1587.
1587. Altare sub invocatione S(anc)t(a)e Catharinae V. et 
      M.
· ·      in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis,
· ·      [F.44v] iuxta Cappellam S(anctissima)e Conceptionis.
fundatum à d(om)no Ioanne Carulo Camarda à Rocca.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne 1587.
· ·      Protectore Iulio Ant(oni)o cardinali Sanctoro.
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e quotidian(a)e.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
[CONTROLLA PERCHE’ POSTO AL 1528]
1587 1587. Beneficium sub invocatione S(ancti) Cataldi.
· ·      cum altare in ala [27] sinistra eccl(esia)e abbatialis,
iuxta cappellam S(anctissima)e Conceptionis. 
[F. 44r] Extabat in Visitat(io)ne 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
· ·      Huius beneficij fundatoris nulla extat memoria.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
1587 1587. [05]. Altare sub invocatione S(anc)t(a)e Luciae V. et 
      M.
· ·      in ala dextera eccl(esia)e abbatialis,
fundatum, et erectum piarum elemosynis.
· ·      Extabat in Visit(atio)ne 1587.
· ·      Protectore Iulio Ant(oni)o cardinali Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis mensibus.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
1587. [05] Beneficium sub invocat(io)ne Sancti Leonardi.
· ·      cum altare in ala dextera ecclesi(a)e abbatialis,
· ·      sub arcu tertie column(a)e,
fundatum à mag(nifi)ca Ramunda, uxore Ioannelli Galeani.
· ·      Presentabant cappellanum h(a)eredes Ioannelli, anno 1575.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o fratre Ioanne Baptista Malin(co)nico.
· ·      [10] Cum onere duarum missarum singulis mensibus.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

*1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e de Posse.
· ·      cum altare in ala sinixtra eccl(esia)e abbatialis,
fundatu(m) et dotatum à familia  [10] Tomarchella.
· ·      Extabat in Visitatione 1587.
· ·      Protectore Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.a
Hoc beneficiu(m), cuius non invenian(...?) Plana Dannos (? Ioannes ?) adest (axdeis ?) vacavis (?) missa ac proinde fuit sublano(...)
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
a Aggiunto un intero rigo, in calce, stessa mano ma di scrittura più piccola. Lo si considera interlinea. Lettura non agevole. Dubbi. Collazionare con ACGR. 84.

1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.
a con correzione
b immago
c macchia d’inchiostro
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IX° - ed ultimo -altare, Il 9° altare è dedicato alla Madonna delle Gratie, a S.Andrea, et a S.Giorgio, sito nella navata ....... ?
Con annessi i seguenti 3 benefici, di cui 1 di giuspatronato, 2 di libera collazione: 
· ·      1 di giuspatronato: Il beneficio de iurepatronato è sotto l’invocatione di S.Giorgio Martire, fondato dalla famiglia Cerasia, con peso duna messa la settimana, ad libitum. 
E che corrisponde a:
1548. Beneficium sub invocatione S(anc)ti Georgij M(artiris ?).
· ·      cum altare eccl(esia)e abbatialis prope ianua(m) sacresti(a)e.
fundatu(m), et dotatum à familia Cerasia.
· ·      Presentabant cappellanum d(omini) d(omni) Thomas, et [15] Bernardus Cerasia, fratres, 7 april(is) anno 1548.
· ·      Commendat(ari)o Ioanne Vincentio Palmerio, equite Sancti Iacobi de Spata.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
· ·      2 di libera collazione: Li due di libera collatione sono:
A. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)o Andrea, fondato da Rosello Sarlo; con peso d’una messa al mese. Corrispondente a:
1573. [F.43v] Beneficium sub invocatione S(anc)ti Andre(a)e  Apostoli.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis, prope ianua(m) maiorem.
fundatum, et dotatum à Rosello Sarlo, 27 martij 1573.
· ·      Commendat(ari)o Guidone Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
B. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)ta Maria della Gratia, fondato dalla famiglia Carico; con peso di 2 messe la settimana, ad libitum. 
Corrispondente a:
1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.

I cinque tomi della materia beneficiale, attinenti  alla classe A dell'ordinamento calcaneo, e nell'inventario dello stesso indicati cumulativamente (ved. sotto, scheda ACGR, ms.79, f.210v. Distintamente ad ASN, vol.332, ff.     )   sono, rispettivamente :
-009.-Scritture inerenti la seguente materia beneficiale :
II ) ff.138r-189r :Beneficio di "S.Maria". Famiglia Cepari.
VI ) ff.369r- 376v: Beneficio di "S.Maria". Noto anche quale "S.Maria delle Grazie" Famiglia  di Carico.
ASN, vol.332,f..., menziona tale beneficio S.Maria delle Grazie.

1587. Beneficium sub invocatione SS. Crucifixi, seu S(anc)ta Crucis, [41r, 15] alias Lo Squillaro
· ·      cum altare.
quod concessum fuit à monachis Abbati(a)e SS.m(a)e Trinitatis famili(a)e de Tomarchellis,
· ·      et iure hereditario transivit in familiam de Fida à Castro Monardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      [20] Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IV° altare, Il quarto altare <è> dedicato alla S(ant)a Croce, et altri santi, sito nella navata destra.
Con annessi i seguenti benefici, di cui 1 di libera collazione, 3 di giuspatronato: In q(uest)o altare sono uniti 4 beneficij. 
· ·      Uno di libera collatione, et è quello di S(an)ta Croce, detto lo Squillaro, l’altare del quale dedero anticam(en)te li monaci a Soprano Tomarchelli, e da q(uest)o passò alla famiglia di Fida di Castel Monardo; e poi tornò all’abb(ati)a, con peso d’una messa la settimana ad libitum.
· ·      3 sono di iure patronato, cioè 
· ·      il benef(ici)o di S.Fran(ces)co d’Assisi, della famiglia Rettura, con peso d’una messa la settimana, ad libitum.
· ·      Il benef(ici)o di S.Croce, della famiglia lo Tartaro, col peso d’ una messa la settimana, nel giorno di Venerdì.
· ·      Il benef(ici)o di S(ant)a Catarina, della famiglia Fioruti, con peso di 2 messe la settimana, ad libitu(m).
· ·      In q(uest)o istesso altare è stata unita la Capp(ell)a di S.Lucia, fondata dal p(adr)e d(on) Antonio Greco, priore della badia, con tante messe la settimana q(uant)o portano l’entrate. 
Su questa annessione, come sui derivanti oneri, defunto il testatore vi fu problema per gli eredi. Le scritture inerenti il contenzioso trovansi anche in ACGR, 83.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare in ala sinixtera eccl(esia)e abbatialis
Fundatum, et dotatum à Iacobo Gagliardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      protectore Iulio Ant(oni)o [15] cardinali Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Matthe(o) Buonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare prope campanile eccl(esia)e abbatialis,
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione Sancti Spiritus, Sant(a)e Mari(a)e Consolationis, Sancti Benedicti, et Sanct(a)e Catharin(a)e v(irginis). et m(artire).

Fuit fundatum à fratre Ioanne Bapt(ist)a Malinc(o)nico, priore m(o)nasterij [35] abbati(a)e et vic(ari)o generali,
· ·      ex tribus alijs beneficijs unitis,
· ·      et // [Foglio 41v] dicitur Beneficium Collegij.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione SS.m(a)e Annuntiationis Beat(a)e Virginis, //
· ·      [Foglio 42r] cum altare prope tribunam Sancti Coni [39] eccl(esia)e abbatialis,
Fundatum à familia de Hamectis.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
1587. [05] Beneficium sub invocat(io)ne Sancti Leonardi.
· ·      cum altare in ala dextera ecclesi(a)e abbatialis,
· ·      sub arcu tertie column(a)e,
fundatum à mag(nifi)ca Ramunda, uxore Ioannelli Galeani.
· ·      Presentabant cappellanum h(a)eredes Ioannelli, anno 1575.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o fratre Ioanne Baptista Malin(co)nico.
· ·      [10] Cum onere duarum missarum singulis mensibus.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

*1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e de Posse.
· ·      cum altare in ala sinixtra eccl(esia)e abbatialis,
fundatu(m) et dotatum à familia  [10] Tomarchella.
· ·      Extabat in Visitatione 1587.
· ·      Protectore Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.a
Hoc beneficiu(m), cuius non invenian(...?) Plana Dannos (? Ioannes ?) adest (axdeis ?) vacavis (?) missa ac proinde fuit sublano(...)
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
a Aggiunto un intero rigo, in calce, stessa mano ma di scrittura più piccola. Lo si considera interlinea. Lettura non agevole. Dubbi. Collazionare con ACGR. 84.

1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.
a con correzione
b immago
c macchia d’inchiostro
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IX° - ed ultimo -altare, Il 9° altare è dedicato alla Madonna delle Gratie, a S.Andrea, et a S.Giorgio, sito nella navata ....... ?
Con annessi i seguenti 3 benefici, di cui 1 di giuspatronato, 2 di libera collazione: 
· ·      1 di giuspatronato: Il beneficio de iurepatronato è sotto l’invocatione di S.Giorgio Martire, fondato dalla famiglia Cerasia, con peso duna messa la settimana, ad libitum. 
E che corrisponde a:
1548. Beneficium sub invocatione S(anc)ti Georgij M(artiris ?).
· ·      cum altare eccl(esia)e abbatialis prope ianua(m) sacresti(a)e.
fundatu(m), et dotatum à familia Cerasia.
· ·      Presentabant cappellanum d(omini) d(omni) Thomas, et [15] Bernardus Cerasia, fratres, 7 april(is) anno 1548.
· ·      Commendat(ari)o Ioanne Vincentio Palmerio, equite Sancti Iacobi de Spata.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
· ·      2 di libera collazione: Li due di libera collatione sono:
A. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)o Andrea, fondato da Rosello Sarlo; con peso d’una messa al mese. Corrispondente a:
1573. [F.43v] Beneficium sub invocatione S(anc)ti Andre(a)e  Apostoli.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis, prope ianua(m) maiorem.
fundatum, et dotatum à Rosello Sarlo, 27 martij 1573.
· ·      Commendat(ari)o Guidone Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
B. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)ta Maria della Gratia, fondato dalla famiglia Carico; con peso di 2 messe la settimana, ad libitum. 
Corrispondente a:
1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.

I cinque tomi della materia beneficiale, attinenti  alla classe A dell'ordinamento calcaneo, e nell'inventario dello stesso indicati cumulativamente (ved. sotto, scheda ACGR, ms.79, f.210v. Distintamente ad ASN, vol.332, ff.     )   sono, rispettivamente :
-009.-Scritture inerenti la seguente materia beneficiale :
II ) ff.138r-189r :Beneficio di "S.Maria". Famiglia Cepari.
VI ) ff.369r- 376v: Beneficio di "S.Maria". Noto anche quale "S.Maria delle Grazie" Famiglia  di Carico.
ASN, vol.332,f..., menziona tale beneficio S.Maria delle Grazie.

1587. Beneficium sub invocatione SS. Crucifixi, seu S(anc)ta Crucis, [41r, 15] alias Lo Squillaro
· ·      cum altare.
quod concessum fuit à monachis Abbati(a)e SS.m(a)e Trinitatis famili(a)e de Tomarchellis,
· ·      et iure hereditario transivit in familiam de Fida à Castro Monardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      [20] Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IV° altare, Il quarto altare <è> dedicato alla S(ant)a Croce, et altri santi, sito nella navata destra.
Con annessi i seguenti benefici, di cui 1 di libera collazione, 3 di giuspatronato: In q(uest)o altare sono uniti 4 beneficij. 
· ·      Uno di libera collatione, et è quello di S(an)ta Croce, detto lo Squillaro, l’altare del quale dedero anticam(en)te li monaci a Soprano Tomarchelli, e da q(uest)o passò alla famiglia di Fida di Castel Monardo; e poi tornò all’abb(ati)a, con peso d’una messa la settimana ad libitum.
· ·      3 sono di iure patronato, cioè 
· ·      il benef(ici)o di S.Fran(ces)co d’Assisi, della famiglia Rettura, con peso d’una messa la settimana, ad libitum.
· ·      Il benef(ici)o di S.Croce, della famiglia lo Tartaro, col peso d’ una messa la settimana, nel giorno di Venerdì.
· ·      Il benef(ici)o di S(ant)a Catarina, della famiglia Fioruti, con peso di 2 messe la settimana, ad libitu(m).
· ·      In q(uest)o istesso altare è stata unita la Capp(ell)a di S.Lucia, fondata dal p(adr)e d(on) Antonio Greco, priore della badia, con tante messe la settimana q(uant)o portano l’entrate. 
Su questa annessione, come sui derivanti oneri, defunto il testatore vi fu problema per gli eredi. Le scritture inerenti il contenzioso trovansi anche in ACGR, 83.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare in ala sinixtera eccl(esia)e abbatialis
Fundatum, et dotatum à Iacobo Gagliardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      protectore Iulio Ant(oni)o [15] cardinali Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Matthe(o) Buonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare prope campanile eccl(esia)e abbatialis,
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione Sancti Spiritus, Sant(a)e Mari(a)e Consolationis, Sancti Benedicti, et Sanct(a)e Catharin(a)e v(irginis). et m(artire).

Fuit fundatum à fratre Ioanne Bapt(ist)a Malinc(o)nico, priore m(o)nasterij [35] abbati(a)e et vic(ari)o generali,
· ·      ex tribus alijs beneficijs unitis,
· ·      et // [Foglio 41v] dicitur Beneficium Collegij.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione SS.m(a)e Annuntiationis Beat(a)e Virginis, //
· ·      [Foglio 42r] cum altare prope tribunam Sancti Coni [40] eccl(esia)e abbatialis,
Fundatum à familia de Hamectis.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
1587. [05] Beneficium sub invocat(io)ne Sancti Leonardi.
· ·      cum altare in ala dextera ecclesi(a)e abbatialis,
· ·      sub arcu tertie column(a)e,
fundatum à mag(nifi)ca Ramunda, uxore Ioannelli Galeani.
· ·      Presentabant cappellanum h(a)eredes Ioannelli, anno 1575.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o fratre Ioanne Baptista Malin(co)nico.
· ·      [10] Cum onere duarum missarum singulis mensibus.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

*1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e de Posse.
· ·      cum altare in ala sinixtra eccl(esia)e abbatialis,
fundatu(m) et dotatum à familia  [10] Tomarchella.
· ·      Extabat in Visitatione 1587.
· ·      Protectore Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.a
Hoc beneficiu(m), cuius non invenian(...?) Plana Dannos (? Ioannes ?) adest (axdeis ?) vacavis (?) missa ac proinde fuit sublano(...)
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
a Aggiunto un intero rigo, in calce, stessa mano ma di scrittura più piccola. Lo si considera interlinea. Lettura non agevole. Dubbi. Collazionare con ACGR. 84.

1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.
a con correzione
b immago
c macchia d’inchiostro
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IX° - ed ultimo -altare, Il 9° altare è dedicato alla Madonna delle Gratie, a S.Andrea, et a S.Giorgio, sito nella navata ....... ?
Con annessi i seguenti 3 benefici, di cui 1 di giuspatronato, 2 di libera collazione: 
· ·      1 di giuspatronato: Il beneficio de iurepatronato è sotto l’invocatione di S.Giorgio Martire, fondato dalla famiglia Cerasia, con peso duna messa la settimana, ad libitum. 
E che corrisponde a:
1548. Beneficium sub invocatione S(anc)ti Georgij M(artiris ?).
· ·      cum altare eccl(esia)e abbatialis prope ianua(m) sacresti(a)e.
fundatu(m), et dotatum à familia Cerasia.
· ·      Presentabant cappellanum d(omini) d(omni) Thomas, et [15] Bernardus Cerasia, fratres, 7 april(is) anno 1548.
· ·      Commendat(ari)o Ioanne Vincentio Palmerio, equite Sancti Iacobi de Spata.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
· ·      2 di libera collazione: Li due di libera collatione sono:
A. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)o Andrea, fondato da Rosello Sarlo; con peso d’una messa al mese. Corrispondente a:
1573. [F.43v] Beneficium sub invocatione S(anc)ti Andre(a)e  Apostoli.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis, prope ianua(m) maiorem.
fundatum, et dotatum à Rosello Sarlo, 27 martij 1573.
· ·      Commendat(ari)o Guidone Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
B. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)ta Maria della Gratia, fondato dalla famiglia Carico; con peso di 2 messe la settimana, ad libitum. 
Corrispondente a:
1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.

I cinque tomi della materia beneficiale, attinenti  alla classe A dell'ordinamento calcaneo, e nell'inventario dello stesso indicati cumulativamente (ved. sotto, scheda ACGR, ms.79, f.210v. Distintamente ad ASN, vol.332, ff.     )   sono, rispettivamente :
-009.-Scritture inerenti la seguente materia beneficiale :
II ) ff.138r-189r :Beneficio di "S.Maria". Famiglia Cepari.
VI ) ff.369r- 376v: Beneficio di "S.Maria". Noto anche quale "S.Maria delle Grazie" Famiglia  di Carico.
ASN, vol.332,f..., menziona tale beneficio S.Maria delle Grazie.

1587. Beneficium sub invocatione SS. Crucifixi, seu S(anc)ta Crucis, [41r, 15] alias Lo Squillaro
· ·      cum altare.
quod concessum fuit à monachis Abbati(a)e SS.m(a)e Trinitatis famili(a)e de Tomarchellis,
· ·      et iure hereditario transivit in familiam de Fida à Castro Monardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      [20] Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IV° altare, Il quarto altare <è> dedicato alla S(ant)a Croce, et altri santi, sito nella navata destra.
Con annessi i seguenti benefici, di cui 1 di libera collazione, 3 di giuspatronato: In q(uest)o altare sono uniti 4 beneficij. 
· ·      Uno di libera collatione, et è quello di S(an)ta Croce, detto lo Squillaro, l’altare del quale dedero anticam(en)te li monaci a Soprano Tomarchelli, e da q(uest)o passò alla famiglia di Fida di Castel Monardo; e poi tornò all’abb(ati)a, con peso d’una messa la settimana ad libitum.
· ·      3 sono di iure patronato, cioè 
· ·      il benef(ici)o di S.Fran(ces)co d’Assisi, della famiglia Rettura, con peso d’una messa la settimana, ad libitum.
· ·      Il benef(ici)o di S.Croce, della famiglia lo Tartaro, col peso d’ una messa la settimana, nel giorno di Venerdì.
· ·      Il benef(ici)o di S(ant)a Catarina, della famiglia Fioruti, con peso di 2 messe la settimana, ad libitu(m).
· ·      In q(uest)o istesso altare è stata unita la Capp(ell)a di S.Lucia, fondata dal p(adr)e d(on) Antonio Greco, priore della badia, con tante messe la settimana q(uant)o portano l’entrate. 
Su questa annessione, come sui derivanti oneri, defunto il testatore vi fu problema per gli eredi. Le scritture inerenti il contenzioso trovansi anche in ACGR, 83.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare in ala sinixtera eccl(esia)e abbatialis
Fundatum, et dotatum à Iacobo Gagliardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      protectore Iulio Ant(oni)o [15] cardinali Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Matthe(o) Buonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare prope campanile eccl(esia)e abbatialis,
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione Sancti Spiritus, Sant(a)e Mari(a)e Consolationis, Sancti Benedicti, et Sanct(a)e Catharin(a)e v(irginis). et m(artire).

Fuit fundatum à fratre Ioanne Bapt(ist)a Malinc(o)nico, priore m(o)nasterij [35] abbati(a)e et vic(ari)o generali,
· ·      ex tribus alijs beneficijs unitis,
· ·      et // [Foglio 41v] dicitur Beneficium Collegij.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione SS.m(a)e Annuntiationis Beat(a)e Virginis, //
· ·      [Foglio 42r] cum altare prope tribunam Sancti Coni [41] eccl(esia)e abbatialis,
Fundatum à familia de Hamectis.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
1587. [05] Beneficium sub invocat(io)ne Sancti Leonardi.
· ·      cum altare in ala dextera ecclesi(a)e abbatialis,
· ·      sub arcu tertie column(a)e,
fundatum à mag(nifi)ca Ramunda, uxore Ioannelli Galeani.
· ·      Presentabant cappellanum h(a)eredes Ioannelli, anno 1575.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o fratre Ioanne Baptista Malin(co)nico.
· ·      [10] Cum onere duarum missarum singulis mensibus.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

*1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e de Posse.
· ·      cum altare in ala sinixtra eccl(esia)e abbatialis,
fundatu(m) et dotatum à familia  [10] Tomarchella.
· ·      Extabat in Visitatione 1587.
· ·      Protectore Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.a
Hoc beneficiu(m), cuius non invenian(...?) Plana Dannos (? Ioannes ?) adest (axdeis ?) vacavis (?) missa ac proinde fuit sublano(...)
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
a Aggiunto un intero rigo, in calce, stessa mano ma di scrittura più piccola. Lo si considera interlinea. Lettura non agevole. Dubbi. Collazionare con ACGR. 84.

1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.
a con correzione
b immago
c macchia d’inchiostro
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IX° - ed ultimo -altare, Il 9° altare è dedicato alla Madonna delle Gratie, a S.Andrea, et a S.Giorgio, sito nella navata ....... ?
Con annessi i seguenti 3 benefici, di cui 1 di giuspatronato, 2 di libera collazione: 
· ·      1 di giuspatronato: Il beneficio de iurepatronato è sotto l’invocatione di S.Giorgio Martire, fondato dalla famiglia Cerasia, con peso duna messa la settimana, ad libitum. 
E che corrisponde a:
1548. Beneficium sub invocatione S(anc)ti Georgij M(artiris ?).
· ·      cum altare eccl(esia)e abbatialis prope ianua(m) sacresti(a)e.
fundatu(m), et dotatum à familia Cerasia.
· ·      Presentabant cappellanum d(omini) d(omni) Thomas, et [15] Bernardus Cerasia, fratres, 7 april(is) anno 1548.
· ·      Commendat(ari)o Ioanne Vincentio Palmerio, equite Sancti Iacobi de Spata.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
· ·      2 di libera collazione: Li due di libera collatione sono:
A. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)o Andrea, fondato da Rosello Sarlo; con peso d’una messa al mese. Corrispondente a:
1573. [F.43v] Beneficium sub invocatione S(anc)ti Andre(a)e  Apostoli.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis, prope ianua(m) maiorem.
fundatum, et dotatum à Rosello Sarlo, 27 martij 1573.
· ·      Commendat(ari)o Guidone Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
B. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)ta Maria della Gratia, fondato dalla famiglia Carico; con peso di 2 messe la settimana, ad libitum. 
Corrispondente a:
1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.

I cinque tomi della materia beneficiale, attinenti  alla classe A dell'ordinamento calcaneo, e nell'inventario dello stesso indicati cumulativamente (ved. sotto, scheda ACGR, ms.79, f.210v. Distintamente ad ASN, vol.332, ff.     )   sono, rispettivamente :
-009.-Scritture inerenti la seguente materia beneficiale :
II ) ff.138r-189r :Beneficio di "S.Maria". Famiglia Cepari.
VI ) ff.369r- 376v: Beneficio di "S.Maria". Noto anche quale "S.Maria delle Grazie" Famiglia  di Carico.
ASN, vol.332,f..., menziona tale beneficio S.Maria delle Grazie.

1587. Beneficium sub invocatione SS. Crucifixi, seu S(anc)ta Crucis, [41r, 15] alias Lo Squillaro
· ·      cum altare.
quod concessum fuit à monachis Abbati(a)e SS.m(a)e Trinitatis famili(a)e de Tomarchellis,
· ·      et iure hereditario transivit in familiam de Fida à Castro Monardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      [20] Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IV° altare, Il quarto altare <è> dedicato alla S(ant)a Croce, et altri santi, sito nella navata destra.
Con annessi i seguenti benefici, di cui 1 di libera collazione, 3 di giuspatronato: In q(uest)o altare sono uniti 4 beneficij. 
· ·      Uno di libera collatione, et è quello di S(an)ta Croce, detto lo Squillaro, l’altare del quale dedero anticam(en)te li monaci a Soprano Tomarchelli, e da q(uest)o passò alla famiglia di Fida di Castel Monardo; e poi tornò all’abb(ati)a, con peso d’una messa la settimana ad libitum.
· ·      3 sono di iure patronato, cioè 
· ·      il benef(ici)o di S.Fran(ces)co d’Assisi, della famiglia Rettura, con peso d’una messa la settimana, ad libitum.
· ·      Il benef(ici)o di S.Croce, della famiglia lo Tartaro, col peso d’ una messa la settimana, nel giorno di Venerdì.
· ·      Il benef(ici)o di S(ant)a Catarina, della famiglia Fioruti, con peso di 2 messe la settimana, ad libitu(m).
· ·      In q(uest)o istesso altare è stata unita la Capp(ell)a di S.Lucia, fondata dal p(adr)e d(on) Antonio Greco, priore della badia, con tante messe la settimana q(uant)o portano l’entrate. 
Su questa annessione, come sui derivanti oneri, defunto il testatore vi fu problema per gli eredi. Le scritture inerenti il contenzioso trovansi anche in ACGR, 83.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare in ala sinixtera eccl(esia)e abbatialis
Fundatum, et dotatum à Iacobo Gagliardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      protectore Iulio Ant(oni)o [15] cardinali Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Matthe(o) Buonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare prope campanile eccl(esia)e abbatialis,
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione Sancti Spiritus, Sant(a)e Mari(a)e Consolationis, Sancti Benedicti, et Sanct(a)e Catharin(a)e v(irginis). et m(artire).

Fuit fundatum à fratre Ioanne Bapt(ist)a Malinc(o)nico, priore m(o)nasterij [35] abbati(a)e et vic(ari)o generali,
· ·      ex tribus alijs beneficijs unitis,
· ·      et // [Foglio 41v] dicitur Beneficium Collegij.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione SS.m(a)e Annuntiationis Beat(a)e Virginis, //
· ·      [Foglio 42r] cum altare prope tribunam Sancti Coni [42] eccl(esia)e abbatialis,
Fundatum à familia de Hamectis.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
1587. [05] Beneficium sub invocat(io)ne Sancti Leonardi.
· ·      cum altare in ala dextera ecclesi(a)e abbatialis,
· ·      sub arcu tertie column(a)e,
fundatum à mag(nifi)ca Ramunda, uxore Ioannelli Galeani.
· ·      Presentabant cappellanum h(a)eredes Ioannelli, anno 1575.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o fratre Ioanne Baptista Malin(co)nico.
· ·      [10] Cum onere duarum missarum singulis mensibus.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

*1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e de Posse.
· ·      cum altare in ala sinixtra eccl(esia)e abbatialis,
fundatu(m) et dotatum à familia  [10] Tomarchella.
· ·      Extabat in Visitatione 1587.
· ·      Protectore Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.a
Hoc beneficiu(m), cuius non invenian(...?) Plana Dannos (? Ioannes ?) adest (axdeis ?) vacavis (?) missa ac proinde fuit sublano(...)
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
a Aggiunto un intero rigo, in calce, stessa mano ma di scrittura più piccola. Lo si considera interlinea. Lettura non agevole. Dubbi. Collazionare con ACGR. 84.

1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.
a con correzione
b immago
c macchia d’inchiostro
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IX° - ed ultimo -altare, Il 9° altare è dedicato alla Madonna delle Gratie, a S.Andrea, et a S.Giorgio, sito nella navata ....... ?
Con annessi i seguenti 3 benefici, di cui 1 di giuspatronato, 2 di libera collazione: 
· ·      1 di giuspatronato: Il beneficio de iurepatronato è sotto l’invocatione di S.Giorgio Martire, fondato dalla famiglia Cerasia, con peso duna messa la settimana, ad libitum. 
E che corrisponde a:
1548. Beneficium sub invocatione S(anc)ti Georgij M(artiris ?).
· ·      cum altare eccl(esia)e abbatialis prope ianua(m) sacresti(a)e.
fundatu(m), et dotatum à familia Cerasia.
· ·      Presentabant cappellanum d(omini) d(omni) Thomas, et [15] Bernardus Cerasia, fratres, 7 april(is) anno 1548.
· ·      Commendat(ari)o Ioanne Vincentio Palmerio, equite Sancti Iacobi de Spata.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
· ·      2 di libera collazione: Li due di libera collatione sono:
A. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)o Andrea, fondato da Rosello Sarlo; con peso d’una messa al mese. Corrispondente a:
1573. [F.43v] Beneficium sub invocatione S(anc)ti Andre(a)e  Apostoli.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis, prope ianua(m) maiorem.
fundatum, et dotatum à Rosello Sarlo, 27 martij 1573.
· ·      Commendat(ari)o Guidone Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
B. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)ta Maria della Gratia, fondato dalla famiglia Carico; con peso di 2 messe la settimana, ad libitum. 
Corrispondente a:
1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.

I cinque tomi della materia beneficiale, attinenti  alla classe A dell'ordinamento calcaneo, e nell'inventario dello stesso indicati cumulativamente (ved. sotto, scheda ACGR, ms.79, f.210v. Distintamente ad ASN, vol.332, ff.     )   sono, rispettivamente :
-009.-Scritture inerenti la seguente materia beneficiale :
II ) ff.138r-189r :Beneficio di "S.Maria". Famiglia Cepari.
VI ) ff.369r- 376v: Beneficio di "S.Maria". Noto anche quale "S.Maria delle Grazie" Famiglia  di Carico.
ASN, vol.332,f..., menziona tale beneficio S.Maria delle Grazie.

1587. Beneficium sub invocatione SS. Crucifixi, seu S(anc)ta Crucis, [41r, 15] alias Lo Squillaro
· ·      cum altare.
quod concessum fuit à monachis Abbati(a)e SS.m(a)e Trinitatis famili(a)e de Tomarchellis,
· ·      et iure hereditario transivit in familiam de Fida à Castro Monardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      [20] Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IV° altare, Il quarto altare <è> dedicato alla S(ant)a Croce, et altri santi, sito nella navata destra.
Con annessi i seguenti benefici, di cui 1 di libera collazione, 3 di giuspatronato: In q(uest)o altare sono uniti 4 beneficij. 
· ·      Uno di libera collatione, et è quello di S(an)ta Croce, detto lo Squillaro, l’altare del quale dedero anticam(en)te li monaci a Soprano Tomarchelli, e da q(uest)o passò alla famiglia di Fida di Castel Monardo; e poi tornò all’abb(ati)a, con peso d’una messa la settimana ad libitum.
· ·      3 sono di iure patronato, cioè 
· ·      il benef(ici)o di S.Fran(ces)co d’Assisi, della famiglia Rettura, con peso d’una messa la settimana, ad libitum.
· ·      Il benef(ici)o di S.Croce, della famiglia lo Tartaro, col peso d’ una messa la settimana, nel giorno di Venerdì.
· ·      Il benef(ici)o di S(ant)a Catarina, della famiglia Fioruti, con peso di 2 messe la settimana, ad libitu(m).
· ·      In q(uest)o istesso altare è stata unita la Capp(ell)a di S.Lucia, fondata dal p(adr)e d(on) Antonio Greco, priore della badia, con tante messe la settimana q(uant)o portano l’entrate. 
Su questa annessione, come sui derivanti oneri, defunto il testatore vi fu problema per gli eredi. Le scritture inerenti il contenzioso trovansi anche in ACGR, 83.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare in ala sinixtera eccl(esia)e abbatialis
Fundatum, et dotatum à Iacobo Gagliardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      protectore Iulio Ant(oni)o [15] cardinali Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Matthe(o) Buonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare prope campanile eccl(esia)e abbatialis,
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione Sancti Spiritus, Sant(a)e Mari(a)e Consolationis, Sancti Benedicti, et Sanct(a)e Catharin(a)e v(irginis). et m(artire).

Fuit fundatum à fratre Ioanne Bapt(ist)a Malinc(o)nico, priore m(o)nasterij [35] abbati(a)e et vic(ari)o generali,
· ·      ex tribus alijs beneficijs unitis,
· ·      et // [Foglio 41v] dicitur Beneficium Collegij.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione SS.m(a)e Annuntiationis Beat(a)e Virginis, //
· ·      [Foglio 42r] cum altare prope tribunam Sancti Coni [43] eccl(esia)e abbatialis,
Fundatum à familia de Hamectis.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
1587. [05] Beneficium sub invocat(io)ne Sancti Leonardi.
· ·      cum altare in ala dextera ecclesi(a)e abbatialis,
· ·      sub arcu tertie column(a)e,
fundatum à mag(nifi)ca Ramunda, uxore Ioannelli Galeani.
· ·      Presentabant cappellanum h(a)eredes Ioannelli, anno 1575.
· ·      Commendat(ari)o Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o fratre Ioanne Baptista Malin(co)nico.
· ·      [10] Cum onere duarum missarum singulis mensibus.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

*1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e de Posse.
· ·      cum altare in ala sinixtra eccl(esia)e abbatialis,
fundatu(m) et dotatum à familia  [10] Tomarchella.
· ·      Extabat in Visitatione 1587.
· ·      Protectore Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.a
Hoc beneficiu(m), cuius non invenian(...?) Plana Dannos (? Ioannes ?) adest (axdeis ?) vacavis (?) missa ac proinde fuit sublano(...)
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
a Aggiunto un intero rigo, in calce, stessa mano ma di scrittura più piccola. Lo si considera interlinea. Lettura non agevole. Dubbi. Collazionare con ACGR. 84.

1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.
a con correzione
b immago
c macchia d’inchiostro
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IX° - ed ultimo -altare, Il 9° altare è dedicato alla Madonna delle Gratie, a S.Andrea, et a S.Giorgio, sito nella navata ....... ?
Con annessi i seguenti 3 benefici, di cui 1 di giuspatronato, 2 di libera collazione: 
· ·      1 di giuspatronato: Il beneficio de iurepatronato è sotto l’invocatione di S.Giorgio Martire, fondato dalla famiglia Cerasia, con peso duna messa la settimana, ad libitum. 
E che corrisponde a:
1548. Beneficium sub invocatione S(anc)ti Georgij M(artiris ?).
· ·      cum altare eccl(esia)e abbatialis prope ianua(m) sacresti(a)e.
fundatu(m), et dotatum à familia Cerasia.
· ·      Presentabant cappellanum d(omini) d(omni) Thomas, et [15] Bernardus Cerasia, fratres, 7 april(is) anno 1548.
· ·      Commendat(ari)o Ioanne Vincentio Palmerio, equite Sancti Iacobi de Spata.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
· ·      2 di libera collazione: Li due di libera collatione sono:
A. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)o Andrea, fondato da Rosello Sarlo; con peso d’una messa al mese. Corrispondente a:
1573. [F.43v] Beneficium sub invocatione S(anc)ti Andre(a)e  Apostoli.
· ·      cum altare in ala sinistra eccl(esia)e abbatialis, prope ianua(m) maiorem.
fundatum, et dotatum à Rosello Sarlo, 27 martij 1573.
· ·      Commendat(ari)o Guidone Alexandro cardinali Sfortia. 
· ·      Vic(ari)o Antonello Malinc(o)nico.
B. Beneficio sotto l’invocatione di S(ant)ta Maria della Gratia, fondato dalla famiglia Carico; con peso di 2 messe la settimana, ad libitum. 
Corrispondente a:
1587. Beneficium sub invocationea S(anc)te Mari(a)e Gratiarum.
· ·      cum altare in cuius tabula est imagob Beat(a)e Virginis media inter sanctum Petrum apostolum, et sanctu(m)c Nicolaum ep(isco)pum.
fundatum à familia De Carico. Cuius famili(a)e erat in eccl(esia)e abbatiali sepoltura, et altare.
Ex Visitatione anni 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere quatuor missarum singulis hebdomadis.

I cinque tomi della materia beneficiale, attinenti  alla classe A dell'ordinamento calcaneo, e nell'inventario dello stesso indicati cumulativamente (ved. sotto, scheda ACGR, ms.79, f.210v. Distintamente ad ASN, vol.332, ff.     )   sono, rispettivamente :
-009.-Scritture inerenti la seguente materia beneficiale :
II ) ff.138r-189r :Beneficio di "S.Maria". Famiglia Cepari.
VI ) ff.369r- 376v: Beneficio di "S.Maria". Noto anche quale "S.Maria delle Grazie" Famiglia  di Carico.
ASN, vol.332,f..., menziona tale beneficio S.Maria delle Grazie.

1587. Beneficium sub invocatione SS. Crucifixi, seu S(anc)ta Crucis, [41r, 15] alias Lo Squillaro
· ·      cum altare.
quod concessum fuit à monachis Abbati(a)e SS.m(a)e Trinitatis famili(a)e de Tomarchellis,
· ·      et iure hereditario transivit in familiam de Fida à Castro Monardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      [20] Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 è indicato quale IV° altare, Il quarto altare <è> dedicato alla S(ant)a Croce, et altri santi, sito nella navata destra.
Con annessi i seguenti benefici, di cui 1 di libera collazione, 3 di giuspatronato: In q(uest)o altare sono uniti 4 beneficij. 
· ·      Uno di libera collatione, et è quello di S(an)ta Croce, detto lo Squillaro, l’altare del quale dedero anticam(en)te li monaci a Soprano Tomarchelli, e da q(uest)o passò alla famiglia di Fida di Castel Monardo; e poi tornò all’abb(ati)a, con peso d’una messa la settimana ad libitum.
· ·      3 sono di iure patronato, cioè 
· ·      il benef(ici)o di S.Fran(ces)co d’Assisi, della famiglia Rettura, con peso d’una messa la settimana, ad libitum.
· ·      Il benef(ici)o di S.Croce, della famiglia lo Tartaro, col peso d’ una messa la settimana, nel giorno di Venerdì.
· ·      Il benef(ici)o di S(ant)a Catarina, della famiglia Fioruti, con peso di 2 messe la settimana, ad libitu(m).
· ·      In q(uest)o istesso altare è stata unita la Capp(ell)a di S.Lucia, fondata dal p(adr)e d(on) Antonio Greco, priore della badia, con tante messe la settimana q(uant)o portano l’entrate. 
Su questa annessione, come sui derivanti oneri, defunto il testatore vi fu problema per gli eredi. Le scritture inerenti il contenzioso trovansi anche in ACGR, 83.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare in ala sinixtera eccl(esia)e abbatialis
Fundatum, et dotatum à Iacobo Gagliardo.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      protectore Iulio Ant(oni)o [15] cardinali Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Matthe(o) Buonamico.
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione S(anc)te Mari(a)e Pietatis.
· ·      cum altare prope campanile eccl(esia)e abbatialis,
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione Sancti Spiritus, Sant(a)e Mari(a)e Consolationis, Sancti Benedicti, et Sanct(a)e Catharin(a)e v(irginis). et m(artire).

Fuit fundatum à fratre Ioanne Bapt(ist)a Malinc(o)nico, priore m(o)nasterij [35] abbati(a)e et vic(ari)o generali,
· ·      ex tribus alijs beneficijs unitis,
· ·      et // [Foglio 41v] dicitur Beneficium Collegij.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

1587. Beneficium sub invocatione SS.m(a)e Annuntiationis Beat(a)e Virginis, //
· ·      [Foglio 42r] cum altare prope tribunam Sancti Coni [44] eccl(esia)e abbatialis,
Fundatum à familia de Hamectis.
· ·      Extabat in Visitat(io)ne anno 1587.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Mattheo Bonamico.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
1587
1592. 1592. VICARI.
Matteo BUONAMICO. 1592.
1592. 1592. VICARI. SINODI.
Nell'anno 1592, col vicario Matteo Buonamico, protettore lo stesso. Nel medesimo luogo.
1593. [41r,10] Beneficium sub invocatione Spiritus Sancti [45]
fundatum, et dotatum à Luciano di Pino.
· ·      Extabat anno 1593 vic(ari)o Mattheo Bonamico,
· ·      protectore Iulio Ant(oni)o cardinale Sanctoro. 
· ·      Cum onere unius miss(a)e singulis hebdomadis.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.
ante 1594
1595. 1595. VICARI.
Carlo FRONTERA. 1595.
1596. 1596. VICARI.
Tullio GERALDINI. 1596.
1596 1596. Beneficium sub invocatione Sanctorum Cataldi ep(iscop)i, et Antonij de Plano.a
· ·      in eccl(esi)a abbatiali.
Extabat in Visitat(io)ne 1596.
· ·      Protectore cardinali Iulio Ant(oni)o Sanctoro. 
· ·      Vic(ari)o Carolo Frontera.
· ·      Cum onere duarum missarum singulis hebdomadis.
· ·      Huius beneficij nulla est memoria fundatoris, tantum extat memoria in bulla Alexandri tertij, anni 1178. In territ(ori)o Sancti Martini ecclesiam Sancti Cathaldi, qu(a)e eccl(esi)a recensetus donata Abbati(a)e S(anctissi)m(a)e Trinitatis miletensis.
a Della Piana

S.d. Altare sub invocatione S(anc)ti Benedicti.
in quod fuerunt tra(n)slata alia altaria, sed temporis decursu sublatum.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.

S.d. Cappella maior dicata S(anc)to Con(o).
· ·      in ala dextera eccl(esia)e abbatialis,
· ·      absq(ue) redditibu(s), et onere missarum.
Nella riedificazione post 1659 non è ripristinato quale altare.
Nella definizione 1700 non è indicato quale altare.