giovedì 11 maggio 2017

2011. SANTINI. GEOGRAFICA. Pegli. Villa Centurione-Doria. Museo Navale. Paolo Santini.


Rivista in formato E-Book
Rif.: 2281-1109-01
ISSN 2281-1109
Prezzo: €9,99 (incluso 4 % I.V.A.)
   
ARCHIVIO STORICO DELLA CALABRIA
Nuova serie

Fra i contenuti:




Paolo Santini, "Atlas universel dressé sur les meilleures cartes modernes".




- Carta rappresentata: "Carte d(e)s Etats de Parme et de Modène, avec la partie orientale de la Rivière de Génes", opera di P. Santini, 1779. - Libro a stampa, 1776-1784. [Dono di Gio. Batta Bibolini, 1923. / N.I.M.N. 6BIA].





Esemplare nel Museo Navale di Genova-Pegli.

(Copia didascalia: GP)


Per le immagini degli interni della Villa Doria e delle Collezioni del Museo Navale in Pegli : Courtesy Istituzione Musei del Mare e della Navigazione - Museo Navale di Pegli - Genova. Si ringrazia la Direzione di: Mu.MA - Istituzione Musei del Mare e della Navigazione - Comune di Genova. In particolar modo la Curatrice del Museo Navale di Pegli. (Autorizzazione 19 luglio 2011)
.





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NOTE (a cura di GP)

Su Paolo SANTINI, geografo. Opere: 

(Le note sul:

"Nouvelle Mappe Monde..." non riguardano l'opera di cui sopra immagine).

Francesco & Paolo SANTINI
(Venezia - 1776 circa)
 
Titolo
Nouvelle Mappe Monde dediee au progres de nos connoissances

Descrizione
Mappamondo scientifico a due emisferi, estremamente raro e splendidamente inciso. La mappa è realizzata considerando come primo meridiano quello che attraversa Parigi. I due emisferi sono ruotati di 45 gradi sul loro asse in modo da delimitare in uno le acque, nell’altro le terre. Questo effetto crea un “Emisfero Terrestre” con gli stati dell’emisfero settentrionale, l’Africa e buona parte del Sud America, mentre l’ “Emisfero Marino” mostra le Indie Orientali, l’Australasia e il Pacifico, nonché l’estremità meridionale del Sud America. Non sorprende il fatto che, come conseguenza della sperimentazione attuata dalla scuola francese di cartografi teoretici, Parigi si trovi "precisement au centre de tous les continents du monde." Questa proiezione insolita, ispirata al lavoro della Reale Accademia delle Scienze Francese , enfatizza anche la continuità dei continenti. Questo tema è in linea con le primissime opere realizzate dai cartografi francesi scientifici, tra cui Philippe Buache, e riprende i tipici concetti teoretici, tra cui il 'Mer de l'Ouest' ed altri fantastici sistemi visibili nell’America nord-occidentale. Il mappamondo fu pubblicato per la prima volta a Parigi da Julien nel 1753. Questo esemplare, nello specifico, è una successiva edizione italiana pubblicata a Venezia da Santini e Remondini. La mappa, inserita in un’elaborata cornice decorativa, è completata da paragrafi di testo in francese che ne spiegano i dettagli, perciò Santini poté nominare i due emisferi Marino e Terrestre. Australia e Nuova Zelanda sono raffigurate solo in parte (nonostante le scoperte di Cook un decennio prima); il fittizio 'Mer de l'Ouest' si trova nell'america nord-occidentale, con un grande 'I. Nouvelle' esattamente a sud dello stretto di Bering; inoltre, Jesso è rappresentata come parte della terra ferma in Asia. Incisione in rame, coloritura coeva dei contorni, in ottime condizioni. Dimensioni 680 x 490.
L'Autore
(Attivi a Venezia seconda metà del XVIII secolo)
Paolo Santini (Venezia 1729 - Belluno 1793) era prete della chiesa di Santa Maria Formosa in Venezia e professore di disegno presso le scuole pubbliche dei Gesuiti. Dalle migliori carte dell'epoca realizzò con il fratello Francesco il celebre Atlas Universal, diviso in 2 volumi e contenente 123 carte. Francesco Santini lo pubblicò tra il 1776 ed il 1780. Successivamente, i rami calcografici delle carte furono acquistati nel 1781 dalla tipografia Remondini di Bassano che ripubblicò l'atlante.

© 1999-2015 Web site by: Flavio Del Greco and Alvise Felici

(Da: http://www.antiquarius-sb.com/Catalogue_c.asp?page=4&area=107&subarea=23   ////  http://www.antiquarius-sb.com/Details_c.asp?ID=9671 )

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SANTINI, Francesco e Paolo. Atlas universel dressé sur les meilleures cartes modernes 1776. Venezia, Chez P. Santini, s.d. [1776-1780]

2 voll. in-folio; Legatura coeva m. pelle e carton. marmoriz. Opera interamente incisa su rame. I: Front. fig., 1 c. con indice delle tavole numer. 1-60; 59 carte geografiche a doppia pagina con coloritura out-line. Mancano le Carte 10, Maiorca e 22, Linguadoca; è aggiunta in fine la carta di Gibilterra e Cadice; II: 1 c. con indice delle tavole numer. 1-63; 60 carte geografiche a doppia pagina con coloritura out-line. Mancano le Carte 12, 13 e 22, Padouan, Trevisan,
Frioul. In totale un Frontespizio allegorico e 119 Carte geografiche incise in rame con coloritura coeva. Buono stato di conservazione.

Rara prima edizione. L’opera del Santini rappresenta uno dei più significativi esempi di Atlante universale stampato nel ‘700 in Italia. Le carte, tutte con i confini finemente acquarellati all’epoca, titolo entro ricco cartiglio, toponimi e descrizioni geografiche, sono firmate dal Santini e riprese dai migliori
geografi dell'epoca, fra cui d'Anville, Bellin, Bonne, Janvier, Robert de Vaugondy, Rizzi-Zannoni, Homann.

Oltre ai due mappamondi, ci sono le carte generali di Europa, Asia, Africa e America: l’Italia è delineata nel suo insieme nel II volume, seguita dalle carte delle regioni; sono da segnalare le carte relative al Giappone, alla Cina, all’Africa e alle Americhe, rappresentate in 10 carte regionali. Un solo esemplare censito nelle biblioteche italiane. Phillips 647, per la successiva edizione di Remondini del 1784.
(Al n° 15: https://cartanticamilano.it/cataloghi_espositori/-Catalogo%20Antiquariato%20Librario%20Bado%20e%20Mart.pdf )



“Da Strabone a Remondini” Geografia e cosmografia nelle collezioni della Biblioteca Civica 

BASSANO DEL GRAPPA  - Biblioteca Civica, Galleria Ragazzi del ‘99

"Un ricco e affascinante excursus attraverso preziosi volumi di argomento geografico e cosmografico è in mostra presso la Biblioteca Civica di Bassano. Dall’1 luglio al 30 agosto è infatti possibile visitare una interessante esposizione che vede protagonisti una ventina di volumi del ‘500, ‘600 e ‘700 appartenenti alla Biblioteca bassanese, arricchiti di raffinate incisioni d’epoca che ritraggono i luoghi fino ad allora conosciuti ed esplorati.  Si tratta di libri di geografia e cosmografia nei quali sono condensate le conoscenze dei maggiori geografi e cartografi del tempo. Si comincia con una rara edizione del 1707 del  Rerum Geographicum dello storico e geografo greco Strabone, opera fondamentale della storiografia greca e romana e strumento imprescindibile per lo studio di molti aspetti della civiltà e della storia del mondo antico mediterraneo. Due edizioni cinquecentesche della Geographia di Caludio Tolomeo, stampate a Venezia, testimoniano l’evoluzione degli studi cartografici ad opera dell’astronomo, matematico e geografo alessandrino del II secolo dopo Cristo, le cui teorie geocentriche hanno delineato l'immagine dell’universo destinata a dominare per quasi 1500 anni. Di Pietro Apian, geografo, astronomo e professore di matematica
all'Università di Ingolstadt, viene esposta una preziosa edizione del 1564, stampata ad Anversa, della Cosmographia, opera fondamentale per l’aggiornamento della scienza cartografica del tempo, ancora imperniata sulle carte tolemaiche, assieme a quello che è considerato il primo vero atlante moderno: il Theatrum Orbis Terrarum di Abraham Ortelius (1528 – 1598), stampato la prima volta nel 1570 ad Anversa. L’opera, che consiste in una sistematica raccolta di mappe di tutto il mondo di vari autori, rappresenta il superamento dell'autorità di Tolomeo nel campo della geografia, dato che alla fine del XVI secolo le scoperte di nuove terre sempre più mettono in luce i limiti della concezione del geografo greco relativamente alle dimensioni del globo e alla distribuzione dei continenti. Un ampio spazio viene poi riservato al maggiore e più noto cartografo del ‘600, Vincenzo Coronelli, frate veneziano, cosmografo ufficiale della Repubblica di Venezia uno dei più famosi costruttori di globi del XVII secolo (famosi quelli realizzati nel 1683 per il Re Sole, Luigi XIV, destinati alla Reggia di Versailles) e fondatore a Venezia dell’Accademia degli Argonauti, considerata la più antica società geografica del mondo.  L’esposizione prosegue con alcune curiosi e raffinati volumi dedicati alle regioni più lontane del mondo, ed in particolare all’Africa, di cui vengono descritte e raffigurate le tradizioni e gli usi, come nel libro del frate cappuccino e missionario Giovanni Antonio Gavazzi (Istorica descrittione de' tre regni Congo, Matamba, et Angola) pubblicato nel 1690, o nel volume del tedesco Peter Kolben dedicato alle popolazioni africane del Capo di Buona Speranza. La mostra si conclude con la bellissima edizione dell’Atlante universale stampato dai Remondini nel 1807 e riportante le incisioni di Paolo Santini e con due globi terrestri di inizio ‘800".  
Orario: lunedì 14.30-18.30; mart-ven 9.00-18.30; sab 9.00-13.00. Info: 0424 519920 – 519928 - biblioteca@comune.bassano.vi.it - http://www.museibassano.it/Biblioteca-ed-Archivio/Orari-e-Servizi

30/08/2014
(Da: http://www.hotelbrennero.com/eventi.php?id=9 )


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Su Paolo SANTINI - Bibliografia: 
Paolo Santini
Anno di pubblicazione = 1776-1784
 Livello bibliografico Monografia 
 Tipo documento Documento cartografico a stampa 
 Titolo  Atlas universel dresse sur les meilleurs cartes modernes 1776 
 Pubblicazione  A Venise : chez P. Santini, rue Ste. Justine
 Descrizione fisica  2 v. ; 54 cm
 Note generali  · La data si ricava dal titolo.
 Comprende  · 1
· 2 
 Nomi  · [Editore] Santini, Paolo 
 Luogo normalizzato  Venezia
 Lingua di pubblicazione  FRANCESE
 Paese di pubblicazione  ITALIA
 Codice identificativo  IT\ICCU\PARE\029505
 Localizzazioni             
Biblioteca Palatina - Parma - PR
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Scheda: 2/10 
 Livello bibliografico Monografia 
 Tipo documento Documento cartografico a stampa 
 Titolo  1 
 Descrizione fisica  [70] c. di tav
 Note generali  · Front. inciso
· In fine: Indice.
 Fa parte di  Atlas universel dresse sur les meilleurs cartes modernes 1776 
 Luogo normalizzato  Venezia
 Lingua di pubblicazione  FRANCESE
 Paese di pubblicazione  ITALIA
 Codice identificativo  IT\ICCU\PARE\029506
 Localizzazioni
        
Biblioteca Palatina - Parma - PR - [consistenza] 1 esempalre. 
--------------------------------------------------------------------------------
Scheda: 3/10 
Livello bibliografico Monografia 
 Tipo documento Documento cartografico a stampa 
 Titolo  2 
 Descrizione fisica  [74] c. di tav
 Note generali  · Una c. di tav. Indice.

 Fa parte di  Atlas universel dresse sur les meilleurs cartes modernes 1776 
 Luogo normalizzato  Venezia
 Lingua di pubblicazione  FRANCESE
 Paese di pubblicazione  ITALIA
 Codice identificativo  IT\ICCU\PARE\029508
 Localizzazioni 
Biblioteca Palatina - Parma - PR - [consistenza] 1 esemplare. Mutilo di due c. di tav. 
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Scheda: 4/10 
Livello bibliografico Monografia 
 Tipo documento Testo a stampa 
 Titolo  Atlas universel dressé sur les meilleures cartes modernes 1776 
 Pubblicazione  À Venise : chez P. Santini rue S.te Justine

 Descrizione fisica  2 v. : ill. calcogr. ; fol.
 Comprende  · 1
· 2 
 Nomi  · [Editore] Santini, Paolo 
 Luogo normalizzato  Venezia
 Lingua di pubblicazione  FRANCESE
 Paese di pubblicazione  ITALIA
 Codice identificativo  IT\ICCU\CFIE\030485
 Localizzazioni 
           
Biblioteca nazionale centrale - Firenze - FI
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Scheda: 5/10 
Livello bibliografico Monografia 
 Tipo documento Testo a stampa 
 Titolo  1 
 Descrizione fisica  [2] c., 60 c. di tav. doppie : c. geogr
 Note generali  · Contiene solo tavole incise
· La numerazione delle 60 tav. si ricava dall'indice.

 Fa parte di  Atlas universel dressé sur les meilleures cartes modernes 1776 
 Luogo normalizzato  Venezia
 Lingua di pubblicazione  FRANCESE
 Paese di pubblicazione  ITALIA
 Codice identificativo  IT\ICCU\CFIE\030488
 Localizzazioni 
Biblioteca nazionale centrale - Firenze - FI - [consistenza] 1 esemplare 

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Scheda: 6/10 
 Livello bibliografico Monografia 
 Tipo documento Testo a stampa 
 Titolo  2 
 Descrizione fisica  [1] c., 63 c. di tav. doppie : c. geogr
 Note generali  · Contiene solo tavole incise
· La numerazione delle 63 tav. si ricava dall'indice.

 Fa parte di  Atlas universel dressé sur les meilleures cartes modernes 1776 
 Luogo normalizzato  Venezia
 Lingua di pubblicazione  FRANCESE
 Paese di pubblicazione  ITALIA
 Codice identificativo  IT\ICCU\CFIE\030489
 Localizzazioni
Biblioteca nazionale centrale - Firenze - FI - [consistenza] 1 esemplare 
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Scheda: 7/10 
 Livello bibliografico Monografia 
 Tipo documento Testo a stampa 
 Titolo  1 
 Pubblicazione  [2] c., [66] carte geografiche : tutto calcogr. ; 2o

 Note generali  · La "Table des cartes geographiques de la premiere partie du Nouvel Atlas" indica la numerazione: 60 e 6 carte
aggiunte: 8.2, 51.2, 53.2 (3 c.), 53.3
· Le carte sono stampate su un solo lato (verso e recto dei bifogli).

 Fa parte di  Atlas universel dresse sur les meilleures cartes modernes 1776 
 Luogo normalizzato  Venezia
 Lingua di pubblicazione  FRANCESE
 Paese di pubblicazione  ITALIA
 Codice identificativo  IT\ICCU\UBOE\062051
 Localizzazioni 
Biblioteca comunale dell'Archiginnasio - Bologna - BO - [consistenza] 1 esemplare 
Biblioteca nazionale Marciana - Venezia - VE - [consistenza] 1 esemplare 

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Scheda: 8/10 
 Livello bibliografico Monografia 
 Tipo documento Testo a stampa 
 Titolo  2 
 Pubblicazione  [1] c., [65] carte geografiche : tutto calcogr. ; 2o

 Note generali  · A c. 1 la "Table des cartes geographiques de la seconde partie du Nouvel Atlas" indica la numerazione: 63 e 2
carte aggiunte: 19.2, 31.2
· Le carte sono stampate su un solo lato (verso e recto dei bifogli).

 Fa parte di  Atlas universel dresse sur les meilleures cartes modernes 1776 
 Luogo normalizzato  Venezia
 Lingua di pubblicazione  FRANCESE
 Paese di pubblicazione  ITALIA
 Codice identificativo  IT\ICCU\UBOE\062056
 Localizzazioni 
Biblioteca comunale dell'Archiginnasio - Bologna - BO - [consistenza] 1 esemplare 
Biblioteca nazionale Marciana - Venezia - VE - [consistenza] 1 esemplare 

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Scheda: 9/10 
 Livello bibliografico Monografia 
 Tipo documento Testo a stampa 
 Titolo  Atlas universel dresse sur les meilleures cartes modernes 1776 
 Pubblicazione  A Venise : par P. Santini rue S.te Justine chez M. Remondini

 Descrizione fisica  2 v. : c. geogr. color. ; 52 cm
 Note generali  · Le singole c. geogr. sono senza data o con date diverse comprese tra il 1775 e il 1784
· Alcune sono stampate da Francois Santini.

 Comprende  · 1
· 2 
 Nomi  · [Editore] Santini, Francesco
· [Editore] Santini, Paolo
· [Editore] Remondini 
 Luogo normalizzato  Venezia
 Lingua di pubblicazione  FRANCESE
 Paese di pubblicazione  ITALIA
 Codice identificativo  IT\ICCU\UBOE\062045
 Localizzazioni 
Biblioteca comunale dell'Archiginnasio - Bologna - BO
Biblioteca nazionale Marciana - Venezia - VE

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Scheda: 10/10 
 Livello bibliografico Monografia 
 Tipo documento Testo a stampa 
 Titolo  Atlas universel dresse sur les meilleures cartes modernes 1784 
 Pubblicazione  A Venise : par P. Santini rue S.te Justine chez m. Remondini

 Descrizione fisica  2 v. : ill. calcogr. ; fol
 Note generali  · Le carte geografiche riportano datazioni dal 1775 al 1806.

 Comprende  · 1
· 2 
 Nomi  · [Editore] Remondini, Giuseppe <2. ; 1773-1811>
· [Editore] Santini, Paolo
· [Editore] Remondini 
 Luogo normalizzato  Venezia
 Lingua di pubblicazione  FRANCESE
 Paese di pubblicazione  ITALIA
 Codice identificativo  IT\ICCU\MILE\012327

Localizzazioni 
Biblioteca del Dipartimento di geografia e scienze umane dell'ambiente dell'Università degli studi di Milano - Milano - MI -
[consistenza] Un esemplare 
Biblioteca San Francesco della Vigna - Venezia - VE - [consistenza] v. 1-2, 1 esemplare
Biblioteca nazionale Marciana - Venezia - VE
Museo Biblioteca Archivio di Bassano del Grappa - Bassano del Grappa
Biblioteca Civica Bertoliana di Vicenza - Vicenza - VI

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[Per le Schede 01-10: Copyright © 2010 ICCU |Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche. Si ringrazia].

2001. Carlo GRANDE, Torino, Priuli & Verlucca, Editori, 2001.


Rivista in formato E-Book
Rif.: 2281-1109-01
ISSN 2281-1109
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Fra i contenuti:


Torino

di Maura Pini (1)


"Avvolta nella ragnatela dei fili tranviari, dai quali  gli occhi del viaggiatore non riescono a liberarla, alla fine della piazza più grande della città , dopo il ponte gettato su un acerbo Po, sopra un'alta scalinata, in neoclassiche vesti mutuate dal pantheon romano, la Gran Madre sta, come il manzoniano masso che, rotolato da "lunga erta montana", "giace in sua lenta mole". 

Intorno alla sua costruzione c'era di mezzo, se non proprio un voto, come succede spesso per le chiese intitolate alla madre di Dio, un ringraziamento per il ritorno del re Vittorio Emanuele I di Savoia il 20 maggio 1814, dopo le ritirate degli eserciti di Napoleone. 

Sul timpano del tempio l'epigrafe «ORDO POPVLVSQVE TAVRINVS OB ADVENTVM REGIS», ribadisce il gioioso evento al viaggiatore, che nel frattempo vede il re in posizione centrale, in romane vesti, sopra un alto piedistallo, ai piedi  della scalinata. Tutto è orchestrato per trattenere lo sguardo del passante che intendeva recarsi  al parco lungo il fiume: due  statue ai lati della scalinata su un grande basamento. 

Al viaggiatore viene raccontato  che siano la Fede e la Religione, di uno scultore carrarese, Carlo Chelli, che, ancor fresco d'Accademia, vinse nel 1827 il concorso per quelle opere. 

Due donne sedute, coperte da latini pepli, che avanzano fuor dal basamento, la Fede, il piede sinistro, la Religione, quello destro, provvisti entrambi di egual tipo di calzatura, ché sarebbe stato strano il contrario. 

La Religione tiene con la mano destra la croce e, assorta, chiusa in un suo mondo interiore, pare ignorare le tavole della legge che un giovincello angelo/ganimede vorrebbe offrire al suo sguardo. 

La Fede tiene un libro aperto con la destra  e con la sinistra alza un calice; a sua volta, ignora un angelo, che, pur  giovine, è già munito di spada. 

La Fede pare guardare lontano. 
Al viaggiatore vien detto che il suo sguardo indica il luogo dove è celato il Graal. 
Il viaggiatore pensa che gli occhi senza pupille della Fede rendono incerta l'identificazione del luogo indicato. 

La ricerca è sempre iter personale.


"Torino inanella tutta una serie di piazze di razionale rigorosa bellezza e chiarezza metafisica. 

Sono piazze che si aprono alla fine di una lunga teoria di portici o all'uscire da quello che era una volta il ghetto ebreo ( piazza Carlina, che  ci rammenta di un Savoia che amava travestirsi) o a cui si sbuca centralmente provenendo dalle geometrie sinuose di Palazzo Carignano. 

In un angolo di quest'ultima piazza, dedicata a Carlo Alberto sguainante spada, al 13, sopra l'alllegra pizzeria colà aperta da Chiambretti, c'è una fila di finestre, quasi quadrate, che rivelano stanze dal soffitto più basso rispetto a quelle dei piani superiori, che, a fine ottocento, erano date in affitto anche  a qualche viaggiatore. 

In una di esse, fra poco mobilio, un tavolino per scrivere, un baule per gli abiti, libri e bottigliette di medicamento sparsi ovunque, soggiornò, dal 21 settembre 1888 al 9 gennaio 1889, Nietzsche. 

Sopra quel tavolino, cui abbiamo accennato sopra, vergava qualche lettera in cui narrava l'occupazione del momento: "Un piccolo pamphlet di argomento musicale mi tiene occupate le mani."  

E parlava della città in termini condivisibili, cioè Torino destava in lui ciò che pare destare ad ogni visitatore, quel senso di ariosa aristocratica ampiezza, su cui è diffusa una "unità di gusto" , dice lui, o coerenza stilistica. 

Sottolineava con una sorta di voluttà, che stupisce, dati i suoi problemi di digestione, la bontà del vitto locale. 

Personalizza, sotto i titoli di proprie opere, due suoi momenti torinesi. 

Una passeggiata serale sul ponte  del Po diventa: Al di là del bene e del male. 

Il suo incontro con la mole Antonelliana gli suggerisce un: Ecce homo. 

Ma per Nietzsche Torino è fatale. 

C'è un passo di un piccolo libro di Zweig, Il demone di Nietzsche, che narra in pochi forti tratti la caduta definitiva  di Friedrich nella follia. " Per quindici anni  Nietzsche sorge dalla bara della sua stanza, vi ricade, di dolore in dolore, di morte in morte, di resurrezione in resurrezione, finché il suo cervello surriscaldato da troppe energie, s'incrina. 

Uomini estranei trovano, caduto sulla pubblica via, colui che fu l'uomo più estraneo al suo tempo. 

Estranei lo portano su, nella camera straniera di via Carlo Alberto a Torino. 

Nessuno è testimone della sua morte spirituale, come nessuno lo fu della sua vita spirituale."  Certo tante erano state le cadute e le resurrezioni, ma colpisce che a Torino avvenga quella definitiva, dopo le parole spese da Nietzsche per una città  che dona " uno squisito senso di benessere diffuso su tutte le cose” e "buonumore", "lavoro ed energia", l'unica città "possibile". 

C'è una frase di Calvino che trovo illuminante, perché spiega come la prima sensazione che procura Torino possa condurre al suo contrario: "Torino è una città che invita al rigore, alla linearità, allo stile. 

Invita alla logica, e attraverso la logica apre alla follia”.

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(1) Il testo di Maura Pini presenta la pagina Torino su questo blog, ma non fa parte del libro con testi di Carlo Grande, di cui sotto illustrazioni. 





 







Sezione:
I libri di Losfeld