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giovedì 24 ottobre 2019

1836. 1848. 1850. 1852. 1854. 1857. 1858. LE MAGASIN PITTORESQUE.

LE MAGASIN PITTORESQUE

paese Francia
Lingua Francese
periodicità Settimanale, quindi mensile e quindicinale
tipo medico generico
Data di fondazione Gennaio 1833
Data dell'ultima emissione 1938
Città editoriale Parigi
Direttore editoriale Edouard Charton
ISSN 1770-7080

LE MAGASIN PITTORESQUE è una rivista francese pubblicata dal gennaio 1833 al 1938 .





LE MAGASIN PITTORESQUE. ANNATA 1836. 

ANNATE: 
1836, 1848, 1850, 1852, 1854, 1857, 1858
(di cui seguiranno man mano foto). 
Volumi generalmente composti da
- 51/52 fascicoli (ciascuno);
- pp. 408 + 4 di indici (ciascuno)
- moltissime illustrazioni: incisioni (ciascuno)

***

LE MAGASIN / PITTORESQUE / QUATRIÈME ANNÉE. / 1836. / PARIS, / AUX BUREAUX D’ABONNEMENT ET DE VENTE / RUE DU COLOMBIER, N° 50 / PRES DE LA RUE DES PETITS-AUGUSTIN. /
Rivista illustrata diretta da Edouard Charton. 

Volume di mm. 300x200; legatura cartonata con dorso in tela e imprimiture in oro al tassello; piatti carta tipo marmorizzato. 
Composto da 51 fascicoli; tot. pp. 408 + 4 di indici; moltissime illustrazioni: incisioni. 







sommario
1 storia
2 direttori
3 collaboratori notevoli
4 Concorrenza
5 Note e riferimenti
6 Fonte
7 Vedi anche
7.1 Bibliografia
7.2 Collegamenti esterni

Storia 
Pubblicato per la prima volta nel gennaio 1833 sotto forma di un opuscolo di otto pagine, illustrato con incisioni , venduto due sous, otto giorni dopo, gli successe una nuova consegna e così via, ogni settimana, per diciotto anni, vale a dire fino alla legge sui francobolli del 16 luglio 1850 . 
Con questa legge che gravava troppo sulle pubblicazioni vendute per 10 centesimi, il pittoresco Magasin divenne, a quel tempo, mensile, quindi appariva due volte al mese.

Il pittoresco Magasin era una sorta di enciclopedia popolare che, senza trascurare importanti scoperte moderne, si occupava in particolare di rianimare il passato. 

La qualifica di "Negozio" intendeva indicare che la collezione conteneva un po 'di tutto: etica, storia, archeologia, arte, scienze naturali, industria, viaggi, tutto, in una parola, che, rivolgendosi al cuore , all'immaginazione e al gusto, sarebbe probabile che arricchisca con distrazioni pure e istruttive gli svaghi della vita interiore e del focolare domestico. 

Abbiamo già trovato a Parigi l'enciclopedia Magasin che apparve dal 1792 al 1816.

Edouard Charton , secondo l'esempio delle riviste inglesi (tra cui Penny Magazine  (in) ), aveva concepito l'idea, elaborato il piano, reclutato i redattori, molti dei quali appartenevano alle grandes écoles, preparati, anche nel rapporto materiale, l'implementazione del Pittoresco Negozio .

Una delle maggiori sfide affrontate dal gestore del nuovo negozio è stata ottenere sufficienti incisioni su legno. Un ex Saint-Simoniano , Charton si occupava principalmente di chiarire e integrare gli insegnamenti scritti con immagini. Era quello che chiamava "parlare agli occhi per venire sicuramente in mente". L'incisione su legno era quindi l'unico tipo di incisione che si prestava alla composizione di opere illustrate a basso prezzo e l'uso era stato quasi completamente abbandonato in Francia. Quando Charton chiese a una casa di Parigi di impegnarsi a fornirgli quattro o cinque incisioni a settimana, gridammo dicendo che al massimo potevamo consegnare lo stesso numero al mese.

[[File:3 agosto 1867. - Guerra in Paraguay. - Combat du Puru-Hué.jpg | thumb | 300px | War of Paraguay : Combat of Puru-Hué ,3 agosto 1867( Almanach du Magasin pittoresco , 1869 ).]]

Questo metodo di incisione è felicemente proseguita in Inghilterra, dove molte riviste esiste dal xvii °  secolo, Charton è andato a Londra , dove ha preso in prestito i luoghi comuni. Ma presto gli incisori francesi, stimolati dal successo del pittoresco Magasin e dalla competizione che creò, tornarono al genere trascurato, si moltiplicarono e presto iniziarono a competere in termini di lavoro e abilità con artisti inglesi 1 . Charton lavorò soprattutto nei primi anni con la società parigina ABL, riunendo John Andrew (1817-1870), Jean Best(1808-1879) e Isidore Leloir, tre incisori di legno, associazione che in seguito divenne il miglior LHR (per i migliori, Leloir, Abraham Hotelin, Régnier): editore, Jean Best fu addirittura nominato direttore del negozio per un certo periodo .

Il successo del pittoresco Magasin fu tanto rapido quanto completo. Nel secondo anno contava fino a 100.000 acquirenti e la Collezione godette di una grande fortuna. Attraverso la loro rinuncia, i collaboratori fin dall'inizio hanno contribuito notevolmente al successo dell'opera. Fin dall'inizio, era stato concordato tra loro che, per garantire la sua unità morale e lasciare tutta la libertà di gestione, nessuno degli articoli sarebbe stato firmato. Tuttavia, sappiamo che a volte George Sand ha contribuito o che Camille Flammarion ha fatto il suo debutto come divulgatore nel 1864 , all'età di 22 anni.

In cambio, il risultato è stato che il manager è stato accusato di un lavoro che è stato abbinato solo alla sua dedizione. Installato in rue Jacob 30 , Édouard Charton doveva controllare tutti gli articoli presentati, ritoccarli se necessario, correggere le prove; in una parola, aveva il controllo di tutte le parti della pubblicazione. "Ogni giovedì, ha dichiarato uno dei suoi collaboratori dal 1865 , Gaston Tissandier, Edouard Charton ha dato il suo pubblico, al primo piano degli uffici di abbonamento. Si sedette davanti a una tavola rotonda, coperta da un tappeto verde. Il posto aveva un carattere di semplicità monastica. Tutti i visitatori furono facilmente ammessi: si sedettero intorno alla stanza e arrivarono a turno per prendere posto accanto al signor Charton. La conversazione di tutti è stata quindi ascoltata da tutti. Ma non c'era nulla da nascondere al Magasin  ; tutto accadeva all'aria aperta e in pieno giorno. Il principiante trovò lì benvenuto, volto sorridente e preoccupazione quasi paterna ... Il signor Édouard Charton non sospettava mai il bene che faceva ai giovani, che a volte rimandavano altrove, trovavano in lui un vero maestro premuroso, una guida esperta? Il direttore diMagasin pittoresco ha spesso corretto manoscritti scritti da mani senza abilità; li rimandò al loro autore, prendendosi la briga di dire quale fosse il loro lato difettoso e cosa ci fosse da fare per migliorare la loro forma. "

Oltre alla sua tutela intellettuale, Charton lasciò anche nel Magasin un segno pittoresco della sua moralità alta e rigida. Nessun passaggio, nessuna parola impressa. Così ha potuto dire, durante la pubblicazione del cinquantunesimo volume della Collezione  : "Tra le migliaia di pagine scritte su così tanti argomenti diversi dai miei collaboratori e da me durante questi cinquant'anni, non c'è nessuno che non avevo letto con sollecitudine prima di pubblicarlo, nessuno (la mia coscienza mi assicura) che l'onestà più scrupolosa debba condannare. "

Dal 1851 al 1870, l' Almanacco del Pittoresco Negozio esce ogni anno, inclusi testi originali e incisioni 2 .

Charton lasciò la gestione del pittoresco Magasin nel 1888 . Fu rilevato da Charles Mayet ed Eugène Best fino al 1895, e l'editore divenne la libreria Furne , Jouvet & Cie. Nel 1898, Charles Formentin , curatore del museo Galliera , assunse la direzione, poi nel 1901, Émile Fouquet ed Ernest Beauguitte, diventarono rispettivamente direttore ed editore.

La pubblicazione viene interrotta nel corso dell'anno 1915 per riapparire nel 1917 in una nuova formula illustrata che dura fino al 1921.

Direttori 
1833-1836: Édouard Charton ed Euryale Cazeaux;
1837-1888: Edouard Charton;
1889-1891: Eugène Best;
1891-1895: Eugène Best e Charles Mayet  ;
1896: Charles Mayet;
1897-1900: Charles Formentin;
1901-Luglio 1902 : Charles Formentin e Émile Fouquet;
Agosto 1902-Giugno 1905 : Émile Fouquet ed Ernest Beauguitte;
Luglio 1905- [1918?]: Émile Fouquet e Louis Fouquet (non pubblicato nel 1915).
Importanti collaboratori 
Dal 1833 al 1836, il primo editore fu il Saint-Simonian Pierre Euryale Cazeaux (1805-1880).
Redattori: Jean Aicard  ; Hippolyte Fortoul  ; Victorin de Joncières  ; Jean Reynaud  ; Pauline Roland  ; Tom Urban ...
Illustratori: Hippolyte Bellangé  ; Stanislas Darondeau  ; Eugène Delacroix  ; Jules Didier  ; Karl Girardet  ; Tony Johannot  ; Louis Marvy  ; Edouard Auguste Nousveaux  ; Auguste Pontenier  ; Rodolphe Töpffer  ; Théophile Schuler  ; Henri Valentin  ; Louis Le Breton ...
Concorrenza 
Alla fine del 1833, e Charton si lamentò, venne rilasciato l' Universal Store , un settimanale in competizione "pubblicato sotto la direzione di scienziati, letterati e artisti", illustrato con incisioni, che scomparve inSettembre 18403 .

Altri titoli simili apparsi nel corso del xix °  secolo, la cui enciclopedico Store o ufficiale delle scienze, della letteratura e dell'arte (1792-1816) 4 , le famiglie Le Magasin (1849-1878) 5 , il illustrato Store, letture per tutti lanciate da François Polo o La Revue-magasin de Normandie lanciate da Louis Passy (1887-1890).

Note e riferimenti 
Con la ristampa dei primi volumi per i quali sono stati perfezionati i vecchi legni, vediamo, seguendo la serie dell'edizione originale, quali progressi sono stati fatti, di anno in anno. La rinascita dell'incisione su legno in Francia è quindi in gran parte dovuta alla fondazione del pittoresco Magasin .
Almanacco  [ archivio ] , anni 1855-1870 - sulla Gallica.
Negozio universale  [ archivio ] , anni 1835-1836, in Gallica.
Avviso del catalogo BnF  [ archivio ] , online.
Negozio di famiglie  [ archivio ] , 1850 e 1854-1855, in Gallica.
Fonte 
Elenco storico del dipartimento di Yonne , Auxerre, L. Bonsant, 1890, p.  10-3. [Rif. necessaria]
Vedi anche 
Bibliografia 
Marie-Laure Aurenche, Édouard Charton e l'invenzione del negozio pittoresco (1833-1870) , H. Champion, Parigi, 2002, 534 p. ( ISBN  2-7453-0664-2 ) (testo rivisto da una tesi di Stato in Lettere e Arti difesa all'Università di Lione 2 nel 1999)
A. Lagarde-Fouquet e C. Lagarde, Édouard Charton (1807-1890) e la lotta contro l'ignoranza , Collection Carnot, Presses Universitaires de Rennes, Rennes 2006, 247 p.
Collegamenti esterni 
Su altri progetti Wikimedia:

Il negozio pittoresco , su Wikimedia Commons
Registri dell'autorità  :Biblioteca nazionale di Francia ( dati )WorldCat
Elenco dei volumi digitalizzati (1833–1918)  [ archivio ] disponibile su Gallica , la biblioteca digitale BnF
pagina dedicata al pittoresco Magasin sul sito web Edouard Charton  [ archivio ]




Le Magasin pittoresque
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Le Magasin pittoresque
Image illustrative de l’article Le Magasin pittoresque
Couverture de 1850
Pays Drapeau de la France France
Langue Français
Périodicité Hebdomadaire, puis mensuel et bimensuel
Genre généraliste
Date de fondation janvier 1833
Date du dernier numéro 1938
Ville d’édition Paris
Directeur de publication Édouard Charton
ISSN 1770-7080
modifier Consultez la documentation du modèle
Le Magasin pittoresque est un magazine français paru de janvier 1833 à 1938.


Sommaire
1 Histoire
2 Directeurs
3 Contributeurs notoires
4 Concurrence
5 Notes et références
6 Source
7 Voir aussi
7.1 Bibliographie
7.2 Liens externes
Histoire
Paru la première fois en janvier 1833 sous la forme d’un fascicule de huit pages, illustré de gravures, vendu deux sous, huit jours après, une nouvelle livraison lui succéda, et ainsi de suite, chaque semaine, pendant dix-huit ans, c’est-à-dire jusqu’à la loi du timbre du 16 juillet 1850. Cette loi faisant peser une trop lourde charge sur les publications vendues 10 centimes, le Magasin pittoresque devint, à cette époque, mensuel, puis parut ensuite deux fois par mois.

Le Magasin pittoresque était une sorte d’encyclopédie populaire qui, sans négliger les découvertes importantes modernes, s’attachait surtout à ressusciter le passé. La qualification de « Magasin » avait pour but d’indiquer que le recueil contenait un peu de tout : morale, histoire, archéologie, art, sciences naturelles, industrie, voyages, toutes matières, en un mot, qui, s’adressant au cœur, à l’imagination et au goût, seraient de nature à enrichir de distractions pures et instructives les loisirs de la vie intérieure et du foyer domestique. On trouvait déjà à Paris le Magasin encyclopédique qui parut de 1792 à 1816.

Édouard Charton, d’après l’exemple des magazines anglais (dont le Penny Magazine (en)), avait conçu l’idée, tracé le plan, recruté les rédacteurs, dont la plupart appartenaient aux grandes écoles, préparé, même sous le rapport matériel, la mise en œuvre du Magasin pittoresque.

L’une des plus grandes difficultés auxquelles se heurta le directeur du nouveau Magasin fut de se procurer des gravures sur bois, en nombre suffisant. Ancien saint-simonien, Charton tenait essentiellement à éclairer et compléter les enseignements écrits par des images. C’était ce qu’il appelait « parler aux yeux pour arriver plus sûrement à l’esprit. » Or, la gravure sur bois était alors le seul genre de gravure qui se prêtât à la composition d’œuvres illustrées à bas prix, et l’usage en avait été presque complètement abandonné en France. Lorsque Charton demanda à une maison de Paris de s’engager à lui fournir quatre ou cinq gravures par semaine, on se récria, disant qu’on pourrait tout au plus livrer ce même nombre par mois.

[[Fichier:3 août 1867. — Guerre du Paraguay. — Combat du Puru-Hué.jpg|thumb|300px|Guerre du Paraguay: Combat du Puru-Hué, 3 août 1867 (Almanach du Magasin pittoresque, 1869).]]

Ce mode de gravure s’étant heureusement continué en Angleterre, où de nombreux magazines existaient depuis le xviie siècle, Charton se rendit à Londres où il emprunta des clichés. Mais bientôt les graveurs français, stimulés par le succès du Magasin pittoresque et des concurrences qu’il suscita, revinrent au genre délaissé, se multiplièrent et ne tardèrent pas à rivaliser en somme de travail et en habileté avec les artistes anglais1. Charton travailla surtout les premières années avec l'entreprise parisienne ABL, regroupant John Andrew (1817-1870), Jean Best (1808-1879) et Isidore Leloir, trois graveurs sur bois, association devenue ensuite Best LHR (pour Best, Leloir, Abraham Hotelin, Régnier) : éditeur, Jean Best fut même un temps nommé gérant du Magasin.

Le succès du Magasin pittoresque fut aussi rapide que complet. Dès la deuxième année, il compta jusqu’à 100 000 acheteurs, et le Recueil connut une grande fortune. Par leur renoncement, les collaborateurs de la première heure contribuèrent largement à la réussite de l’œuvre. Dès le début, il avait été convenu entre eux que, pour assurer son unité morale et laisser toute sa liberté à la direction, aucun des articles ne serait signé. On sait néanmoins que George Sand y a parfois contribué ou que Camille Flammarion y a fait ses débuts de vulgarisateur en 1864, à l’âge de 22 ans.

En retour, il en résulta que le directeur fut chargé d’un travail qui n’eut d’égal que son dévouement. Installé au 30 rue Jacob, Édouard Charton eut à contrôler tous les articles présentés, les retouchant au besoin, corrigeant les épreuves ; il avait, en un mot, la main sur toutes les parties de la publication. « Tous les jeudis, a dit un de ses collaborateurs depuis 1865, Gaston Tissandier, Édouard Charton donnait ses audiences, au premier étage des bureaux d’abonnements. Il se tenait assis devant une table ronde, recouverte d’un tapis vert. Le lieu avait un caractère de simplicité monacale. Tous les visiteurs y étaient facilement admis : ils s’asseyaient autour de la pièce et venaient tour à tour prendre place à côté de M. Charton. La conversation de chacun se trouvait ainsi entendue par tous. Mais il n’y avait rien à cacher au Magasin ; tout se passait à ciel ouvert et au grand jour. Le débutant trouvait là bon accueil, visage souriant, et sollicitude quasi paternelle… M. Édouard Charton s’est-il jamais douté du bien qu’il a fait à des jeunes gens, qui parfois rebutés partout ailleurs, trouvaient en lui un maître plein de bienveillance, un guide expérimenté ? Le Directeur du Magasin pittoresque a souvent corrigé lui-même les manuscrits écrits par des mains inhabiles ; il les renvoyait à leur auteur, en prenant la peine de dire quel était leur côté défectueux et ce qu’il y avait à faire pour en améliorer la forme. »

Indépendamment de sa tutelle intellectuelle, Charton a également laissé dans le Magasin pittoresque la marque de sa haute et inflexible moralité. Aucun passage, aucun mot qui n’en soit empreint. Aussi a-t-il pu dire, lors de la publication du cinquante et unième volume du Recueil : « Parmi les milliers de pages écrites sur tant de sujets divers par mes collaborateurs et par moi pendant ces cinquante années, il n’en est aucune que je n’aie lue avec sollicitude avant de la publier, aucune (ma conscience me l’assure) qu’ait à réprouver l’honnêteté la plus scrupuleuse. »

À partir de 1851 et jusqu'en 1870, l’Almanach du Magasin pittoresque sort chaque année, comprenant textes et gravures originales2.

Charton quitta la direction du Magasin pittoresque en 1888. Elle fut reprise par Charles Mayet et Eugène Best jusqu'en 1895, et l'éditeur devint la librairie Furne, Jouvet & Cie. En 1898, Charles Formentin, conservateur du musée Galliera, reprend la direction, puis en 1901, Émile Fouquet et Ernest Beauguitte, deviennent respectivement directeur et rédacteur en chef.

La publication s'interrompt durant l'année 1915 pour reparaître en 1917 dans une nouvelle formule illustrée qui dure jusqu'en 1921.

Directeurs
1833-1836 : Édouard Charton et Euryale Cazeaux ;
1837-1888 : Édouard Charton ;
1889-1891 : Eugène Best ;
1891-1895 : Eugène Best et Charles Mayet ;
1896 : Charles Mayet ;
1897-1900 : Charles Formentin ;
1901-juillet 1902 : Charles Formentin et Émile Fouquet ;
Août 1902-juin 1905 : Émile Fouquet et Ernest Beauguitte ;
Juillet 1905-[1918 ?] : Émile Fouquet et Louis Fouquet (non paru en 1915).
Contributeurs notoires
De 1833 à 1836, le premier rédacteur en chef fut le saint-simonien Pierre Euryale Cazeaux (1805-1880).
Rédacteurs : Jean Aicard ; Hippolyte Fortoul ; Victorin de Joncières ; Jean Reynaud ; Pauline Roland ; Tom Urbain...
Illustrateurs : Hippolyte Bellangé ; Stanislas Darondeau ; Eugène Delacroix ; Jules Didier ; Karl Girardet ; Tony Johannot ; Louis Marvy ; Édouard Auguste Nousveaux ; Auguste Pontenier ; Rodolphe Töpffer ; Théophile Schuler ; Henri Valentin ; Louis Le Breton...
Concurrence
Dès la fin de l'année 1833, et Charton s'en plaindra, sort Le Magasin universel, un hebdomadaire concurrent « publié sous la direction de savants, de littérateurs et d'artistes », illustré de gravures, qui disparaît en septembre 18403.

D'autres titres similaires parurent au fil du xixe siècle, dont le Magasin encyclopédique, ou Journal des sciences, des lettres et des arts (1792-1816)4, Le Magasin des familles (1849-1878)5, le Magasin illustré, lectures pour tous lancé par François Polo, ou bien encore La Revue-magasin de Normandie lancée par Louis Passy (1887-1890).

Notes et références
Comme il a été fait des réimpressions des premiers volumes pour lesquelles les anciens bois ont été perfectionnés, on voit, en suivant la série à partir de l’édition originale, quels progrès ont été accomplis, d’année en année. La renaissance de la gravure sur bois en France est donc, en grande partie, redevable à la fondation du Magasin pittoresque.
Almanach [archive], années 1855-1870 - sur Gallica.
Magasin universel [archive], années 1835-1836, sur Gallica.
Notice du catalogue de la BnF [archive], en ligne.
Magasin des familles [archive], années 1850 et 1854-1855, sur Gallica.
Source
Annuaire historique du département de l’Yonne, Auxerre, L. Bonsant, 1890, p. 10-3. [réf. nécessaire]
Voir aussi
Bibliographie
Marie-Laure Aurenche, Édouard Charton et l'invention du Magasin pittoresque (1833-1870), H. Champion, Paris, 2002, 534 p. (ISBN 2-7453-0664-2) (texte remanié d'une thèse d'État de Lettres et arts soutenue à l'Université Lyon 2 en 1999)
A. Lagarde-Fouquet et C. Lagarde, Édouard Charton (1807-1890) et le combat contre l’ignorance, Collection Carnot, Presses Universitaires de Rennes, Rennes 2006, 247 p.
Liens externes
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page consacrée au Magasin pittoresque sur le site Édouard Charton [archive]
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LE MAGASIN PITTORESQUE. ANNATA 1848. 

ANNATE: 
1836, 1848, 1850, 1852, 1854, 1857, 1858
(di cui seguiranno man mano foto). 
Volumi generalmente composti da
- 51/52 fascicoli (ciascuno);
- pp. 408 + 4 di indici (ciascuno)
- moltissime illustrazioni: incisioni (ciascuno)

***


LE MAGASIN / PITTORESQUE / 1848. / PARIS, / AUX BUREAUX D’ABONNEMENT ET DE VENTE / RUE DU COLOMBIER, N° 50 / PRES DE LA RUE DES PETITS-AUGUSTIN. /
Rivista illustrata diretta da Edouard Charton. 

Volume di mm. 300x200; legatura cartonata con dorso in tela e imprimiture in oro al tassello; piatti carta tipo marmorizzato.  
Composto da 52 fascicoli; tot. pp. 408 + 4 di indici; moltissime illustrazioni: incisioni. 









Édouard Charton
Édouard Charton (Truchelut & Valkman, 1883).jpg
Portrait photo (1883) par Truchelut & Valkman (Bibliothèque nationale de France)
Fonctions
Sénateur de l'Yonne
30 janvier 1876 - 26 février 1890
Liste des députés de l'Yonne
12 février 1871 - 7 mars 1876
Liste des députés de l'Yonne
4 mai 1848 - 26 mai 1849
Biographie
Naissance
11 mai 1807
Sens
Décès
27 février 1890 (à 82 ans)
Versailles
Sépulture
Cimetière Saint-Louis de Versailles
Nationalité
Français
Activités
Journaliste, homme politique, avocat, historien
Fratrie
Ernest Charton (d)
Autres informations
Membre de
Académie des sciences morales et politiques
Archives conservées par
Archives nationales
Archives nationales (F/1bI/157/18)
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Édouard Charton, né à Sens le 11 mai 1807 et mort à Versailles le 27 février 1890, est un journaliste, directeur de publications, et homme politique français.


Sommaire
1 Biographie
2 Œuvres
3 Notes et références
3.1 Sources
4 Liens externes
Biographie
Reçu avocat, Édouard Thomas Charton s’inscrit au barreau de Paris en 1827, mais n’exerce pas la profession pour laquelle il semble avoir eu une véritable aversion et continue à collaborer, comme au temps de ses études aux bulletins de deux sociétés, la Société pour l’Instruction élémentaire et la Société de la Morale chrétienne.

C’est au sein de ces sociétés philanthropiques qu’il comprend l’importance de l’instruction, découvre les problèmes de société et acquiert des convictions qu’il conservera toute sa vie. En 1829, il rejoint les rangs des saint-simoniens et, après un passage à la rédaction du journal le Globe, devenu, en 1830, le Journal de la doctrine de Saint-Simon, sous la direction de Michel Chevalier, il parcourt la Bretagne et la Vendée pour prêcher les idées saint-simoniennes. Lors du schisme de 1831 qui voit le départ des saint-simoniens républicains, il rompt, comme ses amis Hippolyte Carnot et Jean Reynaud, avec Prosper Enfantin.

Il débute en 1833 avec le Magasin pittoresque, hebdomadaire illustré lancé par l’imprimeur saint-simonien Lachevardière sur le modèle du Penny Magazine britannique, une fructueuse carrière de directeur de publication. Infatigable directeur de ce premier magazine populaire illustré jusqu’en 1888, il réussit à mobiliser, pour la cause de l’instruction et du divertissement utile, non seulement ses amis saint-simoniens mais aussi savants et écrivains de renom. Pendant plus de cinquante ans, les articles ne sont pas signés mais on sait par exemple que George Sand y a contribué ou que Camille Flammarion y a fait ses débuts de vulgarisateur en 1864, à l’âge de 22 ans.

Persuadé que l’illustration est indispensable à la compréhension et à l’agrément, il est à l’origine du renouveau de la gravure sur bois en France et a favorisé les débuts de carrière de plusieurs illustrateurs de renom. Édouard Charton est à l’origine en 1843 avec Joanne, Paulin et Dubochet du lancement de l'Illustration, autre hebdomadaire à succès, dont il quitte rapidement la direction.

EdouardCharton.jpg
À la chute de Louis Philippe en février 1848, il est appelé au secrétariat général du Ministère de l’Instruction publique par son ami Hippolyte Carnot, ministre du gouvernement provisoire. Député de l’Yonne puis Conseiller d’État, il proteste contre le coup d’État du 2 décembre 1851 avant de se démettre de ses fonctions. Son attitude à l’occasion de ces événements est rapportée par Victor Hugo dans Histoire d’un crime. Sous le Second Empire, Charton se présente sans succès comme candidat de l’opposition démocratique dans sa ville natale, en 1857 et 1863.

Après avoir fait paraître, de 1853 à 1855, les quatre volumes de l’Histoire des voyageurs anciens et modernes, il publie en 1859, avec Henri Bordier, une Histoire de la France illustrée, saluée en termes élogieux pour le choix de ses illustrations dans le bulletin de la bibliothèque de l’École des chartes. S’intéressant aux récits des voyageurs contemporains il lance, en 1860, la revue Le Tour du monde qui marque ses débuts chez Hachette. Cette revue à succès est suivie du lancement en 1864 de la Bibliothèque des Merveilles, collection de petits ouvrages de vulgarisation. Là aussi, Charton sait convaincre pour s’assurer le concours des meilleurs spécialistes (« hommes spéciaux »).

Installé à Versailles en 1863, il y fonde une bibliothèque populaire en 1864. Il devient membre correspondant de l’Institut de France en 1867.

La chute de l’Empire marque son retour à la politique. Le 6 septembre 1870, il est nommé préfet de Seine-et-Oise par le gouvernement de défense nationale. Élu républicain de l’Yonne en février 1871, il siège à l’Assemblée nationale. À partir de 1876, il représente sans interruption, jusqu’à sa mort en 1890, son département d’origine au Sénat.

Ses interventions dans les assemblées sont toutes marquées du souci de promotion du peuple par l’éducation et l’instruction. Il souligne l’importance de l’enseignement artistique et défend l’idée d’une politique culturelle. Il participe à la création du musée d’ethnographie du Trocadéro, ancêtre du musée de l'Homme. Il est élu en 1876 à l’Académie des sciences morales et politiques à la place laissée vacante par la mort d’Auguste Casimir-Perier.

La ville de Sens a donné, de son vivant en 1888, son nom à la rue où se situe sa maison natale. Ses concitoyens de Versailles l’ont honoré en donnant son nom à une rue de la ville et par un buste dans le hall de l’hôtel de ville.

Sa fille aînée Julie est l'épouse d'Edmond Saglio, membre de l'Académie des inscriptions et belles-lettres, qui dirige avec Charles Daremberg la publication du Dictionnaire des Antiquités grecques et romaines. Sa fille cadette, Juliette, épouse de Paul Lafitte, conseiller municipal de Versailles, est la grand-mère de Paul-Marie Duval, membre de l'Académie des inscriptions et belles-lettres, professeur d'archéologie et histoire de la Gaule au Collège de France.

Sa tombe se trouve au cimetière Saint-Louis de Versailles. Le musée de Sens conserve son buste, œuvre du sculpteur Henri Chapu.

Œuvres
Lettres sur Paris, en collaboration avec G(uillaume) T(ell) Doin, Paris, Crapelet, 1830.
Guide pour le choix d’un état ou dictionnaire des professions, Paris, Chamerot, 1842 ; rééd. 1851. Troisième édition publiée avec le concours de MM. Paul Laffitte et Jules Charton, sous le titre : Dictionnaire des professions ou Guide pour le choix d'un état, P., Hachette 1880.
Doutes d’un pauvre citoyen, 1849.
Voyageurs anciens et modernes ou choix des relations de voyages les plus intéressants et les plus instructifs depuis le cinquième siècle avant Jésus-Christ jusqu’au dix-neuvième siècle avec biographies, notes et indications iconographiques., Aux bureaux du Magasin pittoresque, 4 tomes : I - Voyageurs anciens depuis le cinquième siècle avant Jésus-Christ jusqu’à la fin du quatrième siècle de notre ère ; II - Voyageurs du Moyen Âge depuis le sixième siècle de l’ère chrétienne jusqu’au quatorzième ; III - Voyageurs modernes. Quinzième siècle et commencement du seizième ; IV - Voyageurs modernes. Seizième, dix-septième et dix-huitième siècles, 1854-1857 ; rééd. 1860.
Histoire de France depuis les temps les plus anciens jusqu’à nos jours d’après les documents originaux et les monuments de l’art de chaque époque, en collaboration avec Henri Bordier, 2 tomes, Aux bureaux du Magasin pittoresque, 1859 ; rééditions 1860, 1862, etc.
Histoires de trois enfants pauvres, racontées par eux-mêmes, Paris, Hachette, 1864.
Le Tableau de Cébès : souvenirs de mon arrivée à Paris, Paris, Hachette, 1882.
Les forêts (avec Eugène Lesbazeilles), Paris, Hachette, coll. « La Bibliothèque des merveilles », 1884
Correspondance générale (1824-1890), éditée et annotée par Marie-Laure Aurenche, bibliothèque des correspondances, mémoires et journaux, Paris, Honoré Champion ; en deux volumes :
Vol. I - (1824-1859), BCMJ no 40, 2008, (ISBN 978-2-7453-1670-7).
Vol. II - (1860-1890), BCMJ no 48, 2008, (ISBN 978-2-7453-1794-0).
Nombreux articles dans les revues qu'il a fondées et dirigées :
Le Magasin pittoresque, créé en 1833.
L’Illustration, créé en 1843.
Le Tour du monde, créé en 1860.
Notes et références
Sources
Marie-Laure Aurenche, Édouard Charton et l’invention du Magasin pittoresque (1833-1870), Honoré Champion, 2002.
A. Lagarde-Fouquet et C. Lagarde, Édouard Charton (1807-1890) et le combat contre l’ignorance, Collection Carnot, Presses Universitaires de Rennes, Rennes 2006, 247 p.
« Édouard Charton », dans Adolphe Robert et Gaston Cougny, Dictionnaire des parlementaires français, Edgar Bourloton, 1889-1891 [détail de l’édition]
Vincent Wright, Les préfets de Gambetta, texte complété, mis à jour et présenté par Eric Anceau et Sudhir Hazareesingh, Paris, PUPS, 2007, 448 p. (ISBN 978-2-84050-504-4) : notice sur Édouard Thomas Charton, p. 136-139. Consultable en ligne [archive]
Site consacré à Édouard Charton par Annie Lagarde-Fouquet [archive]
Site du Tour du Monde de Francois Collin [archive]
Le Magasin pittoresque, voir la liste des volumes numérisés par Gallica [archive], un site personnel [archive]
Les papiers personnels d'Édouard Charton ainsi que ceux de son gendre André Saglio sont conservés aux Archives nationales sous la cote 281AP [archive].
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Édouard Charton L’homme du Tour du Monde [archive]
la Bibliothèque des Merveilles avec une liste des ouvrages de la collection publiés jusqu'en 1890 [archive]
Histoire de France, tome premier [archive], tome second [archive]
(Da: https://fr.wikipedia.org/wiki/%C3%89douard_Charton )








LE MAGASIN PITTORESQUE. ANNATA 1850. 

ANNATE: 
1836, 1848, 1850, 1852, 1854, 1857, 1858
(di cui seguiranno man mano foto). 
Volumi generalmente composti da
- 51/52 fascicoli (ciascuno);
- pp. 408 + 4 di indici (ciascuno)
- moltissime illustrazioni: incisioni (ciascuno)

***

LE MAGASIN / PITTORESQUE / QUATRIÈME ANNÉE. / 1850. / PARIS, / AUX BUREAUX D’ABONNEMENT ET DE VENTE / RUE DU COLOMBIER, N° 50 / PRES DE LA RUE DES PETITS-AUGUSTIN. /
Rivista illustrata diretta da Edouard Charton. 

Volume di mm. 300x200; legatura cartonata con dorso in tela e imprimiture in oro al tassello; piatti carta tipo marmorizzato. 
Composto da 50 fascicoli; tot. pp. 408 + 4 di indici; moltissime illustrazioni: incisioni. 

















LE MAGASIN PITTORESQUE. ANNATA 1852. 

ANNATE: 
1836, 1848, 1850, 1852, 1854, 1857, 1858
(di cui seguiranno man mano foto). 
Volumi generalmente composti da
- 51/52 fascicoli (ciascuno);
- pp. 408 + 4 di indici (ciascuno)
- moltissime illustrazioni: incisioni (ciascuno)

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LE MAGASIN / PITTORESQUE / 1852. / PARIS, / AUX BUREAUX D’ABONNEMENT ET DE VENTE / RUE DU COLOMBIER, N° 50 / PRES DE LA RUE DES PETITS-AUGUSTIN. /
Rivista illustrata diretta da Edouard Charton. 

Volume di mm. 300x200; legatura cartonata con dorso in tela e imprimiture in oro al tassello; piatti carta tipo marmorizzato.  
Composto da 50 fascicoli; tot. pp. 408 + 4 di indici; moltissime illustrazioni: incisioni. 




















LE MAGASIN PITTORESQUE. ANNATA 1854. 

ANNATE: 
1836, 1848, 1850, 1852, 1854, 1857, 1858
(di cui seguiranno man mano foto). 
Volumi generalmente composti da
- 51/52 fascicoli (ciascuno);
- pp. 408 + 4 di indici (ciascuno)
- moltissime illustrazioni: incisioni (ciascuno)

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LE MAGASIN / PITTORESQUE / 1854. / PARIS, / AUX BUREAUX D’ABONNEMENT ET DE VENTE / RUE DU COLOMBIER, N° 50 / PRES DE LA RUE DES PETITS-AUGUSTIN. /
Rivista illustrata diretta da Edouard Charton. 

Volume di mm. 300x200; legatura cartonata con dorso in tela e imprimiture in oro al tassello; piatti carta tipo marmorizzato.  
Composto da 50 fascicoli; tot. pp. 408 + 4 di indici; moltissime illustrazioni: incisioni. 














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