Visualizzazione post con etichetta GENTE FUORI DAL COMUNE. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta GENTE FUORI DAL COMUNE. Mostra tutti i post

venerdì 25 maggio 2012

CHE LA DOMENICA DEDICATA A GIANKI SIA UN NUOVO GIORNO!


La nostra 
è una realtà difficile ... 
Noi stessi diciamo che non ci sono più
uomini in gamba o ragazzi audaci.
In verità di giorno
non sappiamo riconoscerci:
la caparbietà con cui  ricordiamo orgogliosi
le passioni dei giovani, presi dalla notte, lo rivela. 
Ricordiamo Gianky dunque
per rifiutare le vuote giornate
in cui ci dividiamo
crogiolanti.   

giovedì 19 aprile 2012

AL VIA LA COSTITUZIONE DI UN GRUPPO PER ADERIRE AL COORDINAMENTO DI LIBERA ...

Libera-mente. E' questo il nome con il quale si vuole piantare il seme di Libera nel terreno della nostra area costiera, da troppo tempo ormai lasciato volutamente incolto.
E' una buona notizia, che divulghiamo come segno - forse l'unico ormai - di speranza.
Insomma ... potremmo non essere più soli, per cui auguriamoci che il tentativo abbia buoni esiti.


mercoledì 7 marzo 2012

E' TEMPO DI CAMBIARE? QUI NON SI ASPETTA ALTRO!

Già, qui non si aspetta altro ... e il problema è proprio questo: si aspetta! Si sta fermi in attesa che altri facciano, mentre l'indignazione non si trasforma in condivisione e proposte! Proviamo a lasciare nella memoria collettiva quanto è stato fatto domenica, proprio riportando le foto della manifestazione ed il video proiettato , che in qualche modo siamo riusciti a recuperare sul web. Vederle tutte insieme ha un altro effetto: non è una cattiva idea considerare questa "galleria" di fotografica come un invito costante, rivolto ai nostri amministratori (al pari dei nostri cittadini), a dargli un'occhiata, ogni tanto ... magari li aiuterà a smettere di considerare questa città ... un deserto.































domenica 12 febbraio 2012

LA CITTA' NON SARA' PIU' LA STESSA ... SENZA IL SUO MIMMO.


Mimmo Vaianella (11.11.1929 - 15.01.2012)

Lo scorso gennaio si è portato via il nostro amico Mimmo ... e la nostra città non sarà più la stessa senza di lui. Con lui ed il suo ironico sorriso, abbiamo attraversato gli anni '80 e '90, nella speranza che un comune impegno poteva condurre alla soluzione dei tanti problemi che vivevamo "al porto". E' stato in prima fila, in seconda, in terza ... ed alla fine si è isolato nelle stanze del centro anziani. Lo ricordiamo vicino ai giovani che rivendicavano partecipazione, o dinanzi ad un giudice, per rivendicare il diritto alla salute, sempre pronto a spendersi in prima persona. La sua vera passione era la poesia, nella quale trasferiva - col dialetto era impareggiabile - tutta la sua vitalità. Viveva attivamente e prendeva appunti. Limava i suoi versi col divertimento del paradosso. Di lui Sharo Gambino, nella presentazione del suo libro "Poesie/1984" - che vi consigliamo di leggere - scrisse: "Egli scrive versi semplici perché è lui stesso un semplice, un candido, un buono. Solo chi è in possesso di queste tre qualità, infatti, può trovare il coraggio -ma lui non lo sa che di coraggio si tratta -di spogliarsi spiritualmente dinanzi a tutti e a tutti mostrare i cantucci segreti dell'anima, svelarsi per quello che è, un inguaribile, anacronistico romantico capace di amare come si amava una volta, quando i mulini erano bianchi, direi per usare lo slogan di uno spot pubblicitario. E, nel caso di Vaianella, i mulini erano bianchi quando c'era in giro assai meno materialismo, quando la separazione tra i due sessi era netta e “lui” passava e ripassava nella strada, e “lei” se ne stava a sospirare nascosta -ma non poi tanto -dietro le imposte socchiuse. I tempi in cui due amanti, nell'impossibilità di incontrarsi fisicamente, si consumavano, languivano, si sentivano disposti a qualsiasi sacrificio e talvolta si sacrificavano sul serio e la storia e la letteratura si arricchivano di pagine che oggi destano ammirazione anche se i Vaianella sono una sparuta schiera ormai in fase di estin­zione. Egli, Mimmo Vaianella, il “non tecnico”, possiede la capacità di trasfigurare un tramonto, di comunicare brividi di fronte ad un immenso cielo stellato, di far vibrare l'anima di commozione e pietà per un “ragazzo” non più tra i vivi, intenerire per un impossibile amore; e tutto questo gli è concesso -miracolo dell'arte -appunto perché parla con la semplicità disarmante dei puri, con l'immediatezza dei semplici, cosi come, in campo diverso, parlarono coi colori un Henri Rousseau, il «Douanier », un Ligabue ed altri non smaliziati e commerciali « fauves ». Vi sono momenti in cui Vaianella sfiora la perfezione poetica (esiste, la perfezione, in arte come in ogni altra capacità dell'uomo di esternare la propria capacità creativa?).  Diverso il registro usato da Mimmo Vaianella esprimendosi in dialetto vibonese. Qui l'ardente innamorato qualche volta scompare, scompaiono i suoi lai, i suoi tormenti, le sue notti infinite e dense di contingente di pace nel conflitto che arde in Medio Oriente."
Che altro aggiungere? Nulla, se non un ricordarlo su questo nostro blog con una delle sue poesie, perchè in realtà, con sincera umiltà, è stato il vero cantore in versi ... della nostra debole città. 

L'OMU D'AJERI

Di tuttu lu paisi fu votatu 
stu giuvanottu novu dilegatu(*)
ma lu paisi aspetta cosi novi, 
pecchissu pensu ca fu misu e provi.


Li cosi di lu porto, nui li sapimu tutti 
perciò sàrria l'ura mu videremu i fatti. 
Pe nu doluri i testa o na spina di rizzu
non trovi medicini e ai pemmu scappi o Pizzu, 
Ddio mundiscanza e libera si ppoi ti senti mali, 
no 'ntrovi nuju medicu e 'tti scappanu o spitali.


Nu càmiu apertu tu vidi girari, 
ca li mundizzi voli ricogghiri, 
si ppòi li voi vidiri duvi stannu, 
javanti o furnu i Griffu c'avi n'annu.


Poi 'ncesti lu Pinnellu, chi di tant'anni aspetta, 
mu vidi chiju jornu la gioja i n'a conetta. 
Non 'ndi parramu poi di strati e fognaturi, 
ca tutta chia genti è cchina di doluri.


Stà giunta comunali ch'è fatta di scenziati, 
non penza ca lu populu è prontu a barricati,
di centru o di sinistra, pe 'nnui no n'ha mportanza, 
ma chiju chi guardamu è sulu la sustanza.

(*): Delegato. L'amministrazione delle frazioni costiere in passato si fondava sulla istituzione del Delegato del Sindaco (1910-1971) o del Presidente di Circoscrizione (1972-2010), che in qualche modo ne rappresentava i bisogni dei cittadini presso il comune collinare. Le recenti manovre finanziarie hanno definitivamente abolito questa figura. 

venerdì 20 gennaio 2012

VIBO MARINA: PARTONO DALLA SCUOLA LE INIZIATIVE PER LA LEGALITA'!


L’iniziativa socio-didattica "Una scuola per la legalità" verrà presentata il prossimo martedì 24 gennaio, alle ore 16, nell’Auditorium dell’Istituto Comprensivo Amerigo Vespucci di Vibo Marina.

A presentare il progetto didattico finanziato nell’ambito del Por Calabria 2007/2013 saranno il presidente della Fondazione Antiusura della Provincia di Vibo Valentia, Maria Salvia, ed il segretario dell’organismo Carmelo Apa che, insieme a Violetta Pasqua, dirigente scolastica di Nicotera, e a Pasquale Barbuto, dirigente dell’Istituto comprensivo Murmura di Vibo Valentia, hanno promosso l’iniziativa.
Il percorso didattico ha quali obiettivi cardine la diffusione della cultura della legalità, la prevenzione e, quindi, la riduzione della dispersione e dell’abbandono scolastico, in particolare nelle aree ad alta densità mafiosa. «Intenti che - ha affermato Maria Salvia - verranno perseguiti attraverso lo sviluppo di competenze chiave, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione, dimostrando ai ragazzi che la legalità conviene».
Alla presentazione del progetto interverranno il presidente dell’Amministrazione provinciale di Vibo Valentia Francesco De Nisi, il prefetto Luisa Latella, il procuratore della Repubblica di Vibo Valentia Mario Spagnuolo, il questore Giuseppe Cucchiara, il sindaco della città capoluogo Nicola D’Agostino, l’assessore regionale alla Pubblica istruzione Mario Caligiuri, il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Francesco Mercurio, il giudice del Tribunale di Vibo Valentia Fabio Regolo, il tenente colonnello dei carabinieri Daniele Scardecchia, il colonnello della Guardia di finanza Paolo Valle, il comandante della Capitaneria di porto Paolo Marzio, il commissario straordinario del Comune di Nicotera Marcello Palmieri e il parroco di Gioiosa Ionica don Giuseppe Campisano.

[Link diretto]

lunedì 9 maggio 2011

TONNAROTI SENSIBILI ... NELLA STORIA CULTURALE DELLA CITTA'!

Oggi la sede della Pro Loco di Vibo Marina è stata trasformata in una vera e propria "macchina del tempo"!

In pochi istanti la piccola stanza si è trasformata in uno studio di registrazione, nel quale tutti eravamo incantati dalle storie e dai racconti dei Canduci, antichi e dolci uomini di tonnara.
Nunzio, Salvatore e Nunzio Gaetano, ripresi ed intervistati dallo staff di "StudioAzzurro", hanno regalato alla memoria storica della città parte del loro vissuto, trascorso tra gli antichi barconi impeciati della tonnara e le emozioni del mare.

Le registrazioni rientrano nel progetto "Valentia Sensibile", all'interno delle attività di Sensi Contemporanei, programma per la promozione e diffusione dell’arte contemporanea e valorizzazione di contesti architettonici e urbanistici, ideato dal Ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica (DPS), dal Ministero per i Beni e le Attività , Direzione Generale per i Paesaggio, le Belle Arti, l’Architettura e l’Arte Contemporanea (PaBAAC) e dalle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Il Progetto "Valentia Sensibile" è stato elaborato da Studio Azzurro Srl e promosso dal Comune di Vibo Valentia, con l’obiettivo di valorizzare e promuovere il patrimonio ambientale e culturale del territorio vibonese, attraverso il linguaggio espressivo dell’arte contemporanea e l’elaborazione di una mappa culturale del territorio, che restituisca la trama dei suoi segni identitari, attraverso una video ambientazione che, connettendo scienza, tecnologia e arte, racconti e valorizzi le ricchezze terL'arte da toccare, vivere, in simbiosi, per immergersi nell'atto artistico e attraversarlo con il proprio sentire. Attore e protagonista, con il territorio e nel territorio. I Canduci saranno tra i diversi protagonisti di una istallazione polimaterica e multimediale, un'opera artistica permanente studiata proprio per il Museo di Santa Chiara (sic! come era prevedibile verrà attivato molto prima che venga attivato quello della Cività del Mare alla Tonnara di Bivona), che racconterà il nostro territorio anche con la loro memoria.
E' stata una giornata coinvolgente che ci ha donato più di quanto ci aspettavamo e qualunque sarà l'esito del progetto ... abbiamo la certezza di aver recuperato/documentato delle vite e delle storie che non vedranno mai più oblio.

mercoledì 27 aprile 2011

3 AGOSTO 1954: L'AMERICANO ED I TONNAROTI NEL PORTO!

E' stato emozionate ieri sera scoprire il sito della Association for Cultural Equity (culturalequity.org ), nel quale è online gran parte dell'archivio fotografico dell'etnomusicologo americano Alan Lomax.
E' una emozione che vogliamo condividere con voi, pubblicando alcuni fotogrammi scattati il 3 agosto del 1954 nel porto di Vibo Marina, legati all'attività dei tonnaroti.
Brevemente ricordiamo che a bordo di un pulmino nel 1954-55 Alan Lomax realizza un viaggio in Italia assieme a Diego Carpitella, per effettuare le registrazioni, da utilizzare con la BBC e la Columbia, dei suoni e dei canti popolari. Un viaggio avventuroso che lo porterà a trascorrere qualche giorno tra i tonnaroti prima a mare, a bordo dei barconi della tonnara ed infine nel porto. I canti qui registrati sono ormai entrati nella storia delle tradizioni popolari, ma le foto (bellissime ed uniche) di quell'inedita intesa tra l'americano ed i tonnaroti ... erano ancora sconosciute ai più. E' impressionante notare la forte similitudine tra il trasporto delle ancore a riva e le processioni devozionali: ogni ancora è portata a spalla da decine di uomini al pari delle statue di santi e madonne.
Da qualche mese sono online le circa 150 foto realizzate in quel giorno e riscoprirle farà certamente comprendere quanto andiamo dicendo da anni: riscoprire la cultura del mare partendo dall'uomo, valorizzare le nostre tonnare è impossibile senza la ricerca, lo studio e la memoria.
Abbiamo perso tante occasioni per valorizzare le nostre ricchezze, altre ancora ne perderemo ... e mentre noi arranchiamo dinanzi all'abbandono, allo sfacelo ed a tristi prospettive. Altrove celebrano la nostra storia ... mentre da noi la rimuoviamo. Oggi però ci rianimano le emozioni che il web inaspettatamente ci offre!
Cercheremo in questi giorni di contattare la Fondazione e di comprendere come realizzare qualcosa assieme per valorizzare quell'incontro tra l'americano ed i fishermen del nostro porto. Nessuno tra i vecchi tonnaroti ricorda il suo nome, ma basta accennargli de "l'americano" ed i loro ricordi riprendono vita. Così come quell'agosto del '54 è ancora vivo tra gli appunti del Lomax impressionato per la possente figura del Boss della Tonnara, ripreso al fresco dell'ingresso di un bar (il mitico bar pasticceria Comi!), e chiamato "Pescecane" dalla ciurma dei suoi tonnaroti ... che non vedevano una lira dall'inizio della stagione!






link alle immagini fotografiche The Association for Cultural Equity (ACE)

sabato 29 novembre 2008

GENTE DI MARE... CHE HA IL DIRITTO DI ESSERLO!

Siamo "gente di mare" ... ed il nostro percorso identitario non può prescindere dalla valorizzazione di quanto la relazione tra noi ed il mare ha prodotto, nei secoli, nella nostra comunità.
Era il 2005 ed una troupe del canale satellitare Mediolanum Channel, per il programma "Gente di Mare" venne a scoprire la nostra costa e le nostre tonnare. "Non immaginavamo che in Calabria ci fossero storie di pescatori e tonnaroti", fu il loro esordio, ma ne venne fuori un belllissimo servizio dedicato alle "Storie di Tonnara" sulla nostra costa, con una interessantissima intervista al Rais Nunzio Canduci.
Quel servizio oggi lo vogliamo regalare a quanti vorranno unirsi a noi in questo percorso identitario, mentre come forte monito e sdegno, lo vogliamo far "vedere" a quanti ciecamente ostacolano da sempre l'istituzione del Museo della Civiltà del Mare presso l'ormai troppo silente Tonnara di Bivona. Che la Gente di Mare... ritorni in Calabria!