domenica 20 ottobre 2019

1999. CASPAR, Ruggero II e la fondazione della monarchia normanna di Sicilia, Roma ; Bari : Laterza, 1999

1999. CASPAR, Ruggero II e la fondazione della monarchia normanna di Sicilia, Roma ; Bari : Laterza, 1999
di Erich Caspar (Autore), Mattera Iacono, L. (Traduttore), M. Musetti (Traduttore)
Dettagli prodotto: 
Copertina flessibile: 650 pagine
Editore: Laterza (10 settembre 1999)
Collana: Centro europeo studi normanni
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8842058238
ISBN-13: 978-8842058236
Peso di spedizione: 717 g
Storia medioevale (Libri)
Biografie e autobiografie (Libri)












Livello bibliografico Monografia
Tipo documento Testo a stampa
Autore principale Caspar, Erich
Titolo Ruggero 2. (1101-1154) e la fondazione della monarchia normanna di Sicilia / Erich Caspar ; con un saggio introduttivo di Ortensio Zecchino
Pubblicazione Roma ; Bari : Laterza, 1999
Descrizione fisica XXIII, 566 p. ; 21 cm.
Collezione
· Collana di fonti e studi / Centro europeo di studi normanni, Ariano Irpino ; 7
Titolo uniforme
· Roger 2 : 1101-1154, und die Grundung der normannisch-sicilischen Monarchie | Caspar, Erich
Numeri
· [ISBN] 88-420-5823-8
Nomi
· [Autore] Caspar, Erich
· Zecchino, Ortensio scheda di autorità
Soggetti
· NORMANNI - ITALIA MERIDIONALE - SEC. 11.-12.
· ASSISE NORMANNE
· SICILIA - STORIA - SEC. 12.
Classificazione Dewey
· 945.703 (19.) Storia dell'Italia meridionale , 1030-1186.
· 945.804 (19.) STORIA DELLA SICILIA . 12 E 13 SECOLO, 1122-1300
Lingua di pubblicazione ITALIANO
Paese di pubblicazione ITALIA
Codice identificativo IT\ICCU\VIA\0077517

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Ruggero II (1101-1154e la fondazione della monarchia normanna di Sicilia. [Erich Ludwig Eduard CasparOrtensio Zecchino; Laura Mattera Iacono; Monica ... Iacono e Monica Musetti] ; con un saggio introduttivo di Ortensio Zecchino.

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Erich Caspar Ruggero II e la fondazione della monarchia normanna di SiciliaCon un saggio introduttivo di Ortensio Zecchino trad. Laura Mattera Iacono ...

Ruggero II (1101-1154e la fondazione della monarchia normanna di Sicilia / Erich Caspar ; [trad. italiana di Laura Mattera Iacono e Monica Musetti] ; con un saggio introduttivo di Ortensio Zecchino. Date : 1999. Editeur / Publisher : Bari ...

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Titolo, Ruggero 2. (1101-1154e la fondazione della monarchia normanna di Sicilia / Erich Caspar ; con un saggio introduttivo di Ortensio Zecchino.

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20 ott 2019 - CASPAR, Ruggero II e la fondazione della monarchia normanna di Sicilia, ... (1101-1154e la fondazione della monarchia normanna di Sicilia / Erich Caspar ; con un saggio introduttivo di Ortensio Zecchino ... Roger 2 : 1101-1154, und die Grundung der normannisch-sicilischen Monarchie | Caspar, Erich.

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Erich CasparRuggero II (1101-1154e la fondazione della monarchia normanna di Siciliacon un saggio introduttivo di Ortensio Zecchino, Roma-Bari, Laterza, ...

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Emerge l'immagine affascinante di un re «mediterraneo», un personaggio aperto sia verso Oriente che verso Occidente, probabilmente in misura anche maggiore ...

Di fatto lo scrittore conferma che una vita di Guglielmo è già stata scritta: Inter quos praecipuus S. Albertus, viri Dei ... collana “I volti della Storia”, E anche Erich CasparRuggero II (1101-1154e la formazione della monarchia normanna di Siciliacon un saggio introduttivo di Ortensio Zecchino, Bari, Laterza, 1999.
Fabio Figara - 2009 - ‎Biography & Autobiography

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Cercato per: Titolo Uniforme=Roger 2 ... (1101-1154e la fondazione della monarchia normanna di Sicilia / Erich Caspar ; con un saggio introduttivo di Ortensio Zecchino. - Roma ; Bari : Laterza , 1999 [VIA0077517 - Testo a stampa]. 4, [M] Houben, Hubert - Ruggero 2di Sicilia : un sovrano tra Oriente e Occidente / Hubert ...

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Caspar, Erich. Ruggero 2. (1101-1154e la fondazione della monarchia normanna di Sicilia / Erich Caspar ; con un saggio introduttivo di Ortensio Zecchino.

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Collana di fonti e studi. Roma ; Bari : Laterza. Natura: C Paese: IT. 1) Laterza. COMPRENDE Ruggero 2. (1101-1154e la fondazione della monarchia normanna in Sicilia / Erich Caspar ; con un saggio introduttivo di Ortensio Zecchino. N. 7

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Conti di Puglia e Calabria della dinastia Altavilla, 1043-1059 ... Ruggero II 1105-1130, fratello minore del precedente, fu nominato Re di Sicilia dall'Antipapa Anacleto II ... Erich CasparRuggero II (1101-1154e la fondazione della monarchia normanna di Siciliacon un saggio introduttivo di Ortensio Zecchino, Roma - Bari ...

*De arte venandi cum avibus / Federico 2. di Svevia ; edizione e traduzione italiana del ms. lat. 717 della Biblioteca ... Caspar, Erich, 9788842058236, *Ruggero 2. (1101-1154e la fondazione della monarchia normanna di Sicilia / Erich Caspar ; con un saggio introduttivo di Ortensio Zecchino. - Roma ; Bari : Laterza, 1999.

È suo merito l'aver accorpato sotto un unico regno tutte le conquiste ... del gran Conte di Sicilia, il normanno Ruggero I d'Altavilla e di Adelasia di Monferrato ... Sicilia con l'aiuto di valenti consiglieri, mentre lui ed il fratello erano ancora in tenera età ... Tuttavia l'unione di Sicilia e Puglia era osteggiata da Papa Onorio II e dai ...

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Ruggero 2 (1101 - 1154e la fondazione della monarchia normanna di Sicilia / Erich Caspar ; con un saggio introduttivo di Ortensio Zecchino. Roma Bari 1999.

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Ruggero 2 (1101 - 1154e la fondazione della monarchia normanna di Sicilia / Erich Caspar ; con un saggio introduttivo di Ortensio Zecchino. Roma Bari 1999.

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308; 2. Domenico Maffei, Un'epitome in volgare del “Liber Augustalis”,1995, pp. 308; 3. ... Erich CasparRuggero II e la fondazione della monarchia normanna di Sicilia, 1999, pp. 566, con saggio introduttivo di Ortensio Zecchino; 8. Hubert ...
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Ruggero II e la fondazione della monarchia normanna di Sicilia. by Erich Caspar pubblicato da Laterza. voto 0 su 5 dai un voto. Prezzo online ...

Oggetto degli studi è essenzialmente l'associazione di una scena palatina o di un ... 1967 Caspar Erich Ruggero II (1101-1154e la fondazione della monarchia normanna di Siciliacon un saggio introduttivo di Ortensio Zecchino Bari Laterza ...

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Erich Caspar e i miti della storiografia meridionale, saggio introduttivo all'edizione italiana d: E. Caspar, Ruggiero II e la fondazione della monarchia normanna di ...

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CasparErich (1879-1935). Cette personne n'a pas de contribution sur Persée. Sujet d'1 publication en 1935. Autres formes du nom. casparerich ludwig ...

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del concreto. Sul re normanno, scriveva Erich Caspar, «non agivano in ma- ... duttilità regia in cui la monarchia di Ruggero II aveva sempre tro- vato insostituibile, se non ... la fondazione del monastero di Monreale, vestiva e mangiava co- ... monarchia,con un saggio introduttivo di O. Zecchino, Bari 1999, p. 250. 31 Molti ...

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E. Caspar, regeste en annexe à Roger II (1101-1154) und die Gründung der ... Ruggero II e la fondazione della monarchia normanna di Sicilia, Rome-Bari, 1999. ... Re Ruggero compilato da Erich Caspar », dans VIII centenario della morte di Ruggero II. ... Lettera a un tesoriere di Palermo, Palerme, 1988 (édet trad. par S.

Volumi pubblicati nella collana SCULTURA NORMANNA Alle origini del ... a cura di Ortensio Zecchino Un'epitome in volgare del «Liber Augustalis>> di Domenico ... II (1101-1154e la fondazione della monarchia normanna di Sicilia di Erich Caspar Ruggero II di Sicilia di Hubert Houben La scultura normanno-sveva in ...

1.         
Définitions de Ruggero II di Sicilia, synonymes, antonymes, dérivés de Ruggero II di ... Pour en savoir plus sur vos droits et nos pratiques en matière de Cookies, ...

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Februar 1154 in Palermo) aus dem normannischen Adelsgeschlecht der Hauteville ... Erich Caspar: Roger II. ... Wagner, Innsbruck 1904 (Digitalisat ; in italienischer Sprache: Ruggero II. (1101–1154e la fondazione della monarchia normanna di Sicilia (= Centro europeo ... Con un saggio introduttivo di Ortensio Zecchino.

1.         
Acquista online da un'ampia selezione nel negozio Libri. ... La fine del regno dalla morte di Ruggero II alla conquista sveva (1154-1194). di Pasquale Hamel | 14 nov. ... di Ortensio Zecchino ... Ruggero II e la fondazione della monarchia normanna di Siciliadi Erich Caspar, L. Mattera Iacono, e al. ... Guadagna con Amazon.

1.         
22 mag 2013 - Con la nomina di Boccanegra ebbe inizio l'età dei Dogi perpetui e della cosiddetta egemonia ... 2003 (trad. it. di Vito Lo Curto), Erich Caspar, "Ruggero II (1101-1154e la fondazione della monarchia normanna di Sicilia", con un saggio introduttivo di Ortensio Zecchino, Roma - Bari: Laterza, 1999 (ed. orig.

Roger II. wird von Christus gekrönt, Mosaik in der Kirche Santa Maria ... Erich Caspar: Roger II. ... Wagner, Innsbruck 1904 (Digitalisat; in italienischer Sprache: Ruggero II. (1101–1154e la fondazione della monarchia normanna di Sicilia (= Centro europeo di studi ... Con un saggio introduttivo di Ortensio Zecchino. Laterza ...

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Regime della terra e struttura dei rapporti socio-economici in età normanna. Discussione ... Alla fondazione del Regno di Sicilia fece seguito un riordinamento ammi- ... coli di subordinazione dei vassalli, con un'ordinanza del 1114 Ruggero II sot- ... ti «dalle gerarchie feudali e dalle fedeltà vassallatiche [che] la monarchia.

1.         
La biografia di Ruggero II, fondatore del Regno di Sicilia che portava a compimento la gigantesca struttura ... 2003 (trad. it. di Vito Lo Curto) Erich CasparRuggero II (1101-1154e la fondazione della monarchia normanna di Siciliacon un saggio introduttivo di Ortensio Zecchino, Roma - Bari : Laterza, 1999 (ed. orig.




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Avignone, Angelo
Fa parte di: Il quotidiano della Calabria. Cosenza e provincia
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De Mattei, Roberto
Fa parte di: Il papato e i Normanni: temporale e spirituale in eta normanna : atti del Convegno di studi organizzato da CNR (Consiglio nazionale delle ricerche), CESN (Centro europeo di studi normanni), SISMEL (S...
Testo - Spoglio [IT\ICCU\RMS\2931078]
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3.
Armetta, Francesco
Fa parte di: Species et pulchritudo : studi in onore del prof. Cosimo Scordato
Testo - Spoglio [IT\ICCU\NAP\0819653]
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4.
Zecchino, Ortensio
Fa parte di: Il papato e i Normanni: temporale e spirituale in eta normanna : atti del Convegno di studi organizzato da CNR (Consiglio nazionale delle ricerche), CESN (Centro europeo di studi normanni), SISMEL (S...
Testo - Spoglio [IT\ICCU\RMS\2931080]
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5.
Macchitella, Alfredo <1875-1947>
San Vito dei Normanni (Br) : autografo, [1911-1940]
Musica manoscritta - Monografia [IT\ICCU\MSM\0072645]
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6.
Pontieri, Ernesto
Napoli : Libreria Scientifica editrice
Fa parte di: I normanni nell'Italia meridionale
Testo - Monografia [IT\ICCU\NAP\0050923]
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7.
Macchione, Antonio <1975- >
Fa parte di: Calabria letteraria : periodico mensile di cultura regionale
Testo - Spoglio [IT\ICCU\CSA\0068569]
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8.
Esposito, Enrico <1942- >
Fa parte di: La riviera dei cedri : turismo, tempo libero, cultura
Testo - Spoglio [IT\ICCU\CSA\0131540]
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9.
Naccari, Giuseppe
Fa parte di: Calabria letteraria : periodico mensile di cultura regionale
Testo - Spoglio [IT\ICCU\RCA\0671811]
·        
10.
Mercadante, Saverio
Fa parte di: I Normanni in Parigi : pezzi scelti
Musica a stampa - Spoglio [IT\ICCU\MUS\0137621]
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11.
Borrelli Rojo, Gaetano
Fa parte di: Desiderio di Montecassino e le basiliche di Terra di Lavoro : il viaggio dei Normanni nel Mediterraneo
Testo - Spoglio [IT\ICCU\NAP\0744761]
·        
12.
Figliuolo, Bruno
Fa parte di: Archivio storico per le province napoletane
Testo - Spoglio [IT\ICCU\NAP\0544523]
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13.
Di Marzo, Gioacchino
Palermo : Reprint, [s. d.]
Testo - Monografia [IT\ICCU\PAL\0148335]
·        
14.
Fa parte di: I Normanni in finibus Calabriae
Testo - Spoglio [IT\ICCU\RCA\0725072]
·        
15.
Mercadante, Saverio
partitura
Musica manoscritta - Monografia [IT\ICCU\MSM\0100371]
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16.
Carlino, Franco Emilio
Fa parte di: Trame di continuita: Volume 1: La *Calabria e lo Ionio Cosentino sino alla nascita del Casale di Mandatoriccio
Testo - Spoglio [IT\ICCU\RCA\0784812]
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17.
Cantarella, Glauco Maria
Fa parte di: Storia e dossier
Testo - Spoglio [IT\ICCU\RCA\0712502]
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18.
Cantarella, Glauco Maria
Fa parte di: Storia e dossier
Testo - Spoglio [IT\ICCU\RCA\0716193]
·        
19.
Fa parte di: I Normanni in finibus Calabriae
Testo - Spoglio [IT\ICCU\RCA\0725073]
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20.
Capomaccio, Cosma
Fa parte di: Desiderio di Montecassino e le basiliche di Terra di Lavoro : il viaggio dei Normanni nel Mediterraneo
Testo - Spoglio [IT\ICCU\NAP\0744743]
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21.
Jacobitti, Gian Marco
Fa parte di: Desiderio di Montecassino e le basiliche di Terra di Lavoro : il viaggio dei Normanni nel Mediterraneo
Testo - Spoglio [IT\ICCU\NAP\0744738]
·        
22.
Fa parte di: Valzer dei girasoli : Una serie di ballabili per orchestra e solisti, volume 1
Registrazione sonora musicale - Spoglio [IT\ICCU\DDS\1709519]
·        
23.
Mercadante, Saverio
Fa parte di: I Normanni in Parigi : pezzi scelti
Musica a stampa - Spoglio [IT\ICCU\MUS\0137620]
·        
24.
Atzori, Piero - Cirrincione, Rosolino - Pezzino, Antonino
Fa parte di: Bollettino dell'Accademia gioenia di scienze naturali in Catania
Testo - Spoglio [IT\ICCU\GEA\0156490]
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25.
La Valle, Franco
Fa parte di: Parola di vita : periodico bimensile d'azione giovanile cattolica
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26.
Fa parte di: I NORMANNI A PARIGI : Tragedia Lirica
Testo - Spoglio [IT\ICCU\MUS\0036966]
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27.
Taglioni, Salvatore
Fa parte di: I Normanni a Parigi : tragedia lirica in quattro parti da rappresentarsi nel Regio Teatro di Torino il carnovale del 1832 alla presenza delle LL.SS.RR.MM.
Testo - Spoglio [IT\ICCU\MUS\0325316]
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28.
Mercadante, Saverio
Fa parte di: I Normanni a Parigi
Musica a stampa - Spoglio [IT\ICCU\MUS\0139164]
·        
29.
Mercadante, Saverio
Fa parte di: I Normanni a Parigi
Musica a stampa - Spoglio [IT\ICCU\MUS\0139163]
·        
30.
Zenoni, Leopoldo
Fa parte di: Jardin Musicale : Douze Melodies variees pour le Piano
Musica a stampa - Spoglio [IT\ICCU\MUS\0196694]
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31.
Zenoni, Leopoldo
Fa parte di: Jardin Musicale : Douze Melodies variees pour le Piano
Musica a stampa - Spoglio [IT\ICCU\MUS\0196697]
·        
32.
Fa parte di: I Normanni in finibus Calabriae
Testo - Spoglio [IT\ICCU\RCA\0725074]
·        
33.
Perla, Raffaele
Fa parte di: Archivio storico per le province napoletane
Testo - Spoglio [IT\ICCU\NAP\0399779]
·        
34.
Perla, Raffaele
Fa parte di: Archivio storico per le province napoletane
Testo - Spoglio [IT\ICCU\RCA\0705797]
·        
35.
Vultaggio, Claudia
Fa parte di: Desiderio di Montecassino e le basiliche di Terra di Lavoro : il viaggio dei Normanni nel Mediterraneo
Testo - Spoglio [IT\ICCU\NAP\0744673]
·        
36.
Rivera, Cesare
Fa parte di: Bullettino della Regia Deputazione abruzzese di storia patria
Testo - Spoglio [IT\ICCU\AQ1\0106721]
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37.
Russo, Luigi <1971- >
Fa parte di: Fedi a confronto: ebrei, cristiani e musulmani fra 10. e 13. secolo : atti del Convegno di studi, San Vivaldo, Montaione, 22-24 settembre 2004
Testo - Spoglio [IT\ICCU\UBO\4096081]
·        
38.
Barberio, Marcello
Fa parte di: Calabria letteraria : periodico mensile di cultura regionale
Testo - Spoglio [IT\ICCU\RCA\0703446]
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39.
D'Angelo, Edoardo
Fa parte di: Il papato e i Normanni: temporale e spirituale in eta normanna : atti del Convegno di studi organizzato da CNR (Consiglio nazionale delle ricerche), CESN (Centro europeo di studi normanni), SISMEL (S...
Testo - Spoglio [IT\ICCU\RMS\2931096]
·        
40.
Fa parte di: Calabria normanna : ricerche sull'architettura dei secoli undicesimo e dodicesimo
Testo - Spoglio [IT\ICCU\RCA\0750617]
·        
41.
Masini, Nicola
Fa parte di: 2: Il Medioevo
Testo - Spoglio [IT\ICCU\IEI\0347694]
·        
42.
Andenna, Giancarlo
Fa parte di: Gioacchino da Fiore tra Bernardo di Clairvaux e Innocenzo 3. : atti del 5. Congresso internazionale di studi gioachimiti : San Giovanni in Fiore, 16-21 settembre 1999
Testo - Spoglio [IT\ICCU\RCA\0644947]
·        
43.
Ferrante, Biagio
Fa parte di: Archivio storico per le province napoletane
Testo - Spoglio [IT\ICCU\NAP\0527516]
·        
44.
47 p. : ill. ; 24 cm.
Testo - Monografia [IT\ICCU\BRI\0403612]
·        
45.
Ferroni, Angela Maria - Meucci, Costantino
Fa parte di: Bollettino di archeologia subacquea
Testo - Spoglio [IT\ICCU\RCA\0651722]
·        
46.
Mercadante, Saverio
partitura
Musica manoscritta - Monografia [IT\ICCU\MSM\0101930]
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47.
Fa parte di: 2: Il Medioevo
Testo - Spoglio [IT\ICCU\IEI\0347690]
·        
48.
Mercadante, Saverio
Fa parte di: COMPOSIZIONI VOCALI
Musica a stampa - Spoglio [IT\ICCU\MUS\0202133]
·        
49.
Mercadante, Saverio
Fa parte di: I Normanni a Parigi ; riduzione per pianoforte
Musica a stampa - Spoglio [IT\ICCU\MUS\0308490]
·        
50.
Mercadante, Saverio
Torino : G. MAGRINI
Musica a stampa - Monografia [IT\ICCU\MUS\0207743]
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mercoledì 9 ottobre 2019

1972. NATOLI Luigi (William Galt). I Beati Paoli. Palermo, 1972. Voll. I-II.

1972. NATOLI Luigi (William Galt), "I Beati Paoli",  Palermo, 1972. 
- Vol. 1° : Con saggio introduttivo di Umberto Eco.
- Vol. 2°: Con note storiche e bio-bibliografiche di Rosario La Duca.

SOGGETTO: REGNO DELLE DUE SICILIE. SICILIA. SOCIETA'. ASSOCIAZIONE SEGRETA DENOMINATA "BEATI PAOLI".
http://silentium-gp.blogspot.it/…/natoli-luigi-william-galt…



Livello bibliografico: Monografia
Tipo documento: Testo a stampa
Autore principale: Natoli, Luigi <1857-1941>
Titolo <<I Beati Paoli >> 1. / Luigi Natoli (William Galt) ; saggio introduttivo di Umberto Eco
Pubblicazione: Palermo : S. F. Flaccovio, stampa 1972
Descrizione fisica: XLIII, 388 p., 7 c. di tav., 3 c. di tav. ripieg. : ill. ; 24 cm.


Fa parte di: I Beati Paoli : grande romanzo storico siciliano / Luigi Natoli (William Galt) ; saggio introduttivo di Umberto Eco ; note storiche e bio-bibliografiche di Rosario La Duca | Natoli, Luigi <1857-1941>
Nomi
· [Autore] Natoli, Luigi <1857-1941> scheda di autorità
· Eco, Umberto scheda di autorità
Lingua di pubblicazione: ITALIANO
Paese di pubblicazione: ITALIA






Livello bibliografico Monografia
Tipo documento Testo a stampa
Autore principale Natoli, Luigi <1857-1941>
Titolo <<I Beati Paoli>> 2. / Luigi Natoli (William Galt) ; note storiche e bio-bibliografiche di Rosario La Duca
Pubblicazione Palermo : S. F. Flaccovio, stampa 1972
Descrizione fisica 392-793 p. + index, 6 c. di tav., 1 c. di tav. ripieg. : ill. ; 24 cm.
Fa parte di I Beati Paoli : grande romanzo storico siciliano / Luigi Natoli (William Galt) ; saggio introduttivo di Umberto Eco ; note storiche e bio-bibliografiche di Rosario La Duca | Natoli, Luigi <1857-1941>
Nomi
· [Autore] Natoli, Luigi <1857-1941> scheda di autorità
· La Duca, Rosario
Lingua di pubblicazione ITALIANO
Paese di pubblicazione ITALIA 


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***

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martedì 8 ottobre 2019

1989. CHRISTOMANOS_Constantin_Christomanos_Elisabetta_ d_Austria-Sissi.

ELISABETTA D'AUSTRIA |

NEI FOGLI DI DIARIO |

DI CONSTANTIN CHRISTOMANOS |

Adelphi ||


 Constantin Christomanos, Elisabetta d’Austria
a cura di Verena von der Heyden-Rynsch. 
Contributi di Ludwig Klages, Maurice Barrès, Paul Morand, E.M. Cioran, 
Traduzione di Maria Gregorio, 
Milano, 1989, Adelphi, pp. 210 - ISBN: 88-459-0701-5.


Franz Xaver Winterhalter, (1805 - 1873)
Elisabetta d'Austria (1865), cm. 133 x 255.
Kunsthistorisches Museum, Wien. (*)

Franz Xaver Winterhalter, (1805 - 1873)
Elisabetta d'Austria (part.) (**)



***

Constantin Christomanos, Elisabetta d’Austria, a cura di Verena von der Heyden-Rynsch. Contributi di Ludwig Klages, Maurice Barrès, Paul Morand, E.M. Cioran, Traduzione di Maria Gregorio, Milano, 1989, Adelphi, pp. 210 - ISBN: 88-459-0701-5.

Constantin Christomanos, Elisabetta d’Austria, A cura di Verena von der Heyden-Rynsch, Traduzione di Maria Gregorio - La collana dei casi - 1989, 2ª ediz., pp. 210 - isbn: 9788845907012 - Biografie, Quaderni, Storia contemporanea.

Risvolto
Elisabetta d’Austria, la leggendaria Sissi, è una figura che continua ad affascinare. Ma non è facile avvicinarsi a questa personalità estrema, che sembra sempre nascosta – come lo fu nella vita – dietro l’ombra di un ventaglio. Constantin Christomanos fu scelto dall’Imperatrice nel 1891, quando in lei l’inquietudine e la malinconia si erano acuite in modo spasmodico, come lettore e insegnante di greco. E da allora annotò in «fogli di diario» la vita di Elisabetta. Nessuno fu testimone altrettanto assiduo delle sue parole, spesso straordinariamente lucide, delle sue reazioni spontanee, dei suoi momenti di abbattimento. Si può dire oggi che nessuna testimonianza su Elisabetta ci restituisca con altrettanta precisione il timbro di questa «imperatrice della solitudine». Intorno alla testimonianza di Christomanos si troveranno qui alcune pagine a lei dedicate da scrittori così diversi come Maurice Barrès o Paul Morand o Ludwig Klages. E soprattutto si scoprirà alla fine, in una sorprendente conversazione, che il più appassionato interprete della figura di Elisabetta è oggi E.M. Cioran. A lui si devono le più alte parole di riconoscimento che a Elisabetta siano state dedicate: «L’Ottocento conobbe due vette della malinconia: Brahms e Sissi».

Pubblicato a Vienna nel 1898, questo libro andò presto esaurito e rimase irreperibile sino alla nuova edizione tedesca del 1983.
(Recensione edizione 1989 da: http://www.adelphi.it/libro/9788845907012)



"Elisabetta Wittelsbach, imperatrice d'Austria, soffriva di fobia dello sguardo (sempre ventagli e ombrellini e fughe per sottrarsi agli sguardi). Il suo assassino [le] piantò in cuore un punteruolo senza guardarla. I medici, fosse morta tra i pizzi e sotto bladacchini, l'avrebbero fatta molto più soffrire, guardandola in faccia."
(Guido CERONETTI, Il silenzio del corpo). (Citaz. in Constantin Christomanos, Elisabetta d’Austria, cit., p. 4).

Pochi possiedono, come Ceronetti, la delicata arte di dire - con calibrate poche gocce di vetriolo - quanto molti a piene mani spargono in lustralia santificate.

"Là, sull'imbarcadero, trafitta dal punteruolo, l'imperatrice Elisabetta, simbolo della più vecchia monarchia europea che deve morire per mano infame. Il miserabile Luccheni smaniava di fare rumore, uccidere qualcuno in vista; ma fu la lunga malinconìa vagabonda di Elisabetta Wittelsbach, nei dialoghi misteriosi delle anime, a chiamare a Ginevra quel piemontese pazzo, scegliendolo come suo assassino. Poi, anche il governo italiano fu un Luccheni.
(Vienna stessa, vogliosa di morire, l'avrà chiamato?)"
(G. Ceronetti, Id., p. 173).


Non abbiamo le qualità per poter eguagliare Ceronetti.
- Solo ci chiediamo: la cortesia di Ginevra venne forse restituita a Monza due anni dopo?


Biografia Constantin Christomanos
Konstantìnos Christomànos nacque ad Atene il 13 agosto 1867 da Athanàsios, professore di Chimica al Politecnico e da madre tedesca, figlia del medico di corte Lindenmeyer, il quale si era stabilito in Grecia al seguito del re Ottone di Wittelsbach. La famiglia paterna era antica e nobile e proveniva dal Melenico. Queste origini indussero poi il Christomànos a dedicarsi alle ricerche genealogiche. Dal Melenico la sua famiglia si era trasferita prima in Macedonia e poi a Vienna, dove era nato e aveva studiato il padre, e dove Konstantìnos stesso studierà e inizierà l'esperienza più significativa della sua vita, cioè la conoscenza e la frequenza dell'Imperatrice Elisabetta. L'impronta mitteleuropea del Christomànos non è quindi dovuta alle sue esperienze soltanto, ma anche alle vicende della sua famiglia, oltre all'origine della madre e al "germanesimo" di una parte della borghesia greca che viveva ai margini della corte ateniese dei Wittelsbach.
Fu determinante, nella formazione del carattere del giovane Konstantìnos un incidente occorsogli in tenera età, che provocò in lui una deformità fisica. Ritirato dalle scuole pubbliche e privato di un'infanzia normale, come il grande Leopardi, si dedicò con esasperazione agli studi, ma divenne introverso, morbosamente sensibile e dedito al sogno. Dopo il liceo si iscrisse alla Facoltà di Medicina dell'Università di Atene, ma presto la abbandonò per studiare Filosofia a Vienna. In questo periodo si dedicò prevalentemente agli studi storici bizantini. Il periodo bizantino, con la sua fama di una civiltà esausta, decadente, nella quale il fiore della bellezza è già stato colto e sfiorisce, lo attraeva più delle età classiche. Poco prima della Laurea si verificò quell'avvenimento che fu determinante nella sua vita e che indirizzò la sua personalità verso una costante malinconia: fu chiamato alla Corte Imperiale come lettore di Greco dell'Imperatrice Elisabetta. Lo attendeva la compagnia di una donna più vecchia di lui, da adorare in silenzio, "indicibilmente bella." (
1)

La donna rispecchiava, nella tristezza imposta da una sorte tragica, nella esasperata sensibilità, nella mistica malinconia, la personalità stessa del Christomànos generando un'intensa comunione spirituale. Egli fu al suo fianco, vivendo a Schönbrunn, dal maggio al luglio del 1891, nel dicembre dello stesso anno si recarono a Kérkyra, dove soggiornarono all'"Achìlleion" fino all'aprile successivo; si recarono poi in Ungheria, in Spagna e in Francia. Fu probabilmente un grandissimo e impossibile amore il cui diario, scritto prima in Tedesco, fu poi tradotto dall'Autore in Greco e in Italiano. A causa della sua insoddisfazione per il lavoro del traduttore italiano Christomànos se ne occupò personalmente. (2)

Compì anche dei viaggi da solo, a Roma dove si convertì al Cattolicesimo. Quale il motivo di questo "scandalo" ? Alcuni affermano che fu per avere accesso alle Biblioteche Vaticane (3) ma probabilmente egli volle adeguarsi al nuovo ambiente in cui si svolgeva la sua vita, la Monarchia "apostolica".

Cominciarono per lui gli onori, fu nominato Barone e Cavaliere del Seguito di Francesco Giuseppe, collaborò alla Neue Freie Presse, il più importante quotidiano viennese del tempo, ebbe l'Incarico di Lettore all'Università e all'Istituto di Lingue orientali di Vienna, divenne membro della Società di Studi araldici e dell'Istituto austriaco di studi a Roma, viaggiò ancora recandosi a Napoli, a Marsiglia, ad Algeri.
Fu in questo periodo che cominciò a interessarsi di Teatro. Le sue opere, oltre a quella già citata, sono una raccolta di poesie, Orphische Lieder, opere storiche (Abendländische Geschlechter in Orient), un racconto (I Kerénia Koùkla) e opere teatrali, Die Graue Frau (I Stachtià ghinéka), e soprattutto quella che è considerata l'opera maggiore: Tà Trìa Filià.
Christomànos ritorna definivamente in Patria nel 1901, ricco della fama e della cultura che ha acquisito nei suoi viaggi e nei suoi soggiorni all'estero, ma soprattutto del suo grande interesse per il Teatro, che lo ha posto, in Francia, a contatto col grande Antoine. Egli decide così di dedicarsi al rinnovamento del Teatro che durante il lungo sonno della cultura greca oppressa dalla turcocrazia, era spaventosamente decaduto.
Agli inizi dell'800 si ebbero rappresentazioni di lavori stranieri, tradotti in Greco, presso le comunità elleniche di Vienna, di Trieste, di Odessa e di Bucarest. (
4)

Perciò, quando la Grecia riconquista la libertà, in molti casi le mancano i semi per una nuova vita culturale, mentre appare una conquista già importante l'essere riuscita a mantenere la propria lingua, la religione e il sentimento nazionale.
Al suo risorgere, la Grecia si trova priva di una vera continuità rispetto all'antica tradizione teatrale, in questo campo la rinascita è lenta e difficile, gli autori stentano a trovare un indirizzo originale e la difficoltà è acuita dal noto problema della lingua.
Sulle nuove scene greche si alternano mummificate rappresentazioni di classici proposti in lingua morta, traduzioni di autori stranieri e lavori in neogreco, ma di scarso valore.
L'arte scenica, intesa come regìa, recitazione, scenografia, è trascurata; gli attori, in mancanza di scuole di recitazione, si formano solo sulla base dell'esperienza personale. (
5)

Verso la fine del XIX^ secolo si notano i primi sintomi di un miglioramento: la drammaturgia, con Vernardàkis e Vlàchos, con i "comidilli" di Koromilàs si stacca dall'imitazione e dalla sciatteria che la stavano opprimendo, e cominciano a delinearsi le personalità artistiche di Kambìsis e di Xenòpoulos, fondatori di un "teatro di idee" di derivazione ibseniana. (6)

Sorgono le prime compagnie teatrali; nel campo della recitazione appaiono attori di valore, come la Paraskevopoùlou e la Veròni. Nel campo della regia però i tecnici della scena sono per lo più italiani e gli spettacoli di maggior successo sono offerti da compagnie straniere, su testi stranieri.
In questo panorama si inserisce il tentativo di Konstantìnos Kristomànos per una rinascita teatrale. I piani di un'azione innovatrice furono in un primo tempo discussi con tre amici letterati: il Nirvànas, il Kambouroùglou e il Porfiras. Si incontravano in un solitario caffè di Castella, al Pireo, o nella casa di Christomànos al Fàlero. (
7)

La proposta per la costituzione di un nuovo teatro, per la rinascita della Scena, fu espressa dal Christomànos il 27 febbraio 1901, nella conca del Teatro di Dioniso, a otto letterati da lui convocati per l'occasione. (8)
I presenti erano, come riferì lo Xenòpoulos: Kostìs Palamàs, Dimìtrios Kaklamànos, Gheòrghios Sratìghis, Dimitrios Kambouròglu, Grigòrios Xenòpoulos, Pàvlos Nirvànas, Làmbros Porfìras e Ghiànnis Vlachoghiànnis.
Ad essi Christomànos espose, con voce calda e sognante, in nitida katharévousa, il suo sogno 9. Egli propone la rinascita dell'azione drammatica non come ripetizione del passato, ma come riconqista di quello stesso livello spirituale cui erano giunti gli antichi Elleni, e cita il Partenone, non come opera da ricostruire, ma come coronamento dello spirito greco, e ogni coronamento dello spirito è quindi un Partenone. Il nuovo dramma deve diventare la sintesi di tutti i simboli creativi, per portare le masse fino al piedistallo della Bellezza e della Verità.
La nuova compagnia teatrale, chiamata Néa Skinì, aderì ai canoni del teatro naturalista, anche se il regista non si limitò al modello dell'Antoine, ma si ispirò anche agli altri teatri di Francia. (
10)
Ciò che diede valore alla Néa Skinì, come una salutare innovazione per il nuovo teatro greco, fu l'estrema cura data all'impostazione tecnica della rappresentazione: lo confermò persino il Thrìlos, di solito non molto generoso di lodi verso Christomànos, affermando che la recitazione molto "disciplinata" e le scenografie raffinate ed eleganti erano qualcosa di veramente nuovo per gli Ateniesi. (11)

Le prime opere rappresentate e il livello della messinscena erano molto buoni, il regista impose la propria personalità alla Compagnia e fu veramente il "demiurgo", curando personalmente ogni particolare delle impostazioni sceniche. Fedele al suo programma egli continuò a rappresentare testi di alto valore culturale, ma ben presto si fecero sentire l' incomprensione di un pubblico impreparato, la costante opposizione di alcuni critici e la diserzione di alcune persone facoltose che, all'inizio, avevano appoggiato il suo tentativo.
La Nea Skinì si ridusse a rappresentare, per motivi economici, "indegne farse". (12)

Vi erano stati all'inizio trionfali spettacoli in cui per la prima volta erano stati rappresentati i drammi classici in efficaci traduzioni demotiche -ricordiamo Alcesti e Antigoni, tradotti dal regista stesso- La scelta di personaggi femminili si accorda con la profondità e la delicatezza del Christomànos nell' accostarsi all'anima femminile, sia per l'influsso della persona che era stata così importante nella sua vita, l'Imperatrice Elisabetta d'Austria, sia per le caratteristiche della sua stessa psicologia. (13)

Il livello dei lavori scese sempre di più finché Christomànos abbandonò la compagnia, nel 1905.
L'esperienza della Néa Skinì, anche se si concluse con un fallimento fu comunque una positiva innovazione che determinò una riqualificazione del teatro neogreco, lo sottrasse al dilettantismo, imponendo, anche per ossequio al Naturalismo allora imperante, la cura dei particolari, la severa preparazione degli attori e uno studio dell'insieme approfondito e impegnato, quindi una maggiore professionalità. Sotto questo punto di vista l'opera di Christomanos è una tappa importante nella storia del Teatro greco moderno e lo ha influenzato notevolmente. Mi sia permesso ricordare che queste stesse parole mi furono confermate dalla viva voce di Ghiànnis Sidéris, nella sua casa dove fui ricevuto su presentazione della Signora Kalliòpi Mendràkou, nel lontano 1968, e dove ebbi modo di ammirare alcuni plastici e bozzetti originali di scenografie dell'epoca. Oggi ricordo con piacere quei tempi, quegli studi, e diviene nostalgia, nel ricordo, l'amore che continuo a nutrire per la Patria della Poesia e dell'Arte.

Note:1) C. CHRISTOMANOS, Regina di dolore, Firenze 1901, p.8
2) Il titolo tedesco, "Tagebuchblätter", divenne, in Greco, "Tò Vivlìo tìs Aytokratìras Elisàbet" e in Italiano, "Regina di dolore"
3) M. PERANTHIS, Konstantìnos Christomànos, in Ellinikì Dimiourghìa, n.83, 15 Ioul.1951 p.79
4) M. VALSA, Le Théatre grec moderne de 1453 à 1900, pp.183-198, Berlino 1960
5) M. MAVRIKU-ANAGNOSTOU, O Kònstantinos Christomànos ké i Néa Skinì, Athine 1964, p.38
6) F.M. PONTANI, Teatro neoellenico, Milano 1962,p.38
7) P. NIRVAVAS, Filologikà Apomnimonéymata, Athine, horìs hròno, p.119
8) G. SIDERIS, Istorìa toù Néou Ellenikoù Theàtrou, Athìne, h.h.p.119
9) G. XENOPOULOS, O Konstantìnos Christomànos ké i Néa Skinì, Alexàndria 1933, p.15
10) G. SIDERIS, O Konstantìnos Christomànos ké i Néa Skinì, in Néa Estìa, n.466, 1^ Dekembr.1946, p.1241
11) A. THRILOS, Konstantìnos Christomànos (1867-1911), in Néa Estìa, n.250, 15 maggio 1936 p.746
12) G. SIDERIS, opera citata,p.1240.
13) S. XEFLOUDAS, Nirvànas, Rodokanàkis, Christomànos kè àlli, in Vasikì Vivliothìki, n.XXX 8
(Nota biografica da: http://www.zam.it/biografia_Constantin_Christomanos)



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SEZIONE
I libri di Losfeld




 Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach
(Monaco di Baviera, 24 dicembre 1837 – Ginevra, 10 settembre 1898)



Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach
(Monaco di Baviera, 24 dicembre 1837 – Ginevra, 10 settembre 1898)

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Dolci Presenze del Viandante seguono l'Ombra in questo Silenzio popolato di Assenza.
Viaggiare. Dentro. Fuori. 
Occhi. Lago di Nuvole.








Genova. Palazzo dei Principi Doria-Pamphilj. Giardino. Pavoni. 05.

1989. CHRISTOMANOS_Constantin_Christomanos_Elisabetta_ d_Austria-Sissi.

ELISABETTA D'AUSTRIA |

NEI FOGLI DI DIARIO |

DI CONSTANTIN CHRISTOMANOS |

Adelphi ||


 Constantin Christomanos, Elisabetta d’Austria
a cura di Verena von der Heyden-Rynsch. 
Contributi di Ludwig Klages, Maurice Barrès, Paul Morand, E.M. Cioran, 
Traduzione di Maria Gregorio, 
Milano, 1989, Adelphi, pp. 210 - ISBN: 88-459-0701-5.


Franz Xaver Winterhalter, (1805 - 1873)
Elisabetta d'Austria (1865), cm. 133 x 255.
Kunsthistorisches Museum, Wien. (*)

Franz Xaver Winterhalter, (1805 - 1873)
Elisabetta d'Austria (part.) (**)



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Constantin Christomanos, Elisabetta d’Austria, a cura di Verena von der Heyden-Rynsch. Contributi di Ludwig Klages, Maurice Barrès, Paul Morand, E.M. Cioran, Traduzione di Maria Gregorio, Milano, 1989, Adelphi, pp. 210 - ISBN: 88-459-0701-5.

Constantin Christomanos, Elisabetta d’Austria, A cura di Verena von der Heyden-Rynsch, Traduzione di Maria Gregorio - La collana dei casi - 1989, 2ª ediz., pp. 210 - isbn: 9788845907012 - Biografie, Quaderni, Storia contemporanea.

Risvolto
Elisabetta d’Austria, la leggendaria Sissi, è una figura che continua ad affascinare. Ma non è facile avvicinarsi a questa personalità estrema, che sembra sempre nascosta – come lo fu nella vita – dietro l’ombra di un ventaglio. Constantin Christomanos fu scelto dall’Imperatrice nel 1891, quando in lei l’inquietudine e la malinconia si erano acuite in modo spasmodico, come lettore e insegnante di greco. E da allora annotò in «fogli di diario» la vita di Elisabetta. Nessuno fu testimone altrettanto assiduo delle sue parole, spesso straordinariamente lucide, delle sue reazioni spontanee, dei suoi momenti di abbattimento. Si può dire oggi che nessuna testimonianza su Elisabetta ci restituisca con altrettanta precisione il timbro di questa «imperatrice della solitudine». Intorno alla testimonianza di Christomanos si troveranno qui alcune pagine a lei dedicate da scrittori così diversi come Maurice Barrès o Paul Morand o Ludwig Klages. E soprattutto si scoprirà alla fine, in una sorprendente conversazione, che il più appassionato interprete della figura di Elisabetta è oggi E.M. Cioran. A lui si devono le più alte parole di riconoscimento che a Elisabetta siano state dedicate: «L’Ottocento conobbe due vette della malinconia: Brahms e Sissi».

Pubblicato a Vienna nel 1898, questo libro andò presto esaurito e rimase irreperibile sino alla nuova edizione tedesca del 1983.
(Recensione edizione 1989 da: http://www.adelphi.it/libro/9788845907012)



"Elisabetta Wittelsbach, imperatrice d'Austria, soffriva di fobia dello sguardo (sempre ventagli e ombrellini e fughe per sottrarsi agli sguardi). Il suo assassino [le] piantò in cuore un punteruolo senza guardarla. I medici, fosse morta tra i pizzi e sotto bladacchini, l'avrebbero fatta molto più soffrire, guardandola in faccia."
(Guido CERONETTI, Il silenzio del corpo). (Citaz. in Constantin Christomanos, Elisabetta d’Austria, cit., p. 4).

Pochi possiedono, come Ceronetti, la delicata arte di dire - con calibrate poche gocce di vetriolo - quanto molti a piene mani spargono in lustralia santificate.

"Là, sull'imbarcadero, trafitta dal punteruolo, l'imperatrice Elisabetta, simbolo della più vecchia monarchia europea che deve morire per mano infame. Il miserabile Luccheni smaniava di fare rumore, uccidere qualcuno in vista; ma fu la lunga malinconìa vagabonda di Elisabetta Wittelsbach, nei dialoghi misteriosi delle anime, a chiamare a Ginevra quel piemontese pazzo, scegliendolo come suo assassino. Poi, anche il governo italiano fu un Luccheni.
(Vienna stessa, vogliosa di morire, l'avrà chiamato?)"
(G. Ceronetti, Id., p. 173).


Non abbiamo le qualità per poter eguagliare Ceronetti.
- Solo ci chiediamo: la cortesia di Ginevra venne forse restituita a Monza due anni dopo?


Biografia Constantin Christomanos
Konstantìnos Christomànos nacque ad Atene il 13 agosto 1867 da Athanàsios, professore di Chimica al Politecnico e da madre tedesca, figlia del medico di corte Lindenmeyer, il quale si era stabilito in Grecia al seguito del re Ottone di Wittelsbach. La famiglia paterna era antica e nobile e proveniva dal Melenico. Queste origini indussero poi il Christomànos a dedicarsi alle ricerche genealogiche. Dal Melenico la sua famiglia si era trasferita prima in Macedonia e poi a Vienna, dove era nato e aveva studiato il padre, e dove Konstantìnos stesso studierà e inizierà l'esperienza più significativa della sua vita, cioè la conoscenza e la frequenza dell'Imperatrice Elisabetta. L'impronta mitteleuropea del Christomànos non è quindi dovuta alle sue esperienze soltanto, ma anche alle vicende della sua famiglia, oltre all'origine della madre e al "germanesimo" di una parte della borghesia greca che viveva ai margini della corte ateniese dei Wittelsbach.
Fu determinante, nella formazione del carattere del giovane Konstantìnos un incidente occorsogli in tenera età, che provocò in lui una deformità fisica. Ritirato dalle scuole pubbliche e privato di un'infanzia normale, come il grande Leopardi, si dedicò con esasperazione agli studi, ma divenne introverso, morbosamente sensibile e dedito al sogno. Dopo il liceo si iscrisse alla Facoltà di Medicina dell'Università di Atene, ma presto la abbandonò per studiare Filosofia a Vienna. In questo periodo si dedicò prevalentemente agli studi storici bizantini. Il periodo bizantino, con la sua fama di una civiltà esausta, decadente, nella quale il fiore della bellezza è già stato colto e sfiorisce, lo attraeva più delle età classiche. Poco prima della Laurea si verificò quell'avvenimento che fu determinante nella sua vita e che indirizzò la sua personalità verso una costante malinconia: fu chiamato alla Corte Imperiale come lettore di Greco dell'Imperatrice Elisabetta. Lo attendeva la compagnia di una donna più vecchia di lui, da adorare in silenzio, "indicibilmente bella." (
1)

La donna rispecchiava, nella tristezza imposta da una sorte tragica, nella esasperata sensibilità, nella mistica malinconia, la personalità stessa del Christomànos generando un'intensa comunione spirituale. Egli fu al suo fianco, vivendo a Schönbrunn, dal maggio al luglio del 1891, nel dicembre dello stesso anno si recarono a Kérkyra, dove soggiornarono all'"Achìlleion" fino all'aprile successivo; si recarono poi in Ungheria, in Spagna e in Francia. Fu probabilmente un grandissimo e impossibile amore il cui diario, scritto prima in Tedesco, fu poi tradotto dall'Autore in Greco e in Italiano. A causa della sua insoddisfazione per il lavoro del traduttore italiano Christomànos se ne occupò personalmente. (2)

Compì anche dei viaggi da solo, a Roma dove si convertì al Cattolicesimo. Quale il motivo di questo "scandalo" ? Alcuni affermano che fu per avere accesso alle Biblioteche Vaticane (3) ma probabilmente egli volle adeguarsi al nuovo ambiente in cui si svolgeva la sua vita, la Monarchia "apostolica".

Cominciarono per lui gli onori, fu nominato Barone e Cavaliere del Seguito di Francesco Giuseppe, collaborò alla Neue Freie Presse, il più importante quotidiano viennese del tempo, ebbe l'Incarico di Lettore all'Università e all'Istituto di Lingue orientali di Vienna, divenne membro della Società di Studi araldici e dell'Istituto austriaco di studi a Roma, viaggiò ancora recandosi a Napoli, a Marsiglia, ad Algeri.
Fu in questo periodo che cominciò a interessarsi di Teatro. Le sue opere, oltre a quella già citata, sono una raccolta di poesie, Orphische Lieder, opere storiche (Abendländische Geschlechter in Orient), un racconto (I Kerénia Koùkla) e opere teatrali, Die Graue Frau (I Stachtià ghinéka), e soprattutto quella che è considerata l'opera maggiore: Tà Trìa Filià.
Christomànos ritorna definivamente in Patria nel 1901, ricco della fama e della cultura che ha acquisito nei suoi viaggi e nei suoi soggiorni all'estero, ma soprattutto del suo grande interesse per il Teatro, che lo ha posto, in Francia, a contatto col grande Antoine. Egli decide così di dedicarsi al rinnovamento del Teatro che durante il lungo sonno della cultura greca oppressa dalla turcocrazia, era spaventosamente decaduto.
Agli inizi dell'800 si ebbero rappresentazioni di lavori stranieri, tradotti in Greco, presso le comunità elleniche di Vienna, di Trieste, di Odessa e di Bucarest. (
4)

Perciò, quando la Grecia riconquista la libertà, in molti casi le mancano i semi per una nuova vita culturale, mentre appare una conquista già importante l'essere riuscita a mantenere la propria lingua, la religione e il sentimento nazionale.
Al suo risorgere, la Grecia si trova priva di una vera continuità rispetto all'antica tradizione teatrale, in questo campo la rinascita è lenta e difficile, gli autori stentano a trovare un indirizzo originale e la difficoltà è acuita dal noto problema della lingua.
Sulle nuove scene greche si alternano mummificate rappresentazioni di classici proposti in lingua morta, traduzioni di autori stranieri e lavori in neogreco, ma di scarso valore.
L'arte scenica, intesa come regìa, recitazione, scenografia, è trascurata; gli attori, in mancanza di scuole di recitazione, si formano solo sulla base dell'esperienza personale. (
5)

Verso la fine del XIX^ secolo si notano i primi sintomi di un miglioramento: la drammaturgia, con Vernardàkis e Vlàchos, con i "comidilli" di Koromilàs si stacca dall'imitazione e dalla sciatteria che la stavano opprimendo, e cominciano a delinearsi le personalità artistiche di Kambìsis e di Xenòpoulos, fondatori di un "teatro di idee" di derivazione ibseniana. (6)

Sorgono le prime compagnie teatrali; nel campo della recitazione appaiono attori di valore, come la Paraskevopoùlou e la Veròni. Nel campo della regia però i tecnici della scena sono per lo più italiani e gli spettacoli di maggior successo sono offerti da compagnie straniere, su testi stranieri.
In questo panorama si inserisce il tentativo di Konstantìnos Kristomànos per una rinascita teatrale. I piani di un'azione innovatrice furono in un primo tempo discussi con tre amici letterati: il Nirvànas, il Kambouroùglou e il Porfiras. Si incontravano in un solitario caffè di Castella, al Pireo, o nella casa di Christomànos al Fàlero. (
7)

La proposta per la costituzione di un nuovo teatro, per la rinascita della Scena, fu espressa dal Christomànos il 27 febbraio 1901, nella conca del Teatro di Dioniso, a otto letterati da lui convocati per l'occasione. (8)
I presenti erano, come riferì lo Xenòpoulos: Kostìs Palamàs, Dimìtrios Kaklamànos, Gheòrghios Sratìghis, Dimitrios Kambouròglu, Grigòrios Xenòpoulos, Pàvlos Nirvànas, Làmbros Porfìras e Ghiànnis Vlachoghiànnis.
Ad essi Christomànos espose, con voce calda e sognante, in nitida katharévousa, il suo sogno 9. Egli propone la rinascita dell'azione drammatica non come ripetizione del passato, ma come riconqista di quello stesso livello spirituale cui erano giunti gli antichi Elleni, e cita il Partenone, non come opera da ricostruire, ma come coronamento dello spirito greco, e ogni coronamento dello spirito è quindi un Partenone. Il nuovo dramma deve diventare la sintesi di tutti i simboli creativi, per portare le masse fino al piedistallo della Bellezza e della Verità.
La nuova compagnia teatrale, chiamata Néa Skinì, aderì ai canoni del teatro naturalista, anche se il regista non si limitò al modello dell'Antoine, ma si ispirò anche agli altri teatri di Francia. (
10)
Ciò che diede valore alla Néa Skinì, come una salutare innovazione per il nuovo teatro greco, fu l'estrema cura data all'impostazione tecnica della rappresentazione: lo confermò persino il Thrìlos, di solito non molto generoso di lodi verso Christomànos, affermando che la recitazione molto "disciplinata" e le scenografie raffinate ed eleganti erano qualcosa di veramente nuovo per gli Ateniesi. (11)

Le prime opere rappresentate e il livello della messinscena erano molto buoni, il regista impose la propria personalità alla Compagnia e fu veramente il "demiurgo", curando personalmente ogni particolare delle impostazioni sceniche. Fedele al suo programma egli continuò a rappresentare testi di alto valore culturale, ma ben presto si fecero sentire l' incomprensione di un pubblico impreparato, la costante opposizione di alcuni critici e la diserzione di alcune persone facoltose che, all'inizio, avevano appoggiato il suo tentativo.
La Nea Skinì si ridusse a rappresentare, per motivi economici, "indegne farse". (12)

Vi erano stati all'inizio trionfali spettacoli in cui per la prima volta erano stati rappresentati i drammi classici in efficaci traduzioni demotiche -ricordiamo Alcesti e Antigoni, tradotti dal regista stesso- La scelta di personaggi femminili si accorda con la profondità e la delicatezza del Christomànos nell' accostarsi all'anima femminile, sia per l'influsso della persona che era stata così importante nella sua vita, l'Imperatrice Elisabetta d'Austria, sia per le caratteristiche della sua stessa psicologia. (13)

Il livello dei lavori scese sempre di più finché Christomànos abbandonò la compagnia, nel 1905.
L'esperienza della Néa Skinì, anche se si concluse con un fallimento fu comunque una positiva innovazione che determinò una riqualificazione del teatro neogreco, lo sottrasse al dilettantismo, imponendo, anche per ossequio al Naturalismo allora imperante, la cura dei particolari, la severa preparazione degli attori e uno studio dell'insieme approfondito e impegnato, quindi una maggiore professionalità. Sotto questo punto di vista l'opera di Christomanos è una tappa importante nella storia del Teatro greco moderno e lo ha influenzato notevolmente. Mi sia permesso ricordare che queste stesse parole mi furono confermate dalla viva voce di Ghiànnis Sidéris, nella sua casa dove fui ricevuto su presentazione della Signora Kalliòpi Mendràkou, nel lontano 1968, e dove ebbi modo di ammirare alcuni plastici e bozzetti originali di scenografie dell'epoca. Oggi ricordo con piacere quei tempi, quegli studi, e diviene nostalgia, nel ricordo, l'amore che continuo a nutrire per la Patria della Poesia e dell'Arte.

Note:1) C. CHRISTOMANOS, Regina di dolore, Firenze 1901, p.8
2) Il titolo tedesco, "Tagebuchblätter", divenne, in Greco, "Tò Vivlìo tìs Aytokratìras Elisàbet" e in Italiano, "Regina di dolore"
3) M. PERANTHIS, Konstantìnos Christomànos, in Ellinikì Dimiourghìa, n.83, 15 Ioul.1951 p.79
4) M. VALSA, Le Théatre grec moderne de 1453 à 1900, pp.183-198, Berlino 1960
5) M. MAVRIKU-ANAGNOSTOU, O Kònstantinos Christomànos ké i Néa Skinì, Athine 1964, p.38
6) F.M. PONTANI, Teatro neoellenico, Milano 1962,p.38
7) P. NIRVAVAS, Filologikà Apomnimonéymata, Athine, horìs hròno, p.119
8) G. SIDERIS, Istorìa toù Néou Ellenikoù Theàtrou, Athìne, h.h.p.119
9) G. XENOPOULOS, O Konstantìnos Christomànos ké i Néa Skinì, Alexàndria 1933, p.15
10) G. SIDERIS, O Konstantìnos Christomànos ké i Néa Skinì, in Néa Estìa, n.466, 1^ Dekembr.1946, p.1241
11) A. THRILOS, Konstantìnos Christomànos (1867-1911), in Néa Estìa, n.250, 15 maggio 1936 p.746
12) G. SIDERIS, opera citata,p.1240.
13) S. XEFLOUDAS, Nirvànas, Rodokanàkis, Christomànos kè àlli, in Vasikì Vivliothìki, n.XXX 8
(Nota biografica da: http://www.zam.it/biografia_Constantin_Christomanos)



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SEZIONE
I libri di Losfeld




 Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach
(Monaco di Baviera, 24 dicembre 1837 – Ginevra, 10 settembre 1898)



Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach
(Monaco di Baviera, 24 dicembre 1837 – Ginevra, 10 settembre 1898)

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Dolci Presenze del Viandante seguono l'Ombra in questo Silenzio popolato di Assenza.
Viaggiare. Dentro. Fuori. 
Occhi. Lago di Nuvole.








Genova. Palazzo dei Principi Doria-Pamphilj. Giardino. Pavoni. 05.