martedì 14 aprile 2020

1902_Domenico_Taccone-Gallucci_MILETO_SEDE_EPISCOPALE_CRONOTASSI_DEI_VESCOVI_Tropea_Tipografia_Vittorio_Nicotera_1902. //



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Rif.: 2281-1109-01
ISSN 2281-1109
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ARCHIVIO STORICO DELLA CALABRIA
Nuova serie

A cura di Giovanni Pititto
_______________________
Testi completi, in:
ARCHIVIO STORICO DELLA CALABRIA-Nuova Serie, a cura di Giovanni Pititto. Edito dalla Casa Editrice Pellegrini. Cosenza. Direttrice di Sezione Editoriale d.ssa Marta Pellegrini


Fra i contenuti:


CRONOTASSI / DEI / METROPOLITANI, ARCIVESCOVI E VESCOVI / DELLA CALABRIA / PER / MONS. DOMENICO TACCONE-GALLUCCI / VESCOVO DI NICOTERA E TROPEA / TROPEA / Tipografia di Vittorio Nicotera, 1902. //

MILETO
//p. 70//
1081. Arnulfo, primo vescovo della chiesa di Mileto costituito con bolla del pontefice S. Gregorio VII a dì 4 febbraio 1081, a petizione di Ruggiero conte di Calabria e di Sicilia.

1090. Diosforo, il quale ebbe pel suo vescovato un feudo presso Squillace dallo stesso conte e dal suo fratello duca Roberto Guiscardo.

1091. Goffredo, intervenuto alla fondazione della Certosa di Calabria.

1099. Eberardo, ch'ebbe aggregata dal papa Urbano II il soppresso vescovato di Tauriana.

1101. Roberto de Parisio, già segretario della corte normanna in Mileto.

1104. Ugo, eletto dal capitolo sotto la direzione del b. Lanuino socio di s. Bruno.

1113. Giovanni, sottoscritto in un diploma dell'Ordine Gerosolimitano.

1119. Goffredo, in un documento della metropolitana di Messina. Il pontefice Callisto II nel 1122 a //p. 71//
a lui diresse una bolla intorno ai diritti e privilegi della chiesa miletese.

1139. Stefano, che intervenne alla solenne consecrazione della metropolitana di Palermo.  

1168. Anselmo, nel Concilio ecumenico Lateranense terzo tra i vescovi soggetti immediatamente alla santa Sede Apostolica.

1200. Pietro, familiare del papa Innocenzo III che gli diresse una Decretale.

1222. Ruggiero, intervenuto alla consecrazione della metropolitana di Cosenza.

1230. Rivibaldo, monaco benedettino di Catania.

1254. Anonimo, in un breve del pontefice Innocenzo IV.

1279. Domenico, nel pontificato di Niccolò III.

1282. Deodato da capua, dei Predicatori.

1286. Saba, decano di Mileto ed amministratore apostolico di Larino.

1298. Andrea, dei cisterciensi, abate di S. Stefano e cappellano del re Carlo II in Napoli.

1311. Manfredo Giffone, decano di Mileto.

1328. Goffredo Fazzari, anche decano di Mileto, consigliere regio e delegato apostolico.  

1348. Pietro de Valerianis, canonico di Rheims in Francia.

1376. Tommaso Buccamungello, salernitano, consigliere regio.

1392. Andrea d'Alagno, patrizio napolitano.

1395. Corrado Caracciolo, anche patrizio napolitano, vicario apostolico di Aquileia, pro-camerlengo, // (p. 72) arcivescovo di Cipro, cardinale del titolo di S. Crisogono e camerlengo della chiesa romana. Intervenne al concilio di Pisa, e morì in Bologna.

1411. Astorgio Agnesi, nobile di Napoli. Intervenne al Concilio di Costanza, e fu promosso arcivescovo di Benevento e cardinale di S. Eusebio. E' sepolto nella chiesa di S. Maria sopra Minerva in Roma.

1413. Giacomo, dei cisterciensi, abate di S. Sebastiano in Roma.
1420. Andrea Strada, da Reggio.

1422. Giacomo.

1420. Domenico.

1435. Antonio Sorbilli, da Monteleone nella stessa diocesi di Mileto. Eresse un convitto ecclesiastico, d'onde ebbe origine il seminario di Mileto, nel 1449.

1464. Cesare Caetani, dei benedettini, consigliere del re Ferdinando di Aragona in Napoli.  

1474. Narciso, spagnuolo.

1478. Andrea dei Pazzi, canonico di Firenze, traslato da Sarno.
1480. Giacomo della Rovere, da Savona, nipote del pontefice Sisto IV.

1504. Francesco Alidosio, patrizio d'Imola, cameriere segreto del pontefice Giulio II, vescovo di Pavia, legato apostolico in Francia e cardinale del titolo di s. Cecilia.

1505. Francesco della Rovere, nipote e segretario del papa Giulio II, abate di Vallombrosa in Firenze, poi vescovo di Camerino, di Vicenza e di // p. 73 // Volterra, arcivescovo di Benevento e cardinale del titolo di S. Agostino.

1508. Andrea della Valle, romano, canonico vaticano, reggente della Cancelleria Apostolica, traslato da Cotrone. Intervenne al Concilio Ecumenico Lateranense quinto; ed aprì in Roma la Porta Santa nel giubileo del 1525, come cardinale arciprete dell basilica di S. Maria Maggiore e vescovo di Albano. Ebbe l'amministrazione di altre diocesi. Eresse in Mielto un altro episcopio, ed adornò la cattedrale.

1523. Quinzio de Rusticis, anche romano, il quale intervenne al Concilio Ecumenico di Trento. Nel Concilio provinciale di Reggio nel 1565 assistette come vescovo esente. Illustrò la sua chiesa con una magnifica statua in marmo del patrono s. Nicola di Mira: e morì in Roma.

1566. Innico Avalos d'Aragona, patrizio napolitano, gran cancelliere del Regno, arcivescovo di Torino, cardinale di Santa Sabina e legato apostolico in Roma sotto Clemente VIII. Istituì il cantorato, l'arcipretura ed altri canonicati.

1573. Giovanni Mario de Aleandris //in altri: de Alexandris, per cui forse refuso stampa//, da Urbino, già vicario generale       del suo predecessore in Mileto, vescovo di Oppido e di San Marco. 

1585. Marco Antonio del Tufo, patrizio napolitano, traslato da San Marco. Dopo la visita pastorale, che fece per la prima volta in tutta la diocesi di Mileto (della quale si conservano gli atti), tenne tre sinodi; e fondò la prebenda teologale. //

p. 74//
1606. Giovanni Battista Lenio, romano, nipote del pontefice Paolo V e cardinale arciprete dell'arcibasilica lateranense. Aprì la Porta dell'anno santo nel 1625.

1611. Felice Centini d'Ascoli, dei Minori conventuali, cardinale del titolo di s. Girolamo degli Schiavoni. Fu anche vescovo di Macerata e Tolentino. Convocò un altro sinodo in Mileto, ed ottenne le insegne del capitolo.

1613. Virgilio Capponi, d'Ascoli, arcidiacono di S. Severo, e vicario di Mileto pel card. Centini.

1631. Maurizio Centini, dei conventuali, professore nella Università di Ferrara, vescovo di Massa Lubrense. Tenne un altro sinodo nel 1634.

1640. Gregorio Panzani, patrizio fiorentino, dell'Oratorio di Roma. Fu nunzio apostolico in Inghilterra. Celebrò due sinodi, eresse il Monte di Pietà, ed istituì la prebenda della penitenzieria.

1661. Diego Castiglione-Morelli, nobile di Cosenza, il quale tenne un altro sinodo nel 1666.

1681. Ottavio Paravicino, patrizio e canonico dii Milano. Convocò due sinodi, e morì in Napoli.

1696. Domenico Antonio Bernardini, da Lecce, traslato da Castellaneta. Fu vicario apostolico di Reggio; e tenne l'ultimo sinodo di Mileto nel 1705. Ebbe aggregata la Badia della SS. Trinità nel 1717; e stabilì i cappellani o mansionari nella cattedrale.

1723. Ercole Michele Aierbi d'Aragona, patrizio napolitano, prelato domestico del papa Clemente XI ed arcivescovo titolare di Pirgi. Intervenne al Concilio Romano del 1725; e poi fu traslato ad Aversa. //

p. 75//
1734. Marcello Filomarini, dei duchi della Torre, napolitano. Ottenne migliori insegne pel capitolo, fu municentissimo colal sua chiesa, e costituì la biblioteca del seminario. Ebbe per ausiliare mons. Ferdinando Mandarani, quando era vescovo d'Isola.

1756. Giuseppe Maria Carafa, dei duchi di Montenero, anche napolitano, dei Chierici regolari minori, professore nell'Archiginnasio romano, e vescovo di Trivento. Onorò la cattedrale col corpo di s. Fortunato martire, estratto dal cimitero di Ciriaca in Roma. Fu segretario della Sacra Congrazione dei vescovi e dei regolari; e poco sopravvisse alla catastrofe del tremuoto nel 1783.

1792. Enrico Capece-Minutolo, dei principi di Canosa, dell'Oratorio di Napoli. Fu il primo vescovo della nuova Mileto, in cui eresse la cattedrale, l'episcopio ed il seminario; e morì con fama di pastore munifico e santo.

1824. Vincenzo Maria Armentano, da Mormanno nella diocesi di Cassano, dei Predicatori, priore dell'insigne convento di S. Domenico in Soriano.

1847. Filippo Mincione, canonico di Capua e professore di quel seminario.  Edificò dalle fondamenta la grandiosa cattedrale, il palazzo vescovile ed un nuovo seminario. Intervenne al Concilio ecumenico vaticano. Ebbe per coadiutore mons. Carlo de Caprio da Capua, col titolo di vescovo di Canopo, il quale nel 1880 fu traslato a Sessa.

1882. Luigi Carvelli, da Policastro nell'archidiocesi di Santa Severina, protonotaro apostolico e // p. 76 // referendario di segnatura, vicario generale di Avellino, Andria, Salerno, cassano e Reggio, vescovo titolare di Etalonia, traslato da Marsico e Potenza. Alla sua morte, fu vicario capitolare moms. Domenico Taccone-Gallucci, da Mileto, canonico penitenziere di quella cattedrale, vescovo titolare di Amata e poi di Nicotera e tropea (scrittore di questa Cronotassi).

1889. Antonio Maria de Lorenzo, canonico di Reggio, promosso arcivescovo tit. di Seleucia d'Isaura.

1898. Giuseppe Morabito, nato in Reggio al 5 giugno 1858, preconizzato vescovo tit. di Dioclea al 28 novembre, e traslato al 15 dicembre 1898.

FINE MILETO.

SEGUE SAN MARCO (già pubblicato in N. 4).
<!-- Fine Codice ShinyStat --

1588. SINODO / DIOCESANA / CELEBRATA DAL / REVERENDIS. MONS. / M. ANTONIO DEL TUFO / VESCOVO DI MILETO NELLA SUA / Cathedrale à gli otto e nove d'Aprile 1587. / IN MESSINA, Appresso Fausto Bufalino, 1588.



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Fra i contenuti:

1588. SINODO / DIOCESANA / CELEBRATA DAL / REVERENDIS. MONS. / M. ANTONIO DEL TUFO / VESCOVO DI MILETO NELLA SUA / Cathedrale à gli otto e nove d'Aprile 1587. / IN MESSINA, Appresso Fausto Bufalino, 1588. //

Editing a cura di Giovanni Pititto.

(Abstract)


Frontespizio:
SINODO / DIOCESANA / CELEBRATA DAL / REVERENDIS. MONS. / M. ANTONIO DEL TUFO / VESCOVO DI MILETO NELLA SUA / Cathedrale à gli otto e nove d'Aprile 1587. / (1)
IN MESSINA, Appresso Fausto Bufalino, 1588. //
(1) Seguono 3 righe ms, parzialmente cancellate; + stemma Del Tufo, affiancato da 2 righe ms a sx e dx: "Non plus / ultra / in hac (hoc?) / diecesi //; a dx anche collocazione ms:  "108 / D / 45 / (di cui il 5 corretto).
(p. I)
MARC'ANTONIO / DEL TUFO PER / GRATIA DE DIO / E / DELLA SEDE APOSTOLICA / VESCOVO DI MILETO AL CAPITULO / E CLERO DELLA SAUA CITTA' / E DIOCESE. /
Se (1) ogn'un che ha cura d'anime è chiamato alle fattiche o solecitudini per gloria di Dio, e salute dell'anime, a molto maggior vigilanza son obligato io havendo vivo essempio avanti gl'occhi di tanti antistiti prima dal Spirito Santo al regimento di questa chiesa, e particularmente dell'illustrissimo, e reverendissimo signor cardinal d'Aragona, che con tanta santità prudenza, et authorità per mezzo suo e de ministri ha talmente informato; illustrato e in spirituale e temporale, magnificato questa diocese, che ben sapete quando voi, et io sian tenuti pregar continovamente per la sua conservatione e prosperità, (come facemo) e però volend'io confortato dalla divina gratia sodisfar in qualche parte al debito mio in seguir l'honorate vestigie de mie maggiori, giudicai // pag. II // spedita la visita congregarvi tutti nel Signore in questa cathedrale, acciò inteso pienamente il savio parer vostro, il bisogno delle chiese e luoghi pij, et il stato di ciascun luogo, si fossero fatte alcune resolutioni utili e nocessarie, il che essendosi esseguito, si pubblicorno le seguenti costituzioni in lingua volgare, e con stile facile, et ordinario per mnostrarmi secondo l'apostolo debitore a sapienti e insipienti. E perchè alla maggior parte di voi parse impresa difficilissima, et infinito travaglio far tutte le copie che bisognavano, son condisceso a consolarvi con la stampa. Hora resta solamente carissimi fratelli che con quella prontezza e disposition di spirito con che vi compiaceste, et approbaste queste regole, l'abbracciate, et osserviate puntualmente acciò i popoli vedendo le vostre buone opere, non solo glorifichino il nostro Padre celestiale ma anco s'accendino all'obedianza de divini, et ecclesiastici precetti, et ad honorare con ogni riverenza il vostro ministerio, et ordine. // (1)
(1).   Segue trafiletto decorato
//pag. III// (1)
(1) trafiletto decorato
TABULA DE / TUTTI I TITOLI / CHE SE CONTENI-/NO IN QUESTA DIO-/cesana Sinodo / (2)
(2) seguono: trafiletto e 3 righe ms, dedicatorie. Inoltre i 40 titoli sono presentano un numero progressivo ms., a sinistra.
Tre righe mss: "A R.P.B.I. Vincentij Rhodini <?> des.co ? Georgio quem ? libru(m) em(in)e(n)t(issimus) è compendio> carolenis?  octo? ? Messane die 13 (nove)mbris 1615." //
1. DELLA (3) Fede Catholica, fog. 1 /
2. Delli predicatori maestri di scola, e librari, fog. 3.
3. Del sacramento del battesimo, fog. 7.
4. Del sacramento della confirmatione, fog. 20.
5. Del sacramento della penitentia, fog. 24.
6. Casi reservati, fog. 37.
7. Del santissimo sacramento dell'eucharistia, fog. 38.
8. Del sacramento dell'estrema ontione, fogl. 46.
9. Del sacramento dell'ordine, fogl. 52.
10. Del sacramento del matrimonio, fog. 57.
// pag. IV//
11. Della santa messa, fog. 69.
12. Delli divini offici, fol. 77.
13. Delle chiese, e quanto in quelle è vietato, e delle cose che se contengono in esse e particolarmente della messa, fog. 79.
14. Delle feste, fog. 89.
15. Le feste comandate da publicarsi dal curato al populo, fog. 97.
16. Delli digiuni, fog. 100.
17. Della nostra cathedrale, fog. 104.
18. Messe da celebrarsi delli reverendi signori dignità et canonici del vescovato di Mileto, fog. 114.
19. Della collegiata del Pizzo, fog. 118.
20. Delli vicari foranei, fog. 122.
21. Del seminario, fog. 124.
22. Delli curati, fog. 127.
23. Delli benefitii e ius patronati, fog. 133.
24. Della vita, et honestà di clerici, fog. 139.
25. Delli confratie de laici hospitali, et altri luoghi pii et oratorii, fog. 144.
26. Delle processione, fol. 146.
27. Dell'essequie, et sepolture, fol. 158.
28. Delle scommuniche e censure ecclesisastiche, fog. 162.
29. Dell'usurari testimoni falsi e libelli famosi, fog. 165.
30. De greci, fog. 167.
// fogl. V//
31. Delle monache, fogl. 168.
32. Dell'abbadessa, et altri che governano il monasterio, fog. 168.
33. De quelle che vorranno recever l'habito della religione, fog. 173.
34. Della professione, fog. 175.
35. Delli divini offici oratione e spirituali exercitii, fog. 177.
36. Delli confessori cappellani predicatori e ministri, fog. 181.
37. Della vita commune e prohibitione della proprietà, fog. 183.
38. Della vita, et honestà di monache, fog. 185.
39. Della clausura, fog. 187.
40. Delli deputati e loro officii, fog. 192.
Il fine della tavola. //
// pag. 1//
DELLA FEDE / CATHOLICA / CAPITOLO PRIMO/
La prima, e maggior cura de' pastori di santa Chiesa, consiste in conservar'intieramente, et inviolabilmente tutte quelle cose, che spettano alla fede catholica, ch'essa santa Chiesa crede, et insegna, e senza la quale è impossibil piacere a Dio: e però n'è parso incominciar da quella.
CAPITOLO SECONDO
Tutti i beneficiati, che à gli altri sinodi celebrati da' nostri praedecessori, non sono intervenuti, debbiano in questo presente far la professione della fede, et il medesimo s'osservi per l'avvenire la prima volta.
CAPITOLO TERZO
Li provisti de benefici curati in conformità del sacr. Concilio di Trento, fra duo mesi almeno dalla captura del possesso, facciano detta professione in man nostra, o del vicario generale, et il medesimo osservino quelli, che nella nostra cathedrale otteneranno dignità, e canonicati; con farla ancho in capitolo; altrimenti tutti i predetti siano obligati alla restitutio(ne) de' frutti perceputi. // p. 2//
CAPITOLO QUARTO
Ciascun laico, o clerico secolare, o regolare, di qualsivoglia ordine, che legge, o vorrà leggere qualsivoglia lettione, ordinaria, o estraordinaria; di theologia, o de iure canonico o civile, o di filosofia, o di logica, o di grammatica overo d'altre arte <sic> liberali, publicamente, o privatamente, in qualsivoglia loco della nostra diocesi; chiese o monasterii, debbia prima far detta professione, in man nostra, o del vicario generale; non havendola anchora fatto avante i nostri predecessori: altrimente incorrerà ipso facto in scommunica, conforme alla bolla del fel. memoria di Pio Quarto; alla quale volendo dar debita essecutione, ordiniamo alli curati sotto gravissime pene a nostro arbitrio riservate, ch'ogn'un nelle sue parocchie spesse volte fra l'anno usi diligenza di sapere se li sopra nominati hanno fatto la professione. E ritrovando alcuno non haver obbedito, debbiano quanto prima avvisarlo a noi; a ciò che possiamo provedere alla salute dell'anima.

CAPITOLO QUINTO
Acciò ch'ogn'un sappia di qual forma ha la profession della fede, la qual s'ha da fare in tutti i precedenti casi, notifichiamo esser'espressa nella bolla Iniunctum nobis dello istesso papa, et incomincia da quelle parole ego N.

CAPITOLO SESTO
S'ogn'un'è tenuto denuntiar gli heretici, o sospetti d'heresia, tanto piu' e' obligato il curato, il qual deve anchora // p. 3 // investigar e procurar di sapere tali persone per tutto dove si attende la sua cura. E ritrovandone alcuno (quod absit) darne subi

STRALCIO ONOMASTICO
<p.195>
GLI ESSAMINATORI DEPUTATI per i benefici curati che vacaranno son li seguenti reverendi signori.
<segue capolettera>
VENTO. Sebastiano Vento doctor di theologia archidiacono.
D'AMETTIS. Paolo d'Amettis, decano.
CONTESSA. Gio. Bernardino Contessa, cantore.
D'ORLANDO. Gio. Battista d'Orlando, thesoriero.
DI LEONE. Sebastiano di Leone, arciprete.
FIORUTO. Gio. Pietro Fioruto, canonico.
CERASIA. Bernardo Cerasia, U.I.D.
SODERO. Io. Domenico Sodero, rettor di Ionadi.
DI MARCO. Camillo di Marco, rettor di S. Costantino.
DE MUNE. Innocentio de Mune, rettor di Zungi <per Zungri>.
CRISPO. Gio. Vincentio Crispo, rettor di Mesiano.
DI NOCASTRO. Matteo di Nicastro, rettor di Montelione.
PROFIDA. Domenico Profida, rettor di Palmi.
MANGIANFORTE. Antonino Mangianforte, rettor di Riziconi <sic>.
PAPARONE. Luca Giovane Paparone, rettor di Seminara.
DI GENNARO. Domenico di Gennaro, rettor di Montelione.
SPINA. Thomase Spina, rettor di Panaia.  
// p.  196//
GLI GIUDICI DELLE CAUSE DElegande conforme al Concilio Tridentino sono li seguenti signori.
VENTO. Sebastiano Vento, archidiacono.
D'AMETTIS. Paolo d'Amettis, decano.
DI LEONE. Sebastiano di Leone, arciprete.
FIORUTO. Gio. Pietro Fioruto, canonico.
CERASIA. Bernardo Cerasia, U.I.D.

GLI TESTIMONII SINODALI PER la città e diocese i reverendi signori.
DI LEONE. Sebastiano di Leone, arciprete.
FIORUTO. Gio. Pietro Fioruto, canonico.
DI GENNARO. Domenico di Gennaro, rettor di Montelione.
PROFIDA. Domenico Profida, rettor di Palmi.
MANGIAFORTE. Antonino Mangiaforte, rettor di Rizinconi.
SABBIA. Ottavio Sabbia, vicario foraneo di Rosarno.
CARNEVALE. Minico Carnevale, rettor di S. Precopio.
RAGONESE. Gioseph Ragonese, rettor di Polistena.
NOCERA. Gioseph Nocera, rettor di Galatro.
MIGLIANOTI. Paolo Miglianoti, rettor di Borrello.
GUERRIERI. Paolo Guerrieri, rettor de Dinami.
CROCENTO. Pietro Crocento, rettor d'Arena.
DE DAMIANIS. Fabio de Damianis, rettor de Soriano.
// <p. 197>
SERGIOANNE. Bruno Sergioanne, rettor di San Demitri.
COPPOLA. Agostino Coppola, rettor di Santo Nicola.
CAPAROTTA. Ferrante Caparotta, vicario foraneo della Rocca Angitola.
DI MARCO. Camillo di Marco, rettor di San Costantino.
SAETTA. Domenico Saetta, rettor di Pongadi.
D'ARAGONA. Salustio d'Aragona, rettor di Filandari.

GL'OFFICIALI. DEL SEMINARIO i reverendi signori
VENTO. Sebastiano Vento, archidiacono rettore.
FIORUTO. RETTURA. Gio. Pietro Fioruto, et Filidoro Rettura, canonici.
CERASIA. DE MASI. Bernardo Cerasia, U.I.D., Francesco de Masi, deputati. 

NOTA BIBLIOGRAFICA
Pio IV, Bolla. (p. 2)
Pio IV, bolla Iniunctum nobis (p. 2)
-- Fine Codice ShinyStat --