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mercoledì 15 aprile 2020

1660-1669.

1660-1669. Mileto. Abbazia SS.ma Trinità. Fonti.  

1660-1696. Grancia di Seminara. -Abbadia di S. Giovanni in Lauro.

1660. Lorenzo Mancini, notaio romano. Ad istanza di Francesco Mancini, rettore del Collegio Greco di Roma esegue copia  ( B ) dell’istrumento A. , eseguito sulla base del transunto C1 1649, settembre 15. Napoli, chiesa o cappella di S. Maria de Principio, seu Restituta, ubicata nella venerabile chiesa arcivescovile. Ioannes Baptista de Aversana, di Napoli, notaio apostolico e regio transumptat instrumentum locationis de anno 1546. 26 martii Indict. IV, quo Joannes Vincentius Palmerius Neapolit. perpetuuj commendatarius Trinitatis Mileten. Hieronymo de Jannuccio, et Joanni de Ligorio locat Grangia S. Philippi, S. Mariae de Ponticella, S. Laurentii, S. Ipoliti, et S. Eloisae in pertinentiis Agelli  sua volta eseguito su base C  1619. (ante 20 settembre) Ioannem Iacobum Traella, notaio in Aiello. Transunto ex originali in pergamena di A, esibitogli da Iacopo Torti, vicario MAST, e dallo stesso notaio restituito al barone Mutio Zunisinola in data 20 settembre 1619. L’originale A ne era: 1546. Blasius Scampe, notaio in Napoli. Istrumento con cui Vincenzo Palmieri chierico napoletano e milite dell’ordine di S. Giacomo di Spagna, abate commendatario dell’abbazia della SS. Trinità di Mileto, concede in enfiteusi a Ieronimo Iannuzzi e Giovanni Ligorio, della terra di Aiello, la grancia sita nella terra d’Aiello ed in Motta Lacus.  

1660. F. A. Muscettola. Lettere esecutoriali inviate ad istanza del procuratore della badia di Mileto contro Luca Iannuzzi, Giovanni Silvio di Malta, Antonio Logorio, in solidum per molte annate insolute dell’annuo canone di ducati 150.

1660-1692. Obbligazioni.

1660-1696. Grancia di Seminara. Abbadia di S. Giovanni in Lauro.

1660. ABBAZIA. INTROITO COMPLESSIVO ANNUO. Lista dell’entrate ricente dalla n(ost)ra abbadia d(i) Calabria. Lista dell’entrate ricente dalla n(ost)ra abbadia d(i) Calabria. Con le segg. annotazioni:
a) Il p(ad)re rettore nota un altro bilancio del sessanta uno sino al presente mese e vi agiunga di spesa di grano scudi trecento e dieci in circa e di gratia l’abia domatina. Veda anco a tergo quello <che > scrive il p(ad)re rettore. 1660.
b) Si agiunga a questa lista dell’entrate dell’abb(adi)a l’anno 1661 e 1662 fino a tutto (novem)bre.

1660 genn. Esito fatto dal p. Francesco Patigno dell’entrate riscosse dell’Abbatia  di Mileto, à benef(ici)o della medes(im)a. Dalli 15 d’agosto 1659 per tutto genn(ai)o 1661. Nota tergale: Conti dell'abbadia dalli 15 agosto 1659 sin a tutto genn(aio) 1661.

1660 ott.     Esito fatto dal p. Francesco Patigno dell’entrate riscosse dell’Abbatia  di Mileto, à benef(ici)o della medes(im)a. Dalli 15 d’agosto 1659 per tutto genn(ai)o 1661. Nota tergale: Conti dell'abbadia dalli 15 agosto 1659 sin a tutto genn(aio) 1661.

1661, ottobre 18. Assisi. Paolo Emilio RONDANINI, cardinale protettore Collegio Greco, a non indicato rettore del citato collegio. Molto risentito, notifica trasmetterà rescritto autorizzativo S. Congregazione Concilio, su istanza vicario Branconio potersi alienare compana rotta a fine proventi pro lavori nuova chiesa MAST, solo allorquando da rettore CG gli perverrà fede vescovo sede viciniore abbazia.

1661-1662. Introito fatto dal p. Francesco Antonio Branconio, vic(ari)o, delle rendite riscosse del patrimonio dell’Abb(adi)a della SS. ma Trinità di Mileto, spettanti al Collegio Greco di Roma, dalli 12 di maggio 1661, quando pigliò possesso del vicariato per tutto giugno 1662.
Nota tergale: Conti e bilancio del p. Francesco Antonio Branconio, dell'an(ni)1661e 1662.

1661-1662. Esito del p. Francesco Antonio Branconio, delle rendite riscosse dall’Abb. a della SS. ma Trinità di Mileto, unita al Collegio Greco Greco di Roma di quando pigliò il posesso del vicariato dalli 12 di maggio 1661, per tutto giugno 1662. Nota tergale: Esito di p. Francesco Antonio Branconio, 1661, e 1662.

1661-1695. Chiese e cappella di S. Gregorio di Mezzo.

1661,  ottobre 18. Assisi. Paolo Emilio RONDANINI,  cardinale protettore Collegio Greco,  a rettore dello stesso. MAST. Chiesa. Iter autorizzativi alienazione campana.

1662/A. [Ludovico PALLAVICINI]. Relazione sullo stato della giurisdizione e rendite abbaziali, con minute notizie sulla chiesa pre 1659, danni del sisma, primi interventi.

1663. Ludovico PALLAVICINO,  S. J. ,  vicario MAST,   a non indicato rettore del CG,  Roma. 1663. gennaio. Ludovico PALLAVICINI, vicario MAST, a rettore CG, Roma. . Relazione su possibilità porre in affitto asse patrimoniale abbaziale. Aspetti positivi e negativi. Con notizie su distruzione chiesa; ipotesi riedificazione; risvolti giurisdizionali, economici, patrimoniali.         

1663-1682. Obbliganze.

1665-1666. . Esito cominciando dalli 13 di giugno 1665, per tutto giugno 1666.

1666-1667. Esito delle retroscritte rendite dell’Abbatia della SS. ma Trinità di Mileto, dal mese di luglio 1666 sin a maggio 1667.

1667-1668   Giorgio PLEVINOWKJI. Bilancio dell’entrata, et uscita in danari dell’Abbadia della SS. ma Trinità di Mileto, dalli 26 maggio del 1667, nel qual giorno et anno presi l’amministratione di essa abbadia, per tutto il 1668.

1668,  gennaio 06. -Monteleone, collegio S. I. , residenza vicariale. Giorgio, PLEVINOWSKI, vicario abbaziale, a Nicolo' DEL NERO, rettore Collegio Greco, Roma. -Informativa su annosa questione pensione chiesa parrocchiale di Piscopio, a carico di Consalvo DE FILIPPIS, curato della stessa:  espone gravi difficolta' nella regolare esigenza ratei medesima.

1668, gennaio 13.-Monteleone, Collegio S.I., residenza vicariale.
Giorgio PLEVINOWSKI, vicario abbaziale, a Nicolo' DEL NERO, rettore CG.
-Informativa a carico di Consalvo DE FILIPPIS, curato parrocchiale Piscopio, con aspetti d'ordine pubblico.

(1r)
<< Molto rev(erend)o p(ad)re in (Cristo)
P(aternita') c(arissima).

Ier <a> sera è stato da me d. Consalvo De Filippis <b> e m'ha detto aver avuto ordine da monsig(no)r nunzio <c> di pagarmi il residuo della pensione, quale mi pagherebbe <d> / [5] quanto prima; ma per il pagam(en)to del residuo per li grani avuti dall'università di Palmi ad istanza del sig(no)r marchese d'Arena non v'è finora <e> provvedim.to alcuno.

Mentre attualm(en)te sto scrivendo il principio di questa, mi vien avviso da Piscopio che questa mattina all'alba, aprendo il diacono selvaggio la chiesa parrocchiale <f> per suonare <g> l'Ave Maria, gli furono addosso alcuni uomini armati, e per forza / [10] gli levaron la chiave, et entrati <h> dentro insieme con d. Fran(ces)co  Paolo De Filippis presero possesso di d(ett)a
parrocchiale, <f> e rinserrata la porta si portarono via la d(ett)a chiave.

A mezza mattina fu da me d. Consalvo, fratello del d(ett)o d. Fran(ces)co , e mi esibì le bolle pontificie spedite sexto idus, o sexto kalendas iulij 1667, e dirette al vic(ari)o g(enera)le di Mileto, da cui fu fatto il decreto del possesso.
M'arrivò molto inaspettato / [15] q(uest)o imbarazzo, avendomi scritto v(ostra) r(everenza), che il sig(no)r cardinal datario le aveva dato parola <i> che le bolle non si spedirebbero <j> senza di noi; e disse bene, perchè <k> già erano spedite molti mesi prima, e resto stupito come non comparvero prima di quelle del Mazza spedite da quattro mesi dopo. <l>

Sparsosi p'el casale il possesso preso dal De Filippis, si sollevarno tutti a favor di Mazza, e mi vennero innanzi <m> / [20] a schiamazzare minacciando d'ira et a protestarsi che non volevano per rettore un facinoroso, uno sbirro, et uno che avea corrispondenza, et intelligenza, con banditi e tristi.
Onde il De Filippis non ebbe ardire di tornarsene al casale, ma mandò da me a minacciare ancor esse con li banditi, che girano per questi contorni, e sono parenti, o, com' intendo, amici e corrispondenti suoi, e de suoi parenti, che sono sbirri, e barrigelli. /

[25] Dopo <n> pranzo fui avvisato che uno, gravem(en)te infermo, aveva necessità di comunicarsi pe'l viatico, e prender l'estrema unzione, onde mandai più volte a chieder la chiave al De Filippis, ma questi ricusò di consegnarla e frattanto <o> quel poverino si morì senza sacram(en)ti.
Mi risolsi finalm(en)te, per evitare altri scandali maggiori, e nè genties venient ad arma, di fare un ordine all'una et all'altra parte, che, senza pregiudizio, nè dell'uno, nè dell'altro, et all'altra parte, nessuno di loro esercitasse l'off(ici)o di curato -sotto pena di sospensione ipso facto-  sin tanto che <p> veniva da costì la decisione del contrasto, e frattanto <q> ho deputato un terzo
sacerdote per amministrare li sacramenti, ordinando gli che, bisognando, rompesse la porta della chiesa.

Ma perchè il De Filippis s'era nascosto, nè gli ho potuto far intimare q(uest)a sera personaliter l'ord.e <r> sud(ett)o, di mattina / [35] lo farò intimare per edictum ad valvas, facendolo affiggere alla porta di d(ett)a parrocchiale. <f>
Or vegga v(ostra) r(everenza) che scene, e che calabresate son q(uest)e, e se il De Filippis ha avuto paura o riguardo di prenderne il possesso pendendo la lite in cotesta Sacra Ruota .

Ora toccherà a v(ostra) r(everenza), per difesa e conservaz(io)ne della nostra reput(azio)ne, e stima, di sbracciarsi costì, e / per l'amor di Dio non indugi <s> per cacciare dalla nostra giurisd(izio)ne q(uest)o perturbatore; / [40] che se q(uest)o non s'ottiene, correremo due grandi fastidij, e questi ce li minacciano, e se ne van vantando di aver modo di darceli confidandosi assai nel potere dell'abate <t> / [42] Toraldo, [ossia] p(ri)mo di levare affatto, o almeno di sminuire la pensione.

2. Di allegar me, // [f. 1v] e tutti li sup(erio)ri di q(uest)a abb(adi)a per sospetti, e suoi <u> avversarij, e procurare di esimersi <v> dalla mia giurisd(izio)ne e soggiacer solo alla correz(io)ne <w> del vescovo di Mileto, il che risulterebbe <x> et a danno et a gran disonor <y> nostro.

Aggiungo per fine a v(ostra) r(everenza), che in queste parti non si può governare se non o con la forza, o con grande appoggio, e sostegno di Roma, per poter in ogni occasione / [5] giocare coi monitorij, inibitorie <z>, e censure, e, massime in q(uest)a nostra giurisd(izio)ne in cui v'è una <aa> fonte perenne di disturbi, et è che le com(mi)ssioni di Roma o siano dè <bb> beneficij, o d'altro vengono dirette alli giudici stranieri, onde per questa via entrano molti disordini <cc>, e la giurisdiz(io)ne <dd> s'empie dè
beneficiati rifiuta ti, e cacciati <ee> dagli altri come turbolenti, di poco sapere, e poco buoni costumi, e ve li vedete innanzi quando meno ve la pensate.
Che però, sin / [10] à tanto che q(uest)a vja non si rompe, o chiunque con far allibrare q(uest)a abb(adi)a nella Dataria sempre avremo <ff> dè fastidij, con poca stima e riputation nostra.

Fra pochi giorni s'aspetta qui il marchese della Sambuca, d. Giulio Pignatelli, f(rate)llo del duca di Mont.ne, per assister al governo di questo stato : sarebbe bene che v(ostra) r(everenza) procurasse col p. g(e)n(er)ale, e col sig(no)r cardinal protettore gli raccomandassero gl'interessi di q(uest)a n(ost)ra abb(adi)a, / [15] che, com'intendo è un sig(no)r molto più, et affezionato <gg> alla Comp(agni)a.

Scrissi a v(ostra) r(everenza) m'ottenesse la facoltà di applicare le transaz(io)ni <hh> e pene alla fabbrica <ii> della chiesa abbaziale; <jj> un'inibitoria <kk> contro quelli che presumessero di vessare gli officiali, e ministri <ll> di quest' abb(azi)a ; un precetto del n(ostr)o p(ad)re alli f(rate)lli Fran(ces)co Palma, e Fran(ces)co  Vigoriti, che volessero rive lare tutti li pregiudizij, e danni, che hanno fatto, o fatto fare, o sanno essersi / [20] fatto <mm> nell'usurpaz(io)ne et occupazione delli beni stabili, e mobili dell'abb(adi)a; e facessero una fede autentica, come quella parte della marina di Bivona, ora posseduta da q(uest)a corte ducale <nn> era p(ri)ma in dominio dell'abb(adi)a, e non è in tutto terra scoperta per la ritirata <oo> del mare, come falsam(en)te hanno deposto alcuni nemici degl'interessi dell'abb(adi)a.

Tutte queste provvisioni <pp> aspetto da v(ostra) r(everenza), e la prego per fine  ad avvisarmi le rimesse fattale dal p. / [25] De Nevares per registrarle nel libro mastro, et a far dilig(en)ze alla Ripa Grande <qq> per qualche ritratto del denaro da rimborsarsi qui da me, raccomandando mi intanto di cuore alli s(uoi) s(antissimi) s(acrificij) <rr> et or(azio)ni .

Monteleone, 13 gennaio <ss> 1668.

D(i) v(ostra) r(everenza)

[P.S.] Prima che costì si decida la lite tra il Mazza e il De Filippis, è necessaria un' inibitoria <kk> a quello De / [30] Filippis, che, nonostante <tt> il possesso preso non s'intrighi, ma ricorra costà, e lasci in pacifico possesso il Mazza come più antico in d(ett)o possesso.
Pregato, e sollecitato, <uu> mando qui acclusa una fede et un memoriale: valeant quantum valere possunt.

Ind(egnissi)mo servo in (Cristo), Giorgio Plevinoschi.//


(1) ACGR, Lettere da Mileto, np....


1668-1683. Platea di Mileto.

1668-1698. Istrumenti per la badia.

1669  Giorgio PLEVINOWKJI. Bilancio dell’entrata et uscita in danaro dell’Abbatia della SS. ma Trinità di Mileto, per tutto il 1669. 

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Progetto Parzifal

Dolci Presenze del Viandante seguono l'Ombra in questo Silenzio popolato di Assenza.
Viaggiare. Dentro. Fuori.