domenica 12 settembre 2010

Saramago. José Saramago, Caino.

José Saramago, Caino (Caim), 2010, Feltrinelli.


Sinossi
A vent'anni dal Vangelo secondo Gesù Cristo, José Saramago torna a occuparsi esplicitamente di religione con una prova narrativa impeccabile per stile e ironia. Se in passato il premio Nobel portoghese ci aveva dato la sua versione del Nuovo Testamento, ora si cimenta con l’Antico. E per farlo, sceglie il personaggio più negativo, la personificazione biblica del male, colui che uccide suo fratello: Caino. Capovolgendo la prospettiva tradizionale, Saramago ne fa un essere umano né migliore né peggiore degli altri. Al contrario, il dio che viene fuori dalla narrazione è un dio malvagio, ingiusto e invidioso, che non sa veramente quello che vuole e soprattutto non ama gli uomini. È un dio che rifiuta, apparentemente solo per capriccio e indifferenza, l’offerta di Caino, provocando così l’assassinio di Abele. Cacciato e condannato a una vita errabonda, il destino di Caino è quello di un picaro che viaggia a cavallo di una mula attraverso lo spazio e il tempo, in una landa desolata agli albori dell’umanità. Ora da protagonista, ora da semplice spettatore, questo simpatico avventuriero un po’ mascalzone attraversa tutti gli episodi più significativi della narrazione biblica: la cacciata dall’Eden, le avventure con l’insaziabile Lilith,il sacrificio di Isacco, la costruzione della Torre di Babele, la distruzione di Sodoma, l’episodio del vitello d’oro, le prove inflitte al povero Giobbe, e infine la vicenda dell’arca di Noè (alla fine della quale, con un colpo da maestro, l’autore cambia radicalmente il corso della storia umana). Riscrittura ironica e personalissima della Bibbia, Caino è un’eccezionale invenzione letteraria e una potente allegoria che mette in scena l’assurdo di un dio che appare più crudele del peggiore degli uomini. L’opera maggiore di uno scrittore nel pieno della sua maturità, forse mai così libero, lucido e vivace.
Altre informazioni
Genere:letteratura internazionale
Parole chiave la Feltrinelli:narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945), NarrativaModerna, Nobel Saramago, Levi Narrativa
Traduttori Rita Desti
Titolo Caim
Listino€ 15,00
Editore Feltrinelli Collana I Narratori
Data uscita21/04/2010
Pagine144
LinguaItaliano
EAN9788807018060
(Da: http://www.lafeltrinelli.it/products/9788807018060/Caino/Jose_Saramago.html)

In sintesi
Caino è protagonista e voce narrante. È lui che racconta della blasfema convivenza fra Eva e il cherubino Azaele, l'assassinio del fratello Abele e il suo successivo dialogo filosofico con dio, la maledizione, il marchio e l'incontro con l'insaziabile Lilith nella città di Nod. E attraverso i suoi occhi che assistiamo al sacrificio di Isacco, alla costruzione della Torre di Babele, alla distruzione di Sodoma. E lui che dialoga con Mosé in attesa sul monte Sinai e che vede nascere l'identità israelita, fino a un ultimo duro confronto con dio. Se nel Vangelo secondo Gesù Cristo José Saramago ci ha regalato la sua visione del Nuovo Testamento, con Caino irrompe l'Antico, e ancora una volta Saramago, dichiaratamente non credente, rivendica il diritto a dire la sua in materia di religione. E lo fa, anche questa volta, a voce ben alta, con quella sua inconfondibile ironia capace di trasformare in sublime letteratura la storia di un Caino che accetta, si, il proprio castigo per l'uccisione di Abele e il destino di errante, ma, insieme, insorge contro un dio crudele e sanguinario che considera corresponsabile. E a questo dio che Saramago, per voce di Caino, chiede spiegazioni, per affermare ancora una volta che "la storia degli uomini è la storia dei loro fraintendimenti con dio, perché lui non capisce noi, e noi non capiamo lui". Ed è essenzialmente l'uomo, nella cui mente solo esiste il dio, a essere il protagonista di queste pagine. 
Dettagli del libro italiano
Titolo: Caino
Autore: José Saramago
Traduttore: Desti R.
Editore: Feltrinelli
Collana: I narratori
Data di Pubblicazione: Aprile 2010
ISBN: 8807018063
ISBN-13: 9788807018060
Pagine: 142
Reparto: Narrativa > Narrativa contemporanea
Formato: brossura
(Da: http://www.libreriauniversitaria.it/caino-saramago-jose-feltrinelli/libro/9788807018060)

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Caino
Classificazione: Letteratura portoghese
Autore: Jose Saramago
Casa editrice: Feltrinelli
La trama e le recensioni di Caino, romanzo di José Saramago edito da Feltrinelli. 
A vent'anni dal Vangelo secondo Gesù Cristo, José Saramago torna a occuparsi esplicitamente di religione con una prova narrativa impeccabile per stile e ironia. Se in passato il premio Nobel portoghese ci aveva dato la sua versione del Nuovo Testamento, ora si cimenta con l’Antico. E per farlo, sceglie il personaggio più negativo, la personificazione biblica del male, colui che uccide suo fratello: Caino. Capovolgendo la prospettiva tradizionale, Saramago ne fa un essere umano né migliore né peggiore degli altri. Al contrario, il dio che viene fuori dalla narrazione è un dio malvagio, ingiusto e invidioso, che non sa veramente quello che vuole e soprattutto non ama gli uomini. È un dio che rifiuta, apparentemente solo per capriccio e indifferenza, l’offerta di Caino, provocando così l’assassinio di Abele. Cacciato e condannato a una vita errabonda, il destino di Caino è quello di un picaro che viaggia a cavallo di una mula attraverso lo spazio e il tempo, in una landa desolata agli albori dell’umanità. Ora da protagonista, ora da semplice spettatore, questo simpatico avventuriero un po’ mascalzone attraversa tutti gli episodi più significativi della narrazione biblica: la cacciata dall’Eden, le avventure con l’insaziabile Lilith,il sacrificio di Isacco, la costruzione della Torre di Babele, la distruzione di Sodoma, l’episodio del vitello d’oro, le prove inflitte al povero Giobbe, e infine la vicenda dell’arca di Noè (alla fine della quale, con un colpo da maestro, l’autore cambia radicalmente il corso della storia umana). Riscrittura ironica e personalissima della Bibbia, Caino è un’eccezionale invenzione letteraria e una potente allegoria che mette in scena l’assurdo di un dio che appare più crudele del peggiore degli uomini. L’opera maggiore di uno scrittore nel pieno della sua maturità, forse mai così libero, lucido e vivace.

José Saramago, nato ad Azinhaga, in Portogallo, nel 1922, è narratore, poeta, drammaturgo e giornalista. Considerato il più importante scrittore portoghese contemporaneo, ha vinto il premio Nobel per la letteratura nel 1998.
(Da: http://www.qlibri.it/narrativa-straniera/romanzi/caino/)

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Josè Saramago e Caino: l'arte di essere blasfemi
Il premio nobel portoghese torna a parlare di Dio e religione con Caino, una divertita apologia del più famoso condannato della storia

27-04-201015:54  
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Josè Saramago e Caino: l'arte di essere blasfemi
di Fabio Deotto
Il premio nobel portoghese torna a parlare di Dio e religione con Caino, una divertita apologia del più famoso condannato della storia.
Alcuni lo chiamano realismo magico, altri satira biblica, altri ancora la liquidano come blasfemia. La prosa dell'ottantottenne Josè Saramago è tra le più originali della letteratura contemporanea, e versatile al punto da poterla utilizzare per filtrare qualsiasi tema: in questo caso, la religione.
In Caino (142 pagine, Feltrinelli), come già aveva fatto vent'anni fa ne Il vangelo secondo Gesù Cristo ,  Saramago prende le sacre scritture e le scalda fino a renderle duttili, plasmabili, e in definitiva, un ottimo materiale narrativo. Così può succedere che il cherubino posto a sorvegliare come un buttafuori le porte del Paradiso possa essere corrotto da una languida Eva, l'angelo inviato da Dio per fermare la mano di Abramo possa arrivare in ritardo a causa di problemi con l'ala destra e Caino possa ritrovarsi a essere l'improbabile salvatore di Isacco. Nel romanzo dunque Caino non è solo un fratricida condannato alla colpa eterna, assomiglia di più a un viandante a cavallo della sua mula, un ribelle condannato, da un Dio "malvagio, rancoroso" e incapace di amare gli uomini, ad attraversare momenti leggendari quali la distruzione di Sodoma e la costruzione dell'Arca di Noè.
Non è la prima volta che lo scrittore portoghese si cimenta con un tema religioso. Già nel 1991, con Il vangelo secondo Gesù Cristo, il futuro premio Nobel si era attirato l'odio della chiesa cattolica romana e portoghese, per aver riscritto la storia di Cristo infarcendola di sesso, peccato e sfumature volutamente blasfeme. Come in Caino, il Dio di cui Saramago (dichiaratamente ateo) scriveva nel 1991 era un personaggio crudele e doppio, capace di includere in sè sia il bene che il male e di trattare con il Diavolo come farebbero due leader politici alla tavola di un pranzo formale.
Al tempo le pressioni degli ambienti cattolici avevano convinto l'autore a trasferirsi dal Portogallo all'Isola di Lanzarote, nelle Canarie, dove attualmente vive assieme alla moglie Pilar (che è anche traduttrice ufficiale delle sue opere in spagnolo.) Probabilmente questa volta le critiche saranno meno roventi (non si parla di sesso tra Gesù e Maria Maddalena, solo di un uomo che uccide il fratello dopo una scaramuccia con il padreterno), ma di certo Caino non sfuggirà alla penna rossa del Vaticano che lo includerà sicuramente sullo scaffale dei "libri sconsigliabili", dove già prendono polvere Dan Brown e altri moderni Giordano Bruno.
(Da: http://cultura.panorama.it/libri/Jose-Saramago-e-Caino-l-arte-di-essere-blasfemi)

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SEZIONE
I libri di Losfeld




- Blog a cura di Giovanni Pititto 



13 commenti:

  1. laFeltrinelli Village - Parma
    Scritto da Pasquale il 24 luglio 2010
    Il grande maestro sceglie Caino per questo suo ultimo viaggio attraverso le scritture, confrontandosi con lucidità e ironia con Dio, il male, la vita. Fresco e vitale come un esordio, intenso e struggente come un testamento, un addio meraviglioso, un autore meravigliosamente libero.

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  2. laFeltrinelli Libri e Musica - Biella
    Scritto da Isabella il 06 maggio 2010
    Con meravigliosa ironia Saramago rivede alcuni episodi dell'Antico Testamento, provocando dubbi e pensieri che molto probabilmente almeno una volta nella vita abbiamo avuto tutti: ne emerge il ritratto di un Dio spesso assente, crudele, ingiusto, capriccioso e persino invidioso.

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  3. laFeltrinelli Libri e Musica - Monza
    Scritto da Paola il 05 maggio 2010
    Saramago torna, questa volta affrontando il Vecchio Testamento, a opporre il buon senso alla ottusa tradizione; al dogma, l'ironia di una mente libera; alla colpevole passività con cui si subiscono "complicati disegni divini", l'indignazione per ciò che da millenni l'umanità soffre.

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  4. Non mi convince!
    Scritto da Piver il 31 dicembre 2010
    Con occhi puri ci si deve avvicinare a questa lettura, da fervidi credenti sarebbe una continua sterile lotta di idee. Ammettiamo pure che Saramago faccia un sforzo incredibile per smontare l'idea comune del nostro Dio, ma la dissertazione non è stata così efficace da dimostrare la cattiveria o l'assenza di Dio, così come non mi ha convinto Cartesio nell'asserire la veridicità dello Stesso. Inoltre è inutile cercare di smontare la storia biblica ricorrendo all'intero antico testamento, c'è il precedente della Torre di Babele che chiarisce la natura del reale rapporto tra l'uomo e Dio: perché Dio ha cercato di privare l'uomo della conoscenza? Episodio ben più efficace della richiesta del sacrificio di Isacco. Alla fine sono rimasto delle mie idee, ma la piacevolezza della lettura ha reso questa disputa ideologica ben più interessante di quanto credessi!

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  5. Da leggere
    Scritto da marghe1 il 12 dicembre 2010
    Saramago riprende con Caino il tema della religiosità e lo fa con la prosa meravigliosa ed inconfondibile che gli è propria. Mentre ne “Il Vangelo secondo Gesù Cristo” legge a suo modo i temi del Nuovo Testamento, con Caino lo scrittore, ormai giunto alla vecchiaia, ripercorre, con ancor maggior disincanto, l’Antico Testamento, a partire dalla creazione di Adamo ed Eva. Un dio “minuscolo” gestisce questo nuovo giocattolo che è la terra, popolandolo per il suo piacere di uomini ed animali. Dico “dio minuscolo” anche perché le maiuscole sono invise a Saramago, che non le utilizza per i nomi propri nel corso di tutto il libro: “[…] questo fa sì che io sia un nemico sfegatato delle maiuscole: mi piacciono (eccome!) le parole, ma vorrei renderle piccolissime, in modo che ce ne possano stare molte altre. e vorrei anche che fossero dense, cariche di significato, di senso, di forza, di capacità di azione […]” La storia ben nota di Caino è un pretesto per assumere un conduttore che, in un moderno viaggio nello spazio/tempo, ci farà da guida e testimone attraverso gli episodi più conosciuti della Bibbia: Sodoma e Gomorra,, Abramo ed Isacco, il vitello d’oro, la torre di Babele, l’Arca ed il Diluvio universale. Caino è un personaggio del tutto moderno, un uomo che si distacca dagli altri che incontra sul suo cammino perché capace di pensare con la sua testa e di non sottomettersi all’isterico volere di un dio distratto, violento, geloso, inaffidabile, a volte infantile, a volte senile, sempre indifferente alle sofferenze ed alle preghiere degli uomini. Caino apparentemente accetterà il suo destino, ma fino all’ultima pagina (ed in modo sorprendente) non cederà nel confronto dialettico con un dio che non giudica migliore di se stesso. Un libro ricco d’ironia, divertente, bellissimo e di facile e veloce lettura.

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  6. speriamo sia gia tra noi un altro saramago...
    Scritto da brumbo77 il 11 dicembre 2010
    ... anni fa, (avendo avuto un passato a contatto con la religione), avrei anche partecipato volentieri al rogo di un libro del genere per far sparire quei pensieri, (... a causa delle illusioni che vengono seminate nella testa dalle nostre culture. ...semi le cui radici difficilmente son del tutto sradicabili...). Poi sfortunatamente arrivano i giorni in cui vedi un po meglio di che colore è la realtà, e forse, ...Fortunosamente cominci a capire, quanto parole malvagie da bocche ...”buone”, distruggano l'esistenza, soprattutto per chi con l'impegno e l'onestà si accontenta di aver anche poco e ...per mezzo di enormi sforzi... ma, ottenendone in cambio atteggiamenti di “scherno” nel pieno senso del suo significato, cioè compiacimento nell'umiliarne e offendere il BERSAGLIO, “ANCHE” alla vista di tutti gli altri. Nel mondo, quest'abitudine difficilmente sparira... :( Chissà, in quanti ci si vorrebbe identificare nel Caino di “Saramago”; chi altri è riuscito così argutamente a far un dialogo con un dio, che ordina di sbagliare ...e ancor peggio non ascolta le argomentazioni evidenti ...che solo un ateo come Saramago ha avuto la decenza di fare. ...Son più potenti gli effetti cercati da un'eva sognante e le riflessioni che che ne seguivano dal narratore, che la presunzione intimidatoria del dio superbo. ... ma son secoli invece che l'infallibilità è data a questo dio... ...faceva forse sentire anche i brividi ad un angelo, più il sorriso riconoscente di una donna impresentabile che una pace recitata a testa bassa in un paradiso silenziosamente perfetto(?) e morto. ...un Caino che non sbagliava a pensare dopo esser stato considerato come una “cosa” senza valore di Persona: il braccio di qualcun'altro veramente autore del crimine e più colpevolmente di lui! ...e così viaggiando nel tempo... ogni frase dava piacere leggerla più volte per cercare cosa volesse indurre a pensare l'Autore. Parole e idee, che messe nell'ordine in cui son scritte sembravano una musica dalla quale non si riesce a distogliere l'attenzione; o anche, come dei dati stati scritti con una precisione matematica tale, da far riuscire a concepire una meravigliosa sequenza di concetti. ...Fortunatamente non nacque nel secolo sbagliato Saramago: alcuni secoli prima e sarebbe stato arso,,,, ...Sfortunatamente, quell'anziano sparito quest'anno era ...più giovane di me nonostante l'età, ...spero che i suoi Pensieri diventino il modo di ragionare di un futuro non troppo lontano in tutte le parti di questo mondo...

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  7. Caino e il Dio dei bambini innocenti
    Scritto da demetriosilvestre il 22 novembre 2010
    Un altro capolavoro di Saramago. Dalla creazione di Adamo ed Eva, attraverso l'omicidio di suo fratello Abele, seguiamo Caino nel suo peregrinare spazio-temporale. Le sue vicende personali con Lilith; la distruzione di Sodoma e Gomorra; l'abbattimento delle Mura di Gerico; la Torre di Babele; la vicenda dell'Arca di Noè. Ma soprattutto i continui battibecchi tra lo stesso Caino e il Signore; il loro rapporto teso, a volte litigioso, sempre polemico. Un Dio insensibile (vedi l'episodio dei bambini innocenti di Sodoma e Gomorra), astioso, dispettoso. Il tono è quello del grande Saramago, ironico, abrasivo, polemico...la scrittura non sempre facile, appesantita dal succedersi di coordinate e subordinate... Lettura imperdibile

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  8. Nonno José colpisce ancora...
    Scritto da LaMelaMarcia il 05 ottobre 2010
    Saramago è sempre grande, su questo non si discute. Vero è che i suoi ultimi scritti mancano di quella quintessenza che rendeva quei romanzi capolavori indiscutibili. Patience. Caino resta, comunque, un bellissimo libro (memorabile il discorso tra abramo e isacco). A spasso nel tempo sottobraccio al fratricida più famoso della storia. Insieme a lui ripercorriamo, sotto una luce diversa, i fatti più salienti dell'antico testamento conditi "ad hoc" di un pungente umorismo che ho trovato, personalmente, spassoso.. ..per comprovare una volta ancora come il signore non sia gente di cui potersi fidare.

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  9. Un caino moderno
    Scritto da giada.simonetti il 29 settembre 2010
    Il racconto ripercorre i più famosi episodi biblici visti attraverso gli occhi di un Caino costretto, per punizione divina, a vagare in eterno nel tempo e nello spazio. In questo suo peregrinare il figlio di Adamo si scontra più volte con Dio, a causa dei suoi metodi e della sua etica. Forse perché come dice Saramago “La storia degli uomini è la storia dei loro fraintendimenti con Dio, né lui capisce noi, né noi capiamo lui”.

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  10. da non perdere...
    Scritto da turirubino il 21 settembre 2010
    L'ultimo romanzo lasciatoci dal grande Josè propone il ritorno al tema della religione. Controindicato per chi ha bisogno di credere in un Dio, e soprattutto nel Dio della Bibbia, Caino è altrimenti un libro da non perdere. Chi ha apprezzato e amato il “Vangelo” troverà, a mio avviso, un Saramago più “facile”, più leggero e scorrevole, come se dall'alto dei suoi 87 anni egli avesse infine raggiunto, con alcune delle tematiche che più gli stavano a cuore, un equilibrio e un rapporto più diretto e definitivamente ironico. Caino è lui, certo, e Caino diviene, inevitabilmente, il lettore: un essere umano a spasso per l'Antico Testamento, a tu per tu con un Dio di cui si dimostra ancora una volta e ancor di più la crudeltà sanguinaria e l'ingiustizia; un essere umano che alla fine, però, con un colpo d'ala e d'ingegno, ci riserva una geniale, liberatoria, delirante sorpresa!

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  11. Un antico problema
    Scritto da mariafortuna il 06 settembre 2010
    Una rivisitazione dell'Antico Testamento che ha per protagonista-guida Caino che si ha ammazzato il fratello, ma poi non era mica tanto cattivo! La mia solidarietà va però tutta a Noè che, poveretto dovette vedersela con le tonnellate di rifiuti prodotti dai suoi ospiti. Ma come fece a liberarsene? Avrebbe potuto dircelo e noi napoletani avremmo potuto beneficiare di un illuminato suggerimento.

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  12. così così
    Scritto da lucino il 25 agosto 2010
    Irriverente, spregiudicato, ironico. La storia incuriosisce ma non conquista del tutto.

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  13. Possibile?
    Scritto da eduardovarcasia il 04 agosto 2010
    In questo libro, lo spirito laico e comunista di Josè Saramago mischia sapientemente gli episodi biblici alla fiction dipingendone un dio crudele e subdolo. Lo scrittore ci mostra quanto sia assurda la logica divina, quanto sia spietato e ingiusto colui che dovrebbe assicurare la giustizia nel mondo e, con essa, la storia biblica, fatta di incesti e di atroci cattiverie ma emerge soprattutto una domanda: "Come si fa a credere a una storia del genere?" Domanda che rigiro a voi, credenti o non credenti.

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